AVVISO REGIONALE UTILIZZO SPAZI SCOLASTICI IN ORARI EXTRACURRICOLARI, FINANZIATI 41 PROGETTI, DI CUI 12 NEL BARESE (TRA QUESTI DUE AD ACQUAVIVA E QUELLO DEL LICEO “CAGNAZZI” DI ALTAMURA).

Con la determinazione del Dirigente della Sezione regionale “Istruzione e università” n. 169 del 16 dicembre 2019 è stata approvata la graduatoria dei progetti candidati dagli Istituti scolastici pugliesi all’avviso regionale finalizzato alla concessione di contributi straordinari per il pieno utilizzo degli spazi scolastici, pubblicato lo scorso 10 ottobre [che avevo più volte segnalato nei mesi scorsi, v. qui ad esempio].

Si tratta di una innovativa misura finalizzata a valorizzare appieno gli spazi e le strutture disponibili nelle scuole con attività svolte negli orari extracurricolari che favoriscano l’interazione con il territorio e, al contempo, anche di contrasto all’abbandono scolastico.

Con questa iniziativa, ricordo, la Regione ha dato attuazione a una norma inserita, su proposta mia e dei miei colleghi di gruppo (Mimmo Santorsola e Sebastiano Leo), nella legge regionale di stabilità per il 2019 (art. 53, l.r. 67/2018), che destinava 200mila euro del bilancio regionale per l’anno in corso (con analoga dotazione finanziaria per gli anni 2020 e 2021) a istituti scolastici secondari di 2° grado per progetti di carattere culturale e sociale, da svolgersi negli spazi scolastici in orari extracurricolari, presentati anche su proposta di associazioni studentesche [ne scrissi qui].

In considerazione della significativa partecipazione all’avviso da parte delle comunità scolastiche (ben 63 progetti candidati), con la legge di assestamento del bilancio regionale approvata poche settimane fa dal Consiglio (n. 52 del 30 novembre 2019) abbiamo incrementato la dotazione finanziaria con ulteriori 200 mila euro.

In questo modo è stato possibile finanziare tutti i 41 progetti ritenuti ammissibili (vale a dire quelli che, nella valutazione, hanno raggiunto il punteggio minimo di 60 punti su 100) che beneficeranno di contributi pari circa a 10 mila euro ciascuno.

Tra i progetti premiati, sono 12 quelli presentati da Istituti dell’area metropolitana barese, in particolare i seguenti: Liceo Classico “Cagnazzi” di Altamura; Liceo “Don Milani” e IISS “Colamonico-Chiarulli” di Acquaviva delle Fonti; Polo liceale “Majorana-Laterza” di Putignano; Polo Scolastico “Alpi-Montale” di Rutigliano; ITET “Salvemini” di Molfetta; Liceo Scientifico “Salvemini”, Liceo classico “Socrate”, IIS “Marco Polo”, IISS “Marconi-Hack”, IISS “Di Savoia-Calamandrei”, Liceo “Bianchi-Dottula” di Bari.

Mi fa particolarmente piacere per la selezione dei due progetti presentati dalle scuole di Acquaviva delle Fonti e di quello proposto dal Liceo Cagnazzi di Altamura, la mia città. Quest’ultimo si propone di valorizzare gli spazi della struttura che ospita l’istituto (ex Convitto Cagnazzi) e attuare azioni di potenziamento delle capacità degli studenti, dando continuità a un lavoro di ricerca e ricognizione storica incentrato sugli eventi legati al “Campo 65”, ubicato tra Altamura e Gravina, che durante la 2^ guerra mondiale fu campo di prigionia (tra i più grandi d’Italia) di militari alleati, poi campo di addestramento per i partigiani slavi e, infine, nel dopoguerra centro per i profughi provenienti dalla Venezia Giulia, dalla Dalmazia, dall’Africa. Secondo la scheda di candidatura presentata dal Liceo altamurano (per cui ringrazio il preside Biagio Clemente, il prof. Piero Castoro e gli studenti coinvolti), il progetto sarà attuato in sinergia con l’Associazione “Campo 65”, da diversi mesi attiva sul territorio, e coerente con altre iniziative in corso mirate a valorizzare questo prezioso luogo della memoria del novecento. Prevede, in particolare, diverse attività tra cui lo studio, archiviazione, traduzione dei materiali storici e iconografici, l’allestimento di una mostra itinerante, la realizzazione di un video-documentario e di una rappresentazione teatrale.

Sono davvero soddisfatto per questa misura regionale e del lavoro messo in campo dalle comunità scolastiche pugliesi. Sono certo che tutti i progetti finanziati consentiranno di svolgere attività di carattere culturale e sociale aggiuntive rispetto al normale orario scolastico, valorizzando in questo modo le capacità e le potenzialità creative e progettuali degli studenti e proponendo la scuola come luogo comune di crescita civile e di integrazione con il territorio.

Ringrazio, per il prezioso lavoro svolto, l’Assessore Sebastiano Leo e lo Staff della Sezione regionale “Istruzione e Università”, diretta dall’arch. Maria Raffaella Lamacchia.

ENZO COLONNA

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Di seguito, un articolo del Quotidiano del Sud del 21 dicembre 2019.

APPROVATO BILANCIO REGIONALE 2020. PROROGATE AL 31 DICEMBRE 2020 LE MISURE DEL PIANO CASA.

Approvata poco fa (ore 19) la legge collegata al bilancio regionale 2020.

Quest’anno si è proceduto con un testo essenziale. Solo alcune norme essenziali, ad esempio:

  • 75 milioni ulteriori al sistema sanitario regionale;
  • quota di cofinanziamento regionale dei programmi comunitari gestiti dall Regione;
  • circa 15 milioni per assicurare copertura a proposte di legge in corso di approvazione (tra cui l’omnibus di cui scrivo più avanti).

Tra gli otto articoli, uno (il 7, v. immagine), con cui si è disposta la proroga sino al 31 dicembre 2020 del misure del cosiddetto “piano casa” (l.r. 14/2009).

A gennaio riprenderemo con una legge regionale “omnibus” in cui potranno essere inserite disposizioni e misure di varia natura (quelle che ordinariamente vengono previste nelle leggi di bilancio). In questa sede si prevede di riprendere la discussione sulle proposte (di diverso tenore) di modifica della legge sul piano casa avanzate nelle ultime settimane. Intanto, per ora, si è disposta la proroga.

PINOCCHIO, LA PUGLIA, LA MURGIA.

Arriva nelle sale cinematografiche “Pinocchio” di Matteo Garrone, con protagonisti Roberto Benigni (Geppetto), Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini (Gatto e Volpe), Gigi Proietti (Mangiafuoco) e il bambino attore straordinario Federico Ielapi (Pinocchio).

Parte della lavorazione del film, nella primavera scorsa e per quasi due mesi, si è svolta in Puglia, in particolare ad Altamura, Gravina, Spinazzola, Ostuni, Fasano, Monopoli, Polignano, Noicattaro.

Ad Altamura, la base della troupe era presso la Masseria Jesce. In una masseria adiacente (Patrone), sono state effettuate le riprese. Nelle immagini, alcuni momenti del lavoro in notturna (con quella che, nel film, è la Casa della Fata Turchina) risalenti al 21 maggio scorso.

La magia del cinema, la magia delle favole, la magia dei nostri luoghi e della nostra Murgia, la magia affabulatoria delle parole di Donato Laborante (Emar), custode dei luoghi e soprattutto della loro anima, a cui va la mia gratitudine per aver assolto al dovere di ospitalità e guida nei confronti di regista, attori, troupe.

Il film è una coproduzione internazionale. Si è avvalsa del sostegno di RAI Cinema, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nonché del contributo di Apulia Film Fund della Regione Puglia (267.500 euro, con una spesa sul territorio di 711.666 euro) e del sostegno logistico e organizzativo di Apulia Film Commission. Per la realizzazione del film sono state impiegate 50 unità lavorative pugliesi.

Apulia Film Commission è una fondazione costituita circa quindici anni fa che ha come socio fondatore la Regione Puglia e come soci una quarantina di comuni pugliesi. La Fondazione Apulia Film Commission, in particolare, ha l’obiettivo, con risorse e coordinamento dell’amministrazione regionale, di attrarre le produzioni audiovisive nel territorio regionale.

Spero che nei prossimi mesi possa andare a buon fine un’altra operazione, il cui tentativo sto seguendo da oltre un anno, e che possano essere superate alcune difficoltà che ne hanno impedito sinora la realizzazione: un’altra grande produzione televisiva/cinematografica a cui, attraverso l’Apulia Film Commission (che ringrazio per il grande lavoro che sta svolgendo), abbiamo fatto conoscere, con conseguente e inevitabile “innamoramento”, il territorio murgiano e i nostri luoghi.

ENZO COLONNA

CARCINOMA COLON-RETTO, AL VIA LA CAMPAGNA DI SCREENING GRATUITO. INTANTO SI PROCEDE PER AVVIARE LO SCREENING CON TEST HPV-DNA PER LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA COLLO DELL’UTERO.

Sono molto soddisfatto per l’avvio del programma regionale di screening finalizzato alla prevenzione del carcinoma del colon-retto che è stata presentata ieri, in Regione Puglia, dal Presidente Michele Emiliano e dal Direttore del Dipartimento Politiche per la Salute, Vito Montanaro.

Si tratta di un programma di prevenzione completamente gratuito, offerto dal nostro Servizio Sanitario al fine di individuare tempestivamente piccole formazioni benigne che potrebbero, poi, evolvere in un tumore maligno.

Lo screening si rivolge, per quest’anno, a una platea di circa 560 mila donne e uomini pugliesi, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, che verranno invitati, con un’apposita comunicazione inviata direttamente a casa dalla loro ASL di riferimento, ad effettuare l’esame del sangue occulto nelle feci attraverso un kit distribuito gratuitamente in farmacia. Il campione prelevato, adeguatamente conservato, dovrà essere poi riconsegnato in farmacia che provvederà a recapitarlo a uno dei laboratori preposti per lo svolgimento di questa analisi. In caso di esito negativo, il risultato dell’esame sarà trasmesso direttamente a casa, mentre in caso di esito positivo la ASL provvederà a contattare telefonicamente l’interessato al fine di convocarlo per ulteriori approfondimenti clinici, a cominciare dalla colonscopia.

Nel primo biennio saranno complessivamente 1,2 milioni i pugliesi che riceveranno le lettere di invito che sono già partite visto che, da quanto emerso questa mattina, ad oggi, sono già state ricevute da circa 50mila pugliesi nella fascia d’età tra i 50 e 69 anni (di questi in 5mila hanno svolto l’esame e 720 sono stati convocati dall’Asl per ulteriori accertamenti). Lo screening sarà ripetuto sugli stessi cittadini a distanza di due anni. Auspico, dunque, un’ampia adesione da parte dei cittadini interessati al programma di screening avviato.

Si tratta di una iniziativa molto utile che conferma l’impegno e l’attenzione con cui la Regione Puglia sta sviluppando e rafforzando le politiche di prevenzione, attraverso la diagnosi precoce, al fine di ridurre il rischio di insorgenza o sviluppo di alcune patologie, come già fatto (per esempio) anche per il carcinoma della mammella o per il del tumore alla cervice uterina.

Con riferimento a quest’ultimo, il percorso di attivazione del programma di screening basato sul test primario HPV-DNA, che ho direttamente seguito con diverse iniziative di sollecitazione nell’ultimo anno e mezzo [leggi qui, ad esempio], è in via di completamento con la contrattualizzazione già avvenuta, da parte delle ASL pugliesi, della ditta fornitrice dei sistemi diagnostici di ultima generazione per la prevenzione e l’individuazione del carcinoma del collo dell’utero  (scelta a seguito di apposita gara di appalto gestita, per tutte le amministrazioni sanitarie pugliesi, dalla ASL di Brindisi e dopo aver superato un contenzioso amministrativo). Così, con le attrezzature già pronte e il personale già formato, il nuovo programma di screening è in procinto di partire. Si prevede l’avvio entro il primo trimestre del 2020, una volta completata l’infrastruttura informatica e la messa in rete delle strutture distribuite sul territorio regionale. Invito i vertici della sanità pugliese e i responsabili dei dipartimenti di prevenzione delle Asl pugliesi a procedere con decisione verso questo obiettivo ormai alla portata.

Ricordo che con il test HPV-DNA potranno essere sottoposte a screening tutte le donne nella fascia di età 30-64 anni, con un esame da effettuarsi ogni cinque anni finalizzato a individuare la presenza del DNA del virus HPV (papilloma virus umano) ritenuto una tra le principali cause del cervicocarcinoma. In tal modo il PAP test, sinora utilizzato ogni tre anni per lo screening, sarà effettuato solo in una seconda fase e solo per le donne risultate positive al test HPV. Per le donne di età inferiore a 30 anni, invece, si proseguirà con il PAP test a cadenza triennale. Questa differente cadenza dei richiami (cinque anni per il test HPV-DNA e tre anni per il PAP test attualmente utilizzato) determinerà, con un più avanzato programma di screening, vantaggi evidenti per le donne pugliesi, oltre che riflessi positivi per il sistema sanitario regionale in termini organizzativi e di riduzione della spesa.

Ringrazio il Presidente della Regione Michele Emiliano, il Direttore del Dipartimento “Promozione della Salute” Vito Montanaro e le Aziende sanitarie pugliesi per l’impegno profuso in questi programmi di prevenzione.

ENZO COLONNA

TORRENTE JESCE, LAVORI DI RISANAMENTO E SISTEMAZIONE IDRAULICA: IMMINENTE LA CHIUSURA DI TUTTI I PROCEDIMENTI PRELIMINARI. A GENNAIO 2020 LA GARA D’APPALTO PER I LAVORI.

Ultimi passaggi amministrativi per l’intervento di risanamento e sistemazione idraulica del Torrente Jesce, che attraversa per diversi chilometri i territori di Altamura e Matera.

Dopo l’avvio del procedimento finalizzato all’esproprio delle aree interessate dalle opere, circa un mese fa è stata adottata la deliberazione con la quale il Commissario straordinario del Consorzio di bonifica “Terre d’Apulia”, Alfredo Borzillo, ha dichiarato la pubblica utilità, urgenza e indifferibilità delle opere. Si tratta di un provvedimento (i cui termini di pubblicazione nell’albo pretorio comunale sono scaduti un paio di giorni fa) indispensabile per poter disporre materialmente delle aree private interessate dai lavori, anche attraverso la loro occupazione d’urgenza.

Inoltre, è stata conclusa la procedura di verifica del progetto esecutivo (la cui redazione era stata affidata nell’aprile scorso) e tra pochi giorni si procederà alla sua validazione. Chiusa questa fase, l’obiettivo è pubblicare per metà gennaio 2020 il bando di gara per l’affidamento dei lavori, che cosi potrebbero partire nel mese di giugno prossimo.

Prima dell’avvio dei lavori, sarà comunque necessaria l’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Altamura, della deliberazione di presa d’atto del progetto esecutivo a fini urbanistici ed espropriativi delle aree interessate, provvedimento che mi auguro possa avvenire in tempi rapidi.

Dunque, siamo alle tappe finali di questa lunga e complessa procedura che porterà alla realizzazione dei necessari e molto attesi interventi di sistemazione del canale, grazie ai quali saranno risolti i problemi legati alla stagnazione delle acque e agli straripamenti, che negli ultimi anni, più volte (specie dopo copiose precipitazioni), hanno causato danni e disagi in particolare ai proprietari residenti delle campagne di Carpentino-Barone e Murgia Catena, nel territorio di Altamura.

Per questo importante progetto, ricordo, la Regione ha stanziato (a fine 2016) cospicue risorse pari a 8.800.000 euro (a valere sul POR Puglia 2014-2020). Dopo numerosi incontri, riunioni, pareri e una positiva interlocuzione tra tutte le amministrazioni coinvolte, comitati di titolari di aziende e terreni delle zone interessate, associazioni ambientaliste, che ha portato il Consorzio di Bonifica a ridimensionare il progetto originario, limitandone l’impatto ambientale anche al fine di non pregiudicare un’area di straordinaria bellezza e di grande interesse storico e paesaggistico, si è giunti nel luglio 2018 al provvedimento che ha dato il via libera sotto il profilo della valutazione di impatto ambientale [leggi qui, una mia nota del febbraio 2017 sul sopralluogo effettuato con rappresentanti del Comitato Via regionale].

Ad esito della rimodulazione del progetto, l’impegno finanziario complessivo per quest’opera è pari a 7,7 milioni di euro, di cui poco meno di 5 milioni saranno posti a base della gara per l’affidamento dei lavori, mentre la residua parte è destinata a far fronte a indennità d’esproprio, oneri di sicurezza, progettazione, imposte, ecc.

Come ho già ripetuto, le procedure amministrative finalizzate a realizzare opere pubbliche, soprattutto di questa portata, sebbene possano apparire farraginose e risultare insopportabilmente lunghe, sono in realtà passaggi per legge ineludibili, specie in un quadro normativo particolarmente complesso e stringente sia sotto il profilo della valutazione degli impatti ambientali, sia con riferimento alle esigenze di tutela della trasparenza, della concorrenza, della salvaguardia dei conti pubblici e del buon andamento amministrativo.

Proprio nell’ambito di questo complicato iter che ha interessato la sistemazione del Torrente Jesce è stato possibile individuare soluzioni progettuali migliori, meno invasive rispetto a quelle inizialmente prospettate e anche dai costi di gran lunga inferiori, a dimostrazione di quanto un procedimento approfondito, nel merito, non rappresenti affatto “una perdita di tempo”, ma l’unico modo per raggiungere risultati apprezzabili.

Si procede dunque, passo dopo passo, senza perdite di tempo, nella giusta direzione. Passi che vanno consumati con fatica, giorno dopo giorno, grazie al lavoro di tanti. Passi che sollecito e seguo puntualmente, sin dall’inizio del mio mandato di consigliere regionale, dal settembre 2016.

A questo proposito ringrazio, per il lavoro svolto, il personale della struttura tecnica e amministrativa del Consorzio di Bonifica “Terre d’Apulia”, il commissario straordinario Alfredo Borzillo, l’attuale direttore generale Federico Rutigliano e quello in carica sino a poche settimane fa, l’ing. Giuseppe Corti, nonché il direttore dell’area tecnica e programmazione del Consorzio, l’ing. Marta Barile.

ENZO COLONNA

PIANO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE STRADE NEI PICCOLI COMUNI: 10 MILIONI PER 34 PROGETTI. ASSEGNATI 382MILA EURO AL COMUNE DI POGGIORSINI.

Foto di Luciano Montemurro, Archivio Centro Studi Torre di Nebbia.

È stato approvato ieri, dalla Giunta regionale – su proposta dell’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Giovanni Giannini, e grazie al prezioso lavoro istruttorio dello staff della Sezione “Lavori Pubblici”, diretta dall’ing. Antonio Pulli – il “Piano straordinario per la messa in sicurezza delle strade nei piccoli Comuni delle aree interne”, finalizzato a ripartire le risorse assegnate dallo Stato alla Regione Puglia per la realizzazione di interventi straordinari riguardanti le strade secondarie gestite dai piccoli Comuni pugliesi.

Nel marzo del 2019 la Regione aveva invitato tutti i Comuni con popolazione inferiore a 2.000 abitanti a presentare progetti coerenti con la finalità della misura, ricevendo le proposte (tutte approvate) da 34 enti.

Tra gli interventi ammessi a finanziamento dalla Regione Puglia su tutto il territorio regionale (prevalentemente nel foggiano e nel Salento) rientra anche quello presentato dal Comune di Poggiorsini e destinato alla realizzazione di lavori di messa in sicurezza delle strade nelle contrade Garagnone, Filieri, Conca D’Oro e San Cataldo.

Per questo intervento è stato riconosciuto un finanziamento pari a 382mila euro, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione nell’ambito dello stanziamento complessivo di 10 milioni di euro assegnato alla Puglia con la Delibera CIPE 14/2019.

Entro il 31 dicembre prossimo, sarà sottoscritta un’apposita convenzione tra il Ministro per il Sud e il Presidente della Regione Puglia in modo da rendere immediatamente disponibili queste risorse che serviranno a migliorare sensibilmente le infrastrutture coinvolte in modo da renderle maggiormente fruibili e sicure per cittadini, turisti e visitatori.

In particolare sono molto soddisfatto per il finanziamento assegnato al Comune di Poggiorsini che consentirà di mettere in sicurezza strade inserite in un contesto di particolare e pregevole rilievo naturalistico e paesaggistico dell’Area Interna della Murgia, individuata secondo i criteri definiti dalla “Strategia nazionale per le Aree Interne” e che comprende in via diretta i Comuni di Poggiorsini, Spinazzola e Minervino Murge.

ENZO COLONNA

UNA COMUNITÀ CHE LEGGE, FONDAZIONE DI VAGNO: IERI, PRESENTAZIONE A CONVERSANO DEI PROGETTI DI “COMMUNITY LIBRARY” E DI “ARCHIVIO DELLA MEMORIA”.

Il nostro patrimonio culturale, civile e storico. Il meglio che abbiamo avuto. Il meglio che possiamo dare.

Ieri pomeriggio ho partecipato, a Conversano, al nuovo appuntamento di “Una Comunità che legge”, l’iniziativa promossa dalla “Fondazione Di Vagno” per accompagnare, con un percorso fatto di incontri, relazioni e testimonianze, la costruzione della Biblioteca di Comunità finanziata dalla Regione Puglia, nell’ambito del bando “SMART-IN Puglia” [al riguardo, leggi qui].

Il progetto “Granai del Sapere”, presentato dalla “Fondazione Di Vagno” con il Comune di Conversano e ammesso nei mesi scorsi a finanziamento, è finalizzato al recupero degli spazi al momento inutilizzati del Monastero di San Benedetto e alla successiva attività di gestione di una biblioteca in grado di aprirsi alla comunità, con l’utilizzo sapiente anche dei nuovi linguaggi e degli strumenti messi a disposizione dall’innovazione tecnologica.

La manifestazione si è aperta, alle 16, con una prima sessione dedicata all’approfondimento dello stato di avanzamento del progetto di Community Library nel corso del quale intervenuti Gianvito Mastroleo (presidente della “Fondazione Di Vagno”) e Pasquale Loiacono (sindaco di Conversano), assieme a Vincenzo Locaputo (architetto e direttore dei lavori), Gianvito Vitto (assessore ai lavori pubblici del Comune di Conversano), Ketty Lepore (assessora alle politiche culturali del Comune di Conversano) e Oscar Buonamano (direttore editoriale di “Pagina ‘21”).

Alle ore 17, poi, sono intervenuto, assieme a Filippo Giannuzzi (segretario generale della Fondazione Di Vagno) e Leonardo Musci (archivista), nella seconda sessione riservata alla presentazione del progetto “La Cultura si fa Strada – I Luoghi della Memoria”, la misura che avevo previsto in una norma inserita nella legge regionale di bilancio per il 2019 e finalizzata a promuovere e sostenere attività di ricerca, conservazione, diffusione della conoscenza e fruizione di beni, archivi e luoghi presenti in Puglia, legati a figure e accadimenti che hanno segnato la storia del Novecento in Puglia, con particolare riferimento ai due conflitti mondiali e agli anni immediatamente successivi, facendone attrattori dinamici attorno ai quali ritrovare storie comuni, fare esperienze, recuperare e rinsaldare legami, costruire comunità di cittadini consapevoli.

Le medesime finalità hanno ispirato una apposita proposta di legge (“Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei luoghi della memoria e degli archivi storici della Puglia”) alla quale ho lavorato nei mesi scorsi e che, dopo l’approvazione all’unanimità in VI Commissione consiliare, attende ora solo l’ultimo via libera da parte del Consiglio regionale al fine di rendere sistematico e continuativo, anche per i prossimi anni, l’impegno della Regione Puglia su questi temi [ne avevo scritto qui, ad esempio].

Per quest’anno, intanto, nell’ambito della misura del bilancio 2019, la Fondazione Di Vagno – come pure la Fondazione Gramsci e l’IPSAIC – Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea “Tommaso Fiore”, con i rispettivi archivi, e la “Casa Rossa” di Alberobello, il “Campo 65” di Altamura e il “Museo della memoria e dell’accoglienza” di Nardò – è beneficiaria di un finanziamento regionale per valorizzare e rendere più fruibile e accessibile il suo archivio storico in modo da metterlo a disposizione di una comunità più vasta rispetto a quella dei soli studiosi o ricercatori [leggi qui].

La terza sessione del programma, infine, a partire dalle ore 18, è stata dedicata alla presentazione del libro vincitore del Premio di ricerca “Giuseppe Di Vagno”. Con gli Autori Eugenio Levi, Rama Dasi Mariani, Melissa Mongiardo, ne hanno discusso Daniele Petrosino (professore di sociologia, Università degli studi di Bari), Nicola Daniele Coniglio (professore di politica economica, Università degli studi di Bari) e Leonardo Palmisano (scrittore e sociologo). Ha moderato l’incontro Cristiana Castellotti (caporedattrice di “Prima Pagina” e “Tutta la città ne parla”, Radio3 Rai).

PUBBLICATI NEL BOLLETTINO REGIONALE I BANDI DI CONCORSO DELLA ASL DI FOGGIA PER L’ASSUNZIONE DI NUMEROSE FIGURE PROFESSIONALI.

Sono stati pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 144 del 12 dicembre 2019 i bandi di concorso della ASL di Foggia, per titoli ed esami, finalizzati al reclutamento, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, di numerose figure professionali (da qui il BURP in formato .pdf).

In particolare i concorsi riguardano:

  • 4 posti di Assistente sociale
  • 10 posti di Assistente Sanitario
  • 9 posti di Tecnico della Prevenzione
  • 10 posti di Logopedista
  • 27 posti di Fisioterapista
  • 10 posti di Educatore Professionale

Dalla data di pubblicazione degli estratti di ciascun bando nella Gazzetta Ufficiale (attesa per i prossimi giorni) tutti gli interessati potranno procedere con l’invio, in modalità telematica, delle domande di partecipazione, utilizzando esclusivamente la piattaforma online disponibile all’indirizzo www.gestioneconcorsipubblici.it/aslfg.

Le domande dovranno essere trasmesse entro il 30° giorno successivo alla pubblicazione del bando, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale.

Tutte le informazioni relative alle procedure concorsuali potranno essere trovate nella sezione “Concorsi e Avvisi” del Sito ufficiale della ASL FG, all’indirizzo: www.sanita.puglia/web/asl-foggia.

 

STATALE 96, ATTIVATI GLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE LUNGO SVINCOLI E ROTATORIE.

#Statale96, da due giorni, come avevo anticipato una settimana fa circa, attivati gli impianti di illuminazione lungo gli svincoli e le rotatorie in corrispondenza delle intersezioni per Laterza, per Matera, per la Statale 99.

Evviva.

Manca ancora da potenziare la segnaletica verticale, in corrispondenza di alcune uscite (per Gravina in particolare), perché si è in attesa della relativa fornitura. Sarà inoltre sistemata anche la segnaletica orizzontale (quella, per intenderci, realizzata sulla pavimentazione stradale).

Proseguono, infine, i lavori per aprire alla circolazione l’ultimo tratto della 96, quello all’altezza della stazione di Mellitto. Lo sforzo che si sta facendo – che mi è stato confermato dall’ing. Vincenzo Marzi, da due mesi Responsabile della Struttura Territoriale Puglia dell’Anas (nuova articolazione territoriale a seguito del rinnovato assetto organizzativo dell’Anas), che ho conosciuto, augurandogli buon lavoro, e con cui mi sono confrontato una decina di giorni fa sui lavori della 96 e sulla questione delle tre rotatorie in corrispondenza dell’abitato di Altamura, nonché dall’ing. Roberto Grimaldi (che cura la direzione dei lavori del lotto di Mellitto) – è quello di aprire alla circolazione, in forma ancora limitata, quel tratto entro questo mese. L’operazione non è semplice, non solo per le condizioni meteorologiche che rallentano inevitabilmente i lavori, ma anche per i numerosi accessi, svincoli e disimpegni (per la presenza di diverse uscite per area industriale e stazione), che rendono complicata la ricucitura dei tratti della 96, pressoché completi, senza interruzioni del traffico. Ci stanno lavorando e questo conforta e fa ben sperare. Si tratta, in ogni caso, di poche settimane ancora.

A loro, a tutti coloro che stanno lavorando, la mia gratitudine, in particolare, per il lotto a ridosso di Altamura, con innesto sulla 99, all’ing. Digiesi, direttore dei lavori, che con puntualità, professionalità e pazienza ha sempre fornito risposte alle mie domande e sollecitazioni.

ENZO COLONNA

LAVORO, SVILUPPO, RUOLO DEI SERVIZI PUBBLICI: VENERDÌ 13 DICEMBRE, SEMINARIO E INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DEL CENTRO PER L’IMPIEGO DI ALTAMURA CON IL PRESIDENTE DELL’AGENZIA NAZIONALE MIMMO PARISI E L’ASSESSORE REGIONALE SEBASTIANO LEO.

Domani, venerdì 13 dicembre, a partire dalle 16.30, nella nuova sede del Centro per l’Impiego di Altamura, articolazione territoriale dell’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro – Puglia (ARPAL), in Piazza Santoro Passarelli (ex palazzo del Tribunale, nei pressi di via Gravina), si terrà il seminario dal titolo “Altamura 4.0: prospettive di crescita del territorio e ruolo dei servizi”.

L’evento rientra nell’ambito dell’Employers’Day 2019, una iniziativa su scala nazionale, giunta quest’anno alla quarta edizione, organizzata dalla Rete europea dei servizi pubblici per l’impiego (PES Network) e coordinata dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), che mira a favorire l’incontro tra strutture pubbliche che si occupano di questo settore, imprese e consulenti, nonché a promuovere e far conoscere ai cittadini i servizi offerti dai Centri per l’impiego diffusi su tutto il territorio nazionale.

L’appuntamento di Altamura, che ho contribuito a organizzare assieme allo staff dell’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro, sarà un significativo momento formativo destinato in particolare al mondo delle imprese e dei consulenti del lavoro e vedrà la presenza di diversi relatori che dialogheranno sui temi dei possibili scenari futuri legati allo sviluppo del territorio, ai cambiamenti del mercato del lavoro e al ruolo fondamentale dei servizi pubblici.

Sono convinto che la partecipazione a questo seminario del Prof. Mimmo Parisi, Presidente dell’ANPAL e Amministratore unico di ANPAL Servizi spa (strumento operativo dell’Agenzia nazionale) e di Sebastiano Leo, Assessore regionale al “Lavoro e Formazione”, che ringrazio per aver positivamente accolto l’invito a intervenire a questa iniziativa, rappresenterà un’occasione preziosa di confronto su temi così delicati.

Interverranno, inoltre, Massimo Cassano (Commissario di Arpal Puglia), Rosa Melodia (Sindaca di Altamura), Saverio Trabace (responsabile del CPI di Altamura) e Vitantonio Petronella (Dirigente dell’Istituto tecnico per geometri “Nervi” di Altamura), che relazionerà sul tema delle necessarie interazioni tra scuola, imprese e nuovi servizi, al fine di preparare l’ingresso al mondo del lavoro dei nostri ragazzi. Coinvolte anche alcune scuole cittadine i cui corsi di studi sono orientati alla formazione professionale, come l’Istituto “De Nora-Lorusso” diretto da Giuseppe Achille.

Prevista anche una sessione dedicata agli interventi dei responsabili di alcune aziende del territorio (Mac&Nill, Oropan, Item Oxygen, Marino) che si sono distinte nelle pratiche di posizionamento strategico sul mercato e nelle modalità di reclutamento e gestione delle risorse umane, nonché le testimonianze di alcuni neo imprenditori che racconteranno l’esperienza della loro start up. L’incontro sarà moderato dal giornalista Felice Griesi.

L’appuntamento sarà anche l’occasione per inaugurare la nuova sede degli uffici del Centro per l’Impiego di Altamura, attivi dallo scorso 11 ottobre in Piazza Santoro Passarelli, in un’ala dell’immobile ex sede del Tribunale, messa a disposizione dal Comune di Altamura [ne avevo scritto qui].

I lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento di questa nuova struttura, ricordo, sono stati realizzati grazie a un rilevante sforzo economico della Regione Puglia che ha impegnato a questo scopo oltre 250 mila euro (comprese le somme necessarie per il trasloco). In particolare, sono state oggetto dei lavori le superfici interne, le tramezzature, i servizi igienici, gli impianti (elettrici, condizionamento, rete).

Oltre ad aver assicurato le risorse finanziarie, la Regione, nello specifico la sezione “Provveditorato ed Economato” (diretta dal dott. Mario Lerario) ha gestito le relative procedure (per questo lavoro, oltre al dirigente, ringrazio, in particolare, il funzionario di questa struttura regionale Antonio Bitetti).

Si tratta di una vicenda che ho seguito da diverso tempo, in particolare da quando, poco dopo il suo insediamento, la nuova amministrazione comunale confermò la volontà di procedere al trasferimento della sede del Centro, liberando il precedente immobile di Via La Carrera. Sono seguiti sopralluoghi congiunti di dirigenti e tecnici del Comune (in particolare, dell’area servizi amministrativi, diretta dal dott. Gianluca Nicoletti, e del settore “Opere Pubbliche”) e della Regione, quindi progetto e lavori.

La nuova struttura è certamente molto più ampia (circa 400 mq, più locali nell’interrato) e funzionale, oltre che maggiormente accessibile e adeguata alle esigenze di un vasto bacino d’utenza e consente di migliorare la fruizione e la qualità dei servizi indispensabili per la comunità erogati dal Centro per l’Impiego, quali la gestione del collocamento, preselezione, incontro tra domanda e offerta del lavoro, orientamento alla formazione e al lavoro, nonché la gestione di alcune importanti procedure come ad esempio quelle connesse alla misura nazionale del Reddito di Cittadinanza, a quella regionale del Reddito di Dignità o alla misura “Garanzia Giovani”.

Inoltre, il trasferimento consente di tagliare definitivamente il fitto passivo dell’ex sede di Via La Carrera (ove in CPI è stato ubicato per ben 27 anni) pari a circa 30 mila euro all’anno, un significativo risparmio per il Comune di Altamura, dunque per la collettività.

L’accessibilità della nuova sede è, peraltro, anche molto più agevole da parte degli utenti provenienti da Gravina e Poggiorsini, i quali potranno rapidamente e agilmente raggiungere gli uffici senza necessità di attraversare la città come in precedenza.

A tale proposito mi auguro che presto – grazie alle procedure concorsuali già programmate presso l’Agenzia regionale – possa essere ampliata la pianta organica del Centro per l’Impiego murgiano (che serve Altamura, Gravina e Poggiorsini).

ENZO COLONNA