IN REGIONE DELIBERATA LA RIDUZIONE DEL SUPERTICKET DA 10 EURO A 0,50 CENTESIMI.
(enzo colonna)
IMPORTANTI NOVITÀ NEI NUOVI AVVISI PIA, CONTRATTI DI PROGRAMMA E TITOLO II. PROSEGUE IL GRANDE IMPEGNO DELLA REGIONE NELLE MISURE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE.
🔺 Pochi giorni fa sono stati pubblicati i nuovi avvisi relativi ad alcune misure dell’articolato ed efficace sistema di sostegno e incentivazione messo in campo in questi anni dalla Regione Puglia per favorire la creazione e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali, contemplate, a livello normativo, dal Regolamento regionale n. 17/2014.
Mi riferisco, in particolare, ai “Programmi Integrati di Agevolazioni – PIA“, ai “Contratti di Programma” e alle agevolazioni previste dal “Titolo II” del predetto regolamento, misure gestite dalla società “in house” Puglia Sviluppo della Regione Puglia.
Si tratta di importanti strumenti che hanno consentito, specie negli ultimi anni, di implementare, sviluppare e diversificare il tessuto economico e produttivo pugliese, rendendolo maggiormente competitivo e solido sul mercato, grazie al significativo sostegno fornito agli investimenti compiuti dalle aziende presenti nel territorio regionale su diversi versanti (ampliamenti, miglioramento dei processi produttivi, ricerca e sviluppo, ecc.).
Oltre che per le finalità dei finanziamenti, tali misure si differenziano anche per la tipologia di operatori economici cui sono rivolte e per l’intensità dell’agevolazione concessa.
Nello specifico,
➤ ai PIA sono dedicati tre avvisi (uno per le piccole imprese, uno per quelle di medie dimensioni e uno per quelle del settore turistico) finalizzati a sostenere gli investimenti per la creazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di quelle esistenti, la diversificazione della produzione. I progetti candidati devono essere di importo complessivo compreso tra 1 milione e 20 milioni di euro per le micro e piccole imprese, tra 1 milione e 40 milioni quelle di medie dimensioni. Le agevolazioni possono variare a seconda della tipologia di costo ammissibile, sino a un massimo del 45% per micro e piccole imprese, e sino a 10 milioni per quelle di medie dimensioni. Le istanze di agevolazione al bando “PIA – Turismo” devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo sino a 40 milioni di euro per le grandi imprese, 30 milioni per le medie e 20 milioni per micro e piccole imprese.
➤ L’avviso relativo ai “Contratti di Programma” è rivolto principalmente alle imprese di grandi dimensioni ed è orientato a favorire in particolare lo sviluppo, il rafforzamento, la competitività e l’attrattività dei territori, promuovendo l’innovazione e l’occupazione. Possono essere candidati a questa misura programmi di investimento di importo complessivo compreso tra 5 milioni e 100 milioni di euro, con contributi sino a 20 milioni per ciascun progetto integrato di sviluppo.
➤ Infine, le agevolazioni previste dal “Titolo II”, sono mirate a sostenere progetti di investimento di importo pari ad almeno 30 mila euro, presentati da imprese operanti in differenti settori produttivi (comprese quelle del settore turistico-alberghiero) e da liberi professionisti. L’intensità massima di aiuto è pari al 35% per i soggetti di medie dimensioni e al 45% per quelli di piccole dimensioni.
🔺 Sono diverse e importanti le novità previste dai nuovi avvisi recentemente pubblicati, di cui non posso dar conto qui in maniera puntuale ed esaustiva, che interessano in particolare le misure PIA e Contratti di Programma e che sono orientate a favorire l’aggregazione di operatori economici, la dotazione occupazionale e il loro radicamento territoriale.
1️⃣ Una prima novità interessa i potenziali beneficiari delle misure di sostegno previste dagli avvisi “PIA – Piccole Imprese” e “PIA – Turismo”: potranno infatti accedere alle agevolazioni anche le imprese che, pur non possedendo il requisito del fatturato minimo previsto (1,5 milioni di euro negli ultimi tre esercizi per “PIA – Piccole Imprese”, 1 milione per il settore turistico), presentino un progetto integrato con una impresa capofila che possieda il requisito del fatturato richiesto.
2️⃣ Un’altra importante novità riguarda, negli avvisi “PIA – Piccole/Medie Imprese” e “Contratti di Programma”, l’ampliamento dei parametri che determinano un aumento, rispetto alla percentuale base (25% per i PIA), dell’intensità di aiuto per alcune tipologie di spesa (ad esempio, opere murarie, acquisto suolo, sistemazione fabbricati). Tra questi vi sono, infatti:
- l’incremento occupazionale (almeno 1 unità lavorativa aggiuntiva per ogni 300.000 euro di contributo ricevuto);
- livelli occupazionali assicurati a donne (50% di occupate in almeno una delle categorie di lavoratori impiegati nell’esercizio),
- valorizzazione del capitale umano (attraverso l’adozione di un piano di alta formazione o l’attivazione di progetti di alternanza scuola-lavoro),
- l’adozione di sistemi produttivi sostenibili in linea con i principi di economia circolare,
- la localizzazione degli investimenti nell’ambito delle due Zone Economiche Speciali (ZES) istituite in Puglia, la “Adriatica” e la “Jonica”.
In particolare, con la previsione di quest’ultimo parametro, la Regione, per quanto rientra nella sua competenza, inizia a dare concretezza ai vantaggi previsti dalle ZES, che, ricordo, sono macroaree geografiche collegate a una o più aree portuali, per le quali sono previste specifiche misure (benefici fiscali, incentivi, semplificazioni amministrative) dirette appunto a creare un contesto orientato alla crescita di imprese, all’attrazione di investimenti, all’incremento di scambi commerciali ed export.
3️⃣ C’è poi una ulteriore novità valida per tutti i suddetti avvisi (ad eccezione di quello “PIA – Turismo”) e che riguarda gli investimenti diretti all’acquisto e al recupero di immobili esistenti e non utilizzati dichiarati inagibili o inabitabili, per i quali è previsto un incremento di aiuto per altri 10 punti percentuali. Tanto al fine di favorire il recupero di fabbricati già realizzati, molto spesso ubicati in aree urbanizzate, riducendo così il consumo di suolo.
🔺 Sono particolarmente soddisfatto per le integrazioni apportate ai nuovi avvisi, con particolare riferimento alla possibilità di accedere alle agevolazioni da parte delle imprese prive del requisito del fatturato minimo e alla previsione di un aumento della percentuale di sostegno nel caso di sistemi produttivi sostenibili in linea con i principi di economia circolare, di recupero di immobili esistenti non utilizzati e di investimenti effettuati nelle ZES.
Sull’esigenza di introdurre tali modifiche e integrazioni agli avvisi sono tornato più volte, anche con specifiche iniziative e sollecitazioni consiliari. Sono il frutto di un complesso lavoro sviluppato nell’ultimo anno, assieme all’Assessore allo “Sviluppo economico” Cosimo Borraccino, dalla Sezione “Competitività e Ricerca dei sistemi produttivi” (diretta dalla dott.ssa Gianna Berlingerio) e dai vertici e dallo staff di Puglia Sviluppo.
Li ringrazio tutti per l’impegno profuso, intenso e altamente professionale.
Si tratta di punti su cui ho insistito da tempo per rispondere meglio e più efficacemente alla vivace realtà produttiva della Puglia, in particolare della Murgia. Penso, ad esempio, alle potenzialità delle aree artigianali di Altamura e Gravina, che, a valle di un complesso lavoro che ho seguito sin dall’avvio [da qui la mia ultima nota], sono state inserite nella perimetrazione della ZES Adriatica: 183,50 ettari della zona industriale di Altamura e circa 10 ettari della zona P.I.P. di Gravina (spero che le superfici ZES di Gravina possano essere incrementate al termine della procedura in corso per assegnare altri 261 ettari).
📌 Invito le imprese interessate ad approfondire le misure di agevolazione della Regione Puglia, consultando i relativi avvisi pubblici disponibili nel portale sistema.puglia.it o prendendo contatti con la struttura di Puglia Sviluppo, che da anni assicura un supporto efficiente e tempestivo alle imprese pugliesi.
Resto a disposizione di operatori economici, imprese e professionisti – come ho peraltro fatto in questi anni – per approfondimenti e chiarimenti.
ENZO COLONNA
Aggiornamento del 2 marzo 2020: due articoli sull’argomento.
CONSUMO DI SUOLO, IL DDL DEL GOVERNO E LA LEGGE APPROVATA UN ANNO FA DALLA REGIONE PUGLIA.
Segnalo questo interessante articolo pubblicato nel sito specializzato Edilportale.com, disponibile da qui, in merito alla bozza di Disegno di Legge all’esame del Governo nazionale per disincentivare e contrastare, attraverso l’utilizzo della leva fiscale, il consumo di suolo e favorire il riuso e la rigenerazione del patrimonio immobiliare esistente.
Si tratta di una delle tracce seguite nella legge regionale pugliese 30 aprile 2019 n. 18, recante “Norme in materia di perequazione, compensazione urbanistica e contributo straordinario per la riduzione del consumo di suolo e disposizioni diverse”, di cui sono stato il proponente e primo firmatario e che è stata approvata a seguito di un articolato confronto con operatori economici, ordini professionali, rappresentanti delle associazioni e sistema degli enti locali [per il testo e ulteriori richiami, v. qui].
Sono molto orgoglioso, inoltre, del fatto che “Edilportale”, in questo suo articolo a firma di Paola Mammarella, cogliendone pienamente il senso, menzioni espressamente la legge pugliese n. 18/2019 come esperienza regionale che – assieme a poche altre (Veneto, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano) – ha affrontato questo argomento con un approccio innovativo e concreto.
Quello del contrasto al consumo di suolo rappresenta un tema centrale e cruciale per il quale è auspicabile un intervento normativo statale. Non nascondo la soddisfazione per essere stato promotore, in Puglia, di una legge alla quale si guarda con interesse anche al di fuori dei nostri confini regionali.
ASSISTENZA RIABILITATIVA PER I PAZIENTI DEL DISTRETTO BA 4, RIUNIONE PRESSO LA DIREZIONE ASL BARI.
Sulla questione esplosa nelle ultime settimane (da qui, il mio precedente aggiornamento) relativa alle prestazioni abilitative e riabilitative che coinvolgono 261 pazienti, in gran parte minori, del distretto socio-sanitario Ba 4 (Altamura, Gravina, Santeramo, Poggiorsini) si è tenuta una utile, positiva e lunga riunione ieri mattina presso la Direzione Generale della Asl di Bari, che ringrazio per la disponibilità.
L’obiettivo di questo incontro, a cui tenevo molto e che nell’assemblea a parco San Giuliano di due settimane fa anticipai, era quello di condividere reciprocamente problemi, impegni e possibili soluzioni. Credo che la riunione abbia raggiunto l’obiettivo.
Sono molto grato a tutti i presenti e partecipanti, tutti attivi e propositivi. Un ringraziamento speciale alle mamme rappresentanti, bravissime ed efficaci nell’esporre questioni e problemi.
La questione non è stata risolta in tutti i suoi aspetti. C’è lavoro ancora da svolgere, per tutti, e ci sono anche aspetti molto complessi. Ma il risultato più importante di oggi è sicuramente di aver ben instradato la questione con dialogo, comprensione reciproca (dei bisogni delle famiglie e delle difficoltà di chi amministra secondo regole e leggi), impegni presi e confermati, obiettivi comuni (tra questi, mi riferisco in particolare alla realizzazione di un moderno ed efficiente centro pubblico di riabilitazione puntando a valorizzare la struttura del vecchio ospedale di Altamura, Umberto I, in viale Regina Margherita, di cui mi sto occupando da tempo, v. qui ad esempio).
enzo colonna
🌀 DI SEGUITO, IL COMUNICATO DIFFUSO NEL POMERIGGIO DALLA ASL DI BARI AD ESITO DELL’INCONTRO 🌀
Riabilitazione in Basilicata, l’ASL incontra le famiglie di Altamura: nessuna interruzione per le terapie in corso o in scadenza. Garantita la continuità assistenziale, continuano le verifiche su tutti i casi. Nasce un gruppo di lavoro per la realizzazione di un nuovo Centro riabilitativo nell’ex Umberto I.
Bari, 26 febbraio 2020. – Le famiglie e gli utenti possono stare tranquilli: la continuità assistenziale per i pazienti in riabilitazione in Basilicata sarà garantita e nessun ciclo di terapia, in corso, già scaduto o in scadenza, sarà sospeso o interrotto. Una rassicurazione ribadita dal Direttore Generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce, questa mattina durante l’incontro con le rappresentanti dell’Associazione Genitori Speciali Altamura, Mary Cristallo ed Evita Salvaggiulo.
Un confronto chiarificatore rispetto alle preoccupazioni che le famiglie, in particolare, avevano fatto emergere negli ultimi giorni, il cui esito è racchiuso nelle parole espresse al termine dalle due rappresentanti dei genitori: «Abbiamo lottato – hanno detto – per creare un rapporto diretto con la ASL e, finalmente, ci siamo riuscite grazie ad un dialogo franco e costruttivo con la Direzione Generale».
La ASL Bari, come è emerso, sta continuando le verifiche avviate sui 261 utenti che usufruiscono di trattamenti ambulatoriali riabilitativi ex art. 26 legge 833/78 fuori dalla regione Puglia. Un lavoro propedeutico alla definizione dei piani riabilitativi individuali, su cui è impegnata la task force di esperti ASL, che comunque non inciderà sui cicli riabilitativi in corso, i quali potranno continuare, a condizione che siano erogate nelle sedi ambulatoriali oggetto di accreditamento previo aggiornamento del piano riabilitativo da parte della Neuropsichiatria.
All’incontro con le famiglie, assieme al DG Sanguedolce e al Direttore Amministrativo Gianluca Capochiani, hanno partecipato Vito Lozito (direttore della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza della ASL Bari), Antonella Bello (responsabile Neuropsichiatria infantile Area Murgiana), il consigliere regionale Enzo Colonna, il consigliere del presidente Emiliano, Domenico De Santis, il sindaco di Altamura, Rosa Melodia e il consigliere comunale, Marica Longo.
Un tavolo a più voci e con diverse sfumature, tutte però concordi nell’agire a beneficio esclusivo degli utenti, in gran parte minori e con bisogni assistenziali molto differenziati. Su questo fronte, la Direzione Generale ha fissato alcuni punti fermi. Da un lato la garanzia della continuità assistenziale per tutti i casi; dall’altra la necessità di restare all’interno del perimetro normativo, sotto ogni punto di vista, disegnato dal regolamento regionale e dalla legislazione regionale e nazionale.
Un percorso articolato – ha sottolineato Sanguedolce – «che vogliamo costruire assieme alle famiglie e che prevede il potenziamento delle strutture riabilitative pubbliche con personale qualificato e spazi adeguati, proprio per rispondere alle comprensibili esigenze provenienti dalle stesse famiglie e senza creare traumi ai pazienti».
Una prospettiva concreta che ha incontrato il favore dell’Associazione di Genitori Speciali e degli amministratori del Comune di Altamura, e alla quale la ASL ha dato consistenza con le risorse professionali in fase d’assunzione (logopedisti, psicomotricisti, terapisti della riabilitazione, fisioterapisti, educatori professionali e assistenti sociali) nel territorio murgiano e in tutta l’azienda sanitaria.
Uno scenario ampio, tanto da gettare le basi per un gruppo di lavoro che vedrà seduti allo stesso tavolo ASL, attori regionali e del territorio, famiglie comprese, per realizzare un Polo di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell’età evolutiva proprio nell’area della Murgia. Obiettivo da raggiungere ristrutturando gli ambienti dell’ex Ospedale Umberto I, con l’impiego di fondi FESR. Un percorso che stamane è partito da Bari ma che ha il suo traguardo ad Altamura.
BORSE DI STUDIO DESTINATE A STUDENTI DI SCUOLE SECONDARIE DI 2° GRADO: IN RISCOSSIONE QUELLE DEL 2018/19, SCADENZA 13 MARZO PER LE DOMANDE 2019/20
Da ieri, mercoledì 26 febbraio, sono disponibili per la riscossione le Borse di studio destinate a studenti e studentesse di scuole secondarie di 2° grado per l’anno scolastico 2018/2019, relative alla graduatoria regionale per l’accesso al “Fondo unico Borse di Studio” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).
Avevo dato conto, un anno fa, della pubblicazione dell’avviso regionale (v. qui) relativo a questa misura che prevedeva uno stanziamento di circa 3 milioni di euro, grazie al quale numerosi studenti pugliesi potranno ora beneficiare di un contributo di importo pari a 236 euro. Le borse di studio complessivamente erogate nel territorio pugliese per l’anno scolastico 2018/2019 sono in tutto 12.850, con un significativo incremento (pari a circa 3.000 unità) rispetto all’anno precedente.
Quest’anno si è purtroppo registrato un ritardo, determinato dalle procedure e verifiche del MIUR, con uno slittamento della concreta erogazione del contributo.
Le borse di studio potranno essere ritirate fino al prossimo 31 marzo.
Per ritirare il voucher, gli studenti beneficiari maggiorenni possono recarsi presso qualsiasi Ufficio Postale muniti di documento d’identità in corso di validità e del proprio codice fiscale, comunicando all’operatore di sportello di dovere incassare una borsa di studio erogata dal MIUR attraverso un “bonifico domiciliato” (non sono ammesse deleghe alla riscossione del contributo economico).
Per gli studenti beneficiari minorenni, invece, è necessario che ad incassare il Bonifico domiciliato erogato dal MIUR sia un genitore o chi ne fa le veci, recandosi in un qualsiasi Ufficio Postale munito del proprio documento di identità in corso di validità e del proprio codice fiscale, dell’originale del documento di identità e del codice fiscale dello studente beneficiario della borsa di studio, oltre che della dichiarazione sostitutiva necessaria per auto-dichiarare l’idoneità ad esercitare l’atto di riscossione della borsa di studio in qualità di soggetto esercente la responsabilità genitoriale (reperibile da qui).
Approfitto per ricordare, infine, che una decina di giorni fa è stato pubblicato l’Avviso per l’assegnazione delle Borse di studio per l’anno scolastico 2019/2020. Gli interessati possono presentare la domanda entro le ore 12.00 del 13 marzo 2020, esclusivamente on-line, attraverso la piattaforma dedicata online. Per avere diritto alla erogazione della borsa di studio per l’a.s. 2019/2020 (per cui alla Puglia sono state destinate, dal MIUR, risorse pari a poco più di 3 milioni di euro), i richiedenti, al momento della candidatura, dovranno essere in possesso di attestazione ISEE, in corso di validità, non superiore a 10.632,94 euro.
Tutti i dettagli nell’Avviso consultabile da qui.
CONCORSO DEL MINISTERO BENI CULTURALI E TURISMO PER 500 OPERATORI ALLA CUSTODIA, VIGILANZA E ACCOGLIENZA.
💢 Segnalo l’avvio di questa procedura di selezione (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, sezione “Concorsi”, del 21 febbraio 2020) indetta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MIBACT) finalizzata al reclutamento, attraverso i Centri per l’impiego, di 500 figure con profilo professionale di «operatore alla custodia, vigilanza e accoglienza», con rapporto di lavoro a tempo pieno ed indeterminato, ripartiti tra varie sedi in tutta Italia (24 posti in Puglia, di cui 18 nell’area metropolitana di Bari, 6 in provincia di Taranto; 11 posti in Basilicata, di cui 6 in provincia di Matera e 5 in provincia di Potenza).
‘INPUGLIA365 – CULTURA, NATURA, GUSTO 2020’, DA OGGI È POSSIBILE PRESENTARE PROPOSTE DI ATTIVITÀ PER IL PERIODO 27 APRILE/29 GIUGNO.
Si è aperta oggi la seconda finestra temporale per la presentazione delle candidature all’Avviso dell’Agenzia regionale del Turismo “PugliaPromozione” denominato “InPuglia365 – Cultura, Natura, Gusto 2020”, che è finalizzato ad acquisire proposte progettuali relative all’organizzazione di attività da realizzarsi in occasione di week end o in concomitanza di ponti e festività.
È stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 7 del 16 gennaio 2020.
L’obiettivo di questa misura è quello di potenziare l’attrattività turistica della regione e potenziarne la fruibilità attraverso l’organizzazione di iniziative in grado di valorizzare le specificità dei territori pugliesi, con particolare riferimento alle risorse enogastronomiche, ai beni storico-artistici, agli insediamenti rurali, paesaggi e contesti significativi dal punto di vista naturalistico.
Le proposte dovranno riguardare tre ambiti di intervento individuati dall’Avviso:
- Arte e Cultura, con attività finalizzate a favorire la conoscenza e la scoperta di siti e beni di interesse storico, artistico e culturale oltre che del patrimonio immateriale costituito da tradizioni e riti locali, con particolare riferimento alle principali ricorrenze religiose, alle rievocazioni storiche, agli antichi mestieri, agli usi e alle pratiche rurali.
- Natura ed Esperienze Outdoor, con percorsi ed esperienze a stretto contatto con la natura, da vivere a piedi, in bicicletta, a cavallo, all’insegna del benessere, del viaggio lento e della sostenibilità ambientale.
- Enogastronomia, con l’organizzazione di percorsi innovativi del gusto alla scoperta dei prodotti locali, dei luoghi della produzione enogastronomica, passando per i mercati rionali e lo “street food”.
Le risorse complessivamente disponibili per questa misura sono pari a 600.000 euro e a ciascuna proposta progettuale ritenuta ammissibile può essere assegnato un contributo fino a un massimo di 12.000 euro per attività che devono svilupparsi in almeno 2 giornate oppure in un week end, anche in concomitanza con ponti e festività.
Possono presentare istanza di partecipazione aziende e operatori economici, singoli o associati, nonché i distretti urbani del commercio costituiti e riconosciuti (DUC).
Scaduto il termine, 30 gennaio, per le proposte relative al periodo 25 febbraio/26 aprile, a partire da oggi e sino alle ore 16 del 3 marzo è possibile presentare quelle riguardanti attività da svolgersi nel periodo 27 aprile/29 giugno. Le candidature devono essere inviate esclusivamente on line, registrandosi prima al DMS (Digital Management System della Regione Puglia).
Si tratta di una buona opportunità per la valorizzazione del nostro territorio e per incrementare i flussi turistici anche a livello locale e, pertanto, auspico la partecipazione da parte di operatori del settore e dei DUC già costituiti.
Per l’avviso e ogni ulteriore informazione rinvio alla sezione dedicata del portale di PugliaPromozione, da qui.
ENZO COLONNA
DALLA REGIONE ALTRI 30 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DI EDIFICI PUBBLICI: DOPO L’OSPEDALE DELLA MURGIA, FINANZIATO ANCHE IL PROGETTO DEL COMUNE DI GRAVINA.
Sono estremamente soddisfatto per la delibera di variazione di bilancio con la quale la Giunta regionale ha stanziato ulteriori 30 milioni di euro destinati a scorrere la graduatoria, approvata in via definitiva nell’aprile del 2019, relativa all’Avviso finalizzato a finanziare progetti di enti pubblici per la riduzione dei consumi e la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici pubblici o di uso pubblico.
Per questo avviso, ricordo, la Regione aveva originariamente stanziato ben 158 milioni di euro (a valere sui fondi del PO FESR 2014/2020), di cui 30 milioni riservati a progetti presentati da aziende sanitarie pugliesi e 10 per interventi promossi da amministrazioni statali; la somma residua era destinata, invece, a interventi proposti da altre amministrazioni pubbliche (prevalentemente comuni).
Stiamo parlando di una misura che, per l’entità dello stanziamento, non ha precedenti a livello nazionale.
Tra gli interventi già finanziati con l’originaria dotazione finanziaria, ricordo, rientrava il progetto presentato dalla ASL di Bari per interventi di efficientamento energetico dell’Ospedale della Murgia “F. Perinei”, grazie all’impulso dell’allora direttore generale Vito Montanaro e al lavoro svolto dal personale dell’Area Gestione Tecnica della ASL diretta dall’ing. Nicola Sansolini. Si tratta di un progetto di importo complessivo pari a quasi 5 milioni di euro (con un cofinanziamento dell’azienda sanitaria di circa 500 mila euro) che è destinato ad abbattere drasticamente la bolletta energetica del presidio ospedaliero della Murgia e prevede: interventi per la produzione di energia per autoconsumo da fonti rinnovabili (con l’installazione di un impianto fotovoltaico e di uno solare termico per la produzione di acqua calda); interventi sui sistemi di illuminazione al fine di ridurre i consumi e incrementare l’efficienza; realizzazione di un sistema di trigenerazione, che utilizza cioè energia termica recuperata per alimentare l’impianto di climatizzazione invernale ed estiva [ne scrissi qui nell’aprile 2019].
Ora, con un ulteriore significativo sforzo finanziario, la Giunta regionale ha deciso di scorrere ulteriormente la graduatoria degli interventi proposti dagli enti pubblici, aumentando notevolmente il numero dei progetti ammessi a finanziamento. Oltre ai primi 101 interventi finanziati con la iniziale dotazione finanziaria, infatti, l’ulteriore stanziamento di 30 milioni consente di scorrere la graduatoria sino al 137° posto.
Tra gli interventi finanziati rientra quello proposto dal Comune di Gravina in Puglia per l’efficientamento energetico della sede del Municipio. Si tratta di un progetto del valore complessivo di 2,5 milioni di euro, che potrà beneficiare di un finanziamento regionale pari a 2milioni e 255mila euro (il cofinanziamento comunale è pari a circa 250mila euro).
Per restare all’area del barese, segnalo:
- il progetto di efficientamento della sede comunale di Piazza Umberto, proposto dal Comune di Bitetto, che potrà beneficiare, ora, di un finanziamento di circa 600.000 euro, per la realizzazione di un intervento del valore complessivo di circa 670mila euro, con un cofinanziamento comunale di poco meno di 67.000 euro. Questo intervento si aggiunge a quello di efficientamento energetico della scuola elementare “Cianciotta”, presentato sempre dal Comune di Bitetto, e già finanziato, grazie alle prime risorse disponibili, con un contributo regionale di 953.755 euro.
- Il contributo di oltre 690mila euro assegnato al Comune di Molfetta per un intervento di efficientamento energetico (del valore complessivo di oltre 766mila euro) relativo alla Scuola dell’Infanzia “E. De Amicis”. Questo finanziamento si aggiunge a quello di 1milione e 247mila euro già ottenuto, in prima battuta, dal Comune di Molfetta per la Scuola Media “G. Pascoli”.
- L’intervento di efficientamento energetico della Casa di Riposo e Centro Sociale Polivalente Anziani di Rutigliano, proposto dalla ASP “Monte dei Poveri” del valore complessivo di 693mila euro, per cui la Regione ha stanziato un contributo pari ad euro 623mila euro (con un cofinanziamento di circa 69mila euro).
- L’intervento proposto dal Comune di Cellamare per l’efficientamento energetico della Palestra coperta presso il plesso della Scuola Secondaria “ICS N. Ronchi”. Si tratta di un progetto del valore complessivo di oltre 586mila euro che potrà beneficiare di un contributo regionale di oltre 527mila euro, con un cofinanziamento del Comune di circa 59mila euro.
Ringrazio il Presidente Michele Emiliano, l’Assessore allo Sviluppo Economico, Cosimo Borraccino, il Direttore del Dipartimento “Sviluppo Economico” Domenico Laforgia e tutto lo staff della Sezione “Infrastrutture energetiche e digitali”, diretta dall’ing. Carmela Iadaresta, per l’attenzione ancora una volta riservata alla Murgia e, soprattutto, per il grande lavoro con cui la Regione Puglia sta affrontando il tema dell’efficientamento energetico degli edifici pubblici, tanto da risultare la prima regione in Italia per investimenti in questo particolare settore. Ritengo si tratti di un dato, certificato dall’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), del quale possiamo andare assolutamente orgogliosi.
ENZO COLONNA
STREET ART, APPROVATA IN COMMISSIONE LA PROPOSTA DI LEGGE PER LA PROMOZIONE DI QUESTA FORMA DI ARTE PUBBLICA.
Sono molto soddisfatto per l’approvazione all’unanimità, oggi, in VI Commissione Consiliare, della mia proposta di legge recante “Disposizioni per la valorizzazione, promozione e diffusione della Street Art”, che, sempre in mattinata, ha acquisito pure il parere favorevole della V Commissione in sede consultiva [da qui la scheda tecnica e il testo non aggiornato, però, con gli emendamenti approvati in commissione].
Questa iniziativa legislativa, sottoscritta anche dal collega Sabino Zinni, ha come obiettivo quello di sostenere in modo concreto, da un lato, la creatività soprattutto giovanile che spesso si esprime con risultati artisticamente eccellenti e, dall’altro, le amministrazioni pubbliche nel difficile compito di riqualificare e rigenerare immobili, luoghi e spazi urbani.
Come dimostrano molteplici esempi presenti oggi in molte città d’Italia e d’Europa questa forma di “arte pubblica” è capace di determinare significativi impatti sociali, culturali, artistici, urbani e anche turistici sul territorio, di generare interesse e curiosità complementari a quelli riconducibili ai canonici luoghi della cultura, di costituire un fattore di coesione sociale, riqualificazione e valorizzazione di zone particolarmente delicate delle nostre città e di attivare energie giovani, vitali e positive, soprattutto se elaborate e accompagnate da processi di partecipazione e di coinvolgimento dal basso.
Questa proposta di legge, tra l’altro, si inserisce perfettamente nell’ambito della strategia che affronta il tema/urgenza dell’attivazione di processi diretti a costruire (ricostruire) comunità, a rinsaldare legami umani, culturali e sociali, a cui la Regione Puglia sta prestando molta attenzione da alcuni anni, meritandosi anche riconoscimenti e apprezzamenti da prestigiose realtà attive sul territorio nazionale [leggi qui, ad esempio].
Lo abbiamo fatto, con risorse significative e con misure molto avanzate e innovative, ad esempio: “Luoghi Identitari”, “Fruizione Spazi scolastici per attività extracurricolari”, “Luoghi Comuni”, “Luoghi e Archivi della Memoria”, “Biblioteche di Comunità”, “I Musei raccontano la Puglia”.
Penso, ancora, alla misura per la promozione della Street Art, l’iniziativa, senza precedenti a livello nazionale, finanziata con 450mila euro in tre anni del bilancio autonomo, grazie ad un emendamento da me presentato alla legge di bilancio regionale per il 2019 [ne avevo scritto qui]. Nell’ambito del programma “La Cultura si fa Strada” e attraverso una procedura negoziale rivolta alle amministrazioni pubbliche del territorio regionale, nei mesi scorsi ha riscosso notevole interesse e partecipazione, e ha già consentito la realizzazione delle prime 11 opere in luoghi pubblici: nei Comuni di Caprarica di Lecce, Gallipoli, Racale, Muro Leccese, Galatone, Sant’Agata di Puglia, Vieste, Foggia, Vico del Gargano, Andria e presso la Biblioteca di Comunità “Agorateca” dell’Istituto Scolastico Comprensivo “Bosco-Fiore” di Altamura, tutti interventi di cui si dà conto nel portale della Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia, da qui http://www.cartapulia.it/street-art (in basso, alcune foto degli undici interventi).
Nello specifico, la proposta di legge approvata oggi in Commissione individua le azioni di sostegno della Regione, con la previsione di contributi da assegnare attraverso specifici avvisi da adottarsi annualmente, a favore di Enti pubblici che promuovano iniziative di realizzazione, valorizzazione e diffusione della “Street Art”, riservando particolare attenzione alle amministrazioni pubbliche che sapranno avviare percorsi partecipativi nella individuazione degli interventi da realizzare o che assicureranno una elevata qualità delle proposte in termini di valenza sociale e artistica del messaggio veicolato dall’opera da realizzare.
L’articolato prevede, inoltre, che i comuni redigano un elenco degli spazi, pubblici o privati, disponibili nel proprio territorio al fine di destinarli a interventi di Street Art. Inoltre, è previsto che la Regione Puglia istituisca un premio annuale “Best Street ArtWork” attribuito alle migliori opere di Street Art realizzate nel territorio pugliese e che proceda periodicamente alla ricognizione e al censimento degli interventi di Street Art realizzati in tutta la Puglia al fine di diffonderne la conoscenza attraverso i portali web regionali e il loro inserimento nella Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia, CartApulia, il sistema informativo territoriale che consente di leggere e rappresentare la complessità del patrimonio culturale regionale.
Sono estremamente soddisfatto per l’approvazione di oggi e ringrazio tutti i Componenti della VI Commissione Consiliare, a cominciare dal Presidente, Domenico Santorsola, e della V Commissione, presieduta dal collega Mauro Vizzino, per l’attenzione che hanno riservato alla proposta. Tengo a ringraziare le strutture regionali: quella a supporto delle attività della VI Commissione, il Servizio “Bilancio” e, in particolare, la Sezione “Valorizzazione Territoriale” con cui, in questi anni, abbiamo condiviso riflessioni, azioni e sperimentazioni di innovazione metodologica e normativa.
Auspico, ora, un rapido passaggio in Consiglio regionale per la sua definitiva approvazione in modo dotare la Puglia, prima regione in Italia, di una normativa particolarmente avanzata e innovativa su questo tema.
ENZO COLONNA