Lo ha fatto pubblicamente il consigliere regionale e portavoce del partito, Pietro Pepe, in un comizio in piazza Duomo, annunciando l’immediato disimpegno dalle attività istituzionali finché non sarà stata rimossa l’anomalia dei Popolari per la Puglia che ad Altamura sono nella giunta di centrosinistra mentre alle Provinciali sostengono il centrodestra.
È stato un intervento molto duro, quello di Pepe, anticipato dal segretario locale Lorenzo Prezioso e seguito da quello dei candidati alle provinciali Michele Cornacchia e Biagio Clemente. In maniera esplicita, senza politichese.
Ad ascoltarlo c’erano tutte le orecchie a cui quelle parole erano indirizzate. «O noi o loro, bisogna fare una scelta» – ha tuonato Pepe che ha chiesto di comporre una nuova maggioranza senza i PpP e con Udeur, Rifondazione e gli indipendenti. «C’è un danno certo – ha continuato -, un trasferimento di voti dal centrosinistra al centrodestra, ad Amoruso.
Non possiamo far finta di niente. Questo lo dico anche ai dirigenti dei Ds». «Vogliamo sostenere questa amministrazione come abbiamo fatto con il voto sul bilancio ma non vogliamo né trasversalismi né la prostituzione della politica» – ha aggiunto. Ancora più esplicito: «Vogliamo un atto consequenziale, le dimissioni o la revoca dell’assessore Antonio Cardano (esponente in giunta dei Popolari Puglia, ndr)».
E così gli argini si sono rotti. La Margherita non vuole aspettare la fine della campagna elettorale per la resa dei conti.
Articolo a firma di Onofrio Bruno tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 3 giugno 2004 (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it).