Di seguito, i dati sul nostro Ospedale, aggiornati alle ore 17.00 di oggi:
☑️ Con quelli effettuati tra ieri e oggi sono ben oltre 550 i tamponi effettuati, tra dipendenti e pazienti del Perinei, negli ultimi dieci giorni.
☑️ Per circa il 65% si conosce l’esito.
☑️ In tutto, nell’arco degli ultimi dieci giorni, quelli risultati positivi al Covid-19 sono 26, di cui 19 relativi a dipendenti (per l’80% in servizio al pronto soccorso) e 7 a pazienti.
📍 La situazione all’interno dell’Ospedale “Perinei”, pur con l’incremento segnalato, si mantiene sostanzialmente stabile e sotto controllo. I casi, per la quasi totalità, sono stati generati dalla “crisi” di circa due settimane fa, quando fu accertata la positività al virus di tre pazienti al pronto soccorso.
📍 Sono vicino alle persone risultate contagiate e alle rispettive famiglie. Auguro loro di superare bene e rapidamente questo periodo difficile.
📍A tutto il personale del nostro Ospedale, ancora e sempre, grazie!
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🛑 RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA SUL TERRITORIO
Ricordo che da sabato scorso è operativa la riorganizzazione della rete dell’assistenza sanitaria-ospedaliera della Asl di Bari. Su questo ho riferito ieri in video e con una nota scritto, a cui rinvio, dal seguente link:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10221268466212039&id=1558501860
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🛑 UNA PRECISAZIONE
Di seguito, per evitare equivoci, riporto nuovamente la precisazione già fatta.
Il monitoraggio e le azioni di contenimento della diffusione del contagio Covid-19 si sviluppano attraverso due canali, con diverse modalità e responsabilità, che ovviamente si vanno poi a coordinare:
☑️ uno segue la situazione dei presidi ospedalieri, quindi tutto ciò che avviene all’interno di un ospedale (personale, pazienti e ambienti);
☑️ l’altro si occupa di tutto ciò che è all’esterno ed è presidiato da una serie di soggetti istituzionali (con competenze e ruoli diversi, ad esempio, comuni, medici e pediatri di base, protezione civile, ecc.) coordinati, sotto il profilo sanitario, dal dipartimento di prevenzione della Asl.
📍 Sto semplificando molto e ne ne scuso, ma è giusto per far capire che i tamponi (che poi vengono inviati per il loro esame ai laboratori regionali impegnati sul Covid-19) per quanto riguarda personale ospedaliero e pazienti ricoverati, come pure le sanificazioni degli ambienti, sono programmati e disposti secondo protocolli definiti dai responsabili della direzione del presidio ospedaliero, assieme ai responsabili dei vari reparti, ovviamente coordinandosi con la direzione della Asl. I tamponi, per persone sintomatiche o a rischio, sono invece disposti dal dipartimento di prevenzione; per le sanificazioni, in ambienti non ospedalieri, e per altre iniziative di contenimento della diffusione del virus intervengono i comuni, che si coordinano sempre con il dipartimento di prevenzione e con altri soggetti istituzionali come le prefetture.
📍 Questa precisazione serve a spiegare perché i dati che ho fornito in questi giorni e aggiorno possano apparire incompleti o difformi da quelli complessivi. Il motivo sta appunto nella circostanza, come ho sempre sottolineato, che i miei aggiornamenti si riferiscono solo ed unicamente alla situazione interna all’Ospedale della Murgia (in cui peraltro confluiscono dipendenti e pazienti di diversi comuni).
Il mio ruolo mi consente di interloquire direttamente con le varie strutture del nostro presidio ospedaliero, cercando, allo stesso tempo, di essere utile e di assicurare il mio supporto.
📍 Sui dati, invece, più generali, esterni all’ospedale, come anche iniziative e informazioni, passano attraverso il presidio territoriale rappresentato dai comuni, in particolare dai sindaci.
📍 Intervengo allora, con i miei aggiornamenti, sul Perinei, che sto seguendo più direttamente perché, come ho ripetuto in questi giorni, quello è, nel territorio, il nostro fronte, per il ruolo che mi è stato assegnato da tre anni e mezzo (in consiglio regionale), perché lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato, e perché quello è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare.
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🛑 LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DIPENDE DA NOI. Da parte di tutti noi, quindi, massima comprensione, collaborazione e cautela per non mettere a rischio salute e vita degli altri e nostre.
📍 Chi presenta situazioni di rischio o sintomi non entri né in uno studio medico, né in ospedale o al pronto soccorso. Chiami il medico o pediatra di base, si faccia consigliare e, nei casi più gravi, contatti il 118.
📍 Chi si reca direttamente in Ospedale per essere soccorso, faccia il triage esterno, cioè deve passare dal container per la valutazione del caso. Non si deve entrare, vi prego, NON ENTRARE direttamente al Pronto Soccorso, né in ospedale (dall’ingresso principale o da qualunque altro ingresso). Si deve, ripeto, SI DEVE PASSARE dal container allestito all’esterno, per il cosiddetto pretriage, cioè una valutazione preliminare del caso.
📍 IL VIRUS CAMMINA E CIRCOLA CON LE NOSTRE GAMBE. SE CI FERMIAMO NOI, SI FERMANO VIRUS E CONTAGIO.
Quindi solo spostamenti e uscite essenziali (lavoro, spesa, motivi di salute e cura, necessità, tutte da giustificare e comprovare). Quarantena per chi arrivi da fuori, autoisolamento per chi abbia avuto contatti con contagiati o a rischio. Pulizia ed igienizzazione.
📍 Vi prego, cautela. Cauteliamo i nostri anziani, gli ammalati, chi ha patologie pregresse, i soggetti più fragili. Cauteliamo gli operatori sanitari. Quindi, cauteliamoci. Chi pensa che il rischio o il problema riguardi altri, fa un errore clamoroso, fatale, irrimediabile, perché mette a rischio proprio le persone che gli sono più care.