ANCORA, PURTROPPO, A PROPOSITO DI DISCARICA E FASULLE DATE DI CHIUSURA!

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A PROPOSITO DI DISCARICA

E FASULLE DATE DI CHIUSURA!

 

QUELLO CHE NON SI VUOLE DIRE E NON SI VUOLE LA GENTE SAPPIA:

1) Ad Altamura la percentuale di raccolta differenziata, cioè la quantità di rifiuti destinati non a finire in discarica ma ad essere recuperati o riciclati (carta, cartone, vetro, plastica, frazione umida, pile, ferro) è ad un livello tra i più bassi della Puglia e dell’Italia. Questi i dati a disposizione: nel 2003 il 5,8%; nel 2004 il 5,3%; nel 2005 il 4,03%; nel 2006 il 6%; nel 2007 l’8%. Ancora più basse le percentuali dell’intero bacino (in tutto nove comuni). Risultati ridicoli se confrontati con gli obiettivi definiti nel contratto tra il Comune e la Tradeco (il 40% la percentuale di differenziata che doveva essere raggiunta entro il dicembre 2003!!) e con quelli fissati dal piano regionale dei rifiuti del 2005 (il 22% entro il dicembre 2006!!). Nei giorni scorsi la Provincia ha fissato un nuovo obiettivo per il bacino murgiano: il 30% di raccolta differenziata entro il 30 giugno 2008.
INTANTO, QUESTI RIFIUTI CONTINUANO A FINIRE IN DISCARICA. LA NOSTRA!!

2) La raccolta separata della frazione umida o organica dei rifiuti – ad esempio gli scarti dei mercati ortofrutticoli, di attività commerciali come ristoranti ed alberghi, delle potature di alberi e piante – non è mai partita ad Altamura (il contratto tra il Comune di Altamura e la Tradeco indicava come obiettivo il 18% del totale dei rifiuti entro il dicembre 2003), perché non c’è ancora un impianto di compostaggio (dove questo tipo di prodotti di risulta può diventare compost, cioè fertilizzante) al servizio dei comuni del bacino. Nonostante la sua realizzazione sia prevista dal Piano regionale dei rifiuti da numerosi anni, nulla è stato fatto dalla provincia e dai sindaci dei comuni del nostro ambito. Sono i sindaci, riuniti nell’Autorità di bacino (ora ATO, autorità territoriale ottimale, presieduta dal sindaco di Altamura), che devono decidere dove insediare l’impianto. In tutti questi anni, nulla è stato deciso. A loro, nei giorni scorsi (esattamente il 6 dicembre 2007), la Provincia ha assegnato un termine di 60 giorni per individuare il sito dove insediare tale impianto.
INTANTO, QUESTI RIFIUTI CONTINUANO A FINIRE IN DISCARICA. LA NOSTRA!!

3) Rimane comunque assurda ed inspiegabile un’altra circostanza. È vero che il costosissimo contratto di appalto per la raccolta e smaltimento dei rifiuti firmato dal Comune con la Tradeco agli inizi del 2002 (Amministrazione Popolizio, ad esito di una gara d’appalto predisposta dall’Amministrazione Plotino) prevedeva che la raccolta separata della frazione umida dovesse essere effettuata solo a partire dall’entrata in esercizio dell’impianto di compostaggio di bacino che, come appena detto, ancora non c’è. Ma è altrettanto vero che sempre quel costosissimo contratto (oltre sei milioni di euro all’anno!) imponeva alla ditta, sin dalla firma, di raccogliere e smaltire in un impianto di compostaggio individuato dall’azienda stessa la frazione umida (organica) derivante dagli scarti dei mercati e dalla manutenzione di giardini (verde pubblico e privato). Tale raccolta separata non è stata effettuata in questi anni (se non, forse, per un breve periodo iniziale) e nessuna amministrazione (la precedente o l’attuale) ha mai contestato tale palese e grave inadempimento alla Tradeco.
INTANTO, QUESTI RIFIUTI CONTINUANO A FINIRE IN DISCARICA. LA NOSTRA!!


Insomma, il 92% delle circa 2500 tonnellate di rifiuti che produciamo mensilmente va a finire in discarica. Cosa succede il 31 dicembre 2007? Chiude davvero la discarica di Altamura? NO di certo e per ragioni che la stragrande maggioranza dei rappresentanti della classe politica ed amministrativa cittadina non vorrà mai ammettere e confessare.


DI SEGUITO, PROVIAMO A SPIEGARE QUALCOSA:

A. La chiusura di un impianto come la discarica richiede alcuni mesi, necessari per individuare un impianto alternativo e per definire le condizioni organizzative ed economiche del trasporto dei rifiuti fuori bacino.

B. Da mesi andiamo ripetendo questa cantilena [CLICCA QUI per leggere solo l’ultimo e più recente dei nostri numerosi documenti e delle nostre iniziative]. Siamo rimasti del tutto inascoltati. Ora, a due settimane dalla fasulla data di chiusura della discarica (31 dicembre 2007), ci ritroviamo nell’ennesima situazione di emergenza. La medesima logica emergenziale che in 20 anni ha portato la capienza della discarica altamurana dagli iniziali 400mila a ben oltre un milione di metri cubi. La solita emergenza che ha rappresentato l’alibi dietro cui mascherare incapacità, complicità, grandi affari, incoscienza.

C. A due settimane dalla fasulla data di chiusura, ci viene comunicato che o continuiamo (noi e tutti gli altri otto comuni del bacino) a smaltire nella discarica di Altamura, oppure – minacciano con la voce grossa o ipocritamente seria e preoccupata – i cittadini altamurani dovranno farsi carico, oltre che della già costosa tassa sui rifiuti (che, anticipiamo sin d’ora, aumenterà pesantemente anche nel 2008), anche dei costi aggiuntivi per il trasporto fuori bacino.

D. Di cosa parliamo? È presto detto. Il contratto che lega il Comune alla Tradeco dal febbraio 2002 (e per 10 anni) è UN VERO CONTRATTO CAPESTRO. Qualcuno risponderà, almeno politicamente, di questo? Qualcuno ammetterà almeno di aver sbagliato? Sarebbe il minimo, se si considera che, all’epoca, ci sono state persone, pochissime, che avevano ampiamente previsto le situazioni che si vanno delineando ed avevano denunciato, quando ancora era possibile annullare tutta la procedura di gara, gli alti costi dell’appalto ed una serie di gravi illegittimità. Ricordiamo le prese di posizioni, tutte documentate, del nostro consigliere Enzo Colonna [CLICCA QUI per un Dossier online disponibile in questo sito; in particolare, CLICCA QUI per un documento dettagliato diffuso il 31 agosto 2001 con il quale si chiedeva di annullare la procedura di gara; inoltre, CLICCA QUI per un documento diffuso nel gennaio 2002 ad aggiudicazione avvenuta, quando tutte le previsioni furono confermate dai fatti sconcertanti], allora eletto come indipendente nella lista dei DS; quelle dell’allora consigliere di centrodestra Giuseppe Giove e dell’allora esponente di Rifondazione Comunista Michele Lospalluto. Ebbene, cosa prevede il contratto nel caso in cui i rifiuti debbano essere trasportati e smaltiti in un impianto situato fuori bacino (ad esempio, nelle discariche di Conversano o Trani), come appunto si renderebbe necessario se davvero si chiudesse la discarica di Altamura il 31 dicembre 2007? L’art. 12 del contratto riconosce «alla Ditta i maggiori oneri di trasferimento per le maggiori distanze da percorrere rispetto» alla discarica di via Laterza. In particolare, il Comune si è impegnato a riconoscere alla Tradeco £ 1,6 per ogni chilogrammo di rifiuti per ogni chilometro. Insomma il trasporto fuori bacino di una tonnellata di rifiuti costerebbe 1600 lire per ogni chilometro. Una follia amministrativa, contrattuale ed economica, se si considera che ogni giorno, dalla sola città di Altamura, finiscono in discarica mediamente 75 tonnellate al giorno. Il che significa che ogni chilometro percorso dalle nostre 75 tonnellate giornaliere per raggiungere l’impianto fuori bacino disponibile (il più vicino, quello di Conversano, dista circa 55-60 chilometri) costerebbe 120.000 lire. Per raggiungere quindi la discarica di Conversano, il costo giornaliero si aggirerebbe intorno ai 7 milioni delle vecchie lire. Lo ripetiamo, una follia amministrativa, contrattuale ed economica!!

E. Una follia se si considera che il Piano regionale dei rifiuti adottato nel marzo 2001 dall’allora Commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Puglia Raffaele Fitto [CLICCA QUI per uno stralcio] indicava in 0,2 lire per chilogrammo per chilometro il costo del trasporto dei rifiuti urbani (200 lire per il trasporto di una tonnellata di rifiuti per ogni chilometro, quindi ben otto volte di meno rispetto a quanto invece previsto nell’appalto di Altamura!!). Una follia anche offensiva se si considera che in Comuni vicini, facenti parte del nostro stesso bacino, la stessa ditta (Tradeco) si è impegnata ad effettuare gratuitamente il trasporto dei rifiuti verso un impianto situato fuori bacino [CLICCA QUI per avere informazioni sull’appalto espletato a Cassano Murge nel 2003]. È il caso, ad esempio, dell’appalto vinto un paio di anni fa sempre dalla Tradeco a Cassano. Ma cosa abbiamo scritto sulla fronte, noi altamurani, Joe Condor? Per quanto ancora una classe dirigente, nella migliore delle interpretazioni, incapace ci continuerà a rubare futuro e speranza?!


Questi sono i fatti, puri e semplici! E non lasciano scampo. La conclusione è una ed una sola: al di là delle dichiarazioni pubbliche, delle omissioni e responsabilità di questa o quella istituzione, degli schieramenti politici e delle parole e degli impegni solenni, la proroga dell’apertura della discarica altamurana (oltre la fasulla data di chiusura del 31 dicembre 2007) sta bene alla stragrande maggioranza dei rappresentanti amministrativi e politici.

UNA PROROGA CHE SALVA TUTTI, MA NON LA CITTÀ!!

Proseguire nel 2008 come in questi anni si è fatto, conferire tutto nella discarica di Altamura, evita di dover spiegare come mai sinora – come da molti mesi il nostro Movimento ed Enzo Colonna, nostro rappresentante in consiglio comunale, vanno ripetendo e chiedendo – non si sia fatto nulla per individuare una sistemazione alternativa ai nostri rifiuti in attesa del nuovo impianto di bacino i cui lavori sono iniziati solo il 5 dicembre e dureranno, salvo intoppi, circa un anno.
Soprattutto evita di dover fare i conti con il trasporto dei rifiuti fuori bacino. Evita cioè di dover spiegare – sul piano contabile, contrattuale, politico ed amministrativo – perché dovremmo pagare, a peso ed a costi esorbitanti, il trasporto fuori bacino di circa il 92% dei rifiuti complessivamente prodotti, cioè di pagare pure il trasporto di quei rifiuti che, con un efficiente o almeno minimo servizio di raccolta differenziata, dovrebbero essere recuperati o riciclati e certo non finire in discarica (almeno il 40%, negli obiettivi contrattuali non rispettati).
Evita inoltre di dover spiegare la follia del costo aggiuntivo fissato nel contratto tra il Comune e la Tradeco: 1600 lire per trasportare una tonnellata di rifiuti per un solo chilometro, quando secondo il piano regionale dei rifiuti sarebbe stato giusto pagare non più di 200 lire e soprattutto quando in altri comuni a noi vicini la stessa ditta è obbligata a svolgere tale servizio del tutto gratuitamente.

La proroga, oltre il 31 dicembre 2007, dell’esercizio della discarica altamurana salva tutti, vecchi e nuovi amministratori. Li salva dall’imbarazzo e da pesanti interrogativi.
A pagare, non è una novità, è ancora una volta Altamura con i suoi cittadini.

Altamura, dicembre 2007

 

MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA