“LUOGHI IDENTITARI DI PUGLIA”, GLI ESITI FINALI DELLA VALUTAZIONE. NELL’AREA BARESE, AMMESSI AL FINANZIAMENTO I PROGETTI DI SCUOLE DI ADELFIA, MOLA, TORITTO, ACQUAVIVA, ALTAMURA E NOICATTARO.

Sono stati pubblicati ieri gli esiti finali della Commissione di valutazione relativa all’Avviso “Luoghi Identitari di Puglia”, l’iniziativa regionale indirizzata agli istituti scolastici pugliesi e finalizzata a incentivare la tutela attiva e la fruizione consapevole dei beni del patrimonio storico-artistico da parte dei più giovani.

Con tale bando, ricordo, le scuole di ogni ordine e grado erano chiamate a elaborare un progetto di valorizzazione e fruizione di un bene culturale o luogo di cultura presente sul territorio e nella piena disponibilità di enti locali, destinatari finali del finanziamento regionale.

A questa iniziativa la Regione ha destinato risorse finanziarie pari complessivamente a 1 milione di euro (a valere sul POR FESR PUGLIA 2014-2020, Azione 6.7), con un contributo massimo, per singolo progetto, di 30mila euro.

Una bella, innovativa e interessante opportunità (elaborata dall’Assessore Loredana Capone e dalla Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”, guidata dalla dirigente Silvia Pellegrini, del Dipartimento “Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del Territorio”) che avevo ampiamente segnalato, sollecitando le scuole pugliesi, del territorio murgiano in particolare, a partecipare [leggi qui ad esempio].

Complessivamente, entro il termine di scadenza fissato per lo scorso 29 aprile, sono pervenute 49 candidature. Di queste, 45 sono risultate formalmente ammissibili e hanno potuto accedere alla fase di valutazione di merito del progetto, condotta da una commissione appositamente nominata.

All’esito della valutazione, 37 interventi sono risultati ammissibili in tutta la regione. Sulla base delle risorse stanziate, gli interventi che al momento beneficeranno del finanziamento sono complessivamente 34.

Tra questi, limitandomi al territorio barese, ci sono gli interventi:

  • Adelfia, proposto dall’I.C. “A. Moro – G. Falcone” e relativo alla Torre Normanna di Canneto;
  • Mola di Bari, proposto dall’I.I.S.S. “Da Vinci – Maiorana” e relativo all’Ipogeo delle Quattro Fontane;
  • Toritto, proposto dall’I.C. “S. Giovanni Bosco – A. Manzoni” e relativo al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale in Piazza Moro;
  • Acquaviva delle Fonti (proposto da I.I.S.S. “Colamonico – Chiarulli” e relativo al Palazzo De Mari;
  • Altamura, proposto dal Liceo Statale “Cagnazzi” e relativo ad alcuni ambienti della struttura dell’ex Convitto Cagnazzi;
  • Noicattaro, proposto dall’I.C. “A. Gramsci – N. Pende” e relativo al Palazzo della Cultura – Galleria civica d’arte moderna e contemporanea.

Come già fatto in occasione dell’approvazione della graduatoria provvisoria (v. qui), rinnovo agli istituti scolastici i cui progetti sono stati ammessi a finanziamento i miei complimenti per la positiva valutazione ottenuta. Sono particolarmente felice per l’esito favorevole della valutazione dei progetti proposti dalle scuole del barese, tra cui quello elaborato dal Liceo “Cagnazzi” di Altamura, la mia città.

Auspico, ora, che si possano reperire le poche risorse aggiuntive (meno di 90mila euro) necessarie a finanziare anche gli ultimi tre progetti (presentati da istituti scolastici di Massafra, Grumo Appula e Montesano Salentino) giudicati ammissibili. In tal modo non si disperderebbe lo sforzo creativo, in termini di progettualità, posto in essere dalle comunità scolastiche interessate e si fornirebbe una ulteriore opportunità di crescita per i rispettivi territori.

Colgo infine l’occasione per ringraziare l’Assessore Capone e, per il grande lavoro svolto su questa originale ed interessante misura, la Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”.

ENZO COLONNA (consigliere regionale)

 

Sul progetto del Liceo Cagnazzi di Altamura.

Il progetto prevede interventi finalizzati a valorizzare e a rendere fruibile una sezione dell’ex Convitto Cagnazzi (sede centrale del Liceo) con la realizzazione di un Museo/Laboratorio dedicato alla ricca e preziosa collezione di pezzi e attrezzature dello storico laboratorio scientifico di proprietà della scuola. Il progetto punta al recupero e alla fruizione di un luogo storico, culturale e identitario di grande valore per le Comunità di Altamura e della Murgia e per la Puglia e propone, in particolare, l’allestimento, in questi ambienti, di un’esposizione permanente della straordinaria raccolta che annovera circa 400 antichi strumenti scientifici, conservati nell’Istituto Cagnazzi fin dalla sua fondazione (fine del XVIII secolo) e in parte attualmente ancora utilizzati per l’attività didattica.

Ringrazio quanti hanno lavorato alla candidatura:
– il Liceo Cagnazzi (in particolare, il preside Biagio Clemente, il prof. Piero Castoro, gli Uffici amministrativi);
– i tecnici incaricati dalla scuola (gli architetti Michele Forte, Pasquale Gentile, Vincenzo Laterza e l’ing. Domenico Garripoli);
– il Comune di Altamura (in particolare, Vincenzo Martimucci e Rosa Cirrottola del settore “opere pubbliche” che hanno curato gli adempimenti amministrativi della procedura e la Giunta comunale per aver espresso il proprio consenso alla proposta progettuale del Liceo che non ha comportato oneri economici per il Comune).

Peraltro lo stesso Liceo, proprio per lo svolgimento di attività didattiche e laboratoriali, di conoscenza e valorizzazione della collezione, ha ricevuto pochi mesi fa un ulteriore finanziamento di 15mila euro concesso dalla Regione attraverso un’altra misura gestita dall’Assessorato regionale “Istruzione e Università”, destinata a sostenere progetti scolastici innovativi.

 

SCUOLA DON MILANI DI ALTAMURA, AVVIATA GARA DI APPALTO PER GLI ULTIMI LAVORI DI RIPRISTINO E MESSA IN SICUREZZA DELLA PALESTRA.

ENTRO IL 9 OTTOBRE, LA PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE.

È stata avviata la procedura di gara per l’affidamento dei lavori ripristino delle condizioni igienico-sanitarie e messa in sicurezza della palestra e dei locali annessi della scuola primaria Don Milani in via Santeramo.

Si tratta di un intervento indispensabile per una struttura che era stata pesantemente interessata da infiltrazioni di acqua che avevano determinato la formazione di umidità, muffa e distacchi di intonaco.

Il progetto approvato lo scorso agosto (ne avevo dato conto qui) impegna complessivamente 98mila euro: 58mila euro comunali, 40mila euro regionali (ottenuti grazie a un finanziamento della Regione, in particolare dell’Assessorato regionale al “Diritto allo Studio e Scuola”, su cui ho lavorato nei mesi scorsi: leggi qui ad esempio).

I lavori ammontano a 78mila euro circa (somma che sarà soggetta ai ribassi della gara di appalto), a cui si aggiungono l’iva, oneri per la sicurezza e costi della procedura.

Si prevede in particolare, un intervento finalizzato a ripristinare tutti gli ambienti interni della palestra e degli spazi annessi (rifacimento degli intonaci, pitturazione, ecc.), inclusa la sistemazione dei bagni, e a realizzare un bagno per diversamente abili.

Per l’affidamento dei lavori è stata adottata una procedura negoziata in modalità telematica, svolta tramite la piattaforma regionale Empulia, in cui non meno di sei operatori economici, sorteggiati tra quelli registrati nella predetta piattaforma e presenti nell’elenco dei fornitori del Comune di Altamura, sono stati chiamati a formulare un’offerta da presentare entro le ore 12,00 del prossimo 9 ottobre.

Dunque, ancora pochissime settimane e potranno finalmente ripartire i lavori necessari a ripristinare l’agibilità della palestra che, ricordo, erano stati avviati nell’estate 2018 e poi sospesi per verificare la tenuta e l’efficacia degli interventi eseguiti sulla copertura con le piogge, le nevicate e le intemperie che si sarebbero verificate durante la stagione invernale.

La durata massima dei lavori è fissata in 45 giorni decorrenti dalla consegna del cantiere alla ditta aggiudicataria.

Sono molto soddisfatto per i passi compiuti e per il lavoro svolto sinora, in Comune e in Regione.

Finalmente si potrà restituire alla Comunità scolastica, in primo luogo, e altamurana una struttura funzionale, utilizzata sia dai bambini della scuola, sia da quanti svolgono attività motoria promossa e condotta, in orari extrascolastici, da associazioni sportive.

Ringrazio quanti hanno contribuito negli ultimi due anni, da quando seguo la vicenda (v., ad esempio, qui un intervento del settembre 2017), e stanno contribuendo, con il proprio impegno e lavoro, alla definitiva soluzione del problema.

Ringrazio l’Amministrazione Comunale (in particolare, Sindaca, Assessori ai Lavori Pubblici, all’Istruzione, allo Sport), i Commissari prefettizi Grandolfo e Lapolla, il Dirigente ing. Biagio Maiullari (e il precedente, arch. Antonio Vendola) e il personale del Settore comunale “Opere Pubbliche” (nello specifico, lo Staff del Servizio “Manutenzione e progettazione edilizia scolastica e pubblica”: il capo servizio Vito Di Mase, Rosa Cirrottola, Maria Antonietta Guastamacchia, Vito Farella), quello del Servizio “Appalti e Contratti” (in particolare, il capo servizio dott. Giuseppe Livrieri), nonché lo Staff della Sezione “Istruzione e Università” della Regione, diretta dall’arch. Maria Raffaella Lamacchia. Con tutti loro sono stato e sono in costante contatto per arrivare alla completa definizione della questione.

ENZO COLONNA

 

PUBBLICATO L’AVVISO “RADICI E ALI”, DALLA REGIONE PUGLIA 35 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE LE IMPRESE DELLE FILIERE CULTURALI, TURISTICHE E CREATIVE.

Sostenere le imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo, puntando a favorire l’imprenditorialità giovanile, stimolare la crescita e l’occupazione nel settore, diversificare e ampliare l’offerta culturale al pubblico.

Questo l’obiettivo principale dell’Avviso “Radici e Ali”, pubblicato tre giorni fa, con cui la Regione Puglia investirà ben 35 milioni di euro (a valere sui fondi P.O.R. Puglia 2014-2020, Azione 3.4) per finanziare interventi di valorizzazione, riqualificazione, miglioramento e adeguamento funzionale degli attrattori culturali e naturali presenti nel territorio regionale.

Sono 3 le linee di intervento previste, tra cui sono ripartite le risorse messe a disposizione:

  • Misura A (Sale Cinematografiche): recupero fisico e/o funzionale di sale, in esercizio o attualmente dismesse o chiuse, per rafforzare la presenza di presidi socio-culturali sul territorio attraverso la filiera dell’audiovisivo (10 milioni di euro).
  • Misura B (Teatri e Luoghi dello Spettacolo dal Vivo): recupero fisico e/o funzionale di teatri e luoghi dello spettacolo dal vivo, in esercizio o attualmente dismessi o chiusi, finalizzati all’ampliamento e alla valorizzazione dell’offerta culturale sul territorio attraverso nuovi servizi/prodotti, anche attraverso la creazione di partenariati e reti tra imprese (10 milioni).
  • Misura C (Attrattori Culturali): realizzazione, miglioramento e ampliamento di immobili adibiti o da adibire a centri o spazi culturali e artistici, sale da concerto, cineteche, laboratori, arts factory, teatri di posa e centri per la promozione e la diffusione della cultura dal punto di vista storico, artistico, figurativo, visivo, letterario, demo-etnoantropologico (15 milioni).

Ciascun intervento dovrà prevedere un investimento minimo differenziato a seconda delle linee di intervento e in particolare:

  • Misura A (sale cinematografiche), minimo 400mila euro di investimento;
  • Misura B (teatri e luoghi dello spettacolo dal vivo), minimo 250mila euro;
  • Misura C (attrattori culturali), minimo 250mila euro.

Possono presentare istanza di candidatura imprese individuali, società, fondazioni e associazioni (entrambe non partecipate da soggetti pubblici), con caratteristiche di piccole e medie imprese, in forma singola o aggregata, che operano nei settori di riferimento di questa misura, che possiedano in proprietà, locazione o altro contratto idoneo a consentire la gestione per un periodo di almeno dieci anni (ad esclusione del comodato d’uso) i predetti immobili.

Il finanziamento massimo regionale è pari a 2 milioni di euro, che può coprire sino all’80% delle spese ammissibili, tra cui rientrano:

  • acquisto di terreni non edificati o edificati (rispettivamente entro il limite del 10% e del 20% del totale della spesa ammissibile);
  • opere edili e murarie, impianti;
  • acquisto di macchinari, attrezzature, arredi e dotazioni informatiche;
  • acquisto di software e relative licenze d’uso, funzionali all’attività, compresa la realizzazione di siti internet, prodotti multimediali;
  • costi relativi ad attività complementari, quali opere culturali (produzione e diffusione), cooperazione e internazionalizzazione, programmi per la promozione (massimo 30% del totale delle spese di cui ai punti precedenti);
  • progettazione, direzione lavori, collaudo e altri costi generali comunque direttamente imputabili al progetto (massimo 15% del totale delle spese per opere edili, murarie ed impiantistiche).

Il bando è “a sportello”, vale a dire le istanze, presentate esclusivamente a mezzo PEC, saranno finanziate sino ad esaurimento delle risorse disponibili, all’interno di finestre temporali. La prima sessione scade il 90° giorno dalla pubblicazione dell’Avviso nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia di tre giorni fa, n. 110 del 26.9.2019.

Si tratta dunque di un’ulteriore importante opportunità offerta dalla Regione Puglia che mi auguro sia colta, come già avvenuto in passato, da imprese e operatori del settore del territorio.

Per tutti i dettagli e la modulistica, è possibile consultare l’Avviso da qui.

ENZO COLONNA

MICHELE E LA FORZA DEI NOMI

Ogni 29 settembre è così. Michele è il nome di mio figlio, mio padre, mio nipote, del mio maestro. Un nome che unisce le generazioni della mia famiglia. Ci sono poi tanti amici e conoscenti a cui vanno i miei saluti (come pure ai Raffaele, Gabriele).

Ogni volta quel nome evoca l’immane distesa del passato, del tempo. I nomi risalgono il corso del tempo, richiamano l’avo e l’avo dell’avo… e, così, sempre più indietro. Il nome Michele, poi, vuol dire: «Chi come Dio?»

Il confronto con questa potenza evocatrice del nome aiuta a ricordare che non siamo infallibili, la nostra fragilità.

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E “il giovane Giuseppe provava un senso di vertigine, come noi quando ci sporgiamo sull’orlo di un pozzo”, perché “il suo desiderio di dare un principio a quel passato, di cui si sentiva parte, incontrava la stessa difficoltà che sempre incontrano gli sforzi di tal genere: la difficoltà di risalire alle origini. Non essendo nessuna cosa nata da sé, ma avendo ognuna un padre, essa ci riporta indietro, in un fondo più fondo, nelle profondità primordiali e negli abissi del passato”. Così la ricerca di un punto fermo cui agganciare la nostra identità umana conduce “ai sotterranei abisso del passato” ed ogni figura incontrata nel nome induce a “lasciarci sospingere indietro, di prospettiva in prospettiva, sempre più indietro, verso una nuova quinta di sabbia, all’infinito”.

(Thomas Mann, “Giuseppe e i suoi fratelli”)

 

A RUVO DI PUGLIA, I MUSEI RACCONTANO LA PUGLIA

Reduce da un bell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio a Ruvo di Puglia, presso il Museo del Libro – Casa della Cultura.

Momento finale di un percorso durato diversi mesi attraverso cui si è sviluppata nel territorio la misura “I Musei raccontano la Puglia”, elaborata ed attuata nell’ultimo anno, grazie al lavoro di tutto lo Staff della Sezione “Valorizzazione Territoriale” della Regione Puglia, sulla base di una norma introdotta con un mio emendamento nella legge del bilancio regionale 2018 e finalizzata a sostenere iniziative innovative per la fruizione e conoscenza di istituti e luoghi di cultura pugliesi da parte di bambini, 0-13 anni [per saperne di più, rinvio ad una delle mie passate note, da qui].

Nell’area metropolitana di Bari, il Museo del Libro era stato individuato come hub di una rete di istituzioni del territorio: il MUDIMA – Museo Diocesano Matronei di Altamura, il Museo Diocesano di Molfetta, il Museo Archeologico Nazionale Jatta e la Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea di Ruvo, oltre a diverse scuole di Ruvo, Molfetta e Altamura.

Gli altri hub sono stati il Museo civico di Foggia, il Museo Archeologico e dell’Arte Contemporanea (MACC) di Ceglie Messapica, il Museo della Maiolica (MuMa) di Laterza, il Museo Archeologico di Ugento

L’Assessore alla Cultura del Comune di Ruvo Monica Filograno, il Direttore del Museo del Libro Francesco Picca, i rappresentanti dei due Musei diocesani coinvolti, docenti, operatori, volontari, ragazzini e bambini coinvolti hanno illustrato attività e numeri delle iniziative svolte per diversi mesi, sino a giugno scorso: 170 laboratori e 3691 bambini coinvolti tra Ruvo, Altamura e Molfetta.

Ecco… oggi ci siamo ritrovati, come in precedenza in altri luoghi in cui si è sviluppata la misura regionale.

Per me, il miglior modo (unico, forse) per dare senso e motivazione al lavoro e ai “tentativi” che, ogni giorno, si cerca di sviluppare nelle Istituzioni.

Grazie a quanti, tanti, in Regione, nei Comuni e in tanti luoghi di cultura della Puglia, da Foggia sino al Salento passando per la Murgia barese e tarantina, hanno lavorato sul campo.

Soprattutto, li ringrazio per aver restituito appieno senso, obiettivi e ragioni della norma che avevo inserito nella legge di bilancio meno di due anni fa: dare anima ai “luoghi”, alle “pietre”, ai “libri”, alle “maioliche”, ai “dipinti”, alle “sculture”, ai “monumenti”, vivificarli con rinnovate energie, speranze, comunioni di affetti e di opere quotidiane.

Grazie.

RISCHIO IDROGEOLOGICO, FINANZIATI 16 INTERVENTI: 1 AD ALTAMURA, 15 NEL FOGGIANO.

Altri 16 interventi di mitigazione e prevenzione del rischio idrogeologico (che si aggiungono ai precedenti 84) saranno finanziati in Puglia, grazie alle ulteriori risorse resesi disponibili a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020.

La Giunta regionale, infatti, con una deliberazione dell’altroieri ha approvato l’elenco (v. immagine in alto) degli interventi che andranno ad integrare l’Accordo di Programma, stipulato nel 2010, tra Regione Puglia e Ministero dell’Ambiente.

Si tratta di un Accordo finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico con il quale erano già stati individuati 91 progetti prioritari (poi ridotti a 84) da realizzare nel territorio pugliese per un importo complessivo pari a 194milioni e 690mila euro.

A seguito delle verifiche e degli incontri avvenuti, in questi ultimi anni, tra Ministero e Regione, è stato possibile individuare altre risorse che consentono ora il finanziamento di ulteriori 16 interventi prioritari.

Di questi, quindici interessano comuni della provincia di Foggia ed uno Altamura. Quest’ultimo intervento, in particolare, prevede opere di “Consolidamento e monitoraggio del catasto cavità sotterranee” nella Zona Nord – Nord-Est dell’abitato e per la sua realizzazione sono state stanziate risorse per ben 3.087.221 euro.

Un altro significativo finanziamento per la Città, dunque, finalizzato a far fronte ad un problema che riguarda il quartiere, densamente abitato, tra Via Cassano – Contrada Le Fornaci – Parco San Giuliano (nel cui sottosuolo sono presenti numerose cavità) e che consentirà di effettuare interventi di prevenzione del rischio idrogeologico a salvaguardia degli edifici e, soprattutto, dei cittadini.

ENZO COLONNA

 

TEST HPV-DNA PER PREVENZIONE CARCINOMA COLLO DELL’UTERO: TAR CONFERMA AGGIUDICAZIONE, FINALMENTE SBLOCCATO ITER PER AVVIO DELLO SCREENING IN PUGLIA.

Finalmente è ripreso il percorso per l’avvio, anche in Puglia, dello screening basato sul test primario HPV-DNA per prevenire i tumori del collo dell’utero.

Si tratta di una vicenda della quale mi sto interessando da un paio di anni con iniziative consiliari (leggi qui, ad esempio) e soprattutto con interlocuzioni e contatti diretti con il Presidente Emiliano e le strutture regionali, finalizzati ad adeguare i programmi regionali in materia di contrasto a questo tipo di patologia adottando il nuovo modello previsto dal Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018, basato proprio sul test HPV-DNA.

Il governo regionale, quindi, si è tempestivamente attivato affinché la Puglia raggiungesse, tra le prime regioni in Italia, questo importante obiettivo e, infatti, già nel settembre del 2018 la ASL di Brindisi, a seguito di apposita gara di appalto, ha aggiudicato la fornitura quinquennale, a favore di tutte le amministrazioni sanitarie della Puglia, dei sistemi diagnostici di ultima generazione per la prevenzione e l’individuazione del carcinoma del collo dell’utero.

Purtroppo, però, quella aggiudicazione è stata impugnata dinanzi al TAR (come ormai accade sempre più spesso nelle procedure di appalto) da una ditta esclusa, con la conseguenza che questo contenzioso ha comportato inevitabili ritardi bloccando per un anno circa il percorso per il raggiungimento di questo importante obiettivo.

L’aggiornamento acquisito negli ultimi giorni è che i giudici amministrativi hanno respinto il ricorso e, pertanto, l’aggiudicazione è stata confermata.

Ora, quindi, si potrà procedere al completamento, da parte di tutte le ASL pugliesi, delle procedure amministrative finalizzate alla stipula dei contratti per le forniture e all’adozione di tutte le necessarie misure organizzative in modo da consentire che, nel più breve tempo possibile, possa effettivamente essere assicurato questo importantissimo servizio alle donne pugliesi.

Ricordo, infatti, che con il test HPV-DNA saranno sottoposte a screening tutte le donne nella fascia di età 30-64 anni, con un esame da effettuarsi ogni cinque anni finalizzato a individuare la presenza del DNA del virus HPV (papilloma virus umano) ritenuto una tra le principali cause del cervicocarcinoma.

In tal modo il PAP test, sinora utilizzato ogni tre anni per lo screening, sarà effettuato solo in una seconda fase e solo per le donne risultate positive al test HPV. Per le donne di età inferiore a 30 anni, invece, si proseguirà con il PAP test a cadenza triennale.

Questa differente cadenza dei richiami (cinque anni per il test HPV-DNA e tre anni per il PAP test attualmente utilizzato) determinerà, con un più avanzato programma di screening, vantaggi evidenti per le donne pugliesi, oltre che riflessi positivi per il sistema sanitario regionale in termini organizzativi e di riduzione della spesa.

Ringrazio, per la determinazione e il lavoro riservati a questo obiettivo, il Presidente Michele Emiliano e l’ASL di Brindisi (che, per conto di tutte le aziende sanitarie pugliesi, ha curato tutta la procedura di gara) e invito tutte le amministrazioni sanitarie ad assicurare tempi celeri per l’attivazione del servizio.

La nostra regione è dunque in procinto di adeguarsi al Piano Nazionale di Prevenzione e segnare, così, un importante passo in avanti per rendere più avanzati ed efficaci i sistemi di prevenzione e contrasto di questa patologia che colpisce soprattutto le donne in età adulta.

ENZO COLONNA

Rassegna Stampa del 26/09/2019

A CONVERSANO, LECTOR IN FABULA E L’ART. 9 DELLA COSTITUZIONE.

Reduce da una conferenza  a Conversano, nell’ambito del programma Lector in Fabula – La Terra vista dalla Luna che ha preso avvio oggi. Ero impegnato in una conversazione sull’Articolo 9 della nostra Costituzione che aveva in programma gli interventi del Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari Francesco Canestrini, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Conversano Francesco Magistà, della Soprintendente Archivistica per la Puglia Maria Carolina Nardella, della Dirigente della Sezione “Valorizzazione Territoriale” della Regione Puglia Silvia Pellegrini, della dott.ssa Caterina Annese, archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, dell’architetto Giovanni Manco e del dott. Leonardo Musci, archivista responsabile degli archivi della “Fondazione Di Vagno”.

L’Articolo 9 della Costituzione ci impegna, ho sottolineato, a mio parere, a “custodire il fuoco, non ad adorare le ceneri” (impropriamente attribuita a Mahler). Il patrimonio storico e artistico, la cultura, la ricerca scientifica, sono testimonianze dell’Uomo su questa Terra, sempre lo stesso e diverso. Simboli dei giorni di ogni uomo (Borges). Testimonianze della sua possibilità/capacità, unica e senza equivalenti, di operare nel bene, nell’intelligenza, nella dignità. Tutto questo costituisce l’anima di una Nazione. Tutelare e valorizzare questo patrimonio significa custodire viva quest’anima, alimentarla in noi ogni giorno, instillarla nelle nuove generazioni.

Nelle foto, alcuni momenti del pomeriggio a Conversano di Lectorinfabula – La Terra vista dalla Luna. Con il Presidente della Fondazione Di Vagno, l’avvocato Gianvito Mastroleo e un parte dello splendido Staff della Sezione “Valorizzazione Territoriale” della Regione Puglia: Silvia Pellegrini, Antonio Lombardo, Giusy Barletta, Gabriella Gasparrelli, Valentina Gigante. Unica precisazione rispetto all’articolo, consigliere regionale, sì, ma non del pd.

 

L’EMODINAMICA ALL’OSPEDALE DELLA MURGIA. DALLA REGIONE PRIMO FONDAMENTALE PASSO PER LA SUA ATTIVAZIONE.

Grande e attesa notizia per il territorio murgiano.

La Giunta regionale ha approvato oggi pomeriggio l’aggiornamento del Piano di riordino ospedaliero regionale, nel quale è contemplata l’attivazione dell’Unità di Emodinamica presso l’Ospedale “Fabio Perinei”, all’interno della struttura più complessa di Cardiologia.

Si tratta di un primo fondamentale passaggio per dare avvio, presso l’ospedale murgiano, all’attivazione di questa importante struttura, una operazione impedita sinora dagli stringenti parametri definiti a livello ministeriale tra numero di unità presenti nel territorio barese e popolazione residente.

Il piano approvato oggi prevede in particolare una rimodulazione delle unità presenti nell’area barese, in modo da assicurare copertura a tutto il terrritorio, dunque anche all’ampio bacino della Murgia, sinora sprovvisto di questo servizio.

È certamente un risultato storico, cui si è giunti a valle di un lungo e complesso lavoro compiuto in questa direzione negli ultimi anni, come confermato anche in una recente visita al Perinei dal Presidente Michele Emiliano, che ringrazio davvero per aver tenuto fede all’impegno preso con questo territorio. Un lavoro che ho sollecitato e accompagnato passo dopo passo.

Numerose sono state, infatti, in questi anni le sollecitazioni di operatori e cittadini, di cui mi sono fatto portavoce, finalizzate a chiedere l’istituzione dell’unità di emodinamica, un servizio necessario per alcune patologie tempo-dipendenti, sia in considerazione del bacino territoriale di utenza dell’ospedale murgiano, sia della sua distanza dalle strutture che attualmente ne sono dotate (la più vicina è l’Ospedale “Miulli” di Acquaviva).

Sono perciò davvero soddisfatto di questa decisione, che testimonia ulteriormente l’attenzione verso questo territorio e in particolare verso l’Ospedale Perinei.

È certamente una grande conquista per il nostro Ospedale che segue quelle della Stroke Unit per il trattamento degli ictus (con nuovi neurologi assunti dopo il recente concorso), dell’Utic (che presto vedrà completato il procedimento di accreditamento), dell’istituzione della nuova Unità di Medicina Trasfusionale (Banca del Sangue), attiva 24 ore al giorno dal primo settembre scorso.

Ricordo che il “Perinei” è una struttura classificata dal piano regionale come ospedale di 1° livello e a cui attualmente è riconosciuto, all’interno delle Reti tempo-dipendenti, il ruolo di Stroke Unit di primo livello nella “Rete Ictus”, Centro Traumi di Zona nella “Rete Trauma” e, nella “Rete Cardiologica”, Cardiologia con UTIC h24, struttura che potrà essere completata proprio con la nuova Unità di emodinamica.

Il passo compiuto in Giunta per l’emodinamica dovrà essere ora sviluppato con la previsione della necessaria dotazione di personale (emodinamisti, tecnici, ecc.) e attrezzature; a questo proposito l’Ospedale può già contare su un moderno angiografo già collaudato una decina di mesi fa, uno strumento destinato a importanti servizi di base come le coronografie e gli impianti di pacemaker, ma che ben potrà essere utilizzato anche per interventi di emodinamica.

Ringrazio il Presidente Michele Emiliano e, per lo straordinario lavoro svolto, i vertici della Asl Bari, in particolare il Direttore Generale Antonio Sanguedolce, Vito Montanaro, Direttore del Dipartimento Salute della Regione, la Direzione del Presidio ospedaliero murgiano, con i quali in questi anni ho avuto costanti contatti.

È il primo fondamentale passo. Sono certo che, con il lavoro quotidiano di tutti, potremo giungere in tempi ragionevoli all’avvio di questa nuova complessa struttura.

ENZO COLONNA

RIGENERAZIONE URBANA AD ALTAMURA, UNA SERIE DI INTERVENTI IN DIVERSE ZONE DELLA CITTÀ. OPERE E SERVIZI PER I CITTADINI POSSIBILI GRAZIE A IMPONENTI FINANZIAMENTI DELLA REGIONE PUGLIA.

L’articolo della Gazzetta del Mezzogiorno di due giorni fa (quinta immagine), a firma di Onofrio Bruno che ringrazio, dà conto opportunamente di svariati interventi di rigenerazione urbana che interessano i quartieri Centro Storico, Via Selva sino a Trentacapilli, Parco San Giuliano.

Per alcuni è vicina, poche settimane, la gara di appalto comunale per la loro realizzazione (Centro Storico), per altri devono essere completate le progettazioni esecutive prima di essere messi in gara.

Hanno tutte un elemento in comune: sono state tutte e per intero finanziate con un massiccio sforzo economico compiuto dalla Regione Puglia.

La loro realizzazione consentirà ad Altamura di cambiare volto, di collegare meglio le periferie al centro, di realizzare infrastrutture che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini.

Sono tutte procedure che hanno visto il lavoro di tanti in questi ultimi due anni (strutture tecniche regionali e comunali, amministratori regionali e comunali, commissari prefettizi).

A queste progettualità (e a tante altre di cui non faccio cenno in questo post) ho dedicato tutto l’impegno che mi era possibile, nei limiti delle mie funzioni, affinché la Comunità altamurana potesse beneficiare dei finanziamenti regionali.

Al termine del mio mandato di consigliere regionale (tra 6-7 mesi), avviato nel settembre 2016 farò un puntuale rendiconto di tutte le opere e i servizi conquistati per la Murgia, per Altamura, oltre che dell’attività legislativa svolta.

Per ora mi limito a fornire qualche dettaglio solo sugli interventi menzionati nell’articolo.

In sintesi:

1) RIGENERAZIONE URBANA TRA VIA MATERA – VIA SELVA – TRENTACAPILLI (5 MILIONI).

Si tratta di interventi finanziati dalla Regione nell’ambito del bando “Rigenerazione Urbana Sostenibile” (risalente a maggio 2017), finalizzato a selezionare Aree Urbane nelle quali creare o migliorare infrastrutture e servizi necessari per la vivibilità dei quartieri.

Il Comune di Altamura, cui avevo tempestivamente segnalato il bando, ha partecipato (settembre 2017, con la Commissaria Prefettizia Grandolfo) e si è classificato al 9° posto in graduatoria, su 89 candidature pervenute, ottenendo un finanziamento regionale pari a 5 milioni di euro, il massimo concedibile (nella prima immagine, l’ambito di intervento).

Un grande risultato di cui ho dato conto più volte (ad esempio, in occasione dell’approvazione della graduatoria regionale nel giugno 2018, da qui).

Nell’ultimo anno in Comune (Amministrazione Melodia) si è sviluppata la progettazione definitiva (leggi qui) e presto ci sarà la firma del disciplinare tra Regione e Comune che regola i reciproci rapporti, in particolare il cronoprogramma degli interventi che prevede in due anni e mezzo la loro completa realizzazione.

Grazie al finanziamento della Regione di 5 milioni di euro il Comune realizzerà;

  • una strada con piste ciclopedonali, alberature e sistema di raccolta e riuso dell’acqua piovana nella zona Via Selva (importo: 1.600.000 euro);
  • uno spazio aperto pubblico dotato di arredo urbano e orti urbani (importo: 570.000 euro);
  • ristrutturazione/restauro di una parte significativa dell’ex Monastero del Soccorso, Porta Matera (importo: 2.830.000 euro).
L’immagine riproduce una vecchia tavola progettuale. Non è il quadro aggiornato degli interventi. Non bisogna considerare piazza Santa Teresa e piazza Matteotti, non compresi nell’attuale finanziamento regionale.

2) RIGENERAZIONE DEL CENTRO STORICO (5 MILIONI)

I tre precedenti interventi si aggiungono a quelli già finanziati, sempre dalla Regione Puglia, con ulteriori 5 milioni di euro, che interessano gli assi viari principali e alcune piazze del centro storico (con esclusione di Piazza Matteotti, quelle segnate nella seconda immagine). Per questo importante progetto, avviato anni fa, che migliorerà sensibilmente il centro storico, è stato messo in campo un intenso lavoro amministrativo e istituzionale finalizzato a recuperare le ingenti risorse andate perse in due occasioni (ho ricostruito le tappe di questa complessa vicenda ad esempio qui). Nel maggio 2019 è stato sottoscritto il disciplinare che regola i rapporti tra Regione e Comune. Secondo il cronoprogramma le opere devono essere concluse tra circa tre anni (leggi qui).

3) SISTEMA DI FOGNA BIANCA TRA VIA CASSANO E VIA BARI (1,3 MILIONI)

1.300.000 euro è il finanziamento concesso dalla Regione nell’ambito del bando per la realizzazione di sistemi per la gestione delle acque piovane. Il progetto di Altamura (candidato nel maggio 2018, con il Commissario Vittorio Lapolla, e classificatosi al 10° posto, su 154 candidature, nella graduatoria regionale che ha finanziato poi i primi 29 progetti) riguarda l’area a nord-est dell’abitato (tra via Bari, zona Mura Megalitiche e via Cassano), una zona interessata dalla presenza di numerose cavità e di un significativo tratto delle Mura Megalitiche e prevede un sistema di raccolta, riuso e destinazione al recapito finale delle acque piovane (nell’immagine, cerchiato la zona di intervento, da qui ulteriori dettagli).

Secondo il cronoprogramma fissato nel disciplinare sottoscritto dal Comune con la Regione nel febbraio scorso, i lavori devono concludersi entro il 31 marzo 2021 (ne avevo scritto qui).

4) INFRASTRUTTURE VERDI NEL QUARTIERE PARCO SAN GIULIANIO (1,3 MILIONI)

1.300.000 euro è il finanziamento concesso dalla Regione nell’ambito del bando del febbraio 2018 relativo alle infrastrutture verdi per la realizzazione di un importante progetto di riqualificazione nel quartiere Parco San Giuliano. ll progetto altamurano (candidato nel maggio 2018, con il Commissario Vittorio Lapolla, e classificatosi all’8° posto, su 85 candidature, nella graduatoria regionale che ha finanziato i primi dieci progetti) è finalizzato in particolare a dotare il quartiere di aree verdi attrezzate e a connettere meglio la zona con il centro città, in particolare attraverso Port’Alba, con percorsi pedonali e ciclabili (v. immagine, ulteriori dettagli da qui). È stata completata la fase di progettazione definitiva e nel maggio scorso è stato sottoscritto tra Regione e Comune il disciplinare che regola i rapporti e che, tra le altre cose, prevede un termine di 1.000 giorni dalla firma dello stesso per il completamento di tutte le opere che, pertanto, saranno realizzate entro giugno 2022.

 

Complessivamente, quindi, stiamo parlando di 12.600.000 euro concessi ad Altamura dalla Regione Puglia in questi ultimi due anni per interventi, opere e servizi, destinati rigenerare e riqualificare ampie zone della Città, che verranno realizzati entro due o tre anni al massimo.

A queste, vanno aggiunte ulteriori cospicue risorse per finanziare numerosi interventi di cui ho dato conto nel corso del mio mandato avendo seguito, passo dopo passo, le opportunità offerte dalla programmazione regionale: nel campo dell’edilizia scolastica (ad esempio, il Polo Innovativo per l’Infanzia a Trentacapilli, 4.150.000 euro più 70mila per concorso di progettazione; la Biblioteca di Comunità presso la scuola Tommaso Fiore, 1 milione; la ristrutturazione e messa in sicurezza sismica dell’Ottavio Serena, 2,5 milioni di euro; la realizzazione della palestra della scuola Padre Pio, 700mila euro; ecc.), servizi per la collettività, recupero e valorizzazione di beni e luoghi della cultura.

Non c’è quartiere o zona della Città che non sia stato interessato da un intervento regionale: da Carpentino a via Corato, da Trentacapilli a zona Sant’Agostino, da via Madonna della Croce a via Manzoni, da Fornello a via Gravina.

Una mole imponente di risorse regionali (che è possibile quantificare in 25-30 milioni di euro) conseguita negli ultimi tre anni che consentirà interventi (da realizzare, in alcuni casi già realizzati) in grado di migliorare sensibilmente e concretamente la vita dei cittadini e i servizi resi in loro favore.

Ripeto, al termine del mio mandato ne farò un rendiconto puntuale e documentato, già riscontrabile dai miei resoconti periodici disponibili in questo blog.

Sono molto soddisfatto e orgoglioso per il lavoro svolto e che si sta sviluppando, che premia gli sforzi di molti, in gran parte non conosciuti ai più, a vari livelli istituzionali, un’opera di quotidiano impegno che seguo e sostengo passo dopo passo.

È la conferma che un buon lavoro di programmazione e progettazione, una larga forma di partecipazione dal basso e un proficuo dialogo tra diversi livelli istituzionali, non può che portare a buoni risultati. Un approccio e un metodo su cui insisto da tempo e che ritengo sia la forma migliore per conseguire importanti obiettivi per il territorio.

A volte le cose non vanno bene. Spesso i miei messaggi non sono chiari o non sono compresi. Spesso questa mia attività genera incomprensioni, malumori, reazioni incomprensibili, ingratitudini, ma è l’unico modo che conosco di fare ed essere politica. Come in tutti i campi, anche in Politica e nelle Istituzioni contano studio, metodo, umiltà e generosità nelle relazioni, sensibilità, ascolto e interpretazione dei bisogni delle persone e … tanto lavoro quotidiano.

Solo cosi, ripeto spesso, con il lavoro quotidiano, miglioriamo la realtà che ci circonda e noi stessi. Buona giornata.

ENZO COLONNA