PROGETTO SCAP: OSPEDALE MURGIA, DA MAGGIO ATTIVO AMBULATORIO DEDICATO SOLO AI BAMBINI. NIENTE PRONTO SOCCORSO E NIENTE RICOVERI NEI CASI MENO GRAVI.

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Con molta probabilità, già entro il prossimo maggio l’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei” sarà dotato di un nuovo servizio, quello di consulenza ambulatoriale pediatrica (SCAP). Tanto sarà possibile grazie alla decisione della Giunta regionale di adottare ed estendere, su scala regionale, una buona pratica sviluppata negli ultimi anni, in via sperimentale, presso la Asl BAT.
Il servizio di consulenza pediatrica garantirà prestazioni ambulatoriali appropriate a favore dei piccoli pazienti a bassa priorità che accedono ai Pronto Soccorso (i cosiddetti codici bianco e verde) nelle giornate di sabato, domenica, nei prefestivi e festivi dalle ore 8 alle ore 20. Nei casi più gravi, i bambini saranno trasferiti e trattati presso le ordinarie strutture di emergenza, evitando le attese. Diverso il caso dei piccoli pazienti trasportati dalle ambulanze del 118, evidentemente con priorità alta, che andranno direttamente al pronto soccorso.
Alla luce dell’esperienza sviluppata nella Asl BAT, questo servizio consentirà di ridurre in maniera significativa i ricoveri impropri e di salvaguardare i bambini che eviteranno i tempi più lunghi e la promiscuità del pronto soccorso per adulti.
Il servizio verrà svolto, in ambienti dedicati e attigui alle strutture del Pronto Soccorso degli ospedali già in possesso dei reparti di pediatria (come appunto l’Ospedale della Murgia), nonché dei comuni con una popolazione superiore ai 50mila abitanti. In tutta la Puglia saranno attivate 23 sedi del progetto SCAP. Nella provincia di Bari, oltre che nell’Ospedale della Murgia, gli ambulatori pediatrici saranno attivati presso gli ospedali San Paolo e Giovanni XXIII di Bari, e in quelli di Monopoli, Corato, Molfetta, Bitonto.
Al progetto SCAP aderiranno, su base volontaria e tramite bando, i pediatri di famiglia convenzionati con la stessa Asl, i pediatri inseriti nella graduatoria regionale della medicina pediatrica e i pediatri non inseriti nella graduatoria ma in possesso della specializzazione e dei requisiti per l’iscrizione nella graduatoria regionale. Il progetto, quindi, costituirà anche un’opportunità lavorativa e professionale per i giovani pediatri in attesa di occupazione. Aderiranno su base volontaria anche gli infermieri e le altre figure professionali specifiche (puericultrici o vigilatrici di infanzia). Il personale impegnato rilascerà fattura e sarà compensato sulla base delle ore di servizio effettivamente prestate. Non ci sarà, però, un aggravio di costi per il sistema sanitario regionale, in quanto le risorse necessarie rientrano nelle somme già previste dagli accordi integrativi con i pediatri, ma non utilizzate.
Negli ospedali della Asl BAT il servizio ha determinato un significativo miglioramento della gestione pediatrica nei Pronto Soccorso. Solo nel 2015, nei cinque ospedali in cui era attivo il progetto, ci sono stati oltre 20mila accessi al servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica. Solo alcune centinaia sono stati i casi che hanno reso necessario il trasferimento alle strutture di emergenza del pronto soccorso. Questo ha determinato una diminuzione dei ricoveri ospedalieri del 18 per cento mentre gli accessi totali dei codici bianchi in Pronto Soccorso (nelle ore di funzionamento del servizio SCAP) sono stati quasi azzerati.
Quest’ultimo progetto varato dalla Giunta regionale è un segnale molto positivo per la sanità pugliese che, opportunamente, va nella direzione di definire servizi appropriati e più vicini al profilo, alle esigenze e alle aspettative dei pazienti e, contestualmente, di rendere più efficienti strutture e risorse pubbliche, alleggerendo il carico di lavoro e la pressione dei “pronto soccorso”. Rappresenta, inoltre, un modello di approccio anche per altre fasce di utenza, come gli anziani o i malati cronici, a cui, attraverso ambulatori medici di base attrezzati, possono essere garantiti presidi diffusi sul territorio che consentano controlli medici costanti senza dover ricorrere sistematicamente alle strutture ospedaliere.