Sono 102 le coronarografie effettuate dal Servizio di #Emodinamica dell’Ospedale della #Murgia “Fabio Perinei”. È improprio scrivere e parlare in questi termini quando si tratta di sanità; dietro ogni numero o prestazione ci sono la vita e la salute di persone, ci sono affetti e sofferenze. Ma il numero è importante e va segnalato perché documenta ed è capace di rendere meglio di qualunque parola o ragionamento il grande, delicato, sensibile, prezioso lavoro svolto.
Con le quattro di oggi, si è superato il numero di 100 coronarografie effettuate nella nuova e moderna Sala di Emodinamica inaugurata il 7 settembre scorso
v. qui:
e presso cui si era tenuta la prima seduta il 10 settembre
v. qui:
In poco poco più di due mesi, a regime parziale, cioè con due sedute programmate settimanali, in un periodo complicatissimo dettato dall’emergenza Covid-19, che ha rallentato tutta l’attività “ordinaria”, l’Unità ha effettuato:
102 #coronarografie, di cui una quindicina su pazienti con infarti in corso;
circa un terzo delle coronarografie hanno avuto come esito l’effettuazione, durante la seduta, di interventi di #angioplastica (per 4-5 l’angioplastica non non era possibile e si sono resi necessari interventi cardiochirurgici, quindi il trasferimento presso strutture ospedaliere di Bari);
nella medesima nuova sala di emodinamica si sono tenute, nello stesso periodo, quasi 40 procedure di #elettrofisiologia (ad esempio, impianti di pacemaker).
Mettendo da parte traguardi e numeri, pensiamoci… 102 pazienti, 102 famiglie, centinaia di parenti e persone care, che hanno trovato qui, nella nostra Murgia, nella cardiologia interventistica dell’Ospedale “Perinei” la risposta ad una loro domanda vitale, ad un loro bisogno, a volte impellente, urgente, di cura e prevenzione. E hanno trovato questa risposta professionale, efficace, puntuale, umanamente ispirata, come molti di loro hanno attestato (anche a me).
Tutto questo è merito del personale dell’Unità di Cardiologia del nostro Ospedale diretta dal dott. Francesco Massari: medici, infermieri, tecnici di radiologia, oss, addetti ai servizi ausiliari. Con l’affiancamento, previsto per l’avvio del servizio, dell’équipe di emodinamica dell’Ospedale San Paolo (responsabile, il dott. Nicola Locuratolo). A tutti, grazie! In particolare, per l’attività svolta nella sala di emodinamica, la gratitudine va a professionisti come, per la cardiologia interventistica, i dottori Marco Basile (emodinamista di lungo corso, seppur anagraficamente giovane, a cui dobbiamo moltissimo per l’attività preparatoria del nuovo servizio e le prestazioni in corso) e Francesco Giardinelli; per le procedure di elettrofisiologia, i dottori Pietro Scicchitano, Mariangela Pinto e Paolo Sasanelli; gli infermieri Vito Pinto e Antonio Mariano; i tecnici di radiologia Donato Goffredo, Giuseppe Battipaglia e Mara Brienza.
È su persone così che possiamo contare, per costruire progresso, crescere e tenere in piedi l’architettura del nostro vivere insieme. Persone normali, che ogni giorno affrontano, con il proprio lavoro e impegno, difficoltà, fatiche, durezze dell’esistenza, provando, riuscendo e fallendo. Non strappano applausi o like, ma, silenziosamente, segnano e migliorano la realtà e rendono meno dure le esistenze di tanti, rinsaldando comunità e realizzando la propria personalità. Operano nei luoghi di lavoro, nelle botteghe e nei propri esercizi commerciali, nelle istituzioni, negli uffici e servizi pubblici, nelle proprie aziende e attività professionali, nella ricerca di un’opportunità e nello studio, nel volontariato, nelle proprie famiglie.
Come avrete capito – spero di essere stato sufficientemente chiaro con le condotte ed esternazioni pubbliche degli ultimi tempi (queste limitate quasi esclusivamente ai miei aggiornamenti social) – da quando è cessato il mio mandato (di fatto, da agosto, con la mia non candidatura) tengo d’occhio quelle che sento mie “creature”, opere già realizzate o da realizzare ancora, servizi già avviati o da avviare e potenziare, leggi e misure regionali approvate e da attuare. Opere, servizi, leggi, misure, sui cui ho lavorato nei miei quattro anni in Consiglio regionale. E continuerò farlo perché l’opera sia portata a termine, per esercizio di memoria, per dare valore al lavoro compiuto, per creare una condivisa e diffusa consapevolezza di quello che ci siamo conquistati e che dobbiamo difendere e seguire. Continuo e continuerò, inoltre, a mettere a disposizione di chiunque lo ritenga utile, il bagaglio di esperienza, conoscenza, contatti, un po’ di credibilità che mi sono formato in questi anni in Regione.
Una delle più belle “creature” è stata proprio l’Emodinamica della Murgia. Una conquista storica, frutto di anni di lavoro. Complesso, intenso, di tanti. Basta? No, certamente. Come ho sottolineato più volte, quel servizio è pienamente operativo, ma a regime ridotto, con due sedute settimanali. Superata la fase di avvio (che si fa sempre e ovunque per servizi del genere), va dunque potenziato, con ulteriore personale rispetto a quello già assunto e dedicato, per arrivare ad essere operativo sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro.
Per raggiungere questo ulteriore avanzamento è dunque importante vedere, riconoscere, apprezzare quanto si è fatto e si sta facendo. Il lavoro è stato tanto e di tanti, visibile, tangibile. Sia in questi ottanta giorni di operatività dell’Emodinamica murgiana, sia negli anni precedenti per arrivare alla sua attivazione. Se non vediamo e non riconosciamo questo lavoro, se non gli diamo il giusto valore, se non lo isoliamo, preservandolo, dall’inettitudine, dall’apatia, dall’inefficienza, da tutto ciò che non va e non funziona, dal mare di chiacchiere e polemiche, se non ne facciamo motivo di orgoglio collettivo, non c’è speranza per alcuno. Vedere, riconoscere, apprezzare, ringraziare il buono che c’è in mezzo a noi, fa bene a tutti, perché, rendendo esplicito e chiaro a tutti ciò che è stato “bene”, ciò che si è fatto “bene”, lo rende patrimonio comune e condiviso. Indica il percorso giusto; motiva e impegna tutti a proseguire.
Chiudo questo post, come faccio sempre, rinnovando il mio “GRAZIE” a quanti (li conosco tutti, li ho incontrati decine e decine di volte – in Ospedale, in Asl, in Regione, a partire da Michele Emiliano -, i loro volti mi sono ben presenti, alcuni li ho citati prima e nelle mie note precedenti di cui ho segnalato i link sopra) hanno speso, in varia misura, lavoro e impegno per l’attivazione dell’Emodinamica e da due mesi e mezzo spendono la loro opera quotidiana per assicurarne l’attività, curando le persone.
ENZO COLONNA