LA GIUNTA CANCELLA IL PARCO DEGLI ULIVI CON 24mila METRI CUBI. BASTA CEMENTO, ROTTAMIAMOLO!

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Dieci anni fa, fu presentato un “progetto di struttura
polifunzionale" da realizzare nell’area in foto (tra via IV Novembre e via
La Carrera), tipizzata dal piano regolatore come F1 («attrezzature ed impianti
di interesse generale»). Le contestazioni bloccarono la realizzazione [rinviamo
alle seguenti pagine web del nostro blog per ricostruire la vicenda di dieci
anni fa: Annullate gli atti della commissione edilizia del 17 febbraio
(20 febbraio 2003
Suolo
Rossi: la questione passa al tar. (luglio 2004)
Il Tar
condanna il comune: sul suolo rossi deve provvedere entro 30 giorni (settembre
2004)
].

A distanza di dieci anni, la Giunta Stacca è ora tornata
sulla questione, adottando due distinte deliberazioni [lo avevo già anticipato due settimane fa, v. qui ]:
1) Con la
deliberazione di giunta n. 80 del 14 giugno 2013 ha dato il via libera
alla realizzazione di una
struttura polifunzionale disposta
su più livelli (due interrati e tre fuori terra) da adibire a centro  servizi sociale-culturale, per una volumetria
complessiva di
mc.
20.756,04
[da
qui il provvedimento integrale
].

2) Con la
deliberazione di giunta n. 81 del 14 giugno 2013 ha dato il via libera
alla realizzazione di un
edificio
(uno interrato e tre fuori terra), da adibire a scuola per la danza e attività terapeutiche, volumetria complessiva è
di mc. 3.039,6
, prevedendo l’individuazione di un’area di mq. 442,15 pari a
circa il 43% dell’intero lotto a disposizione dell’amministrazione [da
qui il provvedimento integrale
].

In totale, la
volumetria destinata ad essere realizzata nella zona è pari a mc. 23.795,64.
 

Entrambi gli
interventi ricadono in aree tipizzate come F1, destinate, secondo l’art. 28
delle norme tecniche di attuazione (NTA) del nostro piano regolatore, ad «assicurare
alla comunità sia servizi relativi alla vita sociale e culturale, sia servizi
di tipo tecnico e diretti al controllo dell’ambiente».
La norma precisa che «in tali zone sono possibili le seguenti
funzioni: 1) aree di proprietà pubblica per attrezzature scolastiche di grado
superiore, nelle quali è ammessa la costruzione di attrezzature ed edifici per
l’istruzione superiore, nonché dei relativi alloggi per la custodia ed il
servizio; 2) aree per le attrezzature tecnologiche, nelle quali è ammessa la
costruzione di impianti e relativi alloggi di custodia attinenti al settore dei
trasporti urbani sia pubblici che privati; 3) aree per attrezzature collettive
urbane quali: bagni pubblici, pretura, carcere, caserma Carabinieri, caserma
Vigili del Fuoco e caserma Corpo Forestale, ecc.
».

Trattandosi di zone
destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale, è necessario
verificare preliminarmente se gli interventi proposti dai privati rispondano a
tale interesse.

Infatti, nei due provvedimenti – pur in presenza di
interventi del tutto diversi per contenuto e anche per le prescrizioni adottate
– la sindaco e assessori, a loro giudizio, hanno riconosciuto «il carattere di attrezzatura di interesse
pubblico di iniziativa privata, in quanto la stessa, anche in rapporto alle
attrezzature già esistenti, soddisfa le esigenze dell’intera collettività,
essenziali alla vita sociale e culturale
».

Già oltre dieci anni fa si discusse di questa area.
Rilancio nuovamente
la proposta alternativa che formulai all’epoca, messa a verbale di qualche
consiglio comunale dell’epoca Popolizio e non recepita. Suggerii di definire un
accordo con i proprietari che prevedesse il trasferimento dei diritti
edificatori esistenti e riconosciuti dal piano regolatore su area diversa da
individuare a fronte della definitiva sistemazione a verde e cessione al Comune
del cosiddetto “parco degli ulivi di via IV Novembre”
. Una operazione, ad un tempo, di
trasferimento dei diritti edificatori già insistenti nell’area (quasi 24.000
mc) e di compensazione urbanistica in piena regola (vale a dire, il
riconoscimento di nuovi diritti edificatori a compensazione della cessione
dell’area attrezzata a verde).

Aggiungo, ora, che
si potrebbero utilizzare, come zone di “atterraggio” dei volumi, aree nel
patrimonio comunale che rinvengono dalle cessioni effettuate dai lottizzanti
che hanno edificato nelle zone di espansione (Trentacapilli, Parco San
Giuliano). Aree destinate a servizi e attrezzature di quartiere su cui il
Comune, sinora, non ha mai realizzato nulla, consegnandole allo stato di abbandono
.
In tal modo, si
raggiungerebbe un duplice risultato virtuoso: 1) si alleggerirebbe il carico
edilizio nella zona B1 (quella in cui è ubicato il suolo in questione); 2) si
riqualificherebbero aree cedute al Comune e in abbandono, dotando i nuovi
quartieri di servizi e strutture utili ai residenti
.

Come in altri casi,
ci troviamo dinanzi al classico "grande" ritorno, dopo anni, senza
che alcuna iniziativa (concertata con i proprietari o unilaterale) sia stata
posta in essere per far conoscere alla Città cosa si intende fare e per evitare
la cementificazione di un’area di interesse collettivo
, per giunta a ridosso
delle Mura Megalitiche, ubicata in una zona dell’abitato pesantemente
congestionata dal punto di vista edilizio
.

I governi cittadini non articolano un pensiero, una
proposta, una soluzione alternativa. Si impiccano ad un Sì o ad un No. La
solita e inappagante alternativa: Sì o No.

Il nostro "NO", dunque, è soprattutto una netta
presa di distanza rispetto a tutto quello che non si è fatto, non si è tentato
e non si è sperimentato in questo decennio. Continuiamo a ribadire che tra i
“sì” e i “no” vi sono territori immensi, tutti da esplorare, da battere, da
inventare, sempre coinvolgendo i cittadini nelle decisioni. Questo è il
compito, anzi il dovere della Politica.
La Politica è l’arte del possibile, si dice, ma per noi è
soprattutto l’arte di crearlo questo possibile, di inventare opportunità e non
di consumarle. La Politica non può ridursi a ratificare l’esistente, il dovuto
o, peggio, decisioni prese o imposte da altri.

Ora siamo costretti ad affrontare le conseguenze
fallimentari di una Politica che non c’è stata. Un vuoto all’interno di un
circolo di ambizioni e interessi personali. Appunto, la NonPolitica dominante. Per giunta, superficiale e arrogante.

Allora insistiamo: altre
soluzioni, altre strade, ci sono!

Altamura, 4 luglio 2013

ENZO
COLONNA

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    MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
    Sito internet: www.enzocolonna.com