AVVISO REGIONALE, IDEE E PROPOSTE INNOVATIVE NEL SETTORE DELLA SALUTE

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Segnalo questo Avviso, che scade a fine mese, dell’Agenzia Regionale Strategica per la Salute e il Sociale (ARESS) della Regione Puglia, rivolto a piccole e medie imprese, associazioni del terzo settore, imprese sociali, sturtupper del territorio regionale che siano impegnate o intendano impegnarsi nel settore della salute e finalizzato a raccogliere e selezionare idee e proposte innovative che potrebbero essere sperimentate e adottate dal sistema sanitario regionale in uno o più settori specifici.

👉 Informazioni, bando e moduli sono disponibili dal seguente link:
https://www.sanita.puglia.it/…/concorso-promis-avviso-manif…

250 AZIENDE PUGLIESI, DIVERSE DELLA MURGIA, PRONTE A PRODURRE MASCHERINE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE. SI CONSOLIDA NELLA NOSTRA REGIONE UNA VERA E PROPRIA FILIERA CHE SARÀ IMPORTANTISSIMA NEI PROSSIMI MESI.

Sono circa 250 le aziende pugliesi che si sono rivolte al gruppo di lavoro costituito dalla Regione Puglia e dal Politecnico di Bari per ottenere le indicazioni necessarie al fine di convertire i loro processi produttivi e realizzare mascherine e Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).
Si tratta di numeri importanti che, come ho già avuto modo di evidenziare nei giorni scorsi, dimostrano la vitalità e la vivacità del nostro sistema produttivo e imprenditoriale, pur dinanzi alle enormi difficoltà che l’emergenza sanitaria sta creando al tessuto economico.

Non so quante delle 250 imprese confermeranno la scelta di passare alla produzione, ma diverse sono già partite o sono prossime a partire con la produzione. Alcune nel nostro territorio, ne ho conoscenza diretta.

In piena emergenza, si è andata strutturando, su tutto il territorio regionale, una vera e propria filiera produttiva in grado di rifornire tempestivamente ed efficacemente la Puglia (e non solo) di mascherine e DPI di cui, come noto, nei prossimi mesi, nella cosiddetta “fase 2” di ripartenza, avremo tutti grande necessità, con fabbisogni quantificabili in diversi milioni di pezzi al mese.

Sono molto soddisfatto per la positiva sinergia instaurata tra la Regione, l’Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (ASSET), la Protezione Civile regionale e il Politecnico che, con il progetto RIAPRO (Riconversione Aziendale per la PROduzione di DPI) ha fornito alle aziende interessate utili indicazioni per test e procedure di certificazione, per nulla semplici, e per l’avvio della produzione di mascherine, tute, camici, calzari e facciali, sia per il personale sanitario che per la collettività. ===>>> V. qui:
http://www.poliba.it/…/riapro-riconversione-aziendale-la-pr…

Ricordo che tra le imprese pronte a partire con questa produzione ce ne sono anche diverse del territorio murgiano, ad alcune delle quali ho cercato di fornire indicazioni e informazioni di supporto nelle settimane scorse. ===>>> Me ne sono occupato più volte, v. qui ad esempio:
https://www.enzocolonna.com/…/coronavirus-questione-masche…/

Consentitemi di esprimere, ancora una volta, l’orgoglio di essere pugliese, murgiano in particolare, e di far parte di un popolo così laborioso e resiliente, “un popolo di formiche”, come ci ha spiegato il nostro Tommaso Fiore.

ENZO COLONNA
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👉 Per la nota ufficiale della Regione, da qui:
https://www.regione.puglia.it/…/produzione-dpi-e-mascherine…

SULLA CASSA INTEGRAZIONE NECESSARIA ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ COLLETTIVA DI ISTITUZIONI E SISTEMA BANCARIO PER RENDERE CONCRETA LA MISURA. I LAVORATORI NON POSSONO PIÙ ASPETTARE.

I lavoratori delle imprese che hanno fatto richiesta di ammortizzatori sociali necessitano di disporre rapidamente delle somme ad essi spettanti.
Si tratta di un tema decisivo in questo delicato periodo di crisi economica determinatasi per l’emergenza sanitaria legata al COVID-19 per cui è opportuno uno sforzo congiunto di tutti i soggetti coinvolti.

📍 Conosco bene e apprezzo il grande lavoro che stanno svolgendo su questa questione, il Presidente Michele Emiliano e l’Assessore al Lavoro Sebastiano Leo, nella fitta interlocuzione con Governo e INPS diretta a superare alcuni ritardi nell’erogazione della cassa integrazione. È certamente una questione che vede coinvolti moltissimi lavoratori e i numeri elevati impongono di trovare una soluzione in tempi rapidi a livello centrale, tra Ministero e INPS.
Come ho riferito alcuni giorni fa, la Regione Puglia si è resa parte attiva, essendo stata una delle prime regioni italiane a sottoscrivere sia l’accordo con le parti sociali e datoriali, sia un protocollo con diversi istituti bancari finalizzato ad anticipare la liquidazione ai lavoratori degli ammortizzatori sociali richiesti dalle loro imprese in attesa che l’INPS completi le verifiche e le procedure per la loro concreta erogazione.

📍 Proprio sull’attuazione di quest’ultimo accordo vorrei richiamare l’attenzione, dal momento che, come mi è stato riferito da più parti, nonostante la firma del protocollo, vi sono ancora difficoltà nell’erogazione delle somme da parte degli istituti di credito firmatari.
Ritengo necessario e opportuno, pertanto, che siano adottate tutte le azioni possibili per dare concreta attuazione al protocollo in modo da consentire ai lavoratori di beneficiare concretamente e in tempi brevi delle indennità della cassa integrazione o degli altri strumenti di sostegno al reddito.
In tal senso occorre richiamare anche il sistema bancario alla necessaria flessibilità e disponibilità a condividere la responsabilità della tenuta sociale ed economica del nostro territorio, in questo momento così difficile per lavoratori e famiglie, adoperandosi per rendere concrete ed effettive le misure previste.

📍 In questa delicata fase, tutti i soggetti che ne abbiano possibilità, ciascuno per il proprio ruolo, devono contribuire attivamente, con senso di responsabilità e in un’ottica di solidarietà sociale, a reggere il peso della attuale situazione, in modo da poterne venire fuori senza che nessuno rimanga indietro.

#ECCOMIPUGLIA

La rete dei laboratori pubblici attivati sull’emergenza Covid-19 dalla Regione Puglia, nel corso delle settimane, si è andata via via potenziando sia nel numero (ne sono ora attivi tredici) che nelle attrezzature a disposizione. A volte si sono determinati ritardi negli esiti dell’analisi dei tamponi (oltre il giorno, giorno e mezzo, che è il tempo minimo normalmente rispettato), causati dalla temporanea penuria di reagenti, necessari per gli esami, che sono forniti da aziende estere.
È certo, però, che il numero di tamponi “processati” (nel gergo tecnico, il termine che indica il processo di estradizione molecolare dal tampone e il successivo esame) è aumentato progressivamente. Nelle ultime tre settimane si è passati da una media di 900 tamponi al giorno a circa 2000 (questa la media dell’ultima settimana). Il numero è destinato a crescere nei prossimi giorni.
Dietro tutto questo c’è un enorme sforzo economico e organizzativo di Aziende Sanitarie pugliesi e Regione (che va sostenuto, per chi può, con donazioni: nell’ultima immagine gli estremi del conto corrente unico regionale, dedicato all’emergenza).
E c’è, soprattutto, un enorme lavoro, altamente professionale, di tanti: chi pianifica i tamponi e gestisce tutti i casi dal punto di vista amministrativo e sanitario (nel nostro caso, sul territorio, dal Dipartimento di Prevenzione della Asl di Bari, diretto dal dott. Domenico Lagravinese, qui ad Altamura attraverso il Servizio di Prevenzione e Igiene Pubblica, diretto dalla dott.ssa Grazia Fortunato; all’interno dell’Ospedale della Murgia, dalla Direzione sanitaria, il dott. Domenco Labate e i suoi collaboratori, dal medico competente responsabile della sicurezza dei dipendenti, il dott. Mauro Carino, dall’Unità Operativa “Laboratorio di Analisi – Patologia Clinica”, diretta dal dott. Giovanni Dirienzo), le unità mobili che si occupano dell’effettuazione dei tamponi e, infine, i laboratori che, ininterrottamente, trattano, esaminano ed elaborano gli esiti dei tamponi.
Per quanto riguarda i tamponi della nostra (sia quelli effettuati sul territorio, sia quelli effettuati in Ospedale: complessivamente, svariate centinaia), ci siamo avvalsi, a fasi alterne e con una distribuzione del carico, dei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico di Foggia, degli ospedali Dimiccoli di Barletta, Di Venere di Bari, Miulli di Acquaviva e poi, in particolare, dal primo momento, del Laboratorio di Epidemiologia molecolare e Sanità pubblica del Policlinico di Bari, diretto dalla Professoressa Maria Chironna.
Nelle immagini riporto un bell’articolo-intervista del quotidiano “la Repubblica – Bari”. C’è da essere orgogliosi, è figlia di questa terra, la Murgia, nostra concittadina.
Come ho già fatto in diverse altre occasioni, torno ad esprimere a lei, a tutto il suo Staff, e, attraverso il suo caso-racconto emblematico, a tutti coloro che, nelle strutture, negli uffici, nei laboratori, nelle ambulanze, come ricordavo prima, gestiscono questa materia, il mio/nostro GRAZIE per l’enorme lavoro che stanno facendo, giorno e notte, invisibile ai più, ma più prezioso che mai.

(enzo colonna)

DALLA REGIONE FINANZIAMENTI PER IL WELFARE AZIENDALE E MODELLI ORGANIZZATIVI FAMILY FRIENDLY

Sono stati pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia del 16 aprile scorso due Avvisi finalizzati a supportare il tessuto produttivo pugliese nella realizzazione di iniziative per il welfare aziendale e per l’innovazione in ottica family-friendly.

 Un Avviso promuove nuove forme di organizzazione del lavoro, favorendo l’adozione, nelle Piccole e Medie Imprese pugliesi, di modelli organizzativi orientati a meglio conciliare i tempi di vita/lavoro, attraverso strumenti come la flessibilità in entrata e in uscita, la banca delle ore, il telelavoro, lo smart working.
☑️ A tal fine, la Regione finanzia la redazione e l’implementazione di un “Piano di Innovazione Family Friendly” della durata massima di 18 mesi, fino all’80% della spesa, e interventi formativi rivolti ai lavoratori e alle lavoratrici, connessi con il predetto Piano, fino al 100% della spesa complessiva.
☑️ Possono presentare domanda le Piccole e Medie Imprese pugliesi (meno di 250 unità lavorative e fatturato inferiore a 50 milioni di euro).
☑️ La dotazione finanziaria complessiva per questa misura, con modalità “a sportello”, ammonta a 14 milioni e 500 mila euro a valere sul P.O. FESR-FSE 2014-2020.
☑️ Il finanziamento massimo erogabile è pari a 100.000 euro per ciascun progetto, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
☑️ Le domande possono già essere trasmesse, esclusivamente tramite pec.
👉 Per ogni ulteriore informazione rimando a questo link dove è anche possibile scaricare il bando e la modulistica necessaria: https://www.regione.puglia.it/…/attivazione-di-un-piano-di-…

 Il secondo Avviso riguarda la “Promozione del welfare aziendale e della flessibilità nelle PMI” ed è rivolto agli Enti bilaterali pugliesi riconosciuti ai sensi del D.Lgs. 276/2003 e costituiti da una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro più rappresentative.
☑️ L’intervento è finalizzato ad affidare ai soggetti ammessi al finanziamento la realizzazione di attività di animazione, informazione e sensibilizzazione volte a promuovere la diffusione del welfare aziendale e della flessibilità oraria e organizzativa nelle imprese, favorendo un’evoluzione culturale sul tema della conciliazione vita/lavoro.
☑️ La dotazione finanziaria complessiva per questa misura ammonta a 1 milione e 500 mila euro a valere sul P.O. FESR-FSE 2014-2020 e il contributo massimo erogabile è pari a 100.000 euro per ciascun progetto.
☑️ Possono presentare domanda, entro il 30° giorno successivo alla pubblicazione dell’Avviso nel BURP (quindi entro il 16 maggio p.v.), gli Enti Bilaterali operanti a livello regionale in forma singola o gli Enti Bilaterali operanti a livello provinciale in forma singola o in raggruppamento temporaneo.
👉 Per ogni ulteriore informazione rimando a questo link dove è anche possibile scaricare il bando e la modulistica necessaria: https://www.regione.puglia.it/…/promozione-del-welfare-azie…

📍 Si tratta di due interessanti misure. In particolare la prima, rivolta direttamente alle imprese, per la quale auspico un’ampia partecipazione. Un’importante occasione, considerata l’elevata copertura del finanziamento, per migliorare modelli produttivi e organizzativi aziendali rendendoli più corrispondenti alle esigenze familiari e personali delle lavoratrici e dei lavoratori.

ENZO COLONNA

 

PRIMO VIA LIBERA DELLA REGIONE A 7 DISTRETTI DEL CIBO PUGLIESI. QUATTRO, IN PARTICOLARE, INTERESSANO LA MURGIA. UNA BELLA NOTIZIA PER IL NOSTRO TERRITORIO.

Oggi la Regione, con una deliberazione della Giunta, ha approvato, in via preliminare, le proposte di candidatura finalizzate al riconoscimento di sette “Distretti del Cibo”, presentate dai rispettivi comitati promotori.

📍 I distretti, introdotti a livello nazionale con la finanziaria per il 2018 (art. 1, comma 499, della legge n. 205/2017) come evoluzione dei distretti produttivi legati all’agroalimentare, perseguono l’obiettivo di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.

📍 In sostanza sono ambiti territoriali in cui aziende agricole, imprese di trasformazione, distribuzione e vendita, enti locali, associazioni di promozione ambientale e di consumatori, hanno stipulato e sottoscritto protocolli finalizzati alla diffusione e divulgazione del metodo biologico di coltivazione, nonché sostegno e promozione di una gestione sostenibile, dal punto di vista ambientale e sociale, di attività agricole ed extra agricole.
Si tratta dunque di uno strumento per fare rete tra realtà produttive, organizzazioni ed enti, a diversi livelli, allo scopo di meglio conoscere, diffondere e valorizzare le produzioni del settore agroalimentare che la Puglia può vantare.

📍 Recentemente la giunta regionale ha approvato le nuove linee guida della legge pugliese sui distretti produttivi (l.r. 23/2007), adeguandole alle nuove previsioni nazionali e definendo la procedura, articolata in due fasi, per il riconoscimento dei Distretti del Cibo.
Con il provvedimento approvato oggi, la Regione ha concesso il primo riconoscimento a tutte le sette candidature di distretto del cibo presentate. Ora, i comitati promotori, per poter conseguire il riconoscimento definitivo, dovranno articolare un programma dettagliato degli interventi, anche con riferimento ai rapporti con il sistema della ricerca pubblica e privata.

📍 L’obiettivo è anche quello di mettere i Distretti nelle condizioni di poter partecipare al bando, indetto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, finalizzato a finanziare progetti che prevedono da 4 a 50 milioni di euro di investimenti. Il termine per presentare la candidatura a questo bando nazionale, inizialmente fissato per lo scorso 17 aprile, è stato prorogato, a causa dell’emergenza Covid-19, al 18 maggio 2020.

📍 Sono quattro i Distretti del Cibo pugliesi che interessano, più specificatamente, il territorio murgiano, il cui iter ho seguito sin dall’inizio.
 Due, di iniziativa pubblica, sono stati promossi rispettivamente dal Parco dell’Alta Murgia (in rete con numerose aziende agricole e comuni ricadenti nell’area protetta) e dalla Città Metropolitana di Bari (anche questo in rete con realtà produttive e comuni dell’area metropolitana).
 Gli altri due sono frutto di iniziative private, molto interessanti perché si tratta di iniziative nate e mosse dal basso:
☑️ Il primo, incentrato sulla filiera del grano duro, è promosso dall’Associazione Meridionale Cerealisti e vede aggregate quasi un centinaio di imprese tra aziende agricole, della trasformazione, del trasporto, del commercio e della vendita, laboratori di analisi, oltre ad associazioni di categoria e sigle sindacali, e può contare sull’adesione di importanti gruppi industriali di diverse regioni del mezzogiorno. Questo distretto, tra i suoi obiettivi, punta a realizzare progetti che agevolino scambi commerciali (come una fiera internazionale del settore cerealicolo, corsi di formazione), a creare un comitato scientifico multidisciplinare, a mettere in campo progetti formativi, culturali e di ricerca tecnologica.
☑️ L’altro, invece è il “Distretto Agroecologico delle Murge e del Bradano” e nasce dall’aggregazione di numerose piccole realtà produttive, della ristorazione e associative, ubicate a cavallo tra la Murgia e la fossa Bradanica (nord della Basilicata), in un’area di circa 250 mila ettari, ispirate alla metodologia della agricoltura biologica, dei prodotti di qualità e di “filiera corta”, consumati cioè non distanti dal luogo di produzione (c.d., a chilometro zero). Diversi gli obiettivi specifici di questo interessante progetto, come diffondere presso gli attori della comunità locale un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, etico ed economico, ispirato ai principi dell’agro-ecologia; rafforzare la competitività del tessuto imprenditoriale locale attraverso la condivisione di conoscenze, buone pratiche e innovazioni; implementare il modello dell’economia circolare attraverso politiche in grado di potenziare progetti e attività volte al riutilizzo dei rifiuti e alla riconversione delle attività industriali coerentemente con un’azione di protezione e riqualificazione del territorio; promuovere e sostenere l’economia civile e l’agricoltura sociale, le cooperative sociali e le piccole aziende agricole.

📍 Sono particolarmente felice di questo primo esito. Alle persone e ai comitati promotori impegnati da diversi mesi nella creazione e nella strutturazione di questi distretti, oltre ai miei complimenti e gratitudine, auguro ancora buon lavoro, quello necessario a portare a conclusione i procedimenti con il riconoscimento definitivo.
In questo modo potranno rapidamente essere avviate le attività dei Distretti del Cibo, che possono costituire la leva per il prossimo sviluppo del settore dell’agroalimentare, configurandosi come strumenti in cui si integrano compiti e funzioni differenti e organismi in cui si incontrano il livello istituzionale, e quelli della produzione, della distribuzione e della ricerca.
È certamente significativo il completamento della prima fase dei percorsi di riconoscimento dei Distretti da parte della Regione, in questa difficile fase. Una circostanza che rappresenta un segnale chiaro, una delle tracce di lavoro da cui ripartire per superare, preoccupandosi di salvaguardare la tenuta sociale, questa fase di emergenza che sta mettendo a dura prova tutto il sistema economico-produttivo.

📍 Ringrazio, per il grande lavoro svolto, il Presidente Michele Emiliano, l’Assessore allo Sviluppo economico Cosimo Borraccino, e lo Staff del relativo Dipartimento, diretto dal prof. Domenico Laforgia, in particolare la dott.ssa Claudia Germano che ha curato l’istruttoria dei provvedimenti approvati.

👉 Dal sito del Consiglio regionale, la mia nota:
http://www.consiglio.puglia.it/…/Colonna—Primo-via-libera…

AVVISO PIN – PUGLIESI INNOVATIVI: ALTRI 16 PROGETTI FINANZIATI DALLA REGIONE DI CUI 2 AD ALTAMURA E 1 A GRAVINA. LA MISURA È ANCORA ATTIVA, FATEVI AVANTI E ANDIAMO AVANTI!

Prosegue l’attuazione della misura PIN – Pugliesi Innovativi, la misura della Regione rivolta a giovani che intendono realizzare progetti imprenditoriali innovativi ad alto potenziale di sviluppo locale.

📍 Con un provvedimento adottato oggi, sono stati approvati gli esiti della valutazione dei 65 progetti presentati nel trimestre dicembre-febbraio. In tutto, 16 sono stati ammessi al finanziamento, di cui 7 nel barese. Sono molto felice che tra quelli approvati, vi siano anche progetti proposti da giovani di Altamura (due, di Antonello Clemente e di Francesco Caggiano) e di Gravina (uno, di Francesco Laddaga). A loro, i miei complimenti.

📍 Al netto di quelli ammessi oggi, sinora sono 366 i progetti PIN finanziati e già avviati in Puglia, di cui 134 nell’area metropolitana di Bari e 20 con base nei comuni di Altamura, Gravina, Santeramo e Cassano.

📍 Si tratta di una misura che, ormai da oltre tre anni, sta consentendo di valorizzare al meglio il potenziale di creatività e innovazione espresso dai giovani pugliesi, offrendo loro strumenti concreti per sviluppare le proprie idee di impresa che, oltre a rappresentare una prospettiva professionale e occupazionale per i proponenti, molto spesso hanno anche ricadute sociali sulle comunità con servizi innovativi per cittadini, associazioni e imprese.

📍 Torno perciò, ancora una volta, a segnalare questa importante opportunità offerta dalla Regione che ho seguito e valorizzato sin dall’avvio della misura, cui si può tuttora accedere. L’avviso infatti è “a sportello”, dunque attivo sino all’esaurimento delle risorse.

 È rivolta a gruppi informali composti da almeno due giovani residenti in Puglia, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che hanno un’idea imprenditoriale innovativa e vogliono svilupparla in uno dei tre ambiti di intervento previsti dall’avviso:
☑️ innovazione culturale (ad esempio, valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e artistico, turismo, sviluppo sostenibile);
☑️ innovazione tecnologica (come innovazioni di prodotto e di processo, economia digitale, sviluppo di nuove tecnologie);
☑️ innovazione sociale (ad esempio servizi per favorire l’inclusione sociale, il miglioramento della qualità della vita, l’utilizzo di beni comuni).

 Ciascun progetto potrà ottenere un contributo finanziario, a fondo perduto, variabile tra 10.000 e 30.000 euro, a copertura degli investimenti e delle spese di gestione del primo anno.

 Oltre a questo, PIN offre un set di servizi di supporto e rafforzamento delle competenze (prestazioni professionali specialistiche, workshop tecnici, affiancamento di imprenditori senior, visite aziendali, ecc.), messi a disposizione gratuitamente da ARTI, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Regione Puglia.

 La procedura di candidatura a PIN è interamente online. È sufficiente aprire una pratica sulla piattaforma disponibile nel sito dedicato [http://pingiovani.regione.puglia.it/], seguire le fasi di inserimento dei dati sino alla definitiva presentazione della domanda.

Ringrazio, per il grande lavoro messo in campo su questa misura, lo staff di ARTI e della Sezione regionale “Politiche Giovanili e innovazione sociale”, diretta dalla dott.ssa Gianna Berlingerio.

ENZO COLONNA

 

CORONAVIRUS / IL PUNTO SULLA SITUAZIONE AD ALTAMURA.

Abbiamo appreso tutti, oggi, di un altro decesso, con patologia Covid-19, ad Altamura. Salgono dunque a sei i decessi tra i residenti ad Altamura. Aumentano, però, anche i guariti. Come pure si sono registrati altri due casi positivi.

Questo il riepilogo sino a questa mattina.
61 sono, in totale, i casi accertati ad Altamura, di cui:
☑️ 25 sono persone in isolamento domiciliare
☑️ 19 sono i guariti
☑️ 11 i ricoverati
☑️ 6 i decessi.

I numeri sono quelli che sono. Sono utili ad indicare una tendenza. Dietro ogni numero però – ho ripetuto spesso e ricordiamocelo sempre – ci sono persone, storie, dolori, affetti, ansie e speranze.

Ripeto. Dobbiamo affrontare tutto con la massima razionalità che ci è possibile. Il nostro obiettivo è contenere e gestire il rischio contagio. Lo dobbiamo soprattutto per proteggere le persone a noi vicine, soprattutto quelle più fragili. Quindi, non sottovalutiamo nulla. In presenza di sintomi persistenti (tosse, febbre, ecc.), consultiamo subito il nostro medico, verifichiamo con lui la necessità di effettuare il tampone di controllo. Stessa indicazione se abbiamo o abbiamo avuto contatti a rischio, con persone contagiate o risultate tali.
Forza, ne dobbiamo venir fuori!

A PROPOSITO DELL’EMODINAMICA AL PERINEI

Faccio rapidamente il punto sulla questione Emodinamica al Perinei. Ritengo doveroso render conto dopo che mi è stato recapitato, poche ore fa, il messaggio di un paziente infartuato che, alcuni giorni fa, prima è stato adeguatamente assistito e stabilizzato al Pronto Soccorso dal personale del nostro Ospedale e poi è stato trasferito per un intervento di angioplastica al Miulli.

In primo luogo, sono contento per l’esito. Al Perinei, come ripeto spesso, ci sono professionisti validissimi di cui il nostro ospedale si è arricchito, via via in questi anni insieme ad una serie di servizi e attrezzature.
Manca ancora l’attivazione dell’Emodinamica.
Per questa serve non una semplice “carta” o autorizzazione, ma che si concluda la procedura di accreditamento.

È questione che seguo dall’inizio del mio impegno consiglio, tre anni e mezzo fa, assieme ad una serie di altre questioni, in buona parte portate a termine. Questione non semplice, su cui ho aggiornato passo dopo passo.

È stata affrontata una serie di passaggi sino a quello determinante, vale a dire la previsione dell’Emodinamica all’interno della struttura complessa di Cardiologia, con Utic, dall’ultimo aggiornamento del piano ospedaliero regionale avvenuto a fine settembre scorso.
👉 Ne scrissi qui: https://www.enzocolonna.com/…/lemodinamica-allospedale-del…/

Sono seguiti altri adempimenti che avrebbero dovuto portare all’accreditamento della Unità, anche polemiche ostruzionistiche e fughe in avanti:
👉 V. qui una mia nota del 6 novembre 2019:
https://www.enzocolonna.com/…/emodinamica-della-murgia-no-…/
👉 V. qui una mia nota del 26 gennaio 2020:
https://www.enzocolonna.com/…/emodinamica-ospedale-della-mu…

L’ultimo passaggio consumato è, a fine gennaio scorso, l’affidamento dell’incarico delle verifiche (struttura, attrezzature, personale, ecc.) necessarie per tale accreditamento.
👉 Ne avevo scritto qui:
https://www.enzocolonna.com/…/emodinamica-ospedale-della-m…/

Per il buon esito di tali accertamenti mancavano l’acquisto di alcune attrezzature (avvenuto) e l’assunzione di altri cardiologi (per cui ci sono già stati gli avvisi e acquisite le disponibilità) in modo da raggiungere il numero standard richiesto per tali strutture, vale a dire Cardiologia con Utic-Emodinamica.

Ancora a metà febbraio – con Presidenza della Regione, Direzione Asl e del Presidio, medici dell’Unità – ci eravamo dati anche una data di riferimento per l’avvio delle attività di tale unità (fine marzo – primi di aprile). Poi siamo stati travolti dall’emergenza Covid-19 che ha assorbito tante energie organizzative e ha rallentato tutto.

📍 Anche in queste ultime settimane non ho smesso di fare i miei interventi e di muovere le mie sollecitazioni, ma ovviamente con l’emergenza in corso non ci si poteva aspettare di più. Una cosa è certa. Dobbiamo portare a termine, appena strutture e uffici della Asl riprendono un po’ di fiato. Non manca molto.
Sento molto questo impegno, che ho affrontato a lungo e che tengo a portare a termine.

Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei Luoghi della Memoria del Novecento e degli Archivi storici della Puglia

Approfitto di questa giornata sinora meno convulsa. Così, nonostante tutto e pur di poco rilievo rispetto alla portata dei problemi che stiamo affrontando in questo periodo, volevo condividere con voi gioia e soddisfazione che è ancora capace di riservarti il lavoro, sviluppato con pazienza e costanza per mesi.
È stata pubblicata due settimane fa circa, nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, la legge regionale in materia di “Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione dei Luoghi della Memoria del Novecento e degli Archivi storici della Puglia” di cui sono stato estensore e proponente e che è stata approvata, all’unanimità, dal Consiglio regionale il 18 febbraio scorso.

Per il testo ufficiale in Bollettino, da qui:
http://www.regione.puglia.it/…/4927d728-efba-4415-aa51-cbd4…

Per una nota di sintesi su obiettivi e contenuto della legge, rinvio al mio blog, dal seguente link:
https://www.enzocolonna.com/…/luoghi-e-archivi-della-memor…/