Nel dibattito in corso sull’utilizzo dell’ingenti risorse (209 miliardi di euro) riservate all’Italia dal cosiddetto #RecoveryFund (in realtà, il pacchetto di aiuti per la ripresa post Covid è denominato #NextGenerationEU“), sta assumendo centralità il tema della transizione energetica, del superamento delle fonti fossili.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito dei grandi progetti europei di interesse comune, ha proposto che venga destinato un miliardo di euro per una strategia specifica per l’idrogeno.
Anche l’Unione Europea – con il piano #JustTransitionFund” (“Fondo per una transizione equa”) che stanzia ulteriori 100 miliardi di euro per la realizzazione di investimenti verdi nei prossimi dieci anni – indica chiaramente la strada da percorrere per ripensare complessivamente il nostro sistema economico e produttivo, orientandolo verso la riduzione del consumo delle fonti fossili, la promozione dell’efficienza energetica e il passaggio a tecnologie meno impattanti sull’ambiente.
Sulla stessa linea, il Comitato europeo delle Regioni, che ha adottato il parere “Verso una tabella di marcia per l’idrogeno pulito”, e Paesi come Francia, Germania e Portogallo, che stanno puntando con decisione sull’idrogeno come fonte energetica a basso impatto ambientale.
Grandi aspettative sono, infatti, riposte nella strategia sull’#idrogenoverde, cioè prodotto da fonti rinnovabili, che potrà consentire lo sviluppo di una piena e compiuta filiera verde e sostenibile.
Nel frattempo, Enel ha annunciato la chiusura dei quattro impianti a carbone in Italia entro il 2025 e, per garantire la sostenibilità del sistema elettrico, la sostituzione del carbone con un mix di energie rinnovabili e gas nonché la fornitura di energia da idrogeno prodotto da eolico e fotovoltaico all’Ilva di Taranto.
Si tratta di temi su cui la #Puglia è da tempo impegnata.
Già nel luglio 2019, infatti, con l’approvazione in Consiglio regionale della legge n. 34/2019, da me proposta, sulla promozione e diffusione dell’utilizzo di #idrogeno prodotto da fonti rinnovabili (la prima in Italia su questo tema) e sulla #rigenerazione degli impianti eolici e fotovoltaici esistenti, cui sono seguite la legge regionale n. 42/2019 che istituisce il #redditoenergetico regionale e la legge n. 45/2019 sulla promozione delle #comunitàenergetiche, la nostra regione si è dotata di un innovativo pacchetto di norme che la pone all’avanguardia sul fronte del progressivo superamento della dipendenza dai combustibili fossili, segnando un’ambiziosa traccia di lavoro per affrontare la transizione energetica.
Il pacchetto normativo sulla “energia pulita” predisposto dalla #RegionePuglia, infatti, ha l’ambizione di dare risposta alle politiche promosse a livello internazionale, europeo e nazionale per il contenimento delle emissioni di gas inquinanti e propone soluzioni concrete.
In particolare, la #leggeregionale su idrogeno e #revamping di impianti eolici e fotovoltaici esistenti definisce un quadro normativo che offre procedimenti semplificati e certezza regolamentare per spingere gli operatori a valorizzare gli impianti eolici e fotovoltaici esistenti, ormai vetusti, attraverso la loro rigenerazione, la sostituzione tecnologica e la conseguente maggiore capacità produttiva a fronte della chiusura del ciclo (nella logica dell’#economiacircolare) attraverso la produzione di idrogeno con l’energia eccedente la capacità della rete e che ora va dispersa, nonché della riduzione, prescritta per legge, delle ripercussioni negative sull’ambiente attraverso un significativo taglio del numero di pale esistenti (per l’eolico) o delle aree occupate (per il fotovoltaico), quindi con un migliore inserimento degli impianti esistenti nel contesto paesaggistico e con l’effetto di evitare ulteriore consumo di suolo per l’insediamento di nuovi impianti.
Le soluzioni individuate sono certamente innovative, di frontiera e, per diversi aspetti, anticipano gli interventi normativi e le scelte su cui il legislatore nazionale è al lavoro e che è chiamato a compiere per allinearsi alla prospettiva definita a livello europeo (nella legge di delegazione europea, ad esempio).
Il taglio fortemente innovativo e originale, anticipatore, ha probabilmente indotto il governo centrale ad impugnare alcuni articoli della legge regionale dinanzi alla Corte costituzionale. Continuo a ritenere che l’intervento normativo regionale si sia mosso all’interno dei limiti e degli spazi di competenza consentiti dalla legislazione nazionale vigente. Mi auguro e sono fiducioso che il giudizio della Consulta, di cui si attendono gli esiti nei prossimi mesi, possa confermare queste considerazioni di fondo.
👉 Da qui, il testo della legge e una mia nota:
https://www.enzocolonna.com/…/approvata-dal-consiglio-regi…/
👉 Da qui, una nota sull’avviso regionale pubblicato un mese fa e finalizzato a selezionare e sostenere ricerca e interventi pilota su idrogeno:
https://www.enzocolonna.com/…/pubblicato-avviso-per-il-sos…/
La Regione, in questi anni, si è mossa anche su altri versanti: si pensi, ad esempio, ai circa #300milioni di euro destinati a finanziare quasi 190 interventi di #efficientamentoenergetico di immobili pubblici (di enti locali, aziende sanitarie, arca); tra questi, quello per l’#Ospedale della #Murgia “F. Perinei” (valore: 5,5 milioni di euro) e il Municipio del Comune di #Gravina (2,5 milioni).
👉 Sul punto, rinvio ad una mia nota del febbraio scorso:
https://www.enzocolonna.com/…/dalla-regione-altri-30-milio…/
Dunque, la Puglia si è posta da tempo in una posizione attiva nella definizione di un nuovo modello economico pulito, intelligente e sostenibile, orientato al progressivo superamento delle fonti fossili e basato sulla chiusura dei cicli produttivi (economia circolare), in cui l’idrogeno rappresenta una importante alternativa a carbone, gas e petrolio.
Sono tutte tessere di un unico mosaico che, su un tema oggi ritenuto strategico a tutti i livelli, pone la nostra regione all’avanguardia grazie al lavoro svolto in Consiglio regionale e alla grande attenzione e lungimiranza riservate, in tempi non sospetti, dal Presidente Michele Emiliano a questo argomento.
L’auspicio è che il #modello proposto dalla Puglia possa essere confermato e perseguito nei prossimi anni, sia dalla nostra Regione, con l’imminente programmazione dei fondi europei del ciclo 2021-2027, sia dallo Stato, nell’ambito dell’attività normativa in corso e delle scelte destinate a concretizzare in tutto il Paese, anche grazie alle risorse del Recovery Fund, la spinta verso uno sviluppo moderno e sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
ENZO COLONNA