Vi segnalo (nelle immagini 5 e 6) uno dei tanti articoli del decreto legge n. 77 del 31 maggio 2021 («Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure»), convertito in legge pochi giorni fa (legge n. 108 del 29 luglio 2021), che interessa direttamente il nostro territorio, con importanti ricadute nel settore economico-produttivo. Con l’articolo 57, il Governo Draghi ha introdotto una serie di significative novità nella disciplina delle Zone Economiche Speciali (ZES).
Le ZES sono aree selezionate, collegate al sistema infrastrutturale dei porti, destinate ad attrarre nuovi investimenti, finalizzate quindi a creare condizioni di favore per crescita economica, nuova occupazione, sviluppo di impresa.
Per quanto ci riguarda, come ho scritto e spiegato in tantissime occasioni, la Zona Economica Speciale (nel nostro caso, la ZES Adriatica, istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nel settembre 2019) coinvolge ampie zone produttive di #Altamura (183,50 ettari, corrispondenti a tutta la zona industriale tipizzata come D dal piano regolatore lungo la strada per Gravina, v. prima immagine) e di #Gravina in Puglia (circa 10 ettari di aree della zona P.I.P., v. seconda immagine). Tali zone rientrano nella superficie già assegnata alla Puglia per questa ZES di poco più di 2600 ettari (ad Altamura, una delle estensioni maggiori di tutta la regione! v. Tabella nelle immagini 3 e 4).
Una sintetica ricostruzione del lavoro di questi anni per raggiungere questo obiettivo, è nel mio post tre settimane fa, disponibile da qui:
Mi limito a segnalare le novità più significative introdotte da quest’ultimo decreto. Riguardano:
– molto importante, il credito di imposta, già previsto, viene esteso anche all’acquisto di immobili strumentali all’impresa e viene elevato a 100 milioni di euro (dagli attuali 50).
– il profilo del governo delle Zes (con il commissario che sarà nominato dal governo d’intesa con le regioni e la creazione di una struttura amministrativa con personale dedicato, nonché il supporto dell’Agenzia per la Coesione);
– i procedimenti semplificati per infrastrutture, investimenti e attività (introduzione dell’autorizzazione unica, tempi perentori per pareri e intese, silenzio assenso);
– le procedure di gara per le infrastrutture (commissario possibile stazione appaltante, con procedimenti semplificati).
Su queste novità normative ci siamo soffermati una ventina di giorni fa, in una bella e agile conversazione con il prof. Ugo Patroni Griffi (Presidente dell’Autorità portuale del Mare Adriatico Meridionale), che organizzai con il grande staff di H-Hub Factory ItemHub (presso l’ex Stazione delle Ferrovie dello Stato)
Dal seguente link, è disponibile la registrazione video:
La Zona Economica Speciale è un importante obiettivo su cui sono stato molto impegnato negli anni scorsi. Ne ho seguito l’evolversi e gli sviluppi, passo dopo passo, per oltre tre anni, in particolare nella fase decisiva di individuazione e perimetrazione delle aree operate dalla Regione tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018. Uno dei tanti obiettivi che ho impostato e perseguito, dedicando tutte le energie a mia disposizione, con riferimento all’area della Murgia barese, ad Altamura in particolare, al pari delle numerose progettualità e risorse, per svariate decine di milioni di euro (solo su Altamura oltre 50 milioni di euro). Mi trovo costretto a sottolineare questo dato (è triste, poco elegante, parlare di sé!), solo perché continua, pur a distanza di tempo, l’azione sistematica di “oscuramento” del lavoro messo in campo e dei risultati conseguiti nei miei quattro anni in Regione (settembre 2016 – settembre 2020). Non ne comprendo razionalmente i motivi. Ne prendo atto. Solo, prima o poi, mi indurrà a un inevitabile cambio di passo nel rapporto con il dibattito pubblico e politico cittadino.