Si è conclusa la fase di valutazione delle proposte di gestione di una porzione del complesso dell’ex Orfanotrofio “Simone Viti Maino” pervenute in Regione. Questo “luogo” del nostro Comune, nel maggio scorso, era stato ammesso nel catalogo dei beni pubblici da riutilizzare e rivitalizzare della misura regionale “Luoghi Comuni”.
Da qui il mio aggiornamento di maggio:
#LuoghiComuni è un’innovativa iniziativa attivata due anni fa dalla Regione Puglia con il supporto dell’ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione), finalizzata a individuare e finanziare progetti di innovazione sociale promossi da organizzazioni giovanili da realizzare in spazi pubblici inutilizzati o sottoutilizzati. Una misura che ho molto apprezzato, seguito e sostenuto dall’inizio, su cui più volte sono intervenuto segnalandola e sollecitando le amministrazioni del territorio a presentare candidature.
Ad esempio, v. qui: https://www.enzocolonna.com/…/al-via-luoghi-comuni-7…/].
Come riferivo, dopo l’inserimento del bene nel catalogo regionale, nei giorni scorsi si è conclusa anche la seconda fase, quella dedicata all’individuazione dell’organizzazione giovanile del Terzo Settore a cui la Regione erogherà un contributo di 40.000 euro a copertura degli oneri dei primi due anni di gestione. Sono stati pubblicati, infatti, gli esiti delle valutazioni dei progetti di gestione candidati entro il termine del 30 settembre 2020.
La commissione regionale ha valutato positivamente la proposta presentata dall’Associazione Culturale Liber Festival, un’organizzazione del territorio che coinvolge tanti giovani e che da anni propone diverse iniziative culturali, in particolare un festival dedicato ai lettori e alla lettura con una formula originale e con grande riscontro in termini di partecipazione.
Alcuni locali del complesso “Viti Maino”, di circa 125 metri quadrati, ad angolo tra Viale Martiri 1799 e Via Ottavio Serena, saranno destinati a nuovi spazi per lo studio, ad incontri, azioni di animazione sociale e culturale.
Ora prenderà avvio la terza fase prevista, quella della coprogettazione, durante la quale Regione (staff “Luoghi Comuni” della Sezione regionale “Politiche giovanili e Innovazione sociale” e dell’ARTI, staff che ringrazio per la passione e il lavoro dedicati a questa misura), Comune di Altamura e Associazione LiberFestival, insieme, definiranno e poi sanciranno in una convenzione i dettagli e i reciproci impegni relativi alla gestione, per la quale, come scrivevo, la Regione metterà a disposizione dell’organizzazione giovanile un finanziamento di 40.000 euro.
Come ho più volte precisato, non avendo più alcun ruolo istituzionale, mi limito a seguire il lavoro (progettualità e iniziative) avviato e sviluppato nei miei quattro anni in Regione, affinché vada tutto a buon fine e perché sia adeguatamente valorizzato e messo a fattor comune, come patrimonio collettivo da utilizzare, difendere, promuovere, come occasione di crescita collettiva sociale, economica e culturale.
Questa procedura segue quella, sempre con la misura “Luoghi Comuni”, già andata a buon fine nei mesi scorsi, relativa all’individuazione del soggetto gestore del complesso “ex Conservatorio Santa Croce” di Altamura (sebbene non mi pare sia ancora partita la gestione, ma non ne conosco i motivi).
Sono particolarmente felice per l’esito di quest’ultima progettualità e candidatura, perché è stata ispirata e si è sviluppata, prima sulle gambe e con l’energia, poi in nome e in memoria di Gianpiero Zaccaria. Giovanissimo architetto altamurano, morto il 18 maggio scorso. È stato un prezioso, sensibile, appassionato, generoso compagno in tanti impegni sul versante culturale, ambientale, civico, politico in generale, in particolare, negli ultimi anni, con i giovani di GIF – Giovani Idee in Fermento , di AlteraCultura , di LiberFestival, nonché con i colleghi del laboratorio di progettazione Iperurbano.
La decisione, da parte dei giovani, suoi amici, dell’Associazione LiberFestival, di dedicare a lui il progettato nuovo centro (“LiberHub Gianpiero Zaccaria”) è un modo, come avevo sperato a maggio, per ricordarlo e ringraziarlo per il grande contributo, nonostante la sua giovane età, che è riuscito a garantire alla vita di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo e frequentarlo, io tra questi, e di tutti i cittadini altamurani. I compagni non si lasciano, quando cadono e anche quando scompaiono dalla portata dei nostri sensi. Per quello che ci hanno dato e per quello in cui hanno creduto e in cui insieme abbiamo creduto, sono convinto che debbano continuare ad animare le nostre azioni, le nostre scelte. Non sono e non servono esercizi di memoria. A noi toccano esercizi di presente, tocca agire nel presente, un presente che noi vivifichiamo con l’energia, l’entusiasmo, lo spirito di chi è caduto, ci ha lasciato, è scomparso. Altrimenti, passato e futuro sono comodi rifugi, alibi, per non far nulla qui e ora.
Ecco, dobbiamo portare a termine il lavoro.