700 MILA EURO PER LA PALESTRA DELLA “IV NOVEMBRE” DI ALTAMURA. EDILIZIA SCOLASTICA: DAL MINISTERO VIA LIBERA AI 9 MILIONI DI EURO ALLA PUGLIA PER REALIZZARE 17 PROGETTI INDIVIDUATI CON IL PIANO REGIONALE DI EDILIZIA SCOLASTICA.

Scuola IV Novembre – Altamura

 

Partiranno tra pochi mesi le procedure finalizzate ad effettuare diversi interventi relativi a scuole del territorio regionale.

Con il DM 2/2019, infatti, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha ripartito tra le Regioni le risorse pari complessivamente a 172.708.620,16 di euro. Si tratta di risorse derivanti dal c.d. “Decreto Mutui”, che stabilisce che le Regioni possano sottoscrivere con la Banca Europea degli Investimenti, dei mutui agevolati, con oneri di ammortamento a carico dello Stato, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici o la costruzione di nuove scuole.

Nei mesi scorsi ciascuna Regione ha effettuato una ricognizione delle economie di spesa relative agli interventi già previsti per l’annualità 2017, vale a dire risorse che si sono liberate a seguito dell’espletamento delle gare di appalto o della revoca dei finanziamenti per mancata aggiudicazione nei termini previsti. La Regione Puglia lo ha fatto, tempestivamente, la scorsa estate, con una determinazione del Dirigente della Sezione “Istruzione e Università” arch. Marella Lamacchia (n. 63 del 26 luglio 2018).

Con il decreto recentemente approvato, il Governo nazionale ha recepito le ricognizioni effettuate dalle Regioni e assegnato definitivamente le risorse che, per la Puglia, ammontano a 9.143.991,01 di euro.

Gli enti locali dovranno avviare e/o completare gli interventi provvedendo alla proposta di aggiudicazione entro e non oltre 180 giorni dalla data di pubblicazione del Decreto nella Gazzetta Ufficiale (4 aprile 2019), pena la decadenza dal finanziamento e dovranno completare e rendicontare i lavori entro il 15 ottobre 2020.

Grazie a questi fondi, ricordo, in Puglia saranno realizzati altri 17 interventi di edilizia scolastica collocati nella graduatoria relativa al Piano Triennale Regionale di Edilizia Scolastica 2015-2017 (selezionati attraverso lo scorrimento della graduatoria) e cioè i progetti candidati dai Comuni di Zollino, Molfetta, San Giorgio Jonico, San Severo, Sammichele di Bari, Veglie, Rodi Garganico, Sannicandro di Bari, Taviano, Bisceglie, Bari, Cutrofiano, Manfredonia e Altamura.

In particolare, per quanto riguarda Altamura si tratta della realizzazione di una nuova palestra e di nuove aule per la Scuola elementare “IV Novembre”. Il progetto, di importo complessivo pari a 1.876.000 euro, potrà beneficiare del co-finanziamento richiesto, alcuni anni fa, dal Comune alla Regione che ammonta a 700 mila euro.

Dello scorrimento della graduatoria disposto dalla Regione avevo già riferito, con soddisfazione, nell’estate scorsa [leggi qui].

Ora, dunque, il via libera ministeriale al finanziamento. È davvero un’ottima notizia per la scuola altamurana: si tratta infatti di un intervento che consentirà di colmare una grave carenza strutturale e didattica della scuola, permettendo ai suoi alunni di disporre di uno spazio adeguato per l’attività fisica.

Spetta ora al Comune procedere con la progettazione esecutiva (non so se è opportuno e possibile aggiornamento/modifica del progetto iniziale) e subito dopo con la gara di appalto per i lavori. Il tutto nei tempi stretti assegnati dal Ministero.

Il finanziamento della palestra della “IV Novembre” segue, di qualche mese, quello analogo concesso dalla Regione per la realizzazione della palestra della Scuola media Padre Pio. Per quest’ultimo intervento, dopo esser stata approvata la progettazione e sottoscritto il disciplinare tra Comune di Altamura e Regione Puglia, è in via di definizione la gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori.

ENZO COLONNA

 

25 APRILE, AUGURI A TUTTI NOI.

25 aprile, è facile cogliere l’occasione per intonare richiami nostalgici, lamentazioni sdegnate. Spesso motivate. Come ha scritto qualcuno, quando mai è stato roseo, soddisfacente il presente? Mi piace pensare che il 25 aprile richiami all’impegno del presente, nel presente, unico modo di occuparsi del futuro, unica forma di sua costruzione. Un forte richiamo a vivere il meglio del presente e a viverlo al meglio.

Auguri a tutti noi.

La morte insudicia. Insudicia quello che era pulito. Intorbida quello che era limpido. Inlaidisce quello che era bello. Intenebra quello che era luminoso … Le prefiche che urlano al funerale ci ripugnano, questa piú bestiale delle retoriche, ma piú ancora ci ripugnano le prefiche che dalle colonne dei giornali, dagli altoparlanti della radio urlano sulle sciagure che attraversiamo e a tutte danno lo stesso grido stupido e impersonale … L’idea che piú insistente batte in questi tempi nella nostra mente è l’idea di educazione. Educare il popolo italiano. Rinettare soprattutto la sua anima affinché libera e illuminata essa possa operare nel bene, nella intelligenza e nella dignità. [Alberto Savinio, “Ascolto il tuo cuore, città”, 1943]

 

DALLA PARTE DI RADIO RADICALE.

Sebbene fossi assente, sono davvero contento che il Consiglio regionale (con il solo voto contrario del M5S) abbia approvato oggi la mozione che avevo convintamente sottoscritto (prima firmataria la collega Francesca Franzoso, che ringrazio per aver preso l’iniziativa) a sostegno di Radio Radicale.

Con questa mozione, il Consiglio impegna il Presidente della Regione Puglia a farsi parte attiva nei confronti del Governo nazionale e del Ministero dello Sviluppo Economico, perché vengano intraprese tutte le iniziative per garantire il rinnovo della convenzione con Radio Radicale per la trasmissione delle sedute parlamentari. Si chiede il ripristino della legge 230 del 1990 scongiurando la chiusura di una emittente che rappresenta un patrimonio storico culturale e politico di grande valore.

Ricordo che con la legge 230/1990 lo Stato finanzia imprese radiofoniche private che trasmettono “quotidianamente propri programmi informativi su avvenimenti politici, religiosi, economici, sociali, sindacali o letterari per non meno di nove ore comprese tra le ore 7:00 e le ore 20:00”. Radio Radicale svolge con la sua attività di informazione un servizio pubblico dal 1976, al fine di permettere agli ascoltatori di “conoscere per deliberare”, come ancora oggi scandisce la frase di Luigi Einaudi sul sito internet dell’emittente. L’archivio di Radio Radicale è un enorme patrimonio fruibile da chiunque. Da 11 anni lo Stato rinnova annualmente la convenzione con Radio Radicale per trasmettere senza pubblicità̀ le sedute del Parlamento. La legge di bilancio statale 2019 prevede l’abrogazione della legge 230/1990 a decorrere dal 1° gennaio 2020.

Tra le altre è in corso questa petizione online a sostegno di Radio Radicale. Per chi voglia sottoscriverla, da qui il link.

I BANDI ASL BARI PER I NUOVI PRIMARI PER L’OSPEDALE DELLA MURGIA PUBBLICATI NEL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Sono stati pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia gli avvisi pubblici indetti dalla ASL BA per l’affidamento degli incarichi di Direttore (meglio conosciuto come “primario”) di diverse strutture complesse del barese [ne avevo scritto qui ad esempio].

In particolare, per quanto riguarda l’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei”, nel BURP n. 18 del 14 febbraio [da qui] sono stati pubblicati gli avvisi per selezionare i primari dei reparti di “Ortopedia e Traumatologia”, “Neurologia” e per il Direttore del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Altamura, mentre nel BURP n. 43 del 18 aprile [da qui] sono stati pubblicati gli avvisi relativi al conferimento degli incarici di primario per i reparti di “Cardiologia”, “Chirurgia Generale”, “Ostetricia e Ginecologia” e “Urologia”.

Ora si attende solo la pubblicazione degli estratti degli avvisi nella Gazzetta Ufficiale (che avverrà nei prossimi giorni) per consentire a tutti gli interessati di poter procedere con l’invio, nei termini e con le modalità previste dai singoli bandi, delle istanze di partecipazione a ciascun concorso.

Tutte le informazioni possono essere trovate nella sezione “Concorsi” del Sito istituzionale della ASL BA.

In questo modo, nel giro di qualche mese, potrà essere definitivamente superata la lunga fase di transizione, durata molti anni, che ha visto molti reparti dell’Ospedale “Perinei” del tutto sprovvisti di primari di ruolo e affidati a pur economiabili e professionali “facenti funzione”.

Sono molto soddisfatto per questo ulteriore passo in avanti nella giusta direzione, dal momento che era da tempo che rilevavo la necessità di procedere senza ulteriori indugi con questi avvisi in modo da dotare strutture complesse, particolarmente delicate, dell’Ospedale della Murgia delle necessarie figure mediche apicali in grado di assicurare, in un contesto di maggiore stabilità e di migliore programmazione e organizzazione, servizi sanitari più efficaci e tempestivi per i cittadini di un vasto bacino territoriale come quello che ha nel “Perinei” il suo punto di riferimento.

Andiamo avanti così!

ENZO COLONNA

IN GAZZETTA UFFICIALE I CONCORSI ASL BARI PER DIVERSE FIGURE PROFESSIONALI. AL VIA LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE.

Come avevo anticipato nelle scorse settimane, prima al momento dell’adozione della deliberazione del Direttore Generale della ASL BA e, poi, della pubblicazione dei bandi nel Bollettino regionale (BURP n. 15 del 7 febbraio 2019), sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale gli estratti di ciascuno dei bandi di concorso della ASL BA, per titoli ed esami, finalizzati al reclutamento, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, di numerose figure professionali.

In particolare, i concorsi (fatti salvi gli scorrimenti, praticamente certi, per l’assunzione di idonei collocati utilmente in graduatoria per sopperire alle ulteriori esigenze dell’azienda sanitaria barese e anche delle altre pugliesi) sono finalizzati all’assunzione di:

  • 15 Assistenti Sociali
  • 15 Educatori professionali
  • 30 Fisioterapisti
  • 30 Logopedisti
  • 25 Ostetriche
  • 10 Tecnici di Riabilitazione Psichiatrica

Per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, da QUI.

Da oggi, quindi, tutti gli interessati potranno procedere con l’invio, in modalità telematica, delle istanze di partecipazione, che dovranno essere presentate entro il 30° giorno dalla data di pubblicazione in GU.

Tutte le informazioni potranno essere trovate nella sezione “Concorsi” del Sito ufficiale della ASL BA (da qui).

Si tratta di un ulteriore importante passo a dimostrazione di quel “nuovo corso” per la sanità pugliese che, dopo anni di sacrifici, va assumendo contorni sempre più definiti e marcati.

Queste nuove assunzioni, infatti, assieme a tutte le procedure già avviate negli ultimi mesi per il reclutamento di primari, medici specialisti, infermieri, operatori socio-sanitari e ausiliari, contribuiranno a rendere servizi sanitari sempre più efficaci e tempestivi ai cittadini, in grado di corrispondere alle esigenze sempre crescenti di buona sanità pubblica. Si tratta di un lavoro duro e complesso che il governo regionale sta mettendo in campo, tra mille difficoltà e dopo circa quindici anni di blocco imposto dal governo centrale, e che finalmente consente di vedere i primi segni tangibili.

La strada per una migliore sanità pubblica è stata tracciata. Occorre continuare a perseguirla con costanza e determinazione.

ENZO COLONNA

 

DALLA REGIONE VIA LIBERA DEFINITIVO AL FINANZIAMENTO DELLA RIQUALIFICAZIONE CENTRO STORICO DI ALTAMURA. ORA TEMPI SERRATI PER GARA D’APPALTO E LAVORI.

Dopo tanto lavoro, un grande concreto risultato!

A tre settimane dalla delibera con cui la Giunta regionale ha confermato la finanziabilità dei PISU (piani integrati di sviluppo urbano) dei comuni in possesso di progetti esecutivi già validati (sebbene non abbiano ancora adottato i relativi bandi di gara), stabilendo a tal fine alcune condizioni, ecco ora, pubblicato un paio di giorni fa, l’atto dirigenziale esecutivo (v. immagini in alto) che dà il via libera definitivo alla prosecuzione dell’importante progetto di Altamura (denominato “RigenerAltamura”) che interessa alcune vie e piazze del centro storico e mette a disposizione il finanziamento di quasi 5 milioni di euro per la realizzazione di interventi di riqualificazione (basolatura, sottoservizi, ecc.).

Nel frattempo, dopo il via libera anche della Soprintendenza, il Comune ha provveduto alla validazione dei progetti, un passaggio tecnico necessario al fine di avviare le gare d’appalto per l’esecuzione dei lavori.

Ormai ci siamo.

Il Comune di Altamura dovrà trasmettere nei prossimi giorni progetti esecutivi, la relativa determinazione dirigenziale di approvazione, i verbali di validazione dei progetti.

A quel punto, come è precisato nella determinazione del dirigente della Sezione “Tutela e valorizzazione del paesaggio” Regione Puglia, ing. Barbara Loconsole, il Comune sarà chiamato a sottoscrivere con la Regione un nuovo disciplinare, in cui sarà definito il cronoprogramma aggiornato, che sostituirà quello siglato nel 2014, ormai superato. La sottoscrizione potrebbe avvenire già entro la fine di maggio.

Il nuovo cronoprogramma prevede che la gara di appalto per la realizzazione dei lavori sia avviata entro 45 giorni dalla sottoscrizione del disciplinare. Entro i successivi 240 dovranno essere avviati i lavori che, si stima, dureranno circa 2 anni.

Stralciati dal programma gli altri interventi inizialmente previsti (che interessano piazza Matteotti e alcuni ambienti del Monastero del Soccorso), in quanto il Comune non dispone della relativa progettazione.

Dunque, è fatta. Abbiamo salvato e recuperato questo imponente finanziamento che la Regione ha messo a disposizione di Altamura, quasi 5 milioni di euro.

Una lunga, accidentata, complessa vicenda – che ha preso avvio nel 2011 e ha attraversato tre stagioni amministrative comunali, due gestioni commissariali, due governi regionali – giunge, con questo provvedimento dirigenziale regionale, ad un punto fermo, straordinario.

La soddisfazione è grande, dopo tanto lavoro. Il lavoro di tante persone coinvolte e impegnate, che torno a ringraziare, e, mi sia concesso, anche mio.

ENZO COLONNA

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Per una ricostruzione di questa vicenda mi limito a rinviare alle mie due ultime note, disponibili nel mio blog, dai seguenti link:

A PROPOSITO DEI FONDI REGIONALI PER IL CENTRO STORICO DI ALTAMURA. (del 30 novembre 2019, clicca qui)

STRAORDINARIA NOTIZIA PER ALTAMURA: LA REGIONE PRONTA A EROGARE I 5 MILIONI DI EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO. (del 29 novembre 2019, clicca qui)

 

 

ACQUA E FOGNA ANCHE IN ZONE ESTERNE AI CENTRI URBANI: SOTTOSCRITTA PROPOSTA DI LEGGE.

Assicurare a tutti i servizi di acqua e fogna, prevedendo la possibilità di estendere le reti del Servizio Idrico Integrato anche alle zone esterne ai centri urbani. È questo, in estrema sintesi, l’obiettivo della proposta di legge regionale depositata nei giorni scorsi dal collega consigliere Fabiano Amati e che ho sottoscritto per esprimere la mia piena condivisione e per contribuire alla sua rapida approvazione  [per il testo della proposta, v. qui].

Credo che sia, senza ombra di dubbio, una iniziativa legislativa particolarmente significativa dal momento che punta ad estendere anche al di fuori dei centri abitati la copertura delle reti destinate all’approvvigionamento idrico e al servizio fognario. Si tratta di casi molto più diffusi di quanto si possa immaginare, con intere realtà (insediamenti abitativi, case sparse, agglomerati produttivi, insediamenti agricoli), presenti sul territorio pugliese, di fatto escluse da servizi essenziali.

Si pensi, ad esempio, alle Contrade Crapolicchio e Parisi nel territorio di Altamura, tra le strade provinciali per Corato e per Ruvo, e alla Contrada Murgetta nel territorio di Gravina: zone che presentano numerosi insediamenti residenziali e produttivi, attualmente serviti, solo per la fornitura di acqua, dall’acquedotto rurale gestito dal Consorzio di Bonifica “Terre d’Apulia”.

Con le norme contenute nella proposta di legge, ove approvate, i Comuni o il Gestore del servizio idrico in Puglia (AQP), sulla base di valutazioni tecniche e di piani di investimento delle rispettive risorse finanziarie, potranno chiedere all’Autorità Idrica Pugliese (cioè all’ente rappresentativo di tutti i Comuni pugliesi, preposto, per legge, al governo della risorsa idrica in Puglia) di estendere la rete idrica e fognaria, previa verifica delle condizioni tecniche ed economiche. L’Autorità Idrica Pugliese, a quel punto, nell’ambito di una procedura semplificata, avrà 45 giorni di tempo per fornire una risposta e, in mancanza di riscontro, si configurerà il silenzio-assenso.

Ovviamente il tutto dovrà avvenire nel pieno rispetto della normativa statale ed europea su questa particolare e delicata materia, e resta pur sempre garantita la facoltà per la Regione Puglia di intervenire per interrompere il procedimento entro rigidi termini prestabiliti, ove dovessero sussistere ragioni tecniche o giuridiche.

Ritengo che questa innovativa proposta di legge rappresenti il modo migliore per rendere effettivo e concreto il diritto universale all’acqua, dal momento che consentirà anche a chi, oggi, ne è di fatto escluso ed è costretto a ricorrere ai servizi degli acquedotti rurali o a soluzioni di fortuna, di poter accedere al Servizio Idrico Integrato.

Questa iniziativa legislativa ha insomma il pregio di fare i conti con la realtà e con l’attuale quadro normativo, nazionale e comunitario. Si muove su un piano estremamente concreto, nel pieno rispetto della normativa vigente, per garantire il diritto all’acqua e ai servizi connessi a tutti.

Mi auguro, infine, che su questa proposta di legge si mobilitino le comunità e i comuni, in particolare, e si possa arrivare rapidamente al suo esame in Consiglio regionale. Ringrazio il collega Fabiano Amati per aver posto al centro del dibattito pubblico un tema così importante e avvertito da numerosi cittadini e operatori economici.

 

TORRENTE JESCE, AL VIA LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA DEI LAVORI DI RISANAMENTO E SISTEMAZIONE IDRAULICA. PROBABILMENTE A LUGLIO LA GARA PER I LAVORI.

Si è conclusa la gara per l’affidamento del servizio di redazione del progetto esecutivo per il risanamento e la sistemazione idraulica del Torrente Jesce, che nasce e si sviluppa per diversi chilometri in territorio di Altamura e poi prosegue in quello di Matera.

Nei giorni scorsi è stata definita questa fase della lunga e complessa procedura (che seguo da diversi anni) che porterà alla realizzazione dei necessari interventi di sistemazione del canale. Si tratta di lavori grazie ai quali saranno risolti i problemi legati agli straripamenti, che negli ultimi anni, più volte (specie dopo copiose precipitazioni), hanno causato danni e disagi in particolare ai proprietari residenti delle campagne di Carpentino-Barone e Murgia Catena, nel territorio di Altamura.

Per questo importante progetto, ricordo, la Regione ha stanziato (settembre 2016) cospicue risorse pari a 8.800.000 euro (a valere sul POR Puglia 2014-2020). Dopo numerosi incontri, riunioni, pareri e una positiva interlocuzione tra tutte le amministrazioni coinvolte, comitati di titolari di aziende e terreni delle zone interessate, associazioni ambientaliste, che ha portato il Consorzio di Bonifica a ridimensionare significativamente il progetto originario, limitandone fortemente l’impatto ambientale anche al fine di non pregiudicare un’area di straordinaria bellezza e di grande interesse storico e naturalistico, si è giunti nel luglio 2018 al provvedimento che ha dato il via libera sotto il profilo della valutazione di impatto ambientale. Tale rimodulazione del progetto ha consentito di rideterminare l’importo totale dei lavori a poco più di 5milioni di euro.

Nel novembre del 2018 il Consorzio di bonifica ha così dato avvio alla procedura negoziata per l’individuazione del tecnico cui affidare la progettazione esecutiva, una fase conclusa nei giorni scorsi. Lo staff di progettazione individuato ha 60 giorni di tempo per predisporre il progetto esecutivo; a quel punto, probabilmente entro luglio prossimo, potrà essere bandita la gara di appalto per la realizzazione dei lavori.

Come ho già ripetuto, le procedure amministrative finalizzate a realizzare opere pubbliche, soprattutto di questa portata, sebbene possano apparire farraginose e risultare insopportabilmente lunghe, sono in realtà passaggi per legge ineludibili, specie in un quadro normativo particolarmente complesso e stringente sia sotto il profilo della valutazione degli impatti ambientali, sia con riferimento alle esigenze di tutela della trasparenza, della concorrenza, della salvaguardia dei conti pubblici e del buon andamento amministrativo [in una precedente nota disponibile da qui, avevo indicato sinteticamente la sequenza dei passi amministrativi compiuti].

Proprio nell’ambito di questo complicato iter che ha interessato la sistemazione del Torrente Jesce è stato possibile individuare soluzioni progettuali migliori, meno invasive rispetto a quelle inizialmente prospettate e anche dai costi di gran lunga inferiori, a dimostrazione di quanto un procedimento approfondito, nel merito, non rappresenti affatto “una perdita di tempo”, ma l’unico modo per raggiungere risultati apprezzabili.

Si procede dunque, passo dopo passo, senza perdite di tempo, nella giusta direzione. Passi che vanno consumati con fatica, giorno dopo giorno, grazie al lavoro di tanti. Passi che sto sollecitando e seguendo puntualmente sin dall’inizio del mio mandato di consigliere regionale. A questo proposito ringrazio la Struttura tecnica del Consorzio di Bonifica “Terre d’Apulia”, il Direttore Generale Giuseppe Corti e il Commissario straordinario Alfredo Borzillo per il lavoro svolto.

ENZO COLONNA

 

IL PUNTO IN MERITO ALLE TRE ROTATORIE SULLA CIRCONVALLAZIONE DI ALTAMURA (STATALE 96).

Da tempo, da oltre due anni, con numerosissime interlocuzioni con l’Anas e con il Comune, mi sto occupando della messa in sicurezza dell’incrocio della Statale 96 (circonvallazione) con via Selva, una esigenza particolarmente sentita da residenti ed operatori economici del quartiere Trentacapilli. Fondamentale e lungamente coltivata.

Per questo incrocio, come per le intersezioni con via Graviscella e con via Ferri Rocco in zona industriale (tre incroci attualmente semaforizzati), come ho scritto e aggiornato più volte [l’ultima, in occasione dell’apertura del nuovo tratto della statale Toritto-Modugno, leggi qui], c’è da tempo il progetto definitivo Anas che prevede la realizzazione di tre rotatorie.

Sempre di Anas sono le risorse necessarie per la loro realizzazione (circa un milione e mezzo di euro) a condizione che sia il Comune di Altamura ad acquisire le aree necessarie.

Il progetto definitivo dell’Anas è pronto da un anno circa ed è stato approvato in via definitiva dall’allora Commissario prefettizio, il Prefetto Vittorio Lapolla, ai fini urbanistici e per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio delle aree. Sempre da lungo tempo si attende l’esito della procedura ministeriale di verifica di assoggettabilità a via (valutazione di impatto ambientale) dell’intervento.

Da notizie acquisite per vie brevi una settimana fa circa, dopo il nulla osta da parte della Soprintendenza, sembra che ci siamo. Mancherebbe poco per il provvedimento del Ministero dell’Ambiente che esclude il progetto dalla valutazione di impatto ambientale.

Questo significa che la procedura ministeriale si chiude qui, cioè non si rende necessario avviare la valutazione di impatto ambientale vera e propria. Se così dovesse essere confermato dagli atti ufficiali, l’Anas (Coordinamento Territoriale Adriatica) potrà procedere spedita con la redazione del progetto esecutivo e quindi con la gara di appalto per i lavori di realizzazione delle tre rotatorie.

Per l’incrocio di via Selva, in ogni caso, i tecnici Anas hanno sempre assicurato di aver previsto tutte le misure e gli accorgimenti per rendere il più sicuro possibile l’attraversamento pedonale (strisce, dissuasori/rallentatori).

Resta, a mio parere, la necessità di ragionare su altro (e anche su questo ho sempre trovato sensibilità e disponibilità in ambiente Anas): realizzare un sottopasso o un sovrappasso per il transito dei pedoni.

Vi tengo aggiornati.
ENZO COLONNA

 

SAN MICHELE DELLE GROTTE DI ALTAMURA: DOPO MOLTI ANNI, FINALMENTE UN ORGANICO INTERVENTO DI RECUPERO, TUTELA E VALORIZZAZIONE.

A BREVE I LAVORI.

Ottime notizie per il complesso ipogeo di San Michele delle Grotte (o Sant’Angelo de la Ricza) di Altamura, l’importante sito rupestre risalente al 10° sec. d.C., da qualche anno di proprietà dell’Archivio Biblioteca Museo Civico (ABMC) di Altamura, a seguito della donazione della Famiglia Chierico.

Tre mesi fa circa [leggi qui], ho riferito che dalla Regione si è riusciti a conseguire un finanziamento, a favore dell’AMBC, di 50mila euro per il restauro conservativo e la messa in sicurezza dell’apparato decorativo del sito (costituito dai dipinti murali e degli altari lapidei). L’intervento, ricordo, è stato selezionato e finanziato nell’ambito dell’avviso con cui ogni anno la Regione concede contributi per interventi urgenti di manutenzione straordinaria e restauro di immobili del patrimonio culturale.

Con le risorse disponibili (800mila euro) per l’avviso 2018 – che ebbi modo di segnalare, nel settembre scorso, a diversi enti del territorio proprietari di beni culturali sollecitandoli a concorrere presentando proprie candidature – delle 69 istanze pervenute entro il termine sono stati finanziati i primi 17 interventi utilmente collocati in graduatoria, tra cui appunto il restauro conservativo e la messa in sicurezza di San Michele delle Grotte.

Dando conto del finanziamento avevo sollecitato l’Amministrazione comunale ad intervenire per sistemare e mettere in sicurezza la copertura della grotta. Il sito, infatti, presenta una particolare situazione giuridica e proprietaria: la cavità, con la chiesa rupestre, è di proprietà dell’ABMC; la superficie sovrastante – che funge da copertura, di poco più in alto del livello di piano stradale – è invece di proprietà del Comune (acquistata una decina di anni fa, assieme ad una piccola area scoperta adiacente il sito).

Cogliendo le sollecitazioni, pochi giorni fa il Comune di Altamura, con una deliberazione adottata dalla Giunta, ha approvato il progetto di “Sistemazione della pavimentazione soprastante il sito”, impegnando a tal fine risorse per 47mila euro (di cui 38mila per i lavori, il resto per oneri per la sicurezza, iva, emolumenti: ringrazio per il lavoro svolto l’ing. Vittorio Difonzo). Si tratta di un intervento finalizzato a mettere in sicurezza e proteggere la copertura del sito, visto che le tettoie presenti versavano in uno stato precario ed erano in parte danneggiate, con il rischio di infiltrazioni che avrebbero potuto danneggiare gli affreschi sottostanti.

Tale intervento – per il quale ora il dirigente del settore “lavori pubblici” dovrà adottare i necessari atti esecutivi (affidamento dei lavori) – è indispensabile e necessariamente preliminare al restauro conservativo e alla messa in sicurezza dell’apparato decorativo della cripta. Per questi interventi, finanziati dalla Regione, l’ABMC, da parte sua, è pronta. Infatti, non avrebbe avuto senso intervenire sugli interni, senza aver assicurato sulla copertura (ripeto, di proprietà comunale) una piena garanzia di protezione e di assenza di rischi di infiltrazioni e, anche, senza aver rimosso la situazione di degrado ben evidente sulla superficie sovrastante il sito ipogeo.

Sono molto soddisfatto del lavoro svolto su differenti livelli di governo (regionale e comunale), accompagnato da una proficua interlocuzione con l’ABMC in particolare con i suoi rappresentanti (il presidente Giuseppe Pupillo, il segretario Francesco Giaconella e il provveditore Michele Gramegna) con i quali abbiamo avuto diversi incontri.

Grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione, a quelle comunali e a quelle che l’ABMC si è impegnato a mettere a disposizione (10mila euro), nel giro di pochissimi mesi, potremo vedere finalmente salvaguardato, messo in sicurezza e valorizzato questo importante sito culturale della Città di Altamura.

Finalmente sottratto al degrado che lo assediava da moltissimo tempo. In prospettiva, inoltre, la riqualificazione dovrebbe interessare anche l’area esterna adiacente alla grotta. Un intervento che potrà realizzarsi anche attraverso l’Art bonus, uno strumento innovativo previsto dalla normativa nazionale che consente alle amministrazioni di reperire risorse di soggetti privati (beneficiari di agevolazioni fiscali) per finanziare interventi su beni del nostro patrimonio culturale. Per questo, mi auguro che cittadini altamurani possano farsi avanti: la legge riconosce un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano [v. qui].

ENZO COLONNA