RISANAMENTO E SISTEMAZIONE DEL TORRENTE JESCE. CONCLUSI I LAVORI DELLA COMMISSIONE DI GARA. UN GRANDE OBIETTIVO DOPO ANNI DI PAZIENTE LAVORO.

Importante aggiornamento sulla complessa procedura curata dal Consorzio di Bonifica per i lavori di risanamento ambientale e sistemazione idraulica del Torrente Jesce, che si è sviluppata attraverso decine di passaggi amministrativi e pareri e che ho sostenuto e seguito, passo dopo passo, per oltre quattro anni.
Con la seduta di ieri (3 febbraio 2021), si sono conclusi i lavori della Commissione di valutazione delle offerte pervenute nell’ambito della gara di appalto bandita dal Consorzio nel giugno scorso e nel termine previsto (31 agosto 2020).
✅ L’appalto, ricordo ancora una volta, prevedeva l’aggiudicazione secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuando, cioè, la migliore proposta sulla base del punteggio attribuito all’offerta tecnica (max 80 punti) e di quello attribuito all’offerta economica, cioè il ribasso rispetto alla base di gara (max 20 punti). Grande importanza, tra i criteri di valutazione dell’offerta tecnica, rivestiva quello relativo alle proposte migliorative (rispetto al progetto posto a base di gara) per mitigare gli impatti sull’ambiente, per il miglior inserimento possibile dell’opera nel contesto naturalistico e paesaggistico e per ottimizzare il monitoraggio ambientale. A tale riguardo, va tenuto presente che il progetto elaborato dal Consorzio teneva già conto delle puntuali prescrizioni contenute nel provvedimento finale di valutazione di impatto ambientale adottato dalla Regione nel luglio 2018, che prevedeva una serie di cautele e garanzie dirette a preservare e valorizzare quel territorio.
✅ Negli ultimi tre mesi, nel corso di una ventina di sedute, la Commissione di gara prima ha valutato le 26 offerte tecniche (attribuendo il relativo punteggio), ieri, infine, ha proceduto ad aprire le buste contenenti le offerte economiche (verificando la regolarità di tutta la relativa documentazione). Sempre nella seduta di ieri, ha quindi sommato i punteggi attribuiti all’offerta tecnica e a quella economica, formulando la graduatoria finale.
Ha quindi chiuso i lavori proponendo l’aggiudicazione al primo operatore economico in graduatoria (che ha conseguito un punteggio totale di oltre 77 punti, di cui circa 60 per l’offerta tecnica e circa 17 per l’offerta economica (con un ribasso del 26% rispetto alla base di gara).
✅ Un grande passo dunque. Ora il Consorzio, in particolare il responsabile del procedimento, procederà a una serie di verifiche amministrative prescritte dalla normativa sugli appalti pubblici, per arrivare all’aggiudicazione definitiva, che penso e spero possa avvenire entro marzo. A quel punto, ci potrà essere la consegna del cantiere e l’avvio dei lavori che dureranno circa un anno.
✅ Siamo, quindi, in dirittura di arrivo rispetto ad un lungo procedimento tecnico e amministrativo [su cui ho aggiornato nel corso di questi anni] che ha visto numerosi incontri, riunioni, pareri, atti e una positiva interlocuzione con comitati di titolari di aziende e terreni delle zone interessate e associazioni ambientaliste. Questi serrati confronti [ricordo, in particolare, uno svolto nel febbraio 2017 durante un sopralluogo con appassionati del territorio, operatori, residenti, tecnici, comitato regionale via, lungo il tratto del torrente interessato dai lavori] hanno anche portato ad una opportuna revisione del progetto originario limitandone, da un lato, gli impatti su un’area di straordinaria bellezza e di grande interesse storico, ambientale e paesaggistico e, dall’altro, i costi.
✅ Per questo importante intervento, la Regione Puglia ha stanziato, a fine 2016, 8.800.000 euro (a valere sul POR Puglia 2014-2020), un impegno finanziario che, all’esito della rimodulazione del progetto, è stato portato a 7,7 milioni di euro, di cui poco meno di 5 milioni per i lavori (ora ulteriormente ridotti a seguito del ribasso offerto), mentre la residua parte è destinata a far fronte a indennità d’esproprio, oneri di sicurezza, progettazione, imposte, ecc..
✅ Quest’opera si aggiungerà e completerà il potenziamento del depuratore cittadino, i cui lavori si sono conclusi oltre due anni fa e hanno aumentato la capacità di trattamento degli scarichi dai precedenti 70.957 abitanti equivalenti agli attuali 95.414 (con un impegno finanziario della Regione di circa 3,5 milioni di euro). Interventi attesi da anni e destinati a superare le gravi criticità ambientali e sanitarie determinate dagli scarichi del depuratore, prima sottodimensionato, nel canale Jesce che sinora hanno inciso negativamente sia nel tratto pugliese, sia in quello lucano
🤝 Dunque, è finalmente a portata di mano il raggiungimento di un obiettivo strategico per la salvaguardia del nostro territorio, che ho perseguito nel corso degli ultimi anni con tutte le mie energie. Un’importante opera pubblica attesa da molti anni. Un impegno preso con il territorio e mantenuto. Ringrazio il Presidente della Regione Michele Emiliano e l’allora Assessore Gianni Giannini per aver inserito l’opera nella programmazione regionale. Ringrazio, per il grande e complesso lavoro, i commissari, i direttori e il personale della struttura tecnica e amministrativa del Consorzio di Bonifica “Terre d’Apulia”, in particolare, il direttore dell’area programmazione ing. Marta Barile, anche responsabile del procedimento. Con tutti loro, in questi anni, ho avuto costanti colloqui, di sollecitazione e di supporto, facendomi interprete delle esigenze del territorio.
“la durata è la forma delle cose”
ENZO COLONNA
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📌 DI SEGUITO LE TAPPE PIÙ SIGNIFICATIVE DI QUESTA COMPLESSA PROCEDURA, ATTRAVERSO ALCUNI DEI MIEI INTERVENTI SUL TEMA:
➡ 28 settembre 2016 / La Regione finanzia l’opera con 8,8 milioni di euro.
➡ 17 febbraio 2017 / Sopralluogo con il Comitato regionale VIA (valutazione di impatto ambientale) e incontro con operatore e residenti della zona.
➡ Novembre 2018 – Febbraio 2019 / Dopo numerosi pareri acquisiti, modifiche progettuali e il provvedimento conclusivo di valutazione di impatto ambientale (del luglio 2018), il Consorzio procede all’affidamento della progettazione esecutiva.
➡ Aprile 2019 / Conclusa gara per affidamento progettazione esecutiva.
➡ Dicembre 2019 / Concluse progettazione esecutiva e procedura di verifica del progetto.
➡ 5 Marzo 2020 / Approvazione, all’unanimità, da parte del Consiglio comunale di Altamura della variante urbanistica necessaria per esproprio aree.
➡ 25 giugno 2020 / Pubblicato il bando della gara di appalto per i lavori.
➡ Settembre-Ottobre 2020 / Avviato esame delle offerte pervenute. Il Consiglio comunale di Altamura approva in via definitiva la variante urbanistica.
[nella prima immagine di mia rielaborazione, il tratto del canale di diversi chilometri, a partire dal depuratore di Altamura, in territorio pugliese, interessato dai lavori. Le foto risalgono al sopralluogo che effettuammo il 17 febbraio 2017]

Menomale che c’è Mattarella.

Menomale che c’è Mattarella. Grazie, Presidente.
Con la più bassa previsione di crescita delle aree economiche più avanzate (anzi, uno dei pochi, pochissimi, con un saldo negativo al 2022 rispetto alla fase pre-Covid), con un progressivo enorme indebitamento che stiamo scaricando sui prossimi 20 anni, con gravi problemi di tenuta sociale e occupazionale, con un’emergenza sanitaria ancora in corso, “alto profilo” significa tutti responsabili e seri, significa competenza e decisione. Così, ce la faremo, come ce l’abbiamo fatta in altri momenti difficili del Paese. In altre parole, basta cazzate!

QUANDO GIUDICARE EQUIVALE A NON CONOSCERE.

Sulla differenza tra competenza e opinione, sulle conseguenze della confusione dei due piani e sul discredito, mortifero per una società, del valore della competenza e del merito.
Il tutto spiegato in modo semplice, in questo articolo che vi segnalo, disponibile dal seguente link:
👉 Riporto alcuni stralci:
《Il problema nasce quando si entra nel dominio assoluto delle opinioni, replicando una tendenza sempre più comune negli ultimi anni. L’iter normale dovrebbe partire dalla conoscenza del fatto e poi dall’ascolto di esperti sul tema, in modo da creare un punto di vista personale basato sulla consapevolezza che questo non rappresenta una certezza indiscutibile. Nella maggior parte dei casi, invece, si arriva direttamente a formarsi un’opinione frutto a sua volta dell’opinione di chi non ha nessuna competenza in merito e non conosce il fatto. Questa tendenza ha preso piede anche in certa informazione, tanto che a volte, leggendo articoli di giornale, è più facile capire l’opinione di chi scrive che l’argomento preso in esame.》
《Da un’indagine promossa dall’Ocse e relativa al 2018 risulta che solo uno studente italiano su 20 riesce a distinguere tra fatti e opinioni su un argomento che non conosce. Se a questo si aggiunge una campagna durata anni di discredito – attraverso media e politica – del valore della competenza, si può dire che la quasi totalità dei futuri cittadini è una vittima potenziale delle opinioni altrui, specialmente di quelle che possono contare sui migliori apparati comunicativi.》
《Il “discorso di pancia”, che punta sul generare una reazione emotiva in chi ascolta, è più efficace di qualunque discorso razionale. L’esperto deve intavolare sempre più spesso una battaglia impari, basata su dati, discorsi complessi, razionalità e buon senso nel tentativo di influenzare certezze granitiche, ma basate solo su semplici opinioni.》
《Non sbaglia chi vuole farsi un’opinione, ma è importante raggiungerla approfondendo un tema, cercando di informarsi sui fatti e ascoltando persone competenti, piuttosto che affidandosi a luoghi comuni e persone che nascondono la loro incompetenza dietro al carisma.》
《Quello che va sempre evitato è trasformare un’idea in una certezza assoluta e immutabile, oltre a capire che la mancanza di competenza rende il nostro punto di vista parziale. 》
《Dobbiamo tornare a riflettere sul fatto che in un dibattito con un’altra persona, inesperta quanto noi, si sta svolgendo solo uno scambio di opinioni, mentre ascoltare un esperto può essere un’occasione per ampliare i propri orizzonti e non un terreno di scontro dove imporre i nostri dogmi.》

EVVIVA! AVVIATI I LAVORI PER LA ROTATORIA SULLA STRADA ALTAMURA-CORATO (ALL’INCROCIO PER GRAVINA E POGGIORSINI).

Grande notizia per Altamura e la Murgia. Hanno preso avvio i lavori per la messa in sicurezza dell’incrocio lungo la Strada Provinciale 238 (Altamura-Corato) in corrispondenza dell’intersezione con la Strada Provinciale 159 (Gravina/Poggiorsini – San Giovanni).
📌 A seguito del ribasso offerto in sede di gara, i lavori comporteranno un costo complessivo (comprensivo di iva, oneri per la sicurezza) di circa 192mila euro. Sugli ultimi passaggi amministrativi avevo aggiornato nei mesi scorsi (approvazione progetto esecutivo, procedura di affidamento e, infine, aggiudicazione dei lavori).
V. queste tre note:
👉 5 dicembre 2020
👉 30 ottobre 2020
👉 13 ottobre 2020
📌 Il progetto – ricordo – prevede la realizzazione di una rotatoria e di aiuole spartitraffico. La realizzazione della rotatoria consentirà certamente ai numerosi autoveicoli che percorrono tale importante asse stradale di affrontare l’intersezione in condizioni di sicurezza e a velocità moderata. Molte volte ho sollevato il tema dell’urgenza di mettere in sicurezza quel maledetto incrocio, in cui si sono consumati numerosi incidenti, anche con tragiche conseguenze. Ho seguito e accompagnato questa procedura, passo dopo passo, negli ultimi quattro anni, con tutti i limiti imposti dal non aver mai avuto alcun ruolo nella Città Metropolitana. Anni di incontri, note e telefonate, sollecitazioni e aggiornamenti.
📌 Salvo imprevisti, tra qualche mese avremo il completamento dell’opera.
“La durata è la forma delle cose.”
ENZO COLONNA

Bellezza e Buono esigono impegno quotidiano, costano fatica.

Bellezza e Buono esigono impegno quotidiano, costano fatica. Dovremmo solo ricordare che siamo capaci di crudeltà e tenerezza infinite. La storia, mostrando chi siamo stati, ci aiuta a scoprire chi siamo o possiamo essere. Lascia a noi, nel presente, impegni e scelte. Ce ne dimentichiamo spesso. Ce ne dimentichiamo quando riteniamo che le nostre azioni siano indifferenti alla giustizia, quando scambiamo umanità e disponibilità verso gli altri per debolezza, quando confondiamo la giustizia e la ragione con la forza. Ce ne dimentichiamo quando riteniamo passato e futuro estranei a noi e non invece qualcosa che è qui tra noi. Da lontano si è fatto presente e si fa futuro con il nostro agire.
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«Guardare il fiume fatto di tempo e d’acqua
e ricordare che il tempo è un altro fiume.
Sapere che ci perdiamo come il fiume
e che passano i volti come l’acqua. …
il fiume senza fine che passa e resta …
uno e diverso sempre» (Borges)

BENI CULTURALI ECCLESIASTICI, AL VIA LA FASE DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI FINANZIATI. QUATTRO TRA ALTAMURA, GRAVINA E POGGIORSINI.

Ci siamo! Passa alla fase esecutiva, quella della realizzazione vera e propria, la misura regionale, che ho seguito nei due anni scorsi e su cui ho aggiornato più volte, destinata a finanziare interventi di recupero e fruizione di beni culturali, di istituti e luoghi di cultura nella disponibilità di enti appartenenti a una delle confessioni religiose che abbiano sottoscritto intese con lo Stato italiano.
Nei giorni scorsi, sono stati pubblicati i provvedimenti dirigenziali regionali che dispongono l’erogazione dei finanziamenti e approvano i disciplinari che regolano i rapporti tra Regione ed Enti beneficiari e i tempi di realizzazione.
Tali Enti, ora, passeranno ad attivare le procedure di affidamento dei lavori previsti dai progetti. Con tempi differenziati, entro il 2022 avremo tutti gli interventi realizzati.
Andiamo avanti!
📌 Si tratta degli interventi selezionati a seguito di un Avviso regionale dell’aprile 2019, con una dotazione economica finale di 40 milioni di euro. Detti ampia diffusione sul territorio a questa opportunità, sollecitando gli enti potenzialmente interessati a partecipare all’avviso e fornendo tutto il supporto che mi era possibile, nei limiti delle mie funzioni.
La graduatoria definitiva confermò il finanziamento regionale per 48 interventi: 38 interessano beni immobili (di cui 15 nell’area barese) e 10 beni mobili.
👉 Aggiornai sulla pubblicazione della graduatoria definitiva dei progetti nel settembre scorso, v. qui:
👉 Da qui, il video che realizzai, nel luglio scorso, appena furono pubblicati i verbali finali della commissione di valutazione:
❤ Ho già avuto modo di esprimere il mio orgoglio per il lavoro svolto. Felice e molto soddisfatto, in particolare, per il risultato ottenuto da ben quattro proposte progettuali che interessano il territorio della Murgia: 3 interventi proposti da parrocchie della Diocesi di Altamura, Gravina, Acquaviva delle Fonti e uno dalla Chiesa Evangelica Battista di Altamura.
Si tratta, nel dettaglio, dei seguenti interventi, di cui riporto le immagini del bene interessato e di uno stralcio delle determinazioni dirigenziali pubblicate negli ultimi giorni:
✅ #ALTAMURA – Progetto denominato ”L’organo della Cattedrale, tra restauro e innovazione”.
Restauro dell’organo “Vegezzi Bossi” della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Altamura. Si tratta di un organo a canne monumentale, di grande interesse storico artistico realizzato da maestri organari di Torino nel 1880. È uno tra i più completi organi presenti in Puglia, con ben 29 canne e una ampia gamma e ricchezza di registri. Il progetto prevede non solo qualificati interventi di restauro dei materiali lignei e metallici nonché delle canne e dei meccanismi che compongono l’organo, ma anche la progettazione e sviluppo di una piattaforma multimediale e interattiva nella quale saranno raccolte le immagini e la documentazione delle varie fasi di lavorazione, e l’organizzazione di una serie di servizi culturali quali visite interattive e laboratori didattici. Questo progetto è stato ammesso a un finanziamento di 889.394 euro.
✅ #POGGIORSINI – Progetto denominato “Luogo di culto e contenitore culturale: tra riqualificazione architettonica, allestimenti user-friendly e attività esperienziali”.
Restauro della Chiesa di Maria SS. Addolorata (ex Santa Maria dei Sette Dolori), sita nel Comune di Poggiorsini, al fine di realizzare un contenitore culturale multifunzionale. Il progetto prevede che diventi un polo cittadino per la cultura, la promozione e la valorizzazione del territorio, per la didattica e le arti. Si prevede in particolare la realizzazione nella chiesa di un laboratorio multimediale scientifico e tecnologico, oltre a attività laboratoriali, didattiche ed esperienziali finalizzate a valorizzare il bene culturale nel suo contesto ambientale, caratterizzato dalla presenza di luoghi suggestivi come il lago artificiale di Serra Corvo (presso il torrente Basentello). Questo progetto è stato ammesso a un finanziamento di 999.727 euro.
✅ #GRAVINA – Progetto denominato ”Giardini di pietra: valorizzazione dei terrazzamenti sulla gravina”.
Valorizzazione e fruizione dei terrazzamenti annessi alla Chiesa di Santa Lucia (Parrocchia San Giovanni Evangelista), nel Rione Piaggio di Gravina in Puglia, a ridosso della gravina. Saranno realizzati spazi interattivi, punti di accoglienza e sosta, aree di lavoro, spazi flessibili attrezzati per l’organizzazione di seminari, convegni, laboratori e attività con bambini; inoltre sono previsti l’allestimento di percorsi rupestri legati al culto di Santa Lucia, lungo il cammino dell’acqua e della pietra, laboratori sull’orto e sulle erbe officinali, videomapping serali su absidi, sculture in ferro e installazioni di arte contemporanea, laboratori partecipati di restauro. Tale progetto è stato ammesso a un finanziamento di 575.435 euro.
✅ #ALTAMURA – Progetto denominato “Recupero e di rifunzionalizzazione dei locali dell’archivio/biblioteca/museo e degli spazi funzionali aperti all’utilizzo degli abitanti del quartiere nell’edificio che ospita la Chiesa Cristiana Evangelica Battista”.
Il progetto presentato dalla Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia che interessa l’immobile destinato al culto ubicato ad Altamura, nel quartiere Carpentino, tra via Parma e via Aosta. Prevede la realizzazione di un Archivio/Museo della Memoria con la catalogazione del materiale librario, documentale e fotografico presente, oltre alla realizzazione di spazi polifunzionali, all’esterno, aperti all’utilizzo della comunità del quartiere e cittadina. In particolare saranno riorganizzati gli spazi interni di una porzione dell’immobile e quelli esterni del giardino, con la realizzazione di aree per corsi, laboratori, conferenze, piccoli spettacoli. Il progetto è stato ammesso a un finanziamento di 970.656 euro.
📌 Come emerge da questa sintetica e parziale descrizione e come ho più volte ribadito, non si tratta di progetti incentrati esclusivamente sul recupero fisico di specifici beni. Puntano, invece, a realizzare veri e propri laboratori di comunità, con servizi e attività rivolti ai quartieri e alle città di riferimento, possibili attraverso una ritrovata consapevolezza di beni simbolo del nostro patrimonio storico, artistico e culturale. Un’operazione assolutamente in linea con altre misure messe in campo in questi anni in Regione che ho sostenuto e accompagnato con particolare attenzione (ad esempio, Biblioteche di Comunità, Luoghi Identitari, Street Art, Luoghi della Memoria, Luoghi Comuni), orientate a perseguire l’ambizioso obiettivo di contribuire a costruire e rafforzare, attorno a questi beni, legami, rapporti e relazioni tra persone e tra generazioni, in modo da serrare, unire, rinsaldare il tessuto sociale di una comunità che sia in grado di ritrovarsi e di guardare, insieme, al futuro.
🤝 Torno a ringraziare per il grande, professionale e innovativo lavoro svolto, tutto lo staff della Sezione “Valorizzazione Territoriale”, diretta dalla dott.ssa Silvia Pellegrini, del Dipartimento regionale “Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio”.
Per quanto riguarda le iniziative murgiane, ringrazio l’Arcivescovo della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti Mons. Giovanni Ricchiuti e Don Nunzio Falcicchio, Direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali, per il grande e tempestivo lavoro svolto per cogliere questa importante opportunità, supportando i parroci degli enti ecclesiastici del territorio murgiano interessati dagli interventi (in particolare, ringraziandoli, Don Vito Colonna, presidente del Capitolo della Cattedrale di Altamura, Don Angelo Cianciotta, parroco della Cattedrale, don Stefano Nacucchi, parroco della Chiesa Maria SS. Addolorata di Poggiorsini, Don Michele Capodiferro, parroco della Chiesa di Santa Lucia di Gravina). Ringrazio, altresì, la comunità evangelica di Altamura, in particolare la sua rappresentante Rosalba Forte, e Giovanni Arcidiacono, Presidente dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia.
Ringrazio, infine, tutti i tecnici e collaboratori che hanno lavorato per l’elaborazione di queste candidature.
A tutti auguro buon lavoro.

Un continuo e indegno “grande fratello”.

Da più parti, via facebook e whatsapp, mi arriva un testo attribuito al Presidente Conte. Figura meritevole di stima professionale e culturale, come lo ritengo, che nulla ha a che fare con quel testo e che spero possa trovare tempo e modo di ribadirlo. Ci voleva pure questo. Un falso, questo testo, che dovrebbe far vergognare chi l’ha confezionato a livello nazionale. Contiene riferimenti ai “forni crematori”, la cui immagine dovrebbe evocare, nella nostra memoria, ben altri periodi e ben altre circostanze. Per giunta alla vigilia del giorno, il 27 gennaio, dedicato alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto. È la violenta banalizzazione di tutto, anche il male assoluto, tragedie immani, indicibili. Questa è la deriva politica e culturale a cui da tempo assistiamo e che subiamo. Tempi nelle mani di ciarlatani della comunicazione politica e della manipolazione social. Un continuo e indegno “grande fratello”.

«Qui in Puglia nascerà la valle dell’idrogeno»

#IDROGENO, bene così. Questa è una delle strade possibili. In tempi non sospetti, in Regione l’abbiamo tracciata. È un lavoro che va seguito e sviluppato.
Ho dedicato due anni e mezzo di lavoro per arrivare all’approvazione, a larga maggioranza, della legge regionale 23 luglio 2019, n. 34 (Norme in materia di promozione dell’utilizzo di idrogeno e disposizioni concernenti il rinnovo degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e per conversione fotovoltaica della fonte solare), che ho scritto e proposto.
👉 per saperne di più sulla legge e recuperare il testo, rinvio ad una delle mie note:
Una legge innovativa e complessa, la prima in assoluto nel panorama legislativo nazionale, di cui vado particolarmente orgoglioso.
Punta sia alla promozione e diffusione dell’utilizzo di idrogeno prodotto con energia derivante da fonti rinnovabili, sia alla rigenerazione, ammodernamento, sostituzione tecnologica e potenziamento degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti.
Ha indicato una specifica traccia di sviluppo economico e di politica industriale per la nostra Regione da sviluppare nei prossimi anni, fondata sull’innovazione, su settori avanzati dal punto di vista della ricerca e della tecnologia, sull’economia circolare, sulla riduzione delle emissioni inquinanti.
A questa legge sono seguite le leggi n. 42/2019 sul reddito energetico regionale e n. 45/2019 sulla promozione delle comunità energetiche, che ho fortemente sostenuto e alla cui formulazione finale ho contribuito con miei emendamenti.
Con queste tre leggi, la Puglia si è dotata di un innovativo pacchetto di norme che la pone, con realismo, all’avanguardia sul fronte del progressivo superamento della dipendenza dai combustibili fossili, segnando un’ambiziosa traccia di lavoro per affrontare la transizione energetica.
Il pacchetto normativo sulla “energia pulita” predisposto dalla Regione in questi ultimi anni, infatti, ha l’ambizione di affrontare, con soluzioni e strumenti concreti, uno dei temi più importanti per il futuro nostro e del pianeta, cioè quello dell’approvvigionamento energetico.
Mi piacerebbe fare qualcosa su questi temi, a livello locale, nel nostro territorio. Intelligenze e imprese ci sono e sono pronte.

PIANGIAMO I NOSTRI MORTI. NEL 2020 IL NUMERO PIÙ ALTO DI DECESSI DELLA STORIA ALTAMURANA. EVIDENTE L’INCIDENZA DELLA PANDEMIA IN CORSO. COMPLESSIVAMENTE I DATI DEMOGRAFICI SONO PREOCCUPANTI.

La preziosa attività prestata dal Servizio Anagrafe, diretto dal dott. Giovanni Murgese, del I Settore del Comune di Altamura (“Area servizi amministrativi ed al Cittadino”, dirigente dott. Gianluca Nicoletti) ci permette ogni anno, puntualmente e con dati puntuali, di verificare l’andamento demografico della popolazione residente ad Altamura.
È da tale Servizio che ho ripreso i numeri riportati qui da me. Le tabelle nelle immagini allegate non sono aggiornate al 2020 e sono riprese da siti che riportano dati ISTAT. Noterete piccoli scostamenti numerici, con riferimento agli ultimi anni, tra i miei (che sono quelli aggiornati dal Servizio Anagrafe) e quelli riportati nelle tabelle (che sono quelli storicamente rilevati ad una certa data, il 31 dicembre di ogni anno o i primi giorni di gennaio dell’anno successivo, quindi meno precisi). Ma questo non compromette il senso complessivo e l’andamento che vorrei segnalare con questo post.
1^ QUESTIONE – NEL 2020 IL NUMERO PIÙ ALTO DI DECESSI DELLA STORIA ALTAMURANA
Avevo fatto cenno un paio di mesi fa
👉 da qui un mio post di fine novembre:
ed ora emerge in termini ufficiali e oggettivi. Il 2020, con i suoi dieci mesi di pandemia, ha segnato la morte di decine di persone. Fermo restando che non c’è nulla di scientifico in quello che sto scrivendo, mi limito a leggere assieme a voi e a sottolineare solo i dati. A mio parere, sono eloquenti e preoccupanti. Abbiamo perso tanti nostri anziani.
Queste le cifre relativi agli ultimi anni:
Decessi 2017 = 556 (di cui 481 over 65 anni)
Decessi 2018 = 469 (di cui 425 over 65 anni)
Decessi 2019 = 530 (di cui 458 over 65 anni)
Decessi 2020 = 599 (di cui 533 over 65 anni)
Nel 2020 si è registrato il più alto numero di decessi degli ultimi vent’anni, quasi sicuramente (non ho i dati) di sempre.
Impressionante il numero dei morti over 65 anni: +75 rispetto al 2019; +108 rispetto al 2018; +52 rispetto al 2017 (anno, il 2017, che aveva visto il più alto numero di decessi, prima del 2020). L’indice di mortalità nel 2020 si attesta su 8,5, vale a dire 8,5 decessi ogni mille abitanti. Il più alto di sempre.
Come comunità abbiamo pianto e piangiamo la morte di tante persone, determinata, come causa o concausa, dalla pandemia in corso da quasi un anno.
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2^ QUESTIONE – IL DECLINO DEMOGRAFICO (più morti, meno nascite, più anziani)
C’è un altro dato molto importante. È la prima volta, dopo molti anni, che si registra un saldo negativo della popolazione residente (-102 persone in meno residenti rispetto al 2019), dovuto all’aumento della mortalità, al saldo migratorio negativo e anche alla riduzione della natalità. Soprattutto è la prima volta in assoluto, dopo decenni, sicuramente da vent’anni a questa parte, che il saldo naturale (cioè solo nati e morti, senza considerare i flussi migratori in entrata e in uscita) è negativo: i nati nel 2020 sono stati 597 a fronte di 599 morti.
L’indice di natalità del 2020 si attesta su 8,46 (cioè 8,46 nati ogni mille abitanti), il più basso degli ultimi vent’anni. Pensate tale indice è passato dal 14,5 del 2002 all’8,4 del 2020.
Viceversa, l’indice di mortalità è passato dal 5,8 del 2002 all’8,5 del 2020.
L’indice di vecchiaia (cioè il rapporto percentuale tra il numero di persone over 65 anni e il numero di persone sotto i 14 anni) è quasi raddoppiato: se nel 2002 c’era quasi un over 65 ogni due ragazzi sotto i 14 anni, ora c’è più di un over 65 ogni ragazzo sotto i 14 anni. In altri termini, vent’anni fa gli over 65 erano la metà degli under 14, ora sono più gli anziani dei giovanissimi.
Tutto questo dovrebbe indurre tutti a una riflessione seria. Questi numeri si traducono in esigenze reali, in servizi da assicurare o modificare, in un assetto economico, oltre che sociale, profondamente diverso. Questi numeri esigono politiche pubbliche (in campo sociale, culturale, urbanistico, di opere pubbliche) da mettere in campo per affrontare adeguamentamente l’assetto demografico che ci restituiscono e per arrestare questo preoccupante declino demografico.