CORONAVIRUS / A PROPOSITO DEI DATI SUI CONTAGI COMUNICATI OGGI. CALMA!

Tutti a casa. No, tutti fuori.
Andiamo male, no, a pensarci, andiamo bene.
Oggi è venerdì santo, la vigilia, Pasqua, pasquetta, e non ho sentito o letto nulla, tutto a posto, dunque. In realtà, la gente impegnata su questa emergenza ha continuato a lavorare, a fare tamponi, a fare esami…
Non fate tamponi… Ma, facendo più tamponi, è ovvio che emergano più casi.
Indagate… Ma cosi, facendo i tamponi ai contatti, anche asintomatici, dei contagiati, è ovvio che emergano casi positivi.
Chiamate l’esercito. No, basta chiusura, torniamo alla nostra vita.

Amici e Contatti, premesso che vi voglio bene senza voi, senza questa città, non starei molto bene, ma così non andiamo da nessuna parte. Perdiamo tempo ed energie a spiegare, correggere, integrare, commentare… Cazzarola, così no!
La materia è estremamente delicata e nessuno può parlare a tromba.
Non ci si deve esaltare se non abbiamo notizia di casi nuovi. Né ci dobbiamo deprimere se nuovi casi vengono comunicati.

Nelle ultime due ore, mi state tempestando di messaggi con richiesta di spiegazioni, chiarimenti, come se io fossi un medico, un virologo, un epidemiologo.
Da due ore sta girando questo numero: 8. Otto casi in più oggi.
Ovvio che la notizia allarma, il quadro non è semplice, il contagio non è fermo e dispiace per le persone coinvolte, a cui sono vicino e a cui auguro di superare tutto.

Ma il numero va spiegato. Non sono 8 contagi emersi oggi. È l’aumento complessivo registrato tra i casi accertati sino a giovedì sera, 9 aprile, e stasera, 14 aprile.
Comunicato giornalmente un aumento di 1-2 contagi vi avrebbe fatto la stessa impressione? Non credo, eppure, la sostanza è la stessa, il dato finale è lo stesso.
Insomma, in questi cinque giorni sono pervenuti nuovi esami, sono stati effettuati altri campioni e, soprattutto, tranne qualche caso, si stanno verificando i contatti, con sintomi o anche senza sintomi, della cerchia dei contagiati accertati prima.
Non sono tamponi fatti a casaccio. C’è metodo. I sintomatici e le persone tra i contatti stretti dei contagiati già accertati. Approfitto per ringraziare ancora il personale del servizio territoriale del Dipartimento di prevenzione della Asl (Ufficio Igiene, lo chiamiamo, diretto dalla dott.ssa Fortunato).
Da due settimane, per giunta, dopo un po’ di lavoro dell’Ufficio e un po’ mio, una delle due squadre della Asl dedicate all’effettuazione dei tamponi opera con due appuntamenti fissi settimanali ad Altamura (sabato e mercoledì). In più, già domani, oltre ai tamponi effettuati al domicilio, si procederà in modalità drive-in (cioè la persona da sottoporre a tampone arriva in auto ed effettua il tampone senza scendere dalla stessa).

Insomma, mettiamo da parte emotività, irrazionalità, pessimismo o ottimismo a seconda degli umori personali, euforia o depressione ad andamento ciclotimico.
Non si affrontano così i problemi, soprattutto se della portata di quelli che stiamo vivendo.
Bisogna cogliere, invece, i segnali, l’andamento, l’evoluzione e l’involuzione. Bisogna raccogliere tutti i dati a disposizione.
Beh, se ci ha impressionato il numero 8 (che, ripeto, non sono i contagi accertati oggi, ma tutti quelli accertati almeno da giovedì a stasera), mi permetto di sottolineare altri numeri e altri dati, a mio parere molto importanti, peraltro in linea con quelli regionali su cui mi sono soffermato ieri pomeriggio [e scrivevo pure di nuovi casi accertati ad Altamura: era Pasquetta, lo so, e non avete letto… mannaggia!! Da qui: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221524053321557&id=1558501860].

I NUMERI: vi prego di confrontare appunto i numeri (dietro cui ci sono persone, non dimentichiamocelo mai!) di giovedì scorso e quelli registrati sino a stasera su Altamura.

GIOVEDÌ SERA, 9 aprile
51 casi accertati complessivamente
24 sono a domicilio
17 ricoverati
5 guariti
5 deceduti

MARTEDÌ SERA, 14 aprile
59 casi accertati complessivamente
27 sono a domicilio
17 ricoverati
10 guariti
5 deceduti

I DATI: aumentano i guariti (altri sono prossimi ad essere dichiarati tali); i ricoveri interessano una media di 1/3, in linea con quella regionale; la metà circa sono persone, sì contagiate, ma asintomatiche (senza sintomi) o paucisintomatiche (sintomi lievissimi), per le quali si rende necessario solo il periodo di quarantena.

📍 Non ve la prendete… faccio il burbero, a volte, ma è perché vi voglio bene. Altrimenti mi sarei rassegnato da tempo e mi sarei consegnato all’indifferenza, al “fate come vi pare!”.
Insomma, calma. Forza!
La “cosa” è sicuramente al di sopra delle nostre energie e capacità individuali.
Perciò, possiamo farcela se ci teniamo, se ci rispettiamo, se riserviamo fiducia in chi sta lavorando su questa emergenza, se non ce ne andiamo dietro agli umori.
Insieme. Dobbiamo resistere, prepararci, venirne fuori insieme!