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Ad Altamura, nell’annosa e tormentata questione dell’Uomo fossile (rinvenuto il 1993 nella grotta di Lamalunga) e delle trentamila orme dei dinosauri (scoperte il 1999 nella cava Pontrelli), vanno delineandosi iniziative e responsabilità fino a qualche mese fa assenti.
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Per l’Uomo il Ministero per i beni e le attività culturali ha destinato trecentomila euro finalizzati allo studio, alla tutela e alla valorizzazione. Per la paleosupeficie delle orme – immesse solo il 5 ottobre u.s. nel patrimonio demaniale – il governo regionale pugliese ha confermato il milione di euro assegnato al Comune di Altamura per le stesse finalità di indagine, conservazione e fruizione. Il sottosegretario on. Mazzonis, l’assessore regionale Lomelo, il sovrintendente Martines, hanno assunto impegni e decisioni di merito; tant’è che la Sovrintendenza regionale sta per costituire quel comitato scientifico, sempre annunziato e mai formato.
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Deve ora attivarsi la Città al fine di consegnare a questi beni un connotato di qualità; essi, incastonati tra le tante preziosità ambientali, architettoniche e storiche presenti su questo territorio appulo-lucano, potrebbero configurarsi come polo attrattivo di caratura internazionale.
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Per governare una tale complessità, ora sono in molti ad invocare una Fondazione idonea. Da sempre di ciò è convinto il Comitato cittadino per l’Uomo fossile e le Orme dei dinosauri che da tanti mesi opera volontaristicamente e fuori da ogni logica di schieramento. Esso si accinge in questi giorni a sollecitare associazioni, istituzioni, imprese, singole personalità a farsi protagonisti appassionati e partecipanti generosi nella costituzione – appunto – della Fondazione.
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FABIO PERINEI
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Comitato per l’Uomo fossile e le Orme dei dinosauri – Altamura