OCCASIONE PER PRESENTARE MISURA REGIONALE E MIA PROPOSTA DI LEGGE.
Domani, 15 settembre alle ore 17.30, interverrò ad Alberobello all’iniziativa dal titolo “La Casa Rossa, Luogo della Memoria”, organizzata dalla “Fondazione Casa Rossa” – che ringrazio per l’invito – nell’ambito della Giornata Europea della Cultura Ebraica.
Alla manifestazione, moderata dalla giornalista Martina Glover, parteciperanno anche Michele Maria Longo (Sindaco di Alberobello), Vito Antonio Leuzzi (Direttore dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea), Riccardo Strada (socio fondatore della “Fondazione Casa Rossa”), Carlo Palmisano (direttore artistico “Land Art 50”), Lorenzo Scaraggi (ideatore del progetto “Vostok 100k”) e Lucia Lazzaro (project manager).
Sarà, per me, l’occasione per illustrare la misura contenuta nel programma “La Cultura si fa Strada” (approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore Loredana Capone e sviluppato dalla Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”, da qui ulteriori informazioni) e resa possibile grazie ad una norma inserita con un mio emendamento nel bilancio 2019 (leggi qui), finalizzata a favorire la conoscenza e la fruizione dei luoghi della cultura in Puglia legati agli accadimenti che hanno segnato la storia del Novecento, tra i quali rientra certamente la “Casa Rossa” di Alberobello che dall’estate del 1940 e sino al settembre del 1943 fu luogo di detenzione per ebrei.
Ritengo, a questo riguardo, di fondamentale importanza il tema della valorizzazione e della promozione di questi luoghi che sono stati teatro di eventi di grande rilievo storico, soprattutto con riferimento ai due conflitti mondiali, tanto da divenire elementi costitutivi del nostro patrimonio culturale e identitario.
Questa consapevolezza ha anche ispirato una apposita proposta di legge (“Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei luoghi della memoria e degli archivi storici della Puglia”, da qui la scheda) alla quale ho lavorato nei mesi scorsi e che ho depositato tre mesi fa in Consiglio Regionale.
Questa iniziativa legislativa, in sostanza, è finalizzata a sostenere la promozione e la valorizzazione di questi luoghi in modo da mantenere viva, rinnovare, approfondire e divulgare, per le generazioni attuali e per quelle future, la memoria di fatti e accadimenti avvenuti sul territorio pugliese, in particolare nel secolo scorso, e che sono da considerarsi determinanti per l’assetto e lo sviluppo democratico della Repubblica Italiana e della nostra regione.
In questo modo si potrà creare e rafforzare quel patrimonio immateriale, collettivo e condiviso, che è elemento essenziale per la coesione e per la crescita culturale della comunità regionale, con l’auspicio che quest’ultima, consapevole di avere un substrato valoriale comune, possa guardare con maggiore consapevolezza di sé al futuro.
Ritengo si tratti di un’operazione dal rilevante valore sociale, educativo e formativo per tutta la Puglia, dal momento che è finalizzata a promuovere e sostenere attività di ricerca, conservazione e valorizzazione del patrimonio identitario, culturale, storico e politico rappresentato dai tanti “Luoghi della Memoria” presenti nel territorio regionale: ad esempio, si pensi, oltre alla “Casa Rossa”, al “Campo P.G. 65” tra Altamura e Gravina (durante la 2^ guerra mondiale per i prigionieri alleati e poi, nel dopoguerra, centro per i profughi provenienti dalla Venezia Giulia, dalla Dalmazia, dall’Africa), al “Campo P.G. 75” di Torre Tresca a Bari, senza dimenticare l’ex macello comunale di Manfredonia o il campo di concentramento e confino alle Isole Tremiti o, ancora, il “Museo della memoria” di Nardò o i luoghi legati alla “Guerra Fredda” nella Murgia barese, solo per citarne alcuni. Si tratta di beni immobili o luoghi fisici, ivi compresi gli Archivi Storici o i Centri di Documentazione, pubblici o privati (ad esempio, quelli della “Fondazione Divagno”, della “Fondazione Gramsci”, dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea “Tommaso Fiore”), legati a eventi che hanno segnato la storia contemporanea della Puglia e della sua Comunità, conservandone per le future generazioni la memoria.
Luoghi che meritano di essere preservati, tutelati e valorizzati in modo da renderli quanto più fruibili possibile, attraverso progetti specifici che consentano anche di aprirli al territorio, facendoli conoscere ai tanti che, probabilmente, nonostante siano a pochi chilometri di distanza dai nostri centri abitati, ne ignorano anche l’esistenza.
Auspico, pertanto, che su questa proposta di legge, ispirata a valori condivisi per tutta la comunità regionale, possa esserci un’ampia convergenza in Consiglio regionale in modo da poter giungere in tempi ragionevoli ad una sua auspicabile approvazione.
ENZO COLONNA