CORONAVIRUS / AL VIA LA SECONDA FASE DEL PIANO OSPEDALIERO DELLA REGIONE PER FAR FRONTE ALL’EMERGENZA.

Ieri, il Presidente della Regione Michele Emiliano – insieme al direttore del Dipartimento Politiche per la Salute Vito Montanaro e al responsabile della Task Force regionale per l’emergenza epidemiologica, prof. Pier Luigi Lopalco – ha presentato il nuovo Piano Ospedaliero Coronavirus della Regione che aggiorna il precedente, presentato lo scorso 16 marzo [avevo scritto qui: https://www.enzocolonna.com/…/coronavirus-il-piano-ospedal…/], che era tarato su una ipotesi di 2mila contagi entro il 25 marzo.
📍 Per fortuna – grazie al rispetto da parte della stragrande maggioranza dei cittadini delle misure di distanziamento sociale previste su tutto il territorio nazionale e agli enormi sforzi compiuti dal sistema sanitario regionale nel rispondere efficacemente all’emergenza in corso – quella previsione non si è ancora avverata ma sarà raggiunta, verosimilmente, solo tra oggi e domani.
📍 Tuttavia, visto l’andamento epidemiologico in Puglia, la Regione ha dato ora il via alla Fase 2 del “Piano Ospedaliero Coronavirus”, che ipotizza uno scenario con 3.500 contagiati. Si tratta di un picco che, ovviamente, ci auguriamo non venga mai toccato in Puglia, ma rispetto al quale, prudenzialmente, si è ritenuto opportuno attrezzarsi.
📍 A tal fine, il piano destina strutture ospedaliere, pubbliche e private, a specifiche funzioni distinte in:
 OSPEDALI COVID / FASE ACUTA
 OSPEDALI COVID / POST-ACUZIE
 OSPEDALI NO COVID

 OSPEDALI COVID / FASE ACUTA
La Fase 2 del Piano individua 11 strutture in tutta la Regione (rispetto alle 9 previste dal Piano originario) per un totale di 1.650 posti letto:
☑️ 5 Ospedali di II Livello (Policlinico di Bari – Asclepios, Ospedali Riuniti di Foggia, Ospedale Perrino di Brindisi, Santissima Annunziata di Taranto, Vito Fazzi di Lecce)
☑️ Ospedale Vittorio Emanuele di Bisceglie
☑️ Ospedale S. Maria Novella di Galatina
☑️ 2 Enti Ecclesiastici (Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti e Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo)
☑️ 2 Case di Cura private (Villa Lucia di Conversano e Anthea Hospital di Bari)

 OSPEDALI COVID / POST-ACUZIE
Il piano della Regione prevede anche una fase di degenza post-acuzie riservate al trattamento di quei pazienti che sono guariti ma che hanno ancora il virus attivo e quindi necessitano di essere monitorati in un ambiente sanitario dedicato. Finalità di tale scelta è evitare il blocco dei posti letto negli ospedali Covid. In tutto sono 13 le strutture individuate (per un totale di 493 posti letti), tra cui, nel barese:

☑️ Policlinico di Bari
☑️ Ospedale Fallacara di Triggiano
☑️ Ospedale Sarcone di Terlizzi

 OSPEDALI NO COVID
24 strutture pubbliche (tra cui l’Ospedale della Murgia “Perinei”) e 22 private dedicate a tutte le altre urgenze.

👉 👉 Riporto nelle immagini le schede del documento di sintesi, disponibile in formato.pdf dal seguente link:
http://www.regione.puglia.it/…/09709862-b52b-494a-b18c-2d58…

 

CORONAVIRUS / FONDO SPECIALE REGIONALE DI SOLIDARIETÀ.

Nella seduta di domani la Giunta regionale approverà il riparto, tra i Comuni pugliesi, degli 11 milioni e mezzo di euro stanziati dalla Regione, con risorse del proprio bilancio (che si aggiungono a quelle riconosciute due giorni fa dal governo nazionale), per consentire alle famiglie investite dalla crisi socioeconomica conseguente alla epidemia da Covid-19 di fronteggiare le prime necessità (fare la spesa, acquistare farmaci, pagare una bolletta).
👉 Ne avevo scritto qui oggi pomeriggio: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221387687872506&id=1558501860
Il coordinamento operativo degli interventi destinati all’assistenza sarà affidato ai Centri Operativi Comunali (presieduti dai sindaci e composti da personale della protezione civile, dei servizi sociali e della rete degli enti del terzo settore presenti e già attivi sul territorio), che potranno assicurare una modalità di distribuzione delle risorse celere e snella.
📍 A mio parere, il modo più efficace per operare l’assegnazione delle risorse è quello di definire un ordine di priorità attraverso una ricognizione effettuata da soggetti ed enti attivi da tempo nel territorio sul versante del bisogno e della solidarietà (Caritas, Parrocchie, Samaritane), così da riuscire ad individuare quelle persone e famiglie non assistite o non assistite nella misura minima vitale da altre forme di sostegno, statali (ad esempio, reddito di cittadinanza), regionali (ad esempio, reddito di cittadinanza) o comunali. I cosiddetti “invisibili”.

 Per i Comuni dell’area murgiana, queste le somme che saranno assegnate dalla Regione:
☑️ Altamura, 211.766 euro
☑️ Gravina in Puglia, 133.128 euro
☑️ Santeramo in Colle, 78.469 euro
☑️ Poggiorsini, 4.557 euro
☑️ Cassano delle Murge, 41.935 euro
☑️ Toritto, 24.476 euro
☑️ Ruvo di Puglia, 74.532 euro
☑️ Acquaviva delle Fonti, 55.692 euro
☑️ Putignano, 72.099 euro
☑️ Gioia del Colle, 76.619 euro
☑️ Grumo Appula, 38.233 euro
☑️ Palo del Colle, 63.396 euro
☑️ Corato, 141.831 euro

CORONAVIRUS / REDDITO DI DIGNITÀ E FONDO PER LE PRIME NECESSITÀ, DALLA REGIONE PUGLIA 48 MILIONI DI EURO PER IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ E IL SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ.

Oltre a compiere ogni sforzo possibile per fronteggiare l’emergenza COVID-19 sotto il profilo sanitario (attraverso la predisposizione della rete di strutture dedicate), la Regione sta mettendo in campo importantissime misure al fine di sostenere il reddito delle fasce più fragili della popolazione e di aiutare le famiglie in difficoltà a reperire beni di prima necessità.

📍 A questo scopo, nelle ultime ore sono stati individuati due strumenti: il rifinanziamento del reddito di dignità e la previsione di un fondo di solidarietà.

 RED 3.0 – II EDIZIONE
Quanto al RED, ieri la Regione ha stanziato ulteriori 36 milioni e 892 mila euro con un’apposita variazione di bilancio finalizzata a implementare, per il 2020, la dotazione finanziaria di questa misura, ideata e introdotta, sin dal 2016, dalla Regione Puglia con l’obiettivo di contrastare la povertà e sostenere le famiglie in difficoltà, prevedendo anche percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro.
Si tratta di un impegno finanziario molto significativo destinato a potenziare la misura e allargare la platea dei beneficiari del RED, in modo da fornire un concreto sostegno alle persone e alle famiglie più bisognose che stanno subendo pesantissime ripercussioni a seguito dell’emergenza sanitaria in atto.
L’attuazione di questa nuova edizione del Reddito di Dignità regionale (ribattezzata “RED 3.0 – Edizione II”) prevede un coinvolgimento pieno degli Ambiti Territoriali Sociali individuati come le strutture pubbliche più vicine ai bisogni dei cittadini e, pertanto, più idonee a gestire direttamente la misura.
La Regione, pertanto, individuerà con gli Ambiti pugliesi i criteri di selezione dei destinatari finali e le modalità operative di gestione degli interventi, provvedendo anche a definire la ripartizione delle risorse tra gli stessi.
Per quanto concerne l’individuazione dei beneficiari finali, il Reddito di Dignità regionale continuerà ad essere una misura parallela rispetto all’analoga misura nazionale denominata “Reddito di Cittadinanza”. A questo proposito, tra i destinatari di questa seconda edizione della misura RED saranno inseriti anche quei cittadini che, pur avendo una soglia ISEE compatibile con quella del RdC (ISEE < 9.360 euro), non siano stati ammessi alla misura nazionale per assenza di ulteriori criteri di accesso o abbiano comunque ritenuto non utile alla propria condizione l’accesso al Reddito di Cittadinanza, preferendo il Reddito di Dignità regionale.
Inoltre, in assoluta continuità con quanto fatto finora, anche per questa seconda edizione del RED, saranno due le macrocategorie di potenziali utenti: una destinata alle domande dirette dei cittadini e l’altra destinata alla presa in carico diretta (d’ufficio) da parte degli Ambiti territoriali per particolari categorie di bisogno e fragilità come, ad esempio, disabili adulti senza supporto familiare, donne vittime di violenza e senza nucleo familiare di sostegno, persone senza dimora o dimora fittizia presso il Comune, e genitori senza dimora a seguito della separazione dal coniuge.
Nei prossimi giorni, dopo le intese con gli Ambiti, saranno pubblicati i nuovi avvisi per la misura “RED 3.0 – II Edizione” con l’obiettivo di rendere effettiva e concreta la misura nel più breve tempo possibile.

 FONDO SPECIALE REGIONALE DI SOLIDARIETÀ
Alle risorse stanziate per il RED, la Regione aggiungerà a breve ulteriori 11 milioni e mezzo di euro, che saranno distribuiti nei prossimi giorni tra i Comuni pugliesi per consentire alle famiglie investite dalla crisi socioeconomica conseguente alla epidemia da Covid-19, di fronteggiare le prime necessità (come fare la spesa, acquistare farmaci, pagare una bolletta).
Il coordinamento operativo degli interventi destinati all’assistenza sarà affidato ai Centri Operativi Comunali (presieduti dai Sindaci e composti da personale della protezione civile, dei servizi sociali e della rete degli enti del terzo settore presenti e già attivi sul territorio), che potranno assicurare una modalità di distribuzione delle risorse celere e snella.

📍 Ringrazio quanti stanno lavorando senza sosta per affrontare un momento davvero difficile. La Regione Puglia sta mettendo a disposizione tutti gli strumenti, le risorse e le energie di cui dispone per affrontare questa crisi, stando al fianco soprattutto di chi ha più bisogno.

CORONAVIRUS / ECCO ALCUNE DELLE STRUTTURE DELLA RETE OSPEDALIERA DEDICATA ALL’EMERGENZA

Di seguito, in una sintetica rassegna alcune delle strutture ospedaliere dedicate al ricovero e cura dei pazienti affetti da COVID-19. Fanno parte della Rete definita con il Piano Ospedaliero Coronavirus della Regione Puglia a cui ha lavorato e sta dando attuazione, con un immenso sforzo, la Task Force regionale istituita per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso, guidata dal Presidente Michele Emiliano e che coinvolge il Dipartimento regionale “Promozione della Salute” diretto da Vito Montanaro, la Protezione Civile regionale e le Asl pugliesi [ne scrissi qui; https://www.enzocolonna.com/…/coronavirus-il-piano-ospedal…/].
Tutto realizzato in poche settimane. Ovviamente, nulla è perfetto e completo, come tutte le cose umane, ma la rete pugliese dell’emergenza coronavirus c’è!
Immensa gratitudine alle donne e agli uomini che ci hanno lavorato e continuano a lavorarci!
Immensa gratitudine alle donne e agli uomini che, con grande professionalità e dedizione, in quelle strutture e in tutti gli ospedali pugliesi lavorano assicurando – senza chiedere carte di credito, polizze assicurative e senza presentare il conto – assistenza, cure, quindi futuro a chiunque ne abbia bisogno, senza alcuna distinzione e discriminazione!
Questa è la forza e la grandezza del nostro sistema sanitario. C’è da andarne orgogliosi!

📍 Ecco la situazione, provincia per provincia:

 BARI
Sono già attive e funzionanti le prime strutture interamente dedicate al Covid19, e cioè il Padiglione Asclepios, presso il Policlinico di Bari, e l’Ospedale Miulli di Acquaviva.
☑️ Per quanto riguarda l’Asclepios (qui il video, dal profilo Facebook del Presidente Emiliano: https://www.facebook.com/micheleemiliano/videos/1371316896385895/), i 5 piani del padiglione sono tutti dedicati ai pazienti affetti da coronavirus: i primi tre sono di area critica ad alta intensità con una integrazione virtuosa tra posti ventilati e terapia intensiva respiratoria, mentre il quarto e il quinto piano sono destinati ad ospitare i pazienti affetti da infezione covid19, ma che non hanno necessità di assistenza intensiva. Complessivamente ammonta a 250 il numero di posti letto per pazienti Covid all’Asclepios (Policlinico di Bari).
☑️ Per quanto riguarda il “Miulli” (qui il video: http://rpu.gl/KKgG8), invece, è nato a tempo di record l’Ospedale Covid che, a regime, avrà più di 300 posti letto dedicati, tutti in stanze a pressione negativa e dislocati su 4 piani in un’area dotata di Terapia Intensiva, Malattie Infettive e Pneumologia, diventando così uno dei pilastri fondamentali del dispositivo studiato dalla Regione Puglia per la presa in carico dei pazienti colpiti da Covid-19 nell’Area metropolitana barese. La Terapia Intensiva, in particolare, potrà arrivare sino a un massimo di 72 posti letto non appena arriveranno i ventilatori meccanici ordinati alla Protezione Civile, che continuano a tardare. E’ stato compiuto, ad Acquaviva, uno sforzo imponente per mettere assieme i tre reparti cardine nella lotta al Covid (appunto terapia intensiva, pneumologia e malattie infettive) all’interno di una struttura completamente dedicata, separata e isolata dal resto dell’Ospedale, sin dall’arrivo in pronto soccorso e lungo i percorsi per la presa in carico e gestione del paziente nell’area Covid.

 FOGGIA
È stata completata in tempi record la riconversione dei padiglioni per fronteggiare l’emergenza Covid-19 (qui il video: https://www.facebook.com/micheleemiliano/videos/523594865198285/). Il Policlinico “Riuniti”, infatti, ha già dispiegato un dispositivo di 131 posti, 100 tra malattie infettive e pneumologia e 31 posti di rianimazione.
In particolare l’organizzazione prevede:
• il pronto soccorso con il pretriage, il percorso dedicato Covid e la medicina d’urgenza Covid;
• le malattie infettive con 60 posti letto e con tecnologie che giungono fino alla elevata assistenza per pazienti internistici;
• la pneumologia con 34 posti letto dotata di camere a pressione negativa, settori di terapia intensiva respiratoria e tecnologia per fronteggiare i ricoveri e le emergenze respiratorie;
• la rianimazione dotata di 32 posti letto di terapia intensiva e di tutte le tecnologie di tipo intensivistico tipiche per la terapia dei casi più gravi.
A regime ammonterà complessivamente a 182 il numero di posti letto Covid al “Riunini” (50 di Medicina, 50 di Pneumologia, 32 di Terapia Intensiva, 30 di post acuzie, 20 di Medicina d’Urgenza per acuti) cui si aggiungeranno i 100 posti letto della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (86 Covid e 14 di Terapia Intensiva), con l’impegno di ulteriori 4 posti letto di T.I..

 LECCE
Il Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) presso l’Ospedale “Vito Fazzi” è pronto a rappresentare un presidio imprescindibile in questa dura battaglia (da qui il video: https://www.facebook.com/micheleemiliano/videos/2763988337162018/). Superando una situazione di stallo che si trascinava da tempo, sono stati sbloccati e completati i lavori a tempo di record e oggi il DEA, una struttura moderna e funzionale, è stato trasformato in ospedale Covid-19 ed è pronto ad accogliere i pazienti, con 6 posti di osservazione breve intensiva per pazienti giunti al pronto soccorso con una gravissima insufficienza respiratoria, 36 posti di Terapia intensiva-Rianimazione, 40 posti letto in Malattie Infettive – Covid e 44 di Pneumologia – Covid, anche questi dotati di posti letto di terapia sub intensiva. In questo caso sarà possibile incrementare ulteriormente il numero di posti letto di ulteriori 50 unità, con 16 posti di terapia intensiva nel caso in cui dovessero verificarsi ulteriori picchi di afflusso di pazienti, sempre a condizione che la Protezione Civile nazionale invii i respiratori promessi e non ancora arrivati.

 BARLETTA-ANDRIA-TRANI
Il Presidio Ospedaliero di riferimento Covid per la BATI è il “Vittorio Emanuele” di Bisceglie con 100 posti letto (https://www.facebook.com/micheleemiliano/videos/507139750198333/).
In questa struttura, interamente dedicata alla lotta al coronavirus, per far fronte all’emergenza, il Pronto Soccorso è stato spostato in un’area dotata di 8 posti letto a pressione negativa e di ulteriori 10 posti letto dotati di monitor per la rianimazione.
L’Unità operativa di Malattie Infettive è dotata di 20 posti letto a cui si aggiungono i posti letto di medicina, chirurgia, ortopedia, pediatria e ostetricia riconvertiti per l’assistenza ai pazienti Covid.

 BRINDISI
Sono già operativi 275 posti letto dedicati a pazienti Covid, che potranno essere ampliati sino a 350 con il progressivo accorpamento di ulteriori reparti chirurgici.
In particolare l’Ospedale Perrino di Brindisi (da qui il video: https://www.facebook.com/micheleemiliano/videos/516656679033293/?__tn__=K-R), dedicato all’emergenza Covid, vede la Pneumologia, con 20 posti letto e il potenziamento di 5 posti letto dedicati alla terapia intensiva respiratoria, per Malattie Infettive è previsto l’incremento della capacità ricettiva con ulteriori 8 posti letto per arrivare a complessivi 23 posti letto, e Medicina Interna con complessivi 33 posti letto dedicati ai pazienti COVID.
All’esterno dell’ospedale Perrino, con il supporto della Protezione Civile regionale, è in corso il montaggio di un modulo prefabbricato dedicato al Covid comprendente 14 stanze a 2 letti per un totale di 28 posti letto, che si aggiungono agli attuali 16 del reparto di rianimazione (dei quali 8 già destinati al COVID), per un totale di 44 posti letto.

 TARANTO
L’Ospedale “Moscati” di Taranto, che già disponeva dei reparti di Malattie Infettive e di Pneumologia, è stato designato quale hub Covid-19 per tutta la provincia jonica (da qui il video: https://www.facebook.com/micheleemiliano/videos/1519599894865909/). Sono stati pertanto implementati i posti letto dedicati che, attualmente, sono 9 di rianimazione, 56 di malattie infettive e 51 di pneumologia, in fase di attivazione progressiva con l’avanzare dell’emergenza. Inoltre, nel quartiere operatorio sono stati individuati 3 ulteriori posti di terapia intensiva.
Ulteriori 30 posti letto (implementabili di ulteriori 20) sono poi stati attivati presso il PTA di Mottola per la gestione dei pazienti Covid nella fase successiva alla guarigione clinica.

📍 Si tratta, quindi, di un lavoro immane, in corso in tutta la Puglia, per consentire alla nostra regione di fronteggiare nel migliore dei modi l’emergenza in corso.

ENZO COLONNA

CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 31 MARZO

Anche oggi non è stato segnalato alcun nuovo caso di contagio tra il personale. La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, dunque, si mantiene stabile e sotto controllo.

📍 Non vanno confusi i dati sul Perinei e quelli dei contagi accertati dal dipartimento di prevenzione, all’esterno, nei territori comunali [l’ho precisato più volte, ad esempio qui:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221318032571167&id=1558501860].

PASS LAUREATI, AL VIA L’EDIZIONE 2020. UNA STRAORDINARIA OPPORTUNITÀ PER LA FORMAZIONE DEI GIOVANI LAUREATI PUGLIESI. È IL MOMENTO DI PENSARE AL FUTURO PROSSIMO.

Per molti giovani laureati credo che questo possa essere il momento giusto (facendo tesoro, ristretti doverosamente in casa, anche dei tempi lunghi a disposizione) per organizzare il proprio futuro prossimo, quando tutta questa storia potrà dirsi superata.
📍 Segnalo, al riguardo, che ha preso il via l’edizione 2020 di “PASS LAUREATI”, la misura della Regione Puglia finalizzata a favorire e sostenere il diritto all’alta formazione dei più giovani, attraverso l’erogazione, ai diretti interessati, di voucher da utilizzare per la frequenza di master universitari post lauream, in Italia e all’estero.
Si tratta di una iniziativa che ha ottenuto ottimi riscontri nelle precedenti edizioni, arrivando a finanziare i percorsi di specializzazione o di alta formazione di centinaia di giovani pugliesi. Una bella opportunità offerta dalla Regione per consentire loro di formarsi e accrescere competenze e conoscenze, superando i limiti delle condizioni economiche delle rispettive famiglie. Ringrazio l’Assessore Sebastiano Leo e la struttura dell’Assessorato regionale “Formazione” per il lavoro svolto su una misura che seguo con particolare attenzione sin dall’inizio del mio impegno in Consiglio regionale.

 Il nuovo bando è stato recentemente pubblicato e i termini per la presentazione delle istanze sul portale Sistema Puglia sono aperti dal 20 marzo scorso. Sarà possibile trasmettere le domande sino all’esaurimento delle risorse disponibili che ammontano a 15 milioni di euro.
 Possono accedere a questa misura i neolaureati nati successivamente al 31/12/1983 che:
☑️ siano residenti in Puglia da almeno 2 anni oppure siano nati nella nostra regione ma abbiano trasferito la propria residenza in un altro Comune d’Italia da non più di 5 anni;
☑️ siano in possesso almeno del diploma di Laurea (I livello) conseguito al termine dei tre anni di corso o della laurea conseguita secondo le regole del vecchio ordinamento. Nel caso di laurea conseguita all’estero, il titolo di studio deve risultare riconosciuto in Italia;
☑️ non abbiano già fruito, a qualunque titolo, di borse di studio post lauream erogate dalla Regione Puglia;
☑️ abbiano un reddito familiare non superiore a 30mila euro individuato esclusivamente sulla base dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.).
 A coloro che saranno ammessi al beneficio, la Regione riconoscerà un voucher formativo a rimborso totale o parziale delle spese di iscrizione e polizza fideiussoria, oltre a una sovvenzione a copertura delle spese per viaggio, vitto e alloggio interregionali e transnazionali, che variano a seconda della regione o del Paese in cui si svolge il corso.
 Le domande dovranno essere redatte e inoltrate solo attraverso la procedura online attivata nella piattaforma presente nella Sezione Formazione Professionale del portale Sistema Puglia.
 È previsto un periodo di temporanea sospensione per l’invio delle domande determinato dalla pausa estiva dall’1/08 al 31/08 e dalle festività di fine anno dall’8/12 all’8/01, per tutto il periodo di validità dell’avviso.
 È possibile inoltrare una sola domanda di candidatura per un solo percorso formativo per persona.

👉 Per ogni ulteriore informazione su PASS LAUREATI rimando alla sezione online dedicata: http://www.sistema.puglia.it/SistemaPuglia/PassLaureati2020 .

ENZO COLONNA

CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 30 MARZO

Questa la situazione all’interno dell’Ospedale della Murgia “Perinei”, che cerco di seguire e a cui cerco, con i miei grandissimi limiti, di dare supporto.
☑️ Nessun nuovo caso di contagio tra i dipendenti. Tre casi sono stati segnalati, tra ieri e oggi, tra i pazienti che hanno avuto accesso al Perinei.
☑️ In tutto, nell’arco di due settimane e mezzo, da quando fu accertato il contagio di alcuni pazienti presenti nel pronto soccorso, sono emersi 19 casi positivi al primo tampone e 3 al secondo tra il personale; 17 sono in tutto i casi segnalati tra i pazienti che hanno avuto accesso al Perinei.
☑️ In tutto, i tamponi effettuati all’interno dell’Ospedale nelle due settimane e mezzo monitorate sono circa 750. Di circa l’85% si conosce l’esito.

📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, dunque, si mantiene stabile e sotto controllo.
Esprimo nuovamente la mia vicinanza alle persone contagiate e alle loro famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
A tutto il personale, sanitario e amministrativo, del nostro Ospedale, rinnovo, ancora una volta, la mia infinita gratitudine. Un’attestazione particolare di gratitudine al personale del Pronto Soccorso, del Servizio 118, ai medici e infermieri di altri reparti che stanno assicurando il loro servizio presso una unità diversa da quella di appartenenza, come il pronto soccorso, coprendo i vuoti determinati dai contagi e dalle quarantene.

📍 Vale sempre la precisazione, che più volte ho ribadito, in ordine allo spirito e ai numeri di questi aggiornamenti, in particolare sulla necessità di non confondere i dati sul Perinei e quelli dei contagi accertati dal dipartimento di prevenzione, all’esterno, nei territori comunali. Rinvio, ad esempio, a questo post:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221318032571167&id=1558501860

CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 29 MARZO

All’interno dell’Ospedale della Murgia “Perinei” nessun nuovo caso di contagio accertato tra i dipendenti. Due, invece, le segnalazioni di contagio Covid-19 partite oggi dal Perinei con riferimento a pazienti in osservazione nell’area pre-covid.

📍 Vale sempre la precisazione, che più volte ho ribadito, in ordine allo spirito e ai numeri di questi aggiornamenti, in particolare sulla necessità di non confondere i dati sul Perinei e quelli dei contagi accertati dal dipartimento di prevenzione, all’esterno, nei territori comunali. Rinvio, ad esempio, a questo post:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221318032571167&id=1558501860

È tempo di cantilenare l’essenziale, affinché resti, come le strofe ascoltate da piccoli e dette dai grandi.

Già detto, già scritto. È tempo di cantilenare l’essenziale, affinché resti, come le strofe ascoltate da piccoli e dette dai grandi. Si spera restino impresse.
Le tragedie fanno emergere il meglio e il peggio delle persone, quanto, nel mondo, ci sia di buono (tanto, spesso invisibile) e di brutto, che è sicuramente il dolore, la sofferenza, la morte, la perdita, ma è anche l’emersione degli istinti, quel tratto ferino da cui, nella nostra storia plurimillenaria, ci siamo a fatica e con contraddizioni emancipati, quella dimensione in cui a prevalere sono la forza, il ringhio, la violenza, lo sguardo sospettoso nei confronti dell’altro, la chiusura nelle proprie tane e rifugi incapaci di sospettare le buone ragioni dell’altro. Il brutto è anche quel grumo irriducibile di retorica e opportunismo, banalità ed emozioni programmate, egoismi ed esibizionismi, tutto ciò che agevola, alimenta, fomenta tali istinti primordiali e oscura ciò che ci ha resi umani.
Non si tratta di non vedere la durezza e la drammaticità del momento. Si tratta di capire e far capire – soprattutto da parte di chi ha ruoli pubblici, ad evidenza pubblica, politici o di responsabilità, nell’economia, nelle istituzioni, nell’informazione, nella società – cosa la nostra storia plurimillenaria ci ha insegnato per affrontare drammi e dolori grandissimi, ben superiori a quelli che siamo ora chiamati ad affrontare. Pensate solo cosa ha potuto rappresentare per la generazione dei nostri nonni o genitori l’ultima guerra mondiale con la distruzione fisica di città, case, fabbriche, ferrovie, ecc. e milioni di morti? Capire e far capire cosa e come ci siamo rialzati dopo le numerose cadute rovinose della nostra storia? Non sono stati gli istinti (sia chiaro, umani essi stessi), il sospetto, la lotta di tutti contro tutti, il rifiuto di regole generali, la diffidenza, l’astio.
Pensate se i nostri nonni, bisnonni o genitori si fossero seduti a guardare dalla finestra o sull’uscio delle proprie case cosa accadeva al vicino?
Non ne siamo usciti indugiando sulla contemplazione di ciò che la sorte aveva consegnato, spargendo odio e rancore, sospetti e diffidenze, non ne siamo usciti scrutinando scelte o comportamenti, esternando indignazione, maledicendo gli altri, autoassolvendoci, mettendo in discussione scienza e lavoro degli altri?
No, ne siamo usciti, recuperando il senso dello stare insieme, di essere, prim’ancora che fare, comunità, la consapevolezza di una storia e la necessità di un destino comuni. Riscoprendo l’inscindibile rapporto di obblighi/diritti che ci lega, la trama di valori, elementi comuni e anche colpe e responsabilità collettive su cui si è costruito e che forma il nostro corpo sociale.
Ne siamo usciti rinnovando il nostro patto sociale e soprattutto confermando la nostra umanità, che è imperfetta e sa di esserlo, ma non si rassegna alla sua imperfezione, comodo rifugio di pavidi, inetti e opportunisti.
E non vale l’alibi del “chi non lo fa” o del “chi approfitta”, ci sono sempre stati e ciò non ha impedito a questa Nazione di risorgere, di rialzarsi.
Tocca a ciascuno di noi, ciascuno di noi soggetto passivo di un rapporto obbligatorio, debitori, ciascuno di noi verso gli altri, ciascuno di noi secondo e nei limiti delle proprie possibilità.
È il tempo del dare.
È, più che mai, il tempo della responsabilità. Doveri, lavoro, solidarietà, fiducia reciproca.
È il tempo della pazienza che si richiede nell’incedere lungo il percorso che lega le generazioni, passato e futuro, nel cui di mezzo ci siamo noi.
Imperfetti, ma capaci di bene dire e fare e di inventare, scoprire cercando e sortendo insieme un futuro comune. Con intelligenza, passione, dedizione.
La Primavera è lì, fuori dalle nostre case. Strafottente, irrispettosa, ma ci indica la strada, ineluttabile, da riprendere per andare oltre la sofferenza di una stagione.
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《La morte insudicia. Insudicia quello che era pulito. Intorbida quello che era limpido. Inlaidisce quello che era bello. Intenebra quello che era luminoso … Le prefiche che urlano al funerale ci ripugnano, questa piú bestiale delle retoriche, ma piú ancora ci ripugnano le prefiche che dalle colonne dei giornali, dagli altoparlanti della radio urlano sulle sciagure che attraversiamo e a tutte danno lo stesso grido stupido e impersonale … L’idea che piú insistente batte in questi tempi nella nostra mente è l’idea di educazione. Educare il popolo italiano. Rinettare soprattutto la sua anima affinché libera e illuminata essa possa operare nel bene, nella intelligenza e nella dignità.》
[Alberto Savinio, Ascolto il tuo cuore, città]

《È come se ci fossimo dimenticati chi siamo. Esploratori, pionieri, non dei guardiani… Un tempo, per la meraviglia alzavamo al cielo lo sguardo sentendoci parte del firmamento. Ora, invece, lo abbassiamo, preoccupati di far parte del mare di fango.》
《Pregate di non sapere mai quanto può essere bello vedere il viso di un altro. … Lei ha dei legami, ma anche senza una famiglia le posso assicurare che il desiderio di stare con altre persone è potente. Quell’emozione è alla base di quello che ci rende umani.》
[Interstellar]