GIÀ DA FINE SETTEMBRE IL MINISTERO INTENDE ASSICURARE IL BENEFICIO DEL CREDITO DI IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI. ENTRO IL 2 SETTEMBRE I COMUNI COINVOLTI DEVONO TRASMETTERE I DATI CATASTALI DELLE SUPERFICI.
La ZES Adriatica è ormai realtà e può rappresentare un volano di straordinaria importanza ed efficacia per lo sviluppo del territorio interessato che, come noto, ricomprende anche ampie aree della Murgia barese.
Nelle settimane scorse la Regione Puglia, su richiesta del Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha chiesto ai Comuni inseriti nella perimetrazione della ZES Interregionale Adriatica di trasmettere alla Sezione “Attività Economiche, Artigianali e Commerciali” l’elenco preciso delle aree interessate, con i riferimenti catastali pertinenti e tutti i dati identificativi necessari, in modo da poter avere una mappatura completa e certa delle superfici coinvolte.
Tale adempimento (che dovrà essere svolto entro il prossimo 2 settembre in modo da consentire alla Regione Puglia di trasmettere il tutto al Dipartimento Coesione entro il prossimo 10 settembre) è necessario al fine di determinare con precisione e chiarezza tutti i territori ricompresi nella ZES in modo da permettere alle imprese ivi insediate di poter beneficiare, già a partire dal prossimo 25 settembre, come si propone di fare a livello ministeriale, del credito di imposta per gli investimenti realizzati nelle aree perimetrate. Per questo l’Agenzia delle Entrate è già pronta, ma è necessario appunto acquisire i dati identificativi delle superfici comprese nel perimetro ZES.
Auspico pertanto che i Comuni coinvolti rispondano tempestivamente alla richiesta avanzata dalla Dirigente della Sezione “Attività Economiche, Artigianali e Commerciali” della Regione, dott.ssa Francesca Zampano, in modo da consentire alle imprese inserite nelle aree perimetrate di beneficiare dei primi concreti ed effettivi vantaggi derivanti dall’avvio della Zona Economica Speciale Adriatica. Per quanto mi riguarda, per vie brevi ho sottolineato l’importanza di questo passaggio e la necessità di farlo tempestivamente ai Comuni di Altamura e Gravina.
A questo proposito ricordo che, limitandomi all’area murgiana, nel perimetro della ZES sono state inserite ampie aree produttive dei territori di Altamura (183,50 ettari della zona industriale che insiste sulla strada statale 96 per Gravina) e Gravina (circa 10 ettari di aree P.I.P.).
Un risultato frutto di un complesso lavoro che ho seguito per oltre un anno e mezzo [tra i tanti, segnalo qui un mio intervento del febbraio 2018] e coordinato sin dall’avvio di questo percorso con i Comuni (e, in particolare, con i rispettivi uffici tecnici), le associazioni e le organizzazioni del mondo imprenditoriale.
È stato così valorizzato adeguatamente, all’interno del perimetro della ZES Adriatica, il vasto e articolato sistema produttivo della Murgia barese, come da me sollecitato in molteplici circostanze e riunioni [per una ricostruzione, rinvio ad una mia nota di maggio scorso, disponibile da qui].
Tra l’altro, come ho già segnalato nelle settimane scorse, si potranno aggiungere altre aree di altri comuni grazie al bando recentemente approvato dalla Giunta regionale e già pubblicato sul BURP n. 84 del 25 luglio che prevede di estendere le aree già perimetrate, pari a 2.628 ettari, con l’assegnazione agli enti locali interessati, a seguito di apposita procedura comparativa, di ulteriori aree disponibili e non assegnate, pari a 261,10 ettari [avevo scritto qui].
Sono molto soddisfatto del lavoro svolto e del risultato conseguito. I Comuni facciano la loro parte.
ENZO COLONNA
consigliere regionale