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Per ciò che riguarda il merito ci sono diversi aspetti che non condividiamo.
In primo luogo il previsto cambiamento della destinazione del giardino stesso, da pertinenza esclusiva della scuola a giardino pubblico: come dichiarato dal Sindaco (in un incontro con alcune madri tenutosi il 15 c.m.) il giardino sarebbe riservato alla scuola durante la mattinata ed aperto al pubblico nelle ore pomeridiane e serali. È facile immaginare quali disagi ciò comporterebbe in termini di sicurezza e di igiene, oltre al fatto che nella scuola molto spesso si svolgono attività didattiche anche nel pomeriggio. Il “IV novembre”?, inoltre, è ubicato in una zona dove ci sono già ben tre giardini pubblici ed un parco giochi, per cui davvero non si comprende da dove nasca l’esigenza di avere un altro giardino pubblico.
Che poi per rendere fruibile al pubblico uno spazio verde si abbattano tre alberi pluridecennali ha, a dir poco, dell’assurdo!
L’abbattimento dei tre lecci ha suscitato non solo l’indignazione di noi adulti, ma lo sbigottimento dei nostri figli e delle nostre figlie che non capiscono perché “quelli del Comune”? abbattono gli alberi e a che cosa serva, allora, “quella cosa sul riciclaggio che abbiamo fatto a scuola”?.
L’apertura di un varco nella recinzione esistente per creare un terzo cancello centrale, poi, non sembra avere alcuna motivazione, dato che il giardino ha già due ingressi. Per creare questo varco si è addirittura abbattuta parte di una recinzione il cui valore storico e culturale sarebbe stato,invece, meritevole di tutela da parte dell’ente pubblico.
Un’ultima questione riguarda il metodo con cui l’Amministrazione Comunale ha proceduto. Non solo non c’è stato alcun contatto con la comunità scolastica, ma si è agito con un vero e proprio blitz, mettendoci di fronte al fatto compiuto. Eppure era noto a tutti che l’Amministrazione precedente era stata costretta a ritirare un progetto simile, proprio per la ferma opposizione incontrata!
Per tutto questo noi genitori del “IV novembre”? chiediamo all’Amministrazione comunale di ritornare sui suoi passi, rinunciando al progetto di apertura del giardino al pubblico e provvedendo all’immediato ripristino dei luoghi, sia riguardo agli alberi, sia riguardo alla recinzione. Chiediamo inoltre a tutti i cittadini e le cittadine di sostenere la nostra azione, nell’interesse della città .
Altamura 19 giugno 2007
IL COMITATO GENITORI “IV NOVEMBRE”?
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INTANTO:
1) Scopriamo che – contrariamente a quanto si va riferendo (vale a dire che il taglio degli alberi sia stato un imprevisto, con affermazioni del tipo: “doveva essere tagliato, forse, uno solo, ma poi si è reso necessario il taglio degli altri due”, “le radici erano troppo profonde e non potevamo espiantarli”) – tutto era stato, al contrario, ampiamente previsto, accettato, progettato e conteggiato. CLICCATE QUI per uno stralcio del computo metrico (utilizzato per la gara di appalto ed accettato dall’impresa esecutrice) che accompagnava il progetto definitivo approvato dalla giunta il 31 novembre 2005 e che contempla espressamente l’abbattimento di 3 “alberi in corrispondenza dell’apertura del nuovo ingresso”. Costo previsto per tale operazione: 15,90 euro per ciascun albero. Per la precisione: il “legname resta di proprietà dell’impresa”.
2) La stampa continua a seguire la vicenda: CLICCA QUI per un articolo, a firma di Nicola Roberto Berloco, apparso sul quotidiano della Basilicata La Nuova del 22 giugno 2007.
3) Il Direttore del 5° Circolo didattico, Tommaso Cardano, si fa avanti, prende posizione e scrive: SALVIAMO GLI ALBERI DI SAN FRANCESCO (clicca qui).