3 ANNI DI INERZIA, POI TUTTO IN FRETTA E FURIA
Venerdì 4
luglio, in consiglio comunale abbiamo votato ed approvato all’unanimità, dopo
un’estenuante seduta con interventi destinati a migliorare il testo e a
chiarire il senso del documento finale, il Documento Programmatico per la Rigenerazione
Urbana (DPRU).
Si tratta di un
provvedimento previsto dalla legge regionale n. 21 del 2008, al quale si è arrivati
dopo tre anni di inerzia e indifferenza, nonostante l’avessimo più volte
sollecitato. In appena un mese, l’amministrazione comunale ha elaborato il
Documento che era una condizione per la candidatura del Comune di Altamura ad
un bando regionale, con scadenza 6 luglio, che prevede finanziamenti (per il
nostro Comune, per la sua dimensione, potrebbe ottenere circa 5 milioni e mezzo
in caso di esito positivo) destinati a programmi di rigenerazione,
riqualificazione o di sviluppo urbano.
Con il DPRU il
Comune era chiamato a definire “gli ambiti territoriali che, per le loro
caratteristiche di contesti urbani periferici e marginali interessati, rendono
necessari interventi di rigenerazione urbana”. La candidatura ha interessato solo l’ambito
del centro storico, per il quale sono previsti una serie di interventi di
natura pubblica (fogna, interramento di reti, basolatura di alcuni assi
stradali, ecc.), ma il DPRU ha individuato altri ambiti di natura periferica e semi-periferica in
diversi punti della Città. In totale nove ambiti territoriali.
I PROBLEMI INCONTRATI E COME LI ABBIAMO AFFRONTATI
Ci siamo
trovati dinanzi ad una procedura affrettata, che non ha visto momenti seri di
partecipazione e coinvolgimento dei cittadini. Il documento elaborato
dall’amministrazione presentava limiti e forzature da cui abbiamo preso le
distanze: assenza di idee guida e obiettivi, ambiti non chiaramente delimitati
e, in un paio di casi, poco rispondenti ai requisiti di legge.
Con il nostro
consigliere Enzo Colonna, abbiamo fatto rilevare tutto ciò, mettendolo a
verbale. Alla fine, dopo alcune modifiche alla proposta, abbiamo dato il nostro
voto favorevole poiché il Documento programmatico non determina alcuna variante
urbanistica (nonostante le false aspettative ingenerate dalla maggioranza e dall’amministrazione)
e soprattutto costituisce solo il punto di avvio per un processo, si spera, destinato
a migliorare la Città.
Alla
individuazione dei nove ambiti territoriali (si veda l’immagine con la mappa
del territorio urbano in cui sono visibili gli ambiti delimitati da cerchi), ora
potranno seguire le proposte – anche di privati – di programmi integrati di
rigenerazione urbana (PIRU).
VIGILEREMO PER EVITARE SPECULAZIONI
Ecco cosa sono
i PIRU nella definizione che ne dà l’art. 2 della legge regionale 21 del 2008:
- I programmi
integrati di rigenerazione urbana sono strumenti volti a promuovere la
riqualificazione di parti significative di città e sistemi urbani mediante
interventi organici di interesse pubblico. I programmi si fondano su
un’idea-guida di rigenerazione legata ai caratteri ambientali e
storico-culturali dell’ambito territoriale interessato, alla sua identità e ai
bisogni e alle istanze degli abitanti. Essi comportano un insieme coordinato
d’interventi in grado di affrontare in modo integrato problemi di degrado
fisico e disagio socio-economico … - I programmi
devono interessare ambiti territoriali totalmente o prevalentemente edificati.
I programmi non possono comportare varianti urbanistiche per trasformare in
aree edificabili aree a destinazione agricola, comunque definite negli
strumenti urbanistici comunali, fatta eccezione per quelle contigue necessarie
alla realizzazione di verde e servizi pubblici nella misura massima del 5 per
cento della superficie complessiva dell’area d’intervento. Tale variante deve
comunque essere compensata prevedendo una superficie doppia rispetto a quella
interessata dal mutamento della destinazione agricola, destinata a
ripermeabilizzare e attrezzare a verde aree edificate esistenti.
Con queste
regole e parametri si giocherà la vera partita. Ci auguriamo e ci impegniamo
affinché sia una partita che veda il pieno coinvolgimento di tutti i cittadini
(e non dei soliti noti), che sia finalizzata ad una vera rigenerazione dei
quartieri della Città e non al solito assalto cementizio, alla solita
edificazione massiccia e selvaggia mascherata e giustificata da esigenze di
riqualificazione e rigenerazione.
Altamura, 11 luglio 2011
MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA
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