REGOLAMENTO DI CONTI AL PALAZZO DI CITTA’ – GRANDI AFFARI E GRANDI LITI

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Cacciato il vicesindaco ed assessore all’urbanistica. I soliti grandi interessi nell’edilizia. Il solito silenzio del Sindaco. Intanto i progetti di ipermercati diventano tre e si scatenano gli appetiti.


 


GRANDI AFFARI E GRANDI LITI.


IL SINDACO NON HA NULLA DA DIRE?


 


È in atto, nella giunta di centrodestra guidata dal dott. Mario Stacca, un regolamento di conti dai contorni inquietanti e poco chiari.


Il ritiro della delega al vicesindaco e assessore all’urbanistica Lillino Colonna, per operato «caotico» e poco incline alla «collaborazione e al confronto» (queste le testuali parole del Sindaco) ne è una lampante dimostrazione. Quello che fu il consigliere comunale più suffragato nelle ultime elezioni esce dunque dalla scena amministrativa per conflitti e complotti all’interno della maggioranza. Gli esponenti dei partiti della coalizione governativa minimizzano, parlano di normale avvicendamento.


Chiacchiere, fandonie per non parlare della vera posta in gioco: i grandi interessi e progetti nel settore edilizio, i nuovi e futuri assetti urbanistici della città . Per lo scopo servono persone docili ed ubbidienti.


Il Movimento Aria Fresca, da tempo e nella sede deputata, il Consiglio comunale, ha ribadito il dovere di assicurare, in questa delicata materia, qualità  e trasparenza nel dibattito, negli obiettivi e nelle scelte. Risposta? Il silenzio assordante del Sindaco Stacca, che prosegue imperterrito, granitico ed arrogante nell’evitare qualunque confronto e qualunque spiegazione alla popolazione per cui conto amministra. Nemmeno una parola per rispondere alla accuse di condizionamenti e pressioni da parte di grandi interessi lanciati dal vicesindaco uscente Lillino Colonna.


Silenzio anche in merito ai tre (progettati, programmati o immaginati) grandi centri commerciali che si vorrebbero realizzare ad Altamura passando sulla pelle di commercianti e cittadini, piani regolatori e leggi.


Ci chiediamo in particolare: come mai vengono spesi 4milioni180mila euro (almeno 15 volte il prezzo di mercato) da parte di una sconosciuta società  di Lecce per acquistare 9 ettari di terreno agricolo a due chilometri dalla città ? Quali sono i fini dell’operazione, a cosa sono destinate quelle somme palesemente spropositate? In quell’area si vuole realizzare un ipermercato? Chi l’ha deciso? È vero che un progetto analogo, con il cambio di destinazione di alcuni capannoni, c’è anche su Via Bari? Insomma, oltre al progetto Setra in via Santeramo, quali altri progetti di ipermercati sono a conoscenza degli amministratori comunali?


Domande che Aria Fresca si pone e che giriamo, necessariamente, alla magistratura ed alle forze dell’ordine.


Domande che poniamo anche, con un’interpellanza urgente (il cui testo è disponibile cliccando qui), al Sindaco Stacca, sempre che per lui non sia troppo faticoso chiedersi il perché delle cose, troppo faticoso dare conto del proprio operato ai cittadini altamurani. Il dott. Stacca, si sa, preferisce fare lo spettatore muto di quanto si consuma nel Palazzo.


Altamura, 9 dicembre 2006


 


MOVIMENTO CITTADINO ARIA FRESCA


 


 


NOTA IN CALCE


Nell’edizione del 2 dicembre scorso il quotidiano della Basilicata La Nuova pubblicava un articolo (disponibile cliccando qui) in cui dava già  per rilasciata l’autorizzazione alla realizzazione di un ipermercato sulla statale 99 (Altamura-Matera) a favore dell’IperCoop. Incuriosito ed allarmato (non essendovi aree nel nostro territorio destinate a simili strutture), ho sollecitato risposte e cercato informazioni nei giorni successivi. Mi è stato confermato che un atto di compravendita di un terreno agricolo per un’estensione di poco più di 9 ettari (all’altezza del centro Quartarella, sull’altro lato della statale) era stato effettivamente stipulato il 6 novembre 2006 tra il proprietario altamurano dei terreni ed una sconosciuta società  di Lecce (Iperalta srl). La cifra indicata nel documento di Aria Fresca è quella risultante nell’atto redatto dal Notaio Speranza di Altamura.


Il fatto è che – dalle risposte che mi sono state fornite a voce in questi giorni dal Dirigente del Settore Urbanistica del Comune di Altamura – non risulta, al momento e sebbene di tale mega-operazione si vociferi da diversi mesi (più di un anno forse), presentato alcun progetto né edilizio, né di variante della destinazione urbanistica dei suddetti terreni che, ripetiamo, sono a destinazione agricola. Aggiungiamo, come peraltro ampiamente argomentato e spiegato nei documenti diffusi a proposito della lottizzazione Setra di Via Santeramo, che l’autorizzazione commerciale spetta alla Regione nell’ambito di una sua precisa pianificazione di distribuzione sul territorio regionale di tali grandi strutture di vendita.


Delle due l’una: 1) o chi ha acquistato è stato preda di un irrefrenabile, eccezionale, straordinario impulso di generosità  che lo ha indotto a regalare al proprietario dei terreni, a conti fatti, qualcosa come circa 3milioni800mila euro (sottraendo, dai 4milioni180mila euro, il valore massimo più vicino alla realtà  dei terreni in discussione); 2) oppure chi ha acquistato aveva ben chiara la destinazione di quel cospicuo investimento e di quelle aree, ben chiaro il percorso che avrebbe portato alla loro variante urbanistica, ben solidi gli appoggi e e le le rassicurazioni a livello politico-amministrativo comunale e regionale.


Su Via Bari infine – completando così il giro di valzer dei progetti di ipermercati – l’operazione di cui si vocifera e su cui il Movimento Aria Fresca chiede lumi al Sindaco è quella che prevede o ha già  visto l’autorizzazione al cambio di destinazione di alcuni capannoni lungo la statale 96 per Bari (ci si riferisce ai capannoni dell’ex centro vendita Fiat, poi salottificio, ubicati subito dopo il circolo tennis).


Queste due operazioni d’affari – che si aggiungono a quella ormai di lunghissimo corso della lottizzazione Setra (su cui rinviamo ai numerosi documenti pubblicati in questo sito: clicca qui) – vedrebbero cordate imprenditoriali, professionali e politiche differenti o variegatamente composte. Queste sono soli voci e, come tali, non le riportiamo.


Chi sa, ci illumini e ci scriva (enzo@altamura2001.com).


 


enzo colonna


consigliere comunale per il Movimento Aria Fresca


 


 


LEGGI (cliccando qui) L’ARTICOLO APPARSO SUL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA LA NUOVA DEL 13 DICEMBRE 2006, A FIRMA DI NICOLA BERLOCO, CHE DA’ CONTO DEGLI SVILUPPI E DELLE POLEMICHE IN MERITO A QUESTA VICENDA.


 


 


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Dopo le sollecitazioni dei giorni scorsi…


 


ALTAMURA: VENDITA TERRENO AGRICOLO, ATTI ALLA PROCURA


[da www.notizie-online.it del 19 dicembre 2006]


Il sindaco Mario Stacca invierà  alla Procura di Bari l’atto notarile riguardante l’accordo tra privati per la vendita di un terreno agricolo sulla strada statale 99 a prezzi ampiamente superiori a quelli di mercato. Lo ha annunciato in consiglio comunale riferendosi alle polemiche suscitate dalle indiscrezioni relative ad un possibile progetto di costruzione di un ipermercato.


La vicenda è esplosa negli ultimi giorni anche se si è ancora al rango di indiscrezioni. Nessun progetto né alcun atto per ipermercati in quella zona è stato infatti presentato al Comune.


Stacca ha dichiarato che dopo “aver appreso da notizie di stampa” ha provveduto a richiedere copia dell’atto pubblico rogitato il 6 novembre con cui una società  con sede a Lecce, la Iperalta, con capitale sociale di 10 mila euro, ha acquistato un terreno tipizzato agricolo E1 di ettari 9,29,15 per un importo pari a 4.181.175 euro. E’ stata acquisita anche copia del frazionamento del terreno depositato presso gli uffici comunali il 20 luglio e presentato in catasto il 24 maggio scorsi. Il sindaco ha annunciato che invierà  gli atti ed il materiale informativo inerente alla Procura della Repubblica “affinché siano compiuti tutti gli accertamenti del caso, alla luce dell’altissimo prezzo pagato per una zona agricola. Al fine di fugare ogni dubbio e di evitare speculazioni, chiederò nei modi dovuti alle competenti autorità  di verificare se in questa storia sono coinvolti politici o funzionari”.