9 MARZO 2020, DATA STORICA PER LA MURGIA: SI APRE ALLA CIRCOLAZIONE SU QUATTRO CORSIE ANCHE L’ULTIMO TRATTO DELLA STATALE 96 (MELLITTO).

Quella del 9 marzo 2020 sarà certamente una giornata storica per tutto il territorio della Murgia barese.

A partire dalle ore 17, infatti, sarà aperto alla circolazione su quattro corsie anche l’ultimo tratto della Strada Statale 96 oggetto dei lavori, cioè quello compreso tra la fine della variante di Altamura e l’inizio di quella di Toritto (in corrispondenza della stazione Mellitto).

Si completa, quindi, l’opera di ammodernamento, raddoppio e adeguamento di questa fondamentale arteria stradale interregionale che collega Bari a Matera, passando per Altamura, in un itinerario di circa 44 chilometri, oggi tutti a quattro corsie, cui si aggiungono i 16 chilometri della Statale 99, già completati e aperti al traffico da tempo.

 

💢 Si è trattato di un intervento molto complesso e articolato, suddiviso in quattro differenti lotti, i cui lavori hanno subito una forte accelerazione negli ultimi anni e sono stati completati negli ultimi due:

  • il primo tratto, tra Altamura e Toritto, di circa 12 chilometri, aperto alla circolazione nell’estate 2017 [v. qui, ad esempio, e anche qui];
  • il secondo, tra Toritto e Modugno (compresa la variante di Palo del Colle), di circa 9 chilometri, aperto alla circolazione il 2 aprile 2019 [leggi qui];
  • il terzo, corrispondente a una parte della vecchia circonvallazione di Altamura e innesto con la Statale 99 per Matera, aperto alla circolazione il 5 luglio 2019 [leggi qui],
  • infine, l’ultimo tratto in zona Mellitto, che verrà appunto aperto alla circolazione su quattro corsie lunedì 9 marzo, come disposto con ordinanza firmata ieri, 6 marzo, dal responsabile della Struttura Territoriale Puglia dell’Anas, ing. Vincenzo Marzi, dopo il via libera del direttore dei lavori, ing. Roberto Grimaldi, e del collaudatore statico (con riferimento alla struttura del cavalcaferrovia, sulla linea Fal).

Quest’ultimo lotto dei lavori ha rappresentato certamente l’intervento più problematico, essendo stato avviato nel marzo 2010 e avendo poi dovuto subire, nel 2014, un lungo fermo a seguito della rescissione del contratto con la ditta appaltatrice. Grazie all’impegno di tanti (ricordo, tra le altre, le iniziative messe in campo assieme alle onorevoli Liliana Ventricelli e Angela Masi), i lavori sono ripresi nell’ottobre 2018, dopo una nuova progettazione e una nuova gara d’appalto, e completati nel giro di un anno e mezzo circa [da qui, ad esempio, uno dei miei interventi].

💢 Sono estremamente soddisfatto per il raggiungimento di questo storico traguardo, su cui sono stato impegnato, passo dopo passo, sin dal mio insediamento in Consiglio regionale nell’estate 2016, con costanti contatti, quasi settimanali, con responsabili, funzionari e tecnici dell’Anas, che ringrazio per la loro pazienza, disponibilità e professionalità [da qui, uno dei miei aggiornamenti più recenti].

Si porta finalmente a termine una grande opera, possibile grazie ad un imponente sforzo finanziario di Stato e Regione Puglia (il solo valore delle opere ammonta ad oltre 220 milioni di euro) e frutto dell’ingegno, della capacità, della fatica e del lavoro di tanti, ad ogni livello (tecnici, operai, ingegneri, imprese, amministratori pubblici), che hanno reso tangibile un obiettivo strategico, fissato negli anni ’90 e rincorso per due decenni da tutta la comunità murgiana.

Ora, questo risultato è stato conseguito e metterà in condizione di collegare in maniera più sicura e rapida l’entroterra murgiano (e la Basilicata) con Bari, migliorando sensibilmente la qualità della vita di cittadini, lavoratori, pendolari.

👉 Mi piace considerare quest’opera come un monumento alla capacità dell’uomo. Con la fatica, il lavoro, la determinazione, l’ingegno, di cui è capace, può superare ogni crisi e affrontare ogni sfida. Anche le più difficili. Sconfiggendo i veri nemici di ogni possibile progresso o avanzamento: rassegnazione, apatia, incompetenza, indolenza, quel mortale fatalismo che porta spesso a dire “non è possibile”, “non cambia nulla”, “non si fa nulla”.

ENZO COLONNA