Di seguito, i dati sul nostro Ospedale, aggiornati alle ore 14.30 di oggi:
☑️ Da sabato scorso a stamattina sono stati effettuati 378 tamponi che hanno interessato il personale dell’Ospedale.
☑️ Per 296 è noto l’esito, con gli arrivi di ieri.
☑️ In tutto, nell’arco di questa settimana, 16 sono risultati positivi, quasi tutti di personale del pronto soccorso.
☑️ Quanto ai pazienti, sono stati effettuati 82 tamponi. Se ne conosce l’esito per 39, di cui 5 positivi, già noti da giorni.
📍 I dati ci restituiscono una situazione stabile e sotto controllo, dopo la “crisi” di una settimana fa, quando fu accertata la positività al virus di tre pazienti al pronto soccorso.
📍 Quindi, nessun nuovo caso di contagio accertato all’interno del Perinei. RICORDO che si tratta dei dati complessivi, relativi ad un’intera settimana, nel corso della quale si è messo in campo un’azione programmata e metodica di tamponi, esami e sanificazioni, effettuati procedendo progressivamente, per cerchi concentrici, via via più larghi. In altri termini, si sono fatti i tamponi al personale e agli altri pazienti che erano stati a contatto con i pazienti positivi, si è passati ai contatti di quanti, della prima cerchia di contatti, erano risultati positivi, quindi ai contatti dei contatti. E si è proceduto dando priorità alle unità e ai reparti con maggiore esposizione al rischio. Nel giro di pochi giorni, tutto il personale sarà sottoposto al tampone e, in determinate situazioni, in alcuni casi il tampone sarà ripetuto a distanza di una settimana dal precedente.
📍 Per tutto questo sono molto, davvero, molto grato alla direzione sanitaria e amministrativa dell’Ospedale e della Asl di Bari, nonché ai responsabili delle singole Unità operative, con cui sono costantemente in contatto.
Pur in condizioni estremamente difficili, dinanzi ad un’emergenza di enorme portata che sta mettendo a dura prova tutto il sistema sanitario, le procedure e le iniziative dirette a preservare personale (prezioso, sempre e ora ancor più) e pazienti, messe in campo al Perinei, non hanno precedenti, non solo in Puglia.
Credo che sia un modello, oltre che un’azione particolarmente efficace, fondamentale e utile, che ha consentito al Perinei di circoscrivere il focolaio e le conseguenze all’ambiente del Pronto Soccorso e che sta consentendo al nostro Ospedale di essere al lavoro, assicurando servizi, prestazioni e interventi, ad esclusione di quelli non urgenti.
A chi, tutti i dipendenti, con sacrificio e mille difficoltà, sta consentendo tutto questo tutto il nostro supporto e grazie!
🛑 LA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO DIPENDE DA NOI. Da parte di tutti noi, quindi, massima comprensione, collaborazione e cautela per non mettere a rischio salute e vita degli altri e nostre.
📍 Chi presenta situazioni di rischio o sintomi non entri né in uno studio medico, né in ospedale o al pronto soccorso. Chiami il medico o pediatra di base, si faccia consigliare e, nei casi più gravi, contatti il 118.
📍 Chi si reca direttamente in Ospedale per essere soccorso, faccia il triage esterno, cioè deve passare dal container per la valutazione del caso. Non si deve entrare, vi prego, NON ENTRARE direttamente al Pronto Soccorso, né in ospedale (dall’ingresso principale o da qualunque altro ingresso). Si deve, ripeto, SI DEVE PASSARE dal container allestito all’esterno, per il cosiddetto pretriage, cioè una valutazione preliminare del caso.
📍 IL VIRUS CAMMINA E CIRCOLA CON LE NOSTRE GAMBE. SE CI FERMIAMO NOI, SI FERMANO VIRUS E CONTAGIO.
Quindi solo spostamenti e uscite essenziali (lavoro, spesa, motivi di salute e cura, necessità, tutte da giustificare e comprovare). Quarantena per chi arrivi da fuori, autoisolamento per chi abbia avuto contatti con contagiati o a rischio. Pulizia ed igienizzazione.
📍 Vi prego, cautela. Cauteliamo i nostri anziani, gli ammalati, chi ha patologie pregresse, i soggetti più fragili. Cauteliamo gli operatori sanitari. Quindi, cauteliamoci. Chi pensa che il rischio o il problema riguardi altri, fa un errore clamoroso, fatale, irrimediabile, perché mette a rischio proprio le persone che gli sono più care.
🛑 Infine, devo una precisazione. Il monitoraggio e le azioni di contenimento della diffusione del contagio Covid-19 si sviluppano attraverso due canali, con diverse modalità e responsabilità, che ovviamente si vanno poi a coordinare:
☑️ uno segue la situazione dei presidi ospedalieri, quindi tutto ciò che avviene all’interno di un ospedale (personale, pazienti e ambienti);
☑️ l’altro si occupa di tutto ciò che è all’esterno ed è presidiato da una serie di soggetti istituzionali (con competenze e ruoli diversi, ad esempio, comuni, medici e pediatri di base, protezione civile, ecc.) coordinati, sotto il profilo sanitario, dal dipartimento di prevenzione della Asl.
📍 Sto semplificando molto e ne ne scuso, ma è giusto per far capire che i tamponi (che poi vengono inviati per il loro esame ai laboratori regionali impegnati sul Covid-19) per quanto riguarda personale ospedaliero e pazienti ricoverati, come pure le sanificazioni degli ambienti, sono programmati e disposti secondo protocolli definiti dai responsabili della direzione del presidio ospedaliero, assieme ai responsabili dei vari reparti, ovviamente coordinandosi con la direzione della Asl. I tamponi, per persone sintomatiche o a rischio, sono invece disposti dal dipartimento di prevenzione; per le sanificazioni, in ambienti non ospedalieri, e per altre iniziative di contenimento della diffusione del virus intervengono i comuni, che si coordinano sempre con il dipartimento di prevenzione e con altri soggetti istituzionali come le prefetture.
📍 Questa precisazione serve a spiegare perché i dati che ho fornito in questi giorni e fornisco aggiornati oggi possano apparire incompleti o difformi da quelli complessivi. Il motivo sta appunto nella circostanza, come ho sempre sottolineato, che i miei aggiornamenti si riferiscono solo ed unicamente alla situazione interna all’Ospedale della Murgia (in cui peraltro confluiscono dipendenti e pazienti di diversi comuni).
Il mio ruolo mi consente di interloquire direttamente con la direzione e con le varie strutture del nostro presidio ospedaliero, cercando, allo stesso tempo, di essere utile e di assicurare il mio supporto.
📍 Sui dati, invece, più generali, esterni all’ospedale, come anche iniziative e informazioni, passano attraverso il presidio territoriale rappresentato dai comuni, in particolare dai sindaci. Al riguardo, tengo ad esprimere anche pubblicamente (l’ho già fatto nei confronti dei nostri vigili urbani) la mia vicinanza alla Sindaca di Altamura che, per il suo ufficio, è stata esposta negli ultimi giorni a situazioni di rischio e ciò l’ha indotta, da un paio di giorni, cautelativamente ad autoisolarsi in attesa degli esiti dell’esame tampone.
📍 Intervengo allora, con i miei aggiornamenti, sul Perinei, che sto seguendo più direttamente perché, come ho scritto ieri, quello è, nel territorio, il nostro fronte, per il ruolo che mi è stato assegnato da tre anni e mezzo (in consiglio regionale), perché lì tutto il personale sta facendo un enorme lavoro, che va riconosciuto e raccontato, e perché quello è e resterà un fondamentale presidio sanitario che dobbiamo difendere e preseverare.