AL COMUNE PROCEDURE ANOMALE E SCARSA TRASPARENZA NEGLI APPALTI: DOSSIER ALL’AUTORITA’ DI VIGILANZA

Iniziativa congiunta delle forze di opposizione

Nelle scorse settimane, tutti i partiti e movimenti di
opposizione (Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Movimento Aria
Fresca, Altamura con Piglionica, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista) con
i rispettivi consiglieri comunali e segretari politici cittadini hanno inviato
all’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici un dettagliato Dossier con
cui sono state segnalate diverse anomalie e irregolarità riscontrate in diverse
procedure di gara per l’affidamento di appalti di lavori e servizi pubblici
comunali
.


Le forze di opposizione hanno richiamato l’attenzione e
l’intervento dell’Autorità al fine di verificare la correttezza e legittimità
delle procedure poste in essere dall’amministrazione comunale. In particolare, sono
state evidenziate illegittimità e anomalie riguardanti quattro appalti avviati
e gestiti dall’amministrazione Stacca
[di seguito, le schede di sintesi delle
anomalie rilevate;
clicca qui per leggere, in formato .pdf, il documento integrale inviato all’Autorità]:


  1. Gara per “per il recupero architettonico e funzionale
    dell’ex Monastero di Santa Croce per la realizzazione di un ostello della
    gioventù e museo della pietra”.
  2. Gara per “il completamento e recupero tecnico funzionale
    dell’ex mattatoio comunale da adibire a laboratori giovanili”;
  3. Gara per l’affidamento della “gestione dei centri aperti polivalenti
    per anziani”.
  4. Affidamento “lavori urgenti di adeguamento aree esterne
    mattatoio comunale”.


La segnalazione delle forze di opposizione, notificata per
conoscenza anche al sindaco Stacca e al segretario comunale, ha l’unico scopo
di salvaguardare l’interesse collettivo e cittadino: 1) alla corretta gestione
di risorse pubbliche; 2) alla puntuale, legittima e trasparente attività di
selezione delle imprese cui affidare opere o servizi pubblici locali; 3) alla
fondamentale necessità di non vedere esposto il Comune alla perdita di finanziamenti
pubblici rivenienti da altri enti sovraordinati e/o a costosi contenziosi
.


Confidiamo nell’intervento e nelle verifiche dell’Autorità
per la Vigilanza sui Contratti Pubblici. A noi preme tutelare i bilanci
comunali e le tasche dei cittadini e riportare in un alveo di correttezza e
trasparenza l’operato dell’amministrazione comunale. Per questo motivo, ci
auguriamo che l’amministrazione Stacca trovi immediatamente la prudenza e l’umiltà
per provvedere, in autotutela, a riesaminare con attenzione gli appalti
assegnati negli ultimi mesi o in fase di assegnazione, riconoscendo le
irregolarità commesse.


Proceda rapidamente a porre rimedio così da riuscire – con
la collaborazione di tutti – a salvare i finanziamenti europei e regionali di
cui hanno beneficiato alcune opere pubbliche. Diversamente, il sindaco Stacca e
la sua amministrazione risulteranno direttamente responsabili (e ne dovranno
rispondere) dei danni e della perdita di finanziamenti che, con le loro
condotte e decisioni, avranno arrecato alla Città
.


Altamura, 27 maggio 2011

PARTITO DEMOCRATICO – SINISTRA ECOLOGIA LIBERTà – MOVIMENTO
ARIA FRESCA – ALTAMURA CON PIGLIONICA – ITALIA DEI VALORI – RIFONDAZIONE
COMUNISTA

 

*

SCHEDE SINTETICHE DELLE ANOMALIE RISCONTRATE



Bando di gara per la realizzazione di “Progetto stralcio per
il recupero architettonico e funzionale dell’ex Monastero di Santa Croce per la
realizzazione di un ostello della gioventù e museo della pietra”.


Bando di gara per la realizzazione di “Progetto stralcio per
il completamento e recupero tecnico funzionale dell’ex mattatoio comunale da
adibire a laboratori giovanili”.


Queste due procedure di gara, la prima per un importo di €
2.944.700 e la seconda di € 1.470.000, risultano gravemente viziate. La Giunta
comunale ha infatti deliberato, in entrambi i casi, di procedere con la forma
dell’appalto integrato, cioè una gara in cui le imprese concorrenti dovevano
presentare non solo l’offerta economica, ma anche il progetto definitivo. I
bandi sono stati pubblicati in piena estate (rispettivamente 9 e 12 luglio 2010
la data di pubblicazione) dando 60 giorni per la predisposizione di una
documentazione particolarmente complessa e articolata come appunto il progetto
definitivo dell’opera che implicava rilievi, indagini sul posto e lavoro di progettazione,
tutto da svolgere in pieno periodo estivo. Forma di appalto e tempi di
pubblicazione hanno determinato una scarsissima partecipazione, pressoché
nulla: una sola offerta regolarmente pervenuta per l’appalto relativo al
recupero del complesso Santa Croce, due o tre (c’è un contenzioso in merito
pendente al Tar) le offerte regolarmente pervenute per l’appalto relativo al
completamento dei laboratori giovanili presso l’ex mattatoio. Il problema è che
una simile procedura di gara non poteva essere adottata. La Giunta vi ha fatto
ricorso senza che fosse entrato in vigore, come prevede la disciplina in
materia, il regolamento governativo; regolamento che è stato adottato solo
nell’ottobre scorso (quattro mesi dopo la pubblicazione dei bandi) e che entrerà
in vigore solo nel prossimo giugno 2011. Dunque, una grave ed evidente
violazione di legge, che ha avuto come concreta conseguenza la ridottissima
partecipazione di imprese e che rischia seriamente di compromettere i
finanziamenti delle due opere derivanti dai fondi europei che la Regione ha
destinato al piano strategico “la Città murgiana”.



Bando di gara per l’affidamento della “Gestione dei Centri
Aperti Polivalenti per anziani”.


In questo caso, il dirigente comunale preposto al settore
“servizi sociali” ha fatto ricorso, pur non essendovi obbligata, ad una
procedura aperta, cioè una procedura che consente a qualunque impresa avente i
requisiti richiesti dal bando di poter presentare offerta. Scelta assolutamente
condivisibile, considerata l’entità degli importi (€ 384.615) e la delicatezza
del servizio. La procedura aperta, se correttamente impostata, assicura le
condizioni di maggiore partecipazione e concorrenza alle imprese interessate.
Il vizio, però, che abbiamo rilevato è che le procedure e le norme (relative
appunto alla procedura aperta) sono state solo evocate, ma non applicate. Anzi risultano
palesemente violate nella procedura che qui si contesta. Le norme sulla
procedura aperta imponevano infatti che la scadenza per la presentazione delle
candidature dovesse essere fissata in non meno di 26 giorni dalla pubblicazione
dello bando sulla Gazzetta Ufficiale italiana e dopo aver pubblicato un avviso
anche sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (trattandosi di un appalto
di valore al di sopra della soglia comunitaria).


Invece, si sono assegnati solo 15 giorni decorrenti dalla
pubblicazione del bando e per giunta si è limitata la pubblicazione a quella
effettuata solo sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (nessuna Gazzetta
Ufficiale,né quella italiana né quella europea). Inoltre, abbiamo contestato
anche la presenza nel capitolato d’appalto di criteri per l’attribuzione dei
punteggi alle offerte in grado di limitare gravemente la concorrenza.


All’Autorità di vigilanza ci si è limitati a segnalare solo
la procedura di gara relativa alla gestione dei centri anziani, ma identici
rilievi, per gli identici motivi (bandi in fotocopia!), possono essere mossi
per altre gare di appalto pubblicate successivamente, sempre a cura del settore
servizi sociali: quello per servizio di assistenza educativa domiciliare minori
(per un importo di € 663.461), quello per il servizio di assistenza domiciliare
in favore di soggetti disabili (per un importo di € 634.615), quello per il
servizio di assistenza domiciliare in favore di persone anziane (per un importo
di € 634.615).



“Lavori urgenti di adeguamento aree esterne mattatoio
comunale c.da Jazzo del Forno”.


In quest’ultimo caso, ci si è limitati a rilevare come con
procedure di urgenza e nel giro di pochissimi giorni alcuni lavori possano
subire incrementi davvero incredibili. Si tratta dei lavori per la sistemazione
delle aree esterne del nuovo mattatoio comunale in via Santeramo. Lavori
affidati ad una ditta per un importo di € 55.835. A distanza di appena un mese
dalla stipula del contratto (3 marzo 2011), l’importo dei lavori subiva una
prima modifica al rialzo con una prima integrazione dei lavori il 1° aprile
2011 (€ 65.568), per poi essere ulteriormente integrati, senza gara, con
ulteriori opere che hanno fatto balzare il costo complessivo dei lavori
dall’originaria cifra di € 55.835
a quell di € 87.644. Un aumento di circa il 60% senza
che si comprenda il perché i lavori non siano stati adeguatamente previsti sin
dall’inizio, prima della gara per il loro affidamento.