CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 28 MARZO

Essenziale aggiornamento sulla situazione all’interno dell’Ospedale della Murgia “Perinei”, che cerco di seguire e a cui cerco, con i miei grandissimi limiti, di dare supporto.
☑️ Dagli esiti degli esami pervenuti sino ad oggi, nessun nuovo caso di contagio tra dipendenti e pazienti è emerso o, forse, uno solo nuovo.
☑️ Questa incertezza, che al momento non so risolvere, la spiego così. In tutto, nell’arco di oltre due settimane, da quando furono accertati i tre casi di pazienti positivi presenti al pronto soccorso, sono emersi 33 casi positivi, 19 tra il personale e 14 tra i pazienti. Poi ci sono 3 positività al virus emerse con il secondo tampone (erano due sino a ieri). Non so dire se si tratta di un caso negativo al primo e positivo al secondo o di una conferma di una positività accertata con il primo tampone. Si tratta, quando parliamo di secondo tampone, di un esame ripetuto a distanza di alcuni giorni con riferimento alla stessa persona.
☑️ In tutto, i tamponi effettuati all’interno del Perinei nelle ultime due settimane sono poco meno di 750. Di circa il 75% si conosce l’esito.

📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, dunque, si mantiene stabile e sotto controllo. È un grande risultato, di questi tempi, frutto di un grandissimo lavoro. Si sta rivelando efficace e incisiva l’azione di controllo e monitoraggio messa in campo dalla Direzione del nostro ospedale di concerto con la Direzione della Asl e con la Regione (ringrazio tutti). Un modello, come titolava la Gazzetta del Mezzogiorno qualche giorno fa, che ha consentito di circoscrivere il focolaio che si era generato quindici giorni addietro al pronto soccorso e che sta consentendo, con sforzi straordinari di medici, infermieri, tecnici, oss, ausiliari, di gestire l’inevitabile rischio connesso alla pandemia in corso.
Esprimo nuovamente la mia vicinanza alle persone contagiate e alle loro famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
A tutto il personale del nostro Ospedale, rinnovo, ancora una volta, la mia infinita gratitudine. Se posso, un’attestazione particolare di gratitudine al personale del Pronto Soccorso, del Servizio 118, ai medici e infermieri di altri reparti che stanno assicurando il loro servizio presso una unità diversa da quella di appartenenza, come il pronto soccorso, coprendo i vuoti determinati dai contagi e dalle quarantene).

📍 Vale sempre la precisazione, che più volte ho ribadito, in ordine allo spirito e ai numeri di questi aggiornamenti, in particolare sulla necessità di non confondere i dati sul Perinei e quelli dei contagi accertati dal dipartimento di prevenzione, all’esterno, nei territori comunali. Rinvio, ad esempio, a questo post:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221318032571167&id=1558501860

CORONAVIRUS / AL VIA GLI INCENTIVI DEL GOVERNO ALLE IMPRESE PER LA PRODUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI O DI PROTEZIONE INDIVIDUALE.

Come avevo anticipato giorni fa (v. qui: https://www.facebook.com/enzo.colonna.9/posts/10221304236226267) è attiva da avantieri, 26 marzo, la piattaforma di #CuraItaliaIncentivi, una delle misure del Governo nazionale, gestita da Invitalia e finalizzata a sostenere la produzione e la fornitura di dispositivi medici e di protezione individuale (DPI) per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
☑️ La misura, con una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro, si rivolge a tutte le imprese costituite in forma societaria senza vincoli di dimensione (ad esclusione di società individuali e partite IVA).
☑️ Possono ampliare e/o riconvertire l’attività finalizzandola alla produzione di dispositivi medici e/o di dispositivi di protezione individuale, in particolare respiratori e ventilatori per la terapia intensiva e mascherine FFP2 e FFP3.
☑️ La dimensione del progetto di investimento può variare da 200mila euro a 2 milioni di euro
Previsto un mutuo agevolato a tasso zero a copertura del 75% del programma di spesa, rimborsabile in 7 anni. La massima agevolazione conseguibile è pari a 800mila euro.
☑️ La misura premia la rapidità degli investimenti. Infatti, Il mutuo agevolato può trasformarsi in fondo perduto al 100% se l’investimento si completa entro 15 giorni, al 50% entro 30 giorni e al 25% entro 60 giorni.
☑️ Previste inoltre, ulteriori agevolazioni quali ad esempio una procedura light e adempimenti ridotti per i proponenti, un anticipo del 60% della spesa senza garanzie un Iter di valutazione semplificato definito in 5 giorni.
☑️ La domanda può essere inviata esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia , cui occorre registrarsi.
📍 Tutte le informazioni sono reperibili sul sito https://www.invitalia.it/…/emergenza-c…/incentivi-curaitalia

CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO OSPEDALE DELLA MURGIA DEL 27 MARZO

Sarò essenziale, oggi, nell’aggiornamento sulla situazione all’Ospedale della Murgia “Perinei”, che cerco di seguire e a cui cerco, con i miei grandissimi limiti, di dare supporto.
Essenziale per due motivi. Il primo è quello che conta.
Dagli esiti degli esami pervenuti oggi, nessun nuovo caso di contagio, tra dipendenti e pazienti, è emerso.
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P.S.:
Il secondo è di poco conto, del tutto irrilevante nella emergenza che stiamo affrontando, ed è inquadrabile nelle cose piccole della politica e della vita pubblica. Mal si sopportano i miei aggiornamenti (frutto di incontri e conversazioni con tanti operatori del nostro ospedale a cui, giornalmente, faccio arrivare la mia solidarietà, parole di incoraggiamento, sostegno concreto, per quanto mi è possibile). O se ne fa un uso distorto, prendendo ciò che serve per alimentare polemiche, enfatizzando alcune cose e mettendo da parte, oscurando, il buono che in termini di lavoro si sta facendo al Perinei. Mi riferisco all’azione di controllo e monitoraggio, con tamponi a dipendenti e pazienti e sanificazioni, posta in essere nelle ultime due settimane, grazie a direzione del presidio e della asl, che ha consentito di circoscrivere e gestire il rischio contagio.
Non lo so perché, ma ci sono persone che non hanno compreso la serietà del periodo, pensano, beh, non esageriamo, meglio dire parlano come se fossimo in una situazione ordinaria e così si permettono il lusso della permalosità, suscettibilità, del vittimismo, della polemica, rivendicazione, onniscienza.
Beh, per quanto mi riguarda il Perinei è, nel territorio, il nostro fronte, quello è e deve restare un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare. E lì, con tutte le difficoltà del momento, con tutti i limiti che tutti sono in grado di vedere, si sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato. Con buona pace di chi, anche in queste circostanze, si ostina a non vedere il buono che c’è e si fa e anziché alimentarlo, sostenerlo, incoraggiarlo, preferisce indugiare nella chiacchiera dannosa e malevola, nell’esibizionistico esercizio della circumnavigazione del proprio ombelico.

Nota del 28/3

Chiarisco il post scriptum di ieri notte. Le persone hanno tutto il diritto di incazzarsi, di sapere, di prendersela anche con qualcuno e non si può pretendere che siano puntualmente formate e informate, precisine…. No, non è questo il punto, perché c’è paura, sgomento, insicurezza. Le reazioni sono tutte comprensibili e le comprendo bene e, per quanto mi è possibile, me ne faccio carico.
No, non è questo.
Nel post preciso che le considerazioni finali (ripeto, irrilevanti) si riferiscono ad altri, a chi ha ruoli nelle istituzioni, a chi ha un ruolo politico, a chi ha funzioni pubbliche, a chi è o ambisce ad essere classe dirigente. Da costoro è doveroso richiedere rigore, conoscenza dei problemi e della realtà, impegno per risolvere per quanto è possibile e gli è possibile, capacità di isolare e sostenere il buono che c’è e si fa, capacità di spiegare a tutti gli altri, assunzione di responsabilità e non autoassoluzione, irrazionalità, rincorsa alla esaltazione degli istinti, diffusione di incertezza e falsità, stravolgimento di ruoli e della realtà, reazioni ispirate a ripicche, risentimenti, invidie.
Tocca, come non mai, “curare il curabile profondamente e presto, rendere ciascuno responsabile”.

La rete dei laboratori pubblici attivati sull’emergenza Covid19 dalla Regione Puglia

(dieci, al momento) sta assicurando gli esami di circa 900 tamponi al giorno. Molti di più potrebbe processarne (questo, nel gergo tecnico, il termine che indica il processo di estradizione molecolare dal tampone e il successivo esame), ma in Italia scarseggiano i reagenti necessari per l’esame che sono importati dalla Germania. Ho cercato di spiegarlo in questi giorni, anche ad alcuni “esperti” presenti nei social e nelle istituzioni. Ciò sta determinando alcuni rallentamenti.
Lo spiega oggi, molto meglio di me e con una autorevolezza ben superiore, la Professoressa Maria Chironna, nostra concittadina, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità pubblica del Policlinico di Bari. A lei e a tutto il suo Staff, il mio/nostro grazie per l’enorme lavoro che stanno facendo, giorno e notte, più prezioso che mai.

 

CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 26 MARZO

Di seguito, i dati sul nostro Ospedale, aggiornati alle ore 20.30 di oggi:
☑️ Con quelli effettuati tra ieri e oggi sono oltre 700 i tamponi effettuati, tra dipendenti e pazienti del Perinei, negli ultimi tredici giorni.
☑️ Per i due terzi si conosce l’esito. Oggi, dall’Istituto Zooprofilattico di Foggia sono giunti gli esiti di un significativo numero di tamponi effettuati, nei giorni scorsi, sia all’interno dell’Ospedale, sia nel territorio attraverso il Dipartimento di prevenzione della Asl (ma di questi esiti, non darò conto io, limitandomi, come ho sempre sottolineato, ad aggiornare solo sulla situazione nel nostro Ospedale).
☑️ In tutto, nell’arco di questi ultimi dodici giorni, quelli risultati positivi al Covid-19 sono 33, di cui 21 relativi a dipendenti (per l’80% in servizio al pronto soccorso) e 12 a pazienti.
☑️ Approfitto per ringraziare anche da qui, dopo averlo fatto oggi pomeriggio telefonicamente, tutto il personale e il direttore Antonio Fasanella dell’Istituto Zooprofilattico di Foggia e di tutti i Laboratori pugliesi impegnati sugli esami Covid per l’enorme lavoro che stanno svolgendo (a dirigere il centro di Bari c’è la Professoressa Maria Chironna, nostra concittadina). Il numero dei tamponi effettuati e da esaminare aumentano, ma i reagenti necessari per gli esami (che arrivano dalla Germania) vengono forniti con sempre maggiore fatica. La Regione sta allestendo nuovi laboratori (oggi il loro numero è salito a dieci), anche “requisendo” attrezzature di università e laboratori privati pugliesi. Tengo a ringraziare per lo straordinario lavoro in corso tutte le persone impegnate in Regione (per tutti, cito il Presidente Michele Emiliano, il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro e il prof. Pierluigi Lopalco, responsabile, su nomina del presidente Emiliano, del coordinamento emergenze epidemiologiche della Regione), nelle Asl e negli Ospedali pugliesi.

📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, pur con l’incremento del numero delle persone risultate contagiate, si mantiene sotto controllo. In questo senso si sta rivelando efficace e incisiva l’azione di controllo e monitoraggio messa in campo dalla Direzione del nostro ospedale; un modello, come titolava la Gazzetta del Mezzogiorno un paio di giorni fa, che ha consentito di circoscrivere il focolaio e sta consentendo, con sforzi straordinari di medici, infermieri, tecnici, oss, ausiliari, di gestire l’inevitabile rischio connesso alla pandemia in corso.
I casi, in gran parte, risultano generati dalla “crisi” di circa due settimane fa, quando fu accertata la positività al virus di tre pazienti che hanno avuto accesso al pronto soccorso. I due ulteriori operatori sanitari che si sono aggiunti oggi alla lista dei positivi sono uno del pronto soccorso e un altro, di altra unità, il cui contagio probabilmente è riconducibile a contatti esterni all’ospedale.
Sono vicino a queste persone, alle loro famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
A tutto il personale del nostro Ospedale, rinnovo, ancora una volta, la mia infinita gratitudine.
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🛑 UNA PRECISAZIONE
Di seguito, per evitare equivoci, riporto nuovamente la precisazione già fatta.
Il monitoraggio e le azioni di contenimento della diffusione del contagio Covid-19 si sviluppano attraverso due canali, con diverse modalità e responsabilità, che ovviamente si vanno poi a coordinare:
☑️ uno segue la situazione dei presidi ospedalieri, quindi tutto ciò che avviene all’interno di un ospedale (personale, pazienti e ambienti);
☑️ l’altro si occupa di tutto ciò che è all’esterno ed è presidiato da una serie di soggetti istituzionali (con competenze e ruoli diversi, ad esempio, comuni, medici e pediatri di base, protezione civile, ecc.) coordinati, sotto il profilo sanitario, dal dipartimento di prevenzione della Asl.
📍 Sto semplificando molto e ne ne scuso, ma è giusto per far capire che i tamponi (che poi vengono inviati per il loro esame ai laboratori regionali impegnati sul Covid-19) per quanto riguarda personale ospedaliero e pazienti ricoverati, come pure le sanificazioni degli ambienti, sono programmati e disposti secondo protocolli definiti dai responsabili della direzione del presidio ospedaliero, assieme ai responsabili dei vari reparti, ovviamente coordinandosi con la direzione della Asl. I tamponi, per persone sintomatiche o a rischio, sono invece disposti dal dipartimento di prevenzione; per le sanificazioni, in ambienti non ospedalieri, e per altre iniziative di contenimento della diffusione del virus intervengono i comuni, che si coordinano sempre con il dipartimento di prevenzione e con altri soggetti istituzionali come le prefetture.
📍 Questa precisazione serve a spiegare perché i dati che ho fornito in questi giorni e aggiorno possano apparire incompleti o difformi da quelli complessivi. Il motivo sta appunto nella circostanza, come ho sempre sottolineato, che i miei aggiornamenti si riferiscono solo ed unicamente alla situazione interna all’Ospedale della Murgia (in cui peraltro confluiscono dipendenti e pazienti di diversi comuni).
Il mio ruolo mi consente di interloquire direttamente con le varie strutture del nostro presidio ospedaliero, cercando, allo stesso tempo, di essere utile e di assicurare il mio supporto.
📍 Sui dati, invece, più generali, esterni all’ospedale, come anche iniziative e informazioni, passano attraverso il presidio territoriale rappresentato dai comuni, in particolare dai sindaci.
📍 Intervengo allora, con i miei aggiornamenti, sul Perinei, che sto seguendo più direttamente perché, come ho ripetuto in questi giorni, quello è, nel territorio, il nostro fronte, per il ruolo che mi è stato assegnato da tre anni e mezzo (in consiglio regionale), perché lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato, e perché quello è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare.
___

🛑 LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DIPENDE DA NOI. Da parte di tutti noi, quindi, massima comprensione, collaborazione e cautela per non mettere a rischio salute e vita degli altri e nostre.
📍 Chi presenta situazioni di rischio o sintomi non entri né in uno studio medico, né in ospedale o al pronto soccorso. Chiami il medico o pediatra di base, si faccia consigliare e, nei casi più gravi, contatti il 118.
📍 Chi si reca direttamente in Ospedale per essere soccorso, faccia il triage esterno, cioè deve passare dal container per la valutazione del caso. Non si deve entrare, vi prego, NON ENTRARE direttamente al Pronto Soccorso, né in ospedale (dall’ingresso principale o da qualunque altro ingresso). Si deve, ripeto, SI DEVE PASSARE dal container allestito all’esterno, per il cosiddetto pretriage, cioè una valutazione preliminare del caso.
📍 IL VIRUS CAMMINA E CIRCOLA CON LE NOSTRE GAMBE. SE CI FERMIAMO NOI, SI FERMANO VIRUS E CONTAGIO.
Quindi solo spostamenti e uscite essenziali (lavoro, spesa, motivi di salute e cura, necessità, tutte da giustificare e comprovare). Quarantena per chi arrivi da fuori, autoisolamento per chi abbia avuto contatti con contagiati o a rischio. Pulizia ed igienizzazione.
📍 Vi prego, cautela. Cauteliamo i nostri anziani, gli ammalati, chi ha patologie pregresse, i soggetti più fragili. Cauteliamo gli operatori sanitari. Quindi, cauteliamoci. Chi pensa che il rischio o il problema riguardi altri, fa un errore clamoroso, fatale, irrimediabile, perché mette a rischio proprio le persone che gli sono più care.

CORONAVIRUS / RECUPERIAMO I VENTILATORI PER LA RESPIRAZIONE NON PIÙ UTILIZZATI IN CASA DA PAZIENTI ASSISTITI DAL SERVIZIO SANITARIO.

Chiedo a pazienti o familiari di pazienti che si ritrovino in casa ventilatori per la respirazione assistita forniti in passato dal sistema sanitario regionale e che non ne abbiano più necessità, di contattarmi in privato.
Con un apposito processo di sanitizzazione/igienizzazione, tali dispositivi possono essere benissimo riutilizzati nelle strutture sanitarie chiamate a fronteggiare l’emergenza COVID-19.
Questi strumenti sono indispensabili per i pazienti Covid in fase acuta. La Regione ha allestito diverse strutture dedicate all’emergenza prevedendo almeno 1000 posti letto in area medica Covid e almeno 200 di terapia intensiva Covid (in realtà 252, che si aggiungono ai 304 già attivi in Puglia, tra strutture pubbliche e private). Diverse decine di tali posti letto di terapia intensiva sono già dotate delle attrezzature. Per altri si attende la fornitura promessa dalla protezione civile nazionale di 150-160 ventilatori che tardano ad arrivare (la Regione, nel frattempo, si è attivata comunque autonomamente).
Recuperare ventilatori già usati avrebbe un doppio vantaggio: rapida disponibilità e risparmio di spesa.
Ripeto, chi non avesse più bisogno dei ventilatori in uso, mi contatti in privato.

CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 26 MARZO

Di seguito, i dati sul nostro Ospedale, aggiornati alle ore 20.30 di oggi:
☑️ Con quelli effettuati tra ieri e oggi sono oltre 700 i tamponi effettuati, tra dipendenti e pazienti del Perinei, negli ultimi tredici giorni.
☑️ Per i due terzi si conosce l’esito. Oggi, dall’Istituto Zooprofilattico di Foggia sono giunti gli esiti di un significativo numero di tamponi effettuati, nei giorni scorsi, sia all’interno dell’Ospedale, sia nel territorio attraverso il Dipartimento di prevenzione della Asl (ma di questi esiti, non darò conto io, limitandomi, come ho sempre sottolineato, ad aggiornare solo sulla situazione nel nostro Ospedale).
☑️ In tutto, nell’arco di questi ultimi dodici giorni, quelli risultati positivi al Covid-19 sono 33, di cui 21 relativi a dipendenti (per l’80% in servizio al pronto soccorso) e 12 a pazienti.
☑️ Approfitto per ringraziare anche da qui, dopo averlo fatto oggi pomeriggio telefonicamente, tutto il personale e il direttore Antonio Fasanella dell’Istituto Zooprofilattico di Foggia e di tutti i Laboratori pugliesi impegnati sugli esami Covid per l’enorme lavoro che stanno svolgendo (a dirigere il centro di Bari c’è la Professoressa Maria Chironna, nostra concittadina). Il numero dei tamponi effettuati e da esaminare aumentano, ma i reagenti necessari per gli esami (che arrivano dalla Germania) vengono forniti con sempre maggiore fatica. La Regione sta allestendo nuovi laboratori (oggi il loro numero è salito a dieci), anche “requisendo” attrezzature di università e laboratori privati pugliesi. Tengo a ringraziare per lo straordinario lavoro in corso tutte le persone impegnate in Regione (per tutti, cito il Presidente Michele Emiliano, il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro e il prof. Pierluigi Lopalco, responsabile, su nomina del presidente Emiliano, del coordinamento emergenze epidemiologiche della Regione), nelle Asl e negli Ospedali pugliesi.

📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, pur con l’incremento del numero delle persone risultate contagiate, si mantiene sotto controllo. In questo senso si sta rivelando efficace e incisiva l’azione di controllo e monitoraggio messa in campo dalla Direzione del nostro ospedale; un modello, come titolava la Gazzetta del Mezzogiorno un paio di giorni fa, che ha consentito di circoscrivere il focolaio e sta consentendo, con sforzi straordinari di medici, infermieri, tecnici, oss, ausiliari, di gestire l’inevitabile rischio connesso alla pandemia in corso.
I casi, in gran parte, risultano generati dalla “crisi” di circa due settimane fa, quando fu accertata la positività al virus di tre pazienti che hanno avuto accesso al pronto soccorso. I due ulteriori operatori sanitari che si sono aggiunti oggi alla lista dei positivi sono uno del pronto soccorso e un altro, di altra unità, il cui contagio probabilmente è riconducibile a contatti esterni all’ospedale.
Sono vicino a queste persone, alle loro famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
A tutto il personale del nostro Ospedale, rinnovo, ancora una volta, la mia infinita gratitudine.
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🛑 UNA PRECISAZIONE
Di seguito, per evitare equivoci, riporto nuovamente la precisazione già fatta.
Il monitoraggio e le azioni di contenimento della diffusione del contagio Covid-19 si sviluppano attraverso due canali, con diverse modalità e responsabilità, che ovviamente si vanno poi a coordinare:
☑️ uno segue la situazione dei presidi ospedalieri, quindi tutto ciò che avviene all’interno di un ospedale (personale, pazienti e ambienti);
☑️ l’altro si occupa di tutto ciò che è all’esterno ed è presidiato da una serie di soggetti istituzionali (con competenze e ruoli diversi, ad esempio, comuni, medici e pediatri di base, protezione civile, ecc.) coordinati, sotto il profilo sanitario, dal dipartimento di prevenzione della Asl.
📍 Sto semplificando molto e ne ne scuso, ma è giusto per far capire che i tamponi (che poi vengono inviati per il loro esame ai laboratori regionali impegnati sul Covid-19) per quanto riguarda personale ospedaliero e pazienti ricoverati, come pure le sanificazioni degli ambienti, sono programmati e disposti secondo protocolli definiti dai responsabili della direzione del presidio ospedaliero, assieme ai responsabili dei vari reparti, ovviamente coordinandosi con la direzione della Asl. I tamponi, per persone sintomatiche o a rischio, sono invece disposti dal dipartimento di prevenzione; per le sanificazioni, in ambienti non ospedalieri, e per altre iniziative di contenimento della diffusione del virus intervengono i comuni, che si coordinano sempre con il dipartimento di prevenzione e con altri soggetti istituzionali come le prefetture.
📍 Questa precisazione serve a spiegare perché i dati che ho fornito in questi giorni e aggiorno possano apparire incompleti o difformi da quelli complessivi. Il motivo sta appunto nella circostanza, come ho sempre sottolineato, che i miei aggiornamenti si riferiscono solo ed unicamente alla situazione interna all’Ospedale della Murgia (in cui peraltro confluiscono dipendenti e pazienti di diversi comuni).
Il mio ruolo mi consente di interloquire direttamente con le varie strutture del nostro presidio ospedaliero, cercando, allo stesso tempo, di essere utile e di assicurare il mio supporto.
📍 Sui dati, invece, più generali, esterni all’ospedale, come anche iniziative e informazioni, passano attraverso il presidio territoriale rappresentato dai comuni, in particolare dai sindaci.
📍 Intervengo allora, con i miei aggiornamenti, sul Perinei, che sto seguendo più direttamente perché, come ho ripetuto in questi giorni, quello è, nel territorio, il nostro fronte, per il ruolo che mi è stato assegnato da tre anni e mezzo (in consiglio regionale), perché lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato, e perché quello è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare.
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🛑 LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DIPENDE DA NOI. Da parte di tutti noi, quindi, massima comprensione, collaborazione e cautela per non mettere a rischio salute e vita degli altri e nostre.
📍 Chi presenta situazioni di rischio o sintomi non entri né in uno studio medico, né in ospedale o al pronto soccorso. Chiami il medico o pediatra di base, si faccia consigliare e, nei casi più gravi, contatti il 118.
📍 Chi si reca direttamente in Ospedale per essere soccorso, faccia il triage esterno, cioè deve passare dal container per la valutazione del caso. Non si deve entrare, vi prego, NON ENTRARE direttamente al Pronto Soccorso, né in ospedale (dall’ingresso principale o da qualunque altro ingresso). Si deve, ripeto, SI DEVE PASSARE dal container allestito all’esterno, per il cosiddetto pretriage, cioè una valutazione preliminare del caso.
📍 IL VIRUS CAMMINA E CIRCOLA CON LE NOSTRE GAMBE. SE CI FERMIAMO NOI, SI FERMANO VIRUS E CONTAGIO.
Quindi solo spostamenti e uscite essenziali (lavoro, spesa, motivi di salute e cura, necessità, tutte da giustificare e comprovare). Quarantena per chi arrivi da fuori, autoisolamento per chi abbia avuto contatti con contagiati o a rischio. Pulizia ed igienizzazione.
📍 Vi prego, cautela. Cauteliamo i nostri anziani, gli ammalati, chi ha patologie pregresse, i soggetti più fragili. Cauteliamo gli operatori sanitari. Quindi, cauteliamoci. Chi pensa che il rischio o il problema riguardi altri, fa un errore clamoroso, fatale, irrimediabile, perché mette a rischio proprio le persone che gli sono più care.

CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 25 MARZO

Di seguito, i dati sul nostro Ospedale, aggiornati alle ore 20.30 di oggi:
☑️ Con quelli effettuati tra ieri e oggi sono ben oltre 600 i tamponi effettuati, tra dipendenti e pazienti del Perinei, negli ultimi dodici giorni.
☑️ Per circa i due terzi si conosce l’esito. Gli esami di laboratorio scontano rallentamenti negli ultimi giorni perché il carico di lavoro dei laboratori impegnati in Puglia (se non sbaglio, sette al momento) aumenta sempre di più e le forniture dei reagenti necessari per gli esami si fanno sempre più faticose [ne ha scritto il Presidente Emiliano qui: https://www.facebook.com/53505098083/posts/10160707768018084/].
Per chiarire – perché gli “esperti” in giro sono assai (tutti esperti di virologia, epidemiologia, biologia molecolare…) – i laboratori che fanno questi esami non sono laboratori di analisi qualunque, devono avere specifiche attrezzature ed essere dotati di ambienti di analisi in condizioni di biosicurezza/biocontenimento. In tal senso, la Regione sta “requisendo” attrezzature e laboratori di università e laboratori privati pugliesi.
☑️ In tutto, nell’arco di questi ultimi dodici giorni, quelli risultati positivi al Covid-19 sono 30, di cui 19 relativi a dipendenti (per l’80% in servizio al pronto soccorso) e 11 a pazienti (3 esami, tra quelli trasmessi oggi, sono risultati positivi al virus: un paziente che era in osservazione nell’area pre-covid del pronto soccorso; un paziente che erano transitato al pronto soccorso due settimane fa, quando si è determinata la situazione di “crisi” con i primi tre pazienti positivi; un terzo che si sottopone a cure al Perinei).

📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, pur con l’incremento del numero delle persone risultate contagiate dal virus, si mantiene sotto controllo. Nessun ulteriore operatore sanitario si è aggiunto alla lista dei positivi. I casi, in gran parte, risultano generati dalla “crisi” di circa due settimane fa, quando fu accertata la positività al virus di tre pazienti che hanno avuto accesso al pronto soccorso.
📍 Sono vicino alle persone risultate contagiate e alle rispettive famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
📍A tutto il personale del nostro Ospedale, ancora e sempre, grazie!
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🛑 RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA SUL TERRITORIO
Ricordo che da sabato scorso è operativa la riorganizzazione della rete dell’assistenza sanitaria-ospedaliera della Asl di Bari. Su questo ho riferito ieri in video e con una nota scritto, a cui rinvio, dal seguente link:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221268466212039&id=1558501860
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🛑 UNA PRECISAZIONE
Di seguito, per evitare equivoci, riporto nuovamente la precisazione già fatta.
Il monitoraggio e le azioni di contenimento della diffusione del contagio Covid-19 si sviluppano attraverso due canali, con diverse modalità e responsabilità, che ovviamente si vanno poi a coordinare:
☑️ uno segue la situazione dei presidi ospedalieri, quindi tutto ciò che avviene all’interno di un ospedale (personale, pazienti e ambienti);
☑️ l’altro si occupa di tutto ciò che è all’esterno ed è presidiato da una serie di soggetti istituzionali (con competenze e ruoli diversi, ad esempio, comuni, medici e pediatri di base, protezione civile, ecc.) coordinati, sotto il profilo sanitario, dal dipartimento di prevenzione della Asl.
📍 Sto semplificando molto e ne ne scuso, ma è giusto per far capire che i tamponi (che poi vengono inviati per il loro esame ai laboratori regionali impegnati sul Covid-19) per quanto riguarda personale ospedaliero e pazienti ricoverati, come pure le sanificazioni degli ambienti, sono programmati e disposti secondo protocolli definiti dai responsabili della direzione del presidio ospedaliero, assieme ai responsabili dei vari reparti, ovviamente coordinandosi con la direzione della Asl. I tamponi, per persone sintomatiche o a rischio, sono invece disposti dal dipartimento di prevenzione; per le sanificazioni, in ambienti non ospedalieri, e per altre iniziative di contenimento della diffusione del virus intervengono i comuni, che si coordinano sempre con il dipartimento di prevenzione e con altri soggetti istituzionali come le prefetture.
📍 Questa precisazione serve a spiegare perché i dati che ho fornito in questi giorni e aggiorno possano apparire incompleti o difformi da quelli complessivi. Il motivo sta appunto nella circostanza, come ho sempre sottolineato, che i miei aggiornamenti si riferiscono solo ed unicamente alla situazione interna all’Ospedale della Murgia (in cui peraltro confluiscono dipendenti e pazienti di diversi comuni).
Il mio ruolo mi consente di interloquire direttamente con le varie strutture del nostro presidio ospedaliero, cercando, allo stesso tempo, di essere utile e di assicurare il mio supporto.
📍 Sui dati, invece, più generali, esterni all’ospedale, come anche iniziative e informazioni, passano attraverso il presidio territoriale rappresentato dai comuni, in particolare dai sindaci.
📍 Intervengo allora, con i miei aggiornamenti, sul Perinei, che sto seguendo più direttamente perché, come ho ripetuto in questi giorni, quello è, nel territorio, il nostro fronte, per il ruolo che mi è stato assegnato da tre anni e mezzo (in consiglio regionale), perché lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato, e perché quello è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare.
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🛑 LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DIPENDE DA NOI. Da parte di tutti noi, quindi, massima comprensione, collaborazione e cautela per non mettere a rischio salute e vita degli altri e nostre.
📍 Chi presenta situazioni di rischio o sintomi non entri né in uno studio medico, né in ospedale o al pronto soccorso. Chiami il medico o pediatra di base, si faccia consigliare e, nei casi più gravi, contatti il 118.
📍 Chi si reca direttamente in Ospedale per essere soccorso, faccia il triage esterno, cioè deve passare dal container per la valutazione del caso. Non si deve entrare, vi prego, NON ENTRARE direttamente al Pronto Soccorso, né in ospedale (dall’ingresso principale o da qualunque altro ingresso). Si deve, ripeto, SI DEVE PASSARE dal container allestito all’esterno, per il cosiddetto pretriage, cioè una valutazione preliminare del caso.
📍 IL VIRUS CAMMINA E CIRCOLA CON LE NOSTRE GAMBE. SE CI FERMIAMO NOI, SI FERMANO VIRUS E CONTAGIO.
Quindi solo spostamenti e uscite essenziali (lavoro, spesa, motivi di salute e cura, necessità, tutte da giustificare e comprovare). Quarantena per chi arrivi da fuori, autoisolamento per chi abbia avuto contatti con contagiati o a rischio. Pulizia ed igienizzazione.
📍 Vi prego, cautela. Cauteliamo i nostri anziani, gli ammalati, chi ha patologie pregresse, i soggetti più fragili. Cauteliamo gli operatori sanitari. Quindi, cauteliamoci. Chi pensa che il rischio o il problema riguardi altri, fa un errore clamoroso, fatale, irrimediabile, perché mette a rischio proprio le persone che gli sono più care.

DA DOMANI, 26 MARZO, ATTIVA LA PIATTAFORMA REGIONALE PER LE ISTANZE DI CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA.

📍 A partire da domani, giovedì 26 marzo, sarà attiva sul sistema SINTESI la piattaforma regionale per inoltrare le domande di Cassa Integrazione in Deroga da parte delle imprese pugliesi colpite, sul piano economico, dall’emergenza sanitaria.
L’operatività della piattaforma dà seguito all’accordo quadro sottoscritto pochi giorni fa tra Regione Puglia e parti sociali (organizzazioni datoriali, associazioni di categoria, sindacati) finalizzato a definire le modalità di intervento al fine di attuare le previsioni del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto “Cura Italia”) in materia di cassa integrazione in deroga, con la previsione di forme di sostegno all’occupazione e di difesa del lavoro e del reddito.
Ricordo che, per la cassa integrazione in deroga, il Governo centrale ha messo immediatamente a disposizione delle regioni una prima tranche che, per quanto riguarda la Puglia, ammonta a 106,5 milioni di euro, a cui seguiranno ulteriori risorse.

📍 Di seguito, per punti, sintetizzo gli aspetti salienti dell’Accordo sottoscritto venerdì scorso [avevo scritto qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221263356564301&id=1558501860]:
 DESTINATARI DEL TRATTAMENTO
La CIG in deroga è destinata ai datori di lavoro del settore privato con unità produttiva nel territorio della Regione Puglia, ivi inclusi quelli agricoli, della pesca, terzo settore (compresi gli enti religiosi), studi professionali.
 LAVORATORI BENEFICIARI
Sono beneficiari della CIG in deroga i lavoratori subordinati, anche a tempo determinato, con le seguenti qualifiche:
 Operai
 Impiegati
 Quadri
 Soci delle cooperative con rapporto di lavoro subordinato
 Lavoratori somministrati, solo se prestano l’opera presso un datore di lavoro destinatario di ammortizzatori anche ordinari per i propri dipendenti
 Apprendisti
 Lavoratori con contratto di lavoro intermittente, se già in forza al 23 febbraio 2020
 Operai agricoli a tempo determinato già assunti al 23 febbraio 2020
 Pescatori, a qualsiasi titolo imbarcati
Per i lavoratori è riconosciuta la contribuzione figurativa e i relativi oneri accessori. Sono esclusi dalla CIG in deroga dirigenti e lavoratori domestici.
 DURATA DEL TRATTAMENTO
La CIG in deroga è riconosciuta per la durata della sospensione o riduzione del rapporto di lavoro e comunque per un periodo non superiore a nove settimane a decorrere dal 23 febbraio 2020 e fino al 23 agosto 2020
 MODALITÀ DI ACCESSO AL TRATTAMENTO DI CIG IN DEROGA
I datori di lavoro accedono al trattamento di cassa integrazione in deroga previo accordo (da concludere entro 5 giorni dalla comunicazione) con le RSA/RSU ove presenti e, in mancanza, con le articolazioni territoriali delle organizzazioni sindacali più rappresentative dei lavoratori di categoria. Per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti non è richiesto tale accordo, ma è necessario comunque informare preventivamente, a mezzo pec o e-mail, le organizzazioni sindacali più rappresentative.
Per accedere al trattamento di CIG in deroga, i datori di lavoro (o i soggetti da essi delegati) presentano istanza attraverso il sistema informativo “SINTESI” [per l’area barese, v. qui: http://sintesi.cittametropolitana.ba.it/portale/].
La domanda, una volta compilata utilizzando il modulo “CIG IN DEROGA” dovrà essere stampata, firmata (anche in forma digitale) dal legale rappresentante del soggetto datore di lavoro e trasmessa, via pec, all’indirizzo cig.regionepuglia@pec.rupar.puglia.it, entro il 23 agosto 2020.
Le istanze saranno istruite secondo l’ordine cronologico di ricezione e la Regione Puglia provvederà alla concessione del trattamento con proprio provvedimento da trasmettere all’INPS che provvederà all’erogazione delle prestazioni ai lavoratori beneficiari.
Questo procedimento, articolato in diversi passaggi (che mi auguro possano svolgersi in tempi brevi), è necessario per garantire una corretta valutazione il necessario controllo delle pratiche pervenute.

CORONAVIRUS / TECNOLOGIA E INNOVAZIONE PER LA LOTTA AL VIRUS, UNA CALL DAL GOVERNO

Si chiama “Innova per l’Italia”, l’iniziativa lanciata ieri, martedì 24 marzo, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), allo scopo di coinvolgere aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti nell’individuazione e nella sperimentazione di dispositivi e soluzioni per la prevenzione, la diagnostica e il monitoraggio finalizzati al contenimento e al contrasto del diffondersi, su tutto il territorio nazionale, dell’epidemia in corso da COVID-19.
L’iniziativa si distingue in due distinti canali:

💢 1) La “CALL FOR ACTION”, finalizzata a ricevere contributi, progetti e idee in tre distinti ambiti:
 Reperimento, innovazione o riconversione industriale delle proprie tecnologie e dei propri processi per accrescere la disponibilità di dispositivi di protezione individuale (in particolare mascherine) e la produzione dei sistemi complessi per il trattamento delle sindromi respiratorie (respiratori artificiali o singole componenti degli stessi come valvole, display, ecc.).
Questa misura è rivolta ad aziende:
 che già producono questi beni
 che possano convertire la propria produzione tessile per la manifattura di mascherine adatte agli scopi medici oppure che possano sfruttare la propria capacità di produrre materiali adatti alla produzione o al funzionamento dei respiratori artificiali.

 Il reperimento di kit o tecnologie innovative che facilitino la diagnosi del Covid-19, ovvero tamponi ed elementi accessori o altri strumenti per la diagnosi facilitata e veloce, nel rispetto degli standard di affidabilità richiesta.
Questa misura è rivolta ad aziende:
 che operano già nella produzione dei tamponi adatti alla diagnosi da Covid-19
 che potrebbero indirizzare la produzione verso questo obiettivo
 che hanno già avviato sperimentazione di tecnologie innovative per una diagnosi facilitata e veloce.

 La disponibilità di tecnologie e strumenti che consentano o facilitino monitoraggio, prevenzione e controllo della diffusione del virus.

👉 Questa misura è rivolta:
 ad aziende, università e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, in modo singolo o associato, che hanno già a disposizione piattaforme (o le possono in brevissimo tempo adattare), tecniche e algoritmi di analisi e intelligenza artificiale, robot, droni e altre tecnologie per il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19.
Per aderire alla call, gli interessati dovranno compilare il modulo presente a questo link: https://innovaperlitalia.agid.gov.it/#/form
Saranno prese in considerazione solo le proposte che rispondano ai seguenti criteri:
 I proponenti siano aziende (startup, PMI, grandi imprese), enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni (che possono interagire con associati in grado di rispondere a queste esigenze), cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, quindi non singole persone o professionisti.
 Siano proposte concrete e realizzabili in tempi compatibili con l’emergenza, pur senza alcun impegno od obbligo.
 Possano mettere a disposizione, autocertificandosi, una componente significativa in termini di capacità produttiva e volumi per l’impiego sul territorio nazionale o a livello regionale in tempi brevi.
 Sia esplicitato a quale ambitosi desideri aderire tra quelle rientranti nelle categorie proposte nel form.
 La proposta sia corredata da opportune informazioni che consentano di valutare in tempi rapidi l’effettiva applicabilità.
 Siano indicati tempi, le modalità e le possibili quantità per la realizzazione della proposta.
 Siano validi per tutto il territorio nazionale o per una o più regioni.
 La descrizione dell’intervento non sia redatta in tono promozionale.
 Preferibilmente, sia previsto un “canale” specifico dedicato all’iniziativa per l’emergenza coronavirus.
👉 👉 Per ogni ulteriore informazione e per i dettagli, questo è il sito di riferimento: https://innovaperlitalia.agid.gov.it/#/call-for-action

💢 2) La ”FAST CALL” finalizzata a ricevere proposte e contributi in due distinti ambiti:
 Telemedicina.
Rientrano in questa categoria app e soluzioni tecniche di teleassistenza per pazienti a domicilio, sia per patologie legate a Covid-19 sia per altre patologie, anche di carattere cronico.

 Data analys
Rientrano in questa categoria tecnologie e soluzioni per il tracciamento continuo, l’alerting e il controllo tempestivo del livello di esposizione al rischio delle persone e, conseguentemente, dell’evoluzione dell’epidemia sul territorio, anche attraverso l’analisi di Big Data, tecnologie hardware e software utili per la gestione dell’emergenza sanitaria

👉 La “fast call” si rivolge a Pubbliche Amministrazioni, aziende, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti (non singole persone o professionisti) che hanno già realizzato soluzioni tecnologiche nell’ambito della Telemedicina e della Data Analysis.
👉 👉 ATTENZIONE La fast call è aperta sino alle ore 13 del 26 marzo e per aderire occorre compilare il modulo di adesione presente a questo link: https://innovaperlitalia.agid.gov.it/call2action/