INAUGURATA UNITÀ DI MEDICINA TRASFUSIONALE ALL’OSPEDALE “PERINEI”: GRANDE OBIETTIVO RAGGIUNTO PER LA MURGIA.

Bellissima mattinata all’Ospedale della Murgia “Fabio Perinei” con l’inaugurazione della nuova Unità Operativa di Medicina Trasfusionale, già istituita e avviata alcuni mesi fa e, dallo scorso 1° settembre, pienamente operativa per 24 ore al giorno.

Assieme ai vertici della ASL di Bari e dell’Ospedale Perinei, a medici, operatori sanitari e tecnici nonché a colleghi consiglieri e ai rappresentanti istituzionali dei Comuni di Altamura (Sindaca Melodia e Consiglieri), Gravina (Assessore Stimola e Consiglieri), Poggiorsini (Consiglieri comunali), abbiamo ripercorso il lungo e complesso lavoro svolto in questi ultimi anni per giungere ad uno storico e straordinario risultato per la sanità del territorio murgiano.

Dispiace solo che il Presidente Michele Emiliano sia stato trattenuto a Bari per non previsti e concomitanti impegni istituzionali, perché in questi anni ha assicurato il massimo supporto, determinante per raggiungere questo traguardo.

Un obiettivo che si aggiunge ad altri già raggiunti o in corso di definizione: concorsi per medici e personale sanitario (infermieri, tecnici, oss), concorsi per primari (sette solo per il “Perinei”), l’accreditamento ormai prossimo dell’Utic, la previsione dell’Unità di Emodinamica all’Ospedale della Murgia inserita poche settimane fa nell’ultimo aggiornamento del piano regionale di riordino ospedaliero ed altro ancora.

Come è emerso questa mattina dagli interventi del Direttore Generale della ASL di Bari Antonio Sanguedolce e del Direttore del Dipartimento Immunotrasfusionale della ASL Michele Scelsi, si è chiuso anche il complesso procedimento di accreditamento della nuova Unità.

Questo consente di avviare tutti gli altri servizi che questa struttura è in grado di offrire e che vanno ben oltre quello che è già possibile per 24 ore al giorno dal 1° settembre, cioè la raccolta, la conservazione e la messa a disposizione in sede del sangue necessario per le trasfusioni (cosiddetta “Banca del Sangue”), che rendono più efficienti e sicuri tutti gli interventi per i quali si rendono necessarie trasfusioni, evitando di far ricorso a sacche ematiche conservate presso altre strutture regionali.

Mi piace ricordare che, con riferimento alla raccolta, i volumi di attività espressi da anni sono di assoluto rilievo: sono migliaia – oltre 4000 all’anno – le unità di sangue intero raccolte, come pure alti sono i numeri dei prelievi finalizzati alla tipizzazione dei potenziali donatori di midollo osseo. Straordinari risultati ottenuti anche grazie alla preziosa attività svolta dal personale ospedaliero (a partire dal dott. Matteo Carone e dal personale infermieristico che per molti anni hanno rappresentato la struttura della locale Unità Fissa di Raccolta) e dalle straordinarie associazioni di volontariato attive da molti anni sul territorio (come Avis, Fidas, Fratres, Admo).

Ora, però, con l’accreditamento della nuova Unità di Medicina Trasfusionale, alle attività di raccolta e conservazione si aggiungeranno altre molto importanti: la plasmaferesi (una procedura terapeutica che permette la separazione della componente liquida del sangue dalla componente cellulare e la rimozione di sostanze in esso presenti); l’apertura di un ambulatorio trasfusionale ed infusionale per pazienti cronici che erogherà prestazioni in day service andando così ad alleggerire il carico di lavoro e il numero di accessi in pronto soccorso e ad altri reparti ed evitando pure a molti pazienti di dover raggiungere altri presidi ospedalieri (si pensi, in particolare, ai malati oncologici); servizi di trasfusione domiciliare a favore di pazienti anziani o con gravi deficit di deambulazione.

Quella della Unità di Medicina Trasfusionale, con i suoi attuali servizi e con quelli che presto verranno attivati, è una grande e faticosa conquista di cui andare orgogliosi e che tocca a tutti noi difendere.

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Ringraziamenti.
Ringrazio ancora una volta, per il grande impulso nella definizione di questa vicenda, il Presidente della Regione Michele Emiliano, e, per il grande lavoro svolto, la struttura regionale del Dipartimento “Promozione della Salute” (in particolare, il Direttore Vito Montanaro, Giovanni Campobasso e Antonella Caroli della Sezione “Strategie e Governo dell’offerta”), il Direttore Generale dell’ASL di Bari Antonio Sanguedolce, il Direttore Sanitario Silvana Fornelli, il Direttore Amministrativo Gianluca Capochiani, il personale dell’Area Gestione Tecnica, diretta dall’ing. Nicola Sansolini, la Direzione Sanitaria e Amministrativa del Presidio Ospedaliero della Murgia (per tutti, rispettivamente, il dott. Domenico Labate e l’avv. Rachele Popolizio).
Un ringraziamento particolare va al Direttore del Dipartimento Immuno-Trasfusionale della ASL, il dott. Michele Scelsi, che ha fortemente creduto in questo progetto, investendo tutte le sue competenze e passione per il suo raggiungimento, nonché al Responsabile, il dott. Sardella, e a tutto il personale della nuova Unità per l’intenso lavoro di avvio della nuova Unità svolto in questi mesi (funzionale anche al suo accreditamento) e a cui rivolgo l’augurio di continuare a svolgere il loro ottimo lavoro.
Ringrazio, infine, cittadini, gruppi informali, associazioni, mezzi di informazione locale che in tutti questi anni hanno tenuto alta l’attenzione sul tema aiutando ad operare al meglio per il raggiungimento dell’obiettivo.