SAN MICHELE DELLE GROTTE, STAMATTINA LA CONSEGNA DEL CANTIERE.

Poco fa, ho seguito la consegna (da parte dell’ABMC, ente proprietario, alla COGER, impresa aggiudicataria dei lavori) dell’area e dell’immobile oggetto dell’intervento di messa in sicurezza e restauro conservativo del complesso ipogeo di San Michele delle Grotte (o Sant’Angelo de la Ricza) di Altamura, risalente al X secolo d.C..

L’intervento è stato selezionato dalla Regione Puglia e finanziato con un contributo di 50mila euro (a cui si aggiungono i 10mila euro messi a disposizione dall’ABMC) nell’ambito dell’avviso attraverso cui, lo scorso anno, la Regione ha concesso risorse per interventi urgenti di manutenzione straordinaria e restauro di immobili del patrimonio culturale.

Presenti (ritratti in foto), stamattina, Giuseppe Pupillo e Michele Gramegna (rispettivamente, presidente e provveditore dell’ABMC), Maria Santoro (architetto direttore dei lavori), Domenico Barozzi (COGER).

I lavori inizieranno tra tre settimane (il 19 agosto) e termineranno entro la fine di ottobre.

Ho spiegato come si è arrivati a questo passo nella mia nota di due giorni fa, disponibile da qui.

 

SAN MICHELE DELLE GROTTE, IL 19 AGOSTO IL VIA AI LAVORI DI RESTAURO.

SOTTRATTO AL DEGRADO DOPO MOLTISSIMO TEMPO.

Foto Archivio ABMC

Tra tre settimane prendono avvio i lavori per il restauro conservativo e la messa in sicurezza dell’apparato decorativo del complesso ipogeo di San Michele delle Grotte (o Sant’Angelo de la Ricza) di Altamura, l’importante sito rupestre risalente al 10° sec. d.C., da qualche anno di proprietà dell’Archivio Biblioteca Museo Civico (ABMC) di Altamura, a seguito della donazione della Famiglia Chierico.

L’intervento è stato selezionato dalla Regione Puglia e finanziato con un contributo di 50mila euro (a cui si aggiungono i 10mila euro messi a disposizione dall’ABMC) nell’ambito dell’avviso attraverso cui, lo scorso anno, la Regione ha concesso risorse per interventi urgenti di manutenzione straordinaria e restauro di immobili del patrimonio culturale.

Con le risorse disponibili (800mila euro) per l’avviso 2018 – che ebbi modo di segnalare, nel settembre scorso, a diversi enti del territorio proprietari di beni culturali sollecitandoli a concorrere presentando proprie candidature – delle 69 istanze pervenute entro il termine sono stati finanziati i primi 17 interventi utilmente collocati in graduatoria, tra cui, appunto, il restauro conservativo e la messa in sicurezza di San Michele delle Grotte (ne scrissi qui).

Dopo l’espletamento delle procedure richieste dalla normativa vigente, l’ABMC ha affidato i lavori all’impresa COGER s.r.l. di Altamura, nominando direttrice dei lavori l’arch. Maria Santoro, socia dell’ente. Ovviamente, coinvolga la Soprintendenza.

In base al cronoprogramma definito dall’ABMC, la consegna delle aree e dell’immobile oggetto dell’intervento all’impresa avverrà lunedì prossimo, 29 luglio; l’inizio dei lavori è previsto per il 19 agosto, il termine entro la fine di ottobre.

Nel frattempo, in Comune, il Settore “Opere Pubbliche” (per tutti, ringrazio, gli ingegneri Vittorio Difonzo e Biagio Maiullari) e il Servizio “Appalti e Contratti” (per tutti, ringrazio il dott. Giuseppe Livrieri), dando seguito agli indirizzi e al progetto approvati dalla Giunta con una deliberazione dell’aprile scorso (leggi qui), stanno completando le procedure per l’affidamento dei lavori, già aggiudicati in via provvisoria, per sistemare e mettere in sicurezza la copertura della grotta. Il sito, infatti, presenta una particolare situazione giuridica e proprietaria: la cavità, con la chiesa rupestre, è di proprietà dell’ABMC; la superficie sovrastante – che funge da copertura, di poco più in alto del livello di piano stradale – è invece di proprietà del Comune. Si tratta di un intervento indispensabile (circa 30mila euro il costo a carico del Comune), visto che la copertura presente versa in uno stato precario e di evidente degrado, con il rischio di infiltrazioni che potrebbero danneggiare gli affreschi sottostanti.

Sono molto soddisfatto del lavoro svolto su differenti livelli istituzionali (regionale e comunale) e molto grato per il grande impegno messo in campo dall’ABMC e per la proficua interlocuzione con questo Ente morale, in particolare con i suoi rappresentanti (il presidente Giuseppe Pupillo, il segretario Francesco Giaconella e il provveditore Michele Gramegna) con i quali ho avuto diversi incontri e che hanno saputo cogliere, puntualmente e tempestivamente, l’opportunità l’offerta dalla Regione.

Questo intenso lavoro, sviluppato a partire da settembre scorso, consentirà, entro tre mesi, di vedere finalmente salvaguardato, messo in sicurezza e valorizzato questo importante sito culturale della Città di Altamura, finalmente sottratto al degrado che lo assediava da moltissimo tempo.

Ci sono motivi per andare orgogliosi.

ENZO COLONNA

[da qui il comunicato dell’ABMC]

 

ZES ADRIATICA, PUBBLICATO BANDO PER ASSEGNAZIONE DI ULTERIORI 261 ETTARI AI COMUNI INTERESSATI.

GRANDE OPPORTUNITÀ PER I COMUNI DELLA MURGIA BARESE.

Con determina dirigenziale n. 155 del 18 luglio 2019 (pubblicata nel BURP n. 84 del 25 luglio 2019 e scaricabile da qui), a firma della Dirigente della Sezione “Attività Economiche, Artigianali e Commerciali” della Regione Puglia, Francesca Zampano, è stato approvato l’Avviso Pubblico per l’attribuzione delle aree disponibili e non ancora assegnate delle Zone Economiche Speciali Interregionali, “Ionica” e “Adriatica”.

Si realizza, così, come avevo più volte sottolineato, un impegno del governo regionale che in sede di perimetrazione delle aree comprese nelle ZES aveva anche annunciato la possibilità di assegnare ulteriori superfici ai comuni interessati, previo l’espletamento di una procedura ad evidenza pubblica per la loro selezione.

Per quanto riguarda la ZES “Adriatica” (per la cui definitiva istituzione manca solo il Decreto da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri che dovrebbe intervenire a breve, essendo stato ultimato l’iter di approvazione a livello regionale) le aree ancora disponibili sono pari a 261,10 ettari.
Ricordo che il Piano Strategico di questa ZES è stato approvato, dopo un lungo e articolato percorso, con Delibera di Giunta regionale n. 839 del 7 maggio scorso ed è connessa, per quanto riguarda la Puglia, ai porti di Manfredonia, Barletta, Bari, Molfetta, Monopoli e Brindisi (nonché agli snodi logistici degli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia, dell’interporto regionale della Puglia, della piattaforma logistica di Incoronata), comprendendo, complessivamente, superfici pari a circa 2889 ettari.

Come ho già avuto modo di segnalare in passato (da qui uno dei miei ultimi interventi sull’argomento), nell’ambito del perimetro della ZES sono già ricomprese ampie aree produttive dei territori di Altamura (183,50 ettari della zona industriale che insiste sulla strada statale 96 per Gravina) e Gravina (circa 10 ettari di aree P.I.P.), in modo da valorizzare adeguatamente il vasto e articolato sistema produttivo della Murgia barese, come da me sollecitato in molteplici circostanze e riunioni.

Ora, con questo bando, sarà anche possibile estendere l’area interessata candidando ulteriori porzioni di territorio.

I comuni interessati a cogliere questa opportunità potranno candidare aree che rispettino i requisiti previsti per le ZES e che quindi si configurino come “porto”, area retroportuale (anche di carattere produttivo e aeroportuale), piattaforma logistica o interporto, mentre le aree residenziali non potranno essere candidate.

Così come è esplicitamente chiarito nell’Avviso pubblico, la ZES può ricomprendere anche aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico e funzionale con l’area portuale individuata nella perimetrazione della Zona Economica Speciale e adeguate infrastrutture di collegamento con la stessa.

Un criterio di preferenza sarà attribuito a quelle candidature presentate congiuntamente da più Enti locali, in una logica di Sistema territoriale integrato che vada a coniugarsi organicamente con il Piano Strategico della ZES di riferimento. Il Sistema Territoriale Integrato comprende le aree appartenenti ad Enti Locali diversi che condividono, per ragioni territoriali o economiche, fattori come piani di sviluppo, servizi alle imprese, attività di promozione territoriale, dotazioni infrastrutturali e logistiche esistenti o programmate, siti produttivi intesi come filiere, distretti di produzione, distribuzione e consumo specifici.

Le domande, redatte con le modalità fissate nell’Avviso, dovranno essere inviate esclusivamente tramite posta elettronica certificata entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso nel Bollettino Ufficiale Regione Puglia.

Con questa iniziativa sarà possibile includere e coinvolgere altre realtà territoriali nell’ambito del processo di istituzione delle ZES che, come noto, determinerà vantaggi in termini fiscali e di semplificazione amministrativa per le imprese che si andranno ad insediare in queste aree, rappresentando un importante incentivo per lo sviluppo e la crescita economica.

Auspico, pertanto, la partecipazione da parte dei Comuni e, in particolare, per quello che riguarda l’area della Murgia barese penso, ad esempio, ai Comuni di Gravina in Puglia, Santeramo in Colle, Grumo Appula, Acquaviva delle Fonti, Poggiorsini, Toritto, Gioia del Colle, Corato, Cassano Murge, a cui, oltre un anno e mezzo fa, avevo indirizzato una mia sollecitazione da cui si era sviluppata, di concerto con il Comune di Altamura e con numerose organizzazioni di settore presenti sul territorio, una iniziativa congiunta finalizzata all’inserimento dell’area murgiana nel perimetro della ZES Adriatica.

Purtroppo, nel corso dell’istruttoria, alcune delle aree o non erano state proposte o non erano adeguatamente accompagnate da supporti informativi e documentali. Ora, però, quella progettualità può essere ripresa grazie all’opportunità fornita da questo bando della Regione Puglia, in modo da completare il lavoro già avviato e fornire un’occasione ulteriore di sviluppo ad un territorio ampio come quello della Murgia barese che esprime un tessuto economico e imprenditoriale particolarmente vivace.

Segnalo altresì che mercoledì prossimo, 31 luglio, presso la Fiera del Levante si svolgerà un incontro di approfondimento con l’assessore regionale Borraccino e con i tecnici dell’Assessorato allo Sviluppo Economico, finalizzato proprio ad illustrare i contenuti dell’Avviso Pubblico e a fornire agli enti locali interessati ogni utile chiarimento per la proposizione delle istanze di partecipazione.

Ringrazio l’assessore Cosimo Borraccino per questa iniziativa e per l’impegno con il quale sta sostenendo l’importanza delle ZES quale volano per lo sviluppo economico del nostro territorio.

ENZO COLONNA

 

SPORT, 21 MILIONI DI EURO NEL PROGRAMMA REGIONALE 2019. SFORZO SENZA PRECEDENTI DELLA REGIONE.

16 MILIONI PER L’IMPIANTISTICA SPORTIVA.

Nel 2019 la Regione Puglia investe 21 milioni di euro sullo sport: 16 milioni sulla rete degli impianti sportivi dei Comuni e soggetti privati senza finalità di lucro, a cui si aggiungono circa 5 milioni di euro sui bandi annuali in cui si articolano le politiche sportive regionali.

Sono questi i numeri principali della strategia regionale sulle politiche sportive per l’anno in corso presentata ieri mattina dal Presidente Michele Emiliano e dall’Assessore allo Sport Raffaele Piemontese, dopo l’approvazione un paio di giorni fa, da parte della Giunta Regionale, del Piano operativo 2019.

Tra le misure previste dal piano, segnalo i due avvisi destinati a sostenere gli investimenti sul patrimonio impiantistico dedicato allo sport, uno indirizzato alle amministrazioni locali e l’altro ad associazioni sportive dilettantistiche, parrocchie e associazioni di volontariato.

Ciascuna di queste due misure avrà una dotazione finanziaria di 8 milioni di euro, con i quali saranno finanziati interventi di rigenerazione urbana finalizzati alla promozione sociale delle comunità locali mediante la nuova realizzazione o la riqualificazione degli impianti sportivi esistenti, con specifico riferimento alle aree del territorio che ne siano maggiormente carenti.

Nello specifico, i beneficiari degli avvisi saranno in un caso amministrazioni locali pugliesi proprietarie degli impianti sportivi e, per l’altro avviso, soggetti privati che abbiano la piena disponibilità delle aree o degli immobili interessati dagli interventi proposti.

Per quanto riguarda questi ultimi, in particolare, potranno presentare domanda:

  • associazioni sportive dilettantistiche purché regolarmente affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate, alle associazioni benemerite e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e/o dal CIP e costituite con atto pubblico, scrittura privata autenticata o registrata (unite anche in consorzi) operanti nel territorio della Regione Puglia;
  • associazioni di volontariato con personalità giuridica regolarmente iscritte al relativo albo regionale, che perseguono prevalentemente finalità sportive e ricreative senza finalità di lucro;
  • parrocchie e altri enti ecclesiastici appartenenti alla chiesa cattolica nonché enti di altre confessioni religiose.

Le tipologie di opere finanziabili, per entrambi gli avvisi, saranno le seguenti:

  • interventi di recupero funzionale e manutenzione straordinaria al fine di migliorare la possibilità di utilizzo degli impianti e spazi esistenti ed a favorirne la gestione;
  • interventi infrastrutturali, tecnologici di natura organizzativa diretti ad abbattere le barriere architettoniche degli impianti esistenti (anche alla luce di recenti studi sull’architettura inclusiva e permetterne la fruibilità da parte del pubblico e degli atleti con disabilità);
  • interventi di adeguamento degli impianti esistenti alle norme di sicurezza e igienico-sanitarie, compresi gli interventi volti a favorire l’applicazione delle norme nazionali e regionali in materia di sicurezza degli impianti sportivi e degli spogliatoi e in materia di efficientamento energetico;
  • realizzazione di nuovi interventi volti ad ampliare e migliorare l’offerta di attività e/o servizi degli impianti e/o spazi sportivi;
  • lavori di miglioramento non obbligatori per legge ma la cui esecuzione può migliorare la funzionalità e fruibilità dell’impianto sportivo (ad esempio gli impianti di illuminazione dei campi).

Per quanto riguarda l’avviso rivolto alle amministrazioni comunali, le istanze di partecipazione dovranno essere presentate con il livello minimo di progettazione consistente nel progetto di fattibilità tecnico-economica, mentre per quanto riguarda l’avviso destinato ai soggetti privati, è richiesto il progetto tecnico di livello definitivo/esecutivo dotato di tutti i pareri obbligatori preventivi alla realizzazione dell’opera, al fine di attestare l’immediata cantierabilità dell’intervento, in modo che possa essere realizzato nei 2 anni successivi al finanziamento.

Il contributo massimo concedibile è pari a 100.000 euro per ciascun progetto. Per quanto riguarda l’avviso rivolto agli enti privati, è richiesto un co-finanziamento pari al 20% del valore complessivo del progetto, potendo il finanziamento coprire fino a un massimo dell’80% della spesa ammissibile.

Credo sia un’ottima opportunità per enti locali e realtà private (non a scopo di lucro) attive nel territorio pugliese per realizzare nuove infrastrutture dedicate all’attività sportiva o migliorare quelle esistenti, riconoscendo a tali interventi un’importante funzione sociale nell’ambito dei contesti più difficili, nonché la capacità di contribuire alla rigenerazione di spazi urbani e alla riappropriazione degli stessi da parte delle comunità locali.

Auspico, pertanto, che i soggetti interessati siano pronti con proposte da candidare agli avvisi che a breve saranno pubblicati.

Diamoci da fare. Sono a disposizione di enti pubblici e privati del territorio (murgiano, in particolare) per assicurare tutto il supporto che mi è possibile.

ENZO COLONNA

 

POLI INNOVATIVI PER L’INFANZIA, AL VIA IL CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER L’INTERVENTO DI CAPURSO.

La Gazzetta del Mezzogiorno, 24 luglio 2019

Al via, come avevo annunciato nei giorni scorsi (da qui il mio ultimo aggiornamento con una serie di rinvii), i concorsi di progettazione finalizzati alla realizzazione dei Poli Innovativi per l’Infanzia di Bari, Altamura e Capurso.

In particolare, ho partecipato, lunedì 22 luglio, alla presentazione pubblica del bando relativo al concorso di progettazione per il Polo per l’Infanzia di CAPURSO, il cui estratto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 82 del 15 luglio scorso (da qui).

Alla presenza del Sindaco Francesco Crudele e della Dirigente della Sezione “Istruzione e Università” della Regione Puglia, arch. Maria Raffaella Lamacchia, ho espresso i miei complimenti e la mia grande soddisfazione per il completamento di tutto il complesso iter procedimentale da parte del Comune di Capurso, grazie al lavoro delle sue strutture tecniche e amministrative, che è il primo dei tre enti selezionati a partire con l’avviso pubblico rivolto ad architetti e ingegneri per la progettazione di un Polo destinato ai bambini nella fascia di età 0-6 anni.

Il termine per la presentazione delle candidature scadrà alle ore 12 del prossimo 30 settembre. Il costo stimato per la realizzazione delle opere è pari a 1 milione e 600 mila euro e i premi che saranno assegnati ai vincitori sono pari a 15.000 euro per il primo classificato, 5.000 euro per il secondo e 3.000 euro per il terzo. Inoltre è previsto un ulteriore premio di 3.000 euro per il progetto, classificatosi tra il 4° e l’8° posto, elaborato dal gruppo di progettazione con l’età media più bassa (da qui tutta la documentazione relativa al concorso).

Per quanto riguarda BARI, invece, è stata approvata la determinazione dirigenziale di indizione del concorso di progettazione e si è solo in attesa della pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale e nel sito istituzionale del Comune. In questo caso il costo complessivo dell’opera è stimano in 2 milioni e 203 mila euro e i premi che saranno assegnati ai vincitori sono pari a 15.000 euro per il primo classificato, 7.500 euro per il secondo e 4.000 euro per il terzo. Anche per Bari, poi, è previsto un ulteriore premio di 4.000 euro per il progetto, classificatosi tra il 4° e l’8° posto, elaborato dal gruppo di progettazione con l’età media più bassa.

Con riferimento ad ALTAMURA, invece, si è in attesa della pubblicazione della determinazione a contrarre relativa al concorso di progettazione riguardante il Polo Innovativo per l’Infanzia che sorgerà nel quartiere di Trentacapilli. Solo dopo ci sarà la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e l’avvio del termine per la presentazione delle candidature. L’idea progettuale del Polo di Altamura dispone di un finanziamento pari a 4.150.000 euro a totale carico dell’INAIL, somma destinata alla acquisizione dell’area e alla realizzazione di un’opera largamente attesa in un quartiere (quello di Trentacapilli) densamente popolato (vi risiedono circa 6 mila persone, soprattutto coppie giovani con bambini) ma sprovvisto di servizi essenziali.

Si procede, pertanto, alla piena attuazione del protocollo d’intesa siglato lo scorso dicembre tra la Regione e i tre Comuni (Bari, Altamura e Capurso) selezionati dall’Assessorato regionale all’Istruzione guidato da Sebastiano Leo all’inizio del 2018, in attuazione dell’iniziativa del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca che assegnava alla nostra Regione risorse complessive pari a 9.687.832,54 euro per la realizzazione di innovative strutture dedicate ai bambini fino a 6 anni.

L’idea del protocollo di intesa tra Regione e Comuni, alla quale ho lavorato assieme all’Assessore Sebastiano Leo, con l’imprescindibile contributo della Dirigente (arch. Maria Raffaella Lamacchia) e dello Staff della Sezione regionale “Istruzione e Università”, ha integrato in maniera originale e significativa la misura nazionale ed ha rappresentato un’ulteriore e straordinaria opportunità per i Comuni selezionati, dal momento che è stato riconosciuto a questi ultimi, dalla Regione, un contributo pari a 70 mila euro ciascuno, destinato proprio alla predisposizione e alla gestione di tutta la procedura concorsuale, al fine di garantire elevati standard di qualità e la più ampia partecipazione nella fase di ideazione e progettazione degli interventi.

Il nostro obiettivo, che si è tradotto in una deliberazione della giunta regionale del novembre 2018, era quello, per un verso, di assicurare un’elevata qualità progettuale dei nuovi Poli, in coerenza con la legge regionale 14/2008 (“Misure a sostegno della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio”) e, per l’altro, di favorire la più ampia partecipazione nella fase di ideazione degli interventi, mediante il ricorso allo strumento del concorso di progettazione, che ciascuno dei tre comuni avrebbe dovuto bandire e svolgere seguendo le linee guida approvate con la medesima deliberazione.

In attuazione di questo disegno regionale, ora siamo giunti alla fase della pubblicazione dei tre concorsi di progettazione (quindi, concorsi con riserva di aggiudicazione dei servizi di progettazione al vincitore) che per quanto riguarda Capurso, come già scritto, è già avvenuta il 15 luglio.

Auspico un’ampia adesione e partecipazione a questa importante iniziativa da parte dei professionisti, specie i più giovani, che sapranno certamente proporre soluzioni efficaci e innovative per un intervento largamente atteso dalle tre comunità comunali coinvolte.

ENZO COLONNA

 

PERCORSI CICLABILI: BANDO REGIONALE, CIRCA 50 LE CANDIDATURE DA PARTE DEI COMUNI PUGLIESI, TRA CUI ALTAMURA

Masseria Jesce, Altamura

In tutto sono una cinquantina le candidature presentate all’Avviso regionale per il finanziamento della realizzazione di reti e percorsi ciclabili o ciclopedonali in aree urbane e sub-urbane, il cui termine di presentazione delle domande scadeva lunedì scorso, 15 luglio. Un bando risalente all’inizio dell’anno e che in questi mesi avevo più volte segnalato [da qui, il mio ultimo appello, una decina di giorni fa, a fare presto e definire le candidature].

Si tratta, ricordo, di un bando rivolto ai Comuni pugliesi, in forma singola o associata, che presentino un progetto finalizzato a realizzare una pista ciclabile o un percorso ciclo-pedonale che rientri nell’ambito di uno strumento di pianificazione della mobilità delle aree urbane approvato o adottato dal soggetto proponente, e che sia ispirato ai criteri di sostenibilità ambientale e di “mobilità lenta”. La dotazione finanziaria complessiva del bando è pari a 13milioni e 500mila euro, a valere sul PO FESR 2014-2020, e il contributo massimo concedibile per ciascuna proposta progettuale è pari a 800mila euro per i Comuni che partecipino in forma singola e a 1milione e 500mila euro per i Comuni che partecipino in forma associata.

Al momento non ho notizia dei progetti candidati, se non della presentazione della candidatura (lunedì scorso) del Comune di Altamura di cui ho appreso oggi dalla stampa.

Il progetto altamurano, in particolare, si candida a un finanziamento di 800mila euro e prevede la realizzazione di un percorso ciclabile che, partendo dal centro storico attraversa via Già Corte d’Appello, tratti di via Golgota e via Ricovero per sfociare oltre la circonvallazione, sulla strada comunale esterna “Barone” e giungere nella zona di Murgia Catena, Pisciulo e della Masseria Jesce, un’area di grande interesse naturalistico, storico e culturale.

Riprende e aggiorna, in sostanza, il progetto candidato al precedente analogo bando regionale risalente a meno di due anni fa che non fu ammesso a finanziamento anche perché mancava uno strumento di pianificazione sulla “mobilità lenta” (in questo caso, un piano sulla mobilità ciclistica adottato dalla Città Metropolitana).

Occorrerà adesso attendere gli esiti della fase di valutazione che sarà svolta nelle prossime settimane.

L’eventuale e auspicato finanziamento consentirebbe la realizzazione di un percorso ciclabile che favorirebbe attività di sport e svago a contatto con l’ambiente e che certamente potrebbe avere un positivo impatto sulla vivibilità del nostro centro urbano e del nostro territorio, migliorando la loro attrattività turistica e valorizzando le bellezze naturalistiche e paesaggistiche che essi offrono.

Torno, infine, a sottolineare come sia grande l’attenzione che la Regione sta dedicando al tema della “mobilità lenta”.

È in corso di elaborazione il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica della Regione Puglia (PRMC), finalizzato a impostare una rete ciclabile regionale continua ed uniformemente diffusa sul territorio.

In attesa di questo documento di indirizzo, la Regione ha già investito risorse sulle due principali ciclovie inserite nel Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche, cioè la Ciclovia Adriatica e quella dell’Acquedotto Pugliese.

Inoltre sta assicurando impegno e risorse per il percorso ciclabile transeuropeo EuroVelo 5 “Via Romea Francigena” (Londra-Roma-Brindisi). La Regione ha approvato lo schema di protocollo di intesa con la Città Metropolitana di Bari, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e le Città di Matera, Altamura e Gravina in Puglia (la relativa convenzione è stata sottoscritta dai comuni nelle scorse settimane) finalizzato alla realizzazione di:

  • un primo tratto di Ciclovia EuroVelo 5 di collegamento tra gli abitati di Gravina e Altamura (Masseria Jesce), lungo l’Appia Antica, finanziato con risorse del POR FESR 2014/2020;
  • un collegamento ciclabile tra Masseria Jesce e l’abitato di Matera, con risorse a carico del Comune di Matera;
  • un itinerario ciclabile Gravina-Castel del Monte (sito Unesco), a cura del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, con risorse provenienti dal Patto Governo-Città Metropolitana.

Con il POR Puglia 2014/2020 sono già stati stanziati 15.000.000 di euro per la realizzazione di 13 percorsi ciclabili urbani (precedente bando) a cui si andranno ad aggiungere gli interventi che saranno finanziati con il bando scaduto il 15 luglio.

Con uno stanziamento complessivo di 3.300.000 euro ha finanziato la realizzazione di 12 velostazioni comunali e della relativa segnaletica.
Parliamo, quindi, di uno sforzo finanziario complessivo, da parte della Regione, molto significativo.

Ringrazio intanto la struttura comunale di Altamura, in particolare i tecnici Lia Picerno, Paolo Losurdo e il RUP (responsabile del procedimento) ing. Vincenzo Lomurno, per il lavoro compiuto, soprattutto negli ultimi giorni, che ha consentito l’aggiornamento e il perfezionamento di un progetto. Ringrazio altresì l’assessore comunale Michele Cornacchia per aver seguito e coordinato negli ultimi giorni a disposizione, di concerto con l’assessore Falcicchio, l’elaborazione della candidatura altamurana.

ENZO COLONNA

“LUOGHI IDENTITARI DI PUGLIA”, PUBBLICATA GRADUATORIA PROVVISORIA. NEL BARESE, AMMESSI AL FINANZIAMENTO I PROGETTI DI SCUOLE DI ADELFIA, MOLA, TORITTO, ACQUAVIVA, ALTAMURA, NOICATTARO.

 

Pubblicata la graduatoria provvisoria relativa all’Avviso “Luoghi Identitari di Puglia”, il bando regionale diretto agli istituti scolastici pugliesi e finalizzato alla tutela attiva e alla fruizione consapevole dei beni del patrimonio storico-artistico da parte dei più giovani.

Con tale misura, ricordo, le scuole di ogni ordine e grado erano chiamate a elaborare un progetto di valorizzazione e fruizione di un bene culturale o luogo di cultura nella piena disponibilità di enti locali, destinatari materialmente del finanziamento regionale.

A questa iniziativa la Regione ha destinato risorse finanziarie pari complessivamente a 1 milione di euro (a valere sul POR FESR PUGLIA 2014-2020, Azione 6.7), con un contributo massimo, per singolo progetto, di 30mila euro.

Una bella, innovativa e interessante opportunità (elaborata dall’Assessore Loredana Capone e dalla Sezione “Valorizzazione Territoriale”, guidata dalla dirigente Silvia Pellegrini, del Dipartimento regionale “Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio”) che avevo ampiamente segnalato sollecitando le scuole pugliesi, del territorio murgiano in particolare, a coglierla [leggi qui, ad esempio].

All’esito della valutazione di merito compiuta da un’apposita commissione, sono stati ammessi a finanziamento 34 progetti, in tutta la regione.

Tra questi, limitandomi al territorio barese, ci sono gli interventi ad Adelfia (proposto dall’I.C. “A. Moro – G. Falcone” e relativo alla Torre Normanna di Canneto), Mola di Bari (proposto dall’I.I.S.S. “Da Vinci – Maiorana” e relativo all’Ipogeo delle Quattro Fontane), Toritto (proposto dall’I.C. “S. Giovanni Bosco – A. Manzoni” e relativo al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale in Piazza Moro), Acquaviva delle Fonti (proposto da I.I.S.S. “Colamonico – Chiarulli” e relativo al Palazzo De Mari), Altamura (proposto dal Liceo Statale “Cagnazzi” e relativo ad alcuni ambienti della struttura del Convitto Cagnazzi – ex Convento di San Domenico) e Noicattaro (proposto dall’I.C. “A. Gramsci – N. Pende” e relativo al Palazzo della Cultura – Galleria civica d’arte moderna e contemporanea).

Formulo agli istituti scolastici i cui progetti sono stati ammessi a finanziamento i miei complimenti. Sono particolarmente felice per l’esito favorevole della valutazione dei progetti proposti a Toritto e Acquaviva e per il progetto proposto dal Liceo “Cagnazzi” di Altamura.

Auspico, ora, che l’Assessorato guidato da Loredana Capone ponga in essere ogni utile iniziativa finalizzata a superare le criticità che, in sede di valutazione, hanno portato a non ammettere al finanziamento un’altra decina di candidature in modo da non disperdere lo sforzo creativo e in termini di progettualità posto in essere dalle comunità scolastiche interessate.

Colgo infine l’occasione per ringraziare, per il grande lavoro svolto su questa innovativa misura, la Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”.

ENZO COLONNA

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Sul progetto del Liceo Classico

Il progetto prevede interventi finalizzati a valorizzare e a rendere fruibile una sezione dell’ex Convitto Cagnazzi (sede centrale del Liceo) con la realizzazione di un Museo/Laboratorio dedicato alla ricca e preziosa collezione di pezzi e attrezzature dello storico laboratorio scientifico di proprietà della scuola. Il progetto punta al recupero e alla fruizione di un luogo storico, culturale e identitario di grande valore per la comunità di Altamura, della Murgia e per la Puglia e propone, in particolare, l’allestimento, in questi ambienti, di un’esposizione permanente della straordinaria raccolta che annovera circa 400 antichi strumenti scientifici, conservati nell’Istituto Cagnazzi fin dalla sua fondazione (fine del XVIII secolo) e in parte attualmente ancora utilizzati per l’attività didattica.

Ringrazio quanti hanno lavorato alla candidatura: il Liceo Classico (in particolare, il prof. Piero Castoro, il preside Biagio Clemente, gli Uffici amministrativi), i tecnici incaricati dalla scuola (gli architetti Michele Forte, Pasquale Gentile, Vincenzo Laterza e l’ing. Domenico Garripoli), il Comune (in particolare, Vincenzo Martimucci e Rosa Cirrottola del settore “opere pubbliche” che hanno curato gli adempimenti amministrativi della procedura e la Giunta per aver espresso il proprio consenso alla proposta progettuale del Liceo che non ha comportato oneri economici per il Comune).

Peraltro lo stesso Liceo, proprio per lo svolgimento di attività didattiche e laboratoriali, di conoscenza e valorizzazione della collezione, ha ricevuto pochi mesi fa un ulteriore finanziamento di 15mila euro concesso dalla Regione attraverso un’altra misura gestita dall’Assessorato regionale “Istruzione e Università”, destinata a sostenere progetti scolastici innovativi.

 

 

GARANTIRE ACQUA E FOGNA ANCHE AL DI FUORI DEI CENTRI URBANI, BENE APPROVAZIONE LEGGE.

È stata approvata oggi, in Consiglio regionale, la legge regionale contenente misure per l’estensione delle reti idriche e fognarie [da qui la pagina del portale del consiglio in cui è disponibile la relativa scheda e a breve sarà disponibile il testo coordinato con gli emendamenti approvati].

Si tratta di un testo normativo che ho sottoscritto convintamente sin dalla sua presentazione (primo firmatario il collega Fabiano Amati, che ringrazio per aver posto al centro del dibattito un tema avvertito da numerosi cittadini e operatori economici) dal momento che ha l’obiettivo di assicurare in via generalizzata i servizi di approvvigionamento idrico e fognario, prevedendo la possibilità di estendere la copertura delle reti del Servizio Idrico Integrato anche alle zone esterne ai centri urbani.

Si affronta e risolve, così, una casistica molto più diffusa di quanto si possa immaginare, con intere realtà (insediamenti abitativi, case sparse, agglomerati produttivi, insediamenti agricoli), presenti sul territorio pugliese, di fatto escluse da servizi essenziali quali l’acqua potabile e la fogna.

Si pensi, ad esempio, solo per restare al territorio murgiano, a diverse contrade nei territori di Altamura, Gravina, Santeramo, Cassano, Toritto, Acquaviva (come, per fare qualche esempio, Parco Bersaglio, sulla strada provinciale Altamura-Laterza, Crapolicchio e Parisi nel territorio di Altamura, tra le strade provinciali per Corato e per Ruvo, e Murgetta nel territorio di Gravina): zone che presentano insediamenti residenziali e produttivi, attualmente serviti, solo per la fornitura di acqua, dall’acquedotto rurale gestito dal Consorzio di Bonifica “Terre d’Apulia”.

Con le norme contenute nella legge approvata oggi, i Comuni o il Gestore del servizio idrico in Puglia (AQP), sulla base di valutazioni tecniche e di piani di investimento delle risorse finanziarie, potranno chiedere all’Autorità Idrica Pugliese (cioè all’ente rappresentativo di tutti i Comuni pugliesi, preposto, per legge, al governo della risorsa idrica in Puglia) di estendere la rete idrica e fognaria, previa verifica delle condizioni tecniche ed economiche.

L’Autorità Idrica Pugliese, a quel punto, nell’ambito di una procedura semplificata, avrà 45 giorni di tempo per fornire una risposta e, in mancanza di riscontro, si configurerà il silenzio-assenso.

Ovviamente il tutto avverrà nel pieno rispetto della normativa statale ed europea su questa particolare e delicata materia e resta pur sempre garantita la facoltà per la Regione Puglia di intervenire per interrompere il procedimento entro rigidi termini prestabiliti, ove dovessero sussistere ragioni tecniche o giuridiche.

Con questa importante e innovativa legge (che, tra l’altro, ha il pregio di muoversi su un piano estremamente concreto, facendo i conti con l’attuale quadro normativo, nazionale e comunitario) si punta a rendere effettivo e concreto il diritto universale all’acqua e ai servizi connessi, dal momento che consentirà anche a chi, oggi, ne è di fatto escluso ed è costretto a ricorrere ai servizi degli acquedotti rurali o a soluzioni di fortuna, di poter accedere al Servizio Idrico Integrato.

Auspico, ora, una effettiva applicazione della legge approvata, quindi iniziative concrete da parte dei Comuni, allo scopo di garantire a tutti servizi essenziali quali quelli idrici e fognari.

ENZO COLONNA

 

PERCORSI CICLABILI E CICLO-PEDONALI, IMMINENTE SCADENZA DEL BANDO REGIONALE. GRANDE SFORZO DELLA REGIONE PUGLIA PER DIFFONDERE LA MOBILITÀ LENTA.

Foto ripresa dalla 6^ Medio Fondo Città di Altamura, terza tappa del circuito Iron Bike 2019, organizzata da ORME Bike Extreme di Altamura nel marzo 2019.

Torno a ricordare, come già fatto in passato [v. qui, ad esempio], l’ormai prossima scadenza del termine di presentazione delle istanze di partecipazione all’Avviso regionale per il finanziamento della realizzazione di reti e percorsi ciclabili o ciclopedonali in aree urbane e sub-urbane, inizialmente previsto per il 31 maggio e successivamente prorogato alle ore 13.00 del 15 luglio 2019.

Si tratta di un bando (pubblicato nel BURP n. 5 del 17 gennaio scorso) rivolto ai Comuni pugliesi, in forma singola o associata, che presentino un progetto finalizzato a realizzare una pista ciclabile o un percorso ciclo-pedonale che rientri nell’ambito di uno strumento di pianificazione della mobilità delle aree urbane approvato o adottato dal soggetto proponente, e che sia ispirato ai criteri di sostenibilità ambientale e di “mobilità lenta”.

La dotazione finanziaria complessiva del bando è pari a 13milioni e 500mila euro, a valere sul PO FESR 2014-2020, e il contributo massimo concedibile per ciascuna proposta progettuale è pari a 800mila euro per i Comuni che partecipino in forma singola e a 1milione e 500mila euro per i Comuni che partecipino in forma associata.

Si tratta di una iniziativa particolarmente importante, che segue quella precedente risalente ad un anno fa, che conferma la grande attenzione che il Governo regionale sta dedicando al tema della “mobilità lenta”.

A questo riguardo, come è stato confermato nei giorni scorsi dall’Assessore Giannini, particolarmente impegnato sul tema, è in corso di elaborazione il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica della Regione Puglia (PRMC), finalizzato a impostare una rete ciclabile regionale continua ed uniformemente diffusa sul territorio, definendo itinerari di lunga percorrenza che valorizzino quelli già consolidati o programmati e privilegino le strade a basso traffico. In attesa di questo documento di indirizzo, la Regione ha già investito risorse sulle due principali ciclovie inserite nel Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche, cioè la Ciclovia Adriatica e quella dell’Acquedotto Pugliese.

Sotto altro profilo, visto l’interesse generale sempre maggiore per le rotte di lunga percorrenza a piedi e in bici, che rappresentano una risorsa importante per lo sviluppo del turismo sostenibile in ambito locale e, in particolare, per le aree interne interessate dal percorso ciclabile transeuropeo EuroVelo 5 “Via Romea Francigena” (Londra-Roma-Brindisi), la Regione ha già approvato lo schema di protocollo di intesa con la Città Metropolitana di Bari, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e le Città di Matera, Altamura e Gravina in Puglia, finalizzato alla realizzazione di:

  • un primo tratto di ciclovia EuroVelo 5 di collegamento tra gli abitati di Gravina e Altamura (Masseria Jesce), lungo l’Appia Antica, finanziato con risorse del POR FESR 2014/2020;
  • un collegamento ciclabile tra Masseria Jesce e l’abitato di Matera, con risorse a carico del Comune di Matera;
  • un itinerario ciclabile Gravina-Castel del Monte (sito Unesco), a cura del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, con risorse provenienti dal Patto Governo-Città Metropolitana.

La Regione Puglia, pertanto, conferma il suo grande impegno nella promozione della mobilità ciclistica, nella quale ha investito ingenti risorse per incentivare sia i percorsi cicloturistici regionali, connettendoli a quelli nazionali e internazionali, che la mobilità ciclistica in ambito urbano.

Con il POR Puglia 2014/2020 sono già stati stanziati 15.000.000 di euro per la realizzazione di 13 percorsi ciclabili urbani nei Comuni di Foggia, San Severo, Nardò, Lecce, Manfredonia, Trinitapoli, Fasano, Unione Bagnolo Cursi, Unione Comuni Nord Salento, Monteleone di Puglia, Ugento, Troia, Castellaneta. A questi si andranno ad aggiungere gli interventi che saranno finanziati con il bando in scadenza il prossimo 15 luglio, mentre i Comuni di Candela, Foggia, Palo del Colle, Molfetta, Ruvo di Puglia, Corato, Putignano, Giovinazzo, Lecce, Grottaglie, Ugento, Gagliano del Capo sono stati i beneficiari di un finanziamento complessivo di 3.300.000 euro per la realizzazione di 12 velostazioni e della relativa segnaletica di indicazione. Parliamo, quindi, di uno sforzo finanziario complessivo molto significativo, a ulteriore conferma del ruolo strategico riconosciuto dal governo regionale a questo tema.

Auspico, pertanto, una significativa partecipazione a questo bando da parte dei Comuni pugliesi e, in particolare, di quelli dell’area della Murgia, trattandosi di una importante opportunità al fine di consentire la realizzazione di piste ciclabili e ciclo-pedonali che favoriscono attività di sport e svago a contatto con l’ambiente, hanno un grande e positivo impatto sulla vivibilità dei nostri centri urbani e dei nostri territori, migliorano la loro attrattività turistica e valorizzano le bellezze naturalistiche e paesaggistiche che essi offrono.

ENZO COLONNA

BANDO “LUOGHI IDENTITARI DI PUGLIA”, IN CORSO PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE DELLE SCUOLE DEL BARESE, TRA CUI QUELLA DEL LICEO CLASSICO “CAGNAZZI” DI ALTAMURA.

Nella giornata di oggi, sono in corso le presentazioni, dinanzi alla Commissione di Valutazione, dei nove progetti presentati da Istituti scolastici dell’area barese candidati all’avviso “Luoghi Identitari di Puglia”, il bando regionale diretto agli istituti scolastici pugliesi e finalizzato alla tutela attiva e alla fruizione consapevole dei beni del patrimonio storico-artistico da parte dei più giovani.

Con tale misura, ricordo, le scuole di ogni ordine e grado erano chiamate a elaborare un progetto di valorizzazione e fruizione di un bene culturale o luogo di cultura nella piena disponibilità di enti locali, destinatari materialmente del finanziamento regionale.

A questa iniziativa la Regione ha destinato risorse finanziarie pari complessivamente a 1 milione di euro (a valere sul POR FESR PUGLIA 2014-2020, Azione 6.7), con finanziamento massimo, per singolo progetto, di 30mila euro. Una bella, innovativa e interessante opportunità (elaborata dalla Sezione “Valorizzazione Territoriale” del Dipartimento regionale “Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio” e dall’Assessore Loredana Capone) che avevo ampiamente segnalato sollecitando le scuole pugliesi, del territorio murgiano in particolare, a coglierla [leggi qui ad esempio].

All’esito della prima fase di selezione, sono state 44 in tutto le proposte ammesse alla valutazione di merito, che è ora in corso [ne avevo scritto qui].

Oggi, in particolare, si stanno depositando le candidature, con tutta la documentazione richiesta, relative ai progetti proposti dagli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore “Colamonico-Chiarulli” di Acquaviva delle Fonti, “Da Vinci-Maiorana” di Mola di Bari, dal Liceo Classico “Cagnazzi” di Altamura, dagli Istituti Comprensivi “G.Tauro–S.Viterbo” di Castellana Grotte, “S.Giovanni Bosco-A.Manzoni” di Toritto, “A.Moro-G.Falcone” di Adelfia, “Devitofrancesco-Giovanni XXIII” di Binetto-Grumo Appula, “A.Gramsci-N.Pende” di Noicattaro, “Modugno-Rutigliano-Rogadeo” di Bitonto.

Lunedì scorso, sono stati presentati quelli del foggiano presso il Museo di Storia Naturale di Foggia. Domani, 11 luglio, è prevista la presentazione delle candidature delle province di Lecce, Taranto e Brindisi presso il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce.

Ad esito di questa fase, la commissione predisporrà e renderà nota la graduatoria di merito e quindi si conoscerà quanti e quali progetti risulteranno finanziati.

Tra i progetti presentati oggi vi è quello proposto dal Liceo Classico “Cagnazzi” di Altamura. Prevede, ricordo, interventi finalizzati a valorizzare e a rendere fruibile una sezione dell’ex Convitto Cagnazzi (sede centrale del Liceo) con la realizzazione di un Museo/Laboratorio dedicato alla ricca e preziosa collezione di pezzi e attrezzature dello storico laboratorio scientifico di proprietà della scuola. Il progetto punta al recupero e alla fruizione di un luogo storico e identitario per la comunità di Altamura e per Puglia, di grande valore culturale e prevede, in particolare, l’allestimento, in questi ambienti, di un’esposizione permanente della straordinaria raccolta che annovera circa 400 antichi strumenti scientifici, conservati nell’Istituto Cagnazzi fin dalla sua fondazione (fine del XVIII secolo) e in parte attualmente ancora utilizzati per l’attività didattica.

Si tratta di un progetto su cui è stata formalizzata l’intesa tra l’Istituto scolastico e il Comune, proprietario dell’immobile.

Peraltro lo stesso Liceo, proprio per lo svolgimento di attività didattiche e laboratoriali, di conoscenza e valorizzazione della collezione, ha ricevuto pochi mesi fa un ulteriore finanziamento di 15mila euro concesso, un paio di mesi fa, dalla Regione attraverso un’altra misura gestita dall’Assessorato regionale “Istruzione e Università”, destinata a sostenere progetti scolastici innovativi.

Attendiamo ora gli esiti della valutazione dei progetti. Auguro il miglior esito per tutte le proposte presentate dalle scuole, quindi anche per quella del Liceo altamurano. Mi auguro che si possa realizzare, in una organica progettualità, la piena valorizzazione di un patrimonio collettivo straordinario e importante non solo per l’Istituto scolastico, ma anche per l’intera Comunità di Altamura e della Murgia.

Ringrazio, intanto, quanti hanno lavorato al progetto e alla candidatura: il Liceo Classico (in particolare, il preside Biagio Clemente, il prof. Piero Castoro, gli Uffici amministrativi), i tecnici incaricati dalla scuola (gli architetti Michele Forte, Pasquale Gentile, Vincenzo Laterza e l’ing. Domenico Garripoli), il Comune (in particolare, Vincenzo Martimucci e Rosa Cirrottola del settore “opere pubbliche” che hanno curato gli adempimenti amministrativi della procedura e la Giunta comunale per aver espresso la propria adesione alla proposta progettuale del Liceo che non ha comportato oneri economici per il Comune).

Ringrazio, infine, per il grande lavoro svolto e per quello in corso, la Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”.