Vita, paternità, maternità, morte… un dibattito ridotto alla solita e fuorviante retorica dei diritti. Sarebbe progresso, guarderemmo avanti, verso il futuro da conquistarci come umanità, se la smettessimo di concentrarci sul nostro “io” e cambiassimo prospettiva. prendendo coscienza dell’urgenza dei doveri verso l’essere umano. Gli uomini non sono titolari di diritti ma di obblighi. I diritti non sono pretese o desideri, ma relazioni. Si è soggetti, solo in quanto si è capaci di assumersi la responsabilità nei confronti dei diritti di ogni altro essere umano, ancor prima di rivendicare i propri, perché «l’uomo non ha alcun potere, eppure ha una responsabilità».