Zero argomenti. Battute e chiacchiere. Povertà assoluta e disarmante.
Ad ascoltare e leggere certe “argomentazioni”, a favore del Sì, di Renzi (da mesi in giro per l’Italia, anziché governarla) e di suoi forsennati sostenitori, ecco, mi viene voglia di dire: si meritano tutto il peggio del grillismo del mondo di cui poi si lamentano.
Il NO, al referendum costituzionale del 4 dicembre, si conferma l’unica garanzia contro questa deriva, che è culturale e civica, prim’ancora che istituzionale.