CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 7 APRILE. SITUAZIONE STABILE E SOTTO CONTROLLO. OLTRE 800 TAMPONI.

Il mio consueto aggiornamento sulla situazione all’interno dell’Ospedale della Murgia “Perinei”, che seguo quotidianamente e a cui cerco, con i miei grandissimi limiti, di dare tutto il sostegno che mi è possibile.
💢 Questi i dati aggiornati ad oggi pomeriggio:
☑️ nelle ultime tre settimane e mezzo, sono stati effettuati circa 830 tamponi (solo all’interno del Perinei; a questi si aggiungono quelli effettuati, all’esterno, nei territori comunali).
☑️ Sono noti gli esiti praticamente di tutti, tranne quelli più recenti (delle ultime ore, degli ultimi giorni), una ventina in tutto.
☑️ Il numero dei contagiati accertati, all’interno dell’Ospedale, tra operatori e pazienti, è rimasto anche oggi immutato. Si è registrato un solo caso rilevato, tra ieri e oggi, tra le persone che si sono recate al pronto soccorso.
☑️ In tutto, nell’arco delle tre settimane e mezzo monitorate, da quando fu accertato il contagio di alcuni pazienti presenti nel pronto soccorso, sono emersi 19 casi positivi al primo tampone e 3 al secondo tra il personale; 21 sono in tutto i casi segnalati tra i pazienti che hanno avuto accesso al Perinei, che è dotato di area preCovid riservata a chi si reca al pronto soccorso con sintomi e viene tenuto in osservazione in attesa degli esiti.

📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, dunque, continua a mantenersi stabile e sotto controllo. Lo ripeto ancora. È una grande notizia. Un grande sollievo. Un risultato frutto di un grandissimo lavoro. Si è rivelata efficace e incisiva l’azione di controllo e monitoraggio messa in campo dalla Direzione sanitaria e amministrativa del nostro Ospedale di concerto con la Direzione Generale della Asl e con la Regione, con il Presidente Michele Emiliano in primo luogo (ringrazio tutti).
Un modello che ha consentito di circoscrivere il focolaio che si era generato circa quattro settimane fa al pronto soccorso e che sta consentendo, con sforzi straordinari di medici, infermieri, tecnici, oss, ausiliari, di gestire l’inevitabile rischio connesso alla pandemia in corso.

📍 Esprimo nuovamente la mia vicinanza alle persone contagiate e alle loro famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
A tutto il personale, sanitario e amministrativo, del nostro Ospedale, rinnovo, ancora una volta, la mia infinita gratitudine e l’invito a proseguire nel loro ottimo lavoro. Un’attestazione particolare di gratitudine al personale del Pronto Soccorso, del Servizio 118, ai medici e infermieri di altri reparti che stanno assicurando il loro servizio presso una unità diversa da quella di appartenenza, come il pronto soccorso, coprendo i vuoti determinati dai contagi e dalle quarantene.

📍 Vale sempre la precisazione, che più volte ho ribadito, in ordine allo spirito e ai numeri di questi aggiornamenti, in particolare sulla necessità di non confondere i dati sul Perinei e quelli dei contagi accertati dal dipartimento di prevenzione, all’esterno, nei territori comunali [sul punto rinvio alla spiegazione fornita in uno dei miei precedenti post, ad esempio qui:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221318032571167&id=1558501860].

EMERGENZA CORONAVIRUS / TRA POCHI MINUTI L’ARRIVO A BARI DEL VOLO PARTITO DALLA CINA CON A BORDO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE E ATTREZZATURE MEDICHE ACQUISTATI DALLA REGIONE PUGLIA.

Tra pochi minuti, intorno alle 16.30, atterrerà all’aeroporto di Bari il volo ‪cargo, partito ieri notte dalla Cina, che trasporta quasi 50 tonnellate di dispositivi di protezione individuale (DPI) e attrezzature acquistate dalla Regione Puglia per fronteggiare l’emergenza Covid.
Si tratta della prima grande consegna di materiali acquistati direttamente dalla Regione, ordini effettuati tempo fa anche grazie ai rapporti istituzionali intrattenuti in questi anni dalla Regione con alcune regioni cinesi.
Gli ordini effettuati autonomamente dalla Regione ammontano a poco meno di 40 milioni di euro.
📍 Più volte ho scritto e ho cercato di spiegare che quella dei dispositivi di protezione individuale (mascherine chirurgiche, maschere ffp2, maschere ffp3), indispensabili per gli operatori sanitari, oltre che dei kit tamponi e reagenti per esame tamponi, nonché ventilatori e attrezzature necessarie a completare l’allestimento dei posti letto supplementari predisposti dalla Regione nell’ambito del Piano Ospedaliero Coronavirus, è stata in queste settimane ed è una grave carenza a cui non si è riusciti a far fronte adeguatamente a livello nazionale (ma il problema si sta ponendo analogamente in tanti altri Paesi del mondo investiti dalla pandemia, dalla Spagna al Regno Unito, dalla Francia agli Usa).
Il peso complessivo del carico previsto oggi è di 49,478 tonnellate, per un volume di 544 metri cubi, suddivisi in 6.228 colli. Nei prossimi giorni sono in programma altri voli con materiale acquistato sempre dalla Regione.

👉 È possibile seguire tutte le operazioni di sbarco, tra pochi minuti, su questa pagina, in diretta:
https://www.facebook.com/micheleemiliano/

👉👉 O da qui, dalla pagina del Tg3 Puglia:
https://m.facebook.com/story.php?

EMERGENZA CORONAVIRUS / DALLA REGIONE VIA LIBERA AL CREDITO DIRETTO A IMPRESE E PROFESSIONISTI ATTRAVERSO I CONFIDI.

Con un provvedimento di qualche giorno fa, la Regione Puglia ha autorizzato i Confidi, già assegnatari di risorse regionali, a concedere credito diretto alle micro e piccole imprese pugliesi di qualsiasi settore merceologico e ai liberi professionisti.
In attesa delle annunciate iniziative statali, questo provvedimento regionale assicura liquidità immediata al tessuto produttivo pugliese, in grave sofferenza a causa dell’emergenza Covid-19.
In pratica, già da questa settimana, imprese di qualsiasi settore e studi professionali potranno chiedere prestiti ai Consorzi Garanzia Fidi, come se fossero sportelli bancari.
La misura, stando a una stima fatta dagli stessi Confidi, consente di liberare circa 20 milioni di euro che saranno erogati attraverso finanziamenti a imprese e professionisti per far fronte a investimenti o come liquidità per spese correnti, con piani di ammortamento abbastanza lunghi (anche 10 anni).
Questa utile iniziativa rientra nell’ambito della precisa strategia messa in campo dal Governo regionale per supportare attività economiche e cittadini in difficoltà con diversi provvedimenti già adottati nelle scorse settimane. Ne cito solo alcuni:
– sospensione delle rate dei finanziamenti regionali per le misure “NIDI”, “Tecnonidi”, “Microcredito” e “Fondo per Internazionalizzazione”;
– rinvio di 12 mesi per le verifiche sugli adempimenti successivi alla conclusione degli investimenti cofinanziati dalla regione nell’ambito delle misure “Contratti di Programma”, “P.I.A. Piccole Imprese”, “P.I.A. Medie Imprese” e “P.I.A. Turismo”;
– aumento di 36milioni e 200mila euro della dotazione finanziaria per le misure a sostegno alle Piccole e Medie Imprese con il Titolo II;
– Fondo Speciale di Solidarietà per 11,5 milioni di euro ripartiti tra i comuni pugliesi per far fronte all’emergenza sociale e per l’acquisto, da parte dei cittadini, di beni di prima necessità;
– stanziamento di ulteriori 37 milioni di euro circa per la nuova edizione del Reddito di Dignità regionale;
– accelerazione e impulso nelle liquidazioni e nei pagamenti alle imprese da parte di ARTI, Puglia Sviluppo e InnovaPuglia;
– aumento fino al 90% della copertura ordinaria di controgaranzia per il Fondo centrale dedicato alle PMI;
– dilazione dei pagamenti per le bollette e gli arretrati di AQP per le piccole e medie imprese;
– accordo con le parti sociali per l’utilizzo della prima tranche di 106,5 milioni di euro stanziati per la Cassa Integrazione in deroga destinata a tutti i lavori dipendenti;
– proroga per le attività previste dai Distretti Urbani del commercio.
Nei prossimi giorni, inoltre, la Giunta guidata dal Presidente Michele Emiliano è pronta a mettere in campo ulteriori strumenti di supporto per l’economia pugliese in questa fase emergenziale (come l’estensione della misura del microcredito, accordi con il sistema bancario al fine di favorire la liquidità delle imprese, ecc.).
Si tratta di iniziative concrete, necessarie per assicurare liquidità alle nostre attività economiche e professionali.

Luigi Selvaggi, 29 anni, medico militare. Da Altamura a Pordenone all’ospedale di Alzano Lombardo

Il nostro Luigi Selvaggi, 29 anni, medico militare. Da Altamura a Pordenone all’ospedale di Alzano Lombardo, nel cuore della crisi, tra i comuni della bergmasca più colpiti dalla pandemia. Grazie, Luigi. 

 

https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2020/04/fvg-intervista-medico-militare-9600c9cc-e3f4-49e2-b6d9-75302a2912f0.html

CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 4 APRILE. SITUAZIONE STABILE E SOTTO CONTROLLO. UN GRANDE SOLLIEVO DOPO UN GRANDE LAVORO E DOPO GLI ESITI DI OLTRE 770 TAMPONI.

Il mio consueto aggiornamento sulla situazione all’interno dell’Ospedale della Murgia “Perinei”, che seguo quotidianamente e a cui cerco, con i miei grandissimi limiti, di dare tutto il sostegno che mi è possibile.
👉 Tengo preliminarmente a ringraziare imprese, associazioni, commercianti e singoli del territorio che, con grande generosità (e, in alcuni casi, con una tenerezza infinita: Chiara, grazie, a te e alla mamma!), stanno supportando con donazioni e attenzioni, in forme e consistenze diverse, ma tutte utilissime, il nostro Ospedale. Una bella pagina della nostra Murgia.

💢 Questi i dati aggiornati ad oggi pomeriggio:
☑️ nelle ultime settimane, sono stati effettuati oltre 780 tamponi.
☑️ Noti gli esiti praticamente di tutti. Un’altra cinquantina di referti, tutti negativi, sono arrivati stamattina. Si attendono gli esami solo dei tamponi più recenti (delle ultime ore, degli ultimi giorni), meno di dieci in tutto.
☑️ Il numero dei contagiati accertati è rimasto anche oggi immutato.
☑️ In tutto, nell’arco di oltre tre settimane monitorate, da quando fu accertato il contagio di alcuni pazienti presenti nel pronto soccorso, sono emersi 19 casi positivi al primo tampone e 3 al secondo tra il personale; 20 sono in tutto i casi segnalati tra i pazienti che hanno avuto accesso al Perinei, che è dotato di area preCovid riservata a chi si reca al pronto soccorso con sintomi e viene tenuto in osservazione in attesa degli esiti.

📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, dunque, continua a mantenersi stabile e sotto controllo. È una grande notizia. Un grande sollievo. Un risultato frutto di un grandissimo lavoro. Si è rivelata efficace e incisiva l’azione di controllo e monitoraggio messa in campo dalla Direzione sanitaria e amministrativa del nostro Ospedale di concerto con la Direzione Generale della Asl e con la Regione, con il Presidente Michele Emiliano in primo luogo (ringrazio tutti).
Un modello che ha consentito di circoscrivere il focolaio che si era generato oltre tre settimane addietro al pronto soccorso e che sta consentendo, con sforzi straordinari di medici, infermieri, tecnici, oss, ausiliari, di gestire l’inevitabile rischio connesso alla pandemia in corso.

📍 Esprimo nuovamente la mia vicinanza alle persone contagiate e alle loro famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
A tutto il personale, sanitario e amministrativo, del nostro Ospedale, rinnovo, ancora una volta, la mia infinita gratitudine e l’invito a proseguire nel loro ottimo lavoro. Un’attestazione particolare di gratitudine al personale del Pronto Soccorso, del Servizio 118, ai medici e infermieri di altri reparti che stanno assicurando il loro servizio presso una unità diversa da quella di appartenenza, come il pronto soccorso, coprendo i vuoti determinati dai contagi e dalle quarantene.
Auguro buon lavoro ai nuovi infermieri che hanno preso servizio negli ultimi giorni al Perinei.

📍 Vale sempre la precisazione, che più volte ho ribadito, in ordine allo spirito e ai numeri di questi aggiornamenti, in particolare sulla necessità di non confondere i dati sul Perinei e quelli dei contagi accertati dal dipartimento di prevenzione, all’esterno, nei territori comunali. Rinvio, ad esempio, a questo post:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221318032571167&id=1558501860

CI CREDIAMO DAVVERO?

In tanti si sono commossi alle parole del Papa, nella piazza vuota. In tanti le hanno riprese nelle proprie bacheche Facebook:
«Siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme».
Ci crediamo davvero? O sono solo quattro parole che fanno tendenza un giorno? Perché non si spiega se, alla prima occasione, non manchiamo di dimostrare che il timone vogliamo tenerlo noi e di pretendere che a remare siano sempre gli altri.
Nessuno si salva da solo. È così. È verità per me antica. E significa non solo che ognuno di noi ha bisogno dell’altro, ma anche essere consapevoli che anche l’altro ha bisogno di noi. E soprattutto essere consapevoli che non possiamo pretendere dall’altro ciò che noi per primi non siamo in grado di assicurare.
Significa riconoscere l’imperfezione che è nel mondo, perché noi siamo imperfetti, fragili, incompleti. In quella imperfezione dobbiamo riconoscerci, è la nostra. E rispettarla, comprenderla, amarla. E così compresa, avendola compresa, aiutarci tutti a superarla. Insieme. Ecco, questo è il “nessuno si salva da solo”.
Questi sono i miei fondamentali da sempre.
Quindi non mi chiedete cosa penso di questo o quel problema, di cosa ha scritto Tizio o Caio.
Mi occupo dei problemi e delle difficoltà, non ne faccio oggetto di lamento o commento e soprattutto mi occupo di chi non ha voce o forza. E ci sto male quando mi scopro impotente, quando i problemi soverchiano le mie forze e le forze di tutti quelli al lavoro. Ma non mi consegno alla rassegnazione, all’apatia, alla retorica declamazione di principi, soprattutto non mi consegno alla pretesa, sollevandomi da fatica, sforzi, tentativi, responsabilità. La lotta, ogni giorno, è con la realtà, con il suo carico di problemi, piccoli e grandi. Ci provo. E sono in tanti, davvero tanti, a provarci, senza risparmiarsi, in questa fase di un’emergenza senza precedenti, a partire da Michele Emiliano che ha in sorte il dovere di governarla a livello regionale. Ma non basta mai!
Quindi non mi chiedete di commentare questa o quella esternazione, come mai un secondo tampone di controllo (che si effettua in situazioni specifiche decorsi quattordici giorni dall’accertamento di un caso positivo) non sia stato fatto allo scoccare della ventiquattresima ora del quattordicesimo giorno di quarantena.
Oltre ad affrontare questo tipo di problemi e tanti altri, tutti i giorni, a tutte le ore del giorno, con e senza alcun input, soprattutto se riferiti a chi è più fragile e indifeso, e prim’ancora che spiegare se, come e quando viene effettuato un secondo tampone… beh, oltre e prima di tutto questo, c’è la gratitudine – come ha ricordato nella medesima occasione Papa Francesco – per quelle «persone comuni, solitamente dimenticate», che «stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermieri e infermiere, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori» e «tanti altri che hanno compreso che nessuno si salva da solo».
Tra queste, tra quelle che hanno effettivamente compreso e a cui va la gratitudine, ci sono le persone di quello che usualmente chiamiamo Ufficio Igiene di Altamura, in piazza De Napoli, che sta gestendo e coordinando tutta la materia dei tamponi sul territorio (non quelli in ospedale). Da settimane stanno facendo un lavoro enorme, centinaia di situazioni da affrontare, centinaia di verifiche, riscontri, comunicazioni, un lavoro che copre praticamente tutte le ore del giorno, senza sosta. A gestire emergenza e non solo. E non sono un esercito. In pianta stabile sono due persone, compresa la dottoressa che lo dirige, con il supporto di altri due amministrativi e due infermieri.
Sono perfetti? No! È una situazione perfetta? Ovviamente no! La pubblica amministrazione è perfetta? No! Che facciamo, ci mettiamo ad inveire contro? Quale dirigente, direttore generale, governatore, non avrebbe voluto 100 laboratori sparsi per la Puglia, centinaia di migliaia di kit tamponi e reagenti, uffici con migliaia di dipendenti al lavoro, decine di migliaia di medici e infermieri a disposizione? Sarebbe perfetto. È questo il nostro mondo? Siamo, noi, così perfetti? O si richiede da parte di tutti noi disponibilità, solidarietà, comprensione dei problemi, della loro dimensione e complessità senza pari, degli sforzi enormi in atto.
Nessuno si salva da solo. Per davvero, però.

CORONAVIRUS / AGGIORNAMENTO “OSPEDALE DELLA MURGIA” DEL 3 APRILE

Questa la situazione all’interno dell’Ospedale della Murgia “Perinei”, che cerco di seguire e a cui cerco, con i miei grandissimi limiti, di dare supporto.
☑️ In tutto, nell’arco di oltre tre settimane, da quando fu accertato il contagio di alcuni pazienti presenti nel pronto soccorso, sono emersi 19 casi positivi al primo tampone e 3 al secondo tra il personale; 20 sono in tutto i casi segnalati tra i pazienti che hanno avuto accesso al Perinei, che è dotato di area preCovid riservata a chi si reca al pronto soccorso con sintomi e viene tenuto in osservazione in attesa degli esiti.
☑️ In tutto, i tamponi effettuati all’interno delle strutture dell’Ospedale nelle ultime tre settimane monitorate sono circa 770. Di circa il 95% si conosce l’esito. Si attendono gli esiti degli esami di una cinquantina di tamponi relativi a dipendenti.
☑️ Stamattina si sono conosciuti i referti, tutti negativi, relativi a una trentina dei “famigerati” tamponi effettuati il 23 marzo, pervenuti in ritardo per una serie di concause, su cui si è imbastita una polemica di dubbia o nulla utilità e su cui ho scritto un post ieri notte [v. qui: https://www.altamuralife.it/…/emergenza-superata-all-osped…/].

📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, dunque, continua a mantenersi stabile e sotto controllo.
È un grande risultato, di questi tempi, frutto di un grandissimo lavoro. Si sta rivelando efficace e incisiva l’azione di controllo e monitoraggio messa in campo dalla Direzione del nostro ospedale di concerto con la Direzione della Asl e con la Regione (ringrazio tutti). Un modello, titolava la Gazzetta del Mezzogiorno una decina di giorni fa, che ha consentito di circoscrivere il focolaio che si era generato tre settimane addietro al pronto soccorso e che sta consentendo, con sforzi straordinari di medici, infermieri, tecnici, oss, ausiliari, di gestire l’inevitabile rischio connesso alla pandemia in corso.

📍 Esprimo nuovamente la mia vicinanza alle persone contagiate e alle loro famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
A tutto il personale, sanitario e amministrativo, del nostro Ospedale, rinnovo, ancora una volta, la mia infinita gratitudine. Un’attestazione particolare di gratitudine al personale del Pronto Soccorso, del Servizio 118, ai medici e infermieri di altri reparti che stanno assicurando il loro servizio presso una unità diversa da quella di appartenenza, come il pronto soccorso, coprendo i vuoti determinati dai contagi e dalle quarantene.

📍 Vale sempre la precisazione, che più volte ho ribadito, in ordine allo spirito e ai numeri di questi aggiornamenti, in particolare sulla necessità di non confondere i dati sul Perinei e quelli dei contagi accertati dal dipartimento di prevenzione, all’esterno, nei territori comunali. Rinvio, ad esempio, a questo post:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221318032571167&id=1558501860

Gente che dell’Ospedale Perinei non si è interessata affatto e sta lì pronta a cogliere il problema, l’inciampo, per sputare addosso.

Gente che dell’Ospedale Perinei non si è interessata affatto e sta lì pronta a cogliere il problema, l’inciampo, per sputare addosso. Gente che non sa nulla dell’ansia e del lavoro accompagnato, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, per mettere in sicurezza il nostro presidio ospedaliero territoriale.
In tutto, i tamponi effettuati all’interno del Perinei, tra personale e pazienti, nelle ultime due settimane sono oltre 750. Del 90% si conosce l’esito.
Un grandissimo lavoro, efficace e incisiva l’azione di controllo e monitoraggio messa in campo dalla Direzione del nostro ospedale di concerto con la Direzione della Asl e con la Regione (ringrazio tutti).
Un’azione programmata e metodica di tamponi, esami e sanificazioni, effettuati procedendo progressivamente, per cerchi concentrici, via via più larghi. In altri termini, si sono fatti i tamponi al personale e agli altri pazienti che erano stati a contatto con i pazienti positivi, si è passati ai contatti di quanti, della prima cerchia di contatti, erano risultati positivi, quindi ai contatti dei contatti. E si è proceduto dando priorità alle unità e ai reparti con maggiore esposizione al rischio.
Un modello, che non aveva precedenti non solo in Puglia e che ora si vuole replicare altrove, che ha consentito di circoscrivere il focolaio che si era generato tre settimane fa al pronto soccorso e che sta consentendo, con sforzi straordinari di medici, infermieri, tecnici, oss, ausiliari, di gestire l’inevitabile rischio connesso alla pandemia in corso.
Ci si accorge del Perinei solo ora, invece.
Come per una persona, ci si accorge della sua esistenza e di quanto ci è preziosa solo quando c’è un problema. Non ci si occupa di alimentarla della nostra cura e della nostra speranza con dedizione, giorno dopo giorno.
Sì, per poche decine di tamponi relativi a dipendenti, una minima percentuale sul totale, effettuati in un determinato giorno durante questa azione di monitoraggio, si è ancora in attesa degli esiti per un ritardo determinato da una sequenza micidiale di eventi: alto numero di tamponi effettuati, sovraccarico di lavoro presso il laboratorio di Foggia a cui erano stati indirizzati, trasferimento ad un altro laboratorio, rottura di un macchinario, ecc.. Cose che non dovrebbero accadere, ma accadono, soprattutto quando tutto il sistema è in emergenza da settimane.
Ma di qua a buttare tutto al macero ne passa. I problemi si affrontano, giorno per giorno, non si sta lì alla finestra ad attendere per guardarlo passare in processione e montare una polemica senza essersi presi la briga di spiegare prima tutto quello che si è fatto e poi tutto quello che va migliorato.
Il Perinei c’era e c’è, non lo si può scoprire ora.
Un ospedale, come qualunque organizzazione complessa, proprio come qualsiasi organismo vivente e complesso, va alimentato e curato tutti i giorni, con dedizione e additando il buono che si fa. Così si cresce.
Il Perinei, la cui crescita in questi anni ho seguito e la cui situazione in questa fase di emergenza sto seguendo con quotidiana e ossessiva attenzione, più o meno in pesante solitudine tra le rappresentanze politiche e istituzionali nel territorio, è qui, come ho ripetuto in queste settimane difficili, il nostro fronte, è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare e lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato.
Tutto questo non può essere cancellato da un problema, da un inciampo, per giunta nemmeno determinato nell’ospedale.
Come non vi siete accorti di quanto si andava lodevolmente facendo in queste settimane, né un comunicato, né una parola buona, né un incoraggiamento… beh, risparmiate ora le vostre attenzioni pelose e morbose.
I dati ci restituiscono una situazione stabile e sotto controllo, dopo la “crisi” di tre settimane fa, quando fu accertata la positività al virus di tre pazienti al pronto soccorso.
Pur in condizioni estremamente difficili, dinanzi ad un’emergenza di enorme portata che sta mettendo a dura prova tutto il sistema sanitario, le procedure e le iniziative dirette a preservare personale (prezioso, sempre e ora ancor più) e pazienti stanno consentendo al nostro Ospedale di essere al lavoro, assicurando servizi, prestazioni e interventi.
A chi, tutti i dipendenti, con sacrificio e mille difficoltà, sta consentendo tutto questo rinnovo la mia stima e un’infinita gratitudine.

CORONAVIRUS, DALLA REGIONE FONDO SPECIALE DI SOLIDARIETÀ E NUOVE RISORSE PER IL RED.

FONDO SPECIALE REGIONALE DI SOLIDARIETÀ
La Giunta regionale ha approvato oggi lo stanziamento e il riparto, tra i Comuni pugliesi, di 11 milioni e mezzo di euro per consentire alle famiglie investite dalla crisi socioeconomica conseguente alla epidemia da Covid-19 di fronteggiare le prime necessità (fare la spesa, acquistare farmaci, pagare una bolletta).
📍 Si tratta di risorse del bilancio autonomo regionale (che si aggiungono a quelle riconosciute pochi giorni fa dal governo nazionale), che sono state ripartite tra i Comuni pugliesi utilizzando due criteri: una quota pari all’80% (9.200.000 euro) in ragione dell’incidenza percentuale della popolazione residente in ciascun comune rispetto a quella residente complessivamente nel territorio regionale; la restante quota del 20% (pari a 2.300.000 euro) in considerazione della distanza tra il reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale.
📍 Il coordinamento operativo degli interventi destinati all’assistenza sarà affidato ai Centri Operativi Comunali (presieduti dai sindaci e composti da personale della protezione civile, dei servizi sociali e della rete degli enti del terzo settore presenti e già attivi sul territorio), che potranno assicurare una modalità di distribuzione delle risorse celere e snella.

 Per i Comuni dell’area murgiana, queste le somme assegnate dalla Regione:
☑️ Altamura, 211.766 euro
☑️ Gravina in Puglia, 133.128 euro
☑️ Santeramo in Colle, 78.469 euro
☑️ Poggiorsini, 4.557 euro
☑️ Cassano delle Murge, 41.935 euro
☑️ Toritto, 24.476 euro
☑️ Ruvo di Puglia, 74.532 euro
☑️ Acquaviva delle Fonti, 55.692 euro
☑️ Putignano, 72.099 euro
☑️ Gioia del Colle, 76.619 euro
☑️ Grumo Appula, 38.233 euro
☑️ Palo del Colle, 63.396 euro
☑️ Corato, 141.831 euro
[nelle immagini, la tabella con la ripartizione delle risorse tra tutti i comuni pugliesi]

📍 A mio parere, il modo più efficace per operare l’assegnazione di queste risorse è quello di definire un ordine di priorità attraverso una ricognizione effettuata da soggetti ed enti attivi da tempo nel territorio sul versante del bisogno e della solidarietà (ad esempio Caritas, Parrocchie, Associazioni di volontariato), così da riuscire ad individuare i cosiddetti “invisibili”, ossia quelle persone e famiglie non assistite o non assistite nella misura minima vitale da altre forme di sostegno, statali (ad esempio, reddito di cittadinanza), regionali (ad esempio, reddito di cittadinanza) o comunali.

 RED – II EDIZIONE
Oltre al Fondo di Solidarietà, nei giorni scorsi la Giunta regionale ha provveduto a rifinanziare, con ulteriori 36milioni e 892mila euro, il Reddito di Dignità, la misura, ideata e introdotta, sin dal 2016, dalla Regione Puglia con l’obiettivo di contrastare la povertà e sostenere le famiglie in difficoltà, prevedendo anche percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro.
📍 Si tratta di un impegno finanziario molto significativo destinato a potenziare la misura e allargare la platea dei beneficiari del RED, in modo da fornire un concreto sostegno alle persone e alle famiglie più bisognose che stanno subendo pesantissime ripercussioni a seguito dell’emergenza sanitaria in atto.
La Regione individuerà con gli Ambiti territoriali sociali pugliesi i criteri di selezione dei destinatari finali e le modalità operative di gestione degli interventi, provvedendo anche a definire la ripartizione delle risorse tra gli stessi.
📍 Per quanto concerne l’individuazione dei beneficiari finali, il Reddito di Dignità regionale continuerà ad essere una misura parallela rispetto all’analoga misura nazionale denominata “Reddito di Cittadinanza”. A questo proposito, tra i destinatari di questa seconda edizione della misura RED saranno inseriti anche quei cittadini che, pur avendo una soglia ISEE compatibile con quella del RdC (ISEE inferiore a 9.360 euro), non siano stati ammessi alla misura nazionale per assenza di ulteriori criteri di accesso o abbiano comunque ritenuto non utile alla propria condizione l’accesso al Reddito di Cittadinanza, preferendo il Reddito di Dignità regionale.
📍 Inoltre, in assoluta continuità con quanto fatto finora, anche per questa seconda edizione del RED, saranno due le macrocategorie di potenziali utenti: una destinata alle domande dirette dei cittadini e l’altra destinata alla presa in carico diretta (d’ufficio) da parte degli Ambiti territoriali per particolari categorie di bisogno e fragilità come, ad esempio, disabili adulti senza supporto familiare, donne vittime di violenza e senza nucleo familiare di sostegno, persone senza dimora o dimora fittizia presso il Comune, e genitori senza dimora a seguito della separazione dal coniuge.
📍 Nei prossimi giorni, dopo le intese con gli Ambiti, saranno pubblicati i nuovi avvisi per il RED, con l’obiettivo di rendere effettiva e concreta la misura nel più breve tempo possibile.

👉 Ringrazio quanti stanno lavorando senza sosta per affrontare un momento davvero difficile. La Regione Puglia sta mettendo in campo tutti gli strumenti, le risorse e le energie di cui dispone per affrontare questa crisi, stando al fianco soprattutto di chi ha più bisogno.

ENZO COLONNA