“PIANO CASA”, DOPO LA SENTENZA DELLA CONSULTA NECESSARIO INTERVENTO DEL LEGISLATORE NAZIONALE.

👉 Un mio ulteriore intervento sul tema, diffuso oggi attraverso il portale del Consiglio regionale, disponibile dal seguente link:
http://www.consiglio.puglia.it/…/Piano-casa–Colonna—Dopo…

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La sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 24 aprile 2020, sulle condizioni di applicazione del cosiddetto “Piano casa” della Regione Puglia, ha aperto in questi giorni un ampio dibattito tra tecnici, giuristi, rappresentanti del mondo delle imprese e amministratori pubblici, finalizzato, da un lato, a chiarire le conseguenze immediate della pronuncia della Consulta sui procedimenti in corso e, dall’altro, a individuare gli interventi necessari al fine di evitare che risulti non più utilizzabile uno strumento che, in questi anni, ha consentito un significativo sostegno ad un fondamentale comparto della nostra economia.
Se si accedesse ad una lettura restrittiva della sentenza si arriverebbe alla conclusione di considerare ormai complessivamente travolto l’impianto del “Piano Casa”, almeno nella parte in cui prevede(va) il riconoscimento di bonus volumetrici a seguito degli interventi di demolizione e ricostruzione, previsti dall’art. 4 della legge regionale 30 luglio 2009 n. 14.
A mio parere, però, la posizione della Corte costituzionale non è questa. Le sue ragioni consentirebbero di continuare ad applicare le norme che, in effetti, non sono state abrogate dalla Corte.
Il presupposto che ha portato alla decisione della Consulta, infatti, è che la norma regionale giudicata incostituzionale fosse in contrasto con la legge statale e, in particolare, con l’art. 2-bis, comma 1-ter del Testo Unico dell’Edilizia, introdotta, nell’aprile 2019, dal cosiddetto “Decreto Sblocca-Cantieri” che, per un curioso fenomeno di eterogenesi dei fini, rischia in realtà di paralizzare molti cantieri!
Questa norma dispone che, in sede di demolizione e ricostruzione, si debba assicurare la coincidenza dell’area di sedime, dell’altezza massima e del volume dell’edificio ricostruito rispetto a quello demolito.
Ebbene, una interpretazione sistematica di questa disposizione, in grado di conciliarsi con l’articolo in cui è collocata e con le altre disposizioni in materia tuttora vigenti e non censurate in sede costituzionale, può portare a ritenere che la stessa si applichi solo con riferimento alle distanze tra edifici, lasciando per il resto immutata la disciplina del cosiddetto “Piano Casa”.
In sostanza, la disposizione introdotta nel Testo Unico dell’Edilizia nell’aprile 2019, reputata dalla Corte costituzionale norma di principio in materia di governo del territorio (e pertanto non derogabile), andrebbe letta nel senso di ritenere che la coincidenza dell’area di sedime, del volume e dell’altezza massima dell’edificio ricostruito rispetto a quello demolito, sia richiesta unicamente nell’ipotesi in cui si vogliano mantenere le distanze legittimamente preesistenti, ancorché inferiori alle distanze fissate dagli strumenti urbanistici vigenti e dal DM 1444/68.
Diversamente, tale coincidenza (volume, sedime, altezza) non è richiesta ove l’edificio ricostruito rispetti le distanze prescritte dagli strumenti urbanistici e dal decreto ministeriale del 1968.
Tale interpretazione consentirebbe di continuare a dare un senso alle norme vigenti, in tutta Italia, riguardanti il “Piano Casa”.
A ben vedere, la questione non è, in sé, la bocciatura di uno specifico comma della legge regionale pugliese, quanto piuttosto il fatto che con il combinato disposto tra la norma statale (assolutamente contradditoria rispetto alle finalità dell’intervento e superficiale nelle sue implicazioni non considerate) e un’eventuale interpretazione irragionevolmente restrittiva, senza cioè la possibilità di accedere concretamente all’incremento volumetrico previsto (dovendo rispettare area di sedime, volumetria e altezza preesistente), si produrrebbero effetti che vanno ben oltre la singola questione posta al vaglio della Consulta, arrivando fino al punto di mettere in discussione non solo il “Piano Casa”, ma anche tutta la legislazione, diffusa su tutto il territorio nazionale, che fa leva su meccanismi incentivanti (premialità e bonus volumetrici, deroghe ad altezze) in funzione della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, della rigenerazione urbana, della sostenibilità ambientale, dell’accessibilità.
Questo vale in Puglia e in qualunque altra regione.
Intanto, è già evidente la portata di questo problema per i Comuni che stavano gestendo diverse pratiche di questo tipo e ora, letteralmente, non sanno che fare, ma anche per i cittadini, i lavoratori, le imprese che si trovano a fare i conti con l’incertezza e, quindi, la paralisi.
È necessaria, pertanto, una tempestiva risposta dal Parlamento con l’approvazione di una norma in grado di rivedere l’improvvido intervento legislativo dell’aprile 2019 o, almeno, di circoscrivere più chiaramente la sua portata nei termini prima esposti.
Le conseguenze di una inazione potrebbero essere disastrose, sul piano occupazionale ed economico.
Non possiamo permettercelo, ancor più in questa fase di estrema difficoltà per il Paese.

ENZO COLONNA

NUOVA ORDINANZA / AUTORIZZATI GLI SPOSTAMENTI PER LA RICERCA E RACCOLTA DI PRODOTTI SPONTANEI DELLA TERRA: FUNGHI, TARTUFI, ERBE, FRUTTI. PROVVEDIMENTO ATTESO DALLA MURGIA.

Con una ordinanza sottoscritta poche ore fa dal Presidente Michele Emiliano (v. immagini), sono stati autorizzati gli spostamenti nel territorio regionale delle persone (in possesso degli appositi permessi nominativi o tesserini di idoneità regionale) per la ricerca e la raccolta dei prodotti spontanei della terra, quali funghi, tartufi, frutti e piante non legnose.
L’attività di ricerca e raccolta potrà svolgersi a condizione che vengano rispettate rigorosamente le norme sul distanziamento sociale e tutte le altre disposizioni in materia di sicurezza, necessarie a contenere il contagio da Covid-19, nonché secondo le modalità previste dalle leggi vigenti per ciascuna categoria di prodotti.
Sono molto soddisfatto per il provvedimento assunto oggi dal Presidente Emiliano che avevo sollecitato nei giorni scorsi in ragione dell’importanza che questa attività riveste per tutta l’area della Murgia, territorio naturalmente preposto a questo tipo di produzioni naturali e giuridicamente interessato da antichissimi “usi civici”, nel quale è particolarmente diffusa la ricerca e la raccolta soprattutto di funghi, erbe, tartufi.
Tra l’altro si tratta di un’attività che non espone a particolari rischi svolgendosi principalmente in solitaria, in ambienti aperti e poco frequentati, e rappresenta non solo una forma di sostentamento per molte famiglie, ma produce anche, per gli hobbisti, effetti benefici sulla loro salute fisica e psichica.
Il provvedimento ha efficacia immediata, sino al prossimo 17 maggio.

CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA: LO STATO DELL’ARTE E UN PO’ DI DATI.

Per molti lavoratori tardano ancora ad arrivare dall’INPS le indennità della cassa integrazione in deroga. In Puglia, la Regione aveva anche provato ad attivare, con un protocollo d’intesa, il sistema bancario affinché procedesse ad anticipare le somme ai lavoratori (per poi riscuotere dall’Inps). Ma anche questo tentativo ha dato scarsi risultati per rigidità e indisponibilità delle banche.
Conosco bene e comprendo la difficile situazione di molti e molti sono a chiedermi come sia possibile.

📌 Ecco, di seguito, una ricostruzione della questione con un po’ di numeri, che almeno serve, parzialmente, a spiegare dov’è il problema.
☑️ La Regione Puglia ha messo in campo, da settimane, un grande lavoro finalizzato a consentire i pagamenti degli ammortizzatori sociali previsti per i lavoratori delle quasi 37mila imprese e datori di lavoro pugliesi (esattamente, 36788, dato aggiornato al 7 maggio) che hanno presentato l’istanza per accedere alla Cassa Integrazione in deroga, per un importo totale di quasi 155 milioni di euro e per un numero di dipendenti interessati pari a 125.251.
☑️ Sino ad avantieri, 7 maggio, gli uffici regionali avevano istruito e trasmesso all’INPS le posizioni dei dipendenti di 26mila datori di lavoro, vale a dire il 70% di quelle complessivamente pervenute. Entro lunedì prossimo, 11 maggio, il lavoro sarà terminato, tutte le posizioni definite e trasmesse.
☑️ Un risultato possibile grazie a un enorme sforzo organizzativo dell’Assessorato al Lavoro della Regione, diretto da Sebastiano Leo, in particolare dello staff della Sezione “Promozione e tutela del lavoro”, che ha operato e sta continuando a operare a pieno organico, ininterrottamente, anche nei giorni festivi, anche in queste ore. A loro va la mia gratitudine.
☑️ Tuttavia, questo grande impegno rischia di essere vanificato, come si è purtroppo già rilevato in queste ultime settimane, dal meccanismo di liquidazione delle indennità, che prevede un doppio livello di istruttoria delle domande (prima delle regioni e poi dell’INPS), e che è caratterizzato anche da rimpalli di competenze, integrazioni e chiarimenti, causati pure, in alcuni casi, da domande prodotte in maniera confusionaria. Un sistema farraginoso, fondato su regole previste per situazioni ordinarie e che comporta tempi certamente non conciliabili con una situazione di emergenza e straordinarietà quale è quella che stiamo vivendo.
☑️ Lo dimostrano anche i numeri: a fronte degli oltre 125mila lavoratori pugliesi interessati, sono circa 8mila coloro che hanno già percepito concretamente il sostegno economico da parte dell’INPS. Insomma, una situazione che mette in difficoltà i lavoratori che da due mesi non hanno percepito stipendi e che rischia seriamente di generare un clima di sfiducia generalizzata da parte dei cittadini.

📌 È chiaro che le difficoltà e i ritardi dell’INPS sono causate dall’imponente numero di domande e dalla circostanza che sull’Istituto previdenziale si sono riversate diverse e concomitanti procedure emergenziali decise a livello nazionale (ad esempio, i bonus per le partite IVA).

📌 Le regioni, perché è una difficoltà comune su tutto il territorio nazionale, hanno posto più volte la questione al Governo centrale. Anche nella riunione che hanno avuto con il Ministro per il Lavoro avantieri, giovedì 7 maggio. Occorre adottare urgentemente modelli e procedure più snelle ed efficienti, in grado di rispondere celermente alle necessità delle famiglie in difficoltà, soprattutto in vista della successiva tornata di domande di cassa integrazione.
Per questo colgo con favore l’iniziativa presa dalle regioni di affidare ad un gruppo ristretto (Puglia, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Abruzzo) il compito di elaborare una proposta operativa da sottoporre al Governo nazionale, che preveda un meccanismo semplificato di liquidazione, dal momento che l’esigenza largamente avvertita è quella di rispondere, rapidamente e bene, alle esigenze di lavoratori e imprese, nonché dei rispettivi consulenti.

Teniamoci aggiornati.

LUOGHI IDENTITARI DI PUGLIA, DALLA REGIONE LIQUIDATE LE RISORSE PER ALLESTIRE IL “MUSEO/LABORATORIO DEGLI STRUMENTI DELLA SCIENZA” NELL’EX CONVITTO CAGNAZZI DI ALTAMURA.

Potrà partire a breve l’attuazione del progetto “Museo-Laboratorio degli strumenti scientifici”, elaborato dal Liceo “Cagnazzi” di Altamura e finanziato con 30.000 euro dalla Regione Puglia nell’ambito della misura “Luoghi Identitari di Puglia”.

📌 Si tratta, ricordo, di una iniziativa regionale indirizzata agli istituti scolastici pugliesi e finalizzata a incentivare la tutela attiva e la fruizione consapevole del patrimonio storico-culturaie da parte dei più giovani, che ha visto finanziati 37 interventi in tutta la regione, di cui 7 nel barese compreso appunto quello proposto dal Liceo Cagnazzi [i restanti, a Toritto, Acquaviva delle Fonti, Grumo Appula, Adelfia, Mola, Noicattaro. Ulteriori informazioni in uno dei miei ultimi aggiornamenti, da qui: https://www.enzocolonna.com/…/luoghi-identitari-della-pugl…/].

 Con un provvedimento della sezione regionale “Valorizzazione Territoriale” adottato un paio di giorni fa, dopo aver atteso il superamento di alcune difficoltà tecnico-amministrative riscontrate a livello comunale che impedivano il trasferimento delle risorse, la Regione ha liquidato infatti anche a favore del Comune di Altamura (proprietario della struttura interessata dall’intervento) i primi 28.500 euro (95% del contributo totale concesso) per l’avvio di questo bel progetto elaborato e proposto dal Liceo, che prevede interventi finalizzati a valorizzare e a rendere fruibile una sezione dell’ex Convitto Cagnazzi con la realizzazione di un Museo/Laboratorio dedicato alla ricca e preziosa collezione dello storico laboratorio scientifico della scuola, circa 400 antichi strumenti scientifici, conservati nell’Istituto Cagnazzi fin dalla sua fondazione (fine del XVIII secolo).

 Con lo stesso provvedimento è stato differito al 30 giugno 2021 il termine per la conclusione delle attività previste dal progetto, in virtù delle misure restrittive emanate dal Governo nazionale per far fronte all’emergenza epidemiologica. Mi auguro davvero, però, che tutto possa essere realizzato nel giro di pochi mesi, senza attendere il termine ultimo.

📌 Ricordo che pochi mesi fa è stata già completata la realizzazione di una piattaforma web che contiene foto, schede informative e, in alcuni casi, anche video dei pezzi della collezione (www.strumentidellascienza.edu.it). Un’operazione possibile grazie a un precedente finanziamento regionale di 15.000 euro concesso nell’ambito di una misura sviluppata assieme all’Assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, e alla Sezione “Istruzione e Università”, diretta a promuovere e sostenere la qualificazione dell’offerta culturale, formativa ed educativa nelle scuole pugliesi nell’anno scolastico 2018/2019. 👉 Ne avevo scritto qui:
https://www.enzocolonna.com/…/museo-laboratorio-degli-stru…/

 Con questo secondo finanziamento di 30.000 euro ottenuto per il Liceo di Altamura e, quindi, con l’allestimento degli ambienti che ospiteranno il museo/laboratorio, sarà dunque possibile realizzare un intervento organico che interessa la collezione degli strumenti conservati dal Liceo, un patrimonio storico di eccezionale valore che così potrà essere meglio conosciuto e valorizzato anche a scopi didattici.

 Ora con il trasferimento delle risorse, si può passare alla concreta realizzazione del progetto. Il mio invito al Comune è che gli interventi previsti (lavori, allestimenti, ecc.) possano essere avviati e completati il più rapidamente possibile, anche approfittando di questa forzata fase di sospensione delle attività didattiche, in modo da dare concreta attuazione a una bella misura regionale che ho contribuito ad elaborare, che ho sostenuto e seguito e che consentirà di realizzare interventi significativi di valorizzazione e fruizione di beni culturali e luoghi simbolo di tante città pugliesi, come l’ex Convitto Cagnazzi di Altamura, grazie alle idee progettuali elaborate e proposte dalle scuole.

📌 Ringrazio intanto, per l’ottimo lavoro svolto, lo Staff della Sezione regionale “Valorizzazione Territoriale” e quanti hanno contribuito a rendere possibile questo importante risultato, in particolare, il preside Biagio Clemente, il prof. Piero Castoro e gli uffici amministrativi del Liceo; i tecnici incaricati dalla scuola (gli architetti Michele Forte, Pasquale Gentile, Vincenzo Laterza e l’ing. Domenico Garripoli), l’amministrazione comunale e i tecnici Rosa Cirrottola e Vincenzo Martimucci del settore “opere pubbliche” che hanno curato gli adempimenti amministrativi del progetto elaborato e candidato dal Liceo che non prevede oneri economici per il Comune.

ENZO COLONNA

 

VIA LIBERA IN PUGLIA ALL’ATTIVITÀ SPORTIVA INDIVIDUALE ALL’APERTO.

Via libera dalla Regione allo svolgimento di tutti gli sport individuali svolti, in forma amatoriale, all’aria aperta, oltre che all’attività di addestramento e allenamento per animali (come cani e cavalli) da svolgere esclusivamente in maneggi o aree a ciò destinate, e agli spostamenti nell’ambito del territorio regionale per raggiungere camper e roulotte di proprietà al fine di svolgere attività di manutenzione.
Sono queste le novità disposte oggi con una ordinanza firmata in mattinata dal Presidente Michele Emiliano, con efficacia immediata e fino al prossimo 17 maggio [v. immagini].
Tutte le attività dovranno sempre essere svolte nel massimo rispetto delle norme di sicurezza finalizzate a contenere il contagio da Covid-19, specie con riferimento alla distanza interpersonale di almeno un metro da mantenere.

📍 In particolare con l’ordinanza odierna:
☑️ è consentito su tutto il territorio regionale, nel rispetto delle regole di distanziamento interpersonale di almeno 2 metri, lo svolgimento di sport amatoriali, svolti individualmente, all’aria aperta (come ad esempio: golf, atletica leggera, corsa, ciclismo, vela, pattinaggio, tennis, canoa, canottaggio, equitazione, surf, windsurf e kitesurf, automobilismo, motociclismo, go-kart, tiro con l’arco, tiro a segno e simili). Limitatamente a tali attività sportive di natura amatoriale, i centri o circoli sportivi dovranno garantire, per i rispettivi impianti, la prenotazione a distanza dello spazio necessario, nonché il rispetto di turnazioni necessarie ad impedire assembramenti o contatti, in violazione della distanza di sicurezza di almeno due metri. Dovrà essere anche assicurata obbligatoriamente la sanificazione quotidiana degli spazi utilizzati per l’accesso ai campi o agli impianti dove si pratica l’attività sportiva all’aperto e l’inaccessibilità di tutte le parti comuni e di servizio (es. spogliatoi, bar, docce, sale), con il divieto assoluto di somministrare alimenti e bevande all’interno di tali impianti.
☑️ è consentito ai proprietari e affidatari di cavalli e cani di provvedere, individualmente, al loro allenamento e addestramento, esclusivamente in maneggi o aree autorizzate, all’interno del territorio regionale;
☑️ è consentito lo spostamento individuale, sempre nei limiti del territorio regionale e per non più di una volta al giorno, per raggiungere camper o roulotte di proprietà, per lo svolgimento di attività di manutenzione e riparazione.

Si tratta di un ulteriore passo verso un progressivo ritorno alla normalità che, però, deve sempre essere accompagnato da grande cautela con il rispetto di tutte le necessarie precauzioni per evitare il ritorno di una diffusione incontrollata dell’epidemia.

VIA LIBERA DALLA REGIONE AL POTENZIAMENTO DELLA RETE DEI LABORATORI COVID E AI TAMPONI COMMISSIONATI DAI DATORI DI LAVORO.

La Giunta regionale ha adottato ieri una deliberazione che definisce le modalità e i criteri per l’accreditamento, nella rete regionale SARS-CoV-2, dei laboratori per l’esecuzione dei test molecolari alla ricerca di COVID-19 su tampone rino-faringeo.

📍 Il provvedimento si rende necessario al fine di potenziare la rete dei laboratori in considerazione della ripartenza delle attività sanitarie (come ricoveri e day-service), del maggiore numero di cittadini in circolazione e della ripresa del ciclo produttivo di numerose aziende private.

📍 A tale scopo, per l’effettuazione dei tamponi, sono coinvolte tutte le strutture pubbliche e private operanti nel territorio regionale, sia quelle già operanti da diverse settimane, sia altre, che abbiano all’interno la branca “patologia clinica” e che si vogliano ora accreditare. I laboratori interessati, avendone i requisiti, dovranno inoltrare istanza di accreditamento entro trenta giorni dalla pubblicazione della deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, che avverrà nei prossimi giorni.

 L’obiettivo è assicurare l’esecuzione dei tamponi e il relativo esame per:
☑️ l’attività di sorveglianza, con oneri a carico del sistema sanitario regionale;
☑️ l’erogazione delle prestazioni in regime di ricovero e day-service, con oneri a carico del sistema sanitario regionale;
☑️ le aziende private, con riferimento alla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, su proposta del medico competente aziendale, in questo caso con oneri a carico dell’impresa richiedente.

 La tariffa per l’esecuzione di tali prestazioni è stata fissata in 80 euro (iva inclusa). Per le aziende private tale somma è maggiorata di 25 euro (comprendente oneri fiscali, costi amministrativi, assicurazione, trasporto, tempi di spostamento). In caso di prestazioni multiple presso un unico domicilio, tale maggiorazione è ridotta del 50% fino a 10 utenti e del 70% oltre i 10 utenti.

DAL 18 MAGGIO, APERTURA IN PUGLIA DI BARBIERI, PARRUCCHIERI, CENTRI ESTETICI.

Firmata due ore fa circa dal Presidente Emiliano questa ordinanza che autorizza la ripresa delle attività da parte degli esercizi di servizi estetici(codice ATECO 96.02.03), servizi di bellezza (codice ATECO 96.02.02), saloni di acconciatura (codice ATECO 96.02.01) a condizione che il servizio venga svolto per appuntamento, assicurando il rispetto delle misure generali per la prevenzione della trasmissione del virus e il rispetto delle misure specifiche che sono indicate nel provvedimento, che riporto nelle immagini. L’Ordinanza ha efficacia a partire dal 18 maggio sino al 1° giugno 2020.

EMODINAMICA OSPEDALE DELLA MURGIA, IL DIRETTORE GENERALE ASL BARI CONFERMA CHE MANCA POCO ALL’ATTIVAZIONE. SIAMO AL 90% DEL LAVORO!

Sono soddisfatto delle ampie rassicurazioni fornite, oggi, in III Commissione del Consiglio regionale, dal Direttore Generale della ASL di Bari, Antonio Sanguedolce, che ha nuovamente confermato quanto da un paio di mesi vado ripetendo in ogni sede [👉 da qui, l’ultimo aggiornamento: https://www.enzocolonna.com/…/a-proposito-dellemodinamica-…/e cioè che il percorso per l’attivazione dell’emodinamica presso l’Ospedale della Murgia “F. Perinei” ha subìto solo un rallentamento in conseguenza dell’emergenza sanitaria causata dall’epidemia da Covid-19, ma non ha subito alcuno stop ed è ormai prossimo ad essere concluso.

Si tratta di un percorso che seguo, costantemente, sin dal mio insediamento in Consiglio regionale, tre anni e mezzo fa, e che ha visto un passaggio determinante con la previsione, per l’Ospedale, dell’Emodinamica h24, con Utic, all’interno della struttura complessa di Cardiologia, nell’ambito dell’ultimo aggiornamento del piano ospedaliero regionale avvenuto a fine settembre scorso [👉 ne scrissi qui: https://www.enzocolonna.com/…/lemodinamica-della-murgia-gr…/].

Il Direttore Sanguedolce ha confermato oggi che è stata completata tutta la dotazione di attrezzature necessarie ed è stata complessivamente allestita l’unità.
A fine gennaio scorso, inoltre, è stato affidato ai Dipartimenti Prevenzione della ASL BA e della ASL BT l’incarico per le verifiche propedeutiche all’accreditamento [👉 v. qui: https://www.enzocolonna.com/…/emodinamica-ospedale-della-m…/].

Manca, quindi, solo l’assunzione di 5 cardiologi/emodinamisti, ma le procedure per la chiamata sono in corso e si concluderanno in brevissimo tempo. A quel punto si potrà completare l’iter per l’accreditamento e dotare l’Ospedale “Perinei” di questa importantissima realtà.

Siamo, quindi, al 90% del lavoro, mancano solo due passaggi (chiamata emodinamisti e provvedimento di accreditamento) che, purtroppo, l’emergenza sanitaria in corso ha rallentato.
L’obiettivo è quello di definire il tutto nel giro di poche settimane in modo da conseguire presto questo storico obiettivo per tutta l’area della Murgia barese che porterà a migliorare sensibilmente la risposta in termini di servizi all’esigenza di buona sanità pubblica espressa dai cittadini.
Anche nelle prossime settimane, come in questi anni, non mancheranno le mie attenzioni e sollecitazioni sulla questione, nonché i miei aggiornamenti. Sento molto questo impegno preso con le Comunità della Murgia, che ho affrontato a lungo e che, con il governo regionale, tengo a portare a termine.

ENZO COLONNA

DALLA REGIONE 665 MILIONI DI EURO PER SUPPORTARE IL SISTEMA PUGLIA. IMMINENTE LA PUBBLICAZIONE DEGLI AVVISI RIVOLTI A IMPRESE, LAVORATORI AUTONOMI, PARTITE IVA.

Ammonta a 665 milioni di euro la dotazione finanziaria complessiva degli strumenti sinora messi in campo dalla Regione per supportare il Sistema Puglia dinanzi alla crisi economica causata dall’epidemia in corso da Covid-19.

📌 È questo il risultato del lavoro svolto da settimane in Regione e condiviso con il tavolo del partenariato economico-sociale, conclusosi nella serata di ieri, che ha consentito di definire le linee generali delle singole misure. A questo punto, manca poco alla pubblicazione degli avvisi.

📌 Due misure, in particolare, ritengo molto efficaci e incisive: Microprestito e Titolo II. Si tratta di misure già attive in Puglia da alcuni anni che vengono ora potenziate, modificate, semplificate e adattate per affrontare al meglio gli effetti negativi determinati dall’emergenza Covid-19. Misure a cui ho fatto più volte riferimento nelle ultime settimane e che ho fortemente sostenuto nei confronti avuti in queste settimane in consiglio, in maggioranza e con le strutture regionali.

📌 Per linee generali, le misure previste sono le seguenti, con l’avvertenza che piccole modifiche ulteriori sono possibili e che si dovrà tener conto di quanto verrà riportato negli avvisi:
 “Microprestito”: consiste in prestiti fino a 30.000 euro per microimprese, professionisti, partite IVA e lavoratori autonomi, con la previsione di una quota del 20% di finanziamento a fondo perduto, un periodo di preammortamento e tassi di interesse pari a zero (dotazione finanziaria complessiva pari a 256 milioni di euro),
 “Titolo II – Emergenza Covid-19” (con due linee: turismo e tutti gli altri settori): iniziativa finalizzata a sostenere le spese e gli investimenti delle PMI di qualunque settore merceologico, mettendo a disposizione liquidità per sostenere il circolante, con una quota a fondo perduto fino a un massimo del 20%, elevabile sino al 30% qualora si mantengano gli stessi livelli occupazionali presenti al 31.12.2019, e un periodo di preammortamento (dotazione finanziaria complessiva pari a 200 milioni di euro).
 Fondi di garanzia attraverso Confidi e Mediocredito Centrale (rispettivamente, 10 e 40 milioni di euro)
 Interventi specifici destinati al settore del Turismo e della Cultura (45 milioni di euro)
 Misure rivolte alle nuove fragilità sociali (85 milioni di euro)
 Spese sanitarie impreviste dovute all’emergenza Covid-19 (29 milioni di euro).

📌 Si tratta di uno sforzo straordinario e senza precedenti per consentire ad attività economiche, imprese, professionisti, lavoratori autonomi, partite IVA e cittadini di fronteggiare questa situazione di emergenza, grazie alla poderosa immissione di liquidità nel sistema, indispensabile per evitare gravi ripercussioni anche sotto il profilo occupazionale.
Ringrazio il Governo regionale e, in particolare, il Presidente Michele Emiliano, gli assessori Cosimo Borraccino, Raffaele Piemontese e Loredana Capone, con le rispettive strutture tecniche e amministrative (Dipartimenti regionali “Sviluppo Economico e Innovazione”, “Risorse Finanziarie e Strumentali”, “Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio”; Autorità di Gestione Por Puglia 2014-2020; Puglia Sviluppo), per il grande lavoro svolto fino ad ora, che consentirà di procedere alla pubblicazione degli Avvisi.
Vi terrò aggiornati.

Hanno tutti ragione.

Quanto è bello sentire parlare tutti, leggere scrivere tutti. Leggerezza, disinvoltura, sicurezza, scienza e onniscienza, certezze e soluzioni per tutto, facili facili, che, a metterle una accanto all’altra, chiunque capirebbe il nonsenso. Mi fanno incazzare tante cazzate che sento e leggo. Ma è bello davvero, direi che mi emoziona. Quando è andato tutto bene o più o meno bene e speriamo che sia davvero, definitivamente, così, quando il pericolo sembra scampato, non c’è possibilità di mettere alla prova quanto si afferma. Ed è un liberi tutti, su tutti i temi, dovunque, a tutti i livelli. Hanno tutti ragione. Un vociare diffuso, confuso, contraddittorio. Molesto e dolce, ad un tempo. Ma non esageriamo, non prendiamoci troppo sul serio. Pensiamo ad andare avanti, ci sono tanti problemi e c’è tanto lavoro da fare.
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《Il problema è che ora vediamo il ‘paradosso della prevenzione’: dove l’ondata non è arrivata, proprio grazie alle misure adottate, si tende a mettere in dubbio l’utilità delle misure stesse.》
👉 Dal seguente link, un pezzo sul “paradosso della prevenzione”:
https://www.valigiablu.it/…/il-paradosso-della-prevenzione…/