AL VIA LA MOSTRA “LE RIVOLUZIONI DEL 1799 A NAPOLI E ALTAMURA”.

Questa sera, ore 19, inaugurazione della mostra “Le rivoluzioni del 1799 a Napoli e Altamura”, promossa dal Circolo delle Formiche e dal Coordinamento Altamura 1799 nell’ex Conservatorio Santa Croce ad Altamura (via Santa Croce, 14).

La mostra, curata dal prof. Giuseppe Dambrosio e realizzata su progetto grafico di Antonio Cornacchia, racconta la Rivoluzione del 1799 ad Altamura e a Napoli.

Rimarrà aperta fino al 20 dicembre nei seguenti orari: 9.30-13.00/17.00-20.00.

INAUGURAZIONE UFFICIALE DI AGOR@DIO

Oggi, alle ore 15,30, in Agorateca (la Biblioteca di Comunità di Altamura, in Via Stefano Lorusso 1, presso la scuola media Tommaso Fiore) per l’inaugurazione ufficiale di Agor@dio dell’Associazione Link, alla presenza del direttore generale dell’Agenzia Nazionale Giovani Domenico De Maio.

Agor@dio è un progetto realizzato grazie ai fondi messi a disposizione dall’Agenzia Nazionale per i Giovani con il bando per la realizzazione del network delle radio digitali di “ANG inRadio”.

L’Agenzia è l’istituzione governativa che si occupa della gestione in Italia del capitolo Gioventù del programma Europeo Erasmus+, Corpo Europeo di Solidarietà e altre iniziative rivolte alle nuove generazioni.

Il Direttore dell’ANG che ha voluto questo progetto, grazie al quale sono nate ben 44 web radio su tutto il territorio nazionale, da alcune settimane sta visitando tutti i gruppi che stanno attivando le “antenne” locali di ANG inRadio, tra cui Agor@dio, una delle quattro finanziate in Puglia.

SPAZI COWORKING E MAKERSPACE/FABLAB, VIA LIBERA AI CONTRIBUTI REGIONALI IN FAVORE DI PROFESSIONISTI, AUTONOMI, MICROIMPRESE, START UP.

È stata approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, la delibera con la quale si stabiliscono i criteri e le modalità per l’assegnazione dei contributi finalizzati a supportare l’auto-imprenditorialtà e il lavoro autonomo attraverso l’accesso agli spazi di Coworking e Makerspace/FabLab presenti in Puglia.

Si dà, così, concreta attuazione all’art. 52 della Legge di Bilancio per il 2019 (legge regionale 28 dicembre 2018, n. 67) introdotto grazie ad un mio emendamento che destinava, a questo scopo, 600.000 euro in tre anni [ne avevo scritto qui].

L’obiettivo della misura è quello di riconoscere a soggetti che siano titolari di partita IVA o iscritti nella gestione separata dell’INPS, professionisti (giovani, soprattutto), microimprese, start up innovative, voucher del valore massimo di 3.000 euro per sostenere i costi finalizzati alla fruizione di postazioni e strumentazioni nell’ambito degli spazi di Coworking e Makerspace/FabLab presenti nella nostra regione e censiti nell’ambito dell’apposito elenco regionale istituito, nei mesi scorsi, dall’Assessorato al Lavoro della Regione.

L’obiettivo di questa iniziativa è, da un lato, quello di fornire un sostegno concreto a quanti si avviano ad una professione o ad un’impresa e, dall’altro, quello di valorizzare questi ambienti condivisi di lavoro, che consentono di avere ambienti adeguati dove potersi cimentare e che creano le condizioni per proficue collaborazioni professionali e integrazioni di competenze.

Come è noto, il Coworking è una modalità sempre più diffusa di organizzazione del lavoro che, superando la concezione dei tradizionali uffici o studi professionali, mira alla creazione di una comunità di lavoratori autonomi e “interdipendenti”, attraverso la condivisione di spazi fisici e strumenti di lavoro, l’instaurazione di proficue relazioni professionali, lo scambio reciproco di esperienze, conoscenze e competenze differenziate anche al fine di ottimizzare l’uso di risorse comuni e di creare percorsi professionali o la realizzazione di progetti imprenditoriali. Questi spazi, inoltre, possono rappresentare anche laboratori di animazione sociale e culturale rivolti alle comunità e aperti al contributo di tutti gli interessati, in grado di creare, in tal modo, reti e relazioni capaci di generare ricadute molto positive sul territorio.

Nei prossimi giorni sarà pubblicato l’Avviso, con modalità “a sportello”, che conterrà i termini e le modalità di presentazione delle istanze per accedere a questa misura per la quale sono stati destinati, per quest’anno, 200.000 euro, con l’obiettivo di elevare lo stanziamento annuo disponibile a 300.000 euro già dal prossimo anno.

Sono molto soddisfatto per l’attuazione di questa misura che avevo proposto nel bilancio regionale e che, credo, non ha precedenti da parte di altre regioni. Per questo e per il lavoro svolto, ringrazio lo staff dell’Assessorato al Lavoro, in particolare l’Assessore Sebastiano Leo e le dottoresse Luisa Anna Fiore e Monica Calzetta, rispettivamente dirigenti della Sezione “Promozione e Tutela del lavoro” e del Servizio “Rete regionale dei servizi per il lavoro”.

Esorto, inoltre, tutti gli interessati a monitorare il Bollettino Ufficiale della Regione Puglia per essere tempestivamente informati sulla pubblicazione dell’Avviso (su cui aggiornerò) in modo da poter cogliere questa importante opportunità e invito quanti, tra i fornitori dei servizi di Coworking e Makerspace/FabLab presenti in Puglia, non lo abbiano già fatto a iscriversi all’apposito elenco regionale, inviando l’istanza nelle forme e con le modalità previste dal bando (senza termini di scadenza) pubblicato nel BURP n. 82 del 21 giugno 2018 e scaricabile da questo link.

ENZO COLONNA

Nelle foto, insieme all’assessore Sebastiano Leo e a rappresentanti di diverse realtà di Coworking e Makerspace/FabLab operanti nel territorio pugliese che incontrammo presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Puglia il 24 gennaio 2018:

 

PRIMARI ALL’OSPEDALE DELLA MURGIA, COMPLETATE LE PRIME DUE PROCEDURE CONCORSUALI: GIÀ NOMINATO IL NUOVO PER IL REPARTO DI “ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA”.

Al “Perinei”, dopo anni, arrivano i primari per diversi reparti. Sono state completate, infatti, dalle apposite commissioni esaminatrici, le prime due procedure di valutazione per il conferimento degli incarichi quinquennali di direttore di struttura complessa (meglio conosciuti come “Primari”) che interessano l’Ospedale della Murgia.

In particolare, le procedure selettive completate riguardano l’incarico di Direttore del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) di Altamura e quello di Direttore di Struttura Complessa “Ortopedia e Traumatologiadel Presidio Ospedaliero della Murgia “Fabio Perinei”. Si tratta di Avvisi pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 4 giugno scorso [avevo scritto qui] e che consentiranno di superare definitivamente una lunga fase di transizione che ha visto queste strutture del tutto sprovviste di primari di ruolo e affidate a pur encomiabili e professionali “facenti funzione”.

Nel dettaglio, le commissioni esaminatrici, all’esito della fase di valutazione dei titoli e del colloquio, hanno sottoposto al Direttore Generale della ASL BA, Antonio Sanguedolce, i nominativi di una terna di candidati giudicati maggiormente idonei all’attribuzione degli incarichi messi a concorso.

Il Direttore Generale, per quanto riguarda il Direttore della Struttura Complessa di “Ortopedia e Traumatologia”, ha già provveduto a prendere atto delle risultanze della fase di valutazione e ha proceduto all’affidamento dell’incarico quinquennale al dott. Claudio Maria Mori. A breve seguirà il provvedimento per l’incarico di direttore del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura.

Sempre con riferimento al “Perinei”, nelle prossime settimane, pochi mesi al massimo, si svolgeranno le procedure di valutazione per l’individuazione dei primari di “Neurologia”, “Cardiologia”, “Chirurgia Generale”, “Ostetricia e Ginecologia” e “Urologia”, tutti concorsi già banditi e per i quali sono in corso gli adempimenti, non semplici, per la composizione delle relative commissioni di valutazione.

Sono molto soddisfatto per la chiusura di questi primi due concorsi che confermano come si proceda incessantemente, nel rispetto doveroso dei tempi e delle procedure imposte dalla legge, nella giusta direzione per dotare l’Ospedale della Murgia di tutte le necessarie figure apicali in grado di assicurare, in un contesto di maggiore stabilità e di migliore programmazione e organizzazione, servizi sanitari sempre più efficaci per i cittadini del vasto bacino territoriale murgiano che ha nel “Perinei” il suo punto di riferimento.

Finalmente, grazie al lavoro e all’impegno di tanti (in Regione e alla ASL Bari) e con il pieno supporto del Presidente della Regione Michele Emiliano, si sta concretizzando un rilancio vero dell’Ospedale della Murgia, come da me più volte auspicato e perseguito sin dal mio insediamento in Consiglio regionale, con numerose e costanti sollecitazioni.

È il segno di quel “nuovo corso della sanità pubblica” in Puglia cui ho in più circostanze fatto riferimento, che sta consentendo numerosissime assunzioni e stabilizzazioni, viste le tante procedure già completate, avviate e in molti casi prossime ad essere concluse, per il reclutamento di nuovi medici, figure professionali non mediche, tecnici, infermieri, operatori socio-sanitari, personale amministrativo, che contribuiranno a offrire servizi sanitari migliori, più efficienti e più tempestivi [v. qui, ad esempio oppure anche qui].

Si tratta di un lavoro complesso che la Regione sta mettendo in campo e che finalmente consente di vedere i primi risultati, concreti e importanti, dopo circa quindici anni di blocco imposto dal governo centrale e dopo una programmazione tanto necessaria quanto faticosa che ha richiesto anche l’assunzione di scelte difficili.

Formulo, infine, i miei auguri di buon lavoro al dott. Mori che spero di poter conoscere presto e che, a poco più di 42 anni, come si può ricavare dal suo ricco curriculum disponibile nel sito della ASL barese, può vantare una consolidata e significativa esperienza formativa, professionale e scientifica in Italia e all’estero. Come Comunità murgiana, confidiamo ora nel suo lavoro, forte anche di tutta l’ottima equipe del reparto di Ortopedia dell’Ospedale della Murgia.

Ai vertici dell’Azienda Sanitaria di Bari rinnovo l’incoraggiamento e il sostegno a proseguire con determinazione nell’opera, in corso da un paio di anni, di potenziamento, strutturazione piena e rilancio del presidio ospedaliero della Murgia.

ENZO COLONNA

DALLA REGIONE QUASI 14 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI SULLA VIABILITÀ DEI COMUNI PUGLIESI, TRA CUI ALTAMURA (STRADA “CENZOVITO”), GRAVINA (STRADA “SALSA”) E ALBEROBELLO (STRADE TURISTICHE E RIPRISTINO DI ALCUNE VIE E PIAZZE).

Quasi 14 milioni di euro dalla Regione Puglia per interventi sulla viabilità. È quanto deliberato nei giorni scorsi dal Governo regionale, su proposta dell’Assessore alle “Opere Pubbliche” Gianni Giannini e a seguito della manovra di assestamento e variazione del bilancio 2019 approvato la settimana scorsa dal Consiglio regionale.

In particolare, la deliberazione ha rimodulato e incrementato (considerato anche il rilevante numero, ben 97, di istanze relative a interventi sulla viabilità di competenza comunale) le risorse dei due avvisi pubblicati lo scorso luglio e finalizzati a finanziare, l’uno, interventi di realizzazione e manutenzione di opere pubbliche e di pubblico interesse di comuni e province e, l’altro, interventi di ripristino di opere danneggiate da calamità naturali.

Tali misure, previste dalla legge regionale 13 del 2001, sono finanziate annualmente con risorse del bilancio autonomo della Regione e sono gestite e sviluppate grazie al lavoro dello Staff della Sezione regionale “Lavori pubblici”, diretta dall’ing. Antonio Pulli.

Si tratta di un’ottima notizia per molti comuni individuati, che vedranno realizzate opere di manutenzione della propria rete stradale, che spesso versa in pessimo stato e per la quale non vi sono risorse finanziarie proprie.

Sono 10 gli interventi finanziati nell’area barese (2 ad Alberobello e uno per Altamura, Gravina in Puglia, Noicattaro, Putignano, Castellana Grotte, Bitetto, Rutigliano, Turi). Tra i beneficiari ci sono, appunto, anche i Comuni di Altamura, Gravina e Alberobello.

Il Comune di Altamura, nel settembre scorso, ha candidato al bando un intervento di adeguamento e completamento della strada vicinale “Cenzovito”, un tratto di collegamento tra la strada comunale esterna n. 47 “Contenisio” e la SP n. 173 “Cassanese”, in prossimità della Statale 96 tra le stazioni di Pescariello e Mellitto. Per la realizzazione di quest’opera, il cui costo è stato stimato dal Comune complessivamente in 222mila euro, il contributo regionale ammonta a 177mila euro.

Sono perciò soddisfatto che, anche quest’anno, ad Altamura si sia colta questa ulteriore opportunità offerta dalla Regione con i bandi dedicati alla realizzazione e manutenzione delle opere pubbliche e di pubblico interesse, che avevo più volte segnalato alle comunità del territorio murgiano. Ricordo, infatti, che lo scorso anno, grazie a queste stesse misure, furono finanziati gli interventi di ripristino di alcuni fabbricati del complesso di Fornello (già realizzati) con un contributo regionale di 50mila euro, nonché i lavori ripristino dei prospetti esterni, dei solai dell’auditorium e della recinzione esterna della scuola Tommaso Fiore (in parte realizzati sulla copertura) per i quali il Comune ha ricevuto fondi regionali per 85mila euro.

Al Comune di Gravina sarà, invece, assegnato un contributo di 119.500 euro per lavori di messa in sicurezza della strada comunale “Salsa”, alla periferia est della città, un progetto stimato in 150mila euro che prevede anche la ricostruzione dei muri di sostegno crollati a seguito delle piogge e delle nevicate degli ultimi anni.

Infine, il Comune di Alberobello sarà destinatario di due finanziamenti regionali: 79.910 euro per lavori di ripristino di alcuni muretti a secco a delimitazione di strade vicinali che attraversano l’agro comunale in zone particolarmente interessate dal flusso turistico (intervento stimato in 99.900 euro) e 39.915 euro per il progetto finalizzato al ripristino e messa in sicurezza di alcune piazze, marciapiedi e vie pubbliche (il cui costo è pari a 49.900 euro).

ENZO COLONNA

PROROGA PIANO CASA, L’ACCESA POLEMICA POLITICA HA IMPEDITO DI RAGGIUNGERE UN PUNTO DI MEDIAZIONE AVANZATO, ASSOLUTAMENTE POSSIBILE.

La discussione svoltasi oggi in Consiglio regionale sulla proposta di legge finalizzata a prorogare al 31 dicembre 2020 il termine di applicazione degli interventi previsti dalla legge regionale sul cosiddetto “Piano Casa” è stata caratterizzata da animosità e toni duri tra maggioranza e opposizioni, oltre che all’interno della stessa maggioranza di governo, al punto da non consentire di raggiungere un obiettivo, in realtà, ampiamente condiviso (appunto, la proroga) al fine di continuare ad assicurare sostegno al settore dell’edilizia.

In Aula, infatti, si sono con forza confrontate due diverse visioni dell’urbanistica, entrambe comprensibili, legittime e portatrici di elementi di veridicità e ragionevolezza, che, però, non si è stati in grado di ricondurre a sintesi, nonostante ci fossero, in realtà, tutti i presupposti per raggiungere un punto di mediazione avanzato tra due posizioni non del tutto inconciliabili.

In tal senso, certamente, militava l’emendamento da me proposto all’art. 4 della legge regionale 30 luglio 2009, n. 14 (recante “Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio esistente”) finalizzato proprio a individuare, al di fuori di ideologiche contrapposizioni, un punto di equilibrio possibile, in modo del tutto coerente con la disciplina in materia di perequazione e compensazione urbanistica approvata dal Consiglio regionale nella scorsa primavera (l.r. 30 aprile 2019, n. 18, recante “Norme in materia di perequazione, compensazione urbanistica e contributo straordinario per la riduzione del consumo di suolo”).

In particolare, l’emendamento da me presentato [è possibile leggere il testo della proposta di legge e dei relativi emendamenti depositati da qui] era finalizzato ad affrontare il tema generale e più spinoso dei cambi di destinazione d’uso, con riferimento agli interventi di demolizione e ricostruzione realizzati non solo nelle aree produttive (zone D) ma anche in quelle destinate a servizi, attrezzature ed impianti di interesse generale (zone F), prevedendo che le volumetrie derivanti dagli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici non residenziali, che insistano su aree non destinate alla residenza dagli strumenti urbanistici, possano essere utilizzate a fini residenziali solo nell’ambito di uno specifico piano adottato dal comune (Piano di Intervento ex art. 10 della l.r. 18/2019 o Programma Integrato di Rigenerazione Urbana ex art. 2 della l.r. 21/2008).

In tal modo si sarebbe andati certamente incontro alle argomentazioni di chi contesta la possibilità, oggi prevista dalla norma, di modificare, in sede di demolizione e ricostruzione, la destinazione d’uso di un immobile a prescindere dalla vocazione dell’area su cui insiste, così come definita dallo strumento urbanistico vigente, senza però precludere del tutto l’eventualità di operare in tal senso solo nell’ambito di un piano tutto orientato alla riqualificazione e rigenerazione urbana da realizzarsi appunto con il ricorso agli strumenti della compensazione urbanistica e delle misure premiali.

Il fragore del dibattito, però, non ha consentito di affrontare con pacatezza e serenità il merito della questione, precludendo la possibilità di trovare un compromesso tra posizioni solo apparentemente molto distanti.

Mi auguro che alla ripresa dei lavori consiliari si possa valutare con maggiore tranquillità la soluzione da me prospettata che consentirebbe di raggiungere l’obiettivo ampiamente condiviso di prorogare il Piano Casa e, conseguentemente, gli effetti benefici che lo stesso ha prodotto e può continuare a produrre per tutto il comparto edilizio, superando taluni aspetti di obiettiva criticità che sono stati evidenziati da più parti.

ENZO COLONNA

CONCORSO REGIONALE PER 162 POSTI DI COLLABORATORE AMMINISTRATIVO IN ENTI E AZIENDE DEL SISTEMA SANITARIO PUGLIESE

Segnalo questo concorso pubblico unico regionale (per titoli ed esami) per la copertura a tempo indeterminato di 162 posti di collaboratore amministrativo professionale (categoria D) in diversi Enti e Aziende del sistema sanitario regionale il cui bando è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 131 del 14 novembre 2019.

La procedura concorsuale è gestita, per l’intera Regione, dalla ASL della provincia Barletta Adria Trani.

Dei 162 posti complessivamente disponibili, 52 sono riservati per la mobilità interna, così ripartiti:

  • 36 per l’ASL Lecce (di cui 13 riservati)
  • 33 per l’ASL Barletta-Andria-Trani (di cui 7 riservati)
  • 32 per l’ASL Taranto (di cui 12 riservati)
  • 28 per l’ASL Bari (di cui 10 riservati)
  • 14 per l’ASL Brindisi (di cui 5 riservati)
  • 12 per l’AOU Policlinico (di cui 3 riservati)
  • 6 per l’IRCCS “S. de Bellis” di Castellana (di cui 2 riservati)
  • 1 per l’IRCCS Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari

Per partecipare al concorso, oltre ai consueti requisiti generali, è necessario, altresì, essere in possesso di laurea (vecchio ordinamento), laurea specialistica o magistrale in giurisprudenza, economia e commercio o scienze politiche o titoli equipollenti, oppure laurea triennale di alcune specifiche classi.

L’iter del concorso prevede diverse fasi di selezione: una eventuale prova preselettiva qualora i partecipanti siano più di 1000 e tre prove di esame (scritta, pratica, orale).

La domanda di partecipazione dovrà essere inviata entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (non ancora avvenuta), esclusivamente in via telematica utilizzando il form on-line disponibile alla voce Albo Pretorio, nella sezione “Concorsi/Domande on-line”, sottosezione “Concorso di Collaboratori Amministrativi” del sito internet istituzionale (https://www.sanita.puglia.it/web/asl-barletta-andria-trani).

A partire dalle ore 10.00 del giorno successivo alla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale ed entro le ore 24.00 dell’ultimo giorno utile, la piattaforma on-line consentirà l’accesso alla procedura di compilazione della domanda.

Questa procedura concorsuale è un’ulteriore conferma di quel “nuovo corso della sanità pubblica” in Puglia cui ho in più circostanze fatto riferimento, che sta consentendo numerosissime assunzioni e stabilizzazioni, viste le tante procedure già concluse, avviate e in molti casi prossime ad essere concluse, per il reclutamento di nuovi medici, figure professionali sanitarie, tecnici, infermieri, operatori socio-sanitari e personale amministrativo.

ENZO COLONNA

DALLA REGIONE CONTRIBUTI AI COMUNI PER LA REDAZIONE DEI PIANI DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE (PEBA).

È stato pubblicato oggi nel Bollettino regionale (BURP n. 140 del 3 dicembre 2019) l’Avviso regionale rivolto ai Comuni del territorio pugliese e finalizzato ad assegnare contributi finanziari per la redazione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), uno strumento previsto dalla legge 28 febbraio 1986, n. 41 allo scopo di rendere maggiormente accessibili e fruibili, per tutti i cittadini, gli edifici pubblici e gli spazi urbani.

Si dà attuazione, in tal modo, a una disposizione prevista nella legge di bilancio per il 2019 (art. 87 della l.r. n. 67/2018) che ha stanziato 200.000 euro all’anno (e per tre anni) proprio al fine di sostenere i Comuni nella redazione dei PEBA.

L’Avviso prevede contributi di 5.000 euro per i comuni fino a 30.000 abitanti e di 10.000 euro per i comuni oltre 30.000 abitanti.

Le domande (dal contenuto molto essenziale) dovranno essere trasmesse entro 10 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso nel BURP. L’ordine cronologico delle istanze, l’entità del cofinanziamento assicurato dal comune e il numero degli abitanti sono i parametri che determineranno il riconoscimento del contributo.

Si tratta di una piccola ma significativa misura che ha lo scopo di incentivare i Comuni a predisporre strumenti utili a garantire alle persone con disabilità una più agevole accessibilità agli edifici pubblici o di interesse pubblico, nonché agli spazi urbani nelle realtà in cui vivono.

Il mio invito, pertanto, è rivolto alle amministrazioni locali affinché non perdano questa opportunità. Ringrazio, infine, per il lavoro svolto, la Sezione “Politiche Abitative” della Regione Puglia, diretta dall’ing. Luigia Brizzi.

ENZO COLONNA

LEGGE REGIONALE DI VARIAZIONE E ASSESTAMENTO DEL BILANCIO 2019: POTENZIAMENTO SISTEMA SANITARIO REGIONALE, SOSTEGNO PER I MALATI ONCOLOGICI E PER QUELLI COLPITI DA MALATTIE RARE.

Dopo una lunga maratona in Consiglio regionale, iniziata in mattinata e conclusasi solo a tarda sera, è stata approvata nei martedì scorso (26 nov.) la legge regionale di assestamento e variazione del bilancio 2019, una “mini-manovra” finanziaria che mobilita, complessivamente, circa 50 milioni di euro e che introduce una serie di misure importanti nei più svariati ambiti [da qui è possibile leggere il testo della legge pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia del 30 novembre 2019].

Provo a passare in rassegna, tra i tanti, solo alcuni punti che considero tra i più rilevanti.

Risorse aggiuntive a favore del Servizio Sanitario Regionale.
Ulteriori 9 milioni di euro sono stati stanziati come risorse aggiuntive a favore del S.S.R. al fine di far fronte alle maggiori spese di investimento sostenute dalle ASL nel corso del 2019 (v. art. 7, legge di assestamento bilancio 2019).

Scuola di specializzazione (area medica).
Ammonta a 4 milioni di euro lo stanziamento di bilancio destinato a finanziare i contratti per la formazione medica specialistica, al fine di accrescere le possibilità di accesso dei medici alle Scuole di specializzazione di area sanitaria delle Università pugliesi. In questo modo sarà possibile rispondere più efficacemente al fabbisogno regionale di medici specialisti e migliorare, complessivamente, l’offerta sanitaria nella nostra regione in modo da offrire un servizio migliore e più tempestivo ai cittadini, anche in termini di abbattimento delle liste di attesa (art. 9, legge di assestamento).

Sostegno alle famiglie dei malati oncologici.
È stata innalzata sino a un milione di euro (rispetto ai 200 mila inizialmente previsti) la dotazione finanziaria destinata a garantire continuità assistenziale domiciliare ai malati oncologici in fase di gravità avanzata, contribuendo così a fornire un aiuto concreto alle famiglie (art. 8, legge di assestamento).

Contributi a favore di pazienti oncologici per l’acquisto di parrucche.
Con l’approvazione di un emendamento a mia firma, è stata introdotta una modifica alla legge regionale 2 maggio 2017 n. 8, nel senso di consentire ai pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia che presentino un’alopecia iatrogena definitiva, la possibilità di ottenere ogni due anni la concessione di un contributo per l’acquisto di parrucche (art. 50, legge di assestamento).

Trattamenti di cura delle malattie rare svolti fuori regione.
Abbiamo approvato, grazie a un emendamento proposto dal Presidente del Consiglio regionale, la norma che estende anche ai pazienti maggiorenni il rimborso per i trattamenti di cura delle malattie rare svolti fuori regione. Fino all’entrata in vigore di questa importante novità, il riconoscimento delle spese per terapie non erogate dal sistema sanitario pugliese era previsto solo per i minori di 18 anni. Ora questa possibilità sarà estesa a tutti i pazienti costretti a recarsi al di fuori della Puglia per ottenere cure specialistiche non possibili nella nostra regione, consentendo in tal modo un significativo avanzamento sul terreno del diritto alla salute per tutti i cittadini (art. 47, legge di assestamento).

ENZO COLONNA

SEQUESTRATA EX DISCARICA DI ALTAMURA. ORA, GLI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA.

Sequestrata questa mattina l’ex discarica in contrada Le Lamie (lungo la strada Altamura-Laterza) dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari. Un sequestro preventivo dell’impianto disposto dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura barese, in seguito alle indagini delegate al Noe e all’Arpa Puglia. Ho appreso la notizia poco fa attraverso diversi organi di informazione.

Da qui, per esempio, l’articolo dell’edizione online della Gazzetta del Mezzogiorno; Da qui, Altamuralife.it.

Avevo fornito alcuni elementi di chiarezza e di informazione in una mia nota di due settimane fa, disponibile qui.

Sono stati riscontrati, si apprende dalla stampa, problemi e difetti in ordine agli adempimenti connessi alla gestione post-operativa della discarica (quella successiva, per intenderci, all’esercizio) che devono essere assicurati dal soggetto gestore fino a che l’ente competente (la Provincia, ora Città Metropolitana, in questo caso) non accerti che la discarica non comporta alcun rischio per la salute e per l’ambiente. La fase post-operativa, come avevo spiegato nella mia precedente nota, contempla una serie di interventi e operazioni, ad esempio: rete di raccolta e smaltimento acque meteoriche; sistema di drenaggio del percolato; rete di captazione, adduzione, riutilizzo e combustione del biogas; capping (copertura) e sistema di impermeabilizzazione sulla superficie; pozzi e relativa attrezzatura di campionamento delle acque sotterranee; asportazione del percolato, garantendo il mantenimento dello stesso al minimo livello minimo; sistema di recinzione e cancelli di tutta l’area, ecc., ovviamente il tutto accompagnato da controlli e manutenzione costanti per mantenere in buona efficienza tutto questo sistema.

Una volta accertata la natura dei problemi emersi nella fase delle indagini e verifiche effettuate (che ignoro), sarà necessario che tutti gli enti territoriali coinvolti (la Città Metropolitana, ente competente in materia di discariche, il Comune, con il supporto già assicurato dalla Regione e, mi auguro, anche del Ministero dell’Ambiente) pongano in essere tutto quanto è nelle rispettive competenze e possibilità per effettuare gli interventi diretti a scongiurare rischi per la collettività e per l’ambiente e per assicurare, considerato il fallimento del soggetto gestore, la regolare prosecuzione della gestione post-operativa sino alla definitiva chiusura della discarica. Tutto questo passa, in primo luogo, dalla verifica, nell’immediato, della sussistenza delle garanzie (fideiussioni, polizze, ecc.) che il gestore era tenuto a prestare.