DOMANI, AVVIO DEL CANTIERE DELLA BIBLIOTECA DI COMUNITÀ PRESSO LA TOMMASO FIORE DI ALTAMURA.

Semplicemente, felice e soddisfatto.

Domani non sarà un giorno di scuola come gli altri per la scuola Tommaso Fiore di Altamura. Una giornata speciale. Alle 8.30 circa, ci sarà la consegna del cantiere all’impresa aggiudicataria con formale inizio dei lavori per la realizzazione della Biblioteca di Comunità AGORAteca.

Pochi giorni fa, c’era stata la firma del contratto di appalto tra scuola e impresa. Avevo riferito, con tutte le informazioni sul progetto finanziato con 1 milione di euro dalla Regione, nella nota disponibile da qui.

METTERE FINE, A DISTANZA DI CIRCA UNDICI MESI DAL DANNEGGIAMENTO DEL CAVALCAVIA DI MODUGNO, AI DISAGI DI TANTI CITTADINI E PENDOLARI.

Mettere fine, a distanza di circa undici mesi dal danneggiamento del cavalcavia di Modugno, ai disagi di tanti cittadini e pendolari che quotidianamente percorrono quel tratto stradale per recarsi nel capoluogo pugliese.

Gli ultimi passi compiuti dal Comune di Modugno sono importanti. Si procede…

Ma l’attenzione resta alta. Continuerò a seguire la questione sino al ripristino della normale circolazione sulla statale, nel tratto sottostante.

Nelle immagini gli articoli della Gazzetta del Mezzogiorno e del Quotidiano di Bari, pubblicati ieri.

Il mio ultimo intervento integrale, diffuso un paio di giorni fa, disponibile da qui.

PSR, DAL TAR POSIZIONE EQUILIBRATA E RAGIONEVOLE.

ORA LA REGIONE COMPLETI CELERMENTE LE VERIFICHE SULLE ISTANZE PRESENTATE IN MODO DA RESTITUIRE SERENITÀ E CERTEZZA DEL DIRITTO IN UNA PROCEDURA LARGAMENTE ATTESA DA TUTTO IL MONDO DELL’AGRICOLTURA.

L’esito del giudizio cautelare dinanzi al Tar Puglia, sui ricorsi presentati avverso le procedure adottate dalla Regione Puglia nell’ambito degli avvisi pubblici a valere sul Piano di Sviluppo Rurale, segna certamente un punto di equilibrio molto avanzato tra le diverse e complesse esigenze in campo.

Non c’è ombra di dubbio, infatti, che – come avevo evidenziato diversi mesi fa e, in particolare, nel gennaio scorso, in occasione di una audizione dell’assessore all’Agricoltura Leo Di Gioia in IV Commissione (per maggiori dettagli si veda qui) – l’eccessiva incidenza riconosciuta, tra i criteri di selezione individuati dall’Autorità di Gestione del PSR, all’IPE – Incremento Performance Economiche (e cioè l’incremento presunto, rispetto alla situazione ante investimento, delle performance economiche dell’impresa beneficiaria, dovuto proprio alla realizzazione dell’intervento finanziato), stesse generando evidenti criticità e difficoltà agli operatori agricoli e, soprattutto, a quelli che indicavano nelle istanze di partecipazione al bando per l’ottenimento dei finanziamenti, dati credibili e realistici.

Si tratta, in particolare, della situazione venutasi a creare con riferimento ai bandi relativi alla Misura 4.1a (interventi volti a migliorare l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale delle attività produttive aziendali) per cui l’incidenza del criterio relativo all’IPE era pari a 25/100, alla misura 6.4 (agriturismo) per cui l’incidenza dell’IPE era addirittura di 60/100, e alla Misura 4.1b (investimenti per giovani agricoltori) con una incidenza del medesimo criterio di 25/100.

Il problema che si è posto, infatti, riguarda il fatto che in molti progetti presentati per accedere a queste risorse, quell’IPE era calcolato indicando valori assolutamente abnormi, al punto da risultare irrealistici.

Questo rischiava e rischia di produrre un doppio danno ingiusto, da un lato, consentendo a chi ha indicato dati fuori misura di ottenere un punteggio più alto per posizionarsi ai vertici delle graduatorie, dall’altro, alterando il livello medio di quell’IPE tra tutte le istanze presentate, con la conseguenza di tagliar fuori tutti coloro che, al contrario, hanno inserito dati più realistici e verificabili.

Ebbene, dinanzi a questa illogicità, rilevata dal Tar e riconosciuta dalla stessa Regione Puglia nella relazione sulle attività istruttorie espletate depositata nel corso del giudizio cautelare, i giudici amministrativi hanno sostanzialmente accolto la tesi proposta dall’Avvocatura Regionale, consentendo alla Regione di completare la fase istruttoria, già avviata, di verifica puntuale della correttezza dei dati contenuti in tutte le domande presentate, con particolare riferimento all’IPE.

Che questa attività di verifica e controllo sia particolarmente importante è dimostrato dal fatto che dai primi dati disponibili è emerso che ben il 73% delle domande ammesse alla fase successiva del procedimento presentino dati ritenuti non conformi e non credibili.

A tutela di tutti, quindi, tanto di coloro che oggi risultano esclusi perché il dato medio dell’IPE risulta particolarmente elevato, quanto di coloro che hanno inserito valori molto significati con riferimento a quell’indice che, però, possono essere dimostrati sulla base di elementi oggettivi e verificabili, è necessario andare fino in fondo, caso per caso e domanda per domanda in modo da essere più trasparenti possibile.

All’esito di questa verifica puntuale, svolta in contraddittorio con ciascun proponente in modo che si possa approfondire ogni aspetto, la Regione dovrà riconsiderare il valore dell’IPE medio, ricalcolandolo al netto dei dati ritenuti non conformi. In tal modo sarà possibile consentire l’accesso al beneficio del finanziamento anche a chi oggi rischia di rimanere escluso, anche a causa del comportamento ritenuto scorretto adottato da altri.

Si tratta, tra l’altro, di un percorso che avevo ipotizzato nel corso dell’audizione in Commissione dell’assessore Di Gioia svoltasi, su questo tema, in data 8 gennaio scorso, allorquando avevo proposto che gli uffici regionali intervenissero in presenza di candidature con indicazioni evidentemente non realistiche, chiedendo ai proponenti (sul modello di quanto accade in sede di procedure ad evidenza pubblica con le “offerte anomale”) di giustificare dettagliatamente tali previsioni, con la conseguenza di arrivare ad escludere quei progetti per cui non fossero state presentate giustificazioni convincenti.

Ritengo, per questo, che la posizione espressa dal Tar sia assolutamente ragionevole, ben lungi dai toni apocalittici utilizzati in queste ore da diversi colleghi consiglieri, che inviterei a leggersi meglio l’ordinanza, e auspico che gli uffici regionali dell’Assessorato all’agricoltura completino celermente questa istruttoria (che viene svolta con particolare rigore e attenzione, coerentemente con l’impegno assunto in tal senso dall’assessore Di Gioia nel corso dell’audizione svolta in Commissione) al fine di riportare serenità e certezza nell’ambito di una procedura molto attesa da tutti gli operatori del settore, in particolare dai giovani, per dare nuova linfa e nuove prospettive di sviluppo all’agricoltura di qualità nella nostra regione.

 

PONTE DANNEGGIATO A MODUGNO SULLA STATALE 96: SI PROCEDE PER IL RIPRISTINO DELLA NORMALE CIRCOLAZIONE. NECESSARIO PORRE FINE AI DISAGI CHE DURANO DA 11 MESI.

Alcuni importanti passi in avanti verso il ripristino della normale circolazione stradale lungo la Statale 96, all’altezza di Modugno, ridotta – com’è noto – dallo scorso ottobre, in seguito al danneggiamento del cavalcavia di via Risorgimento ad opera di un autoarticolato.

Sulla questione, nelle mesi scorsi, ho più volte sollecitato l’Amministrazione comunale di Modugno e altri attori istituzionali affinché, nelle more dell’esecuzione dei lavori di ripristino del ponte, fossero verificate le condizioni di sicurezza tali da consentire di riaprire alla circolazione anche la carreggiata in direzione Bari [leggi qui uno dei miei numerosi interventi].

Tra gli altri, ho interessato anche il Prefetto di Bari, Dott.ssa Marilisa Magno, che ringrazio per l’intervento e la disponibilità [leggi qui].

L’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Modugno, William Formicola, con una relazione inviatami recentemente (per cui lo ringrazio), ha illustrato i passi compiuti e lo stato dell’arte. Ha riferito, in particolare, che, secondo il parere dei tecnici incaricati della valutazione, se per un verso occorreranno tempi più lunghi del previsto per la riparazione integrale del sovrappasso (dovrà essere sostituito l’intero impalcato della campata centrale), che dunque resterà sino ad allora interdetto al traffico, per altro verso è possibile, nell’immediato, ripristinare la circolazione lungo la Statale 96, rimuovendo completamente la sola trave lesionata dall’urto e dunque il sistema di puntellamento provvisorio attualmente presente.

A questo riguardo, nei prossimi giorni verrà consegnato il progetto di rimozione della trave pericolante, di cui sono state definite anche le modalità operative, a seguito di un sopralluogo effettuato pochi giorni fa. Si tratta di un’azione che dovrà essere necessariamente coordinata con l’Anas, che probabilmente, secondo intese raggiunte con il Comune di Modugno, dovrebbe farsi carico dei lavori e di seguirne l’esecuzione.
Parallelamente, in questi ultimi giorni, si sta valutando la fattibilità di una soluzione ancor più rapida che non comporti la rimozione della trave e consenta dunque di abbreviare i tempi per il ripristino della ordinaria circolazione. Su questo punto, nei prossimi giorni sarò in grado di fornire ulteriori aggiornamenti.

Dunque, si procede, nella direzione di un ritorno alla normalità che mi auguro possa avvenire in tempi davvero brevi, in modo da porre fine, a distanza di circa undici mesi dall’incidente, ai disagi di tanti cittadini e pendolari che quotidianamente percorrono quel tratto stradale per recarsi nel capoluogo pugliese.

Continuerò a seguire la questione sino alla sua definizione.

ENZO COLONNA

 

RICCHE E PROFICUE AUDIZIONI IN COMMISSIONE SULLA PROPOSTA DI LEGGE SU IDROGENO, RINNOVABILI E DECARBONIZZAZIONE: PUGLIA, AVANGUARDIA IN EUROPA.

È stato molto partecipato, interessante e proficuo il confronto svolto oggi nel corso delle audizioni nelle Commissioni IV e V del Consiglio regionale in merito alla proposta di legge regionale “Norme in materia di promozione dell’utilizzo di idrogeno e disposizioni concernenti il rinnovo degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e per conversione fotovoltaica della fonte solare”, di cui mi sono fatto promotore nei mesi scorsi [sulla pdl, leggi qui ; per una parziale rassegna stampa, v. qui].

Sono stati ascoltati diversi rappresentanti di organizzazioni del mondo economico, sociale e accademico. Hanno seguito i lavori l’assessore allo sviluppo economico, Antonio Nunziante, l’avvocato Rocco De Franchi, consigliere del Presidente della Regione per la tutela ambientale, lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione, e l’ing. Carmela Iadaresta, dirigente della sezione regionale “Infrastrutture energetiche e digitali”. Tutti gli intervenuti si sono espressi favorevolmente rispetto alla necessità e all’impianto di questa iniziativa legislativa. Ne hanno sottolineato i tratti innovativi (tanto da essere stata segnalata ad altre assemblee legislative regionali da una delle organizzazioni intervenute) e hanno fornito spunti interessanti per un ulteriore approfondimento relativamente ad alcune disposizioni.

Due, ricordo, sono gli obiettivi della proposta di legge:

  1. incoraggiare un’economia basata sulla chiusura dei cicli produttivi mediante la produzione di idrogeno da energia rinnovabile;
  2. favorire l’ammodernamento degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti, prevedendo una disciplina dei procedimenti amministrativi che offra certezza regolamentare e semplificazione amministrativa, condizionata alla riduzione delle ripercussioni negative sull’ambiente.

A tale riguardo la proposta di legge:

  1. prevede la redazione del Piano Regionale dell’Idrogeno;
  2. istituisce un osservatorio per monitorare l’efficacia delle politiche attivate;
  3. individua azioni mirate alla realizzazione di impianti cogenerativi alimentati ad idrogeno per la produzione di energia elettrica e calore al servizio di edifici pubblici e privati e di impianti di produzione e distribuzione di idrogeno;
  4. favorisce il rinnovo del parco rotabile, su gomma e su ferro, del servizio di trasporto pubblico con mezzi dotati di celle a combustibile alimentate ad idrogeno e l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo per gli autoveicoli alimentati ad idrogeno;
  5. sostiene la ricerca applicata sull’idrogeno come vettore energetico per la mobilità sostenibile e forma di accumulo di energia, favorendo partnership tra Università, centri di ricerca pubblici e privati;
  6. promuove la costituzione di comunità locali dell’energia per la produzione e generazione distribuita di energia elettrica sul territorio.

Superando le contraddizioni e criticità emerse negli anni dovute al susseguirsi di disposizioni legislative e regolamentari, la seconda traccia della proposta legislativa punta a dotare la Puglia degli strumenti normativi necessari per affrontare il tema, ormai attuale e ineludibile, del “fine vita” degli impianti eolici e fotovoltaici, segnati dall’usura, dalla scadenza delle autorizzazioni e dalla conclusione del programma di incentivi.

In questo senso, la proposta di legge intende favorire:

  1. l’ammodernamento degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti e la prosecuzione del loro esercizio, a condizione che gli interventi riducano il numero di aerogeneratori o, per gli impianti fotovoltaici, la superficie occupata, nonché prevedano misure di compensazione ambientale in favore dei comuni nei cui territori ricadono gli impianti;
  2. le iniziative finalizzate alla delocalizzazione di impianti esistenti su terreni agricoli, con contestuale ripristino dello stato dei luoghi, in aree industriali dismesse, cave esaurite, siti inquinati e siti di interesse nazionale (SIN).

Come ho già evidenziato, si tratta di una iniziativa legislativa che si pone in linea con gli intendimenti della Giunta regionale, che, poche settimane fa, ha avviato il procedimento di revisione del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR).

In tal modo, tra l’altro, la nostra Regione si collocherebbe in perfetta sintonia – anzi anticipandoli (come si è sottolineato oggi in alcuni interventi) – con gli indirizzi strategici definiti a livello europeo, finalizzati a sostenere processi di decarbonizzazione, puntando allo sviluppo dell’idrogeno come fonte di energia sostenibile.

L’Unione Europea, infatti, ha fissato, tra gli obiettivi da conseguire entro il 2030, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990 e una quota di energia prodotta da fonte rinnovabile pari ad almeno il 27%. Da parte sua, l’Italia, con la Strategia Energetica Nazionale (SEN) adottata nel novembre 2017, si è posta l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 la quota del 28% di produzione di energia da fonti rinnovabili rispetto ai consumi complessivi.

Peraltro, appena pochi giorni fa, nell’ambito dell’incontro informale tra i Ministri dell’Energia dell’Unione Europea, svoltosi a Linz il 17 e il 18 settembre, è stato sottoscritto il documento “Hydrogen Initiative” contenente le politiche strategiche che l’UE intende sviluppare per sostenere il progressivo abbandono delle fonti combustibili fossili e la loro sostituzione con l’idrogeno sostenibile.

In tal senso, la Puglia, anche con questa iniziativa legislativa, è in condizione di porsi all’avanguardia nell’ambito di questa strategia, sia a livello nazionale che europeo, favorendo un aggiornato modello di sviluppo avanzato nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e nell’innovazione orientata alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.

Ringrazio i presidenti della quarta e quinta commissione e i colleghi per l’attenzione riservata a questa iniziativa legislativa.

ENZO COLONNA

 

SU IDROGENO, RINNOVABILI E DECARBONIZZAZIONE LA PUGLIA PUÒ ESSERE AVANGUARDIA IN EUROPA.

 

La Giunta regionale ha avviato il procedimento di revisione del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR). Poche settimane fa, ha adottato il documento di sintesi e programmazione preliminare, nonché il rapporto preliminare ambientale, e avviato la fase di consultazione per la Valutazione Ambientale Strategica.

Il documento riserva una particolare attenzione all’idrogeno come elemento per ridurre le emissioni di CO2 nei cicli produttivi e per stoccare e trasportare energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili (FER).

Con riferimento alle FER e in particolare alla fonte eolica, la bozza di piano si propone di incentivare l’ammodernamento degli impianti eolici nell’ottica di mitigare il cosiddetto “effetto selva” creato dalle torri eoliche mentre per il fotovoltaico prevede una riduzione dell’uso del suolo occupato in favore delle produzioni agricole.

La proposta di legge regionale di cui mi sono fatto promotore nei mesi scorsi (il cui iter riprenderà in commissione giovedì prossimo, 27 settembre, con l’audizione di una serie di soggetti del mondo economico, sociale e accademico) si rivela in linea con gli intendimenti del PEAR e rappresenta una normativa “di frontiera” in materia di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (per una rassegna sulla proposta, da qui).

Due sono, infatti, gli obiettivi:

  1. incoraggiare un’economia basata sulla chiusura dei cicli produttivi mediante la produzione di idrogeno da energia rinnovabile;
  2. favorire l’ammodernamento degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti, prevedendo una disciplina dei procedimenti amministrativi che offra certezza regolamentare e semplificazione amministrativa, condizionata alla riduzione delle ripercussioni negative sull’ambiente.

A tale riguardo la proposta di legge: a) prevede la redazione del Piano Regionale dell’Idrogeno, la cui implementazione è auspicata dal PEAR; b) istituisce un osservatorio per monitorare l’efficacia delle politiche attivate; c) individua azioni mirate alla realizzazione di impianti cogenerativi alimentati ad idrogeno per la produzione di energia elettrica e calore al servizio di edifici pubblici e privati e di impianti di produzione e distribuzione di idrogeno; d) favorisce il rinnovo del parco rotabile, su gomma e su ferro, del servizio di trasporto pubblico con mezzi dotati di celle a combustibile alimentate ad idrogeno e l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo per gli autoveicoli alimentati ad idrogeno; e) sostiene la ricerca applicata sull’idrogeno come vettore energetico per la mobilità sostenibile e forma di accumulo di energia, favorendo partnership tra Università, centri di ricerca pubblici e privati; f) promuove la costituzione di comunità locali dell’energia per la produzione e generazione distribuita di energia elettrica sul territorio.

Superando le contraddizioni e criticità emerse negli anni dovute al susseguirsi confuso di disposizioni legislative e regolamentari, la seconda traccia della proposta legislativa punta a dotare la Puglia degli strumenti normativi necessari per affrontare il tema, ormai attuale e ineludibile, del “fine vita” degli impianti eolici e fotovoltaici, segnati dall’usura, dalla scadenza delle autorizzazioni e dalla conclusione del programma di incentivi.

In questo senso, la proposta di legge intende favorire:

  • l’ammodernamento degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti e la prosecuzione del loro esercizio, a condizione che gli interventi riducano il numero di aerogeneratori e la superficie occupata o, per gli impianti fotovoltaici, la superficie radiante, nonché prevedano misure di compensazione ambientale in favore dei comuni nei cui territori ricadono gli impianti;
  • le iniziative finalizzate alla delocalizzazione di impianti esistenti su terreni agricoli, con contestuale ripristino dello stato dei luoghi, in aree industriali dismesse, cave esaurite, siti inquinati e siti di interesse nazionale (SIN).

La proposta di legge rappresenta, dunque, un’occasione concreta, che spero venga colta dal consiglio regionale, per attuare alcune delle proposte avanzate dal PEAR, favorendo un nuovo e aggiornato modello di sviluppo che collochi la Puglia all’avanguardia nella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e nell’innovazione orientata alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.

In tal modo, tra l’altro, la nostra regione si collocherebbe in perfetta sintonia, anzi anticipandoli, con gli indirizzi strategici in questa materia che, a livello europeo, sono finalizzati a consentire la decarbonizzazione dell’economia, puntando allo sviluppo dell’idrogeno come fonte di energia sostenibile. Pochi giorni fa – nell’ambito dell’incontro informale tra i Ministri dell’Energia dell’Unione Europea, svoltosi a Linz, in Austria, il 17 e il 18 settembre – è stato sottoscritto il documento “Hydrogen Initiative” contenente le politiche strategiche che l’UE intende adottare al fine di sostenere il progressivo abbandono delle fonti combustibili fossili e la loro sostituzione con l’idrogeno sostenibile.

In tal senso, la Puglia, anche con questa iniziativa legislativa, è in condizione di porsi all’avanguardia nell’ambito di questa strategia, sia a livello nazionale che europeo.

ENZO COLONNA

 

QUESTA È L’ACQUA, QUESTA È L’ACQUA! TROVARE LO STRAORDINARIO NELL’ORDINARIO.

Dal discorso di David Foster Wallace per la cerimonia delle lauree al Kenyon College, 21 maggio 2005 [da qui].

“La convinzione automatica e inconscia di essere il centro del mondo, e che i miei bisogni e i miei sentimenti prossimi sono ciò che determina le priorità del mondo intero.”

“Come evitare di passare la vostra confortevole, prosperosa, rispettabile vita adulta, come dei morti, incoscienti, schiavi delle vostre teste e della vostra solita configurazione di base per cui “in ogni momento” siete unicamente, completamente, imperiosamente soli.”

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Ci sono due giovani pesci che nuotano uno vicino all’altro e incontrano un pesce più anziano che, nuotando in direzione opposta, fa loro un cenno di saluto e poi dice “Buongiorno ragazzi. Com’è l’acqua?” I due giovani pesci continuano a nuotare per un po’, e poi uno dei due guarda l’altro e gli chiede “ma cosa diavolo è l’acqua?”

《Non è possibile non adorare qualche cosa. Tutti credono. La sola scelta che abbiamo è su che cosa adorare. E forse la più convincente ragione per scegliere qualche sorta di dio o una cosa di tipo spirituale da adorare … è che praticamente qualsiasi altra cosa in cui crederete finirà per mangiarvi vivo. Se adorerete il denaro o le cose, se a queste cose affiderete il vero significato della vita, allora vi sembrerà di non averne mai abbastanza. È questa la verità. Adorate il vostro corpo e la bellezza e l’attrazione sessuale e vi sentirete sempre brutti. …
Adorate il potere, e finirete per sentirvi deboli e impauriti, e avrete bisogno di avere sempre più potere sugli altri per rendervi insensibili alle vostre proprie paure. Adorate il vostro intelletto, cercate di essere considerati intelligenti, e finirete per sentirvi stupidi, degli impostori, sempre sul punto di essere scoperti. Ma la cosa insidiosa di queste forme di adorazione non è che siano cattive o peccaminose, è che sono inconsce. Sono la configurazione di base.
Sono forme di adorazione in cui scivolate lentamente, giorno dopo giorno, diventando sempre più selettivi su quello che volete vedere e su come lo valutate, senza essere mai pienamente consci di quello che state facendo.
E il cosiddetto “mondo reale” non vi scoraggerà dall’operare con la configurazione di base, poiché il cosiddetto “mondo reale” degli uomini e del denaro e del potere canticchia allegramente sul bordo di una pozza di paura e rabbia e frustrazione e desiderio e adorazione di sé. La cultura contemporanea ha imbrigliato queste forze in modo da produrre una ricchezza straordinaria e comodità e libertà personale. La libertà di essere tutti dei signori di minuscoli regni grandi come il nostro cranio, soli al centro del creato. Questo tipo di libertà ha molti lati positivi. Ma naturalmente vi sono molti altri tipi di libertà, e del tipo che è il più prezioso di tutti, voi non sentirete proprio parlare nel grande mondo esterno del volere, dell’ottenere e del mostrarsi. La libertà del tipo più importante richiede attenzione e consapevolezza e disciplina, e di essere veramente capaci di interessarsi ad altre persone e a sacrificarsi per loro più e più volte ogni giorno in una miriade di modi insignificani e poco attraenti.
Questa è la vera libertà. Questo è essere istruiti e capire come si pensa. L’alternativa è l’incoscienza, la configurazione di base, la corsa al successo, il senso costante e lancinante di aver avuto, e perso, qualcosa di infinito. …
La Verità con la V maiuscola è sulla vita PRIMA della morte. È sul valore reale di una vera istruzione, che non ha quasi nulla a che spartire con la conoscenza e molto a che fare con la semplice consapevolezza, consapevolezza di cosa è reale ed essenziale, ben nascosto, ma in piena vista davanti a noi, in ogni momento, per cui non dobbiamo smettere di ricordarci più e più volte: “Questa è acqua, questa è acqua.”》

DUE AVVISI REGIONALI PER PICCOLI INTERVENTI SU OPERE PUBBLICHE O DI PUBBLICO INTERESSE.

Segnalo due avvisi della Regione Puglia per l’acquisizione di manifestazioni di interesse. Per entrambi è necessario inviare telematicamente l’istanza contenente la manifestazione di interesse entro la data di scadenza (19 ottobre 2018).

1) Contributi per la realizzazione e manutenzione di opere pubbliche o di pubblico interesse, destinato a Comuni e Province pugliesi.
Risorse complessive pari a 440mila; max 100 mila euro per ciascuna proposta.
Maggiori dettagli da qui.

2) Contributi per interventi di ripristino di opere pubbliche o di pubblico interesse danneggiate da calamità naturali.
È rivolto a comuni e province pugliesi, a soggetti privati istituiti per soddisfare specifiche finalità di interesse generale e a proprietari di immobili di valenza storica, culturale, religiosa e sociale ubicati nel territorio regionale.
Risorse complessive pari a 1milione e 700mila euro; max 200mila euro per ciascun intervento.
Maggiori dettagli da qui.

P.S.: limitandomi ad Altamura, la mia Città, con riferimento al primo dei due avvisi, che privilegia interventi urgenti di minori dimensioni caratterizzati dall’esigenza di scongiurare pericoli per l’incolumità in luoghi pubblici o aperti al pubblico, si potrebbe cogliere questa piccola opportunità, per il Comune di Altamura, per ottenere un finanziamento finalizzato al completamento dei lavori all’interno della palestra e degli spogliatoi della Scuola “Don Milani” (intonacatura, pitturazione, ecc., essendo intervenuto recentemente il Comune con lavori di sistemazione della copertura) o alla sistemazione degli spogliatoi e della sala stampa presso lo Stadio D’Angelo, magari recuperando la struttura, nella parte posteriore dell’impianto, ormai dismessa, un tempo destinata a spogliatoi.

BIBLIOTECA DI COMUNITÀ ALLA “TOMMASO FIORE” DI ALTAMURA: FIRMATO IL CONTRATTO CON IMPRESA AGGIUDICATARIA. TRA POCHI GIORNI IL VIA AI LAVORI. UN AMBIZIOSO PROGETTO PER LA CITTÀ, IN PARTICOLARE PER IL QUARTIERE CARPENTINO, FINANZIATO DALLA REGIONE.

Ancora un importante passo in avanti per la realizzazione di “Agorateca”, la Biblioteca di Comunità che sorgerà presto nel quartiere Carpentino di Altamura, presso l’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco – Tommaso Fiore”, una bella e importante iniziativa che ho seguito sin dai suoi primi passi.

È stato sottoscritto ieri pomeriggio, infatti, il contratto di appalto con l’impresa che si è aggiudicata i lavori, a seguito di apposita procedura di gara svolta tramite il portale regionale EmPulia, gestito da InnovaPuglia in qualità di soggetto aggregatore e centrale unica di committenza.

[nelle foto, la firma del contratto, ieri pomeriggio, da parte della Dirigente scolastica Eufemia Patella e Domenico Tosto per la Tieffe Costruzioni, impresa aggiudicataria dei lavori]

Sono stati perfettamente rispettati, fino a questo momento, i tempi previsti nel cronoprogramma degli interventi e, ora, la ditta appaltatrice avrà 120 giorni di tempo per completare le opere. Nel frattempo, l’Istituto Comprensivo avvierà le procedure per l’acquisto di una cospicua dotazione di libri, dei supporti tecnologici e informatici e degli arredi necessari.

Sono molto contento per l’andamento di tutta questa complessa procedura che consentirà – grazie ad un finanziamento regionale di 1 milione di euro ottenuto nell’ambito del bando regionale “Community Library” in cui la proposta della scuola altamurana si è classificata al secondo posto tra le 170 candidature pervenute – di realizzare un progetto tanto ambizioso quanto concreto, elaborato direttamente dalla comunità scolastica in collaborazione con alcune associazioni del territorio.

Ricordo che “Community Library” è una delle quattro misure previste nell’ambito dell’innovativo programma SMART-IN (frutto del grande lavoro svolto dalla Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”), con il quale la Regione ha investito notevoli risorse per interventi di valorizzazione e di fruizione di beni e luoghi della cultura pugliesi, puntando soprattutto sul futuro e le energie dei nostri giovani.

Grazie a uno stanziamento complessivo di 120 milioni di euro saranno create o implementate, in tutta la Puglia, ben 111 biblioteche, luoghi di cultura, formazione, emancipazione, aggregazione, rigenerazione sociale e urbana, luoghi dove poter far crescere, a partire dai più giovani, quel senso di comunità indispensabile per la crescita di un territorio.

Il progetto “Agorateca”, ricordo, prevede la creazione di una biblioteca (cui si potrà accedere in modo indipendente dalla scuola) e di numerosi servizi rivolti non solo alla comunità scolastica ma anche a tutta la comunità cittadina, e, in particolare, ai residenti nel quartiere Carpentino.

Nello specifico è prevista la creazione di un’aula polifunzionale e di uno spazio dedicato ai bambini, con arredi e attrezzature ergonomiche adatte ai più piccoli. La sala lettura e consultazione, cuore delle attività di base della biblioteca, prevede 32 postazioni fisse, ognuna dotata di prese di corrente e tablet tecnologici per la ricerca testi. Inoltre ci saranno postazioni nel giardino d’inverno e nell’area all’aperto, una zona lettura all’esterno che, a seconda delle esigenze, potrà ospitare differenti attività, e l’orto urbano didattico a disposizione sia degli abitanti del quartiere che degli studenti dell’istituto stesso.

Per quanto riguarda le attività, oltre al servizio di consultazione e prestito libri, verranno organizzate presentazioni e incontri con autori, per favorire la promozione della lettura e tante altre iniziative e laboratori come: book crossing, corsi di grafica, corsi di storytelling digitale, laboratori per la produzione audio- video, laboratori linguistici, corsi di musica e di educazione all’ascolto, concerti, mostre, scambi giovanili e corsi di formazione europea, ortoterapia e attività di giardinaggio.

Ora, con l’affidamento dei lavori, l’obiettivo ambizioso della prima Biblioteca di Comunità ad Altamura è davvero a portata di mano e per questo è doveroso un plauso a tutta la comunità scolastica dell’Istituto “San Giovanni Bosco – Tommaso Fiore” (dirigente, docenti, genitori, alunni) e per tutti coloro che hanno profuso un significativo sforzo collettivo per raggiungere questo traguardo.

In particolare ringrazio nuovamente la dirigente (dott.ssa Eufemia Patella), i progettisti (gli architetti Giammarino Giacomobello, Silvia Losurdo e Rossana Tedesco), l’Associazione Link di Altamura, che ha elaborato la proposta gestionale dei servizi, in partnership con altre realtà territoriali come le associazioni “Le Tracce”, “Centro Studi Torre di Nebbia”, “Zabar”, “Granteatrino onlus”, “Circolo delle Formiche”, “Auxilium e Dintorni”, “Fasi di Luna” edizioni.

Ringrazio infine il Commissario prefettizio Vittorio Lapolla e il Servizio “Contratti a Appalti” del Comune di Altamura per il proficuo lavoro che hanno svolto nell’ambito della procedura di affidamento dei lavori che, a questo punto, partiranno a breve.

Manca davvero poco e, poi, dopo tanto lavoro, l’Agorateca” sarà realtà. Ne sono particolarmente felice.

[Per una ricostruzione di tutte le tappe dello sviluppo di questa idea progettuale, immagini, foto, documenti, clicca qui per l’ultima mia nota con alcuni link.]

 

PUBBLICATO L’AVVISO 2018 PER CONCORSI DI IDEE E DI PROGETTAZIONE. DALLA REGIONE CONTRIBUTI AGLI ENTI LOCALI CHE PUNTANO SU GIOVANI, QUALITÀ E BELLEZZA.

Nei giorni scorsi (bollettino ufficiale n. 118 del 13 settembre 2018), è stato pubblicato l’avviso regionale finalizzato all’erogazione di contributi a copertura parziale delle spese per l’espletamento di concorsi di idee e di progettazione banditi da enti locali pugliesi.

Anche quest’anno, la Regione continua così a dare attuazione a una disposizione inserita, su mia proposta, nella legge regionale di stabilità per il 2017 (art. 23, l. r. n. 40/2016), che ha impegnato a questo fine specifiche risorse del bilancio autonomo regionale per il triennio 2017/2019.

Tale norma, ricordo, intendeva a sua volta dare concreta attuazione all’articolo 9 della legge regionale n. 14 del 2008 (“Misure a sostegno della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio”). Una legge che considera di specifico e pubblico interesse il valore architettonico di opere e interventi di trasformazione del territorio, così da assicurare qualità dell’ambiente urbano e rurale, incentivando progettazioni di qualità, eco-sostenibili, partecipate.

Due, alla base, i motivi ispiratori del mio intervento nella legge di bilancio:

1) rilanciare il tema della bellezza, nelle sue diverse declinazioni culturali e sociali, un obiettivo imprescindibile e una chiave fondamentale per ritrovare idee e forza necessarie per guardare con ottimismo al futuro. Cultura e bellezza sono gli elementi necessari di ogni trasformazione del nostro territorio e sono le possibili leve su cui costruire il nostro sviluppo, perché in esse si racchiudono il meglio della nostra identità e della nostra storia, e al contempo una chiave per immaginare un altro futuro.

2) La necessità di muovere intelligenze, sensibilità e attenzioni, nonché di orientare gli investimenti, intorno a un’idea di paesaggio/comunità, sintesi di beni ambientali, storici, architettonici e artistici, di beni materiali e immateriali, di ricerca, innovazione e di sapere artigiano, di esperienza, cultura e nuove energie. In tal senso, la norma regionale di riferimento ed ora la sua attuazione punta a favorire il coinvolgimento e il contributo di idee innovative da parte dei giovani professionisti.

Alcune informazioni sull’avviso recentemente pubblicato.

Al fine di ottenere il finanziamento previsto, il concorso deve essere finalizzato alla realizzazione di un’opera pubblica significativa dal punto di vista della qualità architettonica, urbana e paesaggistica.

Le proposte di concorso potranno riguardare:

  • progetti di riqualificazione e architettura dei paesaggi urbani di transizione tra città e campagna attraverso la ridefinizione dei margini urbani e dei confini dell’urbanizzazione, la riprogettazione degli spazi pubblici e delle attrezzature collettive, la riqualificazione degli spazi aperti degradati, la creazione di green belt, parchi di cintura, forestazioni periurbane, realizzazione di corridoi ecologici, la rigenerazione dei tessuti urbani e la loro integrazione con il paesaggio agricolo, il recupero dell’edilizia rurale periurbana, progetti di riqualificazione dei viali storici di accesso ai centri urbani;
  • progetti che mirino a potenziare la Rete Ecologica Regionale intervenendo su corridoi fluviali a naturalità diffusa, residuale o ad elevata antropizzazione, corsi d’acqua episodici;
  • progetti che mirino a tutelare e salvaguardare le aree di pregio naturalistico e paesaggistico presenti lungo la costa o a riqualificare paesaggi costieri di recente formazione, anche occupati da insediamenti o piattaforme a prevalente specializzazione residenziale turistico-ricettiva;
  • progetti per la riqualificazione ecologica e paesaggistica di aree produttive, con particolare attenzione al risparmio energetico, agli equilibri idrogeologici, alla ripermeabilizzazione e rinverdimento delle superfici artificiali, alla minimizzazione dell’impatto acustico.

L’avviso regionale mette a disposizione complessivamente 150 mila euro. Ciascuna proposta potrà beneficiare di un contributo massimo pari a 50 mila euro e dovrà necessariamente prevedere una quota di cofinanziamento a carico dell’amministrazione proponente.

Le proposte saranno valutate sulla base dei seguenti criteri:

  • coerenza di strategia e obiettivi dell’intervento con le finalità della l.r. 14/2008;
  • recupero di opere di architettura o di spazi pubblici di particolare pregio architettonico;
  • rigenerazione di contesti urbani periferici e marginali inseriti in documenti programmatici per la rigenerazione urbana;
  • coinvolgimento dei cittadini nella scelta della proposta progettuale da presentare;
  • concorsi di progettazione in due fasi;
  • caratteristiche di innovazione e di riproducibilità tali da assumere la funzione di progetto pilota;
  • premialità per i comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti.

Le candidature dovranno pervenire entro le ore 12,00 del novantesimo giorno dalla pubblicazione del avviso, dunque entro le ore 12 del 12 dicembre 2018.

Auspico che anche per questa edizione, come è avvenuto nella precedente, le amministrazioni locali pugliesi sappiano cogliere questa significativa opportunità, utile a promuovere uno strumento, come quello dei concorsi di idee e di progettazione, in grado di stimolare progettazioni partecipate e valorizzare le capacità di tanti professionisti, specie di giovani.