NUMERI E NOMI DELLE ELEZIONI 2004

Ad Altamura vanno al voto circa 49600 elettori, di cui oltre 25.600 le donne ed oltre 23900 gli uomini. Sono suddivisi in due collegi: il 3 ed il 4, nella numerazione provinciale; 1 e 2 in quella altamurana.


Decine i candidati locali. Riportiamo l’elenco fornito dalla Gazzetta del Mezzogiorno in un articolo apparso il 18 maggio 2004:


Provincia: tutti i nomi.
Oltre trenta candidati ad Altamura corsa all’ultimo voto


Altamura. – Si parte. Superano quota 30 i candidati in lizza per il Consiglio provinciale di Bari. E l’agenda politica si infittisce.
Altamura è divisa in due collegi. Ecco i candidati in “Altamura 1”: a sostegno del candidato presidente Francesco Amoruso (centrodestra) sono Francesca Minervini (An), Giovanni Decio Di Franco (Lib. Sgarbi), Antonio Lorusso (Azzurro Popolare), Annalisa Moramarco (Nuovo Psi), Nicola Laterza (FI), Francesco Marroccoli (Popolari per la Puglia), Angelo S. Mascolo (Movimento idea sociale), Michele Colonna (Udc); a sostegno di Vincenzo Divella (centrosinistra) sono Franco Cornacchia (Udeur), Giambattista Rizzo (Verdi), Leopoldo Lillo (PdCI), Alfredo Cornacchia (Italia dei valori), Massimo Iurino (Ds), Alfredo Striccoli (Socialisti autonomisti), Mario Clemente (Rifondazione comunista), Michele Cornacchia (Margherita), Mimmo Moramarco (Socialisti democratici); a sostegno di Alfonso Pisicchio sono Pietro Genco (Rinnovamento Puglia), Vittorio Pepe (Patto Segni), Pasquale Labarile (Democratici cristiani); a sostegno di Antonio Dell’Omo è Luigi Cardano (Alleanza sociale).
Ecco i candidati in “Altamura 2”: a sostegno di Amoruso sono Franco Fiore (An), Pasquale Lorusso (Lib. Sgarbi), Antonio Lorusso (Azzurro Popolare), Annalisa Moramarco (Nuovo Psi), Francesco Miglionico (FI), Francesco Marroccoli (Popolari per la Puglia), Angelo S. Mascolo (Movimento idea sociale), Pasquale Lomurno (Udc); a sostegno di Divella sono Marcello Vitale (Udeur), Giambattista Rizzo (Verdi), Raffaele Ceglie (PdCI), Anna Barozzi (IdV), Giuseppe Giorgio (Ds), Alfredo Striccoli (Soc. aut.), Gianfranco Loiudice (Prc), Biagio Clemente (Margherita), Mimmo Moramarco (Soc. dem.); a sostegno di Pisicchio sono Pietro Genco (Rinn. Puglia), Vittorio Pepe (Patto Segni), Giacomo Cozzoli (Dem. cristiani); a sostegno di Dell’Omo è Rodolfo Frassanito (Alleanza sociale). Da segnalare, inoltre, che sono in sospeso i nomi del Pri e della Fiamma tricolore (quest’ultima sostiene il candidato presidente Francesco Barracchia). … (Onofrio Bruno)


 


Questi invece i risultati delle ultime elezioni provinciali che si sono svolte il 13 giugno 1999 (ballottaggio per il presidente, il 27 giugno 1999):


RISULTATI ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BARI – 13 e 27 GIUGNO 1999 (in formato .pdf)


RISULTATI DEI VOTI AI SINGOLI CANDIDATI AL CONSIGLIO PROVINCIALE SUDDIVISI PER COLLEGIO – 13 GIUGNO 1999 (in formato .pdf). In grassetto i candidati eletti.


I VOTI ED I SEGGI CONQUISTATI A LIVELLO PROVINCIALE DALLE LISTE DI PARTITO – 13 GIUGNO 1999 (in formato .pdf)


 


PER COSA SI VOTA


Quest’anno si svolgono le elezioni europee, per eleggere i 78 membri del Parlamento dell’Unione Europea spettanti all’Italia, e le elezioni amministrative, per eleggere:
> sindaci e consigli di 4.518 comuni (di cui 30 capoluoghi di provincia),
> presidenti e consigli di 62 province di regioni a statuto ordinario e della provincia di Pordenone,
> presidente di giunta e del consiglio della regione autonoma della Sardegna.

Ad Altamura si vota per le elezioni europee e per eleggere il Presidente e il Consiglio Provinciale.




QUANDO SI VOTA


Sabato 12 giugno, dalle 15:00 alle 22:00
Domenica 13 giugno, dalle 7:00 alle 22:00


L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta del Presidente della Provincia avrà  luogo nei giorni di sabato 26 (dalle ore 15 alle 22) e di domenica 27 giugno (dalle 7 alle 22).


 


CHI VOTA


Tutti i cittadini maggiorenni hanno il diritto di votare. Il voto si esercita presso la sede assegnata, indicata sulla tessera elettorale, muniti della tessera e di un documento di riconoscimento.
Per il duplicato della tessera elettorale, in caso si sia smarrito l’originale, è necessario presentarsi direttamente all’ufficio Elettorale, oppure incaricare un familiare, o una terza persona con delega.


 


COME SI VOTA



Elezione dei rappresentanti dell’Italia al Parlamento Europeo 12 e 13 giugno 2004


Colore della scheda: ARANCIONE
Numero massimo di preferenze: 3


Per esprimere il voto di lista: si traccia un segno di voto sul contrassegno della lista prescelta.
Per esprimere il voto di preferenza: per un candidato della lista votata, si scrive, a fianco del contrassegno della lista votata, il nome e cognome, oppure soltanto il cognome di un candidato. Si possono indicare fino ad un massimo di tre preferenze.
Non è ammessa l’espressione del voto di preferenza con indicazioni numeriche


Esempio di voto valido Esempio di voto non valido


L’elettore ricordi di non sovrapporre le schede in cabina al momento della votazione.


 


Elezioni provinciali


Colore della scheda: GIALLO BRILLANTE.

Il Presidente della Provincia è eletto a suffragio universale diretto contestualmente all’elezione del Consiglio provinciale. Il Consiglio provinciale è eletto con il sistema proporzionale e con l’assegnazione del premio di maggioranza.
L’elezione dei Consiglieri provinciali è effettuata sulla base di collegi uninominali e non consente l’attribuzione dei voti di preferenza.
La candidatura alla carica di Presidente della Provincia è collegata ad uno o più gruppi di candidati alla carica di Consigliere provinciale.
Per le elezioni provinciali non è consentito il voto disgiunto, cioè non è possibile votare per un candidato alla carica di Presidente della Provincia diverso da quello collegato al gruppo di candidati prescelto.
L’elettore può votare unicamente tracciando un segno sul contrassegno prescelto.
Si ricorre la ballottaggio qualora nessuno dei candidati abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti validi al 1° turno.


Ciascun elettore può, con un unico voto, votare per un candidato alla carica di Presidente della Provincia e per uno dei candidati al consiglio provinciale tracciando un segno sul relativo contrassegno di lista o sul nome del candidato alla carica di consigliere provinciale.


Ciascun elettore può altresì votare esclusivamente per un candidato alla carica di presidente della provincia tracciando un segno sul relativo rettangolo: il voto in tal modo espresso è attribuito solo al candidato alla carica di presidente della provincia.


Alcuni esempi di voto valido:



Il voto va al gruppo n. 2 ed ai candidati, a consigliere ed a presidente della provincia ad esso collegati.



Il voto si attribuisce al candidato a consigliere votato, al gruppo n. 2 e al candidato a presidente della provincia ad esso collegato.



Il voto va al gruppo n. 2 ed ai candidati, a presidente della provincia e a consigliere ad esso collegati.



Il voto va solo al candidato alla carica di presidente della provincia.

L’attribuzione dei seggi al Consiglio provinciale viene effettuata dopo l’elezione del Presidente, secondo il sistema proporzionale – metodo d’Hondt – con il premio di maggioranza al gruppo o ai gruppi di candidati collegati al candidato Presidente della Provincia eletto.
Non sono ammessi all’assegnazione dei seggi i gruppi di candidati che abbiano ottenuto al primo turno meno del 3 per cento dei voti validi e che non appartengano a nessuna coalizione di gruppi che abbia superato tale soglia.
Per l’assegnazione dei seggi a ciascun gruppo di candidati collegati, si divide la cifra elettorale conseguita da ciascun gruppo di candidati successivamente per 1, 2, 3, 4,.. sino a concorrenza del numero di consiglieri da eleggere. Quindi tra i quozienti così ottenuti si scelgono i più alti, in numero eguale a quello dei consiglieri da eleggere, disponendoli in una graduatoria decrescente. A ciascun gruppo di candidati sono assegnati tanti rappresentanti quanti sono i quozienti ad esso appartenenti compresi nella graduatoria. A parità  di quoziente, nelle cifre intere e decimali, il posto è attribuito al gruppo di candidati che ha ottenuto la maggior cifra elettorale e, a parità  di quest’ultima, per sorteggio. Se ad un gruppo spettano più posti di quanti sono i suoi candidati, i posti eccedenti sono distribuiti tra gli altri gruppi, secondo l’ordine dei quozienti.
Queste disposizioni si applicano quando il gruppo o i gruppi di candidati collegati al candidato proclamato eletto presidente della provincia abbiano conseguito almeno il 60 per cento dei seggi assegnati al consiglio provinciale. Qualora il gruppo o i gruppi di candidati collegati al candidato proclamato eletto presidente della provincia non abbiano conseguito almeno il 60 per cento dei seggi assegnati al consiglio provinciale, a tale gruppo o gruppi di candidati viene assegnato il 60 per cento dei seggi, con arrotondamento all’unità  superiore qualora il numero dei consiglieri da attribuire al gruppo o ai gruppi contenga una cifra decimale superiore a 50.
In caso di collegamento di più gruppi con il candidato proclamato eletto presidente, per determinare il numero di seggi spettanti a ciascun gruppo, si dividono le rispettive cifre elettorali corrispondenti ai voti riportati al primo turno, per 1, 2, 3, 4,.. sino a concorrenza del numero dei seggi da assegnare. Si determinano in tal modo i quozienti più alti e, quindi, il numero dei seggi spettanti ad ogni gruppo di candidati.
I restanti seggi sono attribuiti proporzionalmente agli altri gruppi di candidati.
Una volta determinato il numero dei seggi spettanti a ciascun gruppo di candidati, sono in primo luogo proclamati eletti alla carica di consigliere i candidati alla carica di presidente della provincia non risultati eletti, collegati a ciascun gruppo di candidati che abbia ottenuto almeno un seggio.
In caso di collegamento di più gruppi con il candidato alla carica di presidente della provincia non eletto, il seggio spettante a quest’ultimo è detratto dai seggi complessivamente attribuiti ai gruppi di candidati collegati. Quindi, sono proclamati eletti consiglieri provinciali i candidati di ciascun gruppo secondo l’ordine delle rispettive cifre individuali (vale a dire, i candidati di ciascuna lista che hanno ottenuto le migliori percentuali nel collegio di appartenenza).