“LUOGHI E ARCHIVI DELLA MEMORIA”, APPROVATA ALL’UNANIMITÀ IN VI COMMISSIONE LA MIA PROPOSTA DI LEGGE.

Foto ripresa dalla pagina Facebook di “Campo 65: Prigionieri di Guerra”

È stata approvata all’unanimità, oggi, dalla VI Commissione consiliare, la proposta di legge, che avevo presentato nel giugno scorso, in materia di “Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei luoghi della memoria e degli archivi storici di Puglia” [per il testo e la relativa scheda, da qui].

Si tratta di un’iniziativa legislativa finalizzata a sostenere la promozione e la valorizzazione di luoghi che sono stati teatro, in particolare nel corso del Novecento, di eventi di grande rilievo storico tanto da divenire elementi costitutivi del nostro patrimonio culturale e identitario.

La proposta di legge nasce dall’esigenza, che considero impellente, di mantenere viva, rinnovare, approfondire e divulgare, per le generazioni attuali e per quelle future, la memoria di fatti e accadimenti avvenuti sul territorio pugliese (soprattutto con riferimento ai due conflitti mondiali del secolo scorso) e che sono da considerarsi determinanti per l’assetto e lo sviluppo democratico della Repubblica Italiana e della nostra Regione.

L’obiettivo è quello di consolidare quel patrimonio immateriale collettivo che è elemento essenziale per la coesione e per il progresso della comunità regionale, con l’auspicio che quest’ultima, conscia di avere un substrato valoriale comune, possa guardare con maggiore consapevolezza di sé al futuro.

Per questo attribuisco a questa proposta di legge un significativo valore sociale, educativo e formativo, dal momento che è finalizzata a promuovere e sostenere attività di ricerca, conservazione e valorizzazione del patrimonio identitario, culturale, storico e politico rappresentato da tanti “Luoghi della Memoria” presenti nel territorio regionale: ad esempio, si pensi alla “Casa Rossa” di Alberobello che dall’estate del 1940 e sino al settembre del 1943 fu luogo di detenzione per ebrei, al “Campo P.G. 65” di Altamura (durante la 2^ guerra mondiale per i prigionieri alleati e poi, nel dopoguerra, centro per i profughi provenienti dalla Venezia Giulia, dalla Dalmazia, dall’Africa), al “Campo P.G. 75” di Torre Tresca a Bari, senza dimenticare l’ex macello comunale di Manfredonia o il campo di concentramento e confino alle Isole Tremiti o, ancora, il “Museo della memoria” di Nardò o i luoghi legati alla “Guerra Fredda” nella Murgia, solo per citarne alcuni.

Si tratta di beni immobili o luoghi fisici, ivi compresi gli Archivi Storici o i Centri di Documentazione, pubblici o privati (si pensi, ad esempio, a quelli della “Fondazione Di Vagno”, della “Fondazione Gramsci”, dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea “Tommaso Fiore”), legati a eventi o figure che hanno segnato la storia contemporanea della Puglia e della sua Comunità.

Luoghi e Archivi che meritano di essere preservati, tutelati e valorizzati, attraverso progetti specifici che consentano anche di aprirli al territorio, facendoli conoscere ai tanti che, probabilmente, pur vivendo a poca distanza, ne ignorano perfino l’esistenza.

Ricordo, in proposito, che è in corso di realizzazione, per l’anno in corso, la misura regionale sui “Luoghi della Memoria” e sugli “Archivi Storici”, prevista nell’ambito del programma “La Cultura si fa Strada” sviluppato dalla Sezione “Valorizzazione Territoriale” e approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore Loredana Capone, che dà attuazione ad una norma da me introdotta nell’ambito della legge di stabilità 2019 (art. 49 della l.r. 67/2018, in proposito v. qui).

Con la proposta di legge approvata oggi in Commissione, quindi, si punta a rendere sistematico e continuativo, anche per i prossimi anni, l’impegno della Regione Puglia su questi temi.

Nel ringraziare il Presidente Mimmo Santorsola e tutti i Componenti della VI Commissione consiliare per l’attenzione che hanno riservato alla mia proposta di legge e, per il supporto assicurato con grande disponibilità e professionalità, le strutture regionali (quella della Commissione consiliare, la Sezione “Valorizzazione Territoriale”, il Servizio “Bilancio”), auspico, ora, che su questa iniziativa legislativa possa esserci un’ampia convergenza anche in Consiglio regionale e che si possa giungere in tempi celeri alla sua auspicabile approvazione.

ENZO COLONNA

AGGIUDICATI I LAVORI PER LA PALESTRA DELLA SCUOLA DON MILANI. ANDIAMO AVANTI!

Aggiudicati oggi, in via provvisoria, i lavori di ripristino delle condizioni igienico-sanitarie e messa in sicurezza della palestra e dei locali annessi della Scuola Don Milani Altamura in via Santeramo, ambienti pesantemente interessati, negli anni scorsi, da infiltrazioni di acqua che avevano determinato la formazione di umidità, muffa e distacchi di intonaco.

Si prevede in particolare, un intervento finalizzato a ripristinare gli ambienti interni della palestra e degli spazi annessi (rifacimento degli intonaci, pitturazione, ecc.), inclusa la sistemazione dei bagni, e a realizzare un bagno per diversamente abili. Il progetto approvato lo scorso agosto impegnava complessivamente 98mila euro: 58mila euro comunali, 40mila euro regionali (ottenuti grazie a un finanziamento della Regione, in particolare dell’Assessorato regionale al “Diritto allo Studio e Scuola”, su cui mi ero impegnato nei mesi scorsi).

L’ammontare dei lavori a base di gara era pari a 78mila. L’aggiudicazione è andata ad una ditta, delle cinque che hanno presentato offerta, che ha presentato un ribasso del 35% circa [leggi qui]. Ora seguiranno le verifiche amministrative previste per legge e, quindi, l’aggiudicazione definitiva. Salvo imprevisti, tra un mese circa potrà essere sottoscritto il contratto e potranno prendere avvio i lavori. Per questi è fissata una durata massima di 45 giorni decorrenti dalla consegna del cantiere alla ditta aggiudicataria.

Se va tutto bene, dunque, entro fine anno, si potrà restituire alla Comunità scolastica, in primo luogo, e altamurana una struttura funzionale, utilizzata sia dai bambini della scuola, sia da quanti svolgono attività motoria promossa e condotta, in orari extrascolastici, da associazioni sportive

Sono molto soddisfatto per i passi compiuti e per il lavoro svolto sinora, in Comune e in Regione.

Ringrazio, ancora una volta, quanti hanno contribuito negli ultimi due anni, da quando seguo la vicenda, e stanno contribuendo, con il proprio impegno e lavoro, alla definitiva soluzione del problema.

Li ho tutti menzionati nella mia ultima nota sull’argomento di una decina di giorni fa ed a cui rinvio per ulteriori informazioni e richiami (disponibile da qui).

Un passo alla volta, tutti i giorni. Andiamo avanti!

ENZO COLONNA

SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARI

Tagliare di un terzo i parlamentari perché così risparmiamo qualche decina di milioni di euro all’anno è come decidere di non mandare i figli a scuola per risparmiare un paio di centinaia di euro. Desolazione, sconcerto, ribrezzo, vergogna, dinanzi a questi argomenti e a tanta ipocrisia.
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Tagliare di un terzo i parlamentari significa dare ancor più potere a segretari di partito o movimento e capicorrente (quelli che “nominano” gli eletti). Significa tagliare la democrazia, sia la rappresentanza politica (probabilmente se una forza politica non ottiene l’8-10% dei consensi, non esprime alcun parlamentare), sia quella territoriale (in Puglia, ad esempio, i senatori passerebbero da 20 a 13, gli onorevoli da 42 a 27 forse). Un’ulteriore e drastica riduzione, già pesantemente segnata dalle ultime leggi elettorali, della capacità e necessità di rappresentare aree interne, centri periferici e lontani dai luoghi centrali e di predilezione della politica.

Ci si lamenta per l’assenza nel consiglio metropolitano (ex provinciale) di un rappresentante di Altamura e non ci si avvede di quello che questa misera riforma costituzionale ci riserverà. È già dura quando ci sono, ma se un territorio, come il nostro (la Murgia, l’entroterra barese), non ha rappresentanti in parlamento, come pure in consiglio regionale, poca speranza ha di conquistarsi attenzione e risultati importanti, risorse, infrastrutture. Altro che le chiacchiere!

enzo colonna

SERVIZI DI UTILITÀ SOCIALE CON I BENEFICIARI DEL REDDITO DI CITTADINANZA.

Nelle settimane scorse l’INPS ha diffuso i dati, consolidati al mese di luglio 2019, relativi al numero di beneficiari del Reddito di Cittadinanza, la misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, adottata dal governo nazionale e che consiste nel riconoscimento di un sostegno economico ad integrazione del reddito familiare.

Per quanto riguarda il territorio murgiano, dai dati dell’INPS emerge che ad Altamura i beneficiari del Reddito di Cittadinanza e della Pensione di Cittadinanza sono 910, a Gravina 733, a Cassano delle Murge 313, a Grumo Appula 269, a Poggiorsini 26, a Santeramo 455 e a Toritto 163.

Si tratta di numeri importanti che mi inducono a rilanciare e formulare una proposta che attua fino in fondo quanto prevede la disciplina di tale misura e destinata ad assicurare rispetto e dignità per le persone coinvolte: molti dei beneficiari (del reddito, non della pensione di cittadinanza) possono essere impegnati in attività e servizi di utilità sociale.

L’art. 4, comma 15, del Decreto Legge 28 gennaio 2019 n. 4 (recante “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”), infatti, prevede che il beneficiario di questa misura è tenuto ad offrire, nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale che sottoscrive per accedere al reddito di cittadinanza, la propria disponibilità per la partecipazione a progetti predisposti dal suo comune di residenza e utili alla collettività, in svariati ambiti, compreso quello ambientale e di tutela dei beni comuni, mettendo a disposizione fino ad un massimo di 16 ore settimanali.

Viste le crescenti difficoltà e i limiti obiettivi che, per le più svariate ragioni, i Comuni incontrano nel controllo e presidio del territorio, nella prevenzione contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti, nella prevenzione degli incendi, nella salvaguardia del decoro in tante zone delle città, nella piccola manutenzione necessaria per tanti beni pubblici (scuole, piazze, giardini, strade e marciapiedi, ecc.), si può immaginare di coinvolgere in progetti comunali di utilità sociale e di servizio civico i beneficiari del reddito di cittadinanza che in questo modo – in attesa di avviare percorsi effettivi di inserimento lavorativo – potrebbero fornire un contributo prezioso e concreto alla collettività di appartenenza, sentendosi e rendendosi utili.

Ad esempio, fermandosi alla più stringente attualità, con questo tipo di iniziative si potrebbe far fronte alle criticità che si stanno evidenziando con riferimento ai rifiuti. In tanti Comuni, con l’introduzione della raccolta differenziata “porta a porta”, si stanno verificando diffusi e inaccettabili abbandoni di rifiuti che coinvolgono in particolar modo campagne e zone periferiche degli abitati, senza risparmiare però neanche i centri storici. Penso, in particolare, ai Comuni dell’area murgiana, come Altamura, Gravina, Cassano, Grumo, Poggiorsini, Santeramo, Toritto, tutti rientranti nell’ambito dell’ARO Bari 4, in cui, oltre alle evidenti lacune dell’impostazione dei servizi di raccolta rifiuti, di spazzamento e decespugliamento, si stanno registrando gravi e insostenibili situazioni di degrado causate da pochi incivili irrispettosi del corretto conferimento dei rifiuti, dell’ambiente e delle città in cui essi stessi vivono.

A fronte di questa situazione e della crescente preoccupazione e indignazione dei cittadini, si impone la sperimentazione di nuove iniziative finalizzate a salvaguardare l’igiene pubblica, il decoro di beni e spazi collettivi, la loro vivibilità.

Ritengo, pertanto, che i Comuni dell’area murgiana potrebbero attrezzarsi per predisporre questi progetti di utilità sociale in modo da fornire, da un lato, una risposta efficace alla domanda crescente che proviene dai cittadini di controllo, manutenzione e cura del territorio e di beni pubblici e, dall’altro, offrire una più efficace occasione di inserimento sociale attivo ai beneficiari del reddito di cittadinanza.

ENZO COLONNA

C’ERA LUCE, IERI SERA, NELLA RINNOVATA CAPPELLA DELLA MADONNA DELLA CROCE DI ALTAMURA.

Ieri sera, messa celebrata dall’Arcivescovo Mons. Giovanni Ricchiuti accompagnato da Don Giovanni Monitillo nella Cappella della Madonna della Croce. Così, con tutta la comunità di fedeli e del quartiere che in quella Cappella riconosce un antico Luogo di Fede e di Storia cittadina, abbiamo salutato il risultato finale dei lavori di manutenzione straordinaria e restauro conservativo, realizzati grazie ad un finanziamento regionale (30mila euro) e al contributo dell’impresa Cobimm – Costruzioni Barozzi Immobiliare, di fedeli e benefattori.

È stato un momento di comunità e di condivisione, bello ed emozionante, ad esito di un anno esatto che, a partire dalla candidatura della Diocesi ad un avviso regionale (settembre 2018), ha visto consumarsi rapidamente tutte le procedure amministrative per il riconoscimento del finanziamento, per l’individuazione dell’impresa esecutrice, per l’avvio [v. qui] e la realizzazione dei lavori.

La Cappella è tornata al suo splendore e nitore. C’era luce, ieri, come ha sottolineato Don Giovanni Ricchiuti.

Un grande grazie va alla Diocesi (in particolare, all’Arcivescovo Ricchiuti e a Don Nunzio Falcicchio, Direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali) per aver colto, puntualmente e tempestivamente, l’opportunità che avevo segnalato e per aver seguito tutto l’iter amministrativo; agli operai, ai tecnici e all’impresa che li hanno eseguiti.

Tengo a ringraziare, per il grande lavoro svolto, la Sezione regionale “Lavori Pubblici” (in particolare il suo dirigente, ing. Antonio Pulli, e Francesco Bitetto, funzionario tecnico) e i rappresentanti e componenti dell’Associazione Madonna della Croce che hanno seguito, con premura e fattivamente, l’andamento dei lavori (un caro saluto, in particolare, a Leonardo Masiello).

L’intervento è stato finanziato dalla Regione, che l’ha selezionato, assieme ad altri, a valle di un avviso pubblico finalizzato a sostenere interventi di manutenzione straordinaria e restauro di immobili del patrimonio culturale [a dicembre 2018, ne avevo dato conto qui].

Presto, tutti assieme, abitanti di Altamura e della Murgia, potremo salutare e condividere anche il risultato dei lavori in corso per il restauro conservativo e la messa in sicurezza dell’lPOGEO di SAN MICHELE DELLE GROTTE, un centinaio di metri più a valle della Cappella [avviati il 19 agosto scorso, leggi qui], finanziati dalla Regione con la stessa misura (50mila euro, a cui si aggiunge il cofinanziamento di 10mila dell’ente proprietario, l’ABMC). Sempre nel sito di San Michele delle Grotte, il Comune sta effettuando lavori (con risorse proprie, circa 30mila euro), su copertura e superficie degradata soprastante e, per la sistemazione dell’area adiacente, oltre a mettere a disposizione 10mila euro, ha attivato la procedura dell’Art Bonus, uno strumento previsto dalla normativa statale che consente di reperire risorse da sponsor privati (a cui viene riconosciuto un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato) per finanziare interventi su beni del patrimonio culturale pubblico. In questo caso, la Banca Popolare di Puglia e Basilicata ha effettuato un’elargizione di 50mila euro.

Sono davvero felice per gli interventi in sé, attesi e necessari da lungo tempo, e perché grazie al recupero di questi due beni particolarmente evocativi della Storia della Città tutto il quartiere a ridosso di via Madonna della Croce trarrà benefici in termini di rigenerazione. Peraltro, entro un anno, completate progettazioni e gara di appalto, potranno partire i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento sismico della Scuola Ottavio Serena, interamente finanziati con 2,5 milioni di euro dalla Regione due anni fa [ne ho scritto, ad esempio, qui].

L’opera compiuta, piccola o grande che sia, riempie il cuore. Rinnova energie, che motivano ad andare avanti.

ENZO COLONNA

 

LOTTA AGLI SPRECHI ALIMENTARI, REGIONE FINANZIA IN VIA DEFINITIVA IL PROGETTO “GOODS4GIFT” DELL’AMBITO DELLA MURGIA. PRESTO LA FIRMA DEL DISCIPLINARE.

Sono stati finanziati in via definitiva, dalla Regione Puglia, i progetti presentati dagli Ambiti Territoriali Sociali che fanno capo ad Altamura, Molfetta, Bitonto e Francavilla nell’ambito del Bando finalizzato a selezionare interventi di recupero e riutilizzo delle eccedenze alimentari e farmaceutiche, con conseguente sostegno a favore delle fasce più deboli della popolazione, nonché riduzione degli sprechi.

Il Bando regionale, adottato un anno fa e con una dotazione finanziaria significativa pari a 1.350.000 euro, dava attuazione alla legge regionale n. 17/2017 [che sin dal primo momento ho convintamente sostenuto e sottoscritto, al fianco del collega Ruggiero Mennea, primo firmatario: leggi qui] destinata a contrastare, con una serie di azioni e iniziative, lo spreco in ambito alimentare e farmaceutico.

Si tratta di progetti già dichiarati ammissibili e finanziabili nei mesi scorsi [v. qui per quello murgiano], ma era necessaria, da parte dei soggetti beneficiari, un’integrazione della documentazione amministrativa in modo da consentire alla Regione di procedere con il definitivo riconoscimento dei contributi di 50.000 euro per ciascun progetto.

Tanto è avvenuto con un recente provvedimento a firma del dirigente della Sezione regionale “Inclusione Sociale Attiva e Innovazione delle Reti Sociali”.

Presto saranno dunque sottoscritti i disciplinari che regoleranno i rapporti tra la Regione e i soggetti beneficiari, soprattutto con riferimento alla tempistica e alle modalità di attuazione degli interventi oltre che di rendicontazione delle spese.

Sono soddisfatto per questo ulteriore passo in avanti che, in particolare, consentirà di avviare nei comuni dell’Ambito Territoriale Sociale della Murgia barese (che coinvolge Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle e Poggiorsini), il progetto denominato “Goods4Gift”.

Si tratta di una iniziativa interessante e significativa che avevo sollecitato nei mesi scorsi, sin dall’approvazione del bando regionale [leggi qui, ad esempio]. Interesserà un vasto territorio dove da tempo sono attive, su questa tematica, diverse realtà di base (in particolare, le varie articolazioni della Caritas Diocesana, l’Opera Mariana del Samaritano Onlus, Parrocchie, gruppi informali, diversi enti del terzo settore) che hanno avuto la capacità di coordinarsi e organizzarsi in modo da presentare una proposta progettuale fatta propria dall’Ambito e valutata positivamente dalla commissione regionale.

Il progetto prevede l’acquisto di attrezzature (celle frigorifere, noleggio mezzo di trasporto, ad esempio) per lo svolgimento di attività di recupero e di conservazione delle eccedenze alimentari, il ricorso a strumenti innovativi (piattaforma web e un’app, chiamate “Shelfie”, appositamente predisposte e messe a disposizione dall’Istituto di ricerca privato Item Oxygen “La Stazione dell’Innovazione”, che per questi dispositivi ha anche ricevuto riconoscimenti nazionali), nonché iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema (con il coinvolgimento della Confconsumatori).

Il progetto dell’Ambito di Altamura vede come soggetti attuatori, in particolare, la Caritas Diocesana e l’Opera Mariana del Samaritano Onlus.

Ringrazio, per il lavoro svolto, la Sezione regionale “Inclusione sociale attiva e innovazione delle reti sociali”, nonché il personale dell’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale Sociale della Murgia barese, che assieme agli amministratori dei comuni coinvolti hanno favorito il coinvolgimento dal basso delle realtà del territorio e articolato la candidatura.

ENZO COLONNA

 

POLI INNOVATIVI PER L’INFANZIA, BUONA LA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO DI PROGETTAZIONE DI CAPURSO. ANCORA APERTI I TERMINI PER BARI E ALTAMURA.

Clicca sull’immagine per avviare una pagina di Edilportale.com che riporta una scheda di sintesi e la documentazione dei tre bandi di concorso.

 

È scaduto lo scorso 30 settembre il termine per la presentazione delle candidature al concorso di progettazione bandito dal Comune di Capurso e finalizzato alla realizzazione di un Polo Innovativo per l’Infanzia. Dalle informazioni ricevute dal Comune, emerge che sono 22 i progetti candidati.

Un risultato certamente apprezzabile e positivo che conferma la bontà dell’operazione che, ricordo, interessa, oltre a Capurso, anche i Comuni di Bari e Altamura, enti locali selezionati dalla Regione Puglia all’inizio del 2018 nell’ambito della iniziativa del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca che assegnava alla Puglia risorse complessive pari a 9.687.832 euro per la realizzazione di innovative strutture dedicate ai bambini fino a 6 anni [da qui uno dei miei numerosi interventi sull’argomento].

Con i tre comuni interessati, la Regione Puglia ha stipulato nel dicembre scorso un protocollo di intesa – al quale ho lavorato con l’Assessore Sebastiano Leo, la Dirigente Maria Raffaella Lamacchia e lo Staff della Sezione regionale “Istruzione e Università” e con il supporto dell’ARTI (da qui la relativa sezione dedicata) – che ha integrato in modo del tutto originale e innovativo la misura nazionale, riconoscendo ai tre enti locali un contributo regionale pari a 70 mila euro ciascuno, destinato proprio alla attivazione, predisposizione e gestione di tutta la procedura concorsuale, al fine di garantire elevati standard di qualità e la più ampia partecipazione nella fase di ideazione e progettazione degli interventi.

Il Comune di Capurso è stato il primo a pubblicare, il 15 luglio scorso, il bando del concorso di progettazione per il suo “Polo per l’Infanzia” [leggi qui]. Il costo stimato per la realizzazione dell’opera è pari 1.632.000 euro e i premi previsti sono: 15.000 euro per il primo classificato, 5.000 euro per il secondo e 3.000 euro per il terzo. Un ulteriore premio di 3.000 euro è previsto per il progetto, classificatosi tra il 4° e l’8° posto, elaborato dal gruppo di progettazione con l’età media più bassa.

Per quanto riguarda il Comune di Bari, invece, l’estratto del bando di concorso per la progettazione del Polo per l’Infanzia è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 29 luglio scorso, con rettifica del 30 (ne scrissi qui). Il termine di scadenza per l’invio delle proposte progettuali è fissato alle ore 12.00 del 28 ottobre 2019. Il costo stimato per la realizzazione dell’opera è pari a 2.203.200 euro e i premi previsti sono: 15.000 euro per il primo classificato, 7.500 euro per il secondo e 4.000 euro per il terzo. Anche nel bando del Comune di Bari è previsto un ulteriore premio di 4.000 euro per il progetto, classificatosi tra il 4° e l’8° posto, elaborato dal gruppo di progettazione con l’età media più bassa.

Lo scorso 2 agosto, infine, è stato pubblicato il bando per il concorso di progettazione del Polo per l’Infanzia previsto ad Altamura, nel popoloso quartiere di Trentacapilli [da qui ricostruisco come si è arrivati alla selezione di questo intervento]. In questo caso le proposte progettuali potranno essere inviate sino alle ore 12 del giorno 14 ottobre 2019. Il costo stimato per la realizzazione dell’opera è pari a 3.194.000 euro e i premi previsti sono: 15.000 euro per il primo classificato, 7.500 euro per il secondo e 4.000 euro per il terzo. Inoltre è previsto un ulteriore premio di 4.000 euro per il progetto, classificatosi tra il 4° e l’8° posto, elaborato dal gruppo di progettazione con l’età media più bassa.

In tutti e tre i bandi di concorso è prevista la riserva, da parte dei Comuni, di affidare al professionista vincitore la redazione dei successivi livelli di progettazione.

Auspico e sollecito la più ampia partecipazione possibile ai bandi ancora aperti (Altamura e Bari) da parte dei professionisti, specie dei più giovani, che sapranno certamente proporre soluzioni efficaci e innovative per interventi rivolti ai bambini largamente attesi dalle comunità dei comuni interessati, al fine di offrire servizi all’avanguardia e all’altezza delle aspettative dei cittadini. A questo proposito mi preme evidenziare come i bandi di concorso comunali, elaborati con il supporto della Task Force regionale appositamente istituita presso la Sezione “Istruzione e Università” e con il contributo offerto anche dagli ordini professionali, siano molto agili ed essenziali, senza particolari requisiti e ridondanti appesantimenti documentali, orientati esclusivamente a valorizzare e valutare la validità dell’idea progettuale, nonché ad agevolare la più ampia partecipazione dei professionisti interessati.

Aspettiamo con trepidazione l’esito dei concorsi di progettazione, così da procedere il più rapidamente possibile a dotare i comuni di Bari, Altamura e Capurso di tre importanti e innovativi luoghi di formazione e socializzazione destinati ai più piccoli.

ENZO COLONNA

 

STREET ART, SOTTOSCRITTI I DISCIPLINARI PER I PRIMI INTERVENTI FINANZIATI.

Sono stati sottoscritti questa mattina i disciplinari tra Regione Puglia, rappresentata dall’Assessore Loredana Capone, e i primi Enti finanziati nell’ambito dell’avviso “Promozione e sostegno della Street Art”, l’innovativa iniziativa finanziata con 450mila euro in tre anni, grazie ad un emendamento da me presentato alla legge di bilancio regionale per il 2019 [leggi qui].

La misura, ricordo, è una delle cinque azioni del programma della Regione Puglia “La Cultura si fa Strada”, approvato dalla Giunta regionale a giugno scorso, ed è destinata a promuovere e sostenere forme espressive visive in grado di contribuire a rigenerare e riqualificare luoghi e beni pubblici, con particolare riferimento alle aree degradate o periferiche.

Alla Call regionale avviata lo scorso 7 agosto [avevo scritto qui] e rivolta agli enti pubblici al fine di ricevere proposte per la realizzazione di questi interventi, hanno risposto ben 92 amministrazioni, tra comuni, scuole e università.

Tra questi, sono stati individuati i primi 12 interventi, “immediatamente cantierabili”, quelli per i quali i proponenti avevano previsto entro il 31 ottobre prossimo la conclusione dell’opera. Si tratta delle istanze presentate dai Comuni di Aradeo, Caprarica di Lecce, Gallipoli, Racale, Muro Leccese, Galatone, Sant’Agata di Puglia [nell’ultima foto, con il ViceSindaco Andrea Del Vento, al centro, e il dott. Antonio Lombardo della Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”], Vieste, Foggia, Vico del Gargano, Andria e dall’Istituto Scolastico Comprensivo “Bosco-Fiore” di Altamura [nella prima foto, assieme all’Assessore Capone, la Dirigente scolastica Eufemia Patella e il Prof. Giammarino Giacomobello].

Questi progetti sono stati finanziati in prima battuta con le risorse disponibili per il 2019 dal bilancio autonomo regionale (150mila euro). Per tutti gli altri il Governo regionale ha assunto, poche settimane fa, l’impegno ad assicurare la loro copertura finanziaria, avvalendosi di risorse del P.O. FESR.

Sono estremamente soddisfatto per gli esiti di questo percorso dal momento che questa iniziativa – unica nel suo genere tra tutte le regioni italiane (che sviluppa in scala regionale iniziative già sperimentate da diverse amministrazioni comunali), nata dalla mia disposizione inserita nell’ultima legge di bilancio e poi sviluppata con grande determinazione dall’Assessore Capone e dalla Sezione “Valorizzazione Territoriale” della Regione, diretta dalla dott.ssa Silvia Pellegrini – si propone di promuovere l’arte “di strada”, quale strumento di rigenerazione degli spazi urbani, in grado di avere significativi impatti sul territorio: sociali, culturali, artistici, urbani e anche turistici. Esattamente come accade già oggi in molte città d’Italia e d’Europa dove questa particolare forma di creatività contemporanea ha rappresentato l’innesco di energie vitali e positive, soprattutto dei più giovani, con un interesse crescente da parte di un pubblico sempre più vasto, soprattutto se elaborate ed accompagnate da processi di partecipazione e di coinvolgimento dal basso.

ENZO COLONNA

Nelle foto allegate, alcuni momenti della sottoscrizione dei disciplinari, tra cui quello con l’Istituto Scolastico Comprensivo Bosco-Fiore di Altamura. Il progetto della scuola altamurana propone – con il coinvolgimento degli alunni, docenti e artisti – di realizzare opere su una vasta parete di cemento che delimita l’area esterna alla Agorateca, la Biblioteca di Comunità avviata da qualche mese presso la scuola “Tommaso Fiore” (finanziata anch’essa con una misura regionale). Il contributo riconosciuto per questo intervento di Street Art è di 20.000 euro. Sulla candidatura della scuola hanno lavorato, in particolare, la dirigente Eufemia Patella, i docenti Vito Losurdo e Giammarino Giacomobello, con il supporto dell’Associazione Link, che gestisce la Biblioteca, e di altri volontari.

 

CONVEGNO A PUTIGNANO SULLA LEGGE REGIONALE IN MATERIA DI PEREQUAZIONE E COMPENSAZIONE URBANISTICA

Oggi pomeriggio, Convegno presso la sala consiliare del Comune di Putignano. Ci soffermiamo sulla legge regionale n. 18/2019 in materia di “perequazione, compensazione urbanistica e contributo straordinario per la riduzione del consumo di suolo”, da me presentata nel dicembre 2017 e approvata dal Consiglio regionale in via definitiva, con un’ampia maggioranza, il 9 aprile scorso.

Per saperne di più sulla legge e per il suo testo rinvio ad una delle mie note sull’argomento, da qui.