ZONA ECONOMICA SPECIALE (ZES), AL VIA FASE OPERATIVA: GIÀ DA FINE SETTEMBRE IL BENEFICIO DEL CREDITO DI IMPOSTA.

GIÀ DA FINE SETTEMBRE IL MINISTERO INTENDE ASSICURARE IL BENEFICIO DEL CREDITO DI IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI. ENTRO IL 2 SETTEMBRE I COMUNI COINVOLTI DEVONO TRASMETTERE I DATI CATASTALI DELLE SUPERFICI.

La ZES Adriatica è ormai realtà e può rappresentare un volano di straordinaria importanza ed efficacia per lo sviluppo del territorio interessato che, come noto, ricomprende anche ampie aree della Murgia barese.

Nelle settimane scorse la Regione Puglia, su richiesta del Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha chiesto ai Comuni inseriti nella perimetrazione della ZES Interregionale Adriatica di trasmettere alla Sezione “Attività Economiche, Artigianali e Commerciali” l’elenco preciso delle aree interessate, con i riferimenti catastali pertinenti e tutti i dati identificativi necessari, in modo da poter avere una mappatura completa e certa delle superfici coinvolte.

Tale adempimento (che dovrà essere svolto entro il prossimo 2 settembre in modo da consentire alla Regione Puglia di trasmettere il tutto al Dipartimento Coesione entro il prossimo 10 settembre) è necessario al fine di determinare con precisione e chiarezza tutti i territori ricompresi nella ZES in modo da permettere alle imprese ivi insediate di poter beneficiare, già a partire dal prossimo 25 settembre, come si propone di fare a livello ministeriale, del credito di imposta per gli investimenti realizzati nelle aree perimetrate. Per questo l’Agenzia delle Entrate è già pronta, ma è necessario appunto acquisire i dati identificativi delle superfici comprese nel perimetro ZES.

Auspico pertanto che i Comuni coinvolti rispondano tempestivamente alla richiesta avanzata dalla Dirigente della Sezione “Attività Economiche, Artigianali e Commerciali” della Regione, dott.ssa Francesca Zampano, in modo da consentire alle imprese inserite nelle aree perimetrate di beneficiare dei primi concreti ed effettivi vantaggi derivanti dall’avvio della Zona Economica Speciale Adriatica. Per quanto mi riguarda, per vie brevi ho sottolineato l’importanza di questo passaggio e la necessità di farlo tempestivamente ai Comuni di Altamura e Gravina.

A questo proposito ricordo che, limitandomi all’area murgiana, nel perimetro della ZES sono state inserite ampie aree produttive dei territori di Altamura (183,50 ettari della zona industriale che insiste sulla strada statale 96 per Gravina) e Gravina (circa 10 ettari di aree P.I.P.).

Un risultato frutto di un complesso lavoro che ho seguito per oltre un anno e mezzo [tra i tanti, segnalo qui un mio intervento del febbraio 2018] e coordinato sin dall’avvio di questo percorso con i Comuni (e, in particolare, con i rispettivi uffici tecnici), le associazioni e le organizzazioni del mondo imprenditoriale.
È stato così valorizzato adeguatamente, all’interno del perimetro della ZES Adriatica, il vasto e articolato sistema produttivo della Murgia barese, come da me sollecitato in molteplici circostanze e riunioni [per una ricostruzione, rinvio ad una mia nota di maggio scorso, disponibile da qui].

Tra l’altro, come ho già segnalato nelle settimane scorse, si potranno aggiungere altre aree di altri comuni grazie al bando recentemente approvato dalla Giunta regionale e già pubblicato sul BURP n. 84 del 25 luglio che prevede di estendere le aree già perimetrate, pari a 2.628 ettari, con l’assegnazione agli enti locali interessati, a seguito di apposita procedura comparativa, di ulteriori aree disponibili e non assegnate, pari a 261,10 ettari [avevo scritto qui].

Sono molto soddisfatto del lavoro svolto e del risultato conseguito. I Comuni facciano la loro parte.

ENZO COLONNA
consigliere regionale

SPAZI SCOLASTICI, DALLA REGIONE 200 MILA EURO PER IL PIENO UTILIZZO IN ORARI EXTRACURRICOLARI.

Valorizzare appieno gli spazi e le strutture disponibili nelle scuole con attività svolte negli orari extracurricolari e che favoriscano l’interazione con il territorio, e promuovere azioni di contrasto dell’abbandono scolastico.

Questi, in sintesi gli obiettivi di una misura approvata un mese fa dalla Giunta regionale e pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia del 12 agosto scorso.

L’iniziativa dà attuazione a una norma inserita, su proposta mia e dei miei colleghi di gruppo (Mimmo Santorsola e Sebastiano Leo), nella legge regionale di stabilità per il 2019 (art. 53, l.r. 67/2018), che destina 200mila euro del bilancio regionale per l’anno in corso (con analoga dotazione finanziaria per gli anni 2020 e 2021) a istituti scolastici secondari di 2° grado per progetti di carattere culturale e sociale, da svolgersi negli spazi scolastici in orari extracurricolari, presentati anche su proposta di associazioni studentesche (detti conto dell’emendamento qui).

L’obiettivo è quello di sostenere Istituti scolastici e studenti pugliesi, valorizzandone le capacità e le potenzialità creative e progettuali, proponendo la scuola come luogo comune di crescita civile e di integrazione con il territorio. I progetti finanziati consentiranno quindi di svolgere attività di carattere culturale e sociale aggiuntive rispetto al normale orario scolastico.

Con il provvedimento varato dalla Giunta regionale sono stati definiti tempi e modalità di svolgimento dei progetti nonché i criteri di assegnazione dei contributi, tutti elementi che saranno tradotti a breve in un Avviso pubblico.

In particolare, potranno candidarsi a questa misura gli Istituti scolastici secondari di 2° grado statali e paritari con sede in Puglia. Ciascun Istituto potrà presentare una sola proposta progettuale.

I progetti dovranno avere come protagonista la popolazione studentesca e potranno essere realizzati anche attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati esterni per l’esercizio di attività laboratoriali integrate con competenze, culture ed esperienze terze rispetto alla scuola. Per questo, nella presentazione della candidatura le Scuole potranno avvalersi della collaborazione con associazioni studentesche o gruppi informali di studenti.

La durata di ciascun progetto non potrà essere inferiore a uno e superiore a due anni scolastici, in modo da consentire di svolgere attività strutturate e incisive, presupposto fondamentale per la buona riuscita dell’intervento.

Ad ogni progetto potrà essere assegnato un contributo a fondo perduto sino a un massimo di 10mila euro.

Al fine di garantire un’equa distribuzione delle risorse (rispetto al numero degli studenti iscritti nelle diverse aree della Puglia) saranno finanziati almeno 6 progetti per l’area metropolitana di Bari, 4 per la Provincia di Lecce, 3 per le Province di Foggia e Taranto, 2 per quelle di Brindisi e BAT.

Le proposte saranno valutate sulla base dei seguenti criteri:

  • collocazione degli Istituti in territori con maggiori livello di disagio socioeconomico e con maggiori tassi di dispersione scolastica;
  • qualità progettuale;
  • chiarezza nella definizione degli obiettivi, presenza di indicatori verificabili nel loro raggiungimento;
  • grado di innovazione e trasferibilità dell’idea progettuale rispetto all’utilizzo della scuola come presidio di socialità e luogo di partecipazione, di crescita civile e di collaborazione con soggetti esterni;
  • partecipazione di associazioni studentesche, soggetti istituzionali e/o del volontariato culturale e sociale (specie se si tratta di soggetti riconosciuti a livello nazionale).

Si tratta di un’iniziativa sperimentale che ritengo significativa e che potrà contribuire a valorizzare le potenzialità degli istituti scolastici e degli spazi che li ospitano.

In attesa della pubblicazione dell’Avviso, che avverrà a settembre e di cui ovviamente darò conto, invito gli Istituti scolastici e le associazioni studentesche pugliesi, del territorio murgiano in particolare, a iniziare ad elaborare proposte progettuali.

Sono a disposizione per assicurare tutto il supporto che mi è possibile.

Ringrazio, per il lavoro svolto, l’Assessore Leo e lo staff della Sezione regionale “Istruzione e Università”, diretta dall’Arch. Maria Raffaella Lamacchia.

ENZO COLONNA

 

SCUOLA DON MILANI DI ALTAMURA, VIA LIBERA ALLA GARA DI APPALTO PER GLI ULTIMI LAVORI DI RIPRISTINO E MESSA IN SICUREZZA DELLA PALESTRA.

Con una determinazione firmata ieri, l’arch. Giovanni Buonamassa, dirigente del Comune di Altamura, che ringrazio, ha approvato il progetto esecutivo e dato il via libera alla gara di appalto per l’affidamento dei lavori presso la scuola Don Milani in via Santeramo, dando seguito al provvedimento approvato il 30 maggio scorso dalla giunta (ne scrissi qui).

Siamo dunque sempre più vicini al completamento dei lavori di ripristino delle condizioni igienico-sanitarie e messa in sicurezza della palestra e dei locali annessi della scuola primaria.

Ancora poche settimane e potranno finalmente ripartire i lavori necessari a ripristinare l’agibilità della palestra che, ricordo, erano stati avviati la scorsa estate (ne avevo dato conto qui) e poi sospesi per verificare la tenuta e l’efficacia degli interventi eseguiti sulla copertura con le piogge, le nevicate e le intemperie che si sarebbero verificate durante la stagione invernale.

Si tratta di un intervento indispensabile per una struttura che era stata pesantemente interessata da infiltrazioni di acqua che avevano determinato la formazione di umidità, muffa e distacchi di intonaco.

Come ho già ricordato (ad esempio, qui), questo intervento beneficia anche di un finanziamento di 40mila euro della Regione, in particolare dell’Assessorato regionale al “Diritto allo Studio e Scuola”, su cui avevamo lavorato nei mesi scorsi.

Il progetto approvato impegna complessivamente 98mila euro: 58mila euro comunali, 40mila euro regionali; i lavori ammontano a 78mila euro circa, somma che sarà soggetta ai ribassi della gara di appalto, a cui si aggiungono l’iva, oneri per la sicurezza e costi della procedura.

Il progetto prevede la realizzazione di un intervento finalizzato a ripristinare tutti gli ambienti interni della palestra e degli spazi annessi (rifacimento degli intonaci, pitturazione, ecc.), inclusa la sistemazione dei bagni, e a realizzare un bagno accessibile ai disabili.

Sono molto soddisfatto per i passi compiuti che consentiranno finalmente di restituire alla comunità una struttura funzionale, utilizzata sia dai bambini della scuola, sia da quanti svolgono attività motoria promossa e condotta, in orari extrascolastici, da associazioni sportive.

È una questione che seguo da tempo (risale a due anni fa il mio primo intervento, durante la prima gestione commissariale del Comune: v. qui un intervento risalente a settembre 2017; da qui una delle mie ultime sollecitazioni) e che finalmente si avvia a soluzione.

Ringrazio quanti hanno contribuito negli ultimi due anni e stanno contribuendo, con il proprio impegno e lavoro, alla definitiva soluzione del problema.

Ringrazio, in particolare, per il lavoro svolto il dirigente, ing. Biagio Maiullari, e il personale del Settore comunale “Opere Pubbliche”, nello specifico, lo staff dei Servizi “Manutenzione e progettazione edilizia scolastica e pubblica” (il capo servizio Vito Di Mase, Rosa Cirrottola, Maria Antonietta Guastamacchia, Vito Farella), nonché lo staff della Sezione regionale “Istruzione e Università” diretta dall’arch. Maria Raffaella Lamacchia. Con tutti loro sono da tempo in costante contatto sulla questione.

ENZO COLONNA

 

“ROCCHETTA SANT’ANTONIO – GIOIA DEL COLLE”, 100.000 EURO DALLA REGIONE AI COMUNI PER VALORIZZAZIONE DI MUSEI E LUOGHI DELLA CULTURA DEI TERRITORI ATTRAVERSATI DALLA LINEA FERROVIARIA.

Foto di Luciano Montemurro, Archivio Centro Studi Torre di Nebbia.

Al via la misura della Regione Puglia “I Musei che portano a Matera” finalizzata a costruire un percorso di fruizione dei musei e dei luoghi della cultura nei territori attraversati dalla tratta ferroviaria dismessa “Rocchetta Sant’Antonio – Gioia del Colle”. Un contesto territoriale di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico e posizionato a cavallo degli ambiti paesaggistici definiti dal PPTR, Alta Murgia e Ofanto, tra le province di Foggia, Bari e Barletta-Andria-Trani, tra Puglia e Basilicata.

Si tratta, ricordo, di una delle cinque misure che compongono il programma “La Cultura si fa Strada”, la strategia regionale approvata meno di due mesi fa dalla Giunta regionale (deliberazione n. 1097 del 24 giugno 2019), che in una logica di continuità con precedenti misure promosse dal medesimo assessorato (“La Murgia abbraccia Matera”, “I Musei raccontano la Puglia” e “Corri al Museo”) ha come obiettivo quello di potenziare la diffusione della conoscenza e la fruibilità dei luoghi della cultura presenti in Puglia, facendone attrattori dinamici attorno ai quali costruire comunità di cittadini consapevoli, liberi e dotati di spirito critico. Una strategia che ha dato attuazione a norme inserite su mia proposta nelle ultime leggi regionali di bilancio.

La misura avviata nei giorni scorsi, resa possibile grazie allo stanziamento di risorse finanziarie (pari, per l’anno in corso, a 100 mila euro) introdotto con un mio emendamento nel bilancio regionale (art. 78, l.r. 67/2017), si pone l’obiettivo di sostenere e realizzare progetti e iniziative finalizzate alla promozione territoriale delle aree interne della regione favorendone la riscoperta, alla valorizzazione e fruizione dei musei e degli istituti di cultura identitari del territorio, all’implementazione e diversificazione dell’offerta culturale e dei servizi prestati dalle istituzioni culturali già attive.

A questo scopo, la Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”, diretta dalla dott.ssa Silvia Pellegrini, ha trasmesso un paio di settimane fa ai sette comuni pugliesi collegati dalla linea ferroviaria (e cioè Rocchetta Sant’Antonio, Spinazzola, Poggiorsini, Gravina in Puglia, Altamura, Santeramo in Colle e Gioia del Colle) un invito a presentare proposte progettuali che, poi, saranno valutate nel corso di un apposito incontro che si svolgerà nel mese di settembre.

Auspico, pertanto, che gli enti locali interessati definiscano assieme e rapidamente, in maniera organica e individuando un comune capofila, un unico programma di iniziative e riescano a cogliere questa opportunità offerta dalla Regione Puglia, predisponendo una proposta progettuale condivisa in grado di sviluppare una positiva sinergia tra gli attori culturali presenti sul territorio e costruendo una rete strutturata finalizzata a creare un percorso di visita integrato che unisca le peculiarità e le realtà museali presenti sul territorio.

In questo modo, in una logica di stretta collaborazione tra enti diversi e di diversa natura, ma uniti da un comune territorio, si potrà promuovere un’offerta integrata che metta a sistema le risorse culturali e paesaggistiche dei luoghi interessati, patrimonio identitario del territorio, al fine di poterle pienamente valorizzare a beneficio degli abitanti e dei turisti che sempre più numerosi scoprono e apprezzano il territorio murgiano.

Sono a disposizione degli enti coinvolti per assicurare tutto il supporto che mi è possibile.

ENZO COLONNA

 

PROGRAMMA REGIONALE SPORT, PUBBLICATI I 7 AVVISI. 21 MILIONI DI EURO A DISPOSIZIONE, DI CUI 16 PER IMPIANTISTICA.

SFORZO SENZA PRECEDENTI DELLA REGIONE.

Sono stati pubblicati gli avvisi pubblici attuativi del Piano operativo regionale per lo sport 2019, su cui

Con questa programmazione, ricordo, la Regione Puglia ha investito complessivamente 21 milioni di euro per l’anno in corso sullo sport: 16 milioni distribuiti sui due avvisi finalizzati a potenziare la rete degli impianti sportivi di Comuni e soggetti privati senza finalità di lucro e circa 5 milioni sugli altri 5 bandi in cui si articolano le politiche sportive regionali, dedicati in particolare a:

  • realizzare iniziative progettuali strategiche su politiche regionali (avviso A);
  • incentivare la promozione del turismo sportivo attraverso manifestazioni ed eventi sportivi di rilievo regionale, nazionale e internazionale (avviso B);
  • sostenere la qualificazione e innovazione del sistema associativo sportivo a livello regionale (Avviso D);
  • acquistare attrezzature tecnico-sportive (avviso F);
  • acquistare attrezzature tecnico-sportive paralimpiche (avviso G).

Come ho già avuto modo di segnalare due settimane fa (da qui, ad esempio, in cui ho pure sintetizzato i contenuti degli avvisi), molto interessanti sono i due avvisi destinati a sostenere gli investimenti sul patrimonio impiantistico dedicato allo sport, uno indirizzato alle amministrazioni locali e l’altro ad associazioni sportive dilettantistiche, parrocchie e associazioni di volontariato. Ciascuna di queste due misure avrà una dotazione finanziaria di 8 milioni di euro, con i quali saranno finanziati interventi di rigenerazione urbana finalizzati alla promozione sociale delle comunità locali mediante la nuova realizzazione o la riqualificazione degli impianti sportivi esistenti, con specifico riferimento alle aree del territorio che ne siano maggiormente carenti.

Le istanze di candidatura dovranno essere trasmesse esclusivamente a mezzo PEC (Posta Elettronica Certificata) all’indirizzo PEC regionale specifico per ogni singolo avviso, a partire dalla data di pubblicazione nel BURP (n. 90 del’08.08.2019) ed entro le date di scadenza di ciascun avviso.

Il testo integrale con tutti i dettagli e la modulistica dei bandi è disponibile nel portale pugliasportiva.it, da qui.

È una bella opportunità, esito di un ottimo lavoro degli uffici e del governo regionali, in particolare de ll’Assessore allo Sport Raffaele Piemontese.

Auspico, pertanto, che i soggetti interessati si attivino per predisporre le proposte da candidare agli avvisi. Diamoci da fare.

Sono a disposizione di enti pubblici e privati del territorio (murgiano, in particolare) per assicurare tutto il supporto che mi è possibile.

ENZO COLONNA

 

STREET ART: DAL 7 AGOSTO AL VIA LA CALL DELLA REGIONE PUGLIA.

Dal 7 agosto le Amministrazioni Pubbliche del territorio pugliese possono presentare le manifestazioni di interesse per la misura regionale “Street Art”, destinata a promuovere e sostenere forme espressive visive, in grado di contribuire a rigenerare e riqualificare luoghi e beni della città, con particolare riferimento alle aree degradate o periferiche.

Si tratta di una delle cinque azioni del Programma della Regione Puglia “La Cultura si fa Strada, approvato dalla Giunta regionale a giugno su proposta dell’Assessore Capone, che sviluppa e integra misure già sperimentate negli ultimi due anni (“La Murgia abbraccia Matera”, “I Musei raccontano la Puglia” e “Corri al Museo”), dando attuazione a norme inserite su mia proposta nelle ultime leggi regionali di bilancio.

 

L’iniziativa legata agli interventi di Street Art si propone di promuovere appunto l’arte “di strada”, quale strumento di rigenerazione degli spazi urbani, in grado di avere un significativo impatto sul territorio, esattamente come accade già oggi in molte città d’Italia e d’Europa dove questa particolare forma di creatività contemporanea ha rappresentato l’innesco di energie vitali e positive, soprattutto per i più giovani, con un interesse crescente per queste opere da parte di un pubblico sempre più vasto.

La misura dispone di una dotazione finanziaria di 150 mila euro per il 2019 e di analogo impegno di spesa per il 2020 e il 2021.

Ora si passa alla sua concreta attuazione.

Da mercoledì 7 agosto e sino al 9 settembre le Amministrazioni Pubbliche del territorio pugliese, cui è indirizzata questa misura, potranno presentare la scheda di partecipazione alla procedura indicando gli spazi pubblici in cui si propongono la realizzazione di progetti di performance artistica visiva.

Le domande di partecipazione dovranno essere inoltrate attraverso la sezione “Partecipa a” di CartApulia (www.cartapulia.it), il portale dedicato alla Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia.

A settembre, le amministrazioni proponenti saranno convocate dagli uffici regionali e, nell’ambito di una procedura negoziata, saranno verificati tempi, condizioni, priorità, modalità, che determineranno l’ordine temporale e la consistenza dell’erogazione dei contributi da parte della Regione.

Al fine di focalizzare i progetti artistici su tematiche di interesse della Regione Puglia, sono stati individuati tre temi che gli artisti dovranno sviluppare nelle loro opere, in coerenza con i principi ispiratori dello Statuto Regionale e collegati a priorità territoriali, culturali, sociali: “Pace” (art. 1, comma 2, dello Statuto); “Solidarietà e Accoglienza” (art. 3 dello Statuto); “Legame con i pugliesi emigrati” (art. 4, comma 4, dello Statuto).

Lo scopo della norma che inserii nell’ultima legge regionale di bilancio (art. 50 della l.r. 67/2018) era quello di creare occasioni per favorire percorsi di costruzione pubblica e collettiva degli spazi urbani, intesi nella dimensione di patrimonio comune, sociale e culturale oltre che momenti di crescita personale e professionale degli artisti; di dare voce alle diversità culturali del territorio; di acquisire conoscenze, confrontare esperienze, fornire stimoli.

Invito perciò le amministrazioni pubbliche pugliesi, comprese le scuole, a cogliere l’opportunità offerta dalla Regione, individuando spazi da destinare a opere di Street Art con il coinvolgimento di realtà già attive, in questo settore, nei territori.

In attesa degli sviluppi di questa azione regionale, ringrazio, per il grande lavoro svolto per la sua articolazione e attuazione, il personale della Sezione “Valorizzazione Territoriale” della Regione Puglia, diretta da Silvia Pellegrini.

ENZO COLONNA

 

POLI INNOVATIVI PER L’INFANZIA, PUBBLICATO BANDO PER IL CONCORSO DI PROGETTAZIONE PER L’INTERVENTO A TRENTACAPILLI.

È stato pubblicato oggi nel sito del Comune di Altamura il bando per il concorso di progettazione del Polo Innovativo per l’Infanzia previsto nel popoloso quartiere di Trentacapilli.

Così, con questa pubblicazione che segue quella degli analoghi bandi per i concorsi di progettazione dei Poli previsti nei Comuni di Capurso e di Bari (dei quali ho dato notizia nei giorni scorsi, da qui il mio ultimo intervento), si completa il quadro delle procedure ad evidenza pubblica immaginate nell’ambito della strategia regionale finalizzata ad assicurare un’elevata qualità progettuale dei nuovi Poli e a favorire, al contempo, la più ampia partecipazione nella fase di ideazione degli interventi, mediante il ricorso allo strumento del concorso di progettazione.

Tale strategia è stata definita compiutamente nel protocollo d’intesa siglato lo scorso dicembre tra la Regione e i tre Comuni (Bari, Altamura e Capurso) dalla medesima selezionati all’inizio del 2018, in attuazione dell’iniziativa del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca che assegnava alla Puglia risorse complessive pari a 9.687.832,54 euro per la realizzazione di innovative strutture dedicate ai bambini fino a 6 anni (da qui uno dei miei numerosi interventi sul tema).

Il protocollo di intesa tra Regione e Comuni, al quale abbiamo lavorato con l’Assessore Sebastiano Leo, la Dirigente (arch. Maria Raffaella Lamacchia) e lo Staff della Sezione regionale “Istruzione e Università”, ha integrato la misura nazionale, riconoscendo ai tre comuni un contributo regionale pari a 70 mila euro ciascuno, destinato proprio alla predisposizione e alla gestione di tutta la procedura concorsuale.

Per quanto riguarda Altamura, le proposte progettuali potranno essere inviate dalle ore 12.00 del 16 settembre sino alle ore 12 del giorno 14 ottobre 2019, termine di scadenza del bando.

I premi previsti sono: 15.000 euro per il primo classificato (cui il Comune si riserva di affidare anche la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera), 7.500 euro per il secondo e 4.000 euro per il terzo. Inoltre è previsto un ulteriore premio di 4.000 euro per il progetto, classificatosi tra il 4° e l’8° posto, elaborato dal gruppo di progettazione con l’età media più bassa (tutta la documentazione è disponibile da qui, nella sezione bandi di gara del sito istituzionale del Comune di Altamura; nei prossimi giorni sarà pubblicato un estratto nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea).

Ricordo che l’idea progettuale del Polo di Altamura dispone di un finanziamento pari a 4.150.000 euro a carico dell’INAIL per un’opera che sarà realizzata in un quartiere (quello di Trentacapilli) densamente popolato (vi risiedono circa 6 mila persone) ma sprovvisto di servizi essenziali.

Per questo, sin dal primo momento, ho sollecitato il Comune di Altamura a cogliere l’opportunità rappresentata dall’avviso che la Regione pubblicò meno di due anni fa. Tale proposta, immediatamente sostenuta dagli abitanti del quartiere (che ringrazio; ricordo, in particolare, le partecipate assemblee presso la Parrocchia Ss. Redentore, organizzate con il decisivo supporto del parroco, don Nunzio Falcicchio), si è poi tradotta in una formale candidatura da parte del Comune nel novembre 2017.

L’intervento previsto interessa circa 5 mila metri quadrati di una vasta area di proprietà pubblica (di circa 24 mila metri quadrati complessivi) situata nel cuore di Trentacapilli e destinata, dal piano regolatore, a servizi di quartiere. Il Polo Innovativo per l’Infanzia proposto, da realizzare completamente ex novo, sarà dedicato all’istruzione dei bambini nella fascia di età 0-6 anni, prevedendo spazi destinati all’asilo nido, una sezione primavera, e 5 sezioni di scuola dell’infanzia, per un totale di circa 125 utenti, nonché servizi integrativi (laboratori, biblioteca, ludoteca, palestra, spazi gioco all’aperto, orto e auditorium) utilizzabili anche oltre l’orario scolastico, in modo da consentire l’apertura della struttura al territorio e al quartiere.

Auspico per questo concorso di progettazione come per i concorsi di Capurso e Bari la più ampia partecipazione da parte dei professionisti, specie dei più giovani, che sapranno certamente proporre soluzioni efficaci e innovative per interventi largamente attesi dalle comunità.

Ringrazio, per l’eccellente lavoro svolto, l’Assessore regionale Sebastiano Leo, la Dirigente, arch. Maria Raffaella Lamacchia, e lo Staff della Sezione regionale “Istruzione e Università”. Ringrazio, sul versante del Comune di Altamura, i tecnici del settore “Lavori Pubblici”, in particolare, le funzionarie (tecnici) Anna Giordano e Lia Picerno, gli allora dirigenti Giovanni Buonamassa e Antonio Vendola; l’allora Commissaria prefettizia dott.ssa Rachele Grandolfo che, cogliendo la mia sollecitazione, avviò l’iter amministrativo; l’Amministrazione comunale (l’attuale, per aver aderito al protocollo regionale e per aver impegnato anche risorse comunali a copertura degli oneri connessi alla progettazione; la precedente, per aver formalizzato la candidatura nel novembre 2017); e, in particolare per l’intenso e impegnativo lavoro finalizzato alla pubblicazione del concorso svolto nelle ultime settimane, l’attuale dirigente del settore “Lavori Pubblici”, ing. Biagio Maiullari, e i dottori Giuseppe Livrieri e Davide Galante del Servizio “Appalti e Contratti”.

ENZO COLONNA

 

LUOGHI DELLA MEMORIA E ARCHIVI STORICI DEL NOVECENTO PUGLIESE: NEL VIVO ATTUAZIONE DELLA MISURA REGIONALE.

TRA I “LUOGHI”, IL CAMPO 65 TRA GRAVINA E ALTAMURA.

Foto ripresa dalla pagina Facebook di “Campo 65: Prigionieri di Guerra”

È entrata nel vivo l’attuazione della misura della Regione Puglia sui “Luoghi della Memoria” e sugli “Archivi Storici” presenti nel territorio pugliese.

Si tratta, ricordo, di una delle cinque azioni del programma regionale “La Cultura si fa Strada”, che sviluppa e integra misure già sperimentate in questi ultimi due anni (“La Murgia abbraccia Matera”, “I Musei raccontano la Puglia” e “Corri al Museo”).

Il programma (in merito, v. qui) ha dato attuazione a norme inserite su mia proposta nelle ultime leggi regionali di bilancio e si propone di contribuire a diffondere la conoscenza e la fruizione di beni e luoghi della cultura presenti in Puglia, facendone attrattori dinamici attorno ai quali ritrovare storie comuni, fare esperienze, recuperare e rinsaldare legami, costruire comunità di cittadini consapevoli.

La misura avviata in questi giorni si avvale di uno stanziamento di 350mila euro per il 2019 (di analoga consistenza quello per il 2020 e 2021) e si pone l’obiettivo, per un verso, di promuovere la conoscenza dei luoghi legati agli accadimenti che hanno segnato la storia del Novecento in Puglia, con particolare riferimento ai due conflitti mondiali e agli anni immediatamente successivi (ad esempio, i luoghi utilizzati come campi di concentramento, di prigionia, di internamento e confino politico); per l’altro, di valorizzare gli archivi storici che conservano documentazione legata all’esperienza sociale, filosofica e culturale di uomini e donne che hanno assunto un ruolo politico cardine e uno stretto legame culturale con il territorio pugliese durante il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale.

I potenziali destinatari dei contributi regionali sono enti pubblici o enti privati non a scopo di lucro partecipati da enti pubblici proprietari o gestori di tali beni, luoghi o archivi.

A questo scopo, la Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”, dopo aver effettuato una ricognizione, ha individuato alcuni luoghi e archivi che rispondono alle condizioni fissate nella norma di bilancio e nelle linee guida definite dalla giunta regionale: in particolare, per i “luoghi della memoria”, la “Casa Rossa” di Alberobello, il Campo di prigionia di Altamura, il Campo di “Torre Tresca” a Bari, l’ex macello comunale di Manfredonia, il Campo di concentramento e confino alle Isole Tremiti e il “Museo della memoria” di Nardò; per gli archivi storici, quelli della Fondazione Di Vagno, della Fondazione Gramsci e dell’IPSAIC – Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea.

Tra i luoghi della memoria pugliesi individuati c’è l’importante sito murgiano denominato “Campo 65”, tra Altamura e Gravina, prima, campo di prigionia e internamento durante la seconda guerra mondiale (vi furono rinchiusi circa 9000 prigionieri di guerra) e, successivamente, destinato ad accogliere migliaia di profughi di varia nazionalità. Un luogo in grado di raccontare un pezzo significativo della storia del Novecento pugliese.

A ciascuno dei soggetti proprietari o gestori di questi beni (tra cui i Comuni di Altamura, Bari, Manfredonia) la Regione ha chiesto, nei giorni scorsi, di predisporre una proposta progettuale con gli interventi e le iniziative che si vogliono sviluppare. Nel corso di un incontro che si terrà poi a settembre con i vari enti proponenti, gli uffici regionali verificheranno la coerenza dei progetti con le finalità della misura e la loro fattibilità entro la fine dell’anno.

Mi auguro perciò che gli Enti invitati possano cogliere questa preziosa opportunità facendosi trovare pronti con proposte concrete, a partire dai primi interventi utili ed essenziali a preservare, far conoscere, beni e luoghi che appartengono al nostro patrimonio storico, sociale e politico comune e a preservare/costruire una memoria collettiva.

ENZO COLONNA

POLI INNOVATIVI PER L’INFANZIA, DOPO CAPURSO PUBBLICATO ANCHE DAL COMUNE DI BARI IL BANDO PER IL CONCORSO DI PROGETTAZIONE.

SI ATTENDE QUELLO PER IL POLO DI ALTAMURA, A TRENTACAPILLI.

Come anticipato nei giorni scorsi (v. qui), dopo Capurso, è stato pubblicato nel sito del Comune di Bari il bando relativo al concorso di progettazione del Polo per l’Infanzia che sorgerà nel capoluogo pugliese, al quartiere S. Rita. Pubblicato l’estratto nella gazzetta ufficiale dell’Unione europea [del 29 luglio, con rettifica il 30].

Il termine di scadenza per l’invio delle proposte progettuali è fissato alle ore 12.00 del 28 ottobre 2019.

Il costo stimato per la realizzazione delle opere è pari a 2 milioni e 203 mila euro e i premi che saranno assegnati ai vincitori sono pari a 15.000 euro per il primo classificato, 7.500 euro per il secondo e 4.000 euro per il terzo. Inoltre è previsto un ulteriore premio di 4.000 euro per il progetto, classificatosi tra il 4° e l’8° posto, elaborato dal gruppo di progettazione con l’età media più bassa [da qui tutta la documentazione relativa al concorso].

Si procede, pertanto, alla piena attuazione del protocollo d’intesa siglato lo scorso dicembre tra la Regione e i tre Comuni (Bari, Altamura e Capurso) selezionati dalla Regione all’inizio del 2018, in attuazione dell’iniziativa del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca che assegnava alla Puglia risorse complessive pari a 9.687.832,54 euro per la realizzazione di innovative strutture dedicate ai bambini fino a 6 anni.

Il protocollo di intesa tra Regione e Comuni, alla quale abbiamo lavorato con l’Assessore Sebastiano Leo, la Dirigente (arch. Maria Raffaella Lamacchia) e lo Staff della Sezione regionale “Istruzione e Università”, ha integrato la misura nazionale, riconoscendo ai tre comuni un contributo regionale pari a 70 mila euro ciascuno, destinato proprio alla predisposizione e alla gestione di tutta la procedura concorsuale, al fine di garantire elevati standard di qualità e la più ampia partecipazione nella fase di ideazione e progettazione degli interventi [da qui, una ricostruzione più dettagliata delle varie tappe di questa procedura].

In attuazione di questo disegno regionale, ora siamo giunti alla fase della pubblicazione dei tre concorsi di progettazione che per Capurso, come già scritto, è avvenuta il 15 luglio e per Bari il 29 luglio. Si aspetta la pubblicazione del bando da parte del Comune di Altamura che dovrebbe essere disponibile nel sito istituzionale tra un paio di giorni.

ENZO COLONNA

 

 

ZES ADRIATICA, OK DA PARTE DEL GOVERNO CENTRALE.

AL VIA UNA GRANDE OPPORTUNITA’ DI CRESCITA E SVILUPPO PER IL TERRITORIO INTERESSATO, COMPRESO QUELLO DELLA MURGIA BARESE.

Oggi, il Ministero per il Sud ha comunicato alla Regione Puglia che da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Economia e delle Finanze c’è il via libera definitivo alla istituzione della Zona Economica Speciale Interregionale “Adriatica”.

Ora per il formale completamento del lungo e articolato percorso di approvazione di questa ZES non resta che la pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che, a questo punto, interverrà a brevissimo. Si tratta del raggiungimento di un obiettivo di straordinaria e strategica importanza per il territorio, che seguo, passo dopo passo, da circa due anni.

La ZES Adriatica (che comprende anche i territori della Regione Molise) costituisce una delle due macroaree geografiche del territorio regionale (l’altra è quella “Jonica”, il cui decreto di formale istituzione è stato pubblicato poche settimane fa), collegate a una o più aree portuali, per le quali sono previste specifiche misure (benefici fiscali, incentivi, semplificazioni amministrative) finalizzate a creare un contesto orientato alla crescita di imprese, all’attrazione di investimenti, all’incremento di scambi commerciali ed export.

A questo proposito ricordo che l’inserimento nel perimetro della ZES di ampie aree produttive dei territori di Altamura (183,50 ettari della zona industriale che insiste sulla strada statale 96 per Gravina) e Gravina (circa 10 ettari di aree P.I.P.) valorizza adeguatamente, all’interno del perimetro della ZES Adriatica, il vasto e articolato sistema produttivo della Murgia barese, come da me sollecitato in molteplici circostanze e riunioni (per una ricostruzione, rinvio ad una mia nota di maggio scorso, da qui).

Più volte, infatti, negli ultimi due anni ho ribadito come la Murgia meritasse una specifica considerazione in vista della definizione del perimetro delle Zona Adriatica e questo per una serie di ragioni: si tratta infatti di un territorio caratterizzato da un vivacissimo tessuto produttivo, vocato all’innovazione tecnologica e dei processi produttivi, alla ricerca, alla commercializzazione su scala nazionale e internazionale.

Un territorio in cui si sono insediate, negli ultimi quarant’anni, numerose realtà industriali e artigianali attive in differenti settori produttivi: agroalimentare (in particolare, lavorazione e trasformazione di cereali e derivati, legumi), manifatturiero (mobile, design, moda), meccanica, impiantistica avanzata.

Tale bacino produttivo si è sviluppato lungo il principale asse stradale di questo territorio, la statale 96 (i cui lavori di ammodernamento e raddoppio sono ormai prossimi ad essere terminati), peraltro l’unico asse di collegamento tra l’area portuale e retroportuale di Bari, l’entroterra e la Basilicata.

Per questo l’inserimento dell’area murgiana all’interno della ZES Adriatica rappresenta certamente un importante traguardo raggiunto da questo territorio sotto il profilo di una aggiornata prospettiva di sviluppo economico, che consentirà di attrarre investimenti e di creare nuova impresa e occupazione.

Tra l’altro, come ho già segnalato nei giorni scorsi, si potranno aggiungere altre aree di altri comuni grazie al bando recentemente approvato dalla Giunta regionale e già pubblicato sul BURP n. 84 del 25 luglio che prevede di estendere le aree già perimetrate, pari a 2.628 ettari, con l’assegnazione agli enti locali interessati, a seguito di apposita procedura comparativa, di ulteriori aree disponibili e non assegnate, pari a 261,10 ettari.

Auspico, pertanto, la partecipazione da parte dei Comuni e, in particolare, per quello che riguarda l’area della Murgia barese penso, ad esempio, ai Comuni di Gravina in Puglia, Santeramo in Colle, Grumo Appula, Acquaviva delle Fonti, Poggiorsini, Toritto, Gioia del Colle, Corato, Cassano Murge, a cui, oltre un anno e mezzo fa, avevo indirizzato una mia sollecitazione da cui si era sviluppata, di concerto con il Comune di Altamura e con numerose organizzazioni di settore presenti sul territorio, una iniziativa congiunta finalizzata all’inserimento dell’area murgiana nel perimetro della ZES Adriatica.

Purtroppo, nel corso dell’istruttoria, alcune delle aree o non erano state proposte o non erano adeguatamente accompagnate da supporti informativi e documentali. Ora, però, quella progettualità può essere ripresa grazie all’opportunità fornita da questo bando della Regione.

Ricordo a questo proposito che mercoledì prossimo, 31 luglio, alle ore 16, presso la Fiera del Levante si svolgerà un incontro di approfondimento con l’assessore regionale Cosimo Borraccino e con i tecnici dell’Assessorato allo Sviluppo Economico, finalizzato proprio ad illustrare i contenuti dell’Avviso Pubblico e a fornire agli enti locali interessati ogni utile chiarimento.

Sono molto soddisfatto del lavoro svolto e del risultato conseguito.

ENZO COLONNA