A RUVO DI PUGLIA, I MUSEI RACCONTANO LA PUGLIA

Reduce da un bell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio a Ruvo di Puglia, presso il Museo del Libro – Casa della Cultura.

Momento finale di un percorso durato diversi mesi attraverso cui si è sviluppata nel territorio la misura “I Musei raccontano la Puglia”, elaborata ed attuata nell’ultimo anno, grazie al lavoro di tutto lo Staff della Sezione “Valorizzazione Territoriale” della Regione Puglia, sulla base di una norma introdotta con un mio emendamento nella legge del bilancio regionale 2018 e finalizzata a sostenere iniziative innovative per la fruizione e conoscenza di istituti e luoghi di cultura pugliesi da parte di bambini, 0-13 anni [per saperne di più, rinvio ad una delle mie passate note, da qui].

Nell’area metropolitana di Bari, il Museo del Libro era stato individuato come hub di una rete di istituzioni del territorio: il MUDIMA – Museo Diocesano Matronei di Altamura, il Museo Diocesano di Molfetta, il Museo Archeologico Nazionale Jatta e la Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea di Ruvo, oltre a diverse scuole di Ruvo, Molfetta e Altamura.

Gli altri hub sono stati il Museo civico di Foggia, il Museo Archeologico e dell’Arte Contemporanea (MACC) di Ceglie Messapica, il Museo della Maiolica (MuMa) di Laterza, il Museo Archeologico di Ugento

L’Assessore alla Cultura del Comune di Ruvo Monica Filograno, il Direttore del Museo del Libro Francesco Picca, i rappresentanti dei due Musei diocesani coinvolti, docenti, operatori, volontari, ragazzini e bambini coinvolti hanno illustrato attività e numeri delle iniziative svolte per diversi mesi, sino a giugno scorso: 170 laboratori e 3691 bambini coinvolti tra Ruvo, Altamura e Molfetta.

Ecco… oggi ci siamo ritrovati, come in precedenza in altri luoghi in cui si è sviluppata la misura regionale.

Per me, il miglior modo (unico, forse) per dare senso e motivazione al lavoro e ai “tentativi” che, ogni giorno, si cerca di sviluppare nelle Istituzioni.

Grazie a quanti, tanti, in Regione, nei Comuni e in tanti luoghi di cultura della Puglia, da Foggia sino al Salento passando per la Murgia barese e tarantina, hanno lavorato sul campo.

Soprattutto, li ringrazio per aver restituito appieno senso, obiettivi e ragioni della norma che avevo inserito nella legge di bilancio meno di due anni fa: dare anima ai “luoghi”, alle “pietre”, ai “libri”, alle “maioliche”, ai “dipinti”, alle “sculture”, ai “monumenti”, vivificarli con rinnovate energie, speranze, comunioni di affetti e di opere quotidiane.

Grazie.