BANDO “LUOGHI IDENTITARI DI PUGLIA”, 44 PROGETTI DI SCUOLE PUGLIESI AMMESSI ALLA VALUTAZIONE DI MERITO, TRA CUI QUELLO DEL LICEO CLASSICO “CAGNAZZI” DI ALTAMURA.

Pubblicato l’elenco dei progetti ritenuti ammissibili nell’ambito dell’avviso “Luoghi identitari di Puglia” [disponibile qui], il bando regionale diretto agli istituti scolastici pugliesi, finalizzato alla tutela attiva e alla fruizione consapevole dei beni del patrimonio storico-artistico da parte dei più giovani.

Con questa misura, ricordo, le scuole di ogni ordine e grado erano chiamate a elaborare un progetto di valorizzazione e fruizione di un bene culturale o luogo di cultura nella piena disponibilità di enti locali (città metropolitana, province, comuni), destinatari materialmente del finanziamento regionale.

In tutto sono 44 le proposte ammesse, ad esito della prima fase di controllo sulla documentazione presentata e dunque potenzialmente beneficiarie del finanziamento regionale fino ad un massimo di 30mila euro (a copertura totale delle spese ammissibili).

A questa misura la Regione ha destinato risorse finanziarie pari complessivamente a 1 milione di euro (a valere sul POR FESR PUGLIA 2014-2020, Azione 6.7).

Due le tipologie di interventi ammissibili: 1) recupero e rifunzionalizzazione dei beni del patrimonio culturale e infrastrutturazione; 2) allestimento e servizi connessi alla realizzazione di attività educative, di produzione artistica o di divulgazione e conoscenza, attraverso l’utilizzo di tecnologie e forme artistiche (ad esempio, storytelling, performing arts, ecc.).

Sin dalla pubblicazione del bando avevo sollecitato gli istituti scolastici, in particolare quelli dell’area barese e murgiana, a cogliere questa significativa opportunità offerta dalla Regione [leggi qui, ad esempio].

I 44 progetti ammessi sono così ripartiti:

  • 16 dalla Provincia di Foggia
  • 12 dalla Provincia di Lecce
  • 9 dall’Area Metropolitana di Bari
  • 5 dalla Provincia di Taranto
  • 1 dalla Provincia di Brindisi
  • 1 dalla Provincia di Bat

Come previsto dal bando, i relativi referenti, nelle prossime settimane, saranno convocati dalla Commissione di Valutazione a cui dovranno consegnare la documentazione di dettaglio relativa al progetto e procedere alla sua verifica in contraddittorio.

Limitandomi all’area barese, i 9 Istituti che hanno superato questa fase di selezione sono: il Liceo Statale “Cagnazzi” di Altamura, gli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore “Colamonico – Chiarulli” di Acquaviva delle Fonti e “Da Vinci – Maiorana” di Mola di Bari, gli Istituti Comprensivi “G. Tauro – S. Viterbo” di Castellana Grotte, “S. Giovanni Bosco – A. Manzoni” di Toritto, “A. Moro – G. Falcone” di Adelfia, “Devitofrancesco – Giovanni XXIII” di Binetto – Grumo Appula, “A. Gramsci – N. Pende” di Noicattaro e “Modugno – Rutigliano – Rogadeo” di Bitonto.

Sono particolarmente felice per la presenza, tra quelli ammessi, del progetto proposto dal Liceo Classico “Cagnazzi” di Altamura, la mia città, finalizzato a valorizzare e a rendere fruibile una sezione dell’ex Convitto Cagnazzi (sede centrale del liceo), dal 2018 censito tra i “luoghi del cuore – FAI”. La proposta prevede la realizzazione di un Museo/Laboratorio dedicato alla ricca e preziosa collezione di pezzi e attrezzature dello storico laboratorio scientifico di proprietà della scuola. Il progetto punta al recupero e alla fruizione di un luogo storico e identitario per la comunità di Altamura e per Puglia, di grande valore culturale. Si prevede, in particolare, l’allestimento, in questi ambienti, di un’esposizione permanente della straordinaria raccolta che annovera circa 400 antichi strumenti scientifici, conservati nell’Istituto Cagnazzi fin dalla sua fondazione (fine del XVIII secolo) e in parte attualmente ancora utilizzati per l’attività didattica.

Si tratta di un progetto estremamente interessante, della cui bontà sono stato convinto sin dalla fase di elaborazione, e su cui è stata formalizzata l’intesa tra il Liceo e il Comune, proprietario dell’immobile.

Peraltro lo stesso Istituto, proprio nella prospettiva di realizzare attività connesse a questo progetto, ha ricevuto pochi mesi fa un ulteriore finanziamento di 15mila euro concesso, poche settimane fa, dalla Regione attraverso un’altra misura gestita dalla Sezione “Istruzione e Università”, destinata a sostenere progetti didattici innovativi.

Dunque, grazie a queste iniziative regionali, ci sono ora tutte le condizioni per poter realizzare una organica progettualità di valorizzazione di un bene collettivo, importante non solo per l’Istituto scolastico, ma anche per l’intera comunità altamurana.

Ringrazio quanti, della Scuola, hanno lavorato al progetto: a loro chiedo di essere pronti all’appuntamento con la Commissione di Valutazione fissato per il prossimo 10 luglio, così da poter conseguire definitivamente il finanziamento.

Spero che lo stesso obiettivo possa essere raggiunto anche da tutti gli altri Istituti scolastici pugliesi ammessi, in modo da sviluppare, con i più giovani, con le comunità scolastiche, percorsi virtuosi e partecipati di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.

Ringrazio, per il grande e innovativo lavoro svolto, il Dipartimento regionale “Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio”, in particolare l’intero staff della Sezione “Valorizzazione Territoriale”, diretta dalla dirigente Silvia Pellegrini.

ENZO COLONNA

 

OSPEDALE “FABIO PERINEI”, DAL PRESIDENTE EMILIANO, OGGI IN VISITA ISTITUZIONALE, IMPORTANTI CONFERME E GRANDE ATTENZIONE PER LA SANITÀ DELLA MURGIA.

 

Due importanti aggiornamenti sono emersi stamattina dagli interventi del Presidente della Regione Michele Emiliano e del Direttore Generale della Asl di Bari Antonio Sanguedolce, che ho accompagnato nel corso della visita istituzionale ad alcune strutture dell’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei” in occasione dell’inaugurazione dell’ambulatorio di gastroenterologia dedicato alle malattie infiammatorie croniche intestinali, attivato grazie al personale medico, infermieristico e tecnico del reparto di Endoscopia Digestiva diretto dal dott. Donato Piglionica e grazie all’importante lavoro dei volontari dell’associazione Micro Italia OdV presieduta da Vincenzo Florio.

Le novità sono queste:

  • Il Presidente Emiliano ha confermato l’obiettivo di attivare presso il nostro Ospedale l’Emodinamica. Una struttura complessa, che richiede diverse e numerose professionalità, per la cui istituzione è necessario procedere ad una diversa distribuzione territoriale delle strutture di emodinamica autorizzate dal Ministero nel territorio barese. Una procedura non semplice, che richiederà tempo. Ma la conferma che questa è la strada è un passo importante arrivato dopo un lungo lavoro.
  • È stata notificata ieri alla direzione della Asl BA l’approvazione, da parte della Giunta regionale, del nuovo piano assunzionale triennale della azienda sanitaria barese. Per quanto riguarda l’Ospedale murgiano i numeri dell’incremento del personale previsto sono imponenti, come ho più volte sottolineato negli ultimi mesi. Prevista (ad esito anche dei numerosi concorsi in via di espletamento, a partire da quelli per diverse figure mediche specialistiche e quelli per sette primari mancanti da tempo) l’assunzione di circa 60 medici, 60 infermieri, 100 oss, nonché di altre figure tecniche e amministrative.

Nel frattempo, sono in corso le procedure di accreditamento dell’UTIC e della recentissima Unità di Medicina Trasfusionale.

Andiamo avanti così! Tanto si è fatto negli ultimi tempi e tanto resta da fare ancora. Possibile solo con un intenso lavoro quotidiano messo in campo da tanti.

Dopo quasi quindici anni di blocco per le assunzioni che avevano determinato una sostanziale paralisi per il sistema sanitario pugliese, oggi, grazie ai sacrifici compiuti e alle decisioni anche sofferte che il Governo Emiliano ha dovuto compiere, stiamo assistendo al fiorire di una nuova stagione per la sanità pugliese, come dimostrano anche i recenti dati relativi al pieno raggiungimento, da parte della Puglia, dei Livelli Essenziali di Assistenza in ambito sanitario.

Per questo rinnovo il mio ringraziamento, per il gravoso lavoro che stanno svolgendo, al Presidente Michele Emiliano, al personale del Dipartimento “Promozione della Salute” della Regione, nonché, per la ASL di Bari, al Direttore Generale Antonio Sanguedolce, al Direttore Sanitario Silvana Fornelli e al Direttore Amministrativo Gianluca Capochiani.

Inoltre, sento di esprimere, ancora una volta, il mio sostegno e la mia gratitudine a medici, tecnici, infermieri, operatori, alla direzione sanitaria ed amministrativa e a tutto il personale amministrativo del presidio ospedaliero murgiano, per gli sforzi che – da tempo, tutti i giorni e in condizioni non semplici – mettono in campo nel gestire e fornire servizi indispensabili per il territorio.

ENZO COLONNA

 

PONTE DI MODUGNO, AVVIATI OGGI I LAVORI PER IL RIPRISTINO DELLA TRAVE DANNEGGIATA. POCHE SETTIMANE PER IL RITORNO ALLA NORMALITÀ SULLA STATALE 96.

Sono entrati nel vivo i lavori per il ripristino del ponte di Modugno, sovrastante la Statale 96, danneggiato da un autoarticolato un anno e mezzo fa.

L’impresa aggiudicataria dei lavori (dell’esito della gara avevo scritto qui) sta infatti procedendo alla realizzazione in azienda di una nuova trave che, una volta completata, sarà posizionata sul ponte e assorbirà il carico di quella danneggiata (dunque, sostituita dalla nuova nella sua funzione, ma non rimossa). Avviati oggi i lavori preliminari direttamente sul ponte.

Ricordo che il costo complessivo dell’intervento (comprensivo di oneri per la sicurezza, iva, spese tecniche, ecc.) è pari a 150mila euro e beneficia di un finanziamento di 75mila euro riconosciuto nei mesi scorsi dalla Regione.

Nei prossimi giorni è previsto un incontro tecnico-operativo tra i rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Modugno, i tecnici dell’impresa esecutrice e dell’ANAS, al fine di concordare e programmare i tempi di montaggio della nuova trave, in quanto saranno necessarie, durante tale fase, deviazioni temporanee (di brevissima durata) della circolazione stradale per consentire l’esecuzione dei lavori in condizioni di sicurezza per gli operatori e gli automobilisti.

Dunque, ci siamo quasi. Ancora poche settimane di pazienza e i problemi legati alla circolazione lungo la Statale 96 in quel tratto saranno definitivamente risolti e finalmente termineranno i pesanti disagi di tanti cittadini che quotidianamente percorrono questa importante arteria stradale, anche considerando la recente apertura del nuovo tratto della statale 96 tra Palo e Modugno che ha decisamente migliorato i tempi di percorrenza e soprattutto le condizioni di sicurezza per raggiungere il capoluogo pugliese.

Ringrazio, per il lavoro svolto e in corso, in particolare l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Modugno, William Formicola, con il quale sono in contatto costantemente da mesi [per una parziale rassegna dei miei interventi pubblici, v. qui].

Continuerò a seguire la questione (e ad aggiornare) sino alla sua completa definizione.

ENZO COLONNA

 

‘EQUO COMPENSO’, APPROVATO IN COMMISSIONE DISEGNO DI LEGGE REGIONALE A TUTELA DELLA DIGNITÀ E DEL LAVORO DEI LIBERI PROFESSIONISTI.

È stato approvato a maggioranza, oggi, in II Commissione Consiliare, il disegno di legge varato dalla Giunta in materia di “equo compenso” per le prestazioni professionali rese in esecuzione di incarichi conferiti dall’Amministrazione regionale [per la scheda e il testo del ddl, da qui].

Si tratta di un intervento legislativo particolarmente importante che consente di recepire, anche in Puglia, la normativa nazionale che ha esteso alle pubbliche amministrazioni l’obbligo di retribuire i professionisti in maniera congrua e nel rispetto dei parametri fissati dagli appositi decreti ministeriali.

L’obiettivo di questo disegno di legge è quello di riconoscere pienamente il valore sociale ed economico, nonché la dignità delle libere professioni, facendo in modo che i compensi liquidati ai professionisti nell’esecuzione di incarichi agli stessi conferiti dall’Amministrazione regionale siano correttamente determinati, riconoscendo qualità, valore e quantità delle prestazioni richieste.

Come a tutti noto, infatti, il mondo delle libere professioni sta attraversando un periodo di grave difficoltà, con la progressiva perdita di prestigio sociale e di quella sicurezza economica che, storicamente, tali attività hanno sempre garantito e provocando, soprattutto tra i professionisti più giovani, un clima di diffusa incertezza e sfiducia sul futuro. Questo quadro è in qualche modo aggravato nel rapporto tra i singoli professionisti e committenti “forti” (quali banche, assicurazioni e, per quel che ci riguarda, pubbliche amministrazioni) che spesso impongono compensi irrisori per le prestazioni rese in proprio favore.

Ebbene, con questo disegno di legge la Regione (comprese società e aziende dalla stessa vigilate o controllate) si impegna a riconoscere equi compensi ai professionisti che prestano la loro attività in suo favore, conformemente a quanto stabilito negli appositi decreti ministeriali che fissano i parametri di riferimento per la loro determinazione, in modo che siano proporzionati al lavoro svolto, oltre che rispettoso della dignità della professione esercitata.

C’è, inoltre, un altro importante punto del disegno di legge. Si prevede che, nel caso di prestazioni rese in esecuzione di incarichi professionali finalizzati alla presentazione di istanze, segnalazioni, dichiarazioni e comunicazioni di qualunque tipo ad una pubblica amministrazione del territorio regionale, l’effettivo rispetto della normativa in materia di “equo compenso” rappresenti una condizione indispensabile per la conclusione del procedimento amministrativo e debba essere attestato con apposita dichiarazione rilasciata dal committente.

Sono molto soddisfatto per l’approvazione in Commissione di questo disegno di legge, frutto di una proficua interlocuzione sviluppata, nei mesi scorsi, con l’Assessore proponente, Giovanni Giannini, e con il Direttore del Dipartimento “Mobilità e Qualità Urbana”, Barbara Valenzano, che ringrazio per il lavoro svolto, per la grande attenzione rivolta a questo tema e per aver recepito suggerimenti e sollecitazioni che avevo proposto in fase di elaborazione del testo, nonché per il puntuale e articolato confronto che, sulla proposta legislativa, hanno avuto con tutti gli Ordini e Collegi professionali della Puglia.

ENZO COLONNA

 

ZES ADRIATICA, GIUNTA REGIONALE APPROVA PIANO STRATEGICO INTERREGIONALE. GRANDE OPPORTUNITÀ PER LA PUGLIA E GRANDE CONSIDERAZIONE PER IL TERRITORIO DELLA MURGIA.

È stato approvato oggi, dalla Giunta regionale, dopo un lungo e articolato percorso, il Piano Strategico della Zona Economica Speciale Interregionale Adriatica (Puglia-Molise). Si tratta del raggiungimento di un obiettivo di straordinaria importanza che seguo, passo dopo passo, da quasi due anni [da qui, il mio ultimo aggiornamento].

La ZES Adriatica costituisce una delle due macroaree geografiche del territorio regionale (l’altra è quella “Jonica”, il cui Piano Strategico è stato approvato nelle scorse settimane), collegate a una o più aree portuali, per le quali sono previste specifiche misure (benefici fiscali, incentivi, semplificazioni amministrative) finalizzate a creare un contesto orientato alla crescita di imprese, all’attrazione di investimenti, all’incremento di scambi commerciali ed export.

Con il via libera dato dalla Giunta regionale al Piano Strategico della ZES Adriatica (che comprende anche i territori della Regione Molise) non manca, ora, nient’altro se non l’approvazione da parte dei Ministeri competenti per il varo definitivo di questa grande opportunità che consentirà di avviare le specifiche misure previste (incentivi e benefici).

La ZES Adriatica, ricordo, è connessa, per quanto riguarda la Puglia, ai porti di Manfredonia, Barletta, Bari, Molfetta, Monopoli e Brindisi (nonché agli snodi logistici degli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia, dell’interporto regionale della Puglia, della piattaforma logistica di Incoronata) e comprende superfici pari a circa 2889 ettari che, oltre alle aree portuali e aeroportuali, include:

  • il polo di Foggia (con la zona industriale di Manfredonia e l’agglomerato ASI Foggia-Incoronata);
  • il polo di Barletta (con la zona industriale di Barletta);
  • il polo di Bari (con la zona P.I.P. di Bitonto, l’agglomerato ASI Bari-Modugno, la zona industriale di Altamura, la zona P.I.P. di Gravina, le zone industriali di Monopoli e Molfetta);
  • il polo di Brindisi (con le aree ASI di Brindisi, Fasano e Ostuni);
  • il polo di Lecce (con le aree ASI di Lecce-Surbo, Galatina-Soleto, Nardò-Galatone, le zone industriali di Casarano e Matino, il centro intermodale di Melissano).

La Regione ha promosso la creazione di questa ZES come strumento per facilitare l’attrazione di investimenti diretti, promuovere la crescita della competitività delle imprese, l’incremento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro e il più generale rafforzamento del tessuto produttivo.

Sono molteplici gli strumenti previsti dal Piano strategico a questo scopo: semplificazioni amministrative, credito d’imposta sugli investimenti, esenzione IRAP, esonero quota comunale IMU per i proprietari degli immobili ricadenti nelle aree ZES, esonero TASI (sempre per la quota destinata ai Comuni) per i possessori e detentori di immobili nelle medesime aree, esclusione di addizionali comunali TASI, esenzione dalle spese istruttorie connesse alla realizzazione degli interventi in tali aree.

Sono davvero soddisfatto per gli esiti di un complesso lavoro che, con l’inserimento nel perimetro della ZES di ampie aree produttive dei territori di Altamura (183,50 ettari della zona industriale che insiste sulla strada statale 96 per Gravina) e Gravina (circa 10 ettari di aree P.I.P.), valorizza adeguatamente, all’interno del perimetro della ZES Adriatica, il vasto e articolato sistema produttivo della Murgia barese, come da me sollecitato in molteplici circostanze e riunioni.

Più volte, infatti, negli ultimi due anni [leggi qui, ad esempio], ho ribadito come la Murgia meritasse una specifica considerazione in vista della definizione del perimetro delle Zona Adriatica e questo per una serie di ragioni: si tratta infatti di un territorio caratterizzato da un vivacissimo tessuto produttivo, vocato all’innovazione tecnologica e dei processi produttivi, alla ricerca, alla commercializzazione su scala nazionale e internazionale [da qui, un altro mio intervento].

Un territorio in cui si sono insediate, negli ultimi quarant’anni, numerose realtà industriali e artigianali attive in differenti settori produttivi: agroalimentare (in particolare, lavorazione e trasformazione di cereali e derivati, legumi), manifatturiero (mobile, design, moda), meccanica, impiantistica avanzata.

Tale bacino produttivo si è sviluppato lungo il principale asse stradale di questo territorio, la statale 96 (i cui lavori di ammodernamento e raddoppio sono ormai prossimi ad essere terminati), peraltro l’unico asse di collegamento tra l’area portuale e retroportuale di Bari, l’entroterra e la Basilicata.

Il territorio murgiano rappresenta, inoltre, la naturale (e necessaria) cerniera tra le due ZES (Adriatica e Jonica) e tra la Puglia e la Basilicata, con cui condivide contiguità non semplicemente fisiche-territoriali, ma molto più profonde e strutturate nel tempo, di tipo economico-produttivo, storico-culturale e infrastrutturale.

Per questo l’inserimento dell’area murgiana (con i Comuni di Altamura e Gravina in Puglia, cui si potranno aggiungere anche aree di altri comuni grazie alla previsione, contenuta nel Piano Strategico, di estendere le zone già perimetrate, pari a 2628 ettari, con ulteriori 261 ettari circa che saranno individuati a seguito di un avviso pubblico rivolto ai comuni) all’interno della ZES Adriatica, rappresenta certamente un importante traguardo raggiunto da questo territorio sotto il profilo di una aggiornata prospettiva di sviluppo economico, che consentirà di attrarre investimenti e di creare nuova impresa e occupazione.

Un risultato frutto di un complesso lavoro che ho seguito per mesi e coordinato sin dall’avvio di questo percorso con i Comuni (e, in particolare, con i rispettivi uffici tecnici), le associazioni e le organizzazioni del mondo imprenditoriale (CNA – Area Metropolitana di Bari, Confesercenti – Terra di Bari, Confcommercio – Delegazione di Altamura, Apulia Fashion Makers, Copim), che ringrazio per aver sostenuto sin dal primo momento l’iniziativa, credendo nella possibilità di raggiungere questo importante obiettivo.

Ringrazio, per l’importante lavoro svolto e per la grande dedizione profusa nella definizione di un percorso di tale complessità, il Presidente Michele Emiliano e l’Assessore allo Sviluppo Economico, Cosimo Borraccino (ed il suo predecessore Michele Mazzarano), il Direttore del Dipartimento “Sviluppo Economico e Innovazione”, Domenico Laforgia, e la Dirigente della Sezione “Attività Economiche”, prima Teresa Lisi e ora Francesca Zampano, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, oltre che la qualificata Task Force impegnata nell’elaborazione del Piano Strategico varato.

ENZO COLONNA

 

Di seguito le aree perimetrate del Polo di Bari:

 

INFRASTRUTTURE VERDI, LA REGIONE RICONOSCE AD ALTAMURA IN VIA DEFINITIVA IL FINANZIAMENTO DI 1,3 MILIONI DI EURO PER IL PROGETTO NEL QUARTIERE “PARCO SAN GIULIANO”.

È stato pubblicato, due settimane fa circa, il provvedimento (v. immagini) con il quale la Dirigente della Sezione “Tutela e Valorizzazione del Paesaggio” della Regione Puglia, ing. Barbara Loconsole, in via definitiva ha ammesso a finanziamento, per un importo pari a 1.300.000 euro, il progetto presentato dal Comune di Altamura nell’ambito del bando relativo alle infrastrutture verdi.

Può dirsi formalmente chiuso, pertanto, il procedimento amministrativo che – a seguito delle risultanze dei due tavoli tecnici svoltisi tra Comune e Regione il 31 gennaio e l’8 marzo scorsi, seguiti dagli attuali amministratori comunali, al fine di definire ultimi aspetti tecnici dell’iniziativa – consentirà ora di realizzare un importante intervento di riqualificazione nel quartiere Parco San Giuliano.

Ricordo che tale progetto si è classificato all’8° posto nella graduatoria definitiva pubblicata lo scorso 30 novembre [ne avevo dato conto, da qui], tra le 85 candidature presentate entro il termine dell’8 giugno 2018 all’Avviso regionale pubblicato l’8 febbraio 2018. Un risultato frutto di un ottimo lavoro, sostenuto dall’allora Commissario Vittorio Lapolla, del Settore comunale “Sviluppo e governo del territorio” (per tutti, mi limito a menzionare e ringraziare il dirigente Buonamassa e le funzionarie Maria Cornacchia e Mina Lorusso) e di un ricco processo partecipativo (condotto dallo straordinario, giovane e motivato gruppo di Iperurbano con tecnici e cittadini che attivamente hanno sostenuto e sviluppato questa progettualità). Una vicenda che ho seguito sin dalla pubblicazione dell’Avviso.

Altamura ottiene così un cospicuo finanziamento di 1.300.000 euro (il massimo concedibile) per la realizzazione di questo importante intervento. Gli altri Comuni finanziati sono: Canosa, San Cassiano, Cassano delle Murge, Bari, Ginosa, Bitonto, Bisceglie, Melpignano, Foggia.

Il progetto altamurano è finalizzato a dotare di superfici verdi attrezzate il quartiere (così da ridurre l’effetto “isole di calore”), a connettere i servizi di quartiere al centro città, a diffondere la mobilità ciclopedonale, oltre che a migliorare l’assorbimento delle acque meteoriche. Direttrice principale dell’intervento è individuata nell’antica strada vicinale “Fornace”, quale matrice di penetrazione verde dal paesaggio rurale al centro urbano, e contempla, tra gli altri interventi, la realizzazione di una rete sostenibile riqualificando un’asse storico della città come Port’Alba, con pavimentazioni permeabili, percorsi pedonali e ciclabili, arredi quali sedute e vasche in pietra, alberi, arbusti e prati.

Ora auspico che – dopo la sottoscrizione del disciplinare che avverrà entro poche settimane e che regolerà i rapporti (soprattutto in ordine al cronoprogramma di realizzazione) tra Regione e Comune beneficiario del finanziamento – si possa presto passare alla progettazione esecutiva degli interventi e alla gara per l’affidamento dei lavori, in modo da rendere Parco San Giuliano un vero e proprio “ecoquartiere”, con l’obiettivo di migliorare significativamente la qualità della vita dei suoi abitanti.

ENZO COLONNA

 

PUBBLICATA NEL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PUGLIA LA LEGGE IN MATERIA DI PEREQUAZIONE, COMPENSAZIONE URBANISTICA E RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO.

 

Pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia la legge in materia di “perequazione, compensazione urbanistica e contributo straordinario per la riduzione del consumo di suolo” che avevo proposto, approvata dal Consiglio regionale il 9 aprile scorso.

Nonostante tutto, le gioie e la soddisfazione che è ancora capace di riservarti il lavoro.

Per il testo ufficiale in Bollettino, da qui.

Per una nota di sintesi sugli obiettivi e sul contenuto della legge, rinvio al mio blog, dal seguente link:

È LEGGE REGIONALE LA PROPOSTA SU PEREQUAZIONE, COMPENSAZIONE URBANISTICA E RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO.

 

SENZA INDUGI SI COMPLETINO I LAVORI ALLA “DON MILANI”. DALLA REGIONE 40.000 EURO.

Comprendo bene le proteste degli ultimi giorni da parte di genitori degli alunni della scuola materna ed elementare “Don Milani” di Altamura, che lamentano l’inagibilità della palestra dell’Istituto.

Si tratta di una protesta più che legittima e che ha ragioni fondate, per un problema che perdura da svariati anni (se non sbaglio e che ha coinvolto diverse stagioni amministrative. Da parte mia sto cercando (da un anno e mezzo almeno, a partire dalla stagione dei commissari prefettizi), con impegno costante e con tutti i mezzi a mia disposizione (non avendo ruoli all’interno dell’ente comunale da anni), di addivenire alla soluzione definitiva della questione, che ha avuto un primo importante sbocco la scorsa estate con l’avvio dei lavori di sistemazione della copertura della palestra [avevo scritto qui].

I lavori sono stati poi sospesi per verificare la tenuta e l’efficacia degli interventi eseguiti sulla copertura con le piogge, le nevicate e le intemperie che si sarebbero verificate durante la stagione invernale.

Passata questa, ci sono ora tutte le condizioni per completare i lavori avviati, sfruttando a tal fine anche un finanziamento di 40mila euro che, nel frattempo, la Regione ha assegnato al Comune per la “Don Milani”, grazie ad un fondo costituito su iniziativa dell’Assessore al “Diritto allo Studio e Scuola”, Sebastiano Leo, finalizzato proprio a sostenere interventi in Puglia di ripristino di ambienti scolastici danneggiati, ad esempio, da eventi di tipo calamitoso.

A questo proposito, gli uffici regionali, dopo aver effettuato un sopralluogo il 25 febbraio scorso, attendono la trasmissione di un paio di atti da parte del Comune (nell’immagine la nota scritta trasmessa a marzo) per poter erogare materialmente il finanziamento che, assieme alle risorse che il Comune potrebbe stanziare (per ulteriori 40 mila euro), potranno consentire di realizzare un intervento completo capace di ripristinare tutti gli ambienti interni della palestra e degli spazi annessi (rifacimento degli intonaci, pitturazione, ecc.), inclusa la sistemazione dei bagni.

Quindi, forza, senza indugi si proceda con gli ultimi adempimenti, così da poter completare i lavori prima della ripresa delle attività didattiche del prossimo anno scolastico e porre fine a questo problema irrisolto per anni.

ENZO COLONNA

“PIA PICCOLE IMPRESE”, IMPORTANTI NOVITÀ PER ALLARGARE LA PLATEA DELLE IMPRESE BENEFICIARIE.

Sono molto soddisfatto per la nota che nei giorni scorsi mi ha fatto pervenire l’Assessore allo Sviluppo Economico Cosimo Borraccino in risposta alla mia sollecitazione/interrogazione (v. immagini in alto e leggi qui) con la quale auspicavo una revisione dei criteri per l’accesso ai finanziamenti a fondo perduto previsti nell’ambito dell’iniziativa “PIA – Piccole Imprese”, in modo da consentire a una platea più ampia di piccole imprese di accedere a questa straordinaria misura per realizzare importanti investimenti finalizzati alla loro crescita e, quindi, allo sviluppo economico del territorio, con significative ricadute anche in termini occupazionali.

In particolare, nella mia interrogazione segnalavo come il bando a sportello (che sta già ottenendo risultati ampiamente positivi garantendo incentivi concreti per la realizzazione di rilevanti investimenti, per un importo pari ad oltre 290 milioni di euro su tutto il territorio regionale) preveda che, per ottenere l’ammissione al finanziamento, la piccola impresa proponente dovesse dimostrare di possedere un fatturato medio, negli ultimi tre anni, di 1,5 milioni di euro. Si tratta, evidentemente, di un importo troppo elevato e difficilmente raggiungibile per molte piccole imprese pugliesi che non riescono a sviluppare volumi di fatturato di questa consistenza, venendo così escluse dalla possibilità di cogliere questa importante opportunità.

Su questo specifico punto, la novità evidenziata nella nota di risposta è la recente emanazione del Regolamento regionale n. 2/2019 con cui si è introdotta la possibilità di presentare “programmi integrati” che comprendano, in un’unica istanza, sia il programma di investimento della Piccola Impresa proponente che deve possedere tutti i requisiti già previsti dal bando (ivi compreso quello relativo al fatturato medio degli ultimi tre anni) sia programmi di investimento di altre piccole o micro imprese che possono anche non possedere quei requisiti, a condizione che promuovano investimenti di importo compreso tra i 500 mila e i 2 milioni di euro.

Questa novità (che modifica l’art. 25 del Regolamento regionale n. 17/2014 in materia di aiuti e che sarà recepito dall’Avviso pubblico in corso di aggiornamento) consentirà di ampliare la platea dei potenziali fruitori di questa misura, in una logica di “filiera” o di “rete” che permetterà a soggetti di dimensioni ridotte di intraprendere programmi di sviluppo più ambiziosi e complessi, in coerenza con le strategie regionali, grazie al supporto offerto da realtà più strutturate.

Si tratta di una innovazione certamente apprezzabile che va nella direzione di sostenere tutto il nostro sistema produttivo, composto in gran parte da un articolato e vivace tessuto di piccole e medie imprese operanti sul territorio che rappresentano l’ossatura dell’economia regionale, incentivando forme di collaborazione (“filiera”, “rete”, “partnership”) in grado di creare valore non solo in termini economici ma anche di crescita complessiva del “capitale sociale”.

Nella medesima direzione si muovono anche altre iniziative in corso di elaborazione da parte della Sezione “Competitività e Ricerca dei Sistemi Produttivi” e della società in-house regionale Puglia Sviluppo, a partire da un aggiornamento della misura TecnoNidi, rivolta alle imprese innovative di piccola dimensione che intendano avviare o realizzare piani di investimenti a contenuto tecnologico, per la quale si prevede un aumento dell’importo dell’investimento agevolabile e delle relative voci di spesa ammissibili.

Ringrazio l’Assessore Borraccino, la struttura del Dipartimento Sviluppo Economico, in particolare la Sezione “Competitività e Ricerca dei Sistemi Produttivi” della Regione diretta dall’avv. Gianna Elisa Berlingerio, per la tempestiva ed esauriente risposta che mi è stata fornita e per l’ottimo lavoro che stanno realizzando per garantire adeguato supporto alle imprese pugliesi nella realizzazione dei loro programmi di investimento.

Le misure di sostegno che la Regione già mette a disposizione e le iniziative in corso credo siano la strada giusta per garantire uno sviluppo economico stabile e duraturo per la Puglia. Va percorsa con sempre più forza e determinazione.

ENZO COLONNA

 

OSPEDALE DELLA MURGIA: CONFERMATI I 5 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE PER IMPIANTO FOTOVOLTAICO, SOLARE TERMICO, EFFICIENTAMENTO E RIDUZIONE CONSUMI DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE.

Confermata in via definitiva la graduatoria della Regione Puglia che assegna alla ASL di Bari 4,5 milioni di euro per importanti interventi di efficientamento energetico dell’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei”, ad esito dell’avviso finalizzato a finanziare progetti di enti pubblici per la riduzione dei consumi e la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici pubblici o di uso pubblico [ne avevo scritto qui].

Per questo avviso, ricordo, la Regione ha stanziato ben 158 milioni di euro (a valere sui fondi strutturali del POR Puglia 2014-2020, Asse IV, Azione 4.1), di cui 30 milioni riservati a progetti presentati da aziende sanitarie pugliesi e 10 per interventi promossi da amministrazioni statali; la somma residua è destinata invece a interventi proposti da altre amministrazioni pubbliche (prevalentemente comuni). Una misura che, per entità dello stanziamento di risorse, non ha precedenti a livello nazionale.

Con atto n. 67 dello scorso 26 aprile a firma del Dirigente della Sezione regionale “Infrastrutture energetiche e digitali” del Dipartimento “Sviluppo Economico e Innovazione”, ing. Carmela Iadaresta, è stata approvata la graduatoria definitiva che conferma il finanziamento al progetto presentato dalla ASL di Bari per il “Perinei”, grazie all’impulso dell’allora direttore generale Vito Montanaro e al lavoro svolto dal personale dell’Area Gestione Tecnica della ASL diretta dall’ing. Nicola Sansolini.

È un progetto di importo complessivo pari a quasi 5 milioni di euro (con un cofinanziamento dell’azienda sanitaria di circa 500 mila euro) che si è classificato al 3° posto nella graduatoria dedicata alle aziende sanitarie, che vede finanziati in tutto 8 interventi.

In sintesi prevede:

  • interventi per la produzione di energia per autoconsumo da fonti rinnovabili (con l’installazione di un impianto fotovoltaico e di uno solare termico per la produzione di acqua calda);
  • interventi sui sistemi di illuminazione al fine di ridurre i consumi e incrementare l’efficienza;
  • la realizzazione di un sistema di trigenerazione, che utilizza cioè energia termica recuperata per alimentare l’impianto di climatizzazione invernale ed estiva.

Per la realizzazione dei lavori si procederà con la formula del progetto di finanza.

Siamo in presenza, dunque, di un importante intervento destinato ad abbattere drasticamente la bolletta energetica del presidio ospedaliero della Murgia e a rendere più efficiente la struttura.

Si tratta di interventi strutturali (assieme ad altri finanziati e prossimi ad essere realizzati) che si accompagnano al necessario potenziamento dell’organico in corso da mesi grazie alle procedure concorsuali e selettive già espletate, avviate o programmate dal nuovo piano triennale del fabbisogno del personale deliberato recentemente, che prevede un incremento di oltre 250 unità di personale tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici.

ENZO COLONNA