Ieri e lunedì (15 e 16 settembre)), il solito copione, quello degli ultimi tre anni almeno. Qualcuno prende il "piccio" all'interno della maggioranza e il consiglio va deserto. Il sindaco guarda, assiste inerme, pur di portare a termine un mandato senza storia, senza contenuto, senza governo.
Il consiglio da tre anni viene chiamato solo a ratificare bilanci di previsione e bilanci consuntivi (gli atti indispensabili per evitare lo scioglimento del consiglio).
Di altro non è possibile occuparsi. Il resto è lasciato lì, in abbandono, determinando la paralisi di alcuni settori amministrativi, danni alla città e alle casse comunali e rischi di contenziosi milionari.
Solo per fare alcuni esempi, i più eclatanti:
- farmacia comunale (il Comune rischia di vedere azzerato il valore della sua quota societaria);
- regolamento e piano sugli impianti pubblicitari (mancati introiti per circa 800mila euro all'anno nelle casse comunali!);
- nuovo servizio rifiuti (siamo in sostanziale proroga da oltre due anni e mezzo, dalla scadenza del contratto, con prosecuzione di un servizio svolto con i vecchi mezzi e con la vecchia organizzazione, con i modesti risultati di raccolta differenziata e con i soliti costosi contenziosi);
- il PIRP è stato dichiarato morto dal sindaco in una dichiarazione fatta in un recente consiglio con la solita aria di sufficienza e arrogante ovvietà. La “rivoluzione” promessa – dissero una volta “un sogno” (si era in campagna elettorale) – per i quartieri San Pasquale e Trentacapilli è miseramente riposta nei cassetti, con perdita di 4 milioni di fondi europei messi a disposizione dalla regione e con il serio rischio di un contenzioso milionario con le imprese;
- legata a questa vicenda, la situazione infrastrutturale del quartiere Trentacapilli che attende da molti anni, dopo mille promesse e annunci, la realizzazione di un nuovo plesso scolastico (per un moderno istituto comprensivo… materna, elementare e medie), la sistemazione viaria interna al quartiere, la messa in sicurezza e sistemazione definitiva dei tre accessi viari (dalla statale 99 per Matera, sottopasso di via Pietro Colletta, incrocio tra statale 96 e via Selva);
- provvedimenti urbanistici lasciati in sospeso (con rischi di costosissimi contenziosi con imprese e privati);
- un’area mercatale attrezzata (in nove anni e mezzo, solo annunci e conferenze stampa… atti zero);
- le condizioni del Centro Storico che soffre un'insostenibile situazione di insicurezza, pessima vivibilità e degrado.
Queste e altre, tutte questioni delicate, mai affrontate o solo pasticciate, che saranno consegnate, come un pesante lascito, ai futuri amministratori tra qualche mese.
È finita, comunque. Guardiamo avanti! Ora serve una nuova stagione politica e amministrativa. Una nuova squadra di amministratori: motivati, competenti, coraggiosi e determinati. Spero che, per la prossima primavera, tatticismi, attendismi ed equilibrismi di questo o quel partito, questo o quell'esponente politico, non compromettano questa speranza, l'occasione e il dovere di offrire alla Città amministratori con questo profilo. In altri termini, una vera Alternativa al declino.
Altamura, 17 settembre 2014
ENZO COLONNA (Movimento Aria Fresca)