[nota diffusa dall’Agenzia del Consiglio regionale, da qui]
È stata molto utile e proficua l’audizione svoltasi oggi pomeriggio, nella VI Commissione consiliare presieduta dal collega Mimmo Santorsola, sul delicato tema della stabilizzazione dei docenti precari in vista del concorso straordinario che sarà bandito entro fine anno dal MIUR e che rischia di generare inaccettabili disparità di trattamento tra docenti.
All’audizione, oltre ai funzionari dell’Assessorato all’Istruzione della Regione Puglia (non essendo potuto intervenire l’Assessore Sebastiano Leo impegnato altrove per improrogabili ragioni istituzionali), hanno partecipato i rappresentanti dei comitati dei docenti precari degli istituti paritari e di quelli coinvolti nel progetto regionale “Diritti a Scuola”, ribattezzato dallo scorso anno “Tutto a Scuola”, oltre ai rappresentanti sindacali della Cgil e della Cisl.
Nei giorni scorsi ho già avuto modo di evidenziare come esista il rischio molto concreto che il Decreto Legge approvato lo scorso 10 ottobre dal Consiglio dei Ministri che prevede l’indizione, entro fine del 2019, di un concorso straordinario per assumere 24.000 insegnanti nella scuola secondaria, di primo e di secondo grado, rischi di creare una ingiusta disparità di trattamento tra docenti precari dal momento che prevede una procedura riservata a chi abbia maturato almeno tre anni di anzianità pregressa solo nelle scuole statali.
In questo modo, di fatto, si esclude dalla possibilità di accedere alla partecipazione al concorso tutti quegli insegnanti che da anni svolgono la loro attività presso le scuole paritarie, in violazione della loro equiparazione a quelle statali sancita dalla legge 10 marzo 2000, n. 62.
Allo stesso modo rischiano di essere ingiustamente penalizzati anche i docenti pugliesi che hanno partecipato al progetto “Diritti a Scuola”, ribattezzato dall’anno 2018-2019 “Tutto a Scuola”, promosso dalla Regione Puglia e che prevede, da dieci anni, la partecipazione di centinaia di insegnanti impegnati in attività di contrasto della dispersione scolastica e per il recupero e il potenziamento formativo degli studenti pugliesi.
Con riferimento a questo ultimo aspetto, quello che è emerso anche nel corso dell’audizione è che la pedissequa applicazione del decreto approvato dal Governo nazionale lo scorso 10 ottobre comporterebbe l’esclusione dei docenti impegnati nelle attività finanziate dalla Regione dal momento che la tipologia di contratto sottoscritto dagli stessi (un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, invece del canonico contratto di lavoro a tempo determinato) impedirebbe di vedersi riconosciuto il servizio prestato ai fini del raggiungimento del requisito dei tre anni per partecipare al concorso. E questo nonostante gli insegnanti coinvolti nell’iniziativa regionale siano stati tutti impegnati in attività identiche, sotto tutti i punti di vista, rispetto ai colleghi assunti con contratti di lavoro a tempo determinato.
Tutto questo appare profondamente ingiusto e iniquo a maggior ragione ove si pensi che sia nei protocolli di intesa e negli accordi sottoscritti dalla Regione Puglia rispettivamente con l’Ufficio Scolastico Regionale e con il Ministero dell’Istruzione, sia nel decreto ministeriale n. 100 del 17 dicembre 2009, il servizio prestato dal personale che svolge le attività progettuali finanziate dalle Regioni è chiaramente equiparato, ai fini dell’attribuzione del punteggio utile per le graduatorie, a quello prestato dal personale docente assunto dal MIUR con contratto di lavoro a tempo determinato.
Queste perplessità e preoccupazioni, espresse dai rappresentanti dei comitati e dei sindacati intervenuti, sono state condivise da tutti i componenti della Commissione e ciascuno, nel contesto delle rispettive organizzazioni politiche e con i rispettivi referenti politici nazionali, porrà in essere ogni utile iniziativa diretta a sollecitare i necessari correttivi.
Infine, su mia proposta, la Commissione consiliare ha convenuto di predisporre un ordine del giorno da sottoporre all’intero Consiglio regionale finalizzato a sensibilizzare, attraverso il Presidente e la Giunta regionale, i Parlamentari pugliesi e il Governo nazionale sulla necessità, in sede di conversione del Decreto Legge, di intervenire con appositi emendamenti allo scopo di evitare questa ingiusta disparità di trattamento a danno di centinaia di docenti precari del nostro territorio.
Ringrazio il Presidente Santorsola per l’iniziativa assunta con l’audizione in VI Commissione.
ENZO COLONNA
consigliere regionale