IL 25 GIUGNO BRUXELLES HA RIBADITO: ACCORDI DI PROGRAMMA VIOLANO LE NORME CEE

 









Procedura n. 2002/5403 (Interventi di edilizia industriale ad Altamura – Bari)



Le autorità  locali hanno dichiarato che gli interventi di cui al progetto del Consorzio di Sviluppo Murgiano sono stati sottoposti a verifica di assoggettabilità  a VIA (valutazione di impatto ambientale, ndr) e valutazione di incidenza, mentre gli interventi di cui al progetto del Consorzio San Marco non sono stati sottoposti né a verifica di assoggettabilità  a VIA né a valutazione di incidenza perché aventi dimensioni inferiori alle soglie stabilite dalle normative interne di recepimento delle direttive 85/337/CEE, modificata, e 92/43/CEE.


I servizi della Commissione, facendo riferimento alla nota procedura di infrazione 1999/2180 (relativamente alla quale il 20 marzo 2003 la Corte di Giustizia ha emanato pronuncia favorevole alla Commissione, ora, però, in via di archiviazione), hanno rilevato come l’esclusione della valutazione di incidenza in riferimento agli interventi del Consorzio San Marco costituisca una violazione della direttiva 92/43/CEE, la quale non ammette soglie di esclusione e prescrive che qualsiasi piano o progetto suscettibile di avere impatti significativi su un Sito di Importanza Comunitaria debba essere sottoposto a valutazione di incidenza.


A questo proposito, il Ministero dell’Ambiente ha anche ricordato di aver emanato una circolare destinata alle Regioni per correggere nella pratica quanto erroneamente stabilito dalla norma di recepimento della direttiva 92/43/CEE (DPR n. 357 del 1997). Non sono state date informazioni relativamente agli altri interventi indicati nella richiesta di informazioni.


CONCLUSIONI: su richiesta dei servizi della Commissione, le autorità  locali si sono impegnate a fornire una più dettagliata risposta scritta entro il 30 luglio 2003, comprensiva dell’invio di una copia della verifica e della valutazione di incidenza sugli interventi del Consorzio di Sviluppo Murgiano. Inoltre, i servizi della Commissione chiedono, nuovamente, informazioni relative agli altri interventi non riconducibili ai due consorzi citati, i quali ammonterebbero a circa 55 unità .


 


 

Smaltimento di fanghi su via Ruvo.

Al Sindaco del Comune di Altamura
All’Ass. Urbanistica e Territorio
Al Dirigente Medico Ufficio Igiene e Prevenzione
A.U.S.L. BA/3
Al Dirigente la Ripartizione Tecnica Comunale
Al Comandante la Polizia Municipale

LORO SEDI

Altamura 11.07.03

Con la presente i Sottoscrittori denunciano alle Autorità  in indirizzo che nelle proprietà  adiacenti le masserie Specchia Riccardi e Lama Del Monte, lungo la S.P. 230 Gravina ”“Ruvo (dopo la Masseria La Madonna), ricadente nell’agro del Comune di Altamura , è in atto da alcuni mesi un’operazione di smaltimento di fanghi direttamente sul suolo.
I Sottoscrittori chiedono con urgenza che da parte delle suddette Autorità  si proceda all’accertamento di quanto qui denunciato in considerazione del fatto che l’intero territorio in questione risulta ricompreso nelle aree interdette allo smaltimento rispettivamente dei reflui e dei fanghi previsto dal Piano Regionale di Risanamento delle Acque approvato con Delibera di Consiglio Regionale N.455 del 10/05/83.
I Sottoscrittori avvertono che, non ottemperandovi, si procederà  nelle forme previste dalla vigente legislazione in materia, ivi compresa la denuncia all’Autorità  Giudiziaria.

Coldiretti Sezione di Altamura
Confederazione Italiana Agricoltori
Centro Studi Torre di Nebbia
LegaAmbiente Altamura
WWF Sez. Altamura
Coordinamento cittadino per lo sviluppo e la qualità  della vita

PARCHI URBANI E MURI DI GOMMA

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MURO DI GOMMA


Qualcuno ha osservato, con arguzia e dimestichezza con le regole della comunicazione, che la nostra segnalazione (v. nel- Forum di questo sito) dell’informazione relativa al sequestro dell’area adiacente al Boschetto di via Treviso, su cui è in corso la realizzazione di una struttura commerciale, risultava contenuta, alquanto laconica, forse sfuggente ed evasiva.



Ebbene, è proprio così.



Intanto, volevamo essere sicuri di quello che andavamo a segnalare (documentandoci, come è buona abitudine di questo sito). Abbiamo dunque verificato ”“ ma solo dopo la pubblicazione degli articoli sulla stampa quotidiana (La Repubblica – Bari del 2 luglio 2003, pag. 6; Gazzetta del Mezzogiorno del 2 luglio 2003, pagina dedicata alla Cronaca di Altamura; Notizie-Online del 1° luglio 2003) ”“ che si era in presenza di un provvedimento di sequestro probatorio (art. 253 del codice di procedura penale: «L’autorità  giudiziaria dispone con decreto motivato il sequestro del corpo del reato e delle cose pertinenti al reato necessarie per l’accertamento dei fatti»), finalizzato alla verifica delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie realizzate ed in corso di realizzazione, nonché funzionale ”“ ove i reati (per ora solo ipotizzati) dovessero essere accertati con sentenza (si è in questo momento nella fase inquirente) ”“ alla confisca definitiva degli immobili e dell’area come prevede l’art. 19 della legge n. 47 del 1985, ora articolo 44 del Testo Unico in materia di edilizia entrato in vigore dal 1° luglio 2003 («La sentenza definitiva del giudice penale che accerta che vi è stata lottizzazione abusiva, dispone la confisca dei terreni abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite. Per effetto della confisca i terreni sono acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio del comune nel cui territorio è avvenuta la lottizzazione abusiva»).


Ma c’è un’altra spiegazione.


Non sappiamo quanto intenzionale sia stata la scelta del tono, ma è certo che non poteva non riflettere le nostre sensazioni: disagio, delusione e sconfitta. Sì, delusione e sconfitta.


I proprietari vicini che (prima di ricorrere all’Autorità  Giudiziaria penale) si sono rivolti per mesi alle autorità  comunali (politici e burocrati) chiedendo spiegazioni e verifiche, chi (decine di cittadini) aveva manifestato il proprio sconcerto dinanzi a quel tipo di edificazione nel Parco Urbano, chi, pubblicamente, aveva espresso dubbi e perplessità  (v. QUESTO SITO;-  il Coordinamento per la Qualità  della Vita ”“ POCO DI BUONO), chi aveva raccolto queste perplessità  traducendole in un’interpellanza formulata verbalmente in occasione del Consiglio comunale del 16 aprile 2003 (v. ARTICOLO DELLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 18 APRILE 2003), erano tutte persone convinte, con fiducia, che la soluzione dei problemi di natura pubblica e la gestione degli interessi collettivi percorressero le vie della Politica e dell’Amministrazione Pubblica.


Queste, però, si sono rivelate vicoli ciechi, occlusi da indifferenza, insensibilità  o ignavia [non è il primo episodio, si citano a mo’ di esempio:
Sulla mobilità ”¦ fermatevi!!;
Una stazione di servizio”¦ al servizio di chi?!;
Gli esiti della gara d’appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti;
Riorganizzare il servizio di raccolta dei rifiuti;
Annullate gli atti della Commissione edilizia del 17 febbraio;
La fine della Commissione edilizia: eutanasia o accanimento terapeutico?].


A nulla, in questi tre mesi, sono valse quelle ripetute sollecitazioni. Qualcuno ”“ stanco ”“ ha ritenuto poi necessario chiedere l’intervento del giudice penale. Quest’ultimo ha ascoltato ed ha risposto adottando un provvedimento che si è reso necessario per chiarire (in un senso o nell’altro) tutta la vicenda.


Finalmente chiarezza, si dirà !!


Certamente. Ma troppo forte resta comunque la delusione per l’inettitudine e l’incapacità  manifestate dalla Politica locale o, meglio, da un certo modo di fare politica e di essere amministrazione. Riteniamo che questo episodio fornisca ulteriori spunti a conferma di tutti i peggiori e populistici pregiudizi e stereotipi sulla politica (quelli tanto accuratamente coltivati dal signor Berlusconi), l’ennesima occasione per far ripetere “sono tutti uguali”? e “nulla cambia”?, l’ennesimo elemento di un quadro di diffusa rassegnazione, di paralizzante incertezza (sul punto v. le considerazioni conclusive svolte, per un altro contesto, in NON VOGLIAMO ESSERE PARALIZZATI DALL’INCERTEZZA) e di sfiducia verso la Politica e l’Amministrazione Pubblica.


A questa prospettiva di dichiarata, a volte ostentata, da qualcuno incoraggiata, impotenza, inedia dell’Agire Politico e Pubblico, noi ”“ per quanto ci sarà  possibile ”“ non ci vogliamo rassegnare.


Ribadiamo dunque (ed ancora una volta) che sosterremo qualsivoglia iniziativa che punti a rompere il muro dell’indifferenza e dell’inettitudine, qualsivoglia iniziativa che si proponga di chiamare a raccolta-  i “non-uguali”?, i “non-omogenei”?, i “non-adattati”?, i “non-adagiati”?, di riunire nelle forme della mobilitazione civile o dell’organizzazione politica chi crede che “si possa cambiare”?, non tutto e subito, ma almeno qualcosa ed anche lentamente, con la fatica e la pazienza dei gesti quotidiani, i veri “riformisti”? insomma.


Ci vorrà  tempo, ma verrà  il tempo.


Ci diamo, intanto, due obiettivi, di breve periodo: l’istituzione del Difensore Civico (figura che è, pleonasticamente, sulla carta dello statuto comunale da un decennio) e la regolamentazione del Referendum Cittadino (anche questo previsto solo sulla carta da un decennio). Due strumenti a disposizione di cittadini ed organizzazioni di Tutela ed Azione Pubblica.



Per Altamura2001 ”“ La Città  di Tutti
enzo colonna
enzo@altamura2001.com


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LA SOLIDARIETA’ DEL CONSIGLIO ALL’ONOREVOLE PIGLIONICA

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Il Consiglio Comunale di Altamura, riunito nella seduta del 9 luglio 2003,


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APPRESA


la notizia dell’inquietante messaggio minatorio indirizzato all’Onorevole Donato Piglionica nei giorni scorsi, colpevole unicamente ”“ nelle sue funzioni istituzionali di componente della Commissione Ambiente della Camera e della Commissione Bicamerale sul ciclo dei rifiuti ”“ di aver difeso il suo territorio, operando affinché venga evitato che alla Murgia sia inferto l’ennesimo sfregio al suo ambiente ed alla sua vocazione storica, culturale ed economica ed avversando l’ipotesi, da qualcuno ventilata, di ubicare nell’Alta Murgia il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi,


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ESPRIME


piena solidarietà  all’Onorevole Piglionica per l’atto vile subito, confermandogli fiducia e sostegno per le iniziative in corso e che vorrà  intraprendere in difesa delle popolazioni e del territorio della Murgia.

RIFIUTI NUCLEARI: DECISIONE ENTRO FINE MESE

Circa due anni fa’ ci siamo occupati dell’argomento. Ed abbiamo lanciato l’allarme (MAXIDEPOSITO DI SCORIE NUCLEARI: L’ALTA MURGIA TRA I SITI SELEZIONATI).

Sono seguite opportune e tempestive iniziative: la presa di posizione del consiglio comunale di Altamura (DEPOSITO NAZIONALE DEI MATERIALI RADIOATTIVI SULLA MURGIA?) e l’efficace interrogazione dell’onorevole Donato Piglionica (CLICCA QUI PER LEGGERE IL TESTO e la notizia diffusa da Notizie-Online il 2 aprile 2002).

Ci siamo rallegrati, un anno fa’, quando il Governo, rispondendo all’interrogazione dell’onorevole Piglionica, ribadì che «l’insediamento di un deposito di materiale radioattivo all’interno di un Parco Nazionale (quello dell’Alta Murgia, ndr), seppure in fase di istituzione, è in netto contrasto con la legislazione nazionale sulle aree protette» (v. LA MURGIA NON SARA’ RADIOATTIVA; LA MURGIA NON SARA’ RADIOATTIVA SOLO GRAZIE AL PARCO).

Ora, il tema è tornato prepotentemente di attualità . Dopo le proteste della Sardegna, la nostra Regione (la nostra Murgia in particolare) sembra essere nuovamente candidata ad ospitare le scorie nucleari.

Nel bollettino online E-GAZETTE del 7 luglio 2003, leggiamo: «Ipotesi Puglia – La Puglia di nuovo candidata a ospitare le scorie nucleari dismesse dalle vecchie centrali. Tra le aree papabili la murgia barese e quella tarantina. Questo orientamento del governo sarebbe emerso, secondo i consiglieri regionali Michele Losappio e Arcangelo Sannicandro di Rifondazione Comunista, nel corso dell’audizione del generale Jean, commissario delegato incaricato di studiare i siti idonei per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, in sede di Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. “Chiediamo che le Istituzioni pugliesi ribadiscano la propria indisponibilità  alla trasformazione di un solo ettaro del territorio in pattumiera nucleare”.» (leggi l’intera notizia in LA MODA NUCLEARE – SARDEGNA, BERLUSCONI SMENTISCE; IPOTESI PUGLIA).

Per Altamura2001 – La Città  di Tutti
enzo colonna
enzo@altamura2001.com

Per saperne di più, vi consigliamo la lettura dei seguenti documenti:

COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL CICLO DEI RIFIUTI
Seduta di mercoledì 26 febbraio 2003
Audizione del presidente della SOGIN, Carlo Jean (con l’intervento e le domande dell’onorevole Piglionica).
RESOCONTO STENOGRAFICO

COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL CICLO DEI RIFIUTI
Seduta di mercoledì 24 giugno 2003
Audizione del presidente della SOGIN, Carlo Jean.
(il resoconto non è disponibile in quanto Carlo Jean ha avanzato la richiesta – accolta dalla Commissione – che l’audizione potesse svolgersi in seduta segreta).

E dei seguenti articoli:

SCORIE IMPAZZITE – ARTICOLI DI FAMIGLIA CRISTIANA, N. 27 DEL 6 LUGLIO 2003

SCORIE NUCLEARI, SI AVVICINA L’ORA X – ARTICOLO DEL QUOTIDIANO L’UNIONE SARDA DEL 18 GIUGNO 2003

SARDEGNA, PATTUMIERA RADIOATTIVA – INCHIESTA DEL QUOTIDIANO L’UNIONE SARDA DEL 18 MAGGIO 2003

SOGIN & GENERALE CARLO JEAN – DAL SITO INDYMEDIA ITALIA

SCORIE NUCLEARI, IL DOSSIER SEGRETO DELLA SOGIN

LA CENTRALE ATOMICA FANTASMA

SCORIE DI ORDINARIA FOLLIA – RUBRICA DELLE LETTERE DEL SITO DEI “COMUNISTI ITALIANI”

L’ 8 novembre 2003 la Marcia per la Pace e per il Parco

La prima riguarda la data per la Marcia: L’ 8 novembre 2003
il percorso individuato è lo stesso delle due manifestazioni tenute rispettivamente nel 1985 e nel 1987: Gravina -Altamura. La partenza è prevista per sabato 8 novembre, ore 12,00, da Gravina con arrivo ad Altamura presumibilmente intorno alle 16,00-17,00, dove sarà  allestito un palco per consentire alcuni interventi e diverse animazioni artistiche (musica, teatro…).

La seconda riguarda le modalità  e i tempi di organizzazione in vista della manifestazione. Si è deciso infatti di organizzare una serie di incontri da tenere in tutti i comuni dell’Alta Murgia, a Bari e in alcuni comuni del Nord-barese (Molfetta, Trani..) cui dovranno partecipare possibilmente personaggi “noti” in ambito nazionale oltre al gruppo di relatori locali appartenenti al Comitato Promotore della Marcia. Alcuni appuntamenti,
che dovranno tenersi a partire dalla seconda metà  di settembre a fine ottobre, potranno svolgersi anche nelle stesse giornate.
Per sabato 6 settembre 2003 è previsto l’incontro tra tutti gli aderenti al Comitato Promotore, alle ore 16,00 presso la Masseria Martucci nell’agro di Altamura, per approvare la bozza del manifesto e dell’Appello che saranno perciò prontamente stampati e diffusi su tutto il territorio (Segnaliamo al riguardo che appena saranno pronte le bozze, entro una settimana circa, le invieremo tramite E-mail a tutti voi).

La mattina del Mercoledì 10 oppure del giovedì 11 settembre si terrà  una conferenza stampa a Bari presso la casa della pace dei Padri comboniani cui parteciperanno per conto del Comitato Promotore diversi esponenti “noti” a livello nazionale.

(N. B. l’incontro previsto per il 12 luglio in cui si doveva rappresentare la piece teatrale di Michele Sinisi NON si terrà  in quanto l’autore è già  impegnato: probabilmente lo spettaccolo si svolgerà  nella Masseria Martucci il 24 agosto. Comunque appena saremo certi della data non mancheremo di avvisarvi prontemente)

Naturalmente occorrerà  organizzare un servizio stampa, una segreteria (Torre di Nebbia lo sta facendo in questa fase), un servizio di raccolta di fondi per la stampa dei manifesti, contattare gruppi, associazioni, Enti a partire dai comuni dell’Alta Murgia, artisti in grado di animare il percorso (tutti hanno ribadito la necessità  di fare un corteo vivace e molto colorato), personalità  del mondo della politica, della cultura e dell’informazione che possono non solo essere presenti il giorno della marcia ma anche contribuire a svolgere il lavoro di sensibilizzazione e di convolgimento preventivo delle comunità  e di quanti potranno partecipare. Insomma l’ambizione è quella di dare alla Marcia un significato forte e almeno “mediterraneo” e non solo “locale”, sui temi della pace e della tutella degli ecostistemi di un’area destinata ad diventare presto (speriamo!) un Parco Nazionale).

Penso di aver detto l’essenziale. Il forum è aperto. Contattiamoci e, soprattutto, con i respiri delle “vacanze” cominciamo già  a lavorare al fine di conseguire l’obiettivo che tutti ci proponiamo.
Buon lavoro.

La politica altamurana ed il perduto senso del ridicolo

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Articolo tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 28 giugno 2003.



Un fuori programma tra le polemiche. Sono intervenuti i Cc
VIA LA TV, SEDUTA SOSPESA
Telecamera in aula: interrotto il consiglio comunale
Il presidente caccia l’operatore. E manda tutti a casa



Altamura. –  Il consiglio comunale di Altamura non è telegenico. Fa ridere? Eppure è molto seria la cosa. Perché la seduta di venerdì sera dell’organo eletto dal popolo è stata rinviata non per motivi politici bensì per la presenza in aula di una telecamera. E non è la prima volta. Tutto questo mentre all’interno della maggioranza si consuma l’ennesimo strappo.
E così un altro consiglio è andato a vuoto. Il presidente Luigi Lorusso ha mandato tutti a casa perché la presenza nel pubblico di un operatore privato che stava riprendendo le immagini della seduta per conto di alcuni consiglieri comunali di minoranza ha acceso un feroce dibattito (sono intervenuti pure i carabinieri). Il presidente ha inteso applicare il regolamento per l’accesso all’aula.
Già  in un’altra occasione la tv locale era stata cacciata ed altri «incidenti» sono capitati a speaker radiofonici e giornalisti della stampa scritta. E non è stato l’unico episodio. Le «sparate» fortemente offensive del consigliere di An Giuseppe Giove sull’informazione sono state molto criticate sia da una parte che dall’altra.
L’episodio dell’operatore privato, circondato dai vigili come se fosse un delinquente, ha scatenato diverse reazioni. «Episodio ridicolo» per Enzo Colonna (Ds) che ricorda che le direttive del Garante consentono le riprese in aula. «Un attacco antidemocratico ai mezzi di informazione» per Michele Colonna (Udc). Per altri l’operato del presidente Lorusso è stato corretto perché è previsto da un regolamento che, per Pietro Genco, «se non va bene, si può sempre cambiare».
Sotto il coperchio del rinvio, intanto, bolle un altro strappo nella maggioranza. Udeur, Socialisti autonomisti e Rinnovamento Puglia contestano la decisione del sindaco Rachele Popolizio che ha assegnato la delega all’urbanistica a Vincenzo Disabato, Ds. E, all’indomani del consiglio, al sindaco fischiano le orecchie. Il socialista Franco Petronella: «I Ds chiedono continuamente ed ottengono, sotto forti condizionamenti, deleghe assessorili e posti di potere». Michele Clemente (Udeur): «Siamo al punto di non ritorno. Se il sindaco non si svincola dai continui condizionamenti di partiti egemoni (Ds) l’immobilismo porterà  la maggioranza alla debacle». Pietro Genco (Rinnovamento): «Il sindaco deve tenere conto degli equilibri». Scintille che si sarebbero viste anche in aula. Perché all’ordine del giorno c’erano diversi provvedimenti urbanistici (tra cui una permuta di suoli in via Reno, la sistemazione di un suolo in via Bengasi, un fabbricato in via Sella e quattro ampliamenti di fabbricati e opifici in zona agricola) che dividono e divideranno non solo il centrosinistra ma anche il centrodestra.


Onofrio Bruno



 




Il testo della nota depositata in Comune il 27 giugno 2003 dal consigliere comunale Enzo Colonna.


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Alla cortese attenzione
del Presidente del Consiglio comunale
del Sindaco
dei Colleghi Consiglieri
del Segretario Comunale
del Dirigente I Settore


– Palazzo di Città  –
 ALTAMURA



Oggetto: Lavori consiliari ed attività  giornalistica. Alcune opportune precisazioni



Al fine di evitare il ripetersi di esilaranti episodi come quello che si è consumato in occasione della seduta di ieri del Consiglio comunale, come pure al fine di scongiurare l’adozione di altrettanto esilaranti (e già  annunciate) soluzioni regolamentari  (del tipo: diniego di riprese audio e video se le stesse non assicurino la ripresa integrale dei lavori o se le stesse contemplino commenti ed opinioni espresse dal giornalista) che disciplinino la presenza di operatori dei mezzi di informazione nella sala consiliare e la diffusione scritta, radiofonica o televisiva dei lavori del Consiglio comunale, trasmetto una copia della newsletter n. 119, 11-17 marzo 2002, diffusa dal Garante per la protezione dei dati personali, nella quale è riportata la risposta fornita dalla medesima Autorità  ad un quesito sottoposto da un Comune in merito all’ammissibilità  delle riprese televisive dei lavori consiliari (il discorso ovviamente vale anche per qualunque altra forma di ripresa).
Con l’auspicio che il documento trasmesso risulti utile per le determinazioni che si intenderanno adottare, porgo i miei più cordiali saluti.
Altamura, 27 giugno 2003


Dr. Enzo Colonna
Consigliere comunale



ALLEGATO: le direttive del Garante (newsletter n. 119 del 2002)



<<SI’ AI CONSIGLI  COMUNALI IN TV
Sì alle riprese e alla diffusione televisiva delle riunioni del consiglio comunale, anche al di fuori dell’ambito locale e con le opinioni e i  commenti del giornalista, purché i presenti siano stati debitamente informati dell’esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini. Va comunque osservata una particolare cautela per prevenire l’indebita divulgazione di dati sensibili e si deve in ogni caso evitare di diffondere informazioni sulle condizioni di salute. Lo ha ricordato il Garante rispondendo al quesito di un Comune sulla possibilità  di pubblicizzare le sedute del consiglio attraverso una televisione locale.
Nel parere l’Autorità  ha ripercorso alcuni aspetti del complesso quadro normativo che disciplina la tutela della  privacy da parte delle pubbliche amministrazioni. I soggetti pubblici possono trattare e diffondere dati personali senza dover acquisire il consenso degli interessati, purché esista  una legge o un regolamento che glielo consenta. La legge sulla privacy  li autorizza, inoltre, a trattare alcuni dati sensibili (ad esempio le opinioni espresse dai consiglieri durante le sedute) nei limiti  in cui ciò risulti necessario ad assicurare la pubblicità  dell’attività  istituzionale, fermo restando il divieto di divulgare informazioni sullo stato di salute.  Pubblicità  di atti e sedute consiliari che è espressamente  garantita dal testo unico  delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (d.lg. n.267/2000), il quale demanda al regolamento comunale l’introduzione di eventuali limiti.  Proprio questa fonte normativa, a parere del Garante, può costituire la sede idonea a disciplinare modalità  e limiti  di pubblicità  delle sedute, comprese le eventuali riprese televisive.
E’ nel regolamento, dunque,  che potrebbe essere sancito l’obbligo di informare i partecipanti alla seduta dell’esistenza delle telecamere, della successiva diffusione delle immagini e degli altri elementi previsti dalla legge sulla privacy. Nella stessa sede poi, si potrebbero specificare anche le ipotesi in  cui  eventualmente limitare le riprese per assicurare la riservatezza dei soggetti presenti o oggetto del dibattito.  Ad esempio, nel caso di una seduta che delibera l’attribuzione di benefici a particolari categorie di soggetti e nel corso della quale potrebbero emergere dati sensibili, (salute, razza etc.).
La diffusione delle immagini da parte della televisione locale può essere effettuata, ha chiarito l’Autorità , senza il consenso degli interessati (art. 25 l 675/96 e codice deontologico sull’attività  dei giornalisti), mentre non è conforme alla normativa, limitare il diritto di cronaca al solo ambito locale, a meno che il Comune non lo abbia previsto nel regolamento. Né si può impedire al giornalista di esprimere opinioni o commenti durante le riprese.
Il Garante ha ricordato infine, che la legge sulla privacy riconosce al Consiglio comunale nel suo complesso e ai singoli componenti, la facoltà  di esercitare alcuni diritti a tutela dei dati raccolti, in questo caso le immagini, come quello di poter   visionare, anche prima della messa in onda, le riprese effettuate
.>>


 

SMOG AD ALTAMURA: ANCORA DATI ALLARMANTI

I secondi rilevamenti effettuati da Legambiente riguardanti le percentuali di benzene confermano che la situazione ad Altamura necessita di grande attenzione. Tutti i valori riscontrati con l’utilizzo di radielli posizionati in diversi punti della città  per una settimana (dal 2 al 9 maggio 2003) superano, infatti, abbondantemente il limite consentito, che è di 10 microgrammi al metro cubo (D. M. 25/11/94). Le situazioni peggiori si registrano a Porta Bari e in Via dei Mille, con 23 mg/m3 e 20 mg/m3 rispettivamente. Poco migliori i valori relativi a Via XX Settembre e a V.le Regina Margherita. Il rilevamento mobile, effettuato da un Vigile Urbano in servizio per otto ore per le strade della città , ha fatto registrare un valore pari a 18,3 mg/m3.

Legambiente ritiene tali risultati preoccupanti, in quanto, nonostante le percentuali registrate nei primi rilevamenti siano state superiori alle ultime, c’è da tenere in considerazione il cambiamento di stagione, di notevole influenza sui dati rilevati.

Legambiente rinnova l’invito ai cittadini ad utilizzare l’automobile il meno possibile e sollecita l’amministrazione comunale a porre in essere i primi interventi di attuazione del Piano Urbano del Traffico, necessari per ovviare al problema dell’inquinamento atmosferico e favorire una mobilità  sostenibile, potenziando il servizio del trasporto pubblico e risolvendo il problema dei parcheggi.

In questo quadro negativo Legambiente esprime soddisfazione per la delibera di giunta con la quale l’amministrazione ha approvato il progetto che prevede l’installazione di colonnine a scomparsa per ovviare al problema del traffico e dei parcheggi nel centro storico. Si spera che tale iniziativa rappresenti un’inversione di tendenza della politica rivolta alla mobilità  sostenibile.





Per contattare Legambiente “Naumanni”? Altamura

Sede legale: Via Benevento, 13, 70022 Altamura (BA)

Tel: 3357224179 fax: 0803115970

e-mail: legambiente_altamura@yahoo.it

sito: http://it.geocities.com/legambiente_altamura/

Le riunioni si tengono ogni martedì a partire dalle 20,30 presso la sede in Via Andrea Doria, n. 16 (nei pressi del mercato del pesce di Piazza Castello)