Via libera definitivo, oggi, da parte della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore Borraccino, al “Distretto Interregionale Agroecologico delle Murge e del Bradano”, già approvato in via preliminare nell’aprile scorso
👉 Ne avevo scritto qui:
https://www.enzocolonna.com/…/primo-via-libera-della-regio…/].
A seguito della presentazione da parte del comitato promotore di un articolato Programma di Sviluppo contenente il dettaglio degli interventi che si andranno a realizzare, con l’indicazione dei tempi, dei costi e delle fonti di finanziamento, oltre che dei rapporti con il sistema della ricerca pubblica e privata, la Giunta regionale ha potuto procedere con il riconoscimento definitivo di questo Distretto, evidenziando, tra l’altro, il parere molto positivo espresso dal Nucleo di Valutazione che ha esaminato con grande attenzione, in fase istruttoria, il Programma proposto, trovandolo particolarmente interessante e sfidante sia negli obiettivi che nella metodologia partecipativa espressa.
📌 Come ho già avuto modo di evidenziare, il “Distretto Agroecologico delle Murge e del Bradano” nasce dall’aggregazione di numerose piccole realtà produttive, della ristorazione e associative, ubicate a cavallo tra la Murgia e la fossa bradanica (nord della Basilicata), in un’area di circa 250 mila ettari, ispirate alla metodologia della agricoltura biologica, dei prodotti di qualità e di “filiera corta”, consumati cioè non distanti dal luogo di produzione.
Diversi gli obiettivi di questo interessante progetto, il cui sviluppo ho seguito e sostenuto:
☑️ diffondere presso gli attori della comunità locale un modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, etico ed economico, ispirato ai principi dell’agro-ecologia;
☑️ rafforzare la competitività del tessuto imprenditoriale locale attraverso la condivisione di conoscenze, buone pratiche e innovazioni;
☑️ implementare il modello dell’economia circolare attraverso politiche in grado di potenziare progetti e attività volte al riutilizzo dei rifiuti e alla riconversione delle attività industriali coerentemente con un’azione di protezione e riqualificazione del territorio;
☑️ promuovere e sostenere l’economia civile e l’agricoltura sociale, le cooperative sociali e le piccole aziende agricole.
📌 I distretti, ricordo, sono stati introdotti a livello nazionale con la finanziaria per il 2018 (art. 1, comma 499, della legge n. 205/2017) come evoluzione dei distretti produttivi legati all’agroalimentare e perseguono l’obiettivo di promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, favorire l’integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale, garantire la sicurezza alimentare, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.
In sostanza sono ambiti territoriali che vedono aggregati aziende agricole, imprese di trasformazione, distribuzione e vendita, enti locali, associazioni di promozione ambientale, sociale e di consumatori, per sviluppare iniziative finalizzate a promuovere e diffondere produzioni di qualità, tradizionali e tipiche, oppure metodi di coltivazione, allevamento e trasformazione che rispettino criteri di sostenibilità ambientale e sociale.
Si tratta dunque di uno strumento per fare rete tra realtà produttive, organizzazioni ed enti, a diversi livelli, allo scopo di meglio conoscere, diffondere e valorizzare le produzioni del settore agroalimentare che in particolare la Puglia può vantare.
📌 Sono quattro, tra i sette che hanno già ottenuto il riconoscimento preliminare, i Distretti del Cibo pugliesi che interessano, più specificatamente, il territorio murgiano, il cui iter ho seguito sin dall’inizio:
✅ Due, di iniziativa pubblica, sono stati promossi rispettivamente dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia (in rete con numerose aziende agricole e comuni ricadenti nell’area protetta) e dalla Città Metropolitana di Bari (anche questo in rete con realtà produttive e comuni dell’area metropolitana). Quest’ultimo ha già ricevuto il riconoscimento definitivo da parte della Giunta regionale nelle scorse settimane.
✅ Gli altri due sono frutto di iniziative private, molto interessanti perché nate e mosse dal basso: quello “Agroecologico delle Murge e del Bradano”, approvato in via definitiva oggi, e quello incentrato sulla filiera del grano duro promosso dall’Associazione Meridionale Cerealisti e che vede aggregate quasi un centinaio di imprese tra aziende agricole, della trasformazione, del trasporto, del commercio e della vendita, laboratori di analisi, oltre ad associazioni di categoria e sigle sindacali, e può contare sull’adesione di importanti gruppi industriali di diverse regioni del mezzogiorno.
📌 Sono particolarmente felice per il lavoro che si sta compiendo su questi importanti strumenti. Ora, per quanto riguarda i Distretti che hanno già ottenuto il riconoscimento definitivo, potranno già essere rapidamente avviate le attività previste nei rispettivi Programmi in modo che possono costituire una leva importante per lo sviluppo del settore dell’agroalimentare, configurandosi come strumenti in cui si integrano compiti e funzioni differenti e organismi in cui si incontrano il livello istituzionale, e quelli della produzione, della distribuzione e della ricerca. Per gli altri si è in attesa che si completi il percorso per il riconoscimento definitivo.
📌 Per il “Distretto Agroecologico delle Murge e del Bradano”, che da oggi può operare per dar corso al suo Piano di Sviluppo, c’è un ulteriore motivo di soddisfazione che pone, peraltro, un’altra sfida, su cui gli uffici regionali sono già impegnati: trasferire le buone pratiche di economia collaborativa e democrazia partecipata che animano tale distretto anche all’interno di una intesa istituzionale con la Regione Basilicata (essendo coinvolti molti soggetti e ampi territori di questa regione). È, infatti, il primo Distretto Interregionale riconosciuto dalla Regione Puglia e nasce con l’ambizione di restituire identità e dignità comuni a territori che, se pur separati da confini amministrativi, hanno radici, storia e vocazioni comuni che possono convergere verso una comune prospettiva di crescita economica, sociale e ambientalmente sostenibile. Il mio è un forte auspicio, prim’ancora che una sfida su cui bisognerà lavorare.
📌 Ringrazio, per il grande lavoro svolto, il Presidente Michele Emiliano, l’Assessore allo Sviluppo economico Cosimo Borraccino, e lo Staff del relativo Dipartimento, diretto dal prof. Domenico Laforgia, in particolare la dott.ssa Claudia Germano che ha curato, con grande professionalità e tempestività, l’istruttoria del provvedimento approvato oggi in Giunta. Ringrazio, altresì, quanti hanno promosso la nascita di questo Distretto, con passione, pazienza, con un ampio coinvolgimento.
ENZO COLONNA