DALLA REGIONE VIA LIBERA AL PROGRAMMA DI INTERVENTI E LABORATORI PER STREET ART, TEATRI STORICI E HABITAT RUPESTRI.

Con una deliberazione della giunta approvata nei giorni scorsi, la Regione Puglia ha varato il programma STHAR LAB, una serie di azioni, interventi e laboratori su Street Art, Teatri storici e Habitat Rupestri. Si tratta di un provvedimento che rientra nell’ambito della strategia regionale “SMART-IN Puglia” e che sviluppa misure (come “La Murgia abbraccia Matera” e “Street Art“) su cui ho lavorato in questi anni in Regione.

Sono tre le misure previste da quest’ultimo provvedimento:

  1. una iniziativa è dedicata alla promozione e al sostegno della Street Art, quale forma espressiva in grado, per la forte capacità comunicativa e di impatto sul territorio, di divenire strumento a disposizione delle amministrazioni pubbliche per contribuire a rigenerare, riqualificare e valorizzare in chiave culturale luoghi e beni delle città, con particolare attenzione ad aree degradate o periferiche. Come si ricorderà, nell’estate scorsa la Regione invitò, con un’apposita Call, tutte le amministrazioni pubbliche del territorio pugliese a presentare manifestazioni di interesse proponendo spazi nella loro disponibilità dove poter realizzare interventi di Street Art. Con questa innovativa iniziativa si dava attuazione ad una disposizione introdotta su mia proposta nella legge collegata al bilancio regionale del 2019 (con uno stanziamento di 450mila euro in tre anni). Alla Call risposero circa 90 pubbliche amministrazioni tra comuni, scuole e università. Nel settembre scorso furono individuati i primi 12 interventi “immediatamente cantierabili”, poi effettivamente realizzati con le risorse del bilancio autonomo regionale [tra cui quello presso la Biblioteca di Comunità Agorateca della Scuola Tommaso Fiore, su cui v. qui]. Per tutti gli altri, come avevamo anticipato e grazie al provvedimento adottato dalla giunta, si aprirà presto la possibilità di avviare una specifica procedura negoziata con risorse della programmazione regionale dei fondi europei.
  2. La seconda misura è destinata al recupero di affreschi in grotta della civiltà rupestre, con l’obiettivo di creare un unico percorso didattico museale che dalle chiese rupestri presenti nel territorio della Murgia barese e tarantina, che si sviluppa a ridosso del materano. L’obiettivo è quello di valorizzare l’inestimabile patrimonio fatto di affreschi in grotta che rappresentano un tratto distintivo della cultura, della storia e dell’identità locale, connettendo tali beni con i contenitori museali già presenti e offrendo un percorso didattico, culturale e turistico incentrato sulla tecnica dell’affresco in grotta e del relativo restauro. Anche in questo caso per l’individuazione degli interventi da realizzare la Regione avvierà una procedura negoziata con i Comuni dell’area interessata (già individuati con una precedente deliberazione dell’aprile 2018) e cioè Spinazzola, Poggiorsini, Gravina in Puglia, Altamura, Santeramo in Colle, Laterza, Ginosa, Castellaneta, Palagianello, Palagiano, Mottola e Massafra.
  3. La terza misura prevista dal programma adottato dalla giunta regionale è finalizzata a sostenere la valorizzazione dei Teatri storici di proprietà pubblica, attraverso una apposita procedura negoziata con gli enti locali proprietari di questi beni.

Nelle prossime settimane sarà adottato l’avviso che avvierà la fase delle procedure negoziate con gli enti interessati alle tre misure.

Sono molto soddisfatto per l’approvazione, da parte della giunta, di questo ambizioso e innovativo programma di interventi coerente con la strategia regionale messa in campo in questi anni che, attraverso azioni innovative e concrete e partendo dalla riqualificazione, valorizzazione e gestione di beni culturali e spazi pubblici, punta a determinare positive ricadute in termini di crescita, materiale e immateriale, per le comunità di riferimento, e di generare processi di responsabilizzazione sociale, condivisione, partecipazione e cittadinanza attiva, legami e fiducia reciproca nella comunità e tra comunità e istituzioni, valore (sociale e culturale, prim’ancora che economico).

Per il grande lavoro compiuto, ringrazio tutto lo Staff della Sezione “Valorizzazione territoriale”, diretta dalla dott.ssa Silvia Pellegrini, e l’Assessore Loredana Capone.

ENZO COLONNA

 

IL CASO ‘TARTUFI’ IN CONSIGLIO REGIONALE.

Stamane, in IV Commissione consiliare, il voto compatto di tutti i componenti dei gruppi di opposizione (centrodestra e M5S) ha consentito nuovamente (dopo un precedente tentativo risalente ad un anno fa) la soppressione della disposizione, contenuta nella legge regionale n. 8/2015 in materia di raccolta dei tartufi, che prevede, per il rilascio delle necessarie autorizzazioni per la raccolta nelle aree protette, un criterio di priorità a favore dei residenti in tali ambiti territoriali.

Tutto mi sarei aspettato, tranne che prendere atto di un impulso, tenace e irrefrenabile, a creare ad arte un caso “tartufi” in Consiglio regionale, di cui, credo, alcuno avvertiva e avverte la necessità.

Le argomentazioni offerte dai colleghi promotori dell’iniziativa non convincono, non tengono conto del quadro normativo d’insieme, deformano la realtà.

La norma attualmente vigente (art. 4 della l.r. 8/2015), letta nel suo complesso, prevede che sia la Regione, assieme agli organismi di gestione delle aree protette, a stabilire “modalità e tempi per esercitare la ricerca e la raccolta di tartufi nelle aree ricomprese negli ambiti amministrativi degli enti parco nazionali e regionali, stabilendo il numero massimo delle autorizzazioni che possono essere rilasciate … in relazione alla necessità di non alterare gli ecosistemi che caratterizzano le aree di raccolta”.

Su questo tema, molte regioni sono intervenute con legge a disciplinare i criteri per selezionare l’accesso a questa risorsa della terra, tra cui anche quello della residenza o quello che fa salva l’utenza territoriale nelle aree gravate da demani collettivi o usi civici.

Cosa non è chiaro – verrebbe da chiedere – nella formulazione della norma pugliese allorquando si precisa che, in condizioni di parità di requisiti per l’ottenimento delle autorizzazioni alla raccolta, è stabilita semplicemente una priorità a favore dei residenti nelle aree protette, senza che siano previste esclusioni di sorta a danno di alcuno?

Sfugge forse che la legge quadro sulle aree protette (n. 394/91), proprio a fronte del particolare e stringente regime vincolistico cui sono sottoposte dette aree, prevede azioni positive di valorizzazione del territorio e delle comunità residenti, come, appunto, le iniziative dirette a favorire lo sviluppo economico e sociale delle collettività, tra le quali ben può rientrare la possibilità di conseguire l’autorizzazione alla raccolta di prodotti spontanei come i tartufi, in via preferenziale rispetto ai non residenti.

La previsione legislativa del criterio di priorità per i residenti, ribadisco, non esclude affatto la possibilità per alcuno di conseguire l’autorizzazione per l’esercizio dell’attività di raccolta, ma si limita a introdurre un semplice criterio di priorità a favore dei residenti nel rilascio di tali autorizzazioni, proprio in coerenza con lo spirito e l’impianto normativo della legge quadro nazionale.

E questo vale a maggior ragione in territori, ad esempio, come la Murgia o il Gargano (due aree pugliesi in cui insistono parchi nazionali), che da secoli sono altresì gravate in larga parte anche da usi civici, vale a dire la possibilità di trarre utilità dal terreno riconosciuta in favore proprio di chi abita quei territori e che contano su una popolazione, rispettivamente, di quasi mezzo milione e oltre duecentomila persone.

Proprio per questo, l’ostentato richiamo alla “lotta ai privilegi” (dei residenti!) e alla “parità dei diritti”, che meriterebbe certamente miglior campo di applicazione e dedizione, non ha alcun senso. Soprattutto, nella realtà, si traduce in un’ulteriore mortificazione delle aspettative di cittadini e operatori che risiedono e operano nei territori delle aree protette, del cui regime, secondo i promotori dell’iniziativa legislativa passata oggi in commissione, devono avvertire unicamente i vincoli, le limitazioni, e non gli effetti (pur piccoli, impercettibili, come nel caso della “priorità nel rilascio delle autorizzazioni per la raccolta dei tartufi”) di azioni positive e di “iniziative atte a favorire lo sviluppo economico e sociale delle collettività residenti all’interno” dei parchi (come pure prescrive l’art. 14 della legge quadro sulle aree protette n. 394/91).

Mi auguro che, con il passaggio in Aula della proposta di legge, tutti i Colleghi Consiglieri possano inquadrare negli esatti termini la questione.

ENZO COLONNA

INNOAID, ANCORA ATTIVO L’AVVISO DELLA REGIONE PUGLIA CHE SOSTIENE L’INNOVAZIONE E L’AVANZAMENTO TECNOLOGICO DELLE IMPRESE.

Torno a segnalare l’avviso pubblico “INNOAID”, ancora attivo, attraverso cui la Regione Puglia sostiene le imprese nell’acquisizione di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale.

L’iniziativa finanzia progetti di innovazione legati alle tre macroaree di innovazione definite nella strategia regionale per la ricerca e l’innovazione (Smart Specialization) per il ciclo di programmazione 2014-2020: Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo e dell’ambiente, Comunità digitali, creative e inclusive.

Possono candidarsi all’avviso Micro, Piccole e Medie Imprese, in forma singola o associata, in Consorzio, ATI, Reti di imprese con personalità giuridica (Reti-Soggetto) o Reti senza personalità giuridica (Reti-Contratto).

Ciascuna impresa, sia in forma singola che associata, potrà presentare un solo progetto.

Gli investimenti ammissibili a contributo sono quelli relativi a servizi di consulenza in materia di innovazione (consulenza per l’innovazione guidata dal design; consulenza per l’innovazione di prodotto/servizio; studi di fattibilità) e a servizi di consulenza e supporto all’innovazione (sperimentazione; gestione della proprietà intellettuale e certificazione di prodotto).

Le spese ammissibili, purché non abbiano carattere continuativo o periodico e siano riferibili a prestazioni che non possano essere assicurate da professionalità presenti all’interno dell’organizzazione del soggetto beneficiario, sono quelle finalizzate all’acquisizione di servizi di consulenza su specifiche problematiche direttamente afferenti il progetto di investimento presentato, all’ottenimento, alla convalida e alla difesa di brevetti, altri diritti di proprietà industriale e intellettuale e altri attivi immateriali, all’acquisizione di servizi di consulenza e di sostegno dell’innovazione.

La durata delle attività ammesse a finanziamento non può superare i 12 mesi.

Le risorse complessivamente disponibili per questo avviso ammontano a 30.000.000 di euro, mentre il contributo massimo per ciascun progetto è pari al 45% della spesa complessiva, Tale intensità può crescere del 5% massimo in presenza di ulteriori requisiti: responsabilità sociale d’impresa e certificazione etica; certificazione ambientale; rating di legalità; condizioni di parità e non discriminazione a favore di donne e giovani (18-40 anni).

Il bando resterà aperto e consentirà l’accoglimento di domande sino ad esaurimento delle risorse.

La domanda di partecipazione può essere presentata solo online sul sito Sistema Puglia.

La sezione dedicata alla misura è disponibile da qui.

ENZO COLONNA

POLO PER L’INFANZIA DI ALTAMURA, LUNEDÌ 20 GENNAIO SORTEGGIO DEI COMPONENTI DELLA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE

Prosegue l’iter amministrativo riguardante il concorso di progettazione, a regia regionale, finalizzato alla realizzazione del Polo Innovativo per l’Infanzia che sorgerà, ad Altamura, nel quartiere di Trentacapilli.

Lunedì prossimo 20 gennaio, infatti, alle ore 10 presso il Comune di Altamura, si procederà, in seduta pubblica, al sorteggio dei nominativi dei componenti della Commissione di Valutazione da individuarsi nell’ambito di due distinte rose di nomi proposte, rispettivamente, dall’Ordine degli Ingegneri e dall’Ordine degli Architetti della provincia di Bari.

A seguito di questo adempimento, si procederà alla nomina dell’intera Commissione che, ricordo, sarà composta anche da un rappresentante del Comune, con funzioni di Presidente, un rappresentante della Sezione “Istruzione e Università” della Regione Puglia, un esperto dotato di esperienza e competenza in edilizia scolastica, individuato di concerto tra Comune e Regione Puglia.

La Commissione avrà il compito di analizzare nel dettaglio i 26 progetti ammessi alla fase di valutazione, selezionando la proposta progettuale ritenuta migliore e attribuendo gli altri premi previsti dal Bando.

Al progettista primo classificato il Comune, in presenza di tutti o requisiti di legge, affiderà i successivi livelli di progettazione (definitivo ed esecutivo).

Procede, pertanto, l’attuazione di questa innovativa e pionieristica iniziativa a regia regionale che seguo da due anni circa, sin dagli inizi, passo dopo passo, e su cui sono particolarmente impegnato insieme all’Assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo, alla Dirigente Maria Raffaella Lamacchia e allo Staff della Sezione regionale “Istruzione e Università” e con il supporto dell’ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Regione Puglia).

Sono coinvolti, ricordo, oltre ad Altamura, anche Bari e Capurso, selezionati dalla Regione all’inizio del 2018 nell’ambito della misura del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca che assegnava alla Puglia risorse complessive pari a 9.687.832 euro per la realizzazione di innovative strutture dedicate ai bambini fino a 6 anni.

Il Polo Innovativo per l’Infanzia di Altamura è previsto nel popoloso quartiere di Trentacapilli. Il costo stimato per la realizzazione dell’opera è pari a 3.194.000 euro, somma, assieme al costo dell’area e ad altre spese accessorie, interamente coperta dal finanziamento riconosciuto dalla Regione, per un totale di 4,3 milioni di euro.

Ora non ci resta che attendere che venga nominata la Commissione di Valutazione e che questa selezioni la migliore proposta progettuale per un’opera largamente attesa dalla comunità, a Trentacapilli, e destinata a offrire ai bambini di tutta la città servizi all’avanguardia destinati alla loro crescita e formazione.

Per ulteriori informazioni su tutta la procedura e sulle opere da realizzarsi, rinvio ad una delle mie più recenti note, disponibile da qui.

ENZO COLONNA

“LUOGHI COMUNI”, PUBBLICATO L’AVVISO PER LA CO-PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI E LA GESTIONE DELL’EX CONSERVATORE SANTA CROCE DI ALTAMURA.

È stato pubblicato, pochi minuti fa, sulla piattaforma on line di “Luoghi Comuni” – l’innovativa misura (che ho molto apprezzato, seguito e sostenuto sin dall’inizio) promossa dalla Regione Puglia e dall’ARTI per la rigenerazione di spazi pubblici sottoutilizzati o in disuso – l’avviso per la gestione di una porzione del complesso “Ex Conservatorio Santa Croce” ad Altamura [disponibile da qui].

L’avviso è rivolto alle organizzazioni giovanili del terzo settore ed è finalizzato alla co-progettazione e alla realizzazione di interventi di innovazione sociale all’interno della struttura destinata, tra l’altro, ad ospitare un ostello della gioventù.

La misura “Luoghi Comuni”, finanziata dalla Regione Puglia con 7 milioni di euro a valere sul “Patto per la Puglia”, FSC 2014-2020, e sul “Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili”, è articolata in più fasi.

Nel novembre 2018 è stato pubblicato il bando (tuttora aperto e su cui in più circostanze sono intervenuto segnalando e sollecitando le amministrazioni pubbliche del territorio a presentare proposte, ad esempio qui) destinato agli Enti pubblici interessati a candidare sulla piattaforma informatica appositamente predisposta (http://luoghicomuni.regione.puglia.it) uno o più spazi pubblici sottoutilizzati (fino a un massimo di tre per volta) di loro proprietà o di cui detengano il pieno possesso.

Dopo l’istruttoria regionale, i luoghi selezionati vanno ad alimentare un catalogo aperto e sempre aggiornato di beni da riattivare mediante iniziative avviate da organizzazioni giovanili.

Sono al momento 39 gli spazi, su tutto il territorio regionale, interessati da questa misura (ricordo, limitandomi a quelli del barese, oltre ad Altamura, anche a Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Bitonto, Sammichele di Bari, Polignano a Mare) che riesce a coniugare molto efficacemente l’innovazione sociale con l’esigenza di recuperare spazi pubblici dismessi o abbandonati che troppo spesso caratterizzano le nostre città e che, così, grazie all’attivazione giovanile possono tornare a rappresentare un patrimonio molto importante da rivitalizzare e rilanciare.

Con la determinazione dirigenziale firmata il 28 novembre 2019 dalla Dirigente della Sezione regionale “Politiche giovanili e Innovazione sociale” dott.ssa Gianna Berlingerio [ne avevo dato conto qui], è stata approvata, tra le altre, anche la proposta avanzata da Altamura per il riuso dell’Ex Conservatorio Santa Croce, immobile storico inserito nel centro città che si sviluppa su due livelli e che è destinato, in parte, a museo della pietra (al piano terra), e in parte a ostello della gioventù (piano terra e primo).

Foto tratta dall’Archivio del Liber Festival.

Per 34 luoghi i bandi per la selezione delle organizzazioni giovanili candidate alla loro gestione sono scaduti. Oggi sono stati pubblicati i bandi per gli ultimi 5 luoghi selezionati, tra cui quello di Altamura, oltre a due di Stornara, uno di Fasano e uno di Galatina, tutti con scadenza fissata alle ore 12:00 del 2 marzo 2020.

Con il bando predisposto dall’ARTI sarà selezionata l’organizzazione giovanile del Terzo Settore disponibile a co-progettare con l’Ente proprietario gli interventi di dettaglio che si svolgeranno nell’immobile e che poi saranno realizzati dal soggetto individuato dalla Regione a seguito di questa procedura ad evidenza pubblica.

I soggetti interessati (associazioni, cooperative sociali, onlus) potranno presentare, nelle forme e con le modalità indicate nel bando pubblicato sulla piattaforma di “Luoghi Comuni”, la propria candidatura per lo svolgimento delle attività programmate che avranno la durata di 24 mesi.

Per il progetto di gestione selezionato la Regione metterà a disposizione 40.000 euro, destinati a coprire le spese sostenute nei primi 18 mesi di realizzazione del progetto.

Sono estremamente felice e soddisfatto per questo ulteriore passo in avanti compiuto per il progetto dell’Ex Conservatorio Santa Croce di Altamura, nell’ambito di una misura a cui tengo molto perché vede la Regione Puglia, prima in Italia, sperimentare strumenti e modelli innovativi introdotti dal cosiddetto Codice del Terzo Settore (decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117) puntando, con decisione e con cospicue risorse, sulle energie, la creatività e i progetti dei giovani.

Una volta chiusa questa fase di selezione dell’organizzazione giovanile, sarà possibile rivitalizzare un luogo simbolo del centro storico e dell’intera città.

Ringrazio per il grande, intenso e appassionato lavoro in corso, da oltre due anni, gli staff della Sezione regionale “Politiche giovanili e Innovazione sociale” e dell’ARTI impegnati su questa misura e, per aver seguito puntualmente l’elaborazione della candidatura, l’Amministrazione Melodia del Comune di Altamura, in particolare gli assessori alle politiche giovanili Michele Cornacchia e alla cultura Nunzio Perrone, e il personale del Servizio “Cultura e Spettacolo” (in particolare, il dott. Arrigo Melodia) e del Settore “Opere Pubbliche” (in particolare, il dirigente Biagio Maiullari).

Forza, andiamo avanti!
#LuoghiComuni #RegionePuglia

ENZO COLONNA

DALLA REGIONE PUGLIA RICONOSCIMENTO AD ALTAMURA DELLA QUALIFICA DI “COMUNE AD ECONOMIA PREVALENTEMENTE TURISTICA”.

Con la determinazione n. 5 firmata ieri, mercoledì 15 gennaio, dal Dirigente della Sezione Turismo, dott. Patrizio Giannone, la Regione Puglia ha riconosciuto ad Altamura la qualifica di “Comune ad economia prevalentemente turistica”.

Si tratta di un significativo riconoscimento che rappresenta certamente un valore aggiunto per certificare la crescente importanza della città nei percorsi turistici e negli itinerari di interesse storico e artistico che sempre più frequentemente interessano il nostro territorio.

Si è così positivamente concluso un percorso amministrativo avviato nell’ottobre 2018 con la richiesta, avanzata dal Comune di Altamura, di inserimento nel registro dei “Comuni ad economia prevalentemente turistica” e “Città d’Arte”.

In un primo momento, nel dicembre 2018, la Regione accertava la sussistenza di tre dei requisiti richiesti, sufficienti per il riconoscimento della qualifica di “Città d’Arte”, ma non di “Comuni ad economia prevalentemente turistica”.

A seguito delle integrazioni documentali presentate il 3 gennaio scorso dal Comune e delle conseguenti verifiche compiute dagli uffici regionali, è stato possibile accertare la sussistenza dei parametri anche per il riconoscimento della qualifica di “Comuni ad economia prevalentemente turistica”. In particolare, di quattro dei requisiti previsti dalle Linee Guida regionali in materia: numero di arrivi di turisti in rapporto alla popolazione residente; rapporto tra arrivi di turisti e superficie territoriale; numero di strutture ricettive in rapporto alla popolazione residente; numero di attività presenti sul territorio comunale connesse al turismo in rapporto alle attività complessive.

L’inserimento nell’elenco regionale dei “Comuni ad economia prevalentemente turistica e Città d’arte” offre ad Altamura e agli operatori del settore un ulteriore elemento di riconoscibilità nei percorsi turistici che in maniera sempre più significativa interessano la Puglia e, dal punto di vista pratico, costituisce un requisito premiante in diversi bandi regionali che mettono a disposizione finanziamenti e dà la possibilità al Comune di istituire eventualmente un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul territorio.

Si tratta di un riconoscimento ottenuto sulla base di elementi oggettivi e non discrezionali che dimostrano come una vasta platea di operatori del settore turistico abbia pienamente colto l’opportunità che può rappresentare, per l’economia locale, la presenza sul territorio di straordinari attrattori turistici, considerata la ricchezza che la Città di Altamura e, più in generale, tutta l’Area Murgiana offrono sotto il profilo storico, paesaggistico, culturale. È questa, pertanto, una strada già segnata, che va percorsa con convinzione e determinazione.

ENZO COLONNA

“I MUSEI RACCONTANO LA PUGLIA”, ANCHE NEL 2020 L’INNOVATIVO PROGRAMMA DELLA REGIONE PER LA FRUIZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DA PARTE DI BAMBINI E RAGAZZI.

 

Proseguiranno anche quest’anno le attività del programma “I Musei raccontano la Puglia”, la misura della Regione Puglia finalizzata a favorire la conoscenza e fruizione consapevole di beni, istituti, luoghi culturali pugliesi da parte di bambini e ragazzi sino a tredici anni.

Si tratta di una iniziativa concepita e avviata grazie a una norma che avevo inserito nella legge collegata al bilancio regionale del 2018 (art. 42 della l.r. 67/2017) ed è finalizzata a sostenere azioni di coinvolgimento e di avvicinamento ai luoghi della cultura delle fasce più giovani della popolazione anche attraverso un approccio ludico-creativo, esperienziale, interattivo e narrativo; la misura è stata successivamente integrata nel più ampio programma “La Murgia e la Terra delle Gravine abbracciano Matera” [per saperne di più rinvio ad una delle mie precedenti note, da qui].

In sede di attuazione, lo scorso anno la Regione Puglia ha selezionato, sulla base di standard di qualità e dei servizi offerti, cinque istituzioni museali pugliesi (Museo del Libro di Ruvo di Puglia, Museo della Maiolica – MuMa di Laterza, Museo civico di Foggia, Museo Archeologico e dell’Arte Contemporanea – MACC di Ceglie Messapica, Museo Archeologico di Ugento) quali capofila di una articolata rete composta da altri musei, luoghi e istituti di cultura e istituti scolastici dei rispettivi territori di riferimento, tutti impegnati in attività rivolte a scuole e famiglie.

In considerazione del significativo riscontro ottenuto nella prima edizione, con attività che hanno coinvolto migliaia di bambini su tutto il territorio pugliese (oltre 6000), con la legge regionale di assestamento di bilancio approvata a novembre 2019, è stata stanziata un’ulteriore somma di 200mila euro per assicurare la prosecuzione, anche per l’anno in corso, di questo innovativo programma.

A ciò è seguita la recente determinazione del dirigente della Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale”, dott.ssa Silvia Pellegrini, n. 165 del 16 dicembre 2019, che ha dato impulso alla prosecuzione di questa misura per il 2020.

Sarà dunque avviata nei prossimi giorni una fase di confronto fra la Regione e i cinque Hub territoriali al fine di aggiornare le reti di soggetti coinvolti nelle attività, individuare ed elaborare i servizi e gli interventi da svolgere, definire il relativo cronoprogramma. Una fase che si concluderà con la firma di nuovi disciplinari.

Il primo di questi incontri è previsto per domani, 15 gennaio, e riguarderà la rete del territorio barese, capeggiata dal Museo cittadino del Libro di Ruvo di Puglia che lo scorso anno ha coinvolto nella rete il Museo Diocesano Matronei (MUDIMA) di Altamura, il Museo Diocesano di Molfetta, il Museo Archeologico Nazionale Jatta di Ruvo, nonché diversi istituti scolastici di Ruvo, Altamura e Molfetta [qui, sull’evento conclusivo].

Sono davvero soddisfatto per la prosecuzione di questo programma, che offre la possibilità di consolidare relazioni tra le Comunità del territorio, di attivare energie sociali, civiche, professionali e culturali, di restituire l’idea di una storia collettiva millenaria, da conoscere e difendere e da consegnare alle future generazioni, oltre che costituire un formidabile volano per il turismo e l’economia dell’intero territorio.

Ringrazio, per il supporto fornito, il Presidente Michele Emiliano, gli Assessori Loredana Capone (Industria Turistica e Culturale) e Raffaele Piemontese (Bilancio), nonché, per il grande lavoro svolto, lo staff della Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale” che ha sviluppato e sta curando, sin dall’avvio, l’attuazione di questa misura.

ENZO COLONNA

INAUGURATO L’EMPORIO DELLA CARITÀ “LE SETTE CESTE” AD ACQUAVIVA DELLE FONTI.

Venerdì scorso, 10 gennaio, inaugurazione, alla presenza di Don Luigi Ciotti, dell’Emporio della Carità delle “Sette Ceste”, ad Acquaviva delle Fonti.

Una bella e innovativa iniziativa, di concreta solidarietà, realizzata su impulso e idea della Caritas Diocesana Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti (il Direttore, Don Mimmo Giannuzzi), con fondi dell’8 per mille messi a disposizione dalla Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti (l’Arcivescovo, Don Giovanni Ricchiuti) in un immobile confiscato messo a disposizione dal Comune di Acquaviva delle Fonti (l’Amministrazione guidata dal Sindaco Davide Carlucci).

Nella realizzazione dell’Emporio delle “Sette Ceste” di Acquaviva c’è un contributo determinante di altamurani, come ha tenuto a sottolineare nel suo intervento il Sindaco Carlucci. Mi riferisco a tutto lo staff della società Sageco Sant’Ambrogio General Contractor impegnata in questo progetto (Ernesto Lupis, Pasquale Lospalluto, Francesco Pepe, Nunzia Dezio, Giuseppe Cicirelli, Fabio Schiavarelli, Grazia Scarabaggio, oltre alla squadra di installatori, manutentori, operai).

A tutti, alla Diocesi, alla Caritas diocesana, al Comune di Acquaviva i miei complimenti e ringraziamenti.

Si tratta di un vero e proprio emporio, con magazzino, cella frigorifera, scaffali, cassa, merci. Persone in condizione di fragilità economica e sociale potranno “acquistare” responsabilmente con una tessera i prodotti destinati ai fabbisogni minimi (non solo alimenti). Tessera e prodotti sono messi a disposizione dalla Caritas, con un limite mensile e valutata la condizione di bisogno.

Davvero una bella iniziativa, che spero possa essere replicata in altri comuni, anche facendo ricorso ai fondi che dalla Regione abbiamo messo a disposizione degli ambiti territoriali in applicazione della legge regionale in materia di “Recupero e riutilizzo di eccedenze, sprechi alimentari e prodotti farmaceutici” votata nel maggio 2017 [sui fondi riconosciuti in via definitiva all’Ambito Territoriale Sociale della Murgia barese, che coinvolge Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle e Poggiorsini, avevo scritto qui].

 

Alle Primarie di domenica, 12 gennaio, sostengo Michele Emiliano.

Alle Primarie di domenica prossima, 12 gennaio, voto e sostengo Michele Emiliano per proseguire il lavoro fatto in questi anni per la Puglia e per il territorio della Murgia. Nel testo che segue, alcuni argomenti che motivano la mia scelta e le indicazioni su modalità e seggi per il voto.
Invito – soprattutto chi ha avuto modo di seguire il mio lavoro, sia quello che si è tradotto in leggi, norme e misure regionali, sia quello al servizio delle Comunità della Murgia – a partecipare al voto delle Primarie e a sostenere la scelta di Michele Emiliano come prossimo candidato alla presidenza della Regione nelle elezioni che si terranno tra pochi mesi. Il lavoro che sono riuscito a sviluppare è stato possibile anche grazie al pieno supporto e alla piena fiducia che lui mi ha assicurato in questi miei tre anni e mezzo di impegno in Regione.
enzo colonna

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Le primarie di domenica prossima, 12 gennaio, rappresentano un’occasione importante per tracciare il profilo della proposta politica e programmatica che sarà sottoposta al vaglio dei cittadini pugliesi nelle elezioni regionali della prossima primavera e, pertanto, auspico la più ampia partecipazione a questo appuntamento.

Come noto, a confrontarsi in queste consultazioni saranno il Presidente uscente, Michele Emiliano, il Consigliere regionale Fabiano Amati (con cui, pure, ho condiviso diverse significative iniziative consiliari), l’ex eurodeputata Elena Gentile e il sociologo Leo Palmisano, tutti candidati eccellenti e nei confronti dei quali nutro sentimenti di sincera stima e di grande apprezzamento.

Il mio voto e il mio sostegno vanno convintamente al Presidente Michele Emiliano, per diversi motivi. Innanzitutto perché credo nel valore della continuità nell’azione di governo, soprattutto laddove i risultati conseguiti nel corso del mandato siano (come in questo caso) certamente lusinghieri. In questi quattro anni e mezzo da Presidente, Michele Emiliano ha dimostrato grande concretezza ed ha rappresentato il punto di equilibrio avanzato e possibile, non semplice, all’interno di una coalizione eterogenea nella quale convivono diversi punti di vista che, però, ha sempre saputo valorizzare in pieno rendendo questa eterogeneità di vedute una risorsa preziosa piuttosto che una criticità.

Emiliano, in questi anni, pur dovendo far fronte a difficoltà e questioni estremamente complesse (tra tutte, vertenza ILVA e diffusione della Xylella), ha rappresentato un saldo presidio di buon governo del territorio, proiettando la Puglia verso il futuro, come dimostrano i molti indicatori economici positivi che la collocano tra le regioni con le performance migliori, nel Mezzogiorno d’Italia e non solo, in termini di sviluppo, crescita occupazionale e capacità di spesa dei fondi europei (mi riferisco ai fondi FESR e FSE).

Anche sulla sanità, tema particolarmente avvertito e complicato, sono evidenti i significativi passi in avanti compiuti in questi anni dal sistema sanitario regionale, dopo il blocco che lo ha paralizzato per oltre quindici anni, e questo grazie alle decisioni, anche dolorose ma necessarie (perché imposte da norme nazionali), assunte con il piano di riordino ospedaliero e i tagli alla spesa che stanno consentendo, da un anno e mezzo a questa parte, di procedere speditamente con migliaia di nuove assunzioni di medici, personale sanitario non medico, personale amministrativo, infermieri, operatori socio-sanitari, ausiliari, in modo da rispondere sempre più tempestivamente ed efficacemente al bisogno di buona sanità pubblica dei cittadini pugliesi.

Ovviamente è un lavoro incompleto, che va portato avanti. Molto ancora c’è da fare nella sanità e in altri settori, in particolare, in quello agricolo in cui una errata impostazione data, anni fa, al piano di sviluppo rurale (psr) e incertezze nella sua gestione hanno generato contenziosi e complicazioni con conseguenti ritardi e inefficienze, che solo negli ultimi mesi si stanno affrontando e superando con risposte attese da un comparto tanto importante per la crescita e lo sviluppo della Puglia.

Anche per questo credo che non sarebbe né giusto né lungimirante cambiare ora il candidato presidente, visti i significativi risultati raggiunti in questi quattro anni e mezzo nei più svariati ambiti. Michele Emiliano e la sua azione di governo hanno tutto il diritto di essere sottoposti al giudizio insindacabile degli elettori, nel voto della prossima primavera.

Ma c’è anche un altro motivo, più personale e legato alla mia attività svolta nell’interesse soprattutto del territorio della Murgia, che mi induce a sostenere convintamente la candidatura di Emiliano.

Chi ha seguito in questi anni il mio percorso, infatti, ha potuto constatare direttamente come, sin dal mio insediamento in Consiglio regionale avvenuto nel settembre del 2016, mi sia speso per assicurare, migliorare e potenziare servizi e infrastrutture per tutta l’area murgiana. In questi anni, ho trovato sempre nel Presidente Emiliano un riferimento sicuro, attento e disponibile ad accogliere proposte, sollecitazioni, suggerimenti.

Questo ha consentito al territorio della Murgia di recuperare una centralità e una attenzione nelle azioni poste in essere dalla Regione, probabilmente mai avute nella sua storia.

È sotto gli occhi di tutti il concreto rilancio dell’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei” che ha finalmente raggiunto l’obiettivo dell’attivazione (lungamente attesa) della “Banca del sangue” con una moderna Unità di Medicina Trasfusionale e che vedrà nei prossimi mesi l’attivazione di un Centro di Riabilitazione Vestibolare (per i disturbi dell’equilibrio) e l’avvio della tanto attesa Emodinamica su cui si sta lavorando per acquisire le necessarie professionalità. Grande lo sforzo in corso da un paio di anni per potenziare il personale, grazie ai numerosi concorsi già espletati o in corso, a cominciare da quelli per l’assunzione dei primari, di medici, tecnici, infermieri e operatori socio-sanitari. Attivato da oltre due anni il nuovo centro vaccinazioni ad Altamura, nei prossimi mesi si darà corso alla progettazione della riconversione dell’ex Ospedale Umberto I.

A questo bisogna aggiungere la grande attenzione riservata ad Altamura e al territorio della Murgia in molti altri settori, come lo sviluppo economico (con decine di imprese e attività economiche sostenute o avviate grazie alle misure regionali; con l’inserimento nella ZES Adriatica di oltre 200 ettari delle zone industriali di Altamura e Gravina), l’innovazione, l’istruzione e la formazione professionale (ad Altamura attiva da alcuni mesi “H-hub”, una delle 25 Factory, incubatori di imprese innovative, selezionate a seguito di uno specifico bando nell’ambito dell’iniziativa regionale “Estrazione dei Talenti”; finanziati sulla Murgia numerosi corsi di formazione professionale; sostenuti svariati progetti di scuole del territorio; realizzato e attivato il nuovo Centro per l’Impiego presso l’immobile dell’ex Tribunale di Altamura), la valorizzazione del territorio con il recupero del finanziamento di 5 milioni di euro per interventi di riqualificazione del Centro Storico di Altamura (per i cui lavori è in corso la gara di appalto) o la concessione di finanziamenti ad Altamura (5 milioni di euro) e Gravina (3,5 milioni di euro) finalizzati alla realizzazione di progetti di rigenerazione urbana, la realizzazione di verde o di sistema di raccolta delle acque piovane come quelli programmati nel quartiere Parco San Giuliano ad Altamura (2,6 milioni di euro), la mobilità con i cospicui incrementi dei livelli minimi di servizio in termini di chilometri di percorrenza degli autobus che, nell’ambito della riorganizzazione del trasporto pubblico locale, interessano tanti Comuni della Murgia (Altamura, Gravina, Santeramo, Gioia del Colle, Cassano delle Murge), il cospicuo finanziamento (8,8 milioni di euro) per la realizzazione dei lavori di risanamento e sistemazione idraulica del Torrente Jesce che nasce e si sviluppa per diversi chilometri in territorio di Altamura e poi prosegue verso Laterza e Matera.

Ma penso anche al potenziamento dei servizi scolastici con l’importante finanziamento riconosciuto ad Altamura (4,3 milioni di euro) per la realizzazione nel quartiere di Trentacapilli di uno dei tre Poli Innovativi per l’Infanzia previsti in Puglia (per cui si attendono gli esiti del concorso di progettazione), ai lavori per la Scuola Ottavio Serena (2,5 milioni il finanziamento regionale) e per la palestra della Scuola Padre Pio (700mila euro) o all’approvazione dei progetti per la realizzazione delle Biblioteche ad Altamura (con l’“Agorateca”, la Biblioteca di Comunità della Scuola “Tommaso Fiore” che ha beneficiato di 1 milione di euro da parte della Regione), a Gravina, a Gioia del Colle, a Santeramo e a Palo.

Tutto questo senza dimenticare il rilancio delle aree interne con l’individuazione, da parte della Giunta regionale, di quella che interessa la Murgia (e che coinvolge, in particolare i Comuni di Poggiorsini, Spinazzola e Minervino Murge) o i molteplici interventi per la valorizzazione di musei, contenitori culturali (come il Teatro Mercadante), luoghi della cultura (San Michele delle Grotte e il Laboratorio Scientifico del Liceo Cagnazzi, ad esempio, ad Altamura) e “luoghi della memoria” (come il Campo di prigionia e profughi tra Altamura e Gravina) presenti sul territorio murgiano, il sostegno assicurato attraverso l’Apulia Film Commission a diverse produzioni televisive e cinematografiche realizzate nella Murgia o i finanziamenti per il potenziamento delle reti infrastrutturali (penso, per esempio, al grande supporto assicurato per il completamento delle opere che interessano la strada Statale 96, o ai lavori, prossimi ad essere conclusi, sulla tratta ferroviaria Bari-Altamura-Matera-Gravina, con il raddoppio di circa 25 chilometri della linea, l’eliminazione di alcuni passaggi a livello, la riqualificazione di alcune stazioni, la realizzazione di sistemi di sicurezza sulla linea), o ancora i finanziamenti concessi per gli interventi sulla viabilità comunale (ad Altamura, Gravina, Poggiorsini, Santeramo) o provinciale, o il finanziamento di circa 2 milioni di euro riconosciuto al Comune di Cassano delle Murge per la realizzazione di interventi finalizzati al riuso irriguo dei reflui trattati dall’impianto di depurazione.

Questi sono solo alcuni richiami che documentano, con azioni e fatti concreti, la grande attenzione che tutta la Murgia barese ha avuto in questi anni grazie al governo del Presidente Michele Emiliano che mi ha consentito di lavorare al meglio e che è sempre stato pronto a raccogliere le molte sollecitazioni di cui mi sono fatto portatore per restituire centralità al nostro territorio.

Ecco, per questo e per non interrompere il lavoro e il percorso che stanno contribuendo a rilanciare decisamente la Puglia come una delle regioni più dinamiche e vitali del nostro Paese, sosterrò con convinzione la candidatura di Michele Emiliano alle elezioni primarie di domenica prossima, 12 gennaio.

Vi invito, soprattutto quanti hanno avuto modo di seguire il mio lavoro in Regione, a fare altrettanto.

Andiamo avanti, la Puglia, la Murgia non si fermano!

ENZO COLONNA

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Alcune informazioni sul voto per le Primarie.
Si vota solo domenica prossima 12 gennaio, dalle 8 alle 20. Possono votare i cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali del loro comune di residenza. È necessario portare con sé un documento di identità. Per coprire i costi organizzati, è richiesto il versamento di un contributo minimo di un euro. I fuorisede e i ragazzi e le ragazze tra i 16 e i 18 anni che vogliano partecipare alla primarie, dovranno prima registrarsi sul sito www.primariepuglia2020.it .
Per quanto riguarda l’area murgiana i seggi saranno allestiti:

  • ad Altamura presso la sede locale del PD, in via Già Corte d’Appello n. 13
  • a Gravina presso le “Officine culturali Peppino Impastato”, in via San Vito Vecchio n. 8
  • a Santeramo presso il Palazzo Marchesale in piazza Garibaldi
  • a Poggiorsini presso la sede locale del PD, in via Vittorio Veneto
  • a Cassano delle Murge presso la sede locale del PD, in Via Indipendenza n. 13.

AL VIA LA RIORGANIZZAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE IN PUGLIA. GRANDE ATTENZIONE DELLA REGIONE VERSO LE COMUNITÀ DELLA MURGIA BARESE.

È stata pubblicata nei giorni scorsi, nel Bollettino Ufficiale del 30 dicembre, la deliberazione della giunta con la quale la Regione Puglia ha definito, in vista dei futuri affidamenti per la gestione, i nuovi livelli minimi di servizio per il Trasporto Pubblico Locale (TPL).

Si tratta di una riorganizzazione complessiva del TPL che giunge all’esito di un lungo e complesso percorso, che ho seguito in questi anni, avviato nel 2016 con l’approvazione da parte della Giunta regionale del Piano Regionale dei Trasporti e sviluppatosi, poi, grazie al prezioso lavoro della Sezione “Trasporto Pubblico Locale e Grandi Progetti” diretta dall’ing. Enrico Campanile e al significativo supporto svolto dall’Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (ASSET), attraverso molteplici passaggi e interlocuzioni con il sistema degli enti locali (comuni, province, città metropolitana), i sindacati, l’Università e gli stakeholder interessati, con l’obiettivo di migliorare, rilanciare e potenziare il servizio dei trasporti pubblici sul territorio regionale.

La deliberazione approvata, in sostanza, ha determinato, secondo criteri di omogeneità territoriale (e cioè per i 6 Ambiti Territoriali Ottimali che corrispondono alle province pugliesi), da un lato, il livello dei servizi minimi che devono essere assicurati sul territorio dai gestori del servizio, in termini di numero di chilometri percorsi dalle autolinee, calcolati sulla base dei bisogni effettivi di mobilità stimati concretamente a seguito di approfondite rilevazioni, e, dall’altro, i costi standard per chilometro percorso come elemento di riferimento per permettere agli enti affidanti di determinare, attraverso il piano economico finanziario simulato, i corrispettivi a base d’asta.

I costi standard sono stati individuati sulla base di valutazioni quantitative e qualitative del servizio da offrire, nel rispetto di un corretto rapporto tra ricavi derivanti dalla gestione del servizio di trasporto e costi operativi dello stesso. Tutto questo determina un importante sforzo finanziario per garantire il servizio automobilistico con risorse che, complessivamente, ammontano a 238 milioni di euro annui (regionali e statali), facendo registrare un considerevole incremento di quasi 36 milioni l’anno rispetto alla situazione attuale.

Ora sulla base di questa riorganizzazione, a seguito dell’individuazione da parte della Regione Puglia dei livelli minimi di servizio e del costo standard per chilometro percorso, gli Ambiti Territoriali Ottimali dovranno procedere entro giugno prossimo con le gare di appalto per l’affidamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale su tutto il territorio di ciascun ATO (corrispondente a quello delle province pugliesi).

Nell’ambito di questo complesso processo, sono particolarmente felice per la grande attenzione riservata al territorio della Murgia  (v. immagini in alto con il riepilogo) che, per quanto riguarda i servizi minimi per il trasporto “su gomma”, necessari a soddisfare la domanda di mobilità del pendolarismo scolastico, lavorativo, sanitario e per raggiungere gli uffici pubblici, vede un sensibile incremento in termini di percorrenza, espressa in chilometri percorsi dagli autobus, rispetto alla precedente programmazione, definita con una deliberazione della giunta regionale del 2010 (n. 865/2010).

Ad Altamura, per esempio, rispetto agli attuali 156.785 km la Regione riconosce ora con il nuovo piano 211.579 km annui, con un importante incremento di 54.794 km, passando così dal 24° al 15° posto tra tutti i comuni della Puglia in termini di chilometri riconosciuti e dal 6° al 3° posto tra i comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale rappresentato dall’area metropolitana barese.

Anche Gravina in Puglia fa registrare un deciso aumento, passando da 47.122 km a 93.669 km annui, con un incremento di 45.128 km, attestandosi al 31° posto (rispetto al precedente 41°) tra tutti i Comuni della Puglia e passando dal 15° all’11° posto nell’ATO di Bari.

Incrementi significativi sono stati riconosciuti anche per:

  • Santeramo in Colle che passa da 69.677 km a 112.813 km annui, con un aumento di 43.136 km di percorrenza (dal 34° al 27° posto in Puglia; dall’11° all’8° posto nell’ATO di Bari);
  • Cassano delle Murge che passa da 16.146 a 37.746 km annui, con un incremento di 21.600 km (dal 48° al 42° posto in Puglia; dal 20° al 18° nell’ATO di Bari);
  • Locorotondo che passa da 8.766 a 80.768 km annui, con un incremento di ben 72.002 km (dal 49° al 34° posto in Puglia; dal 21° al 14° nell’ATO di Bari);
  • Gioia del Colle che passa da 78.870 a 104.783 km annui, con un aumento di 25.913 km (dal 32° al 29° posto in Puglia; dal 10° al 9° nell’ATO di Bari).

Si tratta di numeri che segnalano, oggettivamente, una particolare attenzione riservata alle esigenze delle Comunità della Murgia barese al fine di potenziare e di migliorare i servizi di trasporto pubblico locale. A questi incrementi e alla nuova definizione dei costi standard corrisponde un significativo aumento del sostegno finanziario della Regione a favore dei servizi assicurati ai comuni.

Per tale attenzione e per il grande lavoro svolto, che consente di riformare complessivamente il sistema del trasporto pubblico locale, ringrazio il Presidente Michele Emiliano, l’Assessore al ramo, Giovanni Giannini, gli staff della Sezione “Trasporto Pubblico Locale e Grandi Progetti, diretta dall’ing. Campanile, e dell’ASSET diretta dall’ing. Raffaele Sannicandro, nonché tutti i soggetti coinvolti (Comuni, Province, Città Metropolitana di Bari, associazioni datoriali, sindacati, Università) nel laborioso percorso di concertazione.

ENZO COLONNA