CORONAVIRUS / AL VIA LE UNITÀ SPECIALI DI CONTINUITÀ ASSISTENZIALE (USCA).

Partiranno tra pochi giorni, in Puglia, le U.S.C.A., acronimo che sta per Unità Speciali di Continuità Assistenziale.
Si tratta di team di medici, dotati di tutti i Dispositivi di Protezione Individuale (mascherina FFP2, camice monouso, occhiali/visiera, guanti monouso e mascherina chirurgica per il paziente) in corso di distribuzione da parte delle ASL proprio in questi giorni, che si recheranno direttamente presso le abitazioni dei pazienti Covid-19 per effettuare visite, controlli e prestare tutta la cura e l’assistenza necessarie.

In questo modo il nostro Sistema Sanitario Regionale compie un passo ulteriore, molto importante, nel contrasto all’epidemia potenziando in maniera significativa la capacità di fronteggiarla direttamente sul territorio, addirittura a casa dei pazienti, anche molto precocemente e cioè al presentarsi dei primi sintomi, tenendo sotto controllo e monitorando, così, l’evolversi della malattia in modo da ridurre l’accesso agli ospedali e alle strutture sanitarie che possono rappresentare pericolosi focolai di circolazione del virus.
Questo sforzo sarà possibile grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale che già si sono resi disponibili, a seguito di un apposito Avviso pubblicato lo scorso 19 marzo sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, e che ringrazio.

Gli USCA si aggiungono a un altro significativo sforzo logistico che sta compiendo il nostro Sistema Sanitario Regionale e, in particolare, la ASL di Bari con l’effettuazione dei tamponi programmati in modalità drive-in che prevede il prelievo dei campioni attraverso il finestrino dell’automobile in cui permane il paziente, asintomatico o con sintomi lievissimi. Il servizio è già stato attivato, in quest’ultima settimana ad Altamura, come ho già avuto modo di comunicare, con due appuntamenti fissi settimanali: il mercoledì e il sabato.

Sono tutte soluzioni finalizzate a migliorare la capacità di diagnosi e di cura, potenziando i servizi sanitari sul territorio ed evitando la concentrazione di potenziali malati in spazi chiusi, a maggior tutela sia dei sanitari che dei cittadini. È questa la strada per fronteggiare questa emergenza sanitaria e per venirne fuori presto.

ANCORA A PROPOSITO DELLE ATTIVITÀ AGRICOLE NON PROFESSIONALI

Torno sulla questione attività agricole non professionali (quella svolta, come si usa dire oggi, dai cosiddetti hobbisti), che sto seguendo da diversi giorni, per chiarire alcuni aspetti tecnici di carattere normativo e fornire alcuni aggiornamenti.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (l’ultimo DPCM, quello di una settimana fa) contenente le disposizioni sulle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale consente “solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute” [art. 1, comma 1, lett. a] e poi individua una serie di attività e servizi non sospesi, che quindi giustificano gli spostamenti.
Tra queste non è espressamente contemplata l’attività agricola svolta da chi non ha la qualifica di imprenditore, coltivatore o lavoratore agricolo.
Stabilisce altresì che “si continuano ad applicare le misure di contenimento più restrittive adottate dalle Regioni” (art. 8, comma 3), possibilità prevista per le Regioni dal precedente Decreto Legge n. 19 del 25 marzo 2020 solo nelle more dell’adozione dei DPCM e con efficacia limitata fino a tale momento, in relazione a specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario verificatesi nei loro territori.
La formulazione del DPCM prevede, dunque, che le regioni possano solo adottare misure più restrittive rispetto a quelle del Governo nazionale, ma non prevede la possibilità di derogare ai divieti statali.

In altri termini, non è la Regione a vietare tali attività, ma la normativa statale sull’emergenza. La Regione non ha introdotto nessun divieto per i cosiddetti hobbisti.

Ebbene, a fronte di questo quadro normativo così rigido, sono due le principali iniziative in corso per andare incontro alle istanze di tanti cittadini che svolgono in modo non professionale l’attività agricola.

La prima (di cui ho dato conto ieri https://www.facebook.com/enzo.colonna.9/posts/10221555210340463) è quella che il Parlamento sta mettendo in campo, con l’introduzione, in sede di conversione del Decreto Legge “Cura Italia” (D.L. 17 marzo 2020, n. 18), di modifiche finalizzate a consentire specifiche attività agricole anche da soggetti non professionali, in particolare quelle indispensabili nel contrasto alla Xylella o tutti gli altri interventi di manutenzione necessari al fine di evitare il rischio di incendi derivante dalla mancata cura dei terreni.

Sulla seconda si sta lavorando in Regione. Una soluzione, non semplice, che, per un verso, possa considerare le esigenze di quanti svolgano attività agricola non in maniera professionale e, al contempo, non sia in contrasto con le disposizioni statali, prima richiamate, che vincolano fortemente le regioni.

Su questo tema, ribadisco, l’attenzione, mia e delle strutture regionali, è stata ed è alta e, perciò, continuerò ad aggiornare e dar conto degli sviluppi di queste iniziative.

FIRMATA DAL PRESIDENTE MICHELE EMILIANO L’ORDINANZA CHE CONSENTE GLI SPOSTAMENTI PER LO SVOLGIMENTI DI ATTIVITÀ AGRICOLE NON PROFESSIONALI.

È stata sottoscritta, poco fa, dal Presidente Michele Emiliano l’ordinanza che, recependo le istanze di chi svolge attività agricole non professionali, consente gli spostamenti all’interno del proprio comune o verso altro comune per lo svolgimento in forma amatoriale di attività agricole e la conduzione di allevamenti di animali, esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 10 aprile 2020 e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19.

📍 Si tratta di un provvedimento molto atteso che recepisce le sollecitazioni provenienti da più parti di cui anche io mi sono fatto portatore in questi giorni per far fronte ad una necessità particolarmente avvertita sul territorio regionale.

📍 Purtroppo il quadro normativo su questo argomento è tuttora particolarmente complesso e in parte contraddittorio (tanto da aver imposto un ulteriore intervento normativo, in sede di conversione in legge del Decreto “Cura Italia”, che, però, attende ancora il vaglio della Camera dei Deputati), e solo nelle pieghe di una disciplina molto stringente, si è potuti intervenire a livello regionale consentendo, ora, la realizzazione delle predette attività, purchè svolte in assoluta sicurezza e con precise limitazioni.

📍 In particolare gli spostamenti sono consentiti alle seguenti condizioni:
☑️ per non più di una volta al giorno;
☑️ limitatamente agli interventi strettamente necessari alla manutenzione dei fondi, alla tutela delle produzioni vegetali e degli animali allevati, consistenti nelle indispensabili operazioni colturali e di cura preventiva che la stagione impone ovvero per accudire i predetti animali;
☑️ munendosi di autodichiarazione che attesti il possesso della superficie agricola produttiva effettivamente adibita ai predetti fini.

📍 Sono molto grato al Presidente Michele Emiliano per aver risolto questa questione e aver consentito, così, una attività largamente diffusa su tutto il territorio regionale.

CORONAVIRUS / IMMINENTE LA PRODUZIONE DI MASCHERINE MADE IN PUGLIA. ANCHE NELLA MURGIA.

Ecco, di cosa è capace la Puglia.
Nonostante le deroghe alle ordinarie procedure di certificazione previste dal Decreto Legge “Cura Italia” non fossero particolarmente efficaci e si rendessero comunque necessari test e verifiche tecniche, nel giro di pochissime settimane un bel numero di aziende pugliesi ha convertito i loro processi produttivi, avvalendosi di un gruppo di lavoro creato dalla Regione e dal Politecnico di Bari [v. qui: http://www.poliba.it/…/riapro-riconversione-aziendale-la-pr…].

Ce ne sono altre, non comprese nell’elenco, anche della nostra zona, che si sono mosse più autonomamente.
Ne ho scritto più volte. In alcuni casi, ad alcune aziende del territorio murgiano, per quanto mi è stato possibile, ho cercato di fornire indicazioni e informazioni di supporto.

 Siamo in Puglia. Orgogliosamente!

📍 Ecco le prime aziende che produranno mascherine. Sono state seguite da un gruppo di lavoro creato grazie ad una iniziativa di Politecnico e Regione.
Ce ne sono altre ormai prossime a partire o che attendono solo l’arrivo dei necessari macchinari per avviare la produzione.
Si va completando, quindi, in questi giorni, su tutto il territorio pugliese la strutturazione di una vera e propria filiera produttiva in grado di rispondere efficacemente e tempestivamente al fabbisogno di DPI della nostra regione.

👉 Per la notizia, da qui:
https://bari.repubblica.it/…/bari_ecco_le_21_aziende_che_p…/

Una presunzione senza pari. Offensiva.

Che gli stessi che, con devastanti focolai in casa propagati ovunque, lanciavano gli hashtag nonciferma, noncifermiamo, questo o quello nonsiferma, gli stessi nei cui territori si sono registrati il più alto numero di contagi e morti, in assoluto, pretendano di dettare l’agenda del riavvio, della cosiddetta “fase 2”, al grido “il lockdown è finito”, con ancora contagi e morti in casa, mi fa impazzire. Una presunzione senza pari. Offensiva.
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P.S.:
Ascoltiamo, leggiamo, invece, neanche due giorni fa, le parole della Merkel, dalla Germania, da molti, a volte a sproposito, considerata un modello. Come non apprezzare stile, rigore, chiarezza e semplicità, soprattutto senso di responsabilità!
《Stiamo camminando su ghiaccio sottile. Una situazione di fragilità in cui la prudenza è un obbligo e non la presunzione.》
👉 Da qui:
https://video.repubblica.it/…/coronavirus-ang…/358367/358924

ATTIVITÀ AGRICOLA NON PROFESSIONALE, OK DAL SENATO ALLA POSSIBILITÀ DI SPOSTAMENTO PER RAGGIUNGERE I TERRENI PER INTERVENTI ANTIXYLELLA ED ANTINCENDIO.

Rappresentano certamente un significativo passo in avanti le norme approvate nelle scorse ore, in Senato, in sede di conversione del Decreto Legge “Cura Italia” (D.L. 17 marzo 2020, n. 18), finalizzate a consentire specifiche attività agricole anche da soggetti non professionali.
Un emendamento (prima firmataria, la senatrice pugliese Daniela Donno, v. immagine) all’art. 105 del Decreto, infatti, consentirà (una volta che la legge di conversione sarà approvata in via definitiva dopo il passaggio alla Camera dei Deputati) ai proprietari, conduttori o detentori a qualsiasi titolo di fondi agricoli, di spostarsi dalle rispettive abitazioni per raggiungere i propri terreni, in modo da effettuare trattamenti fitosanitari indispensabili nel contrasto alla Xylella o tutti gli altri interventi di manutenzione necessari al fine di evitare il rischio di incendi derivante dalla mancata cura dei terreni.
Tali attività vengono espressamente qualificate come “di assoluta urgenza” ai sensi di quanto previsto dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di limitazione alla circolazione delle persone, consentendo, così, una deroga rispetto al divieto di spostamento.

📍 Esprimo pertanto la mia soddisfazione per il recepimento, in sede parlamentare, di una esigenza fortemente avvertita sul nostro territorio ed evidenziata, nei giorni scorsi, dal Presidente Michele Emiliano e dal Dipartimento “Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale” della Regione Puglia, oltre che dal sottoscritto, dal Presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, e da altri colleghi consiglieri.

📍 Certo, la formulazione della norma approvata in Senato può destare qualche perplessità nella misura in cui, in modo un po’ ambiguo, sembra consentire solo gli spostamenti tra comuni diversi. Mi auguro che già nel corso del suo esame alla Camera e poi in sede applicativa sia fornita espressamente una lettura coordinata delle disposizioni adottate sinora, peraltro improntata a criteri di ragionevolezza e parità di trattamento, nel senso di ritenere ovviamente consentiti gli spostamenti per raggiungere i propri terreni anche all’interno del territorio di un stesso comune e non solo quelli verso comuni diversi da quello in cui ci si trova.

📍 Sono soddisfatto, pertanto, per il risultato raggiunto e auspico, con i chiarimenti a cui accennavo, una rapida approvazione della norma alla Camera in modo da risolvere un problema che in tanti, in queste ore, stanno avvertendo e segnalando.

👉 👉 Da qui la nota, nel sito del Consiglio regionale:
http://www.consiglio.puglia.it/…/Attivita-agricola-non-prof…

ANTICIPO CASSA INTEGRAZIONE, SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO TRA REGIONE PUGLIA, ISTITUTI DI CREDITO E PARTI SOCIALI.

I lavoratori delle aziende in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 potranno ottenere dagli istituti bancari la liquidazione anticipata degli ammortizzatori sociali richiesti dalle loro imprese. È quanto stabilito dal protocollo sottoscritto ieri tra Regione Puglia, diversi Istituti bancari e parti sociali.

Prevede l’attivazione di finanziamenti da parte degli istituti bancari a tasso e costo zero per lavoratori dipendenti di aziende che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali Cigo, Cigs, Cigd (cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga) e dei fondi bilaterali.
Il finanziamento si configura come un anticipo sugli ammortizzatori sociali spettanti al lavoratore, in attesa di percepire da parte dell’Inps le indennità di sostegno al reddito.

Dopo l’Accordo quadro per la fruizione della Cassa Integrazione in deroga siglato alcune settimane fa, la Puglia si conferma regione all’avanguardia, mettendo in campo uno strumento in grado di assicurare liquidità in tempi rapidi ai lavoratori, visto che non tutti i datori di lavoro sono nelle condizioni di poter anticipare la cassa ai propri dipendenti.
Un ottimo risultato, raggiunto dal Presidente Michele Emiliano e dall’Assessore Assessore Sebastiano Leo, che ringrazio.

📍 Gli istituti bancari che hanno siglato il protocollo, a richiesta del lavoratore e previa valutazione del suo merito di credito, concederanno un finanziamento nella forma di apertura di credito su un conto corrente da un minimo di 100 euro sino a un massimo di 700 euro al mese, con durate differenziate a seconda della tipologia di ammortizzatore:
– 9 mesi per Cigs e Cigs per Contratti di solidarietà difensivi (per un massimo di 6.300 euro);
– 2 mensilità nell’anno solare per Cig in deroga (per un massimo di 1.400 euro);
– 3 mensilità per Cigo (per un massimo di 2.100 euro);
– 3 mensilità per il Fondo di integrazione salariale (per un massimo di 2.100 euro).

👉 Per richiedere l’anticipo i lavoratori dovranno contattare la filiale della propria banca (verificando che sia tra quelle che hanno sottoscritto il protocollo), compilare il modello ABI inviarlo via mail allo stesso istituto. Lee banche, che hanno aderito all’accordo, si sono impegnate ad erogare l’anticipo entro pochi giorni.

CORONAVIRUS / AVVIATA NUOVA MODALITÀ PER I TAMPONI. È EFFICACE E VELOCE. ❤ INTANTO, AUMENTA IL NUMERO DEI GUARITI AD ALTAMURA.

📍 Avviato oggi il servizio di effettuazione dei tamponi programmati in modalità drive-in. In altri termini, una delle due squadre della Asl impegnate in questo servizio, che da due settimane opera su Altamura in due appuntamenti fissi settimanali (mercoledì e sabato), oltre ad effettuare i tamponi presso il domicilio, è presente con un ambulatorio mobile (un’ambulanza attrezzata). Nel gergo, drive-in clinic, consistente in una struttura per il prelievo dei campioni attraverso il finestrino dell’automobile in cui permane il paziente, evidentemente asintomatico o con sintomi lievissimi.
È un’ulteriore piccola conquista, un ulteriore ed evidente miglioramento, da diversi punti di vista. Questa modalità, infatti, consente tempi molto più ridotti per il prelievo dei campioni con i tamponi (il mezzo non gira per le strade della città), garantisce ancor più riservatezza per le persone da sottoporre al tampone, riduce ulteriormente il rischio di contagio per gli operatori e per i pazienti stessi.
Oggi, di rientro da una conferenza dei capigruppo in Regione tenuta in modalità “distanziamento e mascherine”, sono passato a verificare l’avvio di questo servizio e a salutare il personale impegnato (nonché i Carabinieri della nostra Compagnia che hanno assicurato il presidio).
In meno di un’ora hanno effettuato circa venticinque tamponi alle persone a cui era stato fissato l’appuntamento. Altri tamponi sono stati realizzati a domicilio.
Bene così. Per questo sono grato all’Ufficio del “Servizio Igiene e Sanità Pubblica” di Altamura (alla sua responsabile in particolare, la dott.ssa Grazia Fortunato), al Dipartimento di Prevenzione della Asl (diretto dal dott. Domenico Lagravinese) e al Direttore della Asl di Bari Antonio Sanguedolce.
Spero che ci siano le condizioni per avviare tale modalità anche in altri comuni (sono all’opera, per quanto mi è dato).

📍 Ho fatto nuovamente il punto della situazione. Da un riesame dei numerosi elenchi che l’Ufficio Igiene aveva operato stamattina è emerso che in tutto i casi Covid-19 accertati sinora ad Altamura sono 58 e non 59 come avevamo riferito ieri sera.

📍 Sempre oggi, anche da alcuni dei diretti interessati, ho appreso che si è ulteriormente incrementato il numero dei pazienti considerati guariti (post ricovero, con dimissioni dal Miulli, o post quarantena).
Sono 16!
La gioia è grande.

👉 Ripeto. Nessuna euforia (il contagio non si è fermato e altri casi sicuramente emergeranno). Nessuno sconforto (quasi il 70% dei casi sinora accertati si è negativizzato o dopo l’isolamento domiciliare o dopo le cure in ospedale).
Il nostro obiettivo è contenere e gestire il rischio contagio. Lo dobbiamo soprattutto per proteggere le persone a noi vicine, soprattutto quelle più fragili che vanno incontro a ricoveri e nei casi più gravi anche alla morte.
Quindi, massima cautela, non sottovalutiamo il rischio. In presenza di sintomi persistenti (tosse, febbre, ecc.), consultate subito il vostro medico, verificate con lui la necessità di effettuare il tampone di controllo. Stessa indicazione se abbiamo o abbiamo avuto contatti a rischio, con persone contagiate o risultate tali.

Salute e Forza a Voi! Ne dobbiamo venir fuori!

 

CORONAVIRUS / A PROPOSITO DEI DATI SUI CONTAGI COMUNICATI OGGI. CALMA!

Tutti a casa. No, tutti fuori.
Andiamo male, no, a pensarci, andiamo bene.
Oggi è venerdì santo, la vigilia, Pasqua, pasquetta, e non ho sentito o letto nulla, tutto a posto, dunque. In realtà, la gente impegnata su questa emergenza ha continuato a lavorare, a fare tamponi, a fare esami…
Non fate tamponi… Ma, facendo più tamponi, è ovvio che emergano più casi.
Indagate… Ma cosi, facendo i tamponi ai contatti, anche asintomatici, dei contagiati, è ovvio che emergano casi positivi.
Chiamate l’esercito. No, basta chiusura, torniamo alla nostra vita.

Amici e Contatti, premesso che vi voglio bene senza voi, senza questa città, non starei molto bene, ma così non andiamo da nessuna parte. Perdiamo tempo ed energie a spiegare, correggere, integrare, commentare… Cazzarola, così no!
La materia è estremamente delicata e nessuno può parlare a tromba.
Non ci si deve esaltare se non abbiamo notizia di casi nuovi. Né ci dobbiamo deprimere se nuovi casi vengono comunicati.

Nelle ultime due ore, mi state tempestando di messaggi con richiesta di spiegazioni, chiarimenti, come se io fossi un medico, un virologo, un epidemiologo.
Da due ore sta girando questo numero: 8. Otto casi in più oggi.
Ovvio che la notizia allarma, il quadro non è semplice, il contagio non è fermo e dispiace per le persone coinvolte, a cui sono vicino e a cui auguro di superare tutto.

Ma il numero va spiegato. Non sono 8 contagi emersi oggi. È l’aumento complessivo registrato tra i casi accertati sino a giovedì sera, 9 aprile, e stasera, 14 aprile.
Comunicato giornalmente un aumento di 1-2 contagi vi avrebbe fatto la stessa impressione? Non credo, eppure, la sostanza è la stessa, il dato finale è lo stesso.
Insomma, in questi cinque giorni sono pervenuti nuovi esami, sono stati effettuati altri campioni e, soprattutto, tranne qualche caso, si stanno verificando i contatti, con sintomi o anche senza sintomi, della cerchia dei contagiati accertati prima.
Non sono tamponi fatti a casaccio. C’è metodo. I sintomatici e le persone tra i contatti stretti dei contagiati già accertati. Approfitto per ringraziare ancora il personale del servizio territoriale del Dipartimento di prevenzione della Asl (Ufficio Igiene, lo chiamiamo, diretto dalla dott.ssa Fortunato).
Da due settimane, per giunta, dopo un po’ di lavoro dell’Ufficio e un po’ mio, una delle due squadre della Asl dedicate all’effettuazione dei tamponi opera con due appuntamenti fissi settimanali ad Altamura (sabato e mercoledì). In più, già domani, oltre ai tamponi effettuati al domicilio, si procederà in modalità drive-in (cioè la persona da sottoporre a tampone arriva in auto ed effettua il tampone senza scendere dalla stessa).

Insomma, mettiamo da parte emotività, irrazionalità, pessimismo o ottimismo a seconda degli umori personali, euforia o depressione ad andamento ciclotimico.
Non si affrontano così i problemi, soprattutto se della portata di quelli che stiamo vivendo.
Bisogna cogliere, invece, i segnali, l’andamento, l’evoluzione e l’involuzione. Bisogna raccogliere tutti i dati a disposizione.
Beh, se ci ha impressionato il numero 8 (che, ripeto, non sono i contagi accertati oggi, ma tutti quelli accertati almeno da giovedì a stasera), mi permetto di sottolineare altri numeri e altri dati, a mio parere molto importanti, peraltro in linea con quelli regionali su cui mi sono soffermato ieri pomeriggio [e scrivevo pure di nuovi casi accertati ad Altamura: era Pasquetta, lo so, e non avete letto… mannaggia!! Da qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221524053321557&id=1558501860].

I NUMERI: vi prego di confrontare appunto i numeri (dietro cui ci sono persone, non dimentichiamocelo mai!) di giovedì scorso e quelli registrati sino a stasera su Altamura.

GIOVEDÌ SERA, 9 aprile
51 casi accertati complessivamente
24 sono a domicilio
17 ricoverati
5 guariti
5 deceduti

MARTEDÌ SERA, 14 aprile
59 casi accertati complessivamente
27 sono a domicilio
17 ricoverati
10 guariti
5 deceduti

I DATI: aumentano i guariti (altri sono prossimi ad essere dichiarati tali); i ricoveri interessano una media di 1/3, in linea con quella regionale; la metà circa sono persone, sì contagiate, ma asintomatiche (senza sintomi) o paucisintomatiche (sintomi lievissimi), per le quali si rende necessario solo il periodo di quarantena.

📍 Non ve la prendete… faccio il burbero, a volte, ma è perché vi voglio bene. Altrimenti mi sarei rassegnato da tempo e mi sarei consegnato all’indifferenza, al “fate come vi pare!”.
Insomma, calma. Forza!
La “cosa” è sicuramente al di sopra delle nostre energie e capacità individuali.
Perciò, possiamo farcela se ci teniamo, se ci rispettiamo, se riserviamo fiducia in chi sta lavorando su questa emergenza, se non ce ne andiamo dietro agli umori.
Insieme. Dobbiamo resistere, prepararci, venirne fuori insieme!

SOSTEGNO AI CANONI DI LOCAZIONE RELATIVI ALL’ANNO 2018, LIQUIDATI I CONTRIBUTI AI COMUNI PUGLIESI.

Sono stati liquidati, da parte della Regione, i fondi assegnati ai Comuni pugliesi per i contributi integrativi relativi all’annualità 2018, destinati al pagamento dei canoni di locazione in favore di soggetti che versano in condizioni di disagio economico.

In particolare, per la predetta annualità, la Giunta regionale aveva deciso di mettere a disposizione dei Comuni maggiori risorse rispetto al passato, destinando ai contributi per gli affitti non solo gli stanziamenti provenienti dal fondo nazionale appositamente istituito (previsto dalla legge n. 431/1998), ma anche le economie nella disponibilità della Regione rinvenienti dal “fondo morosità incolpevole” relativo agli anni 2014-2018, oltre a quelle già nella disponibilità degli Enti locali relative al medesimo fondo (ne avevo dato conto qui: https://www.enzocolonna.com/…/contributi-per-canoni-di-loc…/).

Ora, a seguito dei bandi espletati dai singoli Comuni per l’individuazione dei soggetti beneficiari dei contributi, la Regione è potuta passare alla concreta liquidazione agli Enti locali interessati delle risorse assegnate, sulla base del fabbisogno documentato.
Si tratta, complessivamente, di circa 24 milioni di euro tra fondi statali e risorse regionali.

Nell’immagine che allego fornisco il prospetto dei contributi assegnati dalla Regione ai Comuni della Murgia barese e delle somme complessivamente a disposizione dei singoli enti, comprendendo anche il cofinanziamento comunale e le somme del fondo di morosità incolpevole già nella disponibilità degli stessi.

Per quanto riguarda l’annualità 2019 del fondo ordinario sugli affitti, invece, è già partita una interlocuzione con il Ministero. In particolare, nel corso della videoconferenza svoltasi venerdì scorso, sono state comunicate le risorse statali a disposizione.
La Regione Puglia ha proposto e richiesto la istituzione di un fondo speciale nazionale per il sostegno ai canoni di locazione, da destinare (al di fuori dei vincoli attualmente previsti dalla legislazione statale) a chi versi in condizioni di particolare difficoltà a causa dell’emergenza socio-economica dovuta all’epidemia in corso. Questa proposta, per il momento, non ha trovato accoglimento a livello centrale.

La Regione è intanto impegnata ad accelerare i procedimenti per l’erogazione del contributo affitti relativo all’annualità 2019 per cui si è in attesa del trasferimento dei fondi statali che si aggiungeranno a quelli regionali, con l’obiettivo di concludere la procedura ben prima rispetto alle ordinarie tempistiche.

ENZO COLONNA