Si ferma la raccolta rifiuti ad Altamura, Gravina, Santeramo, Cassano. Solidarietà ai lavoratori in sciopero, da due mesi senza stipendi.

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Ai lavoratori dipendenti della Tradeco, ditta appaltatrice del servizio rifiuti in diversi comuni della Murgia, tra cui Altamura, Gravina, Santeramo e Cassano, va la mia solidarietà.
Oggi hanno proclamato uno sciopero poiché, oltre a non percepire lo stipendio da due mesi, stanno operando, da diverso tempo, in condizioni difficili: automezzi e cassonetti fatiscenti, vestiario inadeguato a cui sopperiscono con il proprio e, denunciano altresì, contributi non versati a fondi previdenziali e diverse altre circostanze ben lontane da rapporti di lavoro che si vogliano definire minimamente puntuali e rispettosi.
È una situazione che seguo e denuncio da settimane sollecitando iniziative forti, sul piano contrattuale, da parte delle stazioni appaltanti, in particolare da parte del Comune di Altamura. Iniziative, però, che sinora sono mancate. È però una situazione che non può essere tollerata passivamente considerati anche i tempi indefiniti e le incertezze della procedura Consip per l’individuazione del gestore unico dei servizi rifiuti nei comuni dell’ex Ambito Ba/4, nonché i contenziosi aperti tra ditta e Comuni, in particolare quello di Altamura, la cui entità e complessità impongono che vengano affrontati dagli amministratori comunali con le necessarie puntualità, cautela e lucidità.
Oggi i lavoratori si asterranno dalla raccolta dei rifiuti nelle città di Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle, Cassano Murge, con conseguenze immaginabili per la pulizia e il decoro dei centri abitati. Saranno garantiti solo i servizi essenziali (uffici pubblici, ospedali, caserme).
La decisione dello sciopero è stata presa dai lavoratori dopo aver aspettato a lungo, con pazienza e senso di responsabilità, che la situazione si risolvesse. Solo nei giorni scorsi il Comune di Altamura ha provveduto a pagare le tredicesime dello scorso anno, sostituendosi alla ditta, secondo la procedura, che da tempo avevo sollecitato, prevista dall’articolo 30 del codice degli appalti (l’ente appaltante paga direttamente i dipendenti e poi detrae dal corrispettivo dovuto all’azienda appaltatrice). Di stipendi e di tutto il resto, nessuna traccia.
Alla luce di questo quadro, sarebbe opportuno un intervento del nuovo Prefetto di Bari Marilisa Magno e del Commissario dell’Agenzia territoriale della Regione per il servizio di gestione dei rifiuti Gianfranco Grandaliano che potrebbero convocare le amministrazioni comunali interessate. Un’iniziativa finalizzata a risolvere una situazione che sta diventando sempre più delicata e complicata e che rischia di determinare pesanti conseguenze sul piano sociale e amministrativo, oltre che una emergenza dal punto di vista igienico-ambientale.
Il tutto ai danni dei lavoratori e dei cittadini su cui si scaricano inefficienze amministrative, inadempimenti contrattuali e ritardi delle procedure.