COMMUNITY LIBRARY, PRENDE FORMA LA RETE REGIONALE DELLE BIBLIOTECHE, LUOGHI DI COMUNITÀ CHE SI RITROVANO.

Le polemiche sollevate da alcuni specifici ambienti su “Community Library”, l’innovativa iniziativa regionale nata al fine di consentire la creazione di una vera e propria rete di “biblioteche di comunità” sul territorio pugliese (elaborata e gestita dalla Sezione “Valorizzazione territoriale” del Dipartimento regionale “Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio”, Assessorato “Gestione e valorizzazione dei beni culturali”), mi hanno riportato ad un recentissimo episodio. Due docenti, Vito (Losurdo) e Giammarino (Giacomobello), della scuola media “Tommaso Fiore” di Altamura, la mia Città, mi avevano dato appuntamento, alle 21.30, due sere fa, presso la scuola per definire alcuni dettagli dell’organizzazione dell’inaugurazione di “Agorateca”, la biblioteca di comunità nata grazie a questo bando regionale presso la scuola altamurana, fissata per mercoledì prossimo, 12 giugno. I due erano lì per controllare lo stato dei luoghi, della moderna biblioteca appena creata dal nulla e nel nulla, in un quartiere cosiddetto periferico, privo di alcun servizio o alcuna struttura sociale, se non la scuola stessa. Giorni prima, si era consumato un atto vandalico che aveva parzialmente danneggiato un macchinario del moderno sistema che assicurerà autonomia energetica alla struttura. Erano preoccupati e, quasi ogni sera, un “salto” alla “loro” biblioteca lo fanno… come si dice, a “buttare un occhio”. Poi li ho visti srotolare un lungo tubo, acquistato con i propri soldi, e per circa mezz’ora li ho visti intenti (non mi sono sottratto) ad innaffiare e a prendersi cura, con amorevolezza infinita, di alcuni alberelli, cespugli e delle piantine di insalata piantate nel piccolo orto appena realizzato, nell’ambito del progetto, e annesso alla biblioteca. Ci siamo immaginati – tra alcune settimane, alcuni mesi, quando la gestione andrà a pieno regime – gli anziani o i volontari europei di due delle associazioni coinvolte, assieme ad altre, nella gestione della biblioteca impegnati, con i bambini della scuola o gli adolescenti del quartiere, nella medesima attività di cura del giardino e dell’orto della scuola.

Ebbene, l’immagine di quei due professori, nella sua dirompente semplicità e nella sua dimensione, direi, intima, mi ha restituito con forza il senso più profondo di questa misura regionale e, aggiungerei, del lavoro che si tenta di sviluppare nell’esercizio delle proprie funzioni. È proprio vero, la semplicità è la via per raggiungere la radice delle cose, consente di vedere e cogliere l’essenza, che magari sino a quel momento sentivi, immaginavi, tentavi di razionalizzare. La semplicità, ovviamente, richiede dedizione, pazienza, lavoro, ben superiori rispetto alla banalizzazione o alla sofisticazione dei problemi e della realtà.

In quell’immagine c’era la sintesi/ragione della misura regionale. Non serviva, non doveva servire solo a finanziare, in Puglia, la più significativa e imponente operazione di infrastrutturazione culturale del nostro territorio, con una iniziativa che certamente non ha eguali nel panorama nazionale e che teme ben pochi confronti su scala europea. Aveva, alla radice, un obiettivo più ambizioso e difficile: contribuire a costruire e rafforzare attorno alle biblioteche – ad un luogo di cultura, cioè ai luoghi per definizione deputati alla condivisione dei saperi – legami, rapporti e relazioni tra persone e tra persone di diverse generazioni, in modo da serrare, unire, rinsaldare il tessuto sociale di una comunità che sia in grado di ritrovarsi e di guardare, insieme, al futuro.

Biblioteche, quindi, intese non più come luoghi freddi o respingenti, per tecnici ed eruditi, ma spazi all’interno dei quali poter ricostruire le comunità, soprattutto nei contesti urbani più degradati o marginali, sviluppando e riconnettendo rapporti sociali e interpersonali, in un costante dialogo tra diverse generazioni, recuperando, per un verso, quel senso di appartenenza alla propria terra, alle proprie origini e ai propri luoghi che rappresenta un patrimonio materiale e immateriale imprescindibile e, per l’altro, stimolando il disvelamento della condizione umana. Il ritrovato orgoglio per l’appartenenza a una comunità, a una terra, e la costruzione della propria identità personale e sociale sono in grado di farci scoprire cittadini del mondo, persone unite in un destino comune che va oltre barriere, confini, recinti.

È, questa, un’imponente operazione culturale.

Per realizzarla, lo sforzo della Regione è stato enorme, avendo destinato a questo bando ben 120 milioni di euro che hanno consentito di finanziare 113 progetti su tutto il territorio regionale, riconducibili a tre grandi macroaree classificabili in: lavori di riqualificazione, servizi culturali e fornitura di attrezzature per l’allestimento degli spazi. Alcuni di questi interventi sono già stati completati. Molti progetti sono in corso di realizzazione e altri attendono di essere avviati. Si tratta di una operazione dalla straordinaria complessità che, tra l’altro, ha dovuto tener conto delle regole dettate dalla programmazione dei fondi comunitari.

L’Avviso regionale “Community Library”, ricordo a chi erroneamente lamenta che non ci sia stata attenzione alla gestione di tale biblioteche, è stato finanziato con i fondi FESR del POR Puglia 2014/2020. In particolare, i fondi FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) mirano a consolidare la coesione economica e sociale dell’Unione Europea correggendo gli squilibri fra le regioni e, come previsto dal Regolamento UE 1301/2013, sostiene esclusivamente spese di investimento (costi ad utilizzazione pluriennali) per lavori, forniture e servizi di start up necessari ad assicurare il funzionamento di una infrastruttura. I soggetti beneficiari dei fondi hanno l’obbligo di assicurare la “stabilità dell’operazione finanziata” (art. 71 del Reg. Ue 1303/2013), ovvero una gestione sostenibile per un periodo almeno decennale assicurandone la replicabilità dei servizi.

Quel che emerge con chiarezza è che la Regione si sta dotando di una straordinaria rete, su tutto il territorio pugliese, di luoghi deputati alla erogazione di servizi culturali tra i più diversi, a seconda del target cui il singolo progetto principalmente si è rivolto. Per questo, per esempio, ci sono progetti destinati in particolare ai più piccoli, con servizi orientati all’apprendimento attraverso il gioco, oppure progetti che puntano principalmente all’inclusione sociale di particolari categorie di persone che rischiano di vivere condizioni di isolamento o marginalità (immigrati, diversamente abili, rifugiati, anziani) oppure progetti che puntano in particolare ad attività laboratoriali o all’organizzazione di manifestazioni ed eventi, qualificandosi come veri e propri contenitori culturali.

Una varietà e vastità di iniziative e di proposte che, in tutta la Puglia, rende bene l’idea della complessità dell’operazione ma anche della sua strategicità nell’ambito delle politiche adottate dal governo regionale nel campo della valorizzazione dei luoghi della cultura, immaginati soprattutto come “officine” dove far crescere e maturare una comunità che condivide lo stesso destino.

Ecco, se penso alle “Biblioteche di Comunità” penso esattamente a questo: a tanti presìdi piccoli o grandi, sul territorio (tanti realizzati in centri di piccolissime dimensioni che mai avrebbero potuto ambire, con proprie risorse, alla realizzazione di una Biblioteca), dove in tantissimi (bambini, giovani, adulti, anziani, di qualunque nazionalità ed estrazione sociale siano) si esercitano quotidianamente, pazientemente, fianco a fianco, a immaginare e costruire insieme, qui, ora, il futuro di ciascuno e di tutti.

Sì, questa è un’imponente operazione culturale.

Francamente la trovo una cosa fantastica che nessuna polemica o rivendicazione di categoria potrà compromettere. Va valorizzata, magari migliorata e integrata con altre misure rivolte a sostenere la gestione. Abbiamo il dovere di accompagnarla, alimentarla. Con la gratitudine per quanti l’hanno costruita e messa in cantiere e con la stessa dedizione riservata da quei due professori di Altamura verso le piantine dell’orto scolastico.

Se noi adulti non riusciamo a cogliere nei volti dei nostri figli, dei figli di questa terra, le coordinate del nostro orizzonte, se quindi non riusciamo a sentire questo richiamo, il dovere di proseguire il percorso che ci è stato indicato dai nostri padri e di indicarlo, a nostra volta, da padri, a loro, ai nostri figli… beh, significa che siamo già morti.

Il nostro impegno quotidiano, pur soggettivamente limitato, può determinare un piccolo varco nella grigia cortina che opprime l’orizzonte delle possibilità.

ENZO COLONNA

 

PROGETTO EUROPEO “CRAFT LAB”, ITALIA-GRECIA, SELEZIONE DI GIOVANI ARTIGIANI, DESIGNER E ARTISTI NEI SETTORI CERAMICA, MOSAICO, TESSUTI.

Preservare le attività professionali legate alla cultura e all’artigianato tradizionale, ed incentivare lo sviluppo futuro delle industrie culturali e creative.

Sono gli obiettivi principali del progetto “CRAFT LAB”, realizzato nell’ambito del Programma “Interreg GRECIA-ITALIA 2014-2020” e sviluppato dalla Fondazione “Pino Pascali, Museo d’Arte Contemporanea” di Polignano a Mare in partnership con Regione Puglia, CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Unione Regionale dei Comuni delle Isole Ionie, Camera di Lefkada e Galleria Municipale di Corfù.

Il progetto intende offrire l’opportunità a giovani, artisti, artigiani e designer di combinare competenze tradizionali e innovative con capacità imprenditoriali e acquisire gli strumenti per migliorare e affinare il proprio percorso professionale, attraverso l’avvio di residenze innovative (“Residences on the way”) orientate a recuperare le vecchie professioni artigianali, con l’obiettivo di rendere il design e l’artigianato artistico un fattore strategico di sviluppo e di crescita economica dei territori coinvolti.

In particolare, in ciascuno dei due Paesi (Italia e Grecia) saranno creati 3 laboratori di formazione pratica e scambio esperienze incentrati rispettivamente sulla lavorazione della ceramica e terracotta, sul mosaico innovativo e sui tessuti. Tali laboratori sono previsti, per quanto riguarda la Puglia, a Grottaglie (per il settore ceramica), Gravina di Puglia (per il settore mosaico) e a Martina Franca (per il settore tessuto) e, per la Grecia, nella Regione delle Isole Ionie, rispettivamente a Corfù, Kefalonia e Lefkas.

È prevista inoltre l’organizzazione di scambi di artisti e studenti per condividere esperienze (3 workshop di 2 giorni in ciascun Paese) e la realizzazione di 2 mostre transfrontaliere (una in Puglia e una nella Regione delle Isole Ionie), oltre alla produzione di video documentario e videoclip.

Nell’ambito di questo progetto è stato pubblicato un avviso finalizzato a selezionare 30 giovani artisti pugliesi per la partecipazione – a titolo gratuito – ai suddetti laboratori e workshop.

Possono presentare domanda di partecipazione studenti (laureandi o laureati in data non antecedente a sei mesi dalla data di presentazione della domanda) o giovani interessati ad avviare o consolidare una attività lavorativa o imprenditoriale in uno dei tre settori di riferimento del progetto (ceramica e terracotta, mosaico innovativo, tessuto), con un percorso formativo e lavorativo-professionale coerente con uno dei tre settori, di età compresa tra i 18 e i 35 anni di età e residenti in Puglia.

È possibile inoltrare una sola domanda di partecipazione, riferita ad uno solo dei laboratori/settori. La scadenza per l’invio delle domande di partecipazione è fissata alle ore 13:00 del 12 giugno 2019.

Il testo dell’avviso di selezione e lo schema di domanda sono disponibili da qui.

ENZO COLONNA

SCUOLA “DON MILANI” DI ALTAMURA, VIA LIBERA AL COMPLETAMENTO DEI LAVORI DELLA PALESTRA. EVVIVA!

Ottima notizia per la scuola primaria “Don Milani”: la Giunta comunale, con una deliberazione approvata oggi, ha approvato progetto e relativo finanziamento dell’intervento “per il ripristino delle condizioni igienico sanitari presso la palestra e i locali annessi”.

Ha dato, così, il via libera al completamento dei lavori della palestra, una struttura utilizzata sia dai bambini della scuola, sia da quanti svolgono attività motoria promossa e condotta, in orari extrascolastici, da associazioni sportive. La palestra era stata pesantemente interessata da infiltrazioni di acqua che avevano determinato la formazione di umidità, muffa e distacchi di intonaco.

Tali lavori, ricordo, erano stati avviati la scorsa estate [ne avevo dato conto qui] e poi sospesi per verificare la tenuta e l’efficacia degli interventi eseguiti sulla copertura con le piogge, le nevicate e le intemperie che si sarebbero verificate durante la stagione invernale.

Un mese fa circa, trascorso l’inverno, avevo ricordato la necessità di procedere con il completamento dei lavori (leggi qui). Nei mesi scorsi, in collaborazione con gli uffici tecnici comunali e l’assessore ai lavori pubblici Pietro Falcicchio, eravamo riusciti a conseguire un finanziamento di 40mila euro dalla Regione per la Scuola “Don Milani”, grazie ad un fondo costituito su iniziativa dell’Assessore regionale al “Diritto allo Studio e Scuola”, Sebastiano Leo, finalizzato proprio a sostenere interventi in Puglia di ripristino di ambienti scolastici danneggiati, ad esempio, da eventi di tipo calamitoso.

Sono perciò davvero soddisfatto del passo compiuto dall’amministrazione. Il progetto approvato impegna complessivamente 98.000 euro (58mila euro comunali, 40mila euro regionali; lavori per 78mila euro circa, più oneri per la sicurezza, iva, ecc.) e consentirà di realizzare un intervento completo capace di ripristinare tutti gli ambienti interni della palestra e degli spazi annessi (rifacimento degli intonaci, pitturazione, ecc.), inclusa la sistemazione dei bagni, e anche di realizzare un bagno accessibile ai disabili.

Mi auguro ora che si riescano a consumare rapidamente tutti i necessari passaggi formali e amministrativi (in Regione e in Comune) in modo da riuscire a garantire, dopo lunghissimo tempo e finalmente, la piena fruibilità di tali spazi all’avvio del prossimo anno scolastico.

È una questione che seguivo da tempo [ad esempio, da qui, un intervento del luglio 2017; poi, da qui, uno del settembre 2017] e che finalmente si avvia a soluzione. Ringrazio quanti hanno contribuito nell’ultimo anno e mezzo e stanno contribuendo, con il proprio impegno e lavoro, alla definitiva soluzione del problema.

In particolare, ringrazio tutta la comunità scolastica per la pazienza e le sollecitazioni (genitori, dirigente, insegnanti, personale amministrativo e tecnico), i commissari prefettizi Grandolfo e Lapolla, l’attuale Amministrazione comunale (in particolare, la Sindaca Rosa Melodia, gli Assessori Pietro Falcicchio e Nino Perrone, rispettivamente ai lavori pubblici e all’istruzione) e, soprattutto, il Settore comunale “Opere Pubbliche” diretto dall’ing. Gino Maiullari (e, prima, dall’arch. Antonio Vendola), in particolare, lo staff dei Servizi “Manutenzione e progettazione edilizia scolastica e pubblica” (il capo servizio Vito Di Mase, Rosa Cirrottola, Maria Antonietta Guastamacchia, Vito Farella) e lo staff della Sezione regionale “Istruzione e Università” diretta dall’arch. Maria Raffaella Lamacchia.

Andiamo avanti!

ENZO COLONNA

 

CONTRASTO ALLE ECCEDENZE ALIMENTARI, APPROVATI E FINANZIATI ALTRI TRE PROGETTI DEGLI AMBITI DI ALTAMURA, TRANI E MANDURIA.

Con un provvedimento di pochi giorni fa, a firma del Dirigente della Sezione “Inclusione sociale attiva e innovazione delle reti sociali”, Anna Maria Candela, sono stati ammessi a finanziamento altri tre progetti nell’ambito del bando a sportello, pubblicato nell’ottobre del 2018 a valle di un articolato percorso partecipativo che ha coinvolto gli enti locali e tutto il mondo del Terzo Settore, finalizzato alla selezione di interventi proposti da comuni pugliesi (massimo uno per Ambito Territoriale) per realizzare, in collaborazione con soggetti del mondo no-profit operanti sul territorio, attività di recupero e riutilizzo delle eccedenze alimentari e farmaceutiche, con conseguente sostegno a favore delle fasce più deboli della popolazione, nonché riduzione degli sprechi.

Si tratta, ricordo, di un Avviso Pubblico, adottato nell’ottobre scorso [leggi qui], con il quale si è data attuazione alla legge regionale n. 17/2017 che sin dal primo momento ho convintamente sostenuto e sottoscritto (primo firmatario il collega Ruggiero Mennea). Con tale legge, la Puglia si è dotata di una normativa destinata a contrastare, con una serie di azioni ed iniziative, lo spreco in ambito alimentare e farmaceutico.

Nei mesi scorsi ho ripetutamente sollecitato i Comuni ad attivare percorsi di coinvolgimento delle realtà locali presenti sul territorio e impegnate su questo importante tema, in modo da partecipare a questo Avviso per il quale sono stati stanziati complessivamente dalla Regione 1milione e 350mila euro (500 mila euro alle città capoluogo e 850 mila agli ambiti territoriali pugliesi).

Con l’ultima determinazione dirigenziale del 22 maggio scorso sono stati ammessi al finanziamento di 50.000 euro i progetti presentati dall’Ambito di Manduria, denominato “Incontro ai bisogni”, quello presentato dall’Ambito di Altamura, denominato “Goods4Gift” e quello del Comune di Trani, per gli ambiti di Trani-Bisceglie, Andria e Barletta, denominato “Una tavola più grande”.

Nei mesi scorsi erano già stati ammessi a finanziamento i progetti presentati dagli Ambiti Territoriali di Cerignola, Martano, Galatina, Molfetta, Francavilla Fontana, Bitonto, Maglie, Nardò, Troia, Modugno, Gagliano del Capo e quello del Comune di Capurso per l’Ambito di Triggiano.

Una partecipazione che rivela la crescente sensibilità su tutto il territorio regionale su questa tematica che certamente rappresenta un’importante sfida per il nostro presente e futuro.

Sono molto soddisfatto per il risultato conseguito dall’Ambito Territoriale della Murgia barese (che coinvolge Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle e Poggiorsini) dove da tempo sono attive su questa tematica diverse realtà di base (ricordo, in particolare, le varie articolazioni della Caritas Diocesana, l’Opera Mariana del Samaritano Onlus, oltre che parrocchie, gruppi informali, diversi Enti del Terzo Settore) che hanno avuto la capacità di coordinarsi e organizzarsi in modo da presentare una proposta progettuale, fatta propria dall’Ambito, apprezzata dalla commissione di valutazione. Prevede l’acquisto di attrezzature (celle frigorifere, noleggio mezzo di trasporto, ad esempio) per lo svolgimento di attività di recupero e di conservazione delle eccedenze alimentari, il ricorso a strumenti innovativi (piattaforma web e un’app, chiamate “Shelfie”, appositamente predisposte e messe a disposizione dall’istituto di ricerca privato Item Oxygen “La Stazione dell’Innovazione”, che per questi dispositivi ha anche ricevuto riconoscimenti nazionali, ad esempio dal Ministero delle politiche agricole e forestali, e presentati in occasione di un importante convegno svolto ad Altamura l’11 febbraio scorso alla presenza anche dell’onorevole Gadda, promotrice della legge nazionale sugli sprechi), nonché iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema (con il coinvolgimento della Confconsumatori).

Il progetto dell’Ambito di Altamura vede come soggetti attuatori, in particolare, la Caritas Diocesana e l’Opera Mariana del Samaritano Onlus.

Visto il grande interesse suscitato a livello di base da questa iniziativa che ha portato all’attivazione, sul territorio, di molteplici valide progettualità, auspico il rifinanziamento della misura in modo da consentire anche a quegli Ambiti che non lo abbiano ancora fatto, di presentare la loro istanza, al fine da allargare ulteriormente la rete dei soggetti impegnati a contrastare lo spreco di cibo o farmaci, e a promuoverne il recupero e utilizzo.

Ringrazio, per l’intenso lavoro svolto, la Sezione regionale “Inclusione sociale attiva e innovazione delle reti sociali”, diretta dalla dott,ssa Anna Maria Candela, nonché il personale degli uffici di piano degli Ambiti pugliesi che hanno partecipato all’avviso, in particolare di quello che fa capo ad Altamura, che assieme agli amministratori dei comuni coinvolti hanno favorito il coinvolgimento dal basso delle realtà del territorio e articolato la candidatura.

ENZO COLONNA

PERCORSI CICLABILI O CICLOPEDONALI, PROROGATO AL 15 LUGLIO IL TERMINE PER LE DOMANDE DI FINANZIAMENTO ALLA REGIONE.

Foto ripresa dalla 6^ Medio Fondo Città di Altamura, terza tappa del circuito Iron Bike 2019, organizzata da ORME Bike Extreme di Altamura nel marzo scorso.

 

È stato prorogato alle ore 13.00 del 15 luglio 2019 il termine di presentazione delle istanze di partecipazione all’Avviso regionale per il finanziamento della realizzazione di reti e percorsi ciclabili o ciclopedonali in aree urbane e sub-urbane, inizialmente previsto per il prossimo 31 maggio.

Si tratta di un bando (approvato con determinazione del Dirigente della Sezione regionale “Mobilità Sostenibile”, ing. Irene di Tria, n. 65 del 14 dicembre 2018 e pubblicato nel BURP n. 5 del 17 gennaio scorso) rivolto ai Comuni pugliesi, in forma singola o associata, che presentino un progetto finalizzato a realizzare un intervento che rientri nell’ambito di uno strumento di pianificazione della mobilità delle aree urbane approvato o adottato e che sia ispirato ai criteri di sostenibilità ambientale e di “mobilità lenta”.

La dotazione finanziaria complessiva del bando, che segue un altro di analoga natura chiuso qualche mese fa, è pari a 13milioni e 500mila euro, a valere sul PO FESR 2014-2020, e il contributo massimo concedibile per ciascuna proposta progettuale è pari a 800mila euro per i Comuni che partecipino in forma singola e a 1milione e 500mila euro per i Comuni che partecipino in forma associata.

Auspico una significativa partecipazione a questo bando da parte dei Comuni pugliesi e, in particolare, di quelli dell’area della Murgia, trattandosi di una importante opportunità al fine di promuovere e diffondere la realizzazione di piste ciclabili e ciclo-pedonali che hanno, come noto, un grande e positivo impatto sulla vivibilità dei nostri centri urbani e territori, favorendo attività di sport e svago a contatto con l’ambiente, migliorando la loro attrattività turistica, valorizzando le bellezze naturalistiche e paesaggistiche che essi offrono.

ENZO COLONNA

 

RIQUALIFICAZIONE CENTRO STORICO DI ALTAMURA, FIRMATO IL DISCIPLINARE TRA REGIONE E COMUNE: TRE ANNI PER COMPLETARE GLI INTERVENTI.

L’immagine riproduce una vecchia tavola progettuale. Non è il quadro aggiornato degli interventi. Non bisogna considerare piazza Santa Teresa e piazza Matteotti, non compresi nell’attuale finanziamento regionale.

 

Altro importante passo in avanti per l’attuazione del progetto “RigenerAltamura”, finanziato dalla Regione Puglia con 5 milioni di euro e che interessa alcune vie e piazze del centro storico per la realizzazione di interventi di riqualificazione (basolatura, sottoservizi, ecc.).

A poche settimane dal via libera definitivo dalla Regione (leggi qui) e dopo l’approvazione e validazione dei progetti esecutivi, infatti, Regione e Comune di Altamura hanno sottoscritto ieri il nuovo disciplinare (in sostituzione di quello siglato nel 2014, ormai superato) che definisce gli obblighi degli Enti e soprattutto il puntuale cronoprogramma aggiornato per l’esecuzione degli interventi.

Il nuovo disciplinare (sottoscritto dal Sindaco di Altamura, Rosa Melodia, e dal Dirigente della Sezione “Tutela e Valorizzazione del Paesaggio” della Regione Puglia, Barbara Loconsole) prevede, in particolare, che la gara di appalto per la realizzazione dei lavori sia avviata entro 45 giorni a decorrere dalla data della sottoscrizione, quindi da ieri. I lavori dovranno poi partire, dopo l’espletamento di tutte le procedure di gara, entro i successivi 270 giorni (termine che comprende i tempi di pubblicazione del bando, lavori commissione di valutazione, aggiudicazione, verifiche e adempimenti preliminari ai lavori, ecc.) per poi concludersi ed essere collaudati entro il termine massimo di 760 giorni dall’avvio.

Dunque, complessivamente, al massimo entro tre anni tutti gli interventi di riqualificazione saranno (dovranno essere) completati.

Sono molto soddisfatto per il conseguimento di questo risultato che non esito a definire straordinario, frutto di un grande lavoro sviluppato a livello comunale e regionale che ha consentito di salvare e recuperare questo imponente finanziamento che la Regione ha messo a disposizione di Altamura, quasi 5 milioni di euro, che sembravano ormai persi.

Si tratta di una lunga storia, che prende avvio con un bando regionale addirittura del 2011, seguita passo dopo passo, nei ruoli e con le funzioni di volta in volta assegnate in questi anni, sino ad oggi, superando difficoltà innumerevoli e soprattutto sventando il rischio di non poter più contare sul finanziamento regionale in quanto le originarie risorse, che rinvenivano dalla programmazione dei fondi strutturali europei 2007-2013, erano definitivamente andate perse non avendo il Comune di Altamura realizzato gli interventi entro il 31 dicembre 2016.

È solo grazie al lavoro svolto in Regione, con il supporto del Presidente Emiliano e dell’Assessore Pisicchio, e al lavoro messo in campo dall’Amministrazione e dagli uffici del Comune di Altamura negli ultimi dieci mesi, che si è riusciti a vedere confermato il finanziamento regionale, inquadrato in un altro strumento di programmazione [per una sintetica ricostruzione di tutte le tappe di questa vicenda, rinvio ad uno dei miei numerosi aggiornamenti sull’argomento, disponibile da qui].

Questo consentirà alla comunità altamurana di vedere compiuti importanti interventi previsti dal piano di riqualificazione del centro storico; opere fondamentali per rigenerare questa parte della Città, migliorare la qualità della vita dei residenti e rilanciare le attività qui ubicate e che rappresentano anche una significativa opportunità di lavoro per maestranze, tecnici e operatori economici del settore edile.

Ringrazio in particolare, per il grande lavoro svolto, sia lo staff del Settore “Lavori Pubblici” del Comune di Altamura, diretto dall’ing. Biagio Maiullari, che quello della Sezione regionale “Tutela e valorizzazione del paesaggio”, diretta dall’ing. Barbara Loconsole.

ENZO COLONNA

 

 

AVVISO “ESTRAZIONE DEI TALENTI”, SELEZIONATE LE 25 “FACTORY” REGIONALI CHE SARANNO IMPEGNATE AD ACCOMPAGNARE E SVILUPPARE IDEE IMPRENDITORIALI INNOVATIVE.

Pubblicati gli esiti dell’avviso regionale “Estrazione dei Talenti – Selezione Factory”, finalizzato a sostenere e valorizzare il capitale umano dei cittadini pugliesi e ad attivare percorsi strutturati di accompagnamento all’imprenditorialità innovativa nel territorio regionale.

Con tale innovativa iniziativa, promossa dall’Assessore alla Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, elaborata e attuata con l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (ARTI), la Regione Puglia ha investito 10 milioni di euro (a valere sugli Assi VIII e X del POR Puglia 2014/2020, Azioni 8.2 e 10.6) per finanziare le attività e i servizi delle “Factory”, ossia raggruppamenti composti da soggetti pubblici e privati che avranno il compito di valorizzare idee innovative, collegate ad attività presenti nel sistema scientifico e produttivo del territorio, e di accompagnarle verso la creazione di imprese.

L’avviso pubblicato un anno fa circa, che avevo segnalato ad enti e realtà del territorio (da qui, ad esempio), era destinato a selezionare tali centri, le Factory, sulla base di una serie di requisiti e indicatori che hanno poi determinato la graduatoria finale.

Delle 52 candidature giunte, 28 Factory sono state ammesse alla fase della valutazione di merito dal Nucleo di Valutazione appositamente istituito. Esse hanno raggruppato in tutto 279 soggetti (9 con residenza all’estero, 270 in Italia di cui 134 in Puglia). Di questi soggetti 129 appartengono al sistema di impresa, 41 al sistema della ricerca, 41 ad acceleratori e incubatori, 41 al sistema di istruzione e formazione, 27 agli investitori.

Dopo una seconda fase di valutazione di merito, sono state ritenute idonee 25 Factory, che fanno riferimento a diversi soggetti pubblici e privati (tra cui, Politecnico di Bari con due Factory, Università degli Studi di Foggia, Tecnopolis, Centro di Ricerche Europeo di Tecnologie Design e Materiali, Consorzio per Valutazioni Biologiche e Farmacologiche, CNA Puglia, The Hub Bari, Confassociazioni – Confederazione delle Associazioni Professionali, Fondazione Giacomo Brodolini) e che hanno indicato una tra le tre aree prioritarie di innovazione individuate dalla strategia di specializzazione intelligente della Puglia, in particolare 8 per “manifattura sostenibile”, 7 per “salute dell’uomo e dell’ambiente” e 10 per “comunità digitali, creative e inclusive”.

Questi soggetti costituiranno dei presidi diffusi nel territorio regionale e potranno accedere ai finanziamenti previsti dall’avviso per sostenere i rispettivi programmi triennali di intervento, finalizzati a seguire le start up innovative pugliesi.

Sono particolarmente felice che, tra le Factory selezionate, vi sia anche una ubicata nel territorio della Murgia, che fa riferimento alla “Stazione dell’Innovazione”, un centro privato di ricerca accreditato MIUR che ha sede nella ex stazione delle Ferrovie dello Stato, ad Altamura, già da alcuni anni impegnato nella ricerca e nell’accompagnamento e sviluppo di progetti di impresa, a cui è stato assegnato un lusinghiero punteggio nella valutazione e collocatosi al 3° posto nella graduatoria. Si tratta di una realtà d’eccellenza del territorio murgiano, frutto dell’iniziativa della società Item Oxygen, specializzata nello sviluppo e realizzazione di tecnologie innovative (applicate soprattutto in particolare in ambito sanitario) e che per questo ha ottenuto numerosi riconoscimenti.

L’attività di questa Factory costituirà certamente una importante risorsa in un territorio, come quello della Murgia, che può già contare su un tessuto produttivo vocato all’innovazione e alla ricerca, con la presenza di tanti giovani professionisti, che necessitano di un adeguato accompagnamento nella delicata fase di avvio e sviluppo delle attività imprenditoriali.

I destinatari dei servizi erogati dalle Factory, ricordo, sono soggetti, disoccupati o occupati, raggruppati in team, composti da un minimo di due componenti, che verranno selezionati attraverso un secondo avviso pubblico che sarà pubblicato tra poche settimane.

La durata dei percorsi di accompagnamento alla creazione di impresa innovativa e al relativo business development è di massimo 300 ore, da realizzarsi nel limite massimo temporale di sei mesi dalla data di sottoscrizione dell’atto unilaterale d’obbligo. Le ore devono essere ripartite fra sessioni comuni (di massimo 40 ore per inquadramento dei temi fondamentali, casi di studio e pitch session) e sessioni dedicate ai singoli team (della durata complessiva di massimo 260 ore per tutoring, mentoring, networking, business case).

Ciascun team selezionato sceglierà la Factory ritenuta maggiormente rispondente alle proprie esigenze e coerente con l’area di innovazione individuata per il proprio ambito di intervento. Effettuata la scelta, i team dovranno condividere con la Factory un piano di attività personalizzato sulla base dei propri fabbisogni di accompagnamento e del proprio stadio di maturità imprenditoriale.

In particolare, le Factory dovranno:

  • favorire l’emersione, l’evoluzione e il consolidamento di aspiranti imprenditori o startupper, raggruppati in team, che propongono iniziative d’impresa;
  • accompagnare i soggetti verso un buon livello sia di competenza manageriale, sia di consapevolezza circa il percorso da compiere in termini di sostenibilità temporale del progetto;
  • facilitare e supportare l’eventuale trasformazione, nei casi ritenuti validi e meritevoli, delle idee di business in imprese innovative vere e proprie.

Per la realizzazione di ciascun percorso di accompagnamento concordato con i team, la Factory riceverà un contributo sino a un massimo di 23.960 euro.

Faccio le mie congratulazioni alle Factory selezionate, in particolare a quella dell’area murgiana, e ringrazio, per il grande lavoro svolto, l’Assessore Leo, nonché lo staff dell’ARTI e della Sezione regionale “Programmazione Unitaria” (quale Autorità di Gestione del POR Puglia FESR/FSE 2014-2020) del Dipartimento “Sviluppo economico, innovazione, istruzione, formazione e lavoro”.

ENZO COLONNA

 

NUOVO PIANO DEI FABBISOGNI DI PERSONALE, REGIONE PUGLIA MANTIENE GLI IMPEGNI CON GLI IDONEI E APRE UNA NUOVA STAGIONE DI CONCORSI.

La Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi il piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2019/2021, nonché il piano assunzionale per il 2019. Con tale deliberazione, la Regione Puglia avvia una nuova stagione di rafforzamento della struttura amministrativa, presupposto indispensabile per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Governo regionale.

Si tratta di un provvedimento di grande importanza con cui la Regione Puglia prosegue il suo programma di potenziamento dell’organico e della macchina burocratica, dopo le assunzioni e le stabilizzazioni completate nei mesi scorsi. Il piano approvato fa fronte alle carenze di personale esistenti nella struttura amministrativa dovute al limitato turn over imposto negli anni scorsi per effetto delle norme statali in materia di contenimento della spesa pubblica e alle cessazioni anticipate per effetto delle recenti disposizioni in materia previdenziale (la cosiddetta “quota 100”) che determineranno, a breve, un’ulteriore riduzione negli organici.

Dinanzi a questo scenario appare molto opportuno pianificare per tempo il reclutamento di nuovo personale – giovane, motivato e qualificato – capace di raccogliere l’eredità della generazione uscente dei dipendenti e di portare un contributo in termini di competenza e di professionalità, all’altezza degli obiettivi strategici che la Puglia intende conseguire nei prossimi anni, nei più svariati settori dell’amministrazione regionale.

Per entrare nel dettaglio, con riguardo al piano relativo all’anno in corso (2019):

  • è prevista l’assunzione, a tempo indeterminato, di ben 257 funzionari attraverso lo scorrimento delle graduatorie RIPAM (sia profili tecnici, che amministrativi), approvate, a seguito di concorso, nell’ottobre del 2015. Tale scorrimento, che si aggiunge alle assunzioni degli ultimi due anni e a quelle promosse e autorizzate presso altri enti (in particolare, ministeri), determinerà l’esaurimento di dette graduatorie concorsuali RIPAM. Tutti gli idonei di tale selettivo e qualificato concorso troveranno così la loro collocazione nella pubblica amministrazione.
  • Ulteriori 15 funzionari di categoria D saranno assunti mediate procedura concorsuale riservata, nell’ambito delle iniziative per il superamento del precariato nella pubblica amministrazione previste dal Decreto Legislativo 75/2017.
  • Per quanto riguarda la categoria B, è previsto, per il 2019, l’assunzione di 6 dipendenti di categorie protette con mobilità e di ulteriori 25 con l’utilizzo della graduatoria regionale approvata nel dicembre 2017. Con tale scorrimento, anche quest’ultima graduatoria concorsuale sarà esaurita.
  • Un nuovo concorso, previo espletamento delle procedure di mobilità previste per legge, sarà bandito per il reclutamento di 16 unità di categoria C, mentre per altre 12 sarà avviata una procedura concorsuale finalizzata alla stabilizzazione del personale precario, ex art. 20, comma 2, del d.lgs. 75/2017.
  • Infine, sempre per il 2019, è previsto un concorso per l’assunzione di 14 dirigenti a tempo indeterminato e il reclutamento di un dirigente a tempo determinato.

Per il 2020, invece, il piano dei fabbisogni prevede l’assunzione di 128 dipendenti di categoria B e di 91 di categoria C, mediante due distinti concorsi pubblici.

Per il 2021, inoltre, è previsto il reclutamento di 150 funzionari di categoria D mediante l’espletamento di un altro importante concorso pubblico.

Positiva è, inoltre, l’attenzione che, nel piano, è riservata anche ai dipendenti già in servizio, per i quali sono previste apposite progressioni verticali (nel 2019, 7 da B a C e 63 da C a D; nel 2020, 18 da B a C), al fine di valorizzare a pieno tali risorse.

Sono molto soddisfatto per l’approvazione di questa programmazione sia perché, rispettando un preciso impegno assunto negli ultimi due anni dal Governo regionale, di cui mi sono occupato in più occasioni con iniziative consiliari [v. qui, ad esempio], si prosegue con lo scorrimento, sino al loro completo esaurimento, delle graduatorie degli idonei del concorso RIPAM che da alcuni anni attendono questa opportunità, sia perché si apre una nuova stagione di concorsi in modo da fornire anche una importante occasione occupazionale a molti giovani.

In questo modo, con concorsi pubblici e aperti, decine di persone qualificate e motivate, nei prossimi anni, potranno arricchire l’amministrazione regionale con le loro energie e capacità.

Ringrazio il Governo regionale, in particolare il Presidente Michele Emiliano e l’Assessore al Personale Antonio Nunziante, per l’impegno costante e la grande attenzione su questo tema e auspico una rapida attuazione del programma assunzionale in modo da rendere concreti, quanto prima, i benefici che certamente determinerà.

ENZO COLONNA

EDILIZIA SCOLASTICA, FINANZIATI IN PUGLIA 152 INTERVENTI DI ADEGUAMENTO ANTINCENDIO. 47 DEL TERRITORIO BARESE, MOLTE DELL’AREA MURGIANA.

Scuola Mercadante di Altamura

Saranno 152 gli interventi di adeguamento alla normativa antincendio di istituti scolastici finanziati in Puglia.

L’elenco è stato approvato nei giorni scorsi dalla Regione (determinazione n. 58 emessa e pubblicata il 14 maggio 2019 a firma della Dirigente della Sezione regionale “Istruzione e Università”, Maria Raffaella Lamacchia).

Si tratta di adeguamenti realizzabili con le risorse statali ripartite di recente tra le regioni dal Ministero dell’Istruzione, in attuazione di quanto deciso nella Conferenza unificata Stato-Regioni del 6 settembre 2018.
Alla Puglia sono stati assegnati 7.589.814,88 euro.

Gli interventi finanziabili sono stati individuati dalla Regione a seguito di una ricognizione del fabbisogno effettuata con riferimento agli interventi candidati e inseriti nel Piano regionale triennale di edilizia scolastica 2018/2020 (approvato lo scorso agosto) e attraverso una consultazione degli Enti Locali proprietari degli immobili, alla luce anche dei limiti del finanziamento a ciascuno concedibile fissati dal Ministero: 50 mila euro per le istituzioni scolastiche di primo ciclo e 70 mila per quelle del secondo ciclo.
Delle 152 scuole selezionate in Puglia, 47 sono quelle del territorio barese e, tra questi, diverse nell’area murgiana.

Si tratta, in particolare, degli Istituti: “Giovanni XXIII” di Acquaviva delle Fonti; “Mercadante” di Altamura; “Infanzia Edificio” e “Fornelli” di Corato; “Ingannamorte” di Gravina in Puglia; “Mastromatteo”, “Antenore – Guaccero – Primaria Viale Italia” di Palo del Colle; “Cotugno”, “Barile”, “Collodi”, “S.G Bosco – Primaria W. Disney”, “D. Cantatore”, “Bartolo di Terlizzi” e “F. Rubini” di Ruvo di Puglia; “Platone” di Cassano Murge; “Galileo Galilei” di Gioia del Colle; “N. Dell’Andro” di Santeramo in Colle.

Ringrazio per l’ottimo e tempestivo lavoro la struttura amministrativa e tecnica dell’Assessorato al “Diritto allo Studio e Scuola”, guidato da Sebastiano Leo.

 

AVVIATE, AD ALTAMURA, 3 GARE DI APPALTO PER OPERE CHE HANNO OTTENUTO FINANZIAMENTI DALLA REGIONE.

Da qui, le tre procedure di gare nella piattaforma regionale Empulia, da cui è riprodotta la seguente immagine.

È una bella giornata, che segna una tappa fondamentale per tre progettualità seguite negli ultimi due anni.

Sono molto soddisfatto del lavoro svolto su differenti livelli di governo (regionale e comunale), accompagnato da una proficua interlocuzione con enti e associazioni del territorio e, soprattutto, da un ottimo lavoro svolto dagli uffici comunali (in particolare, il settore comunale “opere pubbliche” e il servizio “appalti e contratti”).

È questo il modello virtuoso di governo necessario per la Città e il Territorio, che perseguo e cerco di mettere in campo costantemente. Un approccio in grado di coniugare partecipazione e progettazione, visioni e concretezza, serietà e tanto lavoro quotidiano. Un modello di governo capace di coinvolgere e liberare le straordinarie energie positive della nostra Città (di cittadini, giovani, professionisti, associazioni, imprese, operatori economici, dipendenti comunali) e capace di non perdere fondamentali occasioni di finanziamento (regionali, statali) per assicurare infrastrutture e servizi per la comunità.

Queste le 3 opere di cui sono state pubblicate le gare di appalto:

  • Lavori di sistemazione pavimentazione sovrastante il sito ipogeo di S. Michele delle Grotte.
    Intervento finalizzato a mettere in sicurezza e proteggere la copertura del sito, visto che le tettoie presenti versano da lungo tempo in stato precario e sono in parte danneggiate, con il rischio di infiltrazioni e, quindi, di danni per gli affreschi sottostanti. Quattro mesi fa circa, ho riferito che dalla Regione si è riusciti a conseguire un finanziamento, a favore dell’ABMC, di 50mila euro per il restauro conservativo e la messa in sicurezza dell’apparato decorativo del sito (costituito dai dipinti murali e degli altari lapidei). Dando conto del finanziamento avevo sollecitato l’Amministrazione comunale ad intervenire per sistemare e mettere in sicurezza la copertura della grotta. Il sito, infatti, presenta una particolare situazione giuridica e proprietaria: la cavità, con la chiesa rupestre, è di proprietà dell’ABMC; la superficie sovrastante – che funge da copertura, di poco più in alto del livello di piano stradale – è invece di proprietà del Comune. Tale intervento era dunque indispensabile e necessariamente preliminare al restauro e alla messa in sicurezza dell’apparato decorativo della cripta. Per questi interventi, finanziati dalla Regione, l’ABMC, da parte sua, è pronta. Non avrebbe avuto senso intervenire sugli interni, senza aver assicurato sulla copertura (ripeto, di proprietà comunale) una piena garanzia di protezione e di assenza di rischi di infiltrazioni e, anche, senza aver rimosso la situazione di degrado ben evidente sulla superficie sovrastante il sito ipogeo.
    Per ulteriori informazioni, rinvio alla mia ultima nota, di un mese fa, sull’argomento, disponibile da qui.

  • Intervento di rifunzionalizzazione del Laboratorio Urbano di Port’Alba.
    Il progetto prevede interventi quali la sistemazione della copertura della struttura (con alleggerimento del massetto e coibentazione), la riparazione della cisterna antincendio, il rifacimento di intonaci in alcune pareti, pitturazioni, la sistemazione di un punto ristoro e l’acquisto delle relative attrezzature. A seguito del bando regionale “Laboratori urbani in rete”, pubblicato nel gennaio 2018, che metteva a disposizione finanziamenti per interventi di miglioramento funzionale, strutturale o strumentale di immobili destinati a laboratori urbani di proprietà comunale, la candidatura del Comune di Altamura risultò al 4° posto nella graduatoria regionale approvata nel giugno 2018, tra le 16 ammesse a finanziamento, ottenendo dalla Regione un finanziamento di 150mila euro, l’importo massimo previsto dal bando.
    Per ulteriori informazioni, rinvio ad una delle mie note sull’argomento, risalente a giugno 2018, disponibile da qui.

  • Realizzazione del Centro Sociale per Adulti in Via Manzoni angolo Via Leopardi.
    Si tratta della realizzazione di uno stabile che ospiterà un centro di pronta accoglienza ed un centro sociale polivalente per anziani. Il progetto è stato ammesso, nel luglio 2017, ad un finanziamento regionale di 1milione e 300mila euro, a cui si aggiunge il cofinanziamento comunale di 700mila, nell’ambito dell’avviso regionale n. 1/2015 per il finanziamento di strutture ed interventi sociali e socio-sanitari. Per questo, nel febbraio 2019, è stato sottoscritto il disciplinare tra Regione e Comune.

 

ENZO COLONNA