UN ANNO DI PARALISI AMMINISTRATIVA. UN ANNO PERSO E DANNOSO. AVVIAMO L’ALTERNATIVA AL DECLINO.

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CONTINUA LA SOLITA GESTIONE DEL POTERE DEL SINDACO E DELLA
SUA MAGGIORANZA.

UN ANNO DI PARALISI AMMINISTRATIVA, DI INDIFFERENZA E
ARROGANZA.
UN ANNO PERSO E DANNOSO PER LA CITTÀ.

Un appello alle forze politiche e
alle individualità ancora rispettose del proprio ruolo e dei propri doveri
presenti nella maggioranza: è tempo di chiudere questa infelice stagione
amministrativa. È tempo di dichiarare aperta l’alternativa al declino. Per una
nuova stagione, con nuovi amministratori, capaci, coraggiosi e responsabili.

Inizia un nuovo anno carico di ancora maggiori difficoltà per
cittadini e famiglie ma sindaco e
maggioranza continuano imperterriti nella consueta, autoreferenziale e
distruttiva gestione del potere
. Le priorità di Stacca e amici sono la sistemazione
di poltrone e la spartizione di cariche
: il solito risiko in cui il bene
comune della Città non conta nulla.

Eppure siamo da mesi di fronte ad accadimenti nevralgici (su cui
numerose volte ci siamo spesi e soffermati con proposte e suggerimenti del nostro
consigliere comunale Enzo Colonna) che deteriorano l’esistente di Altamura e ne
compromettono il futuro. Ricordiamo solo:

  • L’assedio di criminali e il
    susseguirsi di furti, aggressioni e rapine non hanno sinora visto alcuna
    reazione da parte delle istituzioni comunali, alcuna iniziativa
    (verifica del funzionamento e
    dell’utilità dell’impianto di videosorveglianza, potenziamento dell’organico
    della polizia municipale, nuove e intensificate forme di controllo del
    territorio, ecc.).
  • Leggi nazionali degli ultimi due
    anni hanno imposto tagli pesanti
    e anziché mettere in campo iniziative e azioni per
    ridurre sperperi e inefficienze, l’amministrazione comunale ha risolto tutto,
    nel 2012, con un’impressionante stangata fiscale a carico dei cittadini. Lo
    stesso scenario rischia di riproporsi anche nel 2013 se non si fa nulla in
    Comune.
  • Le stesse leggi nazionali
    impongono nuovi modelli organizzativi e soprattutto nuovi sistemi di controllo
    interni

    sull’efficienza, sulla spesa e sul funzionamento della macchina amministrativa
    comunale e l’unica cosa concreta che la
    giunta comunale si è preoccupata sinora di deliberare è stato un cospicuo
    incremento del fondo destinato alle indennità di posizione e ai premi di
    risultato dei sei dirigenti comunali
    , mentre non ci sono risorse per
    compensare lavoro straordinario e festivo di tutti gli altri dipendenti.
  • Ai comuni sono state trasferite le
    funzioni di riscossione, oltre che di accertamento, dei tributi e non c’è
    traccia di alcuna discussione o iniziativa
    per capire come farà il nostro Comune a gestire
    una materia così delicata affidata sinora ad Equitalia.
  • Sono
    previste nuove forme di tassazione, come
    la Tares
    (il nuovo tributo comunale su rifiuti e servizi), ma non c’è
    traccia di una parola di chiarezza da parte dell’amministrazione, di un
    confronto su forme e modi per limitare il carico fiscale sui cittadini
    altamurani.
  • La legge regionale in materia di
    rifiuti entrata in vigore l’estate scorsa impone ai comuni di darsi una nuova
    organizzazione per la gestione associata dei servizi di raccolta dei rifiuti,
    ma nel nostro territorio non è stata ancora recepita e applicata
    , nonostante l’ambito sia stato
    individuato (comprende sette comuni) e nonostante l’assemblea dei sette comuni
    abbia già deliberato con la unica astensione dei rappresentanti del nostro
    comune (il più popoloso e con il peso più importante); quella che dovrebbe
    essere la città capofila si riduce a mettersi al traino degli altri senza idee
    e autorità. Di più: i consigli di cinque comuni hanno già deliberato la costituzione
    di una unione per la gestione associata dei servizi rifiuti. Invece il nostro
    comune, con i suoi vertici, nulla dice, nulla fa, nulla propone. Il sindaco continua
    a farsi beffe di ruoli, responsabilità e impegni, passando le carte al
    consiglio comunale senza assolvere al ruolo minimo e indispensabile di
    articolare una proposta deliberativa.
  • Siamo nel pieno di una lunga crisi
    economica
    che
    investe drammaticamente il mondo del lavoro e delle imprese, le famiglie, i
    professionisti, i giovani in particolare, ma
    non c’è traccia di una qualsivoglia iniziativa comunale che proponga idee, obiettivi,
    tentativi che aiutino a risollevare l’economia del territorio
    , ad inventare
    altri percorsi, a creare o sostenere nuove opportunità di crescita. Un esempio recente
    per tutti: due giovani professionisti altamurani uniti in una società che vuole
    avviare una nuova e moderna azienda agricola scrivono al sindaco e al consiglio,
    sono costretti quasi ad “implorare” che sia esaminato dal consiglio comunale un
    provvedimento che autorizzi l’ampliamento di locali per l’allevamento di ovini
    e cavalli così da realizzare un progetto imprenditoriale finanziato con fondi
    europei (PSR Puglia 2007/2013); realizzazione che deve avvenire entro la fine
    di aprile pena non solo la perdita dei finanziamenti, ma anche la
    compromissione degli investimenti privati già effettuati.
  • In particolare, il settore
    dell’edilizia vive una profonda crisi, ma non c’è traccia di una qualunque idea
    per la sua ripresa, come piani di rigenerazione e di riqualificazione del
    tessuto edilizio esistente
    , incentivi ad un’edilizia orientata all’offerta di alloggi a prezzo
    calmierato, alla qualità architettonica, alla sostenibilità ambientale, al
    risparmio energetico.
  • Si
    profilano nuove risorse economiche a livello
    regionale per interventi nel campo dei beni culturali e ambientali, del turismo
    e della promozione del territorio, ma non c’è traccia di alcuna progettualità
    da parte dell’amministrazione
    su cui potersi confrontare.
  • Quotidianamente la stampa dà conto
    di verifiche e indagini da parte degli organi inquirenti, di acquisizioni di
    atti, ma non c’è traccia di parole di chiarezza e spiegazioni da parte dei
    vertici amministrativi
    impegnati solo a salvare sé, il proprio destino personale e i propri
    desideri, scaricando fardelli, vituperi e responsabilità su altri.

Sono solo alcuni dei temi
che imponevano di aprire un nuova stagione, una collettiva assunzione di
responsabilità con decisioni efficaci, rapide e condivise. E invece, mentre siamo in
pieno tumulto, travolti da difficoltà private e pubbliche di ogni genere, siamo
costretti ad assistere al continuo balletto tra i vari spezzoni di questa micro
maggioranza, all’arrogante e solitaria gestione del potere fine a se stesso,
alle lotte per la conquista di una piccola poltrona e di una gratificazione
personale
. Da un anno almeno la Città è prigioniera dell’immobilismo
amministrativo e dell’indifferenza dei gruppi al potere.

Siamo lontani da tutto questo. E ribadiamo: per la documentata incoscienza nei confronti della gravità del momento
e per la palese indifferenza nei confronti degli altamurani a cui stanno
arrecando danni forse irrimediabili, è tempo di mandare a casa questo sindaco e
la sua amministrazione, chiudendo questa
infelice stagione amministrativa
.

Rivolgiamo questo appello alle
forze politiche e alle individualità ancora consapevoli e rispettose del
proprio ruolo e dei propri doveri presenti nella residua maggioranza
.

È tempo di pulizia. È tempo di rigenerare il Palazzo. È tempo di
liberare nuove energie, nuovi entusiasmi. Vogliamo ricostruire la nostra Città,
crediamo in una corretta gestione dei Beni Comuni, siamo sicuri delle
possibilità di rilancio culturale, morale ed economico della nostra Terra.

Per quanto ci compete, siamo pronti. Siamo disposti a parlare con
chiunque condivida queste preoccupazioni e questi obiettivi. È tempo di
dichiarare aperta l’alternativa al declino. La drammatica urgenza di questi
tempi difficili impone che le energie migliori e vitali si incontrino e si
uniscano, oltre gli schemi e i particolarismi, oltre le appartenenze, oltre le
solitudini e gli egoismi, per ricostruire e rilanciare la Città e il nostro
Futuro. C’è solo bisogno di una politica giusta e pulita. Una nuova stagione,
con nuovi amministratori e politici, capaci, coraggiosi e responsabili.

Guardiamo avanti per costruire il
nostro futuro. Rinnoviamo impegno e speranza.

Altamura, 7 gennaio 2013

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