Quando (s)parliamo della sanità italiana, con tutti i limiti e le sciagurate politiche degli ultimi vent’anni che hanno mortificato soprattutto le regioni del sud, con piani di rientro, tagli ai trasferimenti statali di risorse, blocco assunzioni (da cui solo da un anno e mezzo la Puglia sta uscendo), ecco, prima, facciamo un respiro, prendiamoci un minuto di riflessione… Negli USA, 900 dollari solo per il test Covid, 35.000 per le cure, tutto in fattura!
Leggete qui:
https://www.ilmessaggero.it/…/coronavirus_americana_35mila_…
CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 24 MARZO
Di seguito, i dati sul nostro Ospedale, aggiornati alle ore 17.00 di oggi:
☑️ Con quelli effettuati tra ieri e oggi sono ben oltre 550 i tamponi effettuati, tra dipendenti e pazienti del Perinei, negli ultimi dieci giorni.
☑️ Per circa il 65% si conosce l’esito.
☑️ In tutto, nell’arco degli ultimi dieci giorni, quelli risultati positivi al Covid-19 sono 26, di cui 19 relativi a dipendenti (per l’80% in servizio al pronto soccorso) e 7 a pazienti.
📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, pur con l’incremento segnalato, si mantiene sostanzialmente stabile e sotto controllo. I casi, per la quasi totalità, sono stati generati dalla “crisi” di circa due settimane fa, quando fu accertata la positività al virus di tre pazienti al pronto soccorso.
📍 Sono vicino alle persone risultate contagiate e alle rispettive famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
📍A tutto il personale del nostro Ospedale, ancora e sempre, grazie!
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🛑 RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA SUL TERRITORIO
Ricordo che da sabato scorso è operativa la riorganizzazione della rete dell’assistenza sanitaria-ospedaliera della Asl di Bari. Su questo ho riferito ieri in video e con una nota scritto, a cui rinvio, dal seguente link:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221268466212039&id=1558501860
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🛑 UNA PRECISAZIONE
Di seguito, per evitare equivoci, riporto nuovamente la precisazione già fatta.
Il monitoraggio e le azioni di contenimento della diffusione del contagio Covid-19 si sviluppano attraverso due canali, con diverse modalità e responsabilità, che ovviamente si vanno poi a coordinare:
☑️ uno segue la situazione dei presidi ospedalieri, quindi tutto ciò che avviene all’interno di un ospedale (personale, pazienti e ambienti);
☑️ l’altro si occupa di tutto ciò che è all’esterno ed è presidiato da una serie di soggetti istituzionali (con competenze e ruoli diversi, ad esempio, comuni, medici e pediatri di base, protezione civile, ecc.) coordinati, sotto il profilo sanitario, dal dipartimento di prevenzione della Asl.
📍 Sto semplificando molto e ne ne scuso, ma è giusto per far capire che i tamponi (che poi vengono inviati per il loro esame ai laboratori regionali impegnati sul Covid-19) per quanto riguarda personale ospedaliero e pazienti ricoverati, come pure le sanificazioni degli ambienti, sono programmati e disposti secondo protocolli definiti dai responsabili della direzione del presidio ospedaliero, assieme ai responsabili dei vari reparti, ovviamente coordinandosi con la direzione della Asl. I tamponi, per persone sintomatiche o a rischio, sono invece disposti dal dipartimento di prevenzione; per le sanificazioni, in ambienti non ospedalieri, e per altre iniziative di contenimento della diffusione del virus intervengono i comuni, che si coordinano sempre con il dipartimento di prevenzione e con altri soggetti istituzionali come le prefetture.
📍 Questa precisazione serve a spiegare perché i dati che ho fornito in questi giorni e aggiorno possano apparire incompleti o difformi da quelli complessivi. Il motivo sta appunto nella circostanza, come ho sempre sottolineato, che i miei aggiornamenti si riferiscono solo ed unicamente alla situazione interna all’Ospedale della Murgia (in cui peraltro confluiscono dipendenti e pazienti di diversi comuni).
Il mio ruolo mi consente di interloquire direttamente con le varie strutture del nostro presidio ospedaliero, cercando, allo stesso tempo, di essere utile e di assicurare il mio supporto.
📍 Sui dati, invece, più generali, esterni all’ospedale, come anche iniziative e informazioni, passano attraverso il presidio territoriale rappresentato dai comuni, in particolare dai sindaci.
📍 Intervengo allora, con i miei aggiornamenti, sul Perinei, che sto seguendo più direttamente perché, come ho ripetuto in questi giorni, quello è, nel territorio, il nostro fronte, per il ruolo che mi è stato assegnato da tre anni e mezzo (in consiglio regionale), perché lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato, e perché quello è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare.
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🛑 LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DIPENDE DA NOI. Da parte di tutti noi, quindi, massima comprensione, collaborazione e cautela per non mettere a rischio salute e vita degli altri e nostre.
📍 Chi presenta situazioni di rischio o sintomi non entri né in uno studio medico, né in ospedale o al pronto soccorso. Chiami il medico o pediatra di base, si faccia consigliare e, nei casi più gravi, contatti il 118.
📍 Chi si reca direttamente in Ospedale per essere soccorso, faccia il triage esterno, cioè deve passare dal container per la valutazione del caso. Non si deve entrare, vi prego, NON ENTRARE direttamente al Pronto Soccorso, né in ospedale (dall’ingresso principale o da qualunque altro ingresso). Si deve, ripeto, SI DEVE PASSARE dal container allestito all’esterno, per il cosiddetto pretriage, cioè una valutazione preliminare del caso.
📍 IL VIRUS CAMMINA E CIRCOLA CON LE NOSTRE GAMBE. SE CI FERMIAMO NOI, SI FERMANO VIRUS E CONTAGIO.
Quindi solo spostamenti e uscite essenziali (lavoro, spesa, motivi di salute e cura, necessità, tutte da giustificare e comprovare). Quarantena per chi arrivi da fuori, autoisolamento per chi abbia avuto contatti con contagiati o a rischio. Pulizia ed igienizzazione.
📍 Vi prego, cautela. Cauteliamo i nostri anziani, gli ammalati, chi ha patologie pregresse, i soggetti più fragili. Cauteliamo gli operatori sanitari. Quindi, cauteliamoci. Chi pensa che il rischio o il problema riguardi altri, fa un errore clamoroso, fatale, irrimediabile, perché mette a rischio proprio le persone che gli sono più care.
CORONAVIRUS / COORDINIAMOCI CON LE DONAZIONI
In questa fase, ci sono tante persone che stanno donando, stanno comunicando la disponibilità a donare o stanno attivando raccolte di denaro. Possiamo coordinarci in modo da non disperdere energie? Tutto serve, ma c’è un ordine di priorità e, soprattutto, co sono ostacoli e forti limitazioni nell’acquisto: prodotti che non si trovano in tempi ragionevoli sul mercato, limitazioni governative e anche, nel caso di importazioni dall‘estero, quantitativi minimi, in alcuni casi fuori dalla portata dei singoli donatori o gruppi.
In questo momento,cla priorità sono i dispostivi di protezione individuali (tute, mascherine chirurgiche, maschere ffp2 ed ffp3), che per essere utilizzati in ambiente sanitario devono essere certificate. Per questi dispositivi, nel caso di importazione, si richiedono consistenti quantitativi minimi.
Invito, i singoli donatori o i coordinatori dei gruppi a coordinarsi, a coordinarci, in modo da essere i più efficaci e utili possibili.
Resta anche la questione dell’assistenza di tante persone in condizione di fragilità fisica, economica e sociale, verso cui potrebbero essere incanalate le donazioni.
È necessario coordinarsi!
📍 Una considerazione. Rispetto chi a livello nazionale, governativo, sta affrontando una emergenza immane, ma mi pare assurdo e inconcepibile che un Paese leader del manifatturiero nel mondo, come l’Italia, con imprese straordinarie dovunque, non sia ancora in grado o non sia stato posto in grado di assicurare dispostivi di protezione (fondamentali per tutti gli operatori sanitari, in irimi luogo) e attrezzature mediche (ventilatori, ecc.) in quantità minimamente sufficienti.
CORONAVIRUS / GLI INTERVENTI A SOSTEGNO DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN PUGLIA
✅ Formazione a distanza per MiFormo&Lavoro, ITS e OSS Scuola
✅ Esame finale a distanza per i corsi di Operatore Socio-Sanitario
✅ La Regione ha autorizzato gli enti di formazione beneficiari dei finanziamenti nell’ambito dell’Avviso pubblico MiFormo&Lavoro e dell’Avviso per la qualifica di OSS per gli studenti frequentanti l’indirizzo di Tecnico dei Servizi Socio-Sanitari, in deroga ai divieti contenuti nel bando, a ricorrere alla formazione a distanza senza limite di monte ore – esclusivamente in modalità sincrona – al fine di garantire la ripresa delle attività formative. Autorizzate anche le fondazioni ITS, nell’ambito degli Avvisi del 2018 e del 2019 a svolgere la formazione in modalità a distanza.
📍 È esclusa la modalità a distanza per la parte di stage/tirocini ed è limitata al periodo di emergenza sanitaria
Il ricorso alla formazione a distanza è una facoltà e non un obbligo degli enti di formazione e che le suddette attività formative a distanza dovranno avvalersi di una piattaforma tale da garantire la tracciabilità e la privacy dei discenti. Tutti i dettagli tecnici sono contenuti nelle rispettive determine dirigenziali dei competenti servizi in corso di pubblicazione.
✅ Molto importante, inoltre, è la possibilità – che la Regione ha ora riconosciuto per la fase emergenziale e che era stata sollecitata da molti partecipanti ai corsi – di realizzare l’esame finale dei corsi regionali finanziati per OSS – Operatore Socio Sanitario in modalità a distanza.
📍 Molti frequentanti avevano terminato la formazione in aula e i tirocini. Mancava solo l’esame finale per l’acquisizione della qualifica OSS, che consente di essere immediatamente operativi e di poter contribuire, con il loro lavoro, ad affrontare questa difficile fase di emergenza sanitaria.
📍 Gli enti di formazione, dunque, potranno organizzare l’esame finale in modalità smart e a distanza con tutte le dovute procedure e forme di controllo, necessarie a garantire la correttezza della fase di accertamento e certificazione secondo gli standard nazionali.
👉 Tengo a ringraziare – per il grande lavoro svolto e la prontezza nell’adottare soluzioni agili ed efficaci recependo suggerimenti proposte (di cui anch’io mi ero fatto interprete nei giorni scorsi in Regione) – l’Assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Sebastiano Leo, e gli staff delle Sezioni regionali “Formazione Professionale” e “Lavoro”, dirette rispettivamente dalle dottoresse Anna Lobosco e Luisa Anna Fiore.
Andiamo avanti!
CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO OSPEDALE DELLA MURGIA DEL 23 MARZO
Di seguito, i dati sul nostro Ospedale (non quelli generali, v. precisazione più avanti), aggiornati alle ore 17.00 di oggi:
☑️ Con quelli effettuati oggi sono ben oltre 500 i tamponi effettuati tra dipendenti e pazienti del Perinei negli ultimi dieci giorni.
☑️ Per circa il 70% si conosce l’esito.
☑️ In tutto, nell’arco degli ultimi dieci giorni, quelli risultati positivi al Covid-19 sono 24, di cui 18 relativi a dipendenti (quasi tutti in servizio al pronto soccorso) e 6 a pazienti.
📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei” è, dunque, sostanzialmente stabile e sotto controllo, dopo la “crisi” di una decina di giorni fa, quando fu accertata la positività al virus di tre pazienti al pronto soccorso.
Sono vicino alle persone risultate contagiate. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
A tutto il personale del nostro Ospedale, grazie!
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🛑 RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA SUL TERRITORIO
Ricordo che da due giorni è operativa la riorganizzazione della rete dell’assistenza sanitaria-ospedaliera della Asl di Bari. Su questo ho riferito ieri in video e con una nota scritto, a cui rinvio, dal seguente link:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221268466212039&id=1558501860
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🛑 UNA PRECISAZIONE
Di seguito, per evitare equivoci, riporto nuovamente una precisazione già fatta.
Il monitoraggio e le azioni di contenimento della diffusione del contagio Covid-19 si sviluppano attraverso due canali, con diverse modalità e responsabilità, che ovviamente si vanno poi a coordinare:
☑️ uno segue la situazione dei presidi ospedalieri, quindi tutto ciò che avviene all’interno di un ospedale (personale, pazienti e ambienti);
☑️ l’altro si occupa di tutto ciò che è all’esterno ed è presidiato da una serie di soggetti istituzionali (con competenze e ruoli diversi, ad esempio, comuni, medici e pediatri di base, protezione civile, ecc.) coordinati, sotto il profilo sanitario, dal dipartimento di prevenzione della Asl.
📍 Sto semplificando molto e ne ne scuso, ma è giusto per far capire che i tamponi (che poi vengono inviati per il loro esame ai laboratori regionali impegnati sul Covid-19) per quanto riguarda personale ospedaliero e pazienti ricoverati, come pure le sanificazioni degli ambienti, sono programmati e disposti secondo protocolli definiti dai responsabili della direzione del presidio ospedaliero, assieme ai responsabili dei vari reparti, ovviamente coordinandosi con la direzione della Asl. I tamponi, per persone sintomatiche o a rischio, sono invece disposti dal dipartimento di prevenzione; per le sanificazioni, in ambienti non ospedalieri, e per altre iniziative di contenimento della diffusione del virus intervengono i comuni, che si coordinano sempre con il dipartimento di prevenzione e con altri soggetti istituzionali come le prefetture.
📍 Questa precisazione serve a spiegare perché i dati che ho fornito in questi giorni e fornisco aggiornati oggi possano apparire incompleti o difformi da quelli complessivi. Il motivo sta appunto nella circostanza, come ho sempre sottolineato, che i miei aggiornamenti si riferiscono solo ed unicamente alla situazione interna all’Ospedale della Murgia (in cui peraltro confluiscono dipendenti e pazienti di diversi comuni).
Il mio ruolo mi consente di interloquire direttamente con la direzione e con le varie strutture del nostro presidio ospedaliero, cercando, allo stesso tempo, di essere utile e di assicurare il mio supporto.
📍 Sui dati, invece, più generali, esterni all’ospedale, come anche iniziative e informazioni, passano attraverso il presidio territoriale rappresentato dai comuni, in particolare dai sindaci.
📍 Intervengo allora, con i miei aggiornamenti, sul Perinei, che sto seguendo più direttamente perché, come ho ripetuto in questi giorni, quello è, nel territorio, il nostro fronte, per il ruolo che mi è stato assegnato da tre anni e mezzo (in consiglio regionale), perché lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato, e perché quello è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare.
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🛑 LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DIPENDE DA NOI. Da parte di tutti noi, quindi, massima comprensione, collaborazione e cautela per non mettere a rischio salute e vita degli altri e nostre.
📍 Chi presenta situazioni di rischio o sintomi non entri né in uno studio medico, né in ospedale o al pronto soccorso. Chiami il medico o pediatra di base, si faccia consigliare e, nei casi più gravi, contatti il 118.
📍 Chi si reca direttamente in Ospedale per essere soccorso, faccia il triage esterno, cioè deve passare dal container per la valutazione del caso. Non si deve entrare, vi prego, NON ENTRARE direttamente al Pronto Soccorso, né in ospedale (dall’ingresso principale o da qualunque altro ingresso). Si deve, ripeto, SI DEVE PASSARE dal container allestito all’esterno, per il cosiddetto pretriage, cioè una valutazione preliminare del caso.
📍 IL VIRUS CAMMINA E CIRCOLA CON LE NOSTRE GAMBE. SE CI FERMIAMO NOI, SI FERMANO VIRUS E CONTAGIO.
Quindi solo spostamenti e uscite essenziali (lavoro, spesa, motivi di salute e cura, necessità, tutte da giustificare e comprovare). Quarantena per chi arrivi da fuori, autoisolamento per chi abbia avuto contatti con contagiati o a rischio. Pulizia ed igienizzazione.
📍 Vi prego, cautela. Cauteliamo i nostri anziani, gli ammalati, chi ha patologie pregresse, i soggetti più fragili. Cauteliamo gli operatori sanitari. Quindi, cauteliamoci. Chi pensa che il rischio o il problema riguardi altri, fa un errore clamoroso, fatale, irrimediabile, perché mette a rischio proprio le persone che gli sono più care.
CORONAVIRUS / ASL BARI, RIORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA DELLA RETE DELL’ASSISTENZA SANITARIA-OSPEDALIERA SUL TERRITORIO PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA.
📍 Con un provvedimento adottato ieri, sabato 21 marzo, il Direttore Generale della ASL di Bari, Antonio Sanguedolce, ha disposto una riorganizzazione complessiva nella funzionalità delle strutture ospedaliere del territorio barese.
Il provvedimento è riprodotto nelle immagini e ne ho parlato stamattina in un intervento video, disponibile da qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221265146009036&id=1558501860
📍 Un provvedimento che, a seguito dell’individuazione, a livello regionale, delle strutture sanitarie dedicate all’emergenza COVID, si è reso necessario al fine di assicurare una maggiore efficienza di tutti i presidi ospedalieri del territorio con riferimento alle emergenze e urgenze “ordinarie”, diverse da quelle legate al virus (ad esempio infarti, ictus, ecc.), impegnando al meglio il personale che opera in queste strutture.
📍 In particolare, con decorrenza immediata:
☑️ In ogni presidio ospedaliero della ASL BA, quindi anche nell’Ospedale della Murgia “Perinei”, continueranno ad essere assicurate solo le emergenze-urgenze e, pertanto, resteranno attive (ove presenti) le unità di Pronto Soccorso con le aree di pre-triage per la gestione transitoria e indifferibile di pazienti sospetti COVID, le Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia (con gli annessi servizi di assistenza neonatologica) per la gestione delle gravidanze, le Unità Operative di Medicina Interna, Pneumologia, Neurologia con Stroke Unit, Nefrologia-Dialisi, Chirurgia Generale, Cardiologia-Utic, i Blocchi Operatori e le Anestesie Rianimazioni, oltre ai servizi di supporto (Centri Trasfusionali, Laboratori di analisi, Radiodiagnostica, Medicina nucleare).
☑️ Restano attive per la gestione dell’emergenze-urgenze, al servizio dell’intera ASL, l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Oculistica dell’Ospedale di Putignano, la UOC di Otorinolaringoiatria del “Di Venere” di Bari, la UOC di Urologia dell’Ospedale di Monopoli, le UOC di Ortopedia e Traumatologia degli Ospedali “Di Venere” e “San Paolo” di Bari.
☑️ Sono immediatamente disattivate per la degenza, quindi, tutte le altre Unità Operative di Oculistica, Ortopedia e Traumatologia, Otorinolaringoiatria e Urologia presenti negli altri ospedali del territorio della ASL BA, quindi anche al “Perinei”, con utilizzo del relativo personale medico, se non impegnato nelle strutture di Pronto Soccorso, in modalità “lavoro agile” nelle ore diurne e in reperibilità specialistica notturna, oppure in ferie. Durante i turni di “lavoro agile” i dirigenti medici dovranno assicurare, dal loro domicilio, consulenze telefoniche agli utenti e ai reparti attivi, oltre al pronto intervento in ospedale in caso di emergenze-urgenze di specialità e di richieste di consulenza. Il personale infermieristico, tecnico e ausiliario, invece, è ricollocato secondo le necessità del presidio ospedaliero o della ASL.
☑️ Tutte le patologie neoplastiche continueranno ad essere gestite presso I’IRCCS Oncologico di Bari.
☑️ Continueranno ad essere garantite le attività ambulatoriali ospedaliere indifferibili e urgenti (come, ad esempio, visite per le gravidanze a termine o a rischio, instillazioni endouretrali, chemioterapie, emotrasfusioni a talassemici, trattamenti dialitici, ecc.).
☑️ Sono temporaneamente sospesi gli accessi dei visitatori dei degenti e annullati gli orari di accesso al pubblico. Solo in casi particolari e sulla base di comprovate esigenze i singoli direttori di Unità Operativa potranno autorizzare singoli accessi distribuiti nell’arco dell’intera giornata, previa verifica, al fine di evitare ogni tipo di assembramento.
📍 Il provvedimento adottato ieri, infine, sottolinea la necessità che tutto il personale medico e infermieristico rispetti rigorosamente le procedure di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e le norme di sicurezza in caso di comparsa di sintomi da sospetto contagio COVID.
📍 Si tratta dunque di un provvedimento straordinario e temporaneo, resosi necessario per efficientare al massimo la rete delle strutture sanitarie, fronteggiare l’emergenza in corso e ridurre sensibilmente i rischi di contagio nelle strutture ospedaliere che, come si può ben immaginare, sono le più esposte in questo periodo, potendo rappresentare pericolosi focolai per il diffondersi dell’epidemia.
ENZO COLONNA
CORONAVIRUS / VIETATI GLI SPOSTAMENTI VERSO COMUNI DIVERSI DA QUELLO IN CUI CI SI TROVA.
I Ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Interno, Luciana Lamorgese, hanno adottato un’ordinanza che vieta di spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza per motivi di salute.
L’ACCORDO TRA REGIONE PUGLIA E PARTI SOCIALI PER LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA. SUBITO DISPONIBILI I PRIMI 106 MILIONI DI EURO.
📍 È stato sottoscritto nella tarda serata di avantieri tra la Regione Puglia e le parti sociali (organizzazioni datoriali, associazioni di categoria, sindacati) un accordo quadro finalizzato a definire le modalità di intervento al fine di attuare le previsioni del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto “Cura Italia”) in materia di cassa integrazione in deroga, con la previsione di forme di sostegno all’occupazione e di difesa del lavoro e del reddito.
In particolare, per la cassa integrazione in deroga (art. 22 del D.L. 18/2020), il Governo centrale ha messo immediatamente a disposizione delle Regioni una prima tranche che, per quanto riguarda la Puglia, ammonta a 106,5 milioni di euro. Seguiranno ulteriori risorse. Ringrazio per l’intenso lavoro svolto su questo l’Assessore al Lavoro Sebastiano Leo e la struttura dell’assessorato regionale.
📍 Di seguito, per punti, sintetizzo gli aspetti salienti dell’Accordo sottoscritto, che comunque riporto nelle immagini.
✅ DESTINATARI DEL TRATTAMENTO
La CIG in deroga è destinata ai datori di lavoro del settore privato con unità produttiva nel territorio della Regione Puglia, ivi inclusi quelli agricoli, della pesca, terzo settore (compresi gli enti religiosi), studi professionali.
✅ LAVORATORI BENEFICIARI
Sono beneficiari della CIG in deroga i lavoratori subordinati, anche a tempo determinato, con le seguenti qualifiche:
☑️ Operai
☑️ Impiegati
☑️ Quadri
☑️ Soci delle cooperative con rapporto di lavoro subordinato
☑️ Lavoratori somministrati, solo se prestano l’opera presso un datore di lavoro destinatario di ammortizzatori anche ordinari per i propri dipendenti
☑️ Apprendisti
☑️ Lavoratori con contratto di lavoro intermittente, se già in forza al 23 febbraio 2020
☑️ Operai agricoli a tempo determinato già assunti al 23 febbraio 2020
☑️ Pescatori, a qualsiasi titolo imbarcati
Per i lavoratori è riconosciuta la contribuzione figurativa e i relativi oneri accessori. Sono esclusi dalla CIG in deroga dirigenti e lavoratori domestici.
✅ DURATA DEL TRATTAMENTO
La CIG in deroga è riconosciuta per la durata della sospensione o riduzione del rapporto di lavoro e comunque per un periodo non superiore a nove settimane a decorrere dal 23 febbraio 2020 e fino al 23 agosto 2020
✅ MODALITÀ DI ACCESSO AL TRATTAMENTO DI CIG IN DEROGA
I datori di lavoro accedono al trattamento di cassa integrazione in deroga previo accordo (da concludere entro 5 giorni dalla comunicazione) con le RSA/RSU ove presenti e, in mancanza, con le articolazioni territoriali delle organizzazioni sindacali più rappresentative dei lavoratori di categoria. Per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti non è richiesto tale accordo, ma è necessario comunque informare preventivamente, a mezzo pec o e-mail, le organizzazioni sindacali più rappresentative.
Per accedere al trattamento di CIG in deroga, i datori di lavoro (o i soggetti dagli stessi delegati) presentano istanza attraverso il sistema informativo “SINTESI”.
La domanda, una volta compilata utilizzando lo specifico modulo “CIG IN DEROGA” dovrà essere stampata, firmata (anche in forma digitale) dal legale rappresentante del soggetto datore di lavoro e trasmessa, a mezzo pec, all’indirizzo cig.regionepuglia@pec.rupar.puglia.it, entro il 23 agosto 2020.
Le istanze saranno istruite secondo l’ordine cronologico di ricezione e la Regione Puglia provvederà alla concessione del trattamento con proprio provvedimento da trasmettere all’INPS che provvederà all’erogazione delle prestazioni ai lavoratori beneficiari.
CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO OSPEDALE DELLA MURGIA DEL 21 MARZO
Di seguito, i dati sul nostro Ospedale, aggiornati alle ore 14.30 di oggi:
☑️ Da sabato scorso a stamattina sono stati effettuati 378 tamponi che hanno interessato il personale dell’Ospedale.
☑️ Per 296 è noto l’esito, con gli arrivi di ieri.
☑️ In tutto, nell’arco di questa settimana, 16 sono risultati positivi, quasi tutti di personale del pronto soccorso.
☑️ Quanto ai pazienti, sono stati effettuati 82 tamponi. Se ne conosce l’esito per 39, di cui 5 positivi, già noti da giorni.
📍 I dati ci restituiscono una situazione stabile e sotto controllo, dopo la “crisi” di una settimana fa, quando fu accertata la positività al virus di tre pazienti al pronto soccorso.
📍 Quindi, nessun nuovo caso di contagio accertato all’interno del Perinei. RICORDO che si tratta dei dati complessivi, relativi ad un’intera settimana, nel corso della quale si è messo in campo un’azione programmata e metodica di tamponi, esami e sanificazioni, effettuati procedendo progressivamente, per cerchi concentrici, via via più larghi. In altri termini, si sono fatti i tamponi al personale e agli altri pazienti che erano stati a contatto con i pazienti positivi, si è passati ai contatti di quanti, della prima cerchia di contatti, erano risultati positivi, quindi ai contatti dei contatti. E si è proceduto dando priorità alle unità e ai reparti con maggiore esposizione al rischio. Nel giro di pochi giorni, tutto il personale sarà sottoposto al tampone e, in determinate situazioni, in alcuni casi il tampone sarà ripetuto a distanza di una settimana dal precedente.
📍 Per tutto questo sono molto, davvero, molto grato alla direzione sanitaria e amministrativa dell’Ospedale e della Asl di Bari, nonché ai responsabili delle singole Unità operative, con cui sono costantemente in contatto.
Pur in condizioni estremamente difficili, dinanzi ad un’emergenza di enorme portata che sta mettendo a dura prova tutto il sistema sanitario, le procedure e le iniziative dirette a preservare personale (prezioso, sempre e ora ancor più) e pazienti, messe in campo al Perinei, non hanno precedenti, non solo in Puglia.
Credo che sia un modello, oltre che un’azione particolarmente efficace, fondamentale e utile, che ha consentito al Perinei di circoscrivere il focolaio e le conseguenze all’ambiente del Pronto Soccorso e che sta consentendo al nostro Ospedale di essere al lavoro, assicurando servizi, prestazioni e interventi, ad esclusione di quelli non urgenti.
A chi, tutti i dipendenti, con sacrificio e mille difficoltà, sta consentendo tutto questo tutto il nostro supporto e grazie!
🛑 LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DIPENDE DA NOI. Da parte di tutti noi, quindi, massima comprensione, collaborazione e cautela per non mettere a rischio salute e vita degli altri e nostre.
📍 Chi presenta situazioni di rischio o sintomi non entri né in uno studio medico, né in ospedale o al pronto soccorso. Chiami il medico o pediatra di base, si faccia consigliare e, nei casi più gravi, contatti il 118.
📍 Chi si reca direttamente in Ospedale per essere soccorso, faccia il triage esterno, cioè deve passare dal container per la valutazione del caso. Non si deve entrare, vi prego, NON ENTRARE direttamente al Pronto Soccorso, né in ospedale (dall’ingresso principale o da qualunque altro ingresso). Si deve, ripeto, SI DEVE PASSARE dal container allestito all’esterno, per il cosiddetto pretriage, cioè una valutazione preliminare del caso.
📍 IL VIRUS CAMMINA E CIRCOLA CON LE NOSTRE GAMBE. SE CI FERMIAMO NOI, SI FERMANO VIRUS E CONTAGIO.
Quindi solo spostamenti e uscite essenziali (lavoro, spesa, motivi di salute e cura, necessità, tutte da giustificare e comprovare). Quarantena per chi arrivi da fuori, autoisolamento per chi abbia avuto contatti con contagiati o a rischio. Pulizia ed igienizzazione.
📍 Vi prego, cautela. Cauteliamo i nostri anziani, gli ammalati, chi ha patologie pregresse, i soggetti più fragili. Cauteliamo gli operatori sanitari. Quindi, cauteliamoci. Chi pensa che il rischio o il problema riguardi altri, fa un errore clamoroso, fatale, irrimediabile, perché mette a rischio proprio le persone che gli sono più care.
🛑 Infine, devo una precisazione. Il monitoraggio e le azioni di contenimento della diffusione del contagio Covid-19 si sviluppano attraverso due canali, con diverse modalità e responsabilità, che ovviamente si vanno poi a coordinare:
☑️ uno segue la situazione dei presidi ospedalieri, quindi tutto ciò che avviene all’interno di un ospedale (personale, pazienti e ambienti);
☑️ l’altro si occupa di tutto ciò che è all’esterno ed è presidiato da una serie di soggetti istituzionali (con competenze e ruoli diversi, ad esempio, comuni, medici e pediatri di base, protezione civile, ecc.) coordinati, sotto il profilo sanitario, dal dipartimento di prevenzione della Asl.
📍 Sto semplificando molto e ne ne scuso, ma è giusto per far capire che i tamponi (che poi vengono inviati per il loro esame ai laboratori regionali impegnati sul Covid-19) per quanto riguarda personale ospedaliero e pazienti ricoverati, come pure le sanificazioni degli ambienti, sono programmati e disposti secondo protocolli definiti dai responsabili della direzione del presidio ospedaliero, assieme ai responsabili dei vari reparti, ovviamente coordinandosi con la direzione della Asl. I tamponi, per persone sintomatiche o a rischio, sono invece disposti dal dipartimento di prevenzione; per le sanificazioni, in ambienti non ospedalieri, e per altre iniziative di contenimento della diffusione del virus intervengono i comuni, che si coordinano sempre con il dipartimento di prevenzione e con altri soggetti istituzionali come le prefetture.
📍 Questa precisazione serve a spiegare perché i dati che ho fornito in questi giorni e fornisco aggiornati oggi possano apparire incompleti o difformi da quelli complessivi. Il motivo sta appunto nella circostanza, come ho sempre sottolineato, che i miei aggiornamenti si riferiscono solo ed unicamente alla situazione interna all’Ospedale della Murgia (in cui peraltro confluiscono dipendenti e pazienti di diversi comuni).
Il mio ruolo mi consente di interloquire direttamente con la direzione e con le varie strutture del nostro presidio ospedaliero, cercando, allo stesso tempo, di essere utile e di assicurare il mio supporto.
📍 Sui dati, invece, più generali, esterni all’ospedale, come anche iniziative e informazioni, passano attraverso il presidio territoriale rappresentato dai comuni, in particolare dai sindaci. Al riguardo, tengo ad esprimere anche pubblicamente (l’ho già fatto nei confronti dei nostri vigili urbani) la mia vicinanza alla Sindaca di Altamura che, per il suo ufficio, è stata esposta negli ultimi giorni a situazioni di rischio e ciò l’ha indotta, da un paio di giorni, cautelativamente ad autoisolarsi in attesa degli esiti dell’esame tampone.
📍 Intervengo allora, con i miei aggiornamenti, sul Perinei, che sto seguendo più direttamente perché, come ho scritto ieri, quello è, nel territorio, il nostro fronte, per il ruolo che mi è stato assegnato da tre anni e mezzo (in consiglio regionale), perché lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato, e perché quello è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare.