Egr. sig. Presidente Fitto,
sono trascorsi più di dieci anni da quando la proposta di istituire il parco nazionale dell’Alta Murgia è oggetto di discussione. Non si può certo dire che si è trattato, finora, di una questione «frettolosa».
In questo lungo periodo di tempo sono stati coinvolti, a più riprese, tutti i soggetti istituzionali interessati, parallelamente agli organismi di base operanti sul territorio oltre ad un’amplissima parte delle comunità del comprensorio. Le posizioni espresse non sono state sempre unanimi e tuttavia non è mai venuta meno la volontà comune di pervenire ad una mediazione positiva, in grado di dare avvio ad un processo teso a coniugare tutela e sviluppo dell’eccezionale patrimonio storico e naturale di cui l’Alta Murgia dispone.
Il risultato, purtroppo ancora provvisorio, di questo articolato processo, è stato infatti segnato da alcuni passaggi istituzionali importanti: dall’approvazione delle Legge Quadro sulle Aree Protette (394/91), in cui l’Alta Murgia figurava quale «area di reperimento» alla L.S.: 426/98 che sanciva la definitiva istituzione del parco nazionale, previa, appunto, «l’intesa» tra Ministero dell’Ambiente e Regione, passando attraverso la Conferenza dei Servizi convocata dalla Regione il 24/11/93, ai vari incontri di coordinamento tra Provincia, Amministrazioni locali, Comunità Montana nord-occ.
È noto anche che l’unica Amministrazione ad aver ostacolato nel passato l’iter di istituzione del parco è stata quella di Altamura. Come lei certamente saprà , proprio quest’ultimo ostacolo è stato superato nel luglio scorso, quando l’Amministrazione della Città di Altamura ha approvato con delibera di consiglio n. 86 del 15/7/2002 una sua proposta di perimetrazione coincidente con quella già approvata da tutti gli altri comuni interessati.
È da notare che l’adesione dell’Amministrazione di Altamura alla istituzione del parco è stata ratificata fin dal 27/7/2002 (D. di C. n. 70). Infine mi permetto di ricordarle che, per quanto riguarda le norme di salvaguardia provvisorie, proposte dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Puglia, esse sono state approvate all’unanimità dai 13 comuni interessati (compresa quindi Altamura), già in data 22/1/2002, in occasione dell’incontro coordinato dalla Provincia di Bari.
Il cerchio ora si è praticamente chiuso. Nessuno può più permettersi di disattendere questa unanime volontà politica espressa dalle comunità del comprensorio di istituire il parco, nessuno potrà più evocare perplessità o argomenti pretestuosi, come pure qualche assessore regionale ha fatto nei mesi scorsi, per rinviare sine die il completamento dell’iter istituzionale. Occorre invece che la Regione ratifichi in tempi rapidi l’intesa con il Ministero dell’Ambiente affinché il Presidente della Repubblica possa emanare il decreto istitutivo.
La Regione Puglia deve contribuire con assoluta coerenza a delineare il futuro di quest’area, senza ricadere nelle ambiguità che hanno contraddistinto molto spesso le scelte operate in passato, con l’equivoca vicenda legata agli accordi di programma, autorizzati nella stessa area interessata dalla L.R. n. 9 oltre che dalle direttive di tutela europea e recepiti in sede regionale (Sic e Zps), dimostra.
Occorre dunque uscire fuori da queste ambiguità e lentezze soprattutto perché i processi di trasformazione e di distruzione del territorio, come il fenomeno più volte denunciato dello spietramento, sono ormai giunti ad un livello di guardia che non può essere superato senza compromettere definitivamente quello che ancora rimane un patrimonio millenario che appartiene a tutta la collettività e che merita di essere tutelato e valorizzato attraverso la creazione del parco nazionale.
avv. Michele Ventricelli
Consigliere Regionale Ds Puglia